9 September, 2024
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Il forte vento di maestrale ha alimentato gli incendi in tutta la Sardegna, 26 quelli segnalati, 5 hanno richiesto del Corpo forestale regionale.

A Maracalagonis, in località Sedda Brandanu, stanno intervenendo cinque elicotteri leggeri provenienti dalle basi di Villasalto, Marganai, Pula, San Cosimo e Fenosu, in supporto stanno operando anche tre Canadair Can 28, Can 11, Can 27, provenienti dall’aeroporto di Alghero e il Super Puma, l’elicottero pesante del CFVA proveniente da Fenosu. Le operazioni di spegnimento, tutt’ora in corso sono dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Sinnai, coadiuvato dal personale elitrasportato del CFVA, dal GAUF, dal personale FoReSTAS dei cantieri di Sa Pira e Campu Omu, dal personale dai volontari della Protezione Civile del NOS, Sarda Ambiente e Volontari Quartucciu.

Ad Urzulei, in località Cuile Ghirai, sono intervenuti due elicotteri regionali del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di San Cosimo e Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale delle stazioni di Baunei e Lanusei coadiuvati dal personale elitrasportato del CFVA, dal GAUF di Lanusei, dal personale FoReSTAS dei cantieri di Bau e Tanca, S’Aspruagioro e Genna Croce.

A Pula, in località Punta d’ Agumu, sono intervenuti due elicotteri regionali del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Pula e Marganai. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Pula, coadiuvato dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Arcu Is Molas. L’incendio ha interessato 4 ettari di macchia ed incolto.

A Domus de Maria, in località Riu Mannu, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Pula. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Teulada, coadiuvato dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS dei cantieri di S’Accorradroxiu e Su Passiali.

Ad Olbia, infine, in località Berchiddeddu, sono intervenuti due elicotteri leggeri provenienti dalle basi elicotteri di Alà e Anela ed il Super Puma decollato dalla base elicotteri di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Padru, coadiuvato dal personale elitrasportato del CFVA, dal GAUF presente sul Super Puma, dal personale FoReSTAS dei cantieri di Caserma Sorilis, Enas ed Andriotto.

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Questa mattina i carabinieri del nucleo subacquei della compagnia di Cagliari hanno preso parte alle celebrazioni per la Madonna di Nora, che si trova nella baia di Pula a 11 metri di profondità. In particolare, i militari hanno deposto la corona alla base della statua ed assistito il prete don Luigi, che ha letto una preghiera in immersione.

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Per la decima volta, le ultime sei consecutive, l’Italia conquista il titolo di campione del mondo di volo in deltaplano.

Azzurre anche le medaglie d’oro e d’argento nell’individuale con Alessandro Ploner, pilota di San Cassiano (Bolzano), e Christian Ciech trentino trapiantato a Varese. Per Ploner è il suo terzo titolo mondiale mentre Ciech lo aveva vinto nel 2015. Aggiungendo i cinque titoli europei e le tante medaglie individuali, non si ricorda una disciplina sportiva nella quale una rappresentanza tricolore abbia vinto di più.

Gli azzurri hanno condotto i giochi fin dalle prime battute, mantenendo la testa delle classifiche durante tutte le nove task disputate, una al giorno. Annullate altre due per meteo avversa. Solo il tedesco Primoz Gricar è riuscito ad arginare lo strapotere italiano, finendo il campionato con un meritato terzo posto davanti allo svizzero Peter Neuenschwander ed al francese Mario Alonzi. Nella classifica a squadre seguono l’Italia Brasile, Austria, Germania e Giappone.

Teatro del trionfo i cieli del Friuli e quelli delle vicine Slovenia e Austria dove talvolta sono sconfinati i percorsi assegnati ai 120 piloti in rappresentanza di 29 nazioni, 75 km il più breve, 200 il più lungo, distanze coperte sfruttando come “motore” le correnti d’aria ascensionali e l’efficienza delle ali. Direttore di gara il friulano Luigi Seravalli; addetto alle previsioni meteo l’istruttore vicentino Damiano Zanocco.

Gli altri azzurri in gara: Filippo Oppici di Sala Baganza (Parma) nono classificato, Marco Laurenzi di Veroli (Frosinone) undicesimo, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), Tullio Gervasoni di Brescia, Suan Selenati di Enemonzo (Udine) e Manuel Revelli di Cervasca (Cuneo).  lle stelle il varesino di Castiglione Olona Flavio Tebaldi, storico CT della squadra, coadiuvato da Elia Piccinini di Castellarano (Reggio Emilia).

Centro operativo a Tolmezzo (Udine) che ha ospitato numerose manifestazioni collaterali oltre le cerimonie di apertura e chiusura. Valutate in 7.000 le presenze medie giornaliere. Numeroso lo stuolo degli operatori sul campo, vera locomotiva senza la quale nessuna gara di volo libero potrebbe esistere, oltre 40 persone coordinate da Bernardo Gasparni, dal responsabile alla sicurezza Giovanni Rupil e da Aero Club Lega Piloti che hanno raccolto un’ennesima medaglia se mai si potesse così premiare la loro efficiente e unanimemente apprezzata organizzazione. Fondamentale il supporto della regione Friuli Venezia Giulia, di Promo Turismo FVG, del comune di Tolmezzo e degli enti locali.

 

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E’ stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale il bando del maxi concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 2.329 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato nel profilo di Funzionario, nei ruoli del personale del ministero della Giustizia, nell’ambito del progetto “RIPAM” Riqualificazione della Pubblica Amministrazione.
Il concorso è rivolto, in base ai diversi profili previsti, a laureati in discipline attinenti:

  • studi giuridici
  • studi economici
  • psicologia
  • sociologia
  • scienze dell’organizzazione
  • ingegneria gestionale
  • scienze politiche
  • servizi sociali
  • cooperazione allo sviluppo
  • statistica

La selezione si svolgerà tramite tre tipologie di prove:

  • la prova preselettiva, comune a tutti i profili professionali, consisterà in un test, composto da quesiti a risposta multipla, di cui una parte attitudinali per la verifica delle capacità logico-matematiche e una parte diretta a verificare la conoscenza delle seguenti materie: diritto amministrativo e diritto costituzionale.
  • la fase selettiva scritta, consistente nella risoluzione di quesiti a risposta multipla, con una parte volta a verificare le conoscenze rilevanti direttamente riferite al profilo professionale scelto; una parte volta a verificare le conoscenze relative alle tecnologie informatiche; una parte volta a verificare la conoscenza della lingua inglese
  • la prova orale consistente, per ciascun profilo professionale, in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e la capacità professionale dei candidati su materie specifiche indicate nel bando.

Tutte le informazioni sula modalità di presentazione delle candidature e sullo svolgimento delle selezioni, sono disponibili nell’apposita pagina sul sito del Ministero della Giustizia.

La candidatura, che va obbligatoriamente presentata online con apposita procedura, va inviata entro le ore 24.00 del 9 settembre 2019.

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Buona la prima. Il Cagliari ha ben figurato nella prima amichevole disputata in terra sarda, ieri sera, alla Sardegna Arena, contro il Leeds United, formazione che milita nella Football League Championship, la serie B inglese. Al di là del risultato finale, 1 a 1. maturato con il goal iniziale di Valter Birsa al 14′ del primo tempo ed il pari del Leeds su calcio di rigore realizzato da Pablo Hernández  al 4′ della ripresa, la squadra per circa un’ora, fin quando la preparazione ancora parziale lo ha consentito, ha giocato bene, tenendo testa brillantemente ad un avversario assai più avanti nella preparazione, perché ormai prossimo al debutto nel nuovo campionato.

«La ritengo l’ultima partita del ritiro – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Ho avuto le risposte che cercavo, nella prima mezz’ora la squadra ha tenuto i ritmi giusti, poi ovviamente ha fatto capolino la fatica ma è un buon segno, vuol dire che in ritiro abbiamo lavorato in modo intenso. Sia nel primo che nel secondo tempo si sono viste freschezza e idee giuste, siamo andati al tiro diverse volte. Quando siamo andati in difficoltà, fatto normale dato che affrontavamo una squadra pronta per iniziare il suo campionato, sono emersi altri fattori: lo spirito di sacrificio, la voglia di essere squadra. Affrontando una compagine più avanti di noi nella preparazione, sapevamo di correre dei rischi, ma era giusto farlo perché dobbiamo abituarci a vivere le difficoltà e a trovare la maniera per risolverle. Oggi è stato un bel test, che ci ha dato buone indicazioni.»

«L’esperienza dell’anno scorso ci permette di partire da una base più ampia e lavorare in un altro modo – ha aggiunto Rolando Maran -. Era importante per noi cercare di creare un DNA il più forte possibile e migliorarlo all’interno del nostro percorso. La conoscenza è un vantaggio, così come la duttilità di molti giocatori. Vogliamo continuare a lavorare al meglio per arrivare preparati ai primi impegni che contano. Le partite precampionato sono fatte anche per sperimentare, quindi ho riprovato ad un certo punto la difesa a tre che avevo messo in campo contro la Feralpisalò. Era l’occasione giusta per farlo, anche visto l’organico a disposizione. Dovremo essere pronti a variare lo schema di gioco a seconda delle esigenze, quindi è giusto testarlo prima dell’inizio del campionato.»

La società, intanto, procede nelle trattative per il completamento della rosa e già nelle prossime ore si attendono conferme per l’ingaggio del centrocampista uruguayano del Boca Juniors Nahitan Michel Nández Acosta, titolare della Nazionale di Óscar Washington Tabárez Silva, ex allenatore del Cagliari.

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Nel Sulcis, un territorio in grande difficoltà che lotta quotidianamente per superare le croniche emergenze e per costruirsi un futuro diverso e migliore, nel quale i giovani non debbano essere più costretti ad emigrare per realizzare i loro sogni, c’è una realtà che da 12 anni si muove controcorrente e cresce anno dopo anno. E’ la Medianet, società nata nei primi anni 2000, che nel 2007, dopo diversi mutamenti, sia nell’assetto societario sia nell’erogazione dei servizi, è stata rilevata da un nuovo gruppo imprenditoriale che l’ha ristrutturata, rilanciata e, in pochi mesi, ha iniziato a realizzare, in punti strategici della provincia di Carbonia Iglesias, diversi ponti radio, in grado di assicurare una copertura di connettività in banda larga. Da allora, la Medianet non s’è mai fermata, fornisce i propri servizi di telefonia e connettività internet a migliaia di clienti, da enti locali a grandi aziende, da piccole e medie imprese a famiglie, con una rete che, dopo aver coperto l’intera provincia di Carbonia Iglesias (oggi provincia del Sud Sardegna), ha allargato i propri confini prima alla provincia di Cagliari (oggi Città Metropolitana), poi al resto del territorio regionale, con l’obiettivo primario di estendere ed ampliare la rete radio proprietaria, per arrivare alla completa copertura regionale, ormai prossima.

Oggi la Medianet, guidata dall’amministratore Pierpaolo Puddu, è una media azienda di respiro regionale che conta nel proprio organico 20 dipendenti e non intende fermarsi. Dallo scorso anno, con la fibra ottica FTTH (fibra ottica diretta al cliente), fornisce servizi di telefonia e connettività ad Enti, grosse e medie aziende e residenziali con prodotti dedicati e garantiti, con la possibilità di fornire contemporaneamente, lo stesso cliente, con infrastrutture diverse (radio, fibra, ecc.).

La crescita della Medianet, negli ultimi due anni, è stata resa possibile anche dal trasferimento della sede nei moderni e funzionali locali di via Stazione, di fronte allo Stadio Comunale, nel cuore del centro commerciale di Carbonia, dove opera uno staff molto preparato, in formazione continua, guidato dal direttore generale Roberta Marchi.

Sentiamo ora, dalla viva voce di Marco Carta, dottore in Scienze dell’Amministrazione, giovane collaboratore dell’Area Amministrativa, quali sono le potenzialità del presente e i progetti futuri della Medianet.

 

 

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I Progressisti del Consiglio regionale chiedono a Giunta e Consiglio regionale di affrontare quanto prima le criticità sul personale sanitario destinato al funzionamento delle Unità Operative di Chirurgia.
«In Sardegna abbiamo un alto numero di Unità Operative di chirurgia ma pochi medici specializzati in chirurgia e anestesia, oltre a carenze di personale infermieristico chirurgico. Allo stato attuale non si è più in grado di garantire un’adeguata funzionalità di queste strutture

Francesco Agus, componente della Commissione Sanità, sottolinea le particolari criticità riscontrate nelle strutture ospedaliere complesse.
«Le Unità Operative più grandi e attrezzate sono gravate da carichi di lavoro non più sostenibili, anche perché il reale bacino di utenza è superiore a quello previsto nel documento di programmazione della rete ospedaliera. Le liste d’attesa sono sempre più lunghe e difficilmente gestibili: senza interventi di natura emergenziale la crisi potrebbe diventare irreparabile

L’interpellanza sottoscritta da 12 esponenti del centrosinistra, chiede di attivare un ragionamento di prospettiva con la programmazione di azioni adeguate di medio e lungo termine.
«Auspichiamo – conclude Francesco Agus – che il confronto in Aula possa suggerire soluzioni di lungo periodo, soprattutto perché il basso numero di specializzandi nelle professioni medico-chirurgiche non consente, anche per il futuro, di aspettarci un’abbondanza di personale specializzato

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«Un altro pezzo di Sanità sarda se ne va. Il pronto soccorso e il reparto di Medicina dell’ospedale Delogu di Ghilarza chiuderanno per almeno venti giorni in pieno agosto, in piena estate, quando, con la presenza dei turisti, il numero degli utenti potenziali aumenta a dismisura. L’ospedale Delogu è un centro nodale per moltissimi paesi dell’Oristanese e questa chiusura annunciata equivale a far piombare nel caos i centri ospedalieri vicini. Questo ennesimo stop, tra l’altro, era ampiamente previsto, dal momento che le criticità di cui soffrono gli ospedali della zona sono alla ribalta delle cronache da tempo. Il nostro assessore alla Sanità deve intervenire immediatamente, non possiamo permettere che l’attività venga sospesa, neanche temporaneamente.»

E’ l’appello del consigliere regionale del M5S Alessandro Solinas, appresa la notizia della prossima chiusura dell’Ospedale Delogu di Ghilarza dal 5 al 25 agosto per mancanza di medici.

«Anche stavolta la programmazione regionale è risultata piuttosto carente. Sappiamo tutti in quali condizioni sono costretti a operare medici e infermieri negli ospedali dell’Oristanese. Il personale presente è esiguo, lo stress che pesa sui pochi medici al lavoro ha superato i livelli di guardia. Questa – aggiunge Alessandro Solinas – è una chiusura annunciata: l’inevitabile epilogo di una situazione che Asl e Regione hanno creato con una trascuratezza prolungata.»

I disagi aumentano: prima la chiusura del reparto di Emodinamica dell’Ospedale San Martino di Oristano, adesso quella di alcuni reparti del Delogu di Ghilarza: «Assessore Nieddu, in che direzione stiamo andando? Quella corretta è sicuramente un’altra. Quindi, prima di pensare a tante altre cose, la nuova Giunta si preoccupi di riprogrammare la Sanità sarda dalle fondamenta, credo si debba mettere al centro la salute dei sardi».

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Stamane i carabinieri di Selargius hanno arrestato un uomo in flagranza di reato per atti persecutori e lesioni nei confronti dell’ex moglie. L’arrestato è un quarantenne di Monserrato, M.F., operaio presso un centro commerciale. La vicenda ha preso origine dalla procedura di separazione dei due, tuttora in corso. L’uomo non si rassegna alla separazione e continua ad importunare in maniera ossessiva l’ex-moglie. Questa notte però, l’atteggiamento persecutorio dell’uomo ha superato ogni limite. Era da poco passata la mezzanotte. La donna ha chiamato con urgenza il 112, chiedendo un immediato intervento, perché l’uomo stava cercando di entrare nuovamente in quella che era la casa coniugale dove abita la donna, fortunatamente senza ancora riuscirci. Nell’abitazione sono accorsi tempestivamente i militari della stazione di Selargius, che peraltro erano impegnati in un servizio coordinato proprio nelle strade del centro storico monserratino, che hanno subito raggiunto il luogo. Sul posto i militari hanno trovato l’uomo in uno stato di alterazione, con atteggiamento aggressivo e minaccioso, probabilmente dovuto ad abuso di sostanze alcoliche che in preda ad un raptus stava tentando di abbattere la porta a pugni e spallate.
Alla vista dei militari il giovane ha ridimensionato il suo atteggiamento, giustificandosi di essere lì solo per riprendere alcuni effetti personali. Una calma apparente, però, durata pochissimi secondi, perché alla vista della moglie ha continuato ad inveire nei confronti della donna, aggredendola verbalmente e minacciandola, non curandosi della presenza dei militari.
Risultati vani gli sforzi per farlo ritornare alla ragione, i carabinieri hanno accompagnato l’uomo in caserma. Nella circostanza, visibilmente sconvolta, l’ex moglie ha riferito ai militari che qualche ora prima il suo ex marito aveva chiesto ed ottenuto di incontrarla unitamente alle due figlie minori per andare a mangiare qualcosa presso un locale cagliaritano. Ben presto l’invito a cena si è trasformato in vera e propria violenza. All’ennesimo rifiuto della donna di ricominciare una nuova relazione, l’uomo le ha sferrato una violenta testata sul volto. Solo grazie all’intervento degli avventori del locale l’aggressione non ha comportato conseguenze più gravi, consentendo alla donna di scappare unitamente alle bambine e di raggiungere la propria abitazione.
La donna, accompagnata presso il Policlinico di Monserrato per le cure del caso, è stata dimessa con una prognosi di 30 giorni  per frattura delle ossa nasali conseguente al trauma ed alle contusioni riportate durante la colluttazione con l’ex marito. Per questo motivo, d’intesa con il Pubblico Ministero di turno, l’uomo è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma, in attesa del rito direttissimo che si terrà domani presso il Tribunale di Cagliari.

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I carabinieri della stazione di Sant’Antioco, a partire dalla serata di ieri, nell’ambito delle attività di contrasto delle cosiddette “stragi del sabato sera”, hanno dato il via ad un servizio mirato nella particolare fascia costiera maggiormente popolata durante il fine settimana, con posti di controllo nei pressi delle discoteche. Nello specifico, intorno alle 4.00 della notte appena trascorsa, i militari hanno fermato un giovane D.F., 20enne di Carbonia, già con alcuni precedenti di polizia, che sostava nei pressi di una discoteca del luogo e, sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di 8 grammi di cocaina, suddivisa in 28 dosi, pronte per lo spaccio. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, inoltre, i carabinieri hanno rinvenuto sostanza da taglio, un bilancino di precisione ed altro materiale per il confezionamento delle dosi. Quanto rinvenuto è stato sequestrato e il giovane è stato arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e posto agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicato nella giornata di domani, con rito direttissimo. Sono stati, inoltre, segnalati alla Prefettura, quali assuntori di droghe, un 17enne studente di Calasetta, un 20enne disoccupato di Carbonia ed un 22enne cuoco di Carbonia, tutti trovati in possesso di modiche quantità di marijuana.