10 September, 2024
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Il Vermentino della cantina Siddùra di Luogosanto entra nel novero dei migliori vini italiani, premiati dalla guida Vinibuoni D’Italia 2020 edita dal Touring Club italiano. Un doppio successo, visto che la corona, il massimo riconoscimento, è stata assegnata sia dagli esperti del settore che dal pubblico dei consumatori. Uno dei vigneti più importanti della Sardegna, nonché unica Docg, ha colto un successo che conferma il profilo internazionale acquisito grazie a metodi di coltivazione che puntano sempre di più sulla qualità.
«Questi riconoscimenti consolidano il successo del vermentino longevo, che va sul mercato dopo un anno di affinamento in bottiglia – sottolinea Massimo Ruggero, amministratore delegato di Siddùra -. Il vermentino Docg rappresenta al meglio la zona di provenienza, la sua identità e il suo carattere. In un momento dove si parla soprattutto di localizzazione dei vigneti, le vallate di Siddùra si confermano uno dei migliori territori dove vinificare il vermentino Docg. Vinibuoni d’Italia è una  competizione di altissimo livello, dove i migliori vini del territorio si incontrano davanti ad una giuria di esperti. I mercati esteri e quello italiano seguono con attenzione questi riconoscimenti, assegnati da una guida di grande prestigio.»

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Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro dello Sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio, ha approvato, salvo intese, un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali.

Il testo mira, in particolare, a garantire la tutela economica e normativa di alcune categorie di lavoratori particolarmente deboli, come rider, lavoratori con disabilità, lavoratori socialmente utili (LSU) e di pubblica utilità (LPU), precari. Contiene, inoltre, disposizioni per supportare la fase attuativa del reddito di cittadinanza, rimessa all’INPS, e per la disciplina delle assunzioni in Anpal servizi S.p.a.

Il provvedimento reca poi disposizioni per fare fronte ad alcune importanti crisi industriali in corso in vari territori del Paese, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e garantire sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti (aree di crisi industriale complessa delle Regioni Sardegna e Sicilia, di Isernia e a tutela di imprese in crisi), disposizioni in materia di Ilva, nonché norme volte ad agevolare l’accesso di aziende edili in crisi al fondo salva opere.

Infine, il decreto introduce disposizioni in materia di tutela delle attività sociali e assistenziali svolte dall’Associazione italiana alberghi per la gioventù in materia di promozione del turismo giovanile, scolastico, sportivo e sociale.

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Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, presieduto da Antonello Arru, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2019.

L’andamento del 1° semestre 2019 si conferma nel segno della continuità, con diversi segnali positivi sia sul fronte strutturale sia su quello commerciale e costituisce una solida base di partenza per contribuire in modo proattivo al nuovo piano industriale di gruppo – spiega ilDirettore Generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese -. Sul lato del credito, registriamo con soddisfazione la crescita dell’1,3% dei finanziamenti in bonis a clientela, con una buona diversificazione nella composizione per settori di attività economica; le variazioni di crescita più significative riguardano i mutui casa (+22%) ed il credito al consumo, quest’ultimo veicolato tramite la Società prodotto del Gruppo.

Il profilo del rischio continua a migliorare: positiva evoluzione dell’andamento dei deteriorati, con uno stock netto di 548 milioni, in riduzione da inizio anno del 5,4%; l’indice di copertura sale al 48,9%, di cui le sole sofferenze salgono dal 54,4% al 58,2%, accompagnato dal più basso flusso di nuovi ingressi degli ultimi anni, con un default ratio sceso, a fine semestre, allo 0,75%.

Il rapporto sofferenze nette/finanziamenti netti scende al 4% e quello UTP/finanziamenti netti al 3,3%, mentre il dato cumulato NPL netti/finanziamenti netti scende al 7,5%.

Dopo il buon esito dell’operazione di cessione di oltre 900 milioni lordi di sofferenze del 2018, prosegue il processo di derisking con l’ampliamento del perimetro relativo al piano strategico di Gruppo di cessione NPE, finalizzato ad una maggiore riduzione degli stock in essere; se da un lato questo processo può comportare maggiori rettifiche, dall’altro mira a migliorare il profilo del rischio rafforzando in via strutturale e sostenibile il bilancio del Banco.

Queste evidenze trovano attestazione anche nel Texas ratio, sceso ad un livello di eccellenza del 73,4%, e negli indicatori di solidità patrimoniale, con un CET1 e un Total Capital ratio superiori al 32%; di grande rilevanza è l’inserimento del Banco, con il massimo punteggio, nella classifica di Altro consumo – Banca sicura 2019” tra le prime sei banche italiane per solidità patrimoniale. La forte patrimonializzazione, unita all’elevata posizione di liquidità, garantiscono inoltre ampi spazi di crescita per l’erogazione del credito e per lo sviluppo di nuove attività.

Sul fronte della raccolta complessiva, siamo particolarmente soddisfatti della fiducia che ci continuano a riservare i nostri clienti, con una crescita del 4,3% nella diretta, che supera i 9 miliardi (al netto dei pronti contro termine), e del 3,9% in quella indiretta, che raggiunge i 4,9 miliardi, nelle sue diverse componenti di gestito (2,9 miliardi), polizze assicurative (752 milioni) e amministrata (1,3 miliardi).

Per quanto riguarda il risultato economico, il Banco, dopo aver spesato rettifiche su crediti per 31,6 milioni ed aver svalutato integralmente il contributo di 3,2 milioni al Fondo Interbancario Tutela Depositi per l’intervento a sostegno di Banca Carige, registra un utile netto di 18,5 milioni (20,2 milioni quello consolidato).

Il risultato conferma, nonostante l’ancora difficile contesto, la resilienza dei ricavi della gestione caratteristica, grazie a un brillante andamento commerciale con crescite a due cifre in diversi prodotti e una performance ancora maggiore nelle polizze assicurative; di tutta efficacia il contenimento dei costi della gestione (-6,2%); in buona crescita l’acquisizione di nuovi clienti.

In questo ambito, sono di ampia soddisfazione la crescita (+1,4% su basi omogenee) del margine d’interesse e la conferma del trend di crescita delle commissioni (+2,8%).

Il Banco di Sardegna – conclude Giuseppe Cuccurese – vuole inoltre confermare il suo ruolo di riferimento nell’Isola in termini di responsabilità culturale e sociale.

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Il comune di Carbonia ha pubblicato un avviso per l’assegnazione in locazione, a canone convenzionato, di 45 alloggi di proprietà pubblica AREA ubicati in via Suor Anna Lucia (tra via Roux e via Ogliastra) nella lottizzazione inaugurata nell’agosto del 2018 con l’assegnazione dei primi 15 appartamenti sui 60 totali.

«A seguito di una lunga serie di interlocuzioni tra il Comune di Carbonia e l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa, si sblocca finalmente una situazione che consentirà a 45 famiglie della nostra città di poter avere una casa. Si tratta di un passo avanti in un territorio comunale caratterizzato da una forte domanda di abitazioni», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Sono varie le modalità attraverso le quali si può usufruire degli appartamenti: in locazione permanente; in locazione per almeno 8 anni con proprietà differita; in locazione a termine per almeno 15 anni», ha aggiunto l’assessore delle Politiche della Casa Valerio Piria.

Le domande di partecipazione al bando dovranno essere presentate entro il 30 settembre a mano all’Ufficio Protocollo generale del Comune di Carbonia, sito in piazza Roma 1 a Carbonia; oppure trasmesse al seguente indirizzo di Pec del Comune di Carbonia: comcarbonia@pec.comcarbonia.org; spedite mediante raccomandata A/R al seguente indirizzo: Comune di Carbonia – Ufficio Patrimonio-Politiche per la Casa, piazza Roma 1, 09013 Carbonia.

In caso di spedizione per posta sul retro della busta contenente l’istanza di partecipazione dovrà essere riportata la seguente dicitura: “Domanda di partecipazione avviso pubblico per l’assegnazione di 45 alloggi a canone concordato”.

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Dal 1° agosto il servizio di Medicina Trasfuzionale Aziendale ha avviato la propria attività ematologica anche presso l’Ospedale Santa Barbara di Iglesias.

Pertanto, ora il Servizio copre l’intero territorio della ASSL e della provincia con le due sedi di Iglesias (Santa Barbara) e Carbonia (Ospedale Sirai).

L’attività gestita da 4 medici ematologi garantisce prime visite e visite di controllo, eseguite previa prenotazione al cup, dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 13.30.

Vengono presi in carico i pazienti con anemie importanti che, grazie all’ambulatorio, possono seguire terapie con ferro endovena, normalmente di stretta pertinenza ospedaliera.

Inoltre, in collaborazione con la Medicina di Laboratorio, vengono eseguiti gli screening per le emoglobine patologiche, indispensabili per la prevenzione di malattie ematologiche gravi quali la talassemia.

«Grazie all’avvio di questa nuova attività il servizio è cresciuto – ha detto il responsabile del Servizio, il dott. Angelo Zuccarelli – oltre alla capacità di seguire pazienti complessi evitando il ricovero ospedaliero, ora siamo in grado di rispondere in maniera esaustiva alle esigenze ematologiche del territorio e ad emergere come centro di riferimento.»

Angelo Zuccarelli.

 

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Il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato una mozione sulla grave situazione di emergenza lavorativa dei dipendenti dell’AIAS. La mozione, presentata dai gruppi di Partito Democratico, Rinnova Iglesias, Piazza Sella, Il tuo segno per Iglesias, Iglesias in Comune, Progetto per Iglesias e Iglesias Risorge, impegna il sindaco Mauro Usai, a rivolgere un invito quanto più vigoroso possibile ad A.N.C.I. Sardegna e Consiglio delle Autonomie Locali, affinché – di concetto con i Sindaci tutti e nel tenere contestualmente vigili le competenti prefetture – sollecitino l’Amministrazione regionale a mantenere in cima alla lista delle proprie priorità, questa grave e drammatica situazione dagli ormai chiari e preoccupanti tratti emergenziali; a mettere in campo ogni possibile azione tesa a coadiuvare il lavoro delle sopracitate istituzioni, al fine di giungere finalmente ad una definitiva risoluzione di una vertenza annosa e fortemente condizionante sia per la qualità della vita dei lavoratori che delle prestazioni assistenziali da essi garantite.

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Il comune di Sant’Antioco si oppone al fenomeno dei veicoli abbandonati e avvia un piano che ne prevede il prelievo, la custodia e, nell’ipotesi in cui non vengano reclamati entro i termini previsti, l’eventuale radiazione e demolizione, cui si aggiunge, in tal caso, la sanzione di 1.666,67 euro. Oggi, mercoledì 7 agosto, il programma ha avuto inizio con il ritiro delle prime due automobili.

«Non possiamo continuare a tollerare questo atteggiamento di menefreghismo e di disprezzo delle regole – commenta il sindaco Ignazio Locci – che negli anni ha prodotto, nel territorio comunale, circa 80 automobili in stato di abbandono. Auto che, oltre a rappresentare uno sberleffo alla legge e al decoro urbano, spesso diventano luoghi dove gli incivili danno il meglio di sé e lasciano ulteriore spazzatura, contribuendo alla creazione di vere e proprie discariche abusive. Abbiamo, dunque, deciso di usare la linea dura. Auspichiamo, tuttavia, che i legittimi proprietari dei veicoli provvedano da sé alla rimozione e all’eventuale demolizione, evitando di incorrere nella sanzione di 1.666,00 euro.»

La procedura, nel dettaglio, prevede che, contestualmente alla redazione del verbale di constatazione da parte della Polizia Municipale, il veicolo venga prelevato e affidato al centro di raccolta convenzionato con il comune di Sant’Antioco, al fine di custodirlo fino alla conclusione dell’iter amministrativo. Il verbale verrà notificato al proprietario dell’automobile che, entro 60 giorni, dovrà provvedere a reclamarne la proprietà, contestualmente al pagamento delle spese di rimozione e deposito. Diversamente, il veicolo verrà considerato “cosa abbandonata” e rifiuto. A quel punto il Comune procederà alla demolizione con addebito al proprietario di tutte le spese sostenute, nonché all’irrogazione di una sanzione per l’omesso conferimento del veicolo di 1.666,67 euro.

«È evidente – conclude il sindaco Ignazio Locci – che risulta molto più conveniente provvedere da sé alla rimozione dell’auto, piuttosto che lasciare l’onere al Comune: noi, comunque, non siamo disposti ad accettare passivamente questo atteggiamento. Percorreremo, dunque, tutte le strade affinché a pagare siano i legittimi proprietari delle auto abbandonate, e non i contribuenti.»

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Ritorna nel centro storico cittadino l’immancabile appuntamento delle notti d’estate antiochensi: il 10 agosto, a partire dalle 21.00, così come da tradizione si terrà “Calici di Stelle”, fortunatissima manifestazione che da anni propone un mix che spazia dall’enogastronomia all’intrattenimento, dalle tradizioni alla cultura. L’evento, uno degli appuntamenti clou del ricco cartellone di manifestazioni estive, è organizzato dal comune di Sant’Antioco, dall’Associazione culturale “Su Forti”, dalla Cantina “Sardus Pater” e dal Sulki CCN. A partire dalle 21.00, Piazza De Gasperi ed il fitto reticolo di viuzze del centro storico cittadino si animeranno con i numerosi stand degli espositori locali che proporranno i propri prodotti tipici, tra enogastronomia e manufatti artigianali. Ma il vero protagonista sarà ancora una volta il vino: la Cantina di Sant’Antioco Sardus Pater offrirà degustazioni di Carignano accompagnato principalmente dal maialetto arrosto cotto secondo la tradizione orgolese. E naturalmente non mancheranno l’intrattenimento musicale ed i balli della tradizione sarda.

È possibile acquistare i ticket in prevendita al costo di 15,00 euro presso la sede del Centro Servizi per il Territorio (Via Roma 47, Sant’Antioco) giovedì 8 e venerdì 9 agosto, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00.

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Da circa 6 anni, presso la sede di viale Monastir a Cagliari, 15 lavoratrici e lavoratori prestano principalmente attività di back office per la clientela italiana di American Express.

Servizio che hanno compiuto sempre in modo esemplare con i diversi datori di lavoro che in questi anni si sono avvicendati nella lavorazione della medesima commessa: prima Xerox, poi Conduent (attuale titolare dell’appalto) e da ottobre 2017, Almaviva (che ha rilevato il ramo d’azienda da Conduent).

La commessa, attualmente in lavorazione presso Almaviva nella sede sarda di Cagliari, scadrà il 30 di settembre 2019, e non si ha notizia alcuna sulla possibilità di rinnovo, nemmeno dalla società committente.

Resta alta la preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori interessati ed organizzazioni sindacali SLC-CGIL e UILCom-UIL,  rispetto al mantenimento dell’occupazione e agli investimenti dell’azienda Almaviva nella regione Sardegna.

«Ricordando che l’attività di Call Center oggi ricopre una delle maggiori realtà occupazionali nell’isola – spiegano i segretari delle due organizzazioni sindacali Alessandro Randaccio ed Andrea Angius -, abbiamo ritenuto indispensabile richiedere il coinvolgimento dell’assessorato al lavoro e l’apertura di un tavolo istituzionale per ricercare, attraverso un costruttivo confronto, soluzioni che siano di salvaguardia per le lavoratrici ed i lavoratori.»

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“Ricucire i sogni” è il quinto bando promosso da  Con i Bambini  nell’ambito  del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Un’iniziativa a favore di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento volta alla loro protezione e cura, alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza verso i minori di 18 anni. A disposizione un  ammontare complessivo di 15 milioni di euro, in funzione della qualità dei progetti ricevuti.
Le proposte dovranno essere presentate da un partenariato composto da almeno tre organizzazioni (il soggetto responsabile deve essere un ente del Terzo settore) e dovranno mirare a potenziare i servizi già esistenti di protezione e cura dei minori, o a realizzarne dei nuovi. Inoltre, dovranno prevedere attività complementari: supporto alla genitorialità, formazione di professionisti sul tema del maltrattamento (capacity building) e programmi informativi e di sensibilizzazione dell’intera “comunità educante” per riconoscere e affrontare i primi segnali di violenza, e incoraggiare le vittime a denunciare.
Si raccomanda ai progetti di adottare una procedura per tutelare i minori dai rischi di abuso, maltrattamento, sfruttamento e condotta inappropriata (Child Safeguarding Policy) da parte degli operatori, e di prevedere una procedura interna per prevenire il rischio di stress lavoro-correlato e/o di burn-out degli operatori coinvolti.
È possibile presentare i progetti esclusivamente online, tramite la piattaforma Chàiros.