10 September, 2024
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Sarà Franco Mannoni, con il suo romanzo “Il campo degli asfodeli”, il protagonista del nuovo appuntamento con la rassegna “I monumenti incontrano la lettura”, organizzato dalla cooperativa CoolTour Gallura.

Martedì 6 agosto, a Santa Teresa Gallura, dalle 19.00, nella scalinata di via Angioy, l’autore presenterà il suo racconto di storie umane, emozioni, eventi e sentimenti, per non dimenticare, per lasciare la testimonianza di ciò che è stato e di ciò che saremmo potuti essere. La lettura di parti del libro, le domande e il costante scambio di opinioni con il pubblico presente saranno ancora una volta il marchio di fabbrica degli appuntamenti letterari della CoolTour Gallura. Con “Il campo degli asfodeli” Franco Mannoni, dopo il successo di “Se ascolti il vento”, ci riporta indietro di alcune decine di anni che, letti con il metro tumultuoso di oggi, sembrano quasi secoli. Un tempo, quello descritto nel libro, burrascoso, denso di fermenti, alcuni sfociati in tragedie, altri in belle pagine di progresso. Tra grandi, medi e piccoli protagonisti, Franco Mannoni disegna a tutto tondo quello che siamo stati, quello che saremmo voluti divenire e quello che in realtà siamo diventati. La presentazione del libro sarà affidata al giornalista Piero Bardanzellu e Giovanna  Colombo. La rassegna “I monumenti incontrano la lettura” è giunta alla sua ottava edizione ed è finanziata da: Fondazione di Sardegna, i comuni di Aglientu, Aggius e Santa Teresa Gallura. L’appuntamento con Mannoni precede di pochi giorni l’altro evento di questo agosto. Sabato 10, dalle 19,30, nel nuovo belvedere della piazza Libertà di Santa Teresa Gallura, antistante la Torre di Longonsardo, andrà in scena il concerto per arpa al tramonto con Raoul Moretti. Nuovi eventi che seguono la presentazione itinerante del libro “In cucina a tutta birra” di Corrado Travisan, andato in scena lo scorso luglio nel porto di Santa Teresa Gallura.

«Noi della CoolTour Gallura siamo felici di aver ancora una volta come ospite Franco Mannoni e di poter presentare il suo nuovo libro, che è già un successo come lo era stato “Se ascolti il vento”, che avevamo presentato sulla terrazza della  Torre Spagnola – spiegano Alessia Chisu, Arianna Riva e Stefania Simula, le tre ragazze della CoolTour Gallura -. Per l’appuntamento di martedì aspettiamo il nostro pubblico, sempre attento alle novità degli autori proposti nella rassegna e pronto a dialogare con loro.» 

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L’ultima tappa del Tour di Laura Pausini e Biagio Antonacci si è svolta alla Fiera di Cagliari il primo agosto ed ha letteralmente infiammato i cuori di tutti i fan accorsi da svariate parti dell’isola e non solo. Oltre alle bandiere dei Quattro mori, si vedevano sventolare bandiere della Spagna, del Cile e del Portogallo.

Quasi 20mila “Pausinacci” si sono dati appuntamento al concerto, organizzato da Friends & Partner ed Insula Events, di due grandi artisti che avrebbero potuto incantare solo con le loro voci e invece hanno ideato uno spettacolo senza precedenti…

Un megapalco formato dalle iniziali dei loro nomi, una band dalla bravura stratosferica capitanata dal direttore artistico Paolo Carta, compagno della Pausini e grande amico di Biagio, un corpo di ballo esplosivo, un’imponente scenografia curata dal coreografo Luca Tommassini ed un coro al top hanno reso il tutto unico e straordinario.

Dopo dieci lunghi anni, eccoli finalmente in Sardegna, accolti da applausi e cori che acclamano i loro nomi a gran voce, loro rispondono cantando tutti i più grandi successi di entrambi…da “Un’emergenza d’amore” e “Liberatemi”, a tutte le altre accennate o cantate per intero, in scena mostrano una complicità ed un feeling che solo due grandi amici possono avere.

Un momento particolarmente emozionante: le lacrime di commozione di Biagio nel ripensare al lungo tour in dirittura d’arrivo…Un momento divertentissimo, dopo quasi due ore di concerto: l’arrivo inaspettato sul palco di due grandi amici degli artisti: Rosario Fiorello e Paola Cortellesi, frizzanti e spumeggianti con le loro gag ma anche fantastici nel duettare…Paola con Laura intonando “E ritorno da te” e Rosario con Biagio cantando “Mio fratello”.

Sembrava che nessuno volesse veder finire lo spettacolo…né i fan…né loro che, dopo quasi tre ore di concerto, hanno concesso anche il bis con “Non vivo più senza te” e “Tra te e il mare”, particolarmente emozionanti per via dei numerosissimi cellulari che illuminavano come tante stelle in un cielo scuro.

Ma, proprio quando tutto sembrava finito, ecco che con indosso l’accappatoio, i due big intonano a cappella alcuni pezzi sino a mezzanotte e mezza quando le luci si sono spente, lasciando però spazio ad una grande emozione che per sempre verrà serbata tra i ricordi più belli, in attesa che la magia possa di nuovo ripetersi…

Nadia Pische

                           

 

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Sono 26 i calciatori del nuovo Carbonia che lunedì 5 agosto, alle 16.00, si raduneranno allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” con il tecnico Andrea Marongiu, per l’inizio della preparazione, fissato alle 17.00, in vista della nuova stagione in Eccellenza regionale. La rosa è formata da 4 portieri, 8 difensori, 9 centrocampisti e 5 attaccanti. 13, esattamente il 50%, sono fuoriquota, nati dal 1999 al 2003.

Sono tanti i volti nuovi, calciatori di provata esperienza in Eccellenza e nelle categorie superiori. La campagna di rafforzamento pone il Carbonia tra le squadre più attrezzate della categoria. L’obiettivo iniziale, dopo la fusione con il Samassi che ha portato la squadra in Eccellenza, era una stagione di consolidamento in Eccellenza ma oggi, probabilmente, si punta a qualcosa di più e i tifosi hanno già iniziato a sognare in grande…

Questa la lista dei convocati:

Portieri

Antonio Fortuna 1989
Marco Rubbiani 1983
Francesco Rea 2002
Davide Deangelis 2003

Difensori

Federico Boi 1991
Luigi Pinna 1986
Matteo Saias 1995
Lorenzo Fois 2001
Mattia Desogus 2001
Maurizio Cinus 2001
Alessio Aresti 2000
Andrea Valentino 2002

Centrocampisti

Marcello Angheleddu 1984
Mattia Cordeddu 1988
Daniele Contu 1995
Stefano Demurtas 1994
Fabio Biccheddu 2000
Nicola Serra 1999
Luca Orgiana 2001
Diego Pinna 2000
Christian Muscas 2002

Attaccanti

Alessio Figos 1984
Samuele Curreli 1988
Andrea Renzo Iesu 2000
Fabio Mastino 2001
Francesco Marreddu 2001

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E’ sempre emergenza in Sardegna sul fronte degli incendi. Oggi ne sono stati segnalati 26 incendi, 65 dei quali hanno richiesto l’intervento degli elicotteri del Corpo forestale regionale.

A Ruinas, in località Pranu Samugheo, sono intervenuti: due elicotteri leggeri ed il Super Puma del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale delle Stazioni di Samugheo ed Ales, coadiuvate dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Ruinas, Asuni, Usellus, dai volontari della Protezione Civile di Laconi e VVF.

Nelle campagne di Iglesias, in località Is Condutteddus, è intervenuto un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Marganai. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Iglesias, coadiuvata dal personale elitrasportato del CFVA e dai volontari della Protezione Civile di Villamassargia,  Iglesias e dai VVF.

A Busachi, in località Nuraghe Bidanzolu, sono intervenuti tre elicotteri del Corpo forestale provenienti dalla base elicotteri di Sorgono, Anela ed il Super Puma proveniente dalla base elicotteri di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Neoneli, coadiuvate dal personale elitrasportato e dal GAUF del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Samugheo, Neoneli, Sedilo e dai volontari della Protezione Civile di Laconi.

Nelle campagne di Fonni, in località Govossai, sono intervenuti due elicotteri del Corpo forestale provenienti dalla base elicotteri di Farcana e San Cosimo. E’ stato richiesto inoltre l’intervento di CAN8 decollato dall’aeroporto di Alghero. L’incendio ha percorso circa 20 ettari di bosco di roverella ed alberatura sparsa Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale delle stazioni di Gavoi, coadiuvate dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Fonni, Orgosolo e dai barracelli di Fonni.

A Fonni, in località Govossai  e San Cristoforo sono intervenuti tre elicotteri del Corpo forestale provenienti dalla base elicotteri di Farcana, Sorgono e San Cosimo. E’ stato richiesto inoltre l’intervento di CAN8 decollato dall’aereoporto di Alghero. L’incendio ha percorso circa 20 ettari di bosco di roverella ed alberatura sparsa Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale delle stazioni di Gavoi, coadiuvate dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Fonni, Orgosolo e dai barracelli di Fonni.

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Questa sera, 19.00, nella cappella di Santa Barbara dell’antica chiesa di San Francesco, ad Iglesias, a conclusione della Santa Messa, verranno consegnate le Torri ai pellegrini francesi Fernande e Renault per aver completato la percorrenza dei 400 km del Cammino Minerario di Santa Barbara (CMSB).

Per l’occasione verranno esposti nella stessa chiesa gli 8 acquerelli (55×33 cm) sul CMSB che Fernande ha realizzato lo scorso anno, dopo aver percorso i primi 200 km del Cammino, per poi donarli alla Fondazione CMSB che ne ha fatto l’oggetto più prezioso dell’arredamento della sala riunioni della sua sede.

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«Sono sempre più convinta che la politica debba stare fuori dalle nomine di coloro che devono gestire la Sanità. Non abbiamo bisogno di un manager d’oltremare a tempo che non conoscendo il nostro territorio e la nostra popolazione debba addirittura reclutare i suoi collaboratori nella Penisola, continuando così a mortificare i professionisti sardi che tutti i giorni fanno turni massacranti senza poter fare riposi o ferie, e che portano avanti il loro lavoro solo per abnegazione e senso di responsabilità.  È questa la tanto decantata sardità che il presidente Solinas intende realizzare? Accolgo di buon grado la rinuncia di Mantoan che darà l’opportunità al presidente Solinas di ritornare alle sue dichiarazioni programmatiche, auspicando quindi che possa essere un manager proveniente dal campo medico sardo.»

Questo il commento della consigliera del M5S Carla Cuccu, segretaria della Commissione Sanità, dopo la rinuncia del nuovo commissario dell’ATS Domenico Mantoan.

«Non è più tollerabile il disinteresse nel garantire l’efficienza dell’offerta sanitaria nel Sulcis Iglesiente. Iglesias vanta una tradizione di eccellenza con i suoi tre nosocomi, oggi sabotati e abbandonati: il C.T.O., il Preventorio (F.lli Crobu) ed il Santa Barbara, dove si erogavano fin dai primi del ‘900, prestazioni di eccellenza, uniche perfino in campo nazionale, sia per la qualità delle strutture che per il personale ospedaliero – aggiunge Carla Cuccu -. Capace di dare servizi di altissimo livello con un’organizzazione ed una programmazione del lavoro da fuoriclasse che non consentiva di conoscere la tanto oggi nominata mobilità passiva e che, invece, realizzava la tanto oggi ricercata mobilità attiva. E il Sirai che a tutt’oggi garantisce la dialisi notturna, specificità unica e di standard elevatissimi.»

«Sarebbe bastato conoscere la storia e la grandezza della Sanità del Sulcis Iglesiente per continuare a garantire ai suoi abitanti quanto hanno sempre avuto e che, invece oggi, consente che rinuncino a curarsi. Tutto ciò grazie al terrorismo sanitario che è stato attuato col silenzio delle Giunte regionali precedenti, complici di tanto sfacelo. Non c’era nulla di nuovo da dover inventare ma, c’era solamente – conclude Carla Cuccu – da custodire le ricchezze sanitarie già esistenti, modernizzarle per portarle al passo con i tempi e svilupparle ulteriormente custodendo ogni singola vita umana che sta all’interno della metallica parola paziente.»

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Domenico Mantoan ha deciso di rinunciare alla nomina a nuovo commissario straordinario dell’ATS Sardegna.  La notizia è stata pubblicata questa mattina dal quotidiano “Il Mattino” di Padova. La decisione sarebbe maturata a seguito delle difficoltà che sarebbero insorte nella copertura del doppio incarico di direttore dell’Area Sanità e Sociale della regione Veneto e quello di commissario straordinario dell’ATS Sardegna.

Domenico Mantoan, 62 anni, era stato nominato mercoledì 1° agosto dalla Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’assessore della Sanità, Mario Nieddu. Avrebbe sostituito il dimissionario Fulvio Moirano. L’incarico avrebbe avuto la durata di 60 giorni. Domenico Mantoan, regolarmente inserito nell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina, avrebbe ricoperto l’incarico per il tempo strettamente necessario all’approvazione della riforma del sistema sanitario regionale e, in particolare, della legge istitutiva dell’Azienda unica e, comunque, per un massimo di 60 giorni.

Secondo quanto riporta il quotidiano padovano, Domenico Mantoan avrebbe dedicato all’incarico di commissario straordinario dell’ATS Sardegna, due giorni la settimana.

 

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Fabiano Serra (Atletica Edoardo Sanna Elmas) in campo maschile e Marinella Curreli (ASD Siurgus Donigala) in campo femminile, si sono imposti nell’ottava edizione della Palmas Corre, gara organizzata dall’associazione culturale Palmas Vecchio con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu, della TDS (Timing Data Service), della Uisp e di tutte le associazioni operanti nel paese.

Fabiano Serra ha coperto i 7 km del tracciato in 24’07”, Marinella Curreli in 29’51”. Fabiano Serra ha preceduto Omar Gessa (ASD Atletica Pula) e Massimiliano Nocco (Zitto e Corri Master Team Carbonia; alle spalle di Marinella Curreli si sono classificate, nell’ordine, Tiziana Letizia Granara (Cagliari Marathon Club) e Patrizia Bernardini (ASD Sulcis Atletica Carbonia).

Sono stati poi premiati i primi tre classificati di ciascuna categoria, maschile e femminile.

Per il terzo anno consecutivo ai vincitori è stato assegnato anche il Trofeo Giovanni Loi.

La gara non competitiva ha visto imporsi Alessio Pusceddu in campo maschile ed Alessandra Lilliu in campo femminile. Alle spalle di Alessio Pusceddu, che ha chiuso in 28’12”, si sono classificati Alessandro Angius e Maurizio Sanna; alle spalle di Alessandra Lilliu, arrivata al traguardo in 32’30”, sono arrivate Melania Garau ed Ana Manzano.

Al termine delle premiazioni dei primi tre classificati di ciascuna categoria, maschile e femminile, un premio speciale è stato assegnato ai tre concorrenti più anziani: Ninuccia Mongittu, 83 anni; Giuseppe Virdis ed Antonio Ladu, entrambi 81enni.

L’associazione culturale Palmas Vecchio anche quest’anno ha donato un contributo ad un’associazione che opera nel sociale, la Duchenne Parent Project onlus, per l’assistenza ai bambini affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker, costituito da 1 euro per ognuno dei 489 partecipanti, ed una somma integrativa per complessivi circa 1.000 euro.

 

 

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Sette associazioni hanno diffuso un comunicato stampa sull’esito del primo incontro del tavolo tecnico tenutosi lo scorso 30 luglio per l’esame delle problematiche legate al processo di decarbonizzazione che prevede il termine del 2025 per l’abbandono del carbone quale fonte di alimentazione per la produzione di energia. La posizione di Italia Nostra Sardegna, WWF Sardegna, USB – Unione Sindacale di Base, Cobas – Confederazione di Base, Cagliari Social Forum, Assotziu Consumadoris Sardigna e Confederazione Sindacale Sarda è ferma sul rispetto del termine del 2025, ritenuto «un obiettivo tecnicamente perseguibile ed alla nostra portata».

«Lasciano sgomenti le dichiarazioni dei rappresentanti della Giunta regionale e di CGIL, CISL e UIL – sostengono nel comunicato stampa – che invece di sostenere questa stringente e globale necessità, invocano di posticipare la fuoriuscita dal carbone e la sua sostituzione con un’altra energia fossile, il metano, pretendendo un’infrastruttura, “la metanizzazione della Sardegna”, che per costi e ricavi una volta realizzata deve per forza mantenersi per almeno i prossimi 25 anni, in ciò contribuendo al danno climatico e della salute delle popolazioni sarde, che già stanno pagando un prezzo altissimo in tumori e malattie degenerative a causa dell’inquinamento da servitù industriali, energetiche e militari.»

«La Sardegna è in grado di fare la sua parte garantendo l’autosufficienza attraverso l’ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili, del risparmio e dell’efficienza energetica – sostengono le sette associazioni -. Di più, può diventare un laboratorio della decarbonizzazione e dell’economia circolare dove sperimentare ed utilizzare nuove energie, tecnologie ed apparecchiature, per semplificare il sistema elettrico, per renderlo più decentrato, diffondendo l’autoproduzione, e potenziando all’uopo le Università ed i centri di Ricerca presenti nell’Isola.»

Sullo stesso incontro svoltosi al MISE, Legambiente ha diffuso un altro comunicato stampa molto critico.

«La posizione espressa da Legambiente in questa sede è certamente nota. Non possiamo che sostenere il rispetto dell’impegno stabilito dalla SEN di cessare l’impiego del carbone entro il 2025, fermamente contrari non solo a qualsiasi slittamento dell’uscita del carbone, come proposto dalla Regione  Sardegna e sostenuto dai sindacati, ma anche a qualsiasi progetto di metanizzazione che porti la Regione Sardegna nella preistoria energetica. Appare del tutto anacronistico discutere oggi di questo posticipo se non fossimo di fronte ad una grave emergenza climatica, agli 11 anni che l’IPCC dichiara di avere di fronte per invertire la rotta e mantenere l’innalzamento della temperatura al di sotto del grado e mezzo, e di fronte alla reale opportunità di sviluppo e innovazione che la decarbonizzazione può portare in Sardegna e in tutti gli altri territori del nostro Paese.»

«Non saranno 5 anni in più a cambiare le sorti delle centrali a carbone, mentre 5 anni e mezzo sono un tempo assolutamente sufficiente a sviluppare un piano energetico sostenibile, anche dal punto di vista sociale, e industriale necessario per rendere la Sardegna sempre più competitiva, abbandonando ogni idea che rischia, invece, di rendere la Sardegna un territorio fragile e isolato rispetto a quanto accade nel resto d’Europa – aggiunge Legambiente Sardegna -. Quello di cui abbiamo bisogno per la Regione Sardegna è un piano per la transizione, che preveda depositi costieri con minirigassificatori (che comunque andrebbero fatti anche nel caso della dorsale del metano), ma che una volta completati e in ottica di decarbonizzazione cesserebbero la loro utilità. Questi, infatti, risponderebbero in maniera temporanea – come deve essere – alle esigenze energetiche delle industrie, alle reti di distribuzione esistenti e in costruzione, alle esigenze di mobilità, trasporto pesante incluso, e delle centrali termoelettriche. Favorendo, al contempo, lo sviluppo di nuove filiere come quella del biometano che può arrivare a coprire il 4-6% dei fabbisogni attuali, delle altri fonti rinnovabili spingendo su una elettrificazione dell’isola, accompagnata dal potenziamento della interconnessione con il continente.»

«Non si tratta di un percorso semplice, per rispettare la data del 2025 è necessario lavorare velocemente e senza sosta per poter sviluppare nell’isola sarda tutte le condizioni necessarie per lo spegnimento delle centrali – conclude Legambiente Sardegna -. Una sfida di tutto rispetto, ma che, se portata avanti in ottica di decarbonizzazione, può portare solo benefici.»

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Lunedì 29 luglio, a Tuili, in piazza Vittorio Veneto, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, si è tenuto il concerto “Vivere e Rinascere Tour” del cantautore e chitarrista italiano Michele Zarrillo, con ingresso libero. L’artista nasce come componente di alcuni gruppi per poi esordire, con successo, come solista, vincendo il Festival di Castrocaro nel 1979. Negli anni successivi continua la sua carriera e inizia anche collaborazioni importanti, sino al 1987, anno in cui partecipa e vince il Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte” con il brano “La notte dei pensieri”. Da quel momento il suo particolare timbro di voce e le sue doti interpretative lo rendono presto popolare e la sua notorietà lo porta per mano al Festival di Sanremo nel 1994, dove presenta  la canzone “Cinque giorni” che risulterà nel tempo un brano molto gettonato.

Ancora un Sanremo nel 1996, dove il cantante partecipa con il pezzo ”l’elefante e la farfalla”. Le sue partecipazioni al Festival di Sanremo continuano e si susseguono nel tempo con pezzi che diventano immediatamente noti. Sono, infatti, molte di più le canzoni di Michele Zarrillo che lasciano un segno nel cuore dei suoi fan. Non solo un cantautore ma anche un polistrumentista che passa con disinvoltura dal pianoforte alla chitarra elettrica, mostrando insieme alla sua voce un’energia travolgente e contagiosa. Per questi motivi sono accorsi in tanti, a Tuili, ad applaudirlo e a duettare con lui che, per l’intero concerto, non ha smesso di sorridere e ringraziare il pubblico che dimostrava per lui un affetto indescrivibile.

Una serata veramente intensa dal punto di vista emotivo, in quanto l’artista ha ripercorso nella scaletta proprio i suoi pezzi forti, riportando tutti indietro nel tempo sulla scia di quei ricordi che per sempre tutti conservano nel cuore.

Un’atmosfera magica che solo un artista di questo spessore poteva creare, mostrandosi umile e modesto e prestandosi ad un lungo “bis”, richiesto a gran voce dal pubblico che festoso acclamava il suo nome.

Nadia Pische