9 September, 2024
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Ancora emergenza incendi in Sardegna. Poco dopo le 11.00 è decollato un Ecureuil AS 350 B3 del Corpo Forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna proveniente dalla base di Limbara per intervenire su un incendio sviluppatosi in località M. Canu nel comune di Arzachena.

Sul posto coordina le operazioni di spegnimento la pattuglia del Corpo Forestale della stazione di Olbia.

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E’ ormai quasi tutto pronto, a San Giovanni Suergiu, per ospitare la terza edizione dell’International Street Food, il festival del cibo di strada internazionale, organizzato dall’Amministrazione comunale, con la collaborazione delle associazioni comunali, delle attività produttive e dei cittadini volontari.

Il programma dell’evento prevede incontri, talk food, esposizioni, animazioni, musica, suggestioni culturali e percorsi gastronomici. Le comunità internazionali con sede in Sardegna si riuniranno per proporre piatti della loro tradizione a base del loro pane. Nonostante si sia solo al terza edizione, l’evento cresce a vista d’occhio. Due anni fa i paesi rappresentati furono 14, domenica 11 agosto saranno ben 26 gli stand di altrettanti paesi, provenienti da tutto il mondo, oltre a quelli delle varie comunità della Sardegna, per la degustazione e la vendita di cibi di strada!

L’evento è patrocinato dalla Fondazione di Sardegna.

              

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Verrà presentato martedì sera, alle 21.00, presso Casa Spiga, a Teulada, il libro “Santu Sidoriu – TEULADA Fede, culto, storia e tradizione del Santo Agricoltore”, di Enrico Cambedda, Giampaolo Cirronis Editore. Interverranno il sindaco di Teulada Daniele Serra, il parroco della chiesa della Beata Vergine del Carmelo don Ignazio Porcu, l’editore Giampaolo Cirronis e, infine, l’autore Enrico Cambedda. Coordinerà la presentazione Stefano Urru.

Pubblichiamo la prefazione al libro, dell’autore Enrico Cambedda.

Non ho mai pensato di scrivere un libro. Neppure questo lo è. Da tempo volevo offrire, prima di tutto a me stesso, poi ai Teuladini, una riflessione su Sant’Isidoro Agricoltore, il più amato dalla gente del mio paese. Ho cercato, allora, di preparare una sorta di diario che contenesse notizie sulla vita del Santo madrileno, sul suo culto nel Mondo, in particolare in Sardegna e, naturalmente, a Teulada. Mi sono servito delle notizie gentilmente offerte dalla Real Congregacion de San Isidro de Madrid e da altre pubblicazioni, in lingua spagnola, che sono state utili per capire e documentare la sua figura. Sono state altrettanto indispensabili alcune chiacchierate con amici, persone anziane, uomini di chiesa ed un’attenta lettura delle pagine web dei tanti comuni, in tutto il mondo, che festeggiano Sant’Isidoro. Il mio diario, per scelta personale, non ha valenza scientifica. Altri, molto meglio di quanto possa aver fatto io, consulteranno archivi e documenti ufficiali e potranno fornire notizie sulla storia del culto a Teulada e sulla chiesetta rurale. Mi è stata utile la collaborazione dei tanti amici che hanno provveduto ad inviarmi la documentazione fotografica sul simulacro del santo; alcuni mi hanno contattato da paesi lontani: Messico, Uruguay, Argentina, Colombia, Panama, Filippine, etc. Altri, anche attraverso le biblioteche, mi hanno aiutato qui in Sardegna. è servita la mia passione per la fotografia che mi ha consentito, nel corso degli anni, di seguire, a maggio ed agosto, le tante feste di Sant’Isidoro a Teulada. Non è stato facile fare una selezione fra migliaia di immagini conservate in archivio. Spero di aver utilizzato quelle più significative. Sono stato a lungo in dubbio sulla sistemazione dei vari capitoli. La logica avrebbe voluto che iniziassi con la presentazione della Vita di Sant’Isidoro e proseguissi con tutte le altre notizie inerenti la diffusione del suo culto. Ma l’obiettivo di questo mio lavoro è, soprattutto, quello di mettere in risalto la grande fede, la religiosità, il folclore e le tradizioni che animano ed uniscono, uomini e donne del mio paese. Senza voler sminuire l’importanza di Isidro Labrador, la sua vita, i miracoli e la devozione degli Spagnoli, soprattutto dei Madrileni, a cui ho dedicato le pagine più significative di questo diario, ho scelto di far luce, soprattutto, sul rapporto fra questa figura e Teulada ed aprire così il racconto. Per presentare il mio paese mi sono servito degli splendidi versi di un amico poeta e del “sogno letterario” di un altro amico giornalista, conosciuto circa trent’anni fa. Tutto questo, per conservare quella splendida magia dei luoghi e delle persone di Teulada. Ho voluto accogli-re la collaborazione dei bambini della Scuola Primaria “Taddeo Cossu“, che hanno illustrato con disegni semplici e spontanei la loro idea del santo. Ho dedicato qualche capitolo allo svolgimento della festa, dando grande spazio alle foto e limitando all’essenziale la parte narrativa. Anche se le immagini, spesso, sanno raccontare più delle parole o di qualsiasi prosa. Insomma, una cronaca fotografica essenziale per cercare di cogliere le sensazioni, i colori, le tradizioni, la religiosità. In altre parole: la Festa. Mi è sembrato opportuno riproporre, grazie all’autorizzazione del figlio Gabriele, quanto su Sant’Isidoro scrisse Ovidio Addis: un testo ricco di colore, di poesia e di leggenda che rientra nel sentimento più profondo della popolazione. Ho dedicato qualche pagina a delle curiosità legate al finanziamento della festa, attraverso “sa circa“ (la questua) ed “is progettus” (una sorta di asta). Non ho potuto ignorare il fascino e l’importanza della Confraternita del Rosario che, erede dei primi fedeli della Teulada settecentesca, ancora oggi accompagna le più importanti espressioni del culto religioso, compresa la festa di Sant’Isidoro. Alla Confraternita ho riservato diverse immagini. Nella seconda parte del diario ho scritto della vita del protettore degli agricoltori, della moglie Maria Toribìa (Santa Maria de la Cabeza) e del figlio Illàn. Su quest’ultimo, spesso, sono state scritte cose errate. Anche importanti studiosi ed uomini di chiesa hanno sempre ignorato che Illàn non morì bambino ma sopravvisse ai genitori sino a tarda età. Una parte importante è stata riservata alle preghiere ed alle invocazioni, tradotte dalla lingua spagnola. Tre diversi capitoli hanno accennato, rispettivamente, al culto di Sant’Isidoro Agricoltore, nel Mondo, in Italia e in Sardegna. Il capitolo finale ha riguardato “Is goccius“, quei canti religiosi dedicati al Santo. Mi sono dovuto limitare a quelli cantati a Teulada, senza trascurare un qualche accenno ad altri della Sardegna (Sedilo) ed ai gosos spagnoli. In questo capitolo ho anche sintetizzato alcuni motteti e versi a lui dedicati. Ho accolto, in altrettante pagine strategiche, due poesie di un’amica, espressione della più genuina anima popolare, manifestazione autentica dell’amore e del culto e di grande sensibilità poetica. Ribadisco che il mio è un lavoro modesto, senza alcuna velleità letteraria, pensato e scritto col cuore, per far conoscere il santo madrileno, il suo modello di vita, l’amore per la famiglia e la fede. Nello stesso tempo, ho voluto offrire ai miei concittadini, se lo vorranno, l’opportunità di approfondire ulteriormente questo argomento con criteri scientifici ed una maggiore eleganza letteraria.

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Giovedì 25 luglio, il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato una mozione presentata dai consiglieri Gianni Medda, Alessandro Pilurzu, Ignazio Mocci, Carlo Murru e Simone Pinna, relativa alla difficile situazione del polo industriale di Portovesme, al centro in questi ultimi anni di una crisi profonda, che mette a rischio il lavoro di migliaia di persone residenti ad Iglesias e nel resto del territorio del Sulcis.
Nella mozione viene sottolineata la necessità di tutelare il comparto industriale, un settore strategico per l’Italia, la cui valorizzazione deve andare di pari passo con le politiche ambientali e con i principi di ecosostenibilità e di ecocompatibilità.
Il comparto industriale del Sulcis vive una situazione di crisi che è stata accentuata anche dal fatto che la Sardegna è l’unica regione italiana priva di accesso alla rete nazionale del gas metano, un gap che di fatto non rende praticabile una completa interruzione della produzione di energia per mezzo del carbone entro il 2025, come previsto dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e l’Ambiente.
Secondo il documento approvato nel corso del Consiglio comunale del 25 luglio, visto che il polo industriale di Portovesme utilizza una larga percentuale dell’energia sarda, è necessario procedere ad una riconversione della centrale Enel, trasformandola in una unità di produzione in cogenerazione (energia elettrica ed energia termica), soluzione che consentirebbe di sostenere un sistema ad alta flessibilità, in sinergia con lo sviluppo delle energie rinnovabili, e con particolare riguardo per la tutela ambientale, consequenzialmente al percorso avviato dalla Portovesme srl, dall’Alcoa e dall’Eurallumina, finalizzato alla bonifica delle aree non utilizzate.
Accelerando la chiusura delle centrali termoelettriche a carbone, senza realizzare contestualmente gli interventi necessari ad una riconversione energetica, alla luce anche del gap rappresentato dalla mancanza di accesso alla rete del gas metano, si rischierebbe di mettere definitivamente fine alla produzione nel polo energetico di Portovesme, con la chiusura definitiva degli stabilimenti di Eurallumina, della Syder Alloys e della Portovesme srl, che avrebbe disastrose ricadute sui livelli occupazionali di un territorio come quello del Sulcis, già duramente colpito dalla disoccupazione ed a forte rischio di impoverimento.
La mozione approvata dal Consiglio comunale impegna la Giunta ed il sindaco Mauro Usai a mettere in campo, insieme alle altre Amministrazioni comunali del territorio ed alle parti sociali, tutte le iniziative necessarie a far partire una mobilitazione che porti alla ripresa della produzione, interfacciandosi con la Regione Sardegna e con il Governo Nazionale, affinché la questione industriale del Sulcis venga affrontata prioritariamente, e venga trovata una soluzione che possa tutelare i lavoratori, la produzione e la salvaguardia dell’ambiente.

 

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Nel pomeriggio, i carabinieri della stazione di Assemini della Compagnia di Cagliari, a seguito del rinvenimento del cadavere di Marcella Mura, 78 anni, hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Procura della Repubblica in ordine al reato di omicidio volontario pluriaggravato, nei confronti del figlio 48enne convivente.

Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo. La donna, dalla prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stata colpita ripetutamente con un bastone alla testa e alle braccia e con un coltello da cucina. Le indagini proseguiranno per approfondire ulteriormente i contorni della vicenda in cui si è generato il delitto.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto la traslazione della salma presso il Policlinico di Monserrato per l’esame autoptico. L’uomo è stato trasferito presso il carcere di Uta.

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Il Consiglio regionale si riunisce domani, martedì 30 luglio, alle 10.30 e soltanto in seduta antimeridiana per la convalida dell’elezione dei consiglieri e la discussione del disegno di legge n. 24 (Giunta regionale) “Prima variazione di bilancio per l’avvio delle attività del Mater Olbia”. L’Aula proseguirà i lavori giovedì 1 agosto alle 10.30 con all’ordine del giorno una serie di mozioni, disegni e proposte di legge e interpellanze, nonché  la nomina di due rappresentanti nel consiglio di amministrazione dell’Isre e di un componente del collegio dei revisori dell’Ersu di Sassari.

Domani pomeriggio, a partire dalle 15.00, si riuniscono la II, la III, la IV e la VI commissione.

La Seconda commissione, riunisce alle 16.00 per le audizioni in materia di prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo (Pl. 16 – Comandini e più) e ascolterà l’assessore della Pubblica Istruzione, il questore di Cagliari e il dirigente compartimentale della Polizia postale.

La Terza commissione alle 16.30 si riunisce invece per eleggere il nuovo presidente, in sostituzione del neo eletto sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu (FdI).

La Quarta commissione ha in programma alle 15.00 l’audizione dell’assessore dei Trasporti sugli sconti degli abbonamenti del trasporto pubblico locale, alle 16.00 sulla questione Ital Air ed alle 17.00, insieme col comitato Trenitalia nuorese, il direttore dell’Arst e i rappresentanti degli utenti del Tpl per discutere dei collegamenti stradali e ferroviari nel nuorese. La commissione proseguirà i suoi lavori venerdì 2 agosto, alle 10.00, con l’audizione dell’assessore dell’Urbanistica, dei sindacati dei balneari e dei concessionari demaniali di Quartu sulle problematiche relative ai manufatti amovibili e gli interventi di edilizia nei litorali. Alle 11.00, è invece prevista l’audizione dei sindacati sulle problematiche relative al Corpo forestale e di vigilanza ambientale.

Sempre domani (martedì 30 luglio) la Sesta commissione, alle 15.30, ha in programma le audizioni di una delegazione dei medici di medicina generale e continuità assistenziale; di una delegazione dei medici psichiatrici e dell’associazione Audientes onlus.

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E’ stata una giornata drammatica sul fronte degli incendi (complessivamente sono stati 18 quelli segnalati, 5 dei quali hanno richiesto l’intervento degli elicotteri del Corpo forestale regionale e della flotta aerea nazionale), con l’emergenza più grave a Siniscola, in località Murtas Artas, dove l’incendio sviluppatosi ieri sera intorno alle 21.00, ha interessato un’area di oltre 100 ettari di rimboschimento di Eucaliptus, Uliveti ed aree agricole. Il nucleo investigativo dell’ispettorato ripartimentale del Corpo forestale di Nuoro ha avviato le indagini per risalire all’innesco ed al responsabile dell’incendio.

Alle prime ore del mattino sono intervenuti a più riprese diversi mezzi aerei, in particolare 2 Canadair della flotta di Stato (CAN 8 e CAN 28) e 4 elicotteri regionali del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Anela, Alà dei Sardi, Farcana e Fenosu (Super Puma).
Le funzioni di D.O.S. (direttore delle operazioni di spegnimento) sono state esercitate dal personale del Corpo forestale della Stazione di Siniscola, coadiuvato dal personale della Base navale del CFVA di Siniscola ed alle Stazioni del Corpo forestale di Bitti, Lula, Orosei, Bolotana, Orgosolo, Gavoi, Tonara e Villagrande intervenuti con oltre 30 unità.
Da Lanusei è arrivato il Gruppo Gauf (il gruppo di operatori specializzati nell’uso del fuoco del Corpo Forestale). Il forte vento presente ha reso molto difficile l’attività, la presenza di numerosi focolai ha reso necessario l’ulteriore supporto dei volontari di Tonara e del personale locale di FoReSTAS dei cantieri di “Corracuzza” e “Sa Lattas”, “Flochis” da Torpè e “Tuttavista” di Galtellì.
Sul posto sono intervenute diverse decine di automezzi e l’ultimo elicottero ad aver lasciato la zona è stato alle ore 19.00 quello di Alà dei Sardi.

A Maracalagonis uomini e mezzi sono stati impegnati a spegnere l’incendio sviluppatosi nella serata di ieri, in località Serra Brandanu, dove per fronteggiare le numerose riaccensioni a causa del vento e provvedere alle operazioni di bonifica, sono intervenuti due elicotteri regionali del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Villasalto e Pula.
Le operazioni di spegnimento sono state condotte dal personale del Corpo forestale della Stazione di Sinnai competente per territorio, coadiuvato dal personale elitrasportato del CFVA. Presente sul posto anche il gruppo GAUF dell’ispettorato ripartimentale del Corpo forestale di Cagliari
L’incendio ha interessato diversi costoni rocciosi coperti da macchia mediterranea. Il mezzo aereo intervenuto ha lasciato per l’ultima volta la zona delle operazioni alle ore 18.25 .

A Siurgus Donigala, in località Paludiera, sono intervenuti due elicotteri regionali del Corpo forestale provenienti dalla base elicotteri di Villasalto e San Cosimo. Il Corpo forestale della stazione di Senorbì, in collaborazione col personale elistrasportato, ha diretto le operazioni di spegnimento è coordinato l’attività del personale dell’associazione di volontariato locale e la squadra di Pranu ‘e Mesa di Forestas proveniente da Suelli. L’incendio ha interessato pascolo nudo e macchia mediterranea.

A San Nicolò d’Arcidano, in località C. Murgia, alle ore 16.50 circa è stato richiesto l’intervento dell’elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base di Fenosu. Il Corpo forestale della stazione di Marrubiu, in collaborazione con il personale elistrasportato del CFVA, ha diretto le operazioni di spegnimento è coordinato l’attività del personale Forestas di Cuccurada proveniente da Mogoro.
L’incendio ha interessato un zona coltivata a seminativi

A Dolianova, in località Sant’Elena, infine, è stato richiesto l’intervento dell’elicottero del Corpo forestale della base di Pulache stava operando nell’incendio di Maracalagonis, che tempestivamente dirottato ha evitato il propagarsi delle fiamme lasciando il posto alle 18.30 circa. La pattuglia della stazione forestale di Dolianova sul posto ha operato e coordinato l’intervento di 1 squadra locale di barracelli .  L’incendio ha interessato una superficie di circa 1 ettaro di aree agricole.

 

 

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«E il sole che ci fa bene, alla pelle, agli occhi, alle ossa, e non ci fa pensare», così un ritornello di una recente canzone di successo dei Thegiornalisti ci ricorda quasi come il sole sia “un alleato” del corpo umano. È importante tener presente, però, che il sole va preso nei modi e nelle dosi giuste e che bisogna adottare una corretta modalità di esposizione, che non deve essere eccessiva così da evitare colpi di sole, malessere generale o altre patologie come i melanomi e i tumori della pelle.

In questi giorni di vacanza per alcuni l’abbronzatura diventa un “must”, per molti una moda. Altri la considerano un segno di buona salute fisica, mentale e sociale.

«Se preso in modo corretto e con una adeguata protezione – afferma Giorgio Retanda, direttore della Dermatologia del “Santissima Annunziata” dell’Aou di Sassari – il sole è un grande alleato del nostro equilibrio psico-fisico. I raggi solari, infatti, agiscono come un antidepressivo e attivano nel nostro organismo una sensazione di benessere.»

Ecco, allora, che lo specialista più che di pericolo del sole preferisce parlare di pericolo da esposizione solare eccessiva. «Esporsi troppo al sole – riprende Giorgio Retanda – può danneggiare il Dna delle cellule della pelle ed innescare la trasformazione tumorale.»

L’esposizione eccessiva ai raggi UVA e UVB è il principale fattore di rischio del foto-invecchiamento precoce e causa dei tumori epiteliali, in particolare del melanoma cutaneo. Il melanoma colpisce soprattutto intorno ai 35-50 anni, ma se l’età media alla diagnosi si è abbassata, l’incidenza è in crescita ed è addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni.

«La diagnosi di melanoma in un adulto di oggi – prosegue Giorgio Retanda – è, più spesso, la conseguenza dell’esposizione scorretta che si è tenuta da giovani. Le scottature solari gravi durante l’infanzia e l’adolescenza triplicano il rischio di melanoma in età adulta.»

Per lo specialista è importante la diagnosi precoce del melanoma che può essere fatta dal medico e dallo stesso soggetto, attraverso un periodico auto-esame della pelle per verificare l’eventuale cambiamento di un neo presente o di recente formazione. Attenzione poi ai tatuaggi, da non fare in aree pigmentate della pelle, perché ostacolano il monitoraggio dei nei. E, infine, attenzione alle lampade solari, perché è dimostrato che il loro utilizzo, sotto i 35 anni di età, aumenterebbe in maniera significativa il rischio di melanoma.

Ecco, allora, cosa consiglia il dermatologo. È importante osservare pochi e semplici comportamenti, così da evitare l’insorgenza del melanoma. Come prima cosa non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata (dalle 12.00 alle 15.00). Quando ci si espone al sole è necessario proteggere la pelle con creme schermanti, con fattore di protezione adeguato al proprio fototipo quindi ripetere l’applicazione ogni 2-3 ore e dopo il bagno in mare. Nei primi giorni di esposizione si consigliano creme con massima protezione (50+) e a farlo devono essere tutti, anche i soggetti con carnagione scura. Esporsi in maniera graduale. Massima attenzione per i bambini che devono utilizzare sempre la massima fotoprotezione, indossare indumenti chiari, larghi, cappello e occhiali da sole contro i raggi UV e stare sempre all’ombra.

«Le creme antisolari – conclude Giorgio Retanda – non possono fare miracoli. Non esistono solari in grado di garantire una protezione totale, ma la loro costante e sapiente applicazione, insieme a una prudente esposizione, possono ridurre i danni causati dal sole e rallentare l’insorgenza del tumore della pelle.»

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Si è riunito questo pomeriggio presso l’assessorato dell’Igiene, della Sanità e dell’Assistenza sociale il Tavolo permanente regionale per l’attuazione delle misure di contrasto alla povertà, presieduto dall’assessore della Sanità, Mario Nieddu, e partecipato dagli assessorati del Lavoro e della Pubblica istruzione, da Aspal, sindacati, Anci ed associazioni di categoria.

«Un incontro – spiega l’assessore Mario Nieddu – necessario a definire la gestione dell’erogazione della quota residua del Reis 2018, alla luce dell’introduzione del Reddito di cittadinanza, che di fatto ha superato la misura del Reddito di inclusione, modificando il quadro normativo.»

Un lavoro improntato sulla modifica delle linee guida del Reis 2018. La Sardegna è la prima Regione che sta procedendo concretamente per superare l’incompatibilità fra reddito di cittadinanza e misure regionali, già sospese in altre realtà a seguito dell’introduzione del Rdc.

«L’obiettivo che stiamo perseguendo – conclude l’assessore della Sanità – e che abbiamo condiviso con i partecipanti al tavolo è quello di una soluzione che consenta di ottimizzare l’utilizzo della misura nazionale e di quella regionale, mantenendo l’efficacia di entrambe, senza penalizzare nessuno.»

 

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Il comune di Carbonia intende acquisire manifestazioni di interesse per individuare operatori economici da invitare alla procedura negoziata per l’appalto dei “Lavori di riqualificazione della cittadella sportiva di via Balilla”.

Adeguamento alla normativa di sicurezza, alle norme federali, all’accessibilità ai diversamente abili e all’adeguamento tecnologico con contestuale contenimento dei consumi energetici sono gli obiettivi alla base degli interventi che l’Amministrazione comunale di Carbonia, vincitrice nello scorso ottobre del bando regionale sull’impiantistica sportiva a valere su fondi FSC 2014/2020 per un importo complessivo di € 447.409,39, avvierà prossimamente presso il Palazzetto dello Sport e il campo di calcio a 5.

«Vogliamo promuovere e valorizzare lo sport, riqualificando le strutture cittadine, mettendole a disposizione degli atleti e delle tante società che da anni operano ad alti livelli agonistici – si legge in una nota -. Per questo obiettivo – che rientra nelle nostre linee programmatiche – l’Amministrazione comunale contribuisce con un cofinanziamento di 80mila euro – a cui si aggiungono circa 100mila euro ottenuti a seguito di lunghe e proficue interlocuzioni con l’Ufficio Sport del Consiglio dei ministri. Fondi, questi ultimi, relativi a un vecchio finanziamento che rischiava di andare perduto.»

«Gli interventi previsti sul Palazzetto dello sport sono diversi – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Gian Luca Lai -: si va dalla riqualificazione della copertura all’efficientamento dell’impianto di illuminazione, al completamento delle vie di esodo e miglioramento dell’accessibilità ai portatori di handicap con la realizzazione del tratto iniziale della strada di collegamento tra via delle Cernitrici e via dello Sport e conseguente accesso alla struttura dal lato SUD.»

La valorizzazione delle strutture sportive passa anche per una maggiore sicurezza, necessaria per prevenire gli atti di vandalismo che negli ultimi anni hanno preso di mira l’area di via Balilla. In quest’ottica si inseriscono i futuri lavori, del valore di 40mila euro, per dotare la cittadella di un’adeguata recinzione e gli ulteriori interventi manutentivi sulle recinzioni e vialetti interni a cura dei prossimi cantieri Lavoras. Non solo sicurezza, ma anche mantenimento del decoro urbano attraverso i ripetuti interventi di diserbo e pulizia delle aree interne alla struttura di via Balilla, a cura del Cantiere comunale.