24 November, 2024
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Dopo l’anteprima di sabato 7 e domenica 8 dicembre, da venerdì 13 dicembre ritornano i “Mercatini di Natale 2019”, con un ricco calendario di manifestazioni che animeranno il Centro di Iglesias fino alla vigilia di Natale, «realizzate grazie alla collaborazione con il Centro Commerciale Naturale Centro Città Iglesias e con il contributo degli assessorati della Cultura, alle Attività Produttive e alle Politiche sociali – ha spiegato il sindaco Mauro Usai – una sinergia che si è dimostrata vincente e ha permesso quest’anno di ottenere due importanti finanziamenti regionali, uno per i Mercatini di Natale e uno destinato ai Centri Commerciali Naturali».
Dodici giorni dedicati alla musica, all’intrattenimento, agli acquisti e all’animazione per grandi e piccoli, quest’anno con alcune importanti novità, come il progetto curato dall’assessorato delle Politiche sociali e realizzato in collaborazione con la rete delle associazioni di volontariato, che prevede la presenza di stand per l’impacchettamento dei regali, i cui proventi saranno destinati all’acquisto di un gioco pubblico privo di barriere architettoniche.
«Una maniera per riflettere, anche nei giorni di festa, sull’importanza delle politiche di inclusione e solidarietà, per accompagnare le persone in situazione di disabilità a ricoprire il ruolo che meritano all’interno della comunità», ha messo in evidenza l’assessore delle Politiche sociali, Angela Scarpa.
Per il gran finale, sabato 21, domenica 22 e lunedì 23 dicembre, è in programma una sorpresa, con la presenza di un artista di eccezione.
Tre giorni in cui Iglesias ospiterà la musica di Moses, virtuoso dell’armonica beatbox e vincitore di Italia’s Got Talent.
«Un evento dedicato a chi ama la musica – ha detto l’assessore della Cultura, Claudia Sanna – con concerti che animeranno per tre giorni le vie del Centro e daranno un importante contributo alla promozione culturale e turistica della città.»
Il focus più importante sarà riservato al piccolo commercio, vero fulcro dei Mercatini di Natale, con la presenza di un numero sempre maggiore di stand, che quest’anno saranno 29 e ospiteranno artigiani e produttori.
«Un’iniziativa che vuole valorizzare il ruolo dei commercianti e dei piccoli produttori – ha rimarcato l’assessore delle Attività produttive, Ubaldo Scanu – che avranno una vetrina importante per far conoscere i propri prodotti. Una maniera di valorizzare tutto il commercio, grazie anche alla sinergia con l’associazione Centro Città.»

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Alla Stazione dell’Arte viene inaugurata la mostra “Lente sul mondo”, che chiude le celebrazioni per il centenario della nascita dell’artista: un programma espositivo, lungo un anno, che dalla Sardegna è approdato a Roma e a Parigi per tornare nei luoghi di ‘’Legarsi alla montagna’’, performance collettiva che unì ancor più saldamente Maria Lai alla sua comunità.

Il 2019 è l’anno di Maria Lai. Dalla Stazione dell’Arte di Ulassai al MAXXI di Roma, passando dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, questa voce inedita del panorama artistico del ‘900 è stata celebrata attraverso mostre, percorsi museali, performance, pubblicazioni e convegni. Un percorso artistico alla scoperta del mondo unico e magico che ha sempre animato l’immaginario creativo dell’artista ogliastrina.

L’evento conclusivo di questo anno straordinario e denso di appuntamenti è rappresentato dalla mostra “Maria Lai. Lente sul mondo” che sarà inaugurata sabato 21 dicembre, alle ore 17.00, alla Stazione dell’Arte di Ulassai, museo fortemente voluto dall’artista e da lei istituito nel 2006 con una donazione di oltre centocinquanta opere.

“Lente sul mondo”. La mostra è organizzata dalla Fondazione Stazione dell’Arte, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Ulassai e della Fondazione di Sardegna. Curata da Davide Mariani, direttore del museo dedicato a Maria Lai, nasce con l’intento di mettere in evidenza l’attitudine dell’artista a riflettere su macrocosmi a partire da microcosmi, facendo di Ulassai, il suo paese natale costantemente minacciato da frane, una metafora del mondo.

«Ulassai è una metafora straordinaria, perché è minacciata da frane, come il mondo – così diceva Maria Lai –. Allora si parlava della bomba atomica… frane universali. E poi questo nastro che arriva… ma che vuol dire un nastro? Non vuol dire niente, non sostiene… però lì, nella storia, nella leggenda, si dice che quel nastro abbia dato una direzione di salvezza. E allora tutto il paese faccia quest’opera, dia un’immagine del mondo nuova e dell’arte. Perché l’arte è come quel nastro, bella da vedersi ma è soprattutto direzione di salvezza

Le opere in mostra. “Lente sul mondo” si compone di oltre venti opere appartenenti alla collezione del Museo Stazione dell’Arte, di cui alcune esposte per la prima volta al pubblico. La mostra indaga in maniera sistematica l’ambizione di Maria Lai di trovare un linguaggio universale, tensione imprescindibile degli ultimi trent’anni del suo percorso d’arte.

A partire dalla serie La rupe (2002), in cui grazie a un efficace, quanto essenziale, collage di carte strappate restituisce l’immagine dei tacchi che coronano Ulassai, da sempre fonte di ispirazione e universo creativo. Come le suggestioni legate alla sua infanzia: in Paesaggio (1947), Maria Lai modella con la ceramica un paesaggio roccioso, memore degli insegnamenti di Arturo Martini. Altri passaggi richiamano invece quel sentimento maturato nel tempo di “Ansia d’infinito”, come in Andende Andende (1995/2004) e Un pezzo caduto di cielo (2003), in cui il rapporto dell’uomo con lo spazio viene esplicitato attraverso la sabbia, le pietre, gli spaghi e la polvere d’argento. Il percorso espositivo è arricchito da un focus sul tema della natività che, già dalla prima metà degli anni Cinquanta, riveste un ruolo centrale nella produzione di Maria Lai. Il presepe, ancora una volta, rappresenta una metafora perfetta dell’arte, intesa come via di salvezza per il mondo.

2019, un anno all’insegna di Maria Lai. La mostra che sarà inaugurata il 21 dicembre si collega idealmente con quella inaugurata all’inizio di questo mese a Parigi, Maria Lai. Suivez le rythme. Curata sempre da Davide Mariani e organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, l’esposizione resterà aperta fino al 10 gennaio del 2020. La mostra parigina è la prima monografica di Maria Lai in Francia.

Attraverso l’esposizione di opere autografe, foto, video ed edizioni d’artista, la mostra mette in luce le strategie impiegate da Maria Lai per avvicinare l’arte alla gente. All’Istituto Italiano di Cultura sono presenti opere che hanno segnato l’immagine dell’artista anche tra il grande pubblico: i libri cuciti, le geografie, le fiabe, i giochi e la documentazione fotografica di alcuni dei suoi interventi ambientali più significativi che oggi costituiscono parte della collezione di arte pubblica del Museo a cielo aperto “Maria Lai” di Ulassai.

Il 2019 era iniziato con l’avvio della programmazione espositiva interamente curata da Davide Mariani, nominato Direttore del museo lo scorso 4 dicembre 2018, con la mostra Maria Lai. Sguardo Opera Pensiero, un progetto espositivo nato con l’intento di indagare i luoghi dell’arte attraverso l’opera di Maria Lai e di svelare allo stesso tempo il processo creativo che si nasconde dietro la realizzazione dei suoi lavori.

In primavera è stata invece la volta di Maria Lai. Pane Quotidiano, rassegna dedicata ai momenti più significativi della produzione dell’artista legata al tema della panificazione, sia da un punto di vista materico sia da uno più simbolico e allusivo, ovvero come metafora dell’arte e della vita.

Per Maria Lai il 2019 è stato anche l’anno della retrospettiva Tenendo per mano il soleal MAXXI che ha collaborato con la Fondazione Stazione dell’Arte anche per la mostra Tenendo per mano l’ombra, inaugurate entrambe a giugno rispettivamente a Roma ed Ulassai.

Prima della mostra di Parigi, infine, è stata la volta del progetto Cuore mio. A distanza di quasi quarant’anni da “Legarsi alla montagna”, la Fondazione di Sardegna e la Fondazione Stazione dell’Arte si sono incontrate per dare vita a un progetto che, grazie all’intervento dell’artista milanese Marcello Maloberti, è risultato essere molto più di un semplice tributo a Maria Lai. Il 21 settembre scorso, sulla montagna di Ulassai, è stata inaugurata un’opera site-specific di carattere permanente che è entrata a far parte della collezione del Museo a Cielo Aperto Maria Lai. L’installazione è stata preceduta da una performance che, a partire dal tramonto e fino a tarda sera, ha coinvolto la comunità di Ulassai per le strade del paese e nella centrale piazza Barigau. A giugno, l’opera di Maloberti, un cartello stradale collocato in verticale, come una bandiera, era stata ospitata per due giorni al Museo MAXXI di Roma, proprio in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata a Maria Lai.

LA STAZIONE DELL’ARTE

La Stazione dell’Arte di Ulassai, nel cuore dell’Ogliastra, in Sardegna, è un museo d’arte contemporanea dedicato a Maria Lai (Ulassai, 1919 – Cardedu, 2013). Istituito nel 2006 dall’artista, attraverso una donazione di oltre centocinquanta opere al comune di Ulassai, il museo, gestito dalla Fondazione Stazione dell’Arte, di cui Maria Lai è stata Presidente onorario a vita, custodisce la più importante e completa collezione pubblica della sua opera e organizza una programmazione espositiva legata ad alcune tematiche per lei centrali, come il rapporto fra arte, comunità e paesaggio.

“MARIA LAI. LENTE SUL MONDO”

A cura di Davide Mariani

21/12/2019 – 22/03/2020

Stazione dell’Arte, Ulassai

Orari: lunedì – domenica 9.30 – 19.30

Visite guidate: 9.30; 11.00; 13.00;

14.30; 16.00; 18.00

Apertura straordinaria: 24/26/31 dicembre 2019

1° e 6 gennaio 2020

Chiuso: 25 dicembre 2019

Progetto grafico: Luisa Gulli

In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura di Parigi

Main sponsor: Fondazione di Sardegna

Partner istituzionali: Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Ulassai

www.stazionedellarte.com

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«La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, per contrastare la dispersione scolastica ha deliberato lo stanziamento di 900mila euro per il 2019 e di ulteriori 10mila per il 2020. Questo l’incipit di una notizia pubblicata oggi sul sito del Consiglio regionale della Sardegna. Una notizia, purtroppo, imprecisa, in quanto il merito del risultato ottenuto per quanto riguarda il progetto regionale contro la dispersione scolastica “Tutti a Iscola” viene attribuito all’assessore Andrea Biancareddu e non, come più opportuno e corretto, ai quattro consiglieri del Movimento 5 stelle che hanno presentato un emendamento alla Quarta variazione di bilancio 2019/2021 per chiedere lo stanziamento di un milione di euro in favore dell’Avviso regionale “Tutti a Iscola”, che tra le diverse finalità previste comprende quella di contrasto al fenomeno dell’abbandono scolastico.»

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri del M5S Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi e Michele Ciusa.

«Crediamo sia doveroso sottolineare che questa importante delibera di Giunta è frutto dell’impegno dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, Desirè Manca, Alessandro Solinas, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, coloro i quali, nello specifico hanno chiesto che venisse finanziata la cosiddetta ‘Sottolinea B1’ del bando “Tutti a Iscola”, che prevede l’organizzazione di attività didattiche extracurriculari per gli studenti con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta formativa attraverso l’organizzazione di laboratori e l’apertura delle scuole al di fuori dell’orario di attività didattica ordinaria – concludono i quattro consiglieri pentastellati -. A sollevare per primo in Consiglio regionale  le criticità riguardanti l’Avviso regionale “Tutti a Iscola”, che rischiava di restare al palo per il prossimo biennio, è stato lo scorso ottobre il consigliere del M5S Alessandro Solinas, firmatario di un’interrogazione volta proprio a sollecitare lo sblocco dei fondi dedicati all’Avviso regionale. Fondi che oggi sono finalmente stati stanziati, grazie al nostro emendamento.»

gianluigideidda@gmail.com

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L’evoluzione della vertenza Sider-Alloys, a tutt’oggi, necessita di essere affrontata con maggiore chiarezza evidenziando quelli che sono i nodi che attanagliano la vicenda. E’ per questo motivo che Angelo Diciotti, segretario CUB, fa il punto della situazione, precisando i punti dolenti da chiarire.
«Innanzitutto serve fare chiarezza ed evidenziare alcuni punti – spiega Angelo Diciotti -. Straordinario. Non è assolutamente vero che i lavoratori di Sider Alloys né tantomeno i lavoratori GMS stiano facendo ore extra e neppure il sabato. La cosa preoccupante è che in stabilimento, da parecchi mesi, non si stanno facendo attività inerenti il revamping.»
«La Sider Alloys – aggiunge Angelo Diciotti – ha dichiarato ufficialmente la necessità di attuare la CIG in deroga per due motivi:
1) Il ritardo sul cronoprogramma del Revamping.
2) La mancanza di un accordo sull’energia..
«Il MISE, tramite il sottosegretario Alessandra Todde, ha messo fine a questo problema, ponendo in atto una sintesi della contrattazione, arrivando ad una conclusione positiva. Erano anni che il Sindacato e i lavoratori aspettavamo questo momento. Tuttavia – prosegue ancora Angelo Diciotti -, ci pare che la Sider Alloys non sia pronta a cogliere questa opportunità, perché un’altra azienda non avrebbe esitato a sottoscrivere un’accordo bilaterale con l’ENEL. Insomma oltre alle dichiarazioni a mezzo stampa non vediamo fatti concreti. Ecco che in conseguenza di ciò e dato il protrarsi di questa situazione stagnante, abbiamo chiesto un incontro al sottosegretario Alessandra Todde.»
«Un altro aspetto che vorrei evidenziare è il problema della mobilità per la quale siamo di fronte ad una situazione scandalosa e l’assessorato del Lavoro, dopo il presidio a Cagliari, abbiamo scoperto che stava prendendo tempo. Questa posizione non chiara – rimarca Angelo Diciotti -, evidenzia la mancanza di sensibilità di questi dirigenti nei confronti dei lavoratori mettendo in serio dubbio il loro operato.»
«Detto questo, stiamo aspettando che provvedano ad inviare le determine anche se alcune sono arrivate ma ne mancano ancora tante. A questo punto, dopo aver fatto il punto della situazione – conclude Angelo Diciotti – mi auguro che quanto da me affermato serva a fare un’attenta riflessione e inoltre che si eviti nello scrivere e divulgare notizie che non trovano riscontro.»
Armando Cusa

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Continuare e rinsaldare il proficuo dialogo avviato nella precedente amministrazione regionale tra la Regione Autonoma della Sardegna e la Conferenza Episcopale Sarda. Questo l’obiettivo comune di entrambe le Istituzioni che ha caratterizzato il cordiale incontro avvenuto a Cagliari nei locali del Seminario regionale, martedì 10 dicembre, tra il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Onorevole Christian Solinas e la Conferenza Episcopale Sarda, in occasione della sua riunione ordinaria.

Il confronto è stato introdotto dal Presidente della CES, Monsignor Arrigo Miglio: «Grati al Presidente Solinas – ha detto – per la pronta disponibilità offerta, i Vescovi della Sardegna intendono farsi interpreti presso il massimo organismo amministrativo della Regione di alcune istanze emergenti in questo momento dalle comunità cristiane della Sardegna. Contestualmente, i Vescovi sono interessati ad ascoltare quanto l’Amministrazione regionale si attende da parte della Chiesa sarda, in termini di apporto alla società e alle Istituzioni».

Piatto forte dell’incontro è stato il Protocollo d’intesa siglato il 22 settembre 2016, tra la Regione Sardegna nella persona dell’allora Presidente Francesco Pigliaru e la Conferenza Episcopale Sarda, nella persona del Presidente Monsignor Arrigo Miglio. Il protocollo è articolato attorno a tre ambiti: patrimonio ecclesiastico e beni culturali – inclusione sociale e sanità – formazione professionale, istruzione e lavoro. Il Protocollo prevede, sul piano operativo, una cabina di regia bipartisan, supportata da tre tavoli di lavoro per i rispettivi ambiti. Altri temi affrontati sono stati quello delle scuole paritarie cattoliche, quello delle scuole professionali, il cui ridimensionamento ha lasciato ai margini una folta schiera di ragazzi e giovani, che non intendono proseguire gli studi superiori e universitari e che, per contro, non hanno alcuna possibilità di prepararsi ad alcuna professione. Non è mancato nemmeno un accenno all’attuale situazione della sanità, alle lunghe liste d’attesa, alla mancanza di personale e di servizi essenziali, soprattutto nelle zone più disagiate geograficamente ed economicamente. Da ultimo si è pure accennato ai servizi assicurati dalla Chiesa sarda, attraverso la Facoltà Teologica, gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Cagliari e Sassari-Tempio.

Il Presidente Solinas ha preso nota di tutti gli interventi e dei temi affrontati, esponendo un’ampia e articolata informazione su quanto la Regione sta mettendo in atto per dare risposte adeguate ai problemi esposti. In particolare, si è detto disponibile a «mantenere fermo e costante il rapporto con le Diocesi sarde affinché tutti gli interventi realizzati attraverso la collaborazione con la Regione siano adeguati e produttivi per la nostra gente».

Circa il Protocollo d’intesa si è detto disponibile a concordare con la CES gli aggiustamenti necessari per snellire le procedure e dare piena attuazione agli obiettivi prefissati. Grande interesse, ha aggiunto, vi è nell’Amministrazione regionale per il ruolo sociale e formativo degli oratori parrocchiali, nonché per quel ricco patrimonio culturale, storico e artistico della Chiesa, dai notevoli risvolti sulla cultura e sull’economia della Sardegna. Dicendosi soddisfatto dell’incontro, alla fine, il Presidente Solinas ha chiesto ai Vescovi e alla Chiesa sarda «un fattivo contributo per contrastare lo spopolamento, per restituire dignità al lavoro e per una riscrittura del sistema della formazione professionale che sia in grado di contrastare l’abbandono scolastico».

Sebastiano Sanguinetti

Segretario CES

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La Libreria Cossu, a Carbonia, ha ospitato sabato 7 dicembre un incontro con l’autore Vindice Lecis per la presentazione del suo ultimo libro “Il visitatore”, edito da Nutrimenti, 461 pagine. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Argonautilus e rientra nella FieraOFF della Fiera del Libro di Iglesias 2020.

Si tratta di «un avvincente romanzo storico che è anche un affresco rigoroso e documentato della Sardegna in un’epoca di violenze e spionaggio, corruzione e inquisizione…»

Gennaio 1606. Una grande imbarcazione mercantile. La Santa Maria de Montenegro y Sant Paul, partita da Alitante e diretta a Genova e Livorno, fa naufragio dopo una terribile tempesta nella baia di Porto Conte, vicino ad Alghero. La nave trasporta quattordici passeggeri, la statua lignea di un Cristo crocefisso ancora imballata, un enorme carico di lana e quindici casse di preziosissime uova di bachi da seta. Inoltre il capitano, il catalano Paul Durant, nasconde ventimila ducati di contrabbando. Attorno alla cura del naufragio si scatena una guerra tra i consoli del mare locali e i curatori nominati dal viceré che arrivano ad Alghero dieci giorni dopo. Luglio 1607. Alamanda Carroz, marchesa di birra, muore a Cagliari. Si sospetta che il marito Cristoforo l’abbia fatta avvelenare per poi sposare solo tre mesi dopo, la figlia del viceré del Regno di Sardegna, Geronima de Calatayud. Una sospetta manovra per mettere le mani sul grande feudo sardo. Questi due interessanti episodi, insieme a numerosi altri, sono strettamente collegati: ciò che li unisce è il viceré di Sardegna Pedro Sanchez de Calatayud, conte del Real. Per investigare su questi eventi controversi e sulla dilagante corruzione che ormai ha raggiunto i vertici del regno, il re Filippo III di Spagna e il suo favorito, il duca di Lerma, inviano in Sardegna un canonico di Saragozza, Martin Carrillo. A partire dal dicembre del 1610, il visitatore si mette all’opera e svolge una serie di indagini che scoperchiano il malaffare, riuscendo infine, con non poche difficoltà e ostacoli, a istruire circa sessanta processi con l’obiettivo di rimuovere dai loro incarichi tutti i ministri del regno. L’accurata ricostruzione della società della Sardegna e del Mediterraneo del XVII secolo – con l’ausilio di documenti d’archivio anche inediti – fa da sfondo a un grande ed appassionante romanzo storico, fitto di eventi in cui le figure storiche reali si mescolano a personaggi d’invenzione.

La presentazione si è sviluppata attraverso un dialogo tra Daniela Aretino e l’autore, preceduto da una breve presentazione di Eleonora Carta.

Vediamo l’intervista realizzata con Vindice Lecis.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221207771531792/

          
                   

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Sabato 14 dicembre, alle ore 10.00, piazza Carta, a Cortoghiana, sarà la sede dell’edizione 2019 di “Alberi per il Futuro”, la campagna di piantumazione che metterà a dimora un albero per ciascun bambino di Carbonia nato nel 2018. L’evento è organizzato dal comune di Carbonia e fa seguito alle precedenti edizioni del 2017 e 2018. Quest’anno l’iniziativa prevede una chiara identificazione di ciascun albero piantato con ogni bambino nato nel 2018.

“Alberi per il Futuro” si svolgerà in tre differenti giornate: sabato 14, sabato 21 e sabato 28 dicembre nell’area di piazza Carta, futuro polmone verde della città, in cui verranno piantati complessivamente 111 alberi, pari al numero di piccini venuti alla luce nel 2018. Si comincia sabato 14 dicembre con gli inviti che verranno recapitati alle 25 famiglie dei bimbi nati nei primi mesi del 2018, cui seguiranno gli inviti per le giornate del 21 e del 28 dicembre indirizzati ai genitori dei neonati nei mesi successivi.

Il sindaco Paola Massidda e l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai invitano tutti i cittadini, le associazioni, gli studenti e i vivaisti a partecipare a un’azione concreta di cittadinanza attiva, che consentirà di incrementare il patrimonio verde della nostra città.

La messa a dimora di nuove piante in ambito urbano contribuirà a rendere la città più ordinata, vivibile e sostenibile sotto il profilo ambientale, con un miglioramento della qualità dell’aria attraverso la riduzione dell’anidride carbonica (CO2).

Le piantine sono state acquistate nell’ambito della variante al progetto di riforestazione.

I cittadini che intendono partecipare all’iniziativa potranno confermare la loro adesione, chiamando i nostri uffici al numero 0781.694266, comunicando quale contributo vorranno apportare per garantire una buona riuscita dell’evento.

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L’affascinante sito della vecchia miniera dismessa di Sa Duchessa, a Domusnovas, ha ospitato lo scorso 1 dicembre la cerimonia in onore di Santa Barbara, organizzata da un privato, Antonio Bacchis, con la partecipazione dell’Amministrazione comunale guidata da Massimiliano Ventura, la Guardia Costiera di Portoscuso, il parroco di Domusnovas che ha celebrato la Messa, i volontari di numerose associazioni di Domusnovas e del territorio, e diverse decine di cittadini. Dopo la cerimonia religiosa, la statua di Santa Barbara è stata portata in processione fino alla grotta dove viene custodita e può essere visitata. Successivamente, Antonio Bacchis ha consegnato dei ricordini alle personalità presenti e a quanti hanno collaborato per la buona riuscita della giornata di festa ed è stato ricordato anche Sant’Uberto, patrono dei cacciatori, ricordo già presente stabilmente a qualche decina di metri dal sito della vecchia miniera e per celebrare il quale è stata auspicata l’organizzazione di un’apposita giornata di festa…

Alleghiamo un ricco album fotografico della giornata e il filmato della processione.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221209860944026/

                                                 

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Dal 14 al 24 dicembre piazza Rinascita e via Gramsci, a Carbonia, ospiteranno la seconda edizione di “Natale Insieme”, un evento che lo scorso anno fece registrare grande successo di pubblico e l’apprezzamento di concittadini e visitatori, accorsi numerosi in piazza Roma. Il Natale 2019 non avrà unicamente come epicentro piazza Roma – sede della slitta e delle renne di Babbo Natale – ma anche la centralissima piazza Rinascita e via Gramsci, la tradizionale via dello shopping cittadino. Un Natale coi fiocchi tra mercatini, bancarelle, animazione, musica e intrattenimento. Un “Natale Insieme”, risultato della sinergia e dell’unità di intenti tra il Centro Commerciale Naturale “Carbonia Produce”, “Il Centro Rinasce”, le associazioni e i commercianti della città, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

Di seguito pubblichiamo il programma completo degli eventi previsti dal 14 al 24 dicembre.

 

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«Ben venga ogni iniziativa utile a ottenere il riconoscimento per la Sardegna degli svantaggi causati dalle sue particolari condizioni geografiche, ma per raggiungere quanto prima un risultato positivo è indispensabile un confronto serrato ai più alti livelli con Stato e Unione europea.»

Lo afferma il presidente della Regione, Christian Solinas, comunicando di aver chiesto al Governo, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il 9 dicembre scorso, «di poter avviare con urgenza le procedure per la costituzione del tavolo tecnico-politico finalizzato alla quantificazione e compensazione degli svantaggi strutturali permanenti derivanti alla Sardegna dalla condizione di insularità».
«Con il ministro per il Sud – sottolinea il presidente Christian Solinas – abbiamo già dato inizio a un dialogo costruttivo, che si è concretizzato in un accordo articolato che, oltre a definire una rimodulazione del Patto per la Sardegna per accelerare la spesa trasferendo risorse verso interventi immediatamente realizzabili, prevede espressamente l’istituzione di un tavolo Regione-Stato per l’insularità. Al Governo – conclude Christian Solinas – chiediamo una risposta in tempi rapidi che ci permetta di vedere subito riconosciuti i diritti dei sardi, a cominciare da quello alla mobilità con la nuova continuità territoriale.»