10 September, 2024
Home2019 (Page 344)

[bing_translator]

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge nazionale n. 4 sulla costituzione del pegno sui prodotti vitivinicoli Dop e Igp.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la proposta di legge nazionale n. 4 (Maieli e più) sull’estensione del pegno rotativo ai prodotti vitivinicoli.

Aprendo la discussione generale, il relatore Piero Maieli (Psd’Az) ha ribadito che il provvedimento apre spazi enormi ai prodotti sardi sul mercato nazionale ed internazionale ed inoltre, costituendo come garanzia del credito i vini destinati alla cantina, assegna ai prodotti un valore che altrimenti non verrebbe finanziato e contribuisce a costruire un sistema molto conveniente per le aziende.

Il consigliere Emanuele Cera (Forza Italia) ha assicurato il sostegno del suo gruppo  alla legge, che estende i vantaggi della normativa ad un settore fondamentale per il buon andamento del comparto agro alimentare e in definitiva dell’economia sarda, e risponde positivamente alle esigenze di liquidità del mondo produttivo.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni, dopo aver chiesto di sottoscrivere la proposta a nome del gruppo, ha parlato di un passo avanti nel potenziamento di un settore vitale sia dell’agricoltura che dell’economia sarda sempre più capace di produrre eccellenze ormai riconosciute al di fuori dell’Isola, garantendo nello stesso tempo più facile accesso al credito per le imprese.

A nome della Giunta l’assessore Gabriella Murgia, dopo aver espresso parere favorevole, ha brevemente sintetizzato i passaggi normativi che disciplinano la materia, sottolineando inoltre che l’esigenza recepita dalla legge era stata manifestata più volte sia dal mondo produttivo che da quello del credito.

Successivamente nelle dichiarazioni di voto (per tutti favorevole) hanno preso la parola i consiglieri regionali Michele Ciusa (M5S), Angelo Cocciu (Forza Italia), Gianfranco Ganau (Pd), Domenico Gallus (Udc), Gian Franco Satta (Progressisti), Michele Cossa (Riformatori) e Daniele Cocco (Leu).

Il Consiglio ha poi approvato la legge all’unanimità con 51 voti favorevoli.

Al termine dello scrutinio il capogruppo del Psd’Az. Franco Mula ha chiesto una sospensione della seduta che il presidente ha accordato.

Alla ripresa dei lavori, il presidente ha informato il Consiglio del breve ritardo del presidente della Regione Christian Solinas proponendo comunque, in attesa del suo arrivo, di procedere con l’ordine del giorno discutendo la mozione 34 (Giagoni e più) sulle concessioni balneari, per poi sospendere.

Sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha sollecitato il rispetto della decisioni assunta in sede di conferenza dei capigruppo, cioè quella di procedere con la discussione della risoluzione sulle entrate.

Il presidente Pais ha chiarito che la decisione dei capigruppo non è in dubbio, ma nel frattempo si è ritenuto di continuare a lavorare, in assenza di proposte di sospensione.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni, illustrando la mozione n. 34, ha ricordato in apertura che il turismo balneare costituisce uno dei fattori principali di attrazione turistica della Sardegna, dove però molte aziende sono costrette ad operare senza un quadro di certezze. Da parte nostra, ha sottolineato, c’è un dialogo aperto col sistema di piccole e medie imprese attive in campo regionale coerente con la proroga delle concessioni per 15 anni, coerente inoltre col programma di centro destra per le politiche del 2018 ed in particolare contro la direttiva Bolkestein, inserito infine nel contratto di governo con 5 stelle. La proroga, ha sostenuto, è considerata di fondamentale importanza per gli investimenti ed il consolidamento delle imprese che, invece, si vedono chiudere la porta in faccia dalle banche proprio con la motivazione sulla mancata proroga, trascurando poi che nelle realtà i concessionari forniscono anche servizi gratuiti di pubblica utilità. La proroga, ha concluso, è stata già recepita da molte Regioni, e quindi anche la Sardegna deve utilizzare ogni strumento per deliberare la proroga.

Il consigliere Giuseppe Meloni del Pd ha espresso una valutazione positiva sulla mozione Dario Giagoni su un tema, ha affermato, che ha visto il comune di Loiri percorrere nel 2012 diverse sedi di giustizia fino alla corte europea. Il Tar, ha proseguito il consigliere, ha disposto la cessazione della materia del contendere per effetto della legge di stabilità 2019 approvata nel 2018 con cui è stata introdotta la proroga, in base alla quale si chiede alla Giunta regionale di recepire questa normativa. Cosa che però, ha osservato, non avviene come ad Olbia che non riconosce la proroga del Governo nazionale, un problema al quale si unisce anche un certo atteggiamento degli uffici comunali. In definitiva, ha concluso, su questo argomento in campagna elettorale il centro destra ha fatto tante promesse che non sono state mantenute, anche se bisogna agire con un indirizzo unico rivolto ai Comuni.

Il consigliere della Lega Andrea Piras ha dichiarato che la proroga fino al 2034 è indispensabile anche per la Sardegna e per le aziende che si trovano esposte alle banche e a grave incertezza giuridica, fattori negativi che si aggiungono all’andamento non positivo della stagione turistica, fin qui condizionata anche dal maltempo. Andrea Piras ha auspicato infine che il governo regionale emani quanto prima una direttiva di adeguamento alla proroga nazionale.

Per il movimento 5 Stelle il consigliere Roberto Li Gioi ha ribadito che l’incertezza del diritto è un problema grave e, nel merito, ha detto che il suo gruppo sostiene l’adeguamento della Regione alla legge 145, a favore di una categoria che contribuisce in maniera molto elevata al pil turistico della nostra Regione, nonostante molti problemi e molte difficoltà di accesso al credito. «Abbiamo l’occasione per rendere un buon servizio alla Sardegna e nello specifico il nostro movimento si è speso per la proroga di 15 anni coerentemente con un impianto normativo già recepito da tante altre Regioni, per cui la Sardegna non può aspettare».

Per l’on. Giovanni Satta (Psd’az) «è fortissima l’esigenza degli imprenditori della Gallura di avere stabilità di investimento rispetto alle concessioni. Però non bisogna cadere nel populismo e nella demagogia perché in realtà il governo italiano dovrebbe trattare con l’Ue per il superamento delle direttive Bolkestein. Dovrebbe essere noto a tutti che le direttive europee hanno un rango superiore rispetto alla legge ordinaria. Ben venga la mozione del collega Dario Giagoni, per dare risposte agli imprenditori balneari. Ma dobbiamo essere sicuri delle risposte che diamo loro: le false promesse non sono accettabili e il rischio di una censura di illegittimità costituzionale è altissimo, identica a quella che potrebbe colpire le regioni che hanno legiferato su questo».

Per i Progressisti l’on. Massimo Zedda «il tema è conosciuto a tutti coloro che hanno amministrato una città che abbia anche solo un fazzoletto di terra sul mare. Non mi pare intelligente semplificare cose complesse perché il rischio è mettere in pericolo posti di lavoro e aziende. Il 19 luglio scorso una concessione demaniale statale sulla costa ligure è stata censurata dai giudici come “occupazione abusiva di suolo demaniale” e non dobbiamo dimenticare mai che accanto a chi ha concessioni in proroga ci sono migliaia di imprenditori che vorrebbero partecipare a una gara per l’assegnazione di quelle aree». L’ex sindaco di Cagliari ha aggiunto: «E’ giusto considerare l’affidamento diretto rispettoso del principio di concorrenza? Questa è la domanda che si pone la direttiva Bolkestein  e noi non possiamo ignorarla. E se la concessione non è mai in discussione viene meno anche lo stimolo dell’imprenditore concessionario a migliorarsi e a investire ancora. E’ anche certo che le concessioni di brevissima durata non servono a nulla perché nessuno investe se non ha in partenza la possibilità di rientra dell’investimento».

Ha preso poi la parola l’on. Franco Mula, capogruppo del Psd’az. «E’ forte la preoccupazione degli imprenditori e ho predisposto un ordine del giorno che non ci porta a forzare la mano visto che lo scoglio della Bolkestein non è superabile così, come qualcuno ha pensato. Sappiamo che lo stesso ministro Centinaio ci sta lavorando e ha promesso di emanare un Dpcm. Dunque, un ordine del giorno in attesa del decreto del governo italiano che sembra raccolga anche la volontà dell’Ue: lo rimetto alla valutazione dell’Aula».

Il presidente Michele Pais ha ricevuto l’ordine del giorno e ha rimesso ogni  valutazione ai lavori dell’Aula di domani, sospendendo così la discussione.

L’on. Giuseppe Meloni (Pd) ha chiesto però la discussione immediata «approfittando della presenza del presidente Christian Solinas». Dello stesso parere anche il capogruppo dei Progressisti, on. Francesco Agus: «Ormai siamo al novanta per cento della discussione e c’è un dibattito costruttivo. Chiedo di concluderlo».

L’on. Giovanni Satta (Psd’Az) ha chiesto l’intervento dell’assessore agli Enti locali, Quirico Sanna, ma il presidente Michele Pais ha disposto una breve sospensione dei lavori per deciderne le modalità di prosecuzione insieme ai capigruppo.

Alla ripresa il presidente Michele Pais ha dato la parola all’assessore Quirico Sanna: «Da due mesi stiamo esaminando la materia con serietà e rispetteremo gli impegni presi e le aspettative degli operatori balneari. Nella prossima seduta del Consiglio porteremo la proposta della giunta, che in queste ore stiamo definendo in raccordo con la presidenza del Consiglio dei ministri, proprio sulla base del Dpcm in emanazione».

Il presidente Pais ha sospeso ancora la seduta su richiesta della maggioranza.

Al rientro in aula la capogruppo del M5S Desiré Manca ha chiesto la parola sull’ordine dei lavori e ha chiesto una sospensione di cinque minuti per consentire una riunione dei capigruppo di minoranza. Il presidente Pais ha sospeso la seduta. Al rientro in aula il presidente è passato all’esame del secondo punto all’ordine del giorno: la Risoluzione n. 1 «sulla ridefinizione dei rapporti economico-finanziari tra lo Stato e la Regione autonoma della Sardegna ai sensi dell’articolo 1, comma 851, della legge n. 205 del 2017 e dell’articolo 1, comma 875, della legge n. 145 del 2018 e alla luce dei criteri di contribuzione sanciti nella sentenza della Corte costituzionale n. 6/2019».

Daniele Cocco (capogruppo di Leu) è intervenuto sull’ordine dei lavori per chiedere una variazione dell’Ordine del giorno, ossia di consentire al presidente della Regione, Christian Solinas, di illustrare lo stato dell’arte dei rapporti con lo Stato e rinviare la discussione sulla Risoluzione n. 1 alla prima seduta del Consiglio regionale dopo il rientro dalle ferie estive. L’Aula ha accolto positivamente la proposta ed il presidente Michele Pais ha dato la parola al presidente della Regione, Christian Solinas. Il Capo dell’Esecutivo regionale ha fatto un excursus della cosiddetta Vertenza entrate, che ha origine dall’accordo del 2005 e che ha attraversato altre due legislature per arrivare a quella in corso, tra accordi, ricorsi e sentenze della Corte Costituzionale.

Una volta ripercorse le tappe fondamentali della Vertenza il presidente ha illustrato all’Aula la situazione attuale dei rapporti tra la Regione e il Governo. Christian Solinas ha informato il Consiglio regionale che il 25 febbraio e il 3 marzo si sono svolti due incontri delle delegazioni di dirigenti e tecnici e delle parti legali regionali e del Ministero dell’Economia e Finanze. «Il 9 maggio presso la sede del Ministero degli Affari regionali ho incontrato personalmente – ha affermato Christian Solinas – insieme all’assessore del Bilancio della Regione Sardegna, il ministro per gli Affari regionali, il vice ministro dell’Economia e delle Finanze. Il 16 maggio si è svolto un ulteriore incontro tecnico tra i rappresentanti della Regione e quelli del Mef». Christian Solinas ha spiegato che, nel corso di queste interlocuzione, la Regione ha formulato le seguenti richieste, già formalizzate con una serie di atti successivi: «Un riequilibrio degli accantonamenti che tenga conto dell’incidenza sul Pil regionale del concorso alla finanza pubblica imposto alla Regione e, secondo questo criterio, l’avvicinamento al rapporto di contributo di finanza pubblica e Pil regionale che è stato impiegato di recente nell’accordo di finanza pubblica stipulato tra il Mef e la Regione Sicilia. Secondo quanto risulta l’incidenza del concorso alla finanza pubblica imposto alla Sardegna sul Pil regionale è pari all’1,60 per cento, mentre quello della Sicilia ammonta all’1,14 – ha affermato -. In questa prospettiva è stata chiesta una correzione del contributo pari a 153 milioni di euro annui, abbiamo chiesto l’applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 6 del 2019 e n. 77 del 2015 e, conseguentemente, la soppressione del contributo di finanza pubblica pari a 285 milioni illegittimamente imposto con l’illegittima applicazione dell’articolo 16, comma 3 del Decreto legge 95 del 2012». Un’altra richiesta fatta al Governo è stata «la ridefinizione del contributo di finanza pubblica imposto alle autonomie locali come stabilito dalle sentenze della Corte», ma anche «la liquidazione delle somme a titolo di trasferimento delle entrate erariali trattenute dallo Stato dal 2010 in avanti». Christian Solinas ha poi aggiunto che «a fronte di tali circostanze e specifiche richieste lo Stato non ha formulato controproposte o negato la sussistenza di tali crediti». Christian Solinas ha poi spiegato ulteriori pronunce dei giudici amministrativi e della Corte hanno ritenute illegittime ulteriori somme di accantonamento imposte dallo Stato alla Sardegna: in particolare i 7 milioni di euro per la tassa sulle emissioni di autoveicoli per le annualità 2012-2013, il riconoscimento dei  7/10 delle entrate erariali dalla Sardegna dal 2010 e non dal 2017. «Abbiamo richiesto allo Stato di dare esecuzione a tutte le sentenze e anche in questo caso il Governo non ha dedotto alcuna osservazione contraria». Christian Solinas ha quindi letto la tabella che sintetizza i ragionamenti fatti con lo Stato sulla base degli accordi e delle sentenze: la riduzione del concorso alla finanza pubblica 2019-2021 per 153 milioni annui, la richiesta degli arretrati 2010-2016 alla compartecipazione dal gettito da reddito da capitale per 78,631 milioni, richiesto riserve erariali 2010-2013 per tasse automobilistiche per 12,869 milioni, trasferimento di risorse per gli anni 2016-2018 per funzioni fondamentali per enti di Area vasta per 121,079 milioni e il trasferimento per funzioni di Area vasta non fondamentali per 33,458 milioni e per funzioni non fondamentali per 30,03 milioni, la richiesta, inoltre, in base ai ricorsi pendenti della cancellazione dell’accantonamento di 285,308 milioni relativo alle annualità pregresse.

«Allo stato attuale il Governo ha assunto l’impegno di modificare nel primo provvedimento utile la data di scadenza per il raggiungimento dell’accordo con la Regione Sardegna, prevista per il 10 agosto e spostandola al 31 dicembre. A settembre dovremmo avere la chiusura della prima parte dell’accordo – ha affermato Christian Solinas – con la riduzione del contributo di 153 milioni sugli accantonamenti e in Legge di Bilancio una serie di provvedimenti, che rendano strutturale l’intervento anche con contributi in conto investimenti sia per il settore sanitario, sia per la viabilità ed i trasporti. Abbiamo anche richiesto che nell’ambito dell’accordo si tratti il passaggio di competenze del Demanio regionale e delle Soprintendenze archeologiche e paesaggistiche. Abbiamo ragionevole fiducia che a settembre ci possa essere la chiusura della prima parte dell’accordo e con la Legge di Bilancio 2020 la chiusura definitiva degli accordi.»

Il presidente Michele Pais ha chiuso la seduta e ricordato che il Consiglio regionale è convocato per domani alle 16.00 e per giovedì alle 10,30.

[bing_translator]

Saranno 600 i medici sardi che potranno accedere, a partire dal 2020, alle Scuole di specializzazione dell’Università degli Studi di Cagliari e Sassari, ma anche in altre strutture regionali, extraregionali ed extranazionali.

Con 15.000.000,00 dei fondi P.O. FSE Sardegna 2014/2020 si cercherà di far fronte alla formazione post-laurea dei medici sardi. La spesa servirà per coprire le carenze di medici specializzati nelle strutture sanitarie della Sardegna, previste da qui al 2025.

Sono questi i dati che emergono dalla proposta di legge presentata dal gruppo dell’UDC Sardegna in Consiglio regionale per integrare i requisiti necessari per i candidati che intendono concorrere per i posti finanziati dalla Regione Autonoma della Sardegna a favore delle Scuole di specializzazione in Medicina.

La proposta di legge, nata dall’incontro con l’Associazione Mèigos – Giovani Medici Sardegna accolta in VI Commissione il 19 giugno passato, dà nuove norme, modificando e integrando le precedenti leggi regionali che si sono susseguite negli anni dal 1992 al 2015 per regolare l’accesso alle scuole di specializzazione.

La novità più importante, rispetto al passato, sta nel fatto che non si toccheranno più le risorse del capitolo di bilancio regionale dedicato a coprire i costi della sanità regionale ma si attinge direttamente dai fondi P.O. FSE.

La proposta di legge è urgente, in quanto la situazione di carenze di specialisti presenti nella rete ospedaliera della Sardegna registra numeri preoccupanti.

Attualmente l’età media dei medici dipendenti è di 53 anni, dato che ci consegnerà entro il 2025 l’esodo di oltre 1.154 medici specialisti in Sardegna e tra il 2018 e il 2022 di 522 medici di medicina generale, se poi estendiamo il periodo di osservazione al 2028 il numero di questi medici in pensione sale a 1.207. Allo stesso tempo, secondo le statistiche dell’associazione Mèigos – Giovani Medici Sardegna, è previsto che oltre 600 medici sardi parteciperanno al concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione medica nel 2020.

L’auspicio che la proposta di legge venga condivisa anche dagli altri Consiglieri regionali e che l’iter in commissione sanità sia breve, in modo da programmare le risorse, anche per i prossimi anni, nella prima legge di bilancio regionale.

[bing_translator]

È tutto pronto per il concerto che, l’8 agosto alle 22.00, vedrà salire sul palco di piazza dei 45 i due artisti del rap Fred de Palma e Shade. I due rapper torinesi irromperanno sulla scena stintinese con i loro brani più famosi. Il concerto si inserisce all’interno del cartellone degli eventi estivi, organizzato dall’assessorato al Turismo del comune di Stintino, con l’assessore Francesca Demontis.

Francesco Palana, in arte Fred de Palma, è pronto a sfoderare i singoli di successo, da “Dio benedica il reggaeton”, cantata con “Baby K”, a “Sincera”, da “D’estate non vale” a “Una volta ancora“, cantate con Ana Mena. Brani che sono pronti ad entrare sicuramente nel nuovo album “Uebe” che, come annuncia lo stesso artista su Instagram, uscirà il 13 settembre e che «rappresenta il cambiamento – scrive sul social network -, inventare qualcosa che prima non c’era e renderla tua».

Con lui ci sarà anche l’altro rapper Vito Ventura, noto al grande pubblico con lo pseudonimo di Shade e per la canzone “Bene ma non benissimo”. Dopo il Festival di Sanremo, che lo ha visto cantare in coppia con Federica Carta “Senza farlo apposta”, il suo nuovo singolo dal titolo “La hit dell’estate” sta già facendo ballare in tanti e, fa sapere lo stesso artista su Instagram, è già disco d’oro perché «abbiamo superato 10 milioni di views sul video tutto in un mese».

Per l’occasione gli organizzatori di La Mirò eventi hanno organizzato anche un servizio di navette, con partenza (ore 18.00 e ore 20.00) dalla stazione bus di Sassari, in via Padre Zirano. Per informazioni e prenotazioni dei posti – ne sarebbero rimasti pochi – è possibile chiamare il numero 3917399653.

[bing_translator]

Martedì 10 settembre 2019, alle 17.30, al Business Centre dell’aeroporto Mario Mameli di Cagliari – Elmas, si tiene la cerimonia di consegna dei Premi Ussi Sardegna 2019. L’evento – realizzato grazie all’ospitalità della Sogaer – prevede riconoscimenti per atleti, dirigenti, tecnici, club isolani e nazionali che si siano messi in evidenza nel corso delle stagioni agonistiche 2018 e 2019. Tra gli invitati, presidente e vicepresidenti del Consiglio dei ministri, ministro e sottosegretario allo sport, il pilota della Ferrari Charles Leclerc.

Tra i circa trenta premiati, i calciatori Alessio Cragno, Luca Ceppitelli, Simone Padoin, l’allenatore sei volte campione d’Italia Massimiliano Allegri, il senior vice president del design Ferrari Flavio Manzoni, il team di Luna Rossa Prada Pirelli con Max Sirena, Gilberto Nobili, Vasco Vascotto e Davide Cannata, il designatore arbitri Uefa Roberto Rosetti, i commentatori Sky della Formula Uno Carlo Vanzini, Federica Masolin e Mara Sangiorgio, il presidente della Figc Sardegna Gianni Cadoni, il Lanusei calcio, il responsabile della Football Academy Cagliari Bernardo Mereu, il primo cestista sardo a un mondiale di basket in carrozzina Claudio Spanu, il Team Sardegna Special Olympics, la medaglia d’argento agli europei di sitting volley Sara Desini, il giornalista Rai Jacopo Volpi, i velocisti di atletica leggera Dalia Kaddari e Lorenzo Patta, la triatleta Elisabetta Curridori, la società di pallavolo Quadrifoglio Porto Torres, le tenniste Barbara e Marcella Dessolis. Il premio speciale Mario Mossa Pirisino è assegnato ai giornalisti Maria Francesca Chiappe (stampa locale, Unione Sarda e Videolina) e Marco Franzelli (stampa nazionale, Rai). Il premio Joseph Vargiu va al pugile Salvatore Erittu. Presenti i genitori di Davide Astori, Renato e Giovanna, per la consegna della seconda edizione del premio intitolato al figlio, scomparso il 4 marzo 2018.

I Premi Ussi – su Etica, inclusione, condivisione nello sport – oltre a riconoscere gli exploit sportivi ed etici in ambito regionale – sono un’occasione per riflettere e ampliare il confronto. Con forti riverberi mediatici locali e nazionali. I Premi hanno, tra gli altri, il patrocinio di presidenza della Giunta regionale, assessorato regionale Sport e pubblica istruzione, Coni, Coni Sardegna, Ussi nazionale. La manifestazione è supportata da Coni Sardegna, Banco di Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, Intesa San Paolo, Crai, Ordine dei giornalisti Sardegna e ristorante Belvedere lounge beach. L’evento prevede i premi Ussi-Davide Astori, Ussi-Joseph Vargiu, Ussi-Banco di Sardegna, Ussi-Crai.

[bing_translator]

Al via, a Sant’Antioco, i lavori di ristrutturazione ed adeguamento dello stadio comunale di via Amerigo Vespucci.

Si parte con i lavori di manutenzione e messa a norma della struttura. Un progetto importante che, grazie a un investimento totale di oltre 300mila euro (di cui 200mila frutto della partecipazione ad un bando su fondi europei, promosso dalla Regione) risolverà definitivamente alcune emergenze di vecchia data.

«Si tratta di opere non più rinviabili – commenta il sindaco Ignazio Locci – per gravi ragioni di sicurezza: non potevamo temporeggiare e, per questo, concluse le procedure di affidamento abbiamo immediatamente dato avvio ai lavori. Siamo soddisfatti di essere riusciti a intervenire finalmente su una struttura che manifestava, in maniera evidente, l’esigenza di essere messa in sicurezza».

«Nello specifico – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Garau – gli interventi riguarderanno le “torri faro”, ovvero le strutture che danno luce al campo (in erba sintetica) e alle tribune. Queste verranno sostituite integralmente e saranno dotate di moderni impianti di illuminazione, che ridurranno al minimo i disturbi visivi e porteranno i livelli di “luce” a quanto previsto dalla disciplina. Inoltre, il progetto prevede anche la sostituzione dei due portoni delle uscite di emergenza, via Montello e via Rovereto, e saranno entrambe munite di maniglione anti panico. E sempre sulle vie di uscita, è prevista la sostituzione del portone scorrevole dell’ingresso principale sul lungomare Amerigo Vespucci. Tutte le vie di esodo saranno adeguatamente illuminate per consentire la loro percorribilità in sicurezza.»

In merito interviene anche l’Assessore allo Sport Renato Avellino: «Finalmente saremo in grado di dare alle nostre società sportive uno stadio a norma e funzionale. La ASD Antiochense 2013 e la ASD Isola di Sant’Antioco, tuttavia, per parte di questa stagione calcistica dovranno pazientare e svolgere le partite casalinghe nell’impianto del comune di Calasetta. Questo grazie all’accordo con i cugini calasettani che formalizzeremo nei prossimi giorni. Siamo certi che i numerosi tifosi antiochensi accompagneranno le squadre di Sant’Antioco anche nello stadio della vicina Calasetta. Un ringraziamento speciale agli amministratori del comune di Calasetta e un augurio alle nostre società sportive, affinché la stagione 2019/2020 sia ricca di soddisfazioni».

[bing_translator]

«Al Santissima Trinità c’è un problema sicurezza, che va risolto.»

Edoardo Tocco, presidente del Consiglio comunale di Cagliari, lancia l’allarme sulla situazione dell’ospedale cagliaritano, dove da troppo tempo pazienti e dipendenti non si sentono al sicuro: «E’ un problema che riguarda non solo l’interno, ma anche l’esterno della struttura, e gli abitanti del quartiere sono sempre più preoccupati – denuncia Edoardo Tocco -. Stiamo parlando di un ospedale dove ci sono alcuni reparti particolarmente a rischio, e per il quale sarebbe necessario un presidio maggiore da parte delle forze dell’ordine, che fanno già tanto per garantire la sicurezza nelle strade della città ma avrebbero bisogno di maggiore sostegno».

Le guardie giurate non bastano: «La presenza di un presidio della Polizia, come in passato, rappresenterebbe senz’altro un deterrente, bisogna fare qualcosa in più per garantire maggiore sicurezza. Parlerò della questione col Sindaco e con tutti i colleghi, per portare in Aula questo argomento che merita la massima attenzione».

La questione, tra l’altro – secondo il presidente del Consiglio comunale di Cagliari – andrebbe allargata a tutti i presidi ospedalieri del capoluogo: «Ricevo quotidianamente le lamentele sia dei pazienti che dei dipendenti, è evidente che c’è qualcosa non va, è fondamentale porre rimedio prima che sia troppo tardi».

[bing_translator]

Domani, mercoledì 7 agosto, ore 21.30, all’Anfiteatro di Piazza Marmilla si svolgerà l’evento “DanSing: i Re della Musica”, il Gran Galà della Danza organizzato dalla Magalenha RoDance dei maestri Roberto Paulesu e Romina Deidda, con il patrocinio del comune di Carbonia e la collaborazione della Pro Loco.

Lo spettacolo si inserisce nel contesto della manifestazione “Nottinsieme” e si articola in danze latino-americane, danze standard, danze freestyle, danze artistiche, coreografiche e show (coppia, duo, solo e gruppi).

Ogni performance presenterà un tema specifico, con coreografie, musiche e abiti studiati ad hoc. A danzare saranno complessivamente circa 120 ballerini di varie età, dai 3 anni in su.

Sul palco dell’Anfiteatro di piazza Marmilla si esibiranno numerosi atleti della scuola Magalenha RoDance, reduci da una stagione agonistica costellata di successi nel Campionato italiano svoltosi recentemente a Rimini.

Alla scuola Magalenha RoDance – affiliata alla F.I.D.S. (Federazione Italiana Danza Sportiva) – appartengono ballerini che gareggiano nella classe più alta delle danze latino-americane in Italia, la Classe A Special, e nella Classe Master, la massima espressione della danza professionistica sportiva nel nostro Paese.

Presenterà la serata la giornalista di Canale 40 Francesca Arrius.

[bing_translator]

La Polizia Locale del comune di Carbonia effettuerà nel corso del mese di agosto 2019 controlli sistematici su tutto il territorio comunale per verificare che siano rispettati i limiti di velocità da parte dei conducenti.

Le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità saranno di volta in volta presegnalate, a norma di legge, dall’apposito segnale stradale di indicazione temporaneo ad alta visibilità, riproducente l’iscrizione “Polizia Municipale di Carbonia – Controllo elettronico della velocità”.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata con la presenza e sotto il costante controllo del personale appartenente al Comando di Polizia Locale di Carbonia.

Di seguito pubblichiamo il calendario delle postazioni autovelox previste nel mese di agosto 2019.

[bing_translator]

Volontari pronti a fare prevenzione all’uso di droga a Carbonia: nella serata di mercoledì 7 agosto, verranno distribuiti centinaia di opuscoli informativi sugli effetti devastanti che la droga causa, consapevoli che tramite l’informazione possiamo salvare almeno il 50% dei nostri ragazzi da sperimentare la prima volta.

La fatidica prima volta, quel momento in cui le forze calano, la curiosità prende il sopravvento e in cui probabilmente un amico ha dato i suggerimenti sbagliati, magari per gioco, magari per guadagnarsi qualche dose in più per se visti gli accordi con lo spacciatore. Possono essere svariati i motivi per cui i nostri ragazzi troppo facilmente si ritrovano a sperimentare uno spinello e nel contempo sono troppo poche le persone che si danno da fare per tenerli alla larga. Per questo motivo i volontari, nelle loro iniziative, consegnano sempre dei libretti extra ai cittadini, così che la prevenzione possa avere un eco.