8 September, 2024
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La disabilità non può essere omologata: si deve mettere al centro il paziente e non il risparmio economico. Ne sono convinti i rappresentanti della Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa) e della Fioto (Federazione italiana degli operatori in tecniche ortopediche), sentiti stasera in audizione dalla commissione Attività produttive, presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) e la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc), riunite in seduta congiunta. Nel corso dell’incontro Giovanni Moi, tecnico ortopedico e presidente regionale della Fioto, ha spiegato ai commissari che nel 2016 è stata fatta dall’Ats una gara d’appalto per l’acquisto di ausili ortopedici, che ha privilegiato il risparmio e ha creato grossi problemi ai pazienti. Non solo, questa decisione dell’Ats ha portato alla chiusura di tante piccole officine ortopediche sarde, che creavano una rete capillare sul territorio e che sono passate da 48 nel 2016 a 17 nel 2019.

I medici del Simfer, Raffaella Gaeta e Mauro Piria, assieme a Giovanni Moi hanno chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico permanente che definisca le modalità di erogazione dei dispositivi medici ed elabori un Nomenclatore tariffario regionale «secondo un “Accordo quadro”, previsto dal codice degli appalti, all’art 54 del 50/2016 e successive modifiche, tra gli operatori economici regionali accreditati secondo le disposizioni concordate per l’accreditamento tra gli stessi operatori economici regionali».

Un tavolo tecnico che consenta di dare nuova vita alle officine ortopediche della Sardegna e che metta al centro il paziente, senza cercare di omologare le disabilità. Ogni malattia, ogni disagio, ogni paziente è diverso dagli altri e necessita di un’attenzione e una presa in carico che sia in grado di migliorare la sua qualità di vita.

«Il rapporto che si instaura tra tecnico ortopedico e paziente – ha spiegato il presidente Gallus – è un rapporto speciale e personale. Ritengo quindi che non si possa procedere con un appalto unico, ma che sia importante privilegiare il rapporto che si crea tra portatore di disabilità e tecnico.»

Domenico Gallus, parlando a nome della commissione Sanità, ha garantito la massima attenzione alle richieste portate davanti ai parlamentini, sottolineando che «l’obiettivo è di arrivare a una sanità che dia priorità alla qualità delle prestazioni e alla qualità di vita da garantire ai pazienti. Non è giustificabile – ha concluso – sacrificare sull’altare di un presunto risparmio la qualità di vita di persone già di per sé svantaggiate».

D’accordo anche il presidente Piero Maieli, il quale ha garantito la massima attenzione da parte della commissione Attività produttive e ha chiesto agli auditi la loro collaborazione per trovare insieme azioni e provvedimenti legislativi capaci di rendere di nuovo capillare la presenza delle officine ortopediche nelle diverse aree della Sardegna.

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«Ritengo positiva la sinergia che si è instaurata nell’incontro di ieri e auspico che sia l’inizio di una proficua collaborazione che porti sviluppo nella nostra Sardegna, rendendola sempre più a misura di donna.»

Lo ha affermato la consigliera regionale Carla Cuccu (M5S), dopo l’incontro che si è svolto ieri in Consiglio regionale tra il direttivo dell’Associazione Coordinamento3 – Donne di Sardegna e le consigliere regionali Sara Canu (Lega Salvini Sardegna), Annalisa Mele (Lega Salvini Sardegna), Elena Fancello (M5S), Maria Laura Orrù (Progressisti) e Laura Caddeo (Progressisti). Un incontro che ha voluto mettere le basi per progettare insieme una Sardegna che superi tutti gli ostacoli di natura economica, sociale, politica e istituzionale che impediscono la piena valorizzazione delle donne, nell’interesse dell’intera società e per il pieno sviluppo delle sue potenzialità, a partire dai 5 punti della Carta di Impegni per la Parità, proposta dal Coordinamento3 e sottoscritta a suo tempo dal Presidente Christian Solinas. Una volontà “condivisa”, emersa nel primo incontro istituzionale fra le consigliere regionali ed il Direttivo dell’Associazione Coordinamento3 – Donne di Sardegna, guidato dalla presidente Carmina Conte. All’incontro, che si è svolto prima della seduta del Consiglio regionale, è stato coordinato dall’on.le Carla Cuccu, segretaria dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio e ha visto la partecipazione e gli interventi delle consigliere Sara Canu, Annalisa Mele, Elena Fancello, Maria Laura Orrù e Laura Caddeo e delle rappresentanti del Coordinamento3, giunte da diverse parti dell’Isola.

Sono state poste le basi per la costruzione di una efficace e proficua comunicazione fra donne elette nella massima assemblea legislativa regionale e mondo femminile, presente in Coordinamento3 nella più ampia gamma di posizioni e appartenenze politiche, istituzionali, sociali e civili.

Si è trattato di un incontro speciale, che apre una pagina nuova nello spirito di forma eccelsa di democrazia aperta, trasversale, compiuta: c’è un filo conduttore fortissimo, che guiderà tutte le azioni future, in cui a valere sono i diritti delle donne, prima di tutto ed oltre ogni appartenenza, ideologica o partitica.

E’ stato osservato come l’introduzione della norma sulla doppia preferenza di genere nella legge elettorale, ottenuta dopo anni di battaglie unitarie delle donne sarde, pur non avendo rimosso tutti gli ostacoli al principio di uguaglianza tra uomini e donne nell’accesso alla vita politico-istituzionale, così come dal dettato costituzionale, ha consentito di raddoppiare il numero delle donne elette da 4 a 8 . Un risultato, pur modesto, ma che è un incoraggiamento a proseguire la battaglia che il Coordinamento3 ha intrapreso sulla democrazia paritaria, punto di partenza di una staffetta che passa il testimone alle donne elette il 24 febbraio scorso. La loro presenza in Consiglio regionale è garanzia di un raccordo permanente fra la massima istituzione sarda e le donne presenti nella società, affinché vengano attuati i punti chiave, quali l’istituzione dell’Assessorato regionale alle Pari Opportunità; la trasformazione della CRPO in Commissione Consiliare Regionale, al pari di tutte le altre; l’attuazione della parità di genere in tutti gli Enti e Istituzioni di competenza della Regione; la realizzazione di un piano straordinario per l’occupazione femminile, con l’incremento dei servizi socio-assistenziali; l’attuazione del percorso salute donna Ospedale Territorio e l’attivazione piena delle Breast Unit per la prevenzione e la lotta ai tumori femminili e l’attivazione dell’Osservatorio sula Violenza di Genere, accompagnato da un rafforzamento delle azioni per i centri antiviolenza, per la prevenzione e la lotta a tutti i livelli contro la violenza di genere.

Per l’occasione Pupa Tarantini, assessora del comune di Oristano, componente del Direttivo Coordinamento3, ha donato a Carla Cuccu una scarpetta rossa in ceramica, icona della campagna nazionale contro il femminicidio “Città della Ceramica”, di cui è capofila il comune di Oristano.

Tutte le intervenute hanno manifestato la volontà di procedere, in un profondo e intenso spirito di collaborazione, affinché vengano rimossi i numerosi ostacoli sociali e culturali all’interno della massima assemblea e parallelamente dei partiti di appartenenza, che ancora impediscono la piena e libera partecipazione delle donne alla vita pubblica.

Una grande sintonia dunque e condivisione dei temi, che ha visto per la prima volta tutte le espressioni femminili in campo convergere perché la democrazia paritaria non è la sfida che le donne sarde hanno lanciato con la doppia preferenza di genere, ma è un patrimonio ineludibile di civiltà per il benessere dell’intera società, da tutelare e valorizzare.

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Ancora una giornata molto impegnativa per uomini e mezzi chiamati a fronteggiare l’emergenza incendi in Sardegna. Ne sono stati segnalati 24, 6 dei quali hanno richiesto l’intervento degli elicotteri del Corpo forestale regionale.

Ad Ovodda, in località Govolo, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Tonara, coadiuvato dal personale eliportato del CFVA e dal personale FoReSTAS dei cantieri di Tonara-Mugianeddu e Tonara-Uatzo. L’incendio ha interessato un pascolo alberato a nord del paese. Il mezzo aereo intervenuto ha lasciato la zona delle operazioni per fine intervento alle ore 14.15.

A Villasor, in località Bau Giobieni, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Pula. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale del nucleo GAUF di Cagliari, coadiuvato dal personale eliportato del CFVA e dal personale volontario delle associazioni ORSA Assemini e ORSA Santa Lucia Monastir. L’incendio ha interessato un canneto sull’alveo del Flumini Mannu, nei pressi dell’ex zuccherificio. Il mezzo aereo intervenuto ha lasciato la zona delle operazioni per fine intervento alle ore 16.35.

A Musei, in località Guardia su Lillu, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Marganai. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Siliqua, coadiuvato dal personale eliportato del CFVA e dal personale volontario delle associazioni Soccorso Iglesias, AVM Musei, GEV Villamassargia e ADAVD Domusnovas. L’incendio ha interessato aree agricole limitrofe alla pineta comunale. Il mezzo aereo intervenuto ha lasciato la zona delle operazioni per fine intervento alle ore 17.24.

A Pabillonis, in località Is Argiolas, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Guspini, coadiuvato dal personale eliportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Guspini e dai volontari della Protezione civile di Pabillonis. L’incendio ha interessato aree agricole a sud del paese. Il mezzo aereo intervenuto ha lasciato la zona delle operazioni per fine intervento alle ore 18.00.

A Villa San Pietro, in località Podere San Rocco, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Pula. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Pula, coadiuvato dal personale eliportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere Pula-Arcu is Molas e dai Barracelli di Villa San Pietro. L’incendio ha interessato aree agricole in periferia dell’abitato, pressi campo sportivo. Il mezzo aereo intervenuto ha lasciato la zona delle operazioni per fine intervento alle ore 18.20.

A San Gavino Monreale, in località Riu Piscina Linu, in periferia dell’abitato, infine, è intervenuto un elicottero regionale del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Fenosu. Il mezzo aereo è stato dirottato sul fuoco dall’intervento su Pabillonis chiuso alle 17.56. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Sanluri, coadiuvato dal personale eliportato del CFVA, dal nucleo GAUF di Cagliari e dal personale volontario delle associazioni Euro 2001 di San Gavino Monreale e LI.V.A.S di Gonnosfanadiga. L’incendio ha interessato stoppie e incolti nei pressi della fonderia. Il mezzo aereo intervenuto ha lasciato la zona delle operazioni per fine intervento alle ore 18.30.

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«Acceleriamo la spesa delle risorse 2014-2020 per affrontare con slancio la nuova programmazione 2021-2027.»

Lo ha dichiarato Giuseppe Fasolino, assessore regionale della Programmazione, che ha guidato oggi i lavori del comitato di  Sorveglianza del POR FESR.

«In questa fase – prosegue l’assessore della Programmazione – vogliamo superare le situazioni incagliate affinché tutto ciò che è stato programmato possa vedere la luce per dare ai territori e alle imprese le risposte che aspettano. Contemporaneamente , mentre sono ancora in corso i negoziati in sede europea, accendiamo subito i motori per la successiva programmazione. Proponiamo una visione nuova: anticipare il futuro e lavorare da subito affinché i comuni, le imprese, i giovani sardi possano beneficiare di programmi all’avanguardia ed essere protagonisti sullo scenario nazionale e internazionale. Nel 2018 la Sardegna è retrocessa tra le Regioni meno sviluppate e questo comporterà una maggior disponibilità di risorse, ma non vogliamo certo abituarci a questo ruolo di fanalino di coda. Non ci accontentiamo di dire che abbiamo speso una buona percentuale dei fondi a disposizione: vogliamo spenderli bene e andremo in tutta la Sardegna per condividere i progetti e verificarne, passo dopo passo l’attuazione. Questa – ha concluso Giuseppe Fasolino – è la visione di una Giunta, quella guidata dal presidente Solinas, che vuole mettere le persone e i territori al centro della propria azione politica quotidiana.»

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Il Consiglio regionale si riunirà martedì prossimo 30 luglio e giovedì 1° agosto alle 10.30 con possibilità di articolare le seduta nell’arco dell’intera giornata.

Questi gli argomenti all’ordine del giorno definiti dalla Conferenza dei capigruppo: risoluzione sui rapporti Stato Regione in materia di accantonamenti, variazione di bilancio per il Mater Olbia, proposta di legge nazionale di iniziativa regionale n. 4 sull’introduzione del “pegno rotativo” nel comparto vinicolo e proposta di legge n. 25 sulla ridefinizione dei confini dei comuni di Tresnuraghes e Magomadas.

Il Consiglio discuterà inoltre alcune mozioni: la n. 34 (Giagoni e più) sulle concessioni demaniali, la n. 25 (Comandini e più) sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi e la preoccupazione per l’annunciata posizione contraria del Governo sul progetto della dorsale del gas per la Sardegna, la n. 27 (Orrù e più) sulla minimizzazione dei rifiuti plastici monouso non biodegradabili sul territorio regionale, ed infine la n. 39 (Lai e più) sul nuovo contratto dell’Agenzia Forestas.

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Colpo grosso della Dinamo Banco di Sardegna sul mercato. Dopo gli arrivi di Miro Bilan e Dwayne Evans e le conferme di Marco Spissu, Stefano Gentile, Achille Polonara e Dyshawn Pierre, la società biancoblu oggi ha annunciato l’arrivo di Michele Vitali, 27 anni, nato a Bologna il 31 ottobre 1991. Guardia, 196 centimetri per 89 chilogrammi, dopo l’annata da protagonista nel campionato spagnolo con la maglia di Andorra, ha scelto il progetto biancoblu per il suo ritorno nel campionato italiano.

Cresciuto nel vivaio della Virtus Bologna, ha lasciato la squadra della sua città nell’estate 2013, per vestire la maglia della Juve Caserta. Dopo due stagioni è tornata alla Virtus Bologna, per una sola stagione, ed ha poi scelto Brescia, dove ha giocato per due stagioni, per passare poi all’Andorra, da dove ora torna in Italia, a Sassari.

Guardia fisica, grandissimo tiratore, capace di leggere il gioco ma allo stesso tempo impattante nella metà campo difensiva. Uomo squadra, pronto a mettersi al servizio del gruppo, con il tempo Michele Vitali si è costruito un ruolo da protagonista anche a livello europeo, fino a diventare uno dei punti cardine della Nazionale italiana di Meo Sacchetti che ha conquistato il pass per i Mondiali in Cina. Figura tra i 19 convocati per il “training camp” di Pinzolo ed è in corsa per un posto tra i 12 azzurri che disputeranno la Fiba World Cup 2019.

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La Monteponi ha portato a termine altre due importanti operazioni di mercato in ingresso con il centrocampista Alessio Meloni ed il centravanti Christian Cacciuto, ma ha perso il nuovo tecnico, Marco Cossu, che ieri ha annunciato la sua rinuncia all’incarico.

Alessio Meloni, 29 anni, torna alla Monteponi dopo l’esperienza maturata nella stagione 2015/2016, e le esperienze con Samassi, Siliqua e Quartu 2000; Christian Cacciuto, 36 anni, una lunga carriera alle spalle, arriva alla Monteponi dopo una stagione divisa tra Carbonia in Promozione ed il Samassi in Eccellenza.

La rinuncia all’incarico di Marco Cossu è arrivata nella stessa giornata in cui la società ha annunciato gli ultimi due nuovi arrivi.

«Ringrazio la società Monteponi Iglesias nelle persone del Presidente Ciccu, del Direttore Maramarco e di tutti i collaboratori che ho avuto occasione di conoscere, ringrazio e mi scuso con i giocatori che, direttamente o indirettamente, ho coinvolto proponendo un progetto nel quale credevo fortemente ma ritengo non ci sano le condizioni per iniziare un percorso che, nell’intendimento mio e del mio staff, mirava a riportare ai fasti di un tempo una Società gloriosa, piena di fascino e con quasi 100 anni di storia come la Monteponi.

Le motivazioni che mi avevano fatto preferire la Monteponi erano proprio rappresentate dall’importanza della città, dalla sua storia e dal desiderio di aderire ad un progetto che avesse come finalità quella di riportare questa Società, attraverso un accurato percorso tecnico ed organizzativo, all’interno di un campionato nazionale, contesto certamente più consono alle tradizioni sportive di Iglesias.

Erano proprio queste le ambizioni che mi erano state prospettate nei primi incontri e che non si limitavano al raggiungimento della pur difficile promozione nel campionato di Eccellenza nel corso di questa stagione sportiva, ma che si estendevano verso un progetto più ampio e duraturo nel tempo, con l’idea di creare, anche attraverso la costante crescita del settore giovanile, una realtà che potesse rappresentare un modello sportivo ed organizzativo all’interno del panorama dilettantistico del calcio sardo.

Essendo venuti meno, già in questa fase iniziale, non tanto gli obiettivi ambiziosi legati alla presente stagione sportiva, quanto la condivisione delle strategie utili per il loro raggiungimento e quella visione di prospettiva che ritenevo indispensabile per dare gambe al progetto, ritengo necessario e corretto fare un passo indietro, che consenta alla Società di sviluppare autonomamente la propria progettualità, ma anche a me e al mio staff di poterci ritenere liberi di valutare, nell’immediato o in un prossimo futuro, ulteriori opportunità. Un grande in bocca al lupo alla Monteponi Calcio»

Fin qui la lettera di congedo di Marco Cossu che finora la società non ha commentato ma dal suo contenuto emerge una mancata condivisione sulle scelte dei calciatori fatte dalla società.

Ricordiamo che prima di Alessio Meloni e Christian Cacciuto, la Monteponi aveva definito prima l’arrivo del centrocampista Giacomo Ariu, poi quelli del portiere Claudio Pillittu, dei difensori centrali Luigi ed Antonio Usai (fratelli), dell’attaccante Raffaello Idili e, infine, del centrocampista brasiliano Felipe Yago Silva Soares.

Il presidente Giorgio Ciccu ed il direttore sportivo Carlo Maramarco si sono già attivati per individuare il nuovo tecnico, al quale affidare la squadra, ormai quasi al completo, per puntare alla promozione in Eccellenza regionale.

Il nuovo bomber rossoblu Christian Cacciuto.

 

 

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Nuova operazione di mercato del Carbonia che ieri ha concluso la trattativa per il tesseramento di Stefano Demurtas, centrocampista 25enne originario di Paulilatino, reduce da un’esperienza di tre anni al Ghilarza nel campionato di Eccellenza. Cresciuto nel settore giovanile del Cagliari, Stefano Demurtas, nonostante sia ancora giovane, ha alle spalle una lunga esperienza, iniziata al Ghilarza in Eccellenza a soli 16 anni e proseguita nella Primavera del Cagliari, al Porto Torres in serie D, a Montichiari ancora in serie D, a Porto Torres in Eccellenza, alla Tharros in Promozione e, infine, a Ghilarza negli ultimi tre anni, in Eccellenza.

Con l’arrivo di Stefano Demurtas, la qualità dell’organico a disposizione del tecnico Andrea Marongiu cresce ancora, ma potrebbe essere ulteriormente migliorata con un ultimo inserimento. La società continua a tenere il profilo basso nelle dichiarazioni sulle ambizioni ma quanto fatto finora con le operazioni in ingresso, porta gli addetti ai lavori a ritenere che il Carbonia sarà tra le maggiori protagoniste del prossimo campionato di Eccellenza regionale.

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La tartaruga marina della specie Caretta Caretta recuperata nel litorale di Muravera, questa mattina è morta.
Nonostante avesse superato l’intervento chirurgico per l’estrazione dell’amo, questa mattina non è riuscita a superare una crisi dovuta ad un groviglio di lenza e plastica che l’animale aveva ingerito e che ne ha determinato l’occlusione intestinale, provocando infezione che ne ha poi determinato la morte prima che potesse intervenire con altro intervento chirurgico.
Lo hanno comunicato i veterinari del CReS di Oristano, dove la tartaruga era stata ricoverata dopo il recupero.
Il triste epilogo dimostra il livello di contaminazione ed i danni che la plastica provoca alla fauna marina e di conseguenza all’ambiente marino.

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Il Consiglio regionale ieri ha approvato l’ordine del giorno sugli interventi finalizzati alla predisposizione di una legge di riforma del sistema agricolo regionale e al finanziamento della legge regionale n. 15 del 2010.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, il presidente ha comunicato le dimissioni dalla carica di consigliere regionale di Paolo Truzzu, recentemente eletto sindaco di Cagliari. Successivamente, è stata disposta la convocazione immediata della Giunta delle elezioni per la presa d’atto e la conseguente surroga con il primo dei non eletti. Per questi adempimenti, il presidente ha sospeso la seduta per 10 minuti.

Alla ripresa dei lavori il presidente Pais ha letto la nota della Giunta per le elezioni, sulla base della quale Fausto Piga risulta essere il primo dei non eletti nella lista “Fratelli di Italia”, collegio di Cagliari, in cui fu eletto l’on. Paolo Truzzu. Pertanto, a seguito delle dimissioni dell’on. Paolo Truzzu, il presidente Michele Pais ha invitato l’on. Piga a entrare in Aula e a prestare giuramento.

Il presidente Michele Pais ha chiesto all’Aula un minuto di silenzio per commemorare Emanuela Loi e tutte le vittime della strage di via D’Amelio.

L’on. Piero Comandini (Pd) ha esordito dicendo che “dal 21 maggio il presidente Christian Solinas Solinas non si presenta in Aula e questo è un fatto di una gravità inaudita. Dal 28 maggio chiediamo al presidente Christian Solinas di riferire sulla vertenza del porto canale e ancora nulla si sa, nonostante la vicenda si sia aggravata a causa del diniego paesaggistico. Cosa ha fatto finora il presidente Solinas per questa vertenza?”.

Di seguito, l’on. Francesco Agus (Progressisti) ha ricordato che “dal 28 giugno la Giunta ha nominato i nuovi direttori generali ma a oggi tre direzioni sono ancora vacanti. E si tratta di direzioni generali strategiche come la Protezione civile e il Personale”.

L’assessore Andrea Biancareddu ha chiesto di ricordare in Aula il tragico incendio di Curraggia in Gallura che il 28 luglio 1983 portò un pesantissimo bilancio di nove vittime, sei feriti e oltre 18 mila ettari bruciati. Il presidente Pais ha dunque ordinato all’Aula un minuto di silenzio.

L’on. Eugenio Lai ha invece suggerito al presidente Pais di sospendere i lavori per consentire a una delegazione di “incontrare i lavoratori dell’Aias e quelli del porto canale, che da giorni protestano sotto il Consiglio regionale”.

Lo stato di agitazione dei dipendenti di Forestas è stato richiamato invece dall’on. Giovanni Satta (Psd’az), che ha detto: “Chiedo alla vicepresidente della Giunta di dare in fretta risposte sul tema del contratto dei lavoratori di Forestas”.

Per l’assessore Alessandra Zedda “la Giunta ha già preso l’impegno con i lavoratori di Forestas e ci stiamo assumendo la responsabilità di occuparci di loro”.

Anche l’on. Daniele Cocco (Sinistra) ha caldeggiato l’incontro con i lavoratori  di Forestas e ha annunciato una mozione sul tema.

Il presidente Pais ha sospeso i lavori per indire subito una conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa ha comunicato gli esiti della conferenza: una delegazione dei lavoratori del porto canale di Cagliari e dell’Aias sarà ricevuta al termine dei lavori dell’Aula.

Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha iniziato l’esame della mozione n. 19 (Tunis e più) sulla riforma del sistema agricolo regionale, sospesa in una precedente seduta nella fase della dichiarazioni di voto.

Il primo firmatario Stefano Tunis (Sardegna 20/20), prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha affermato che, avendo registrato una convergenza ampia sul contenuto del documento, si rendono necessarie attraverso un emendamento orale alcune correzioni per chiarire, ha precisato, che ciò che viene messo sotto accusa è in realtà il risultato operativo di una burocrazia con cui è difficile dialogare soprattutto in materia di pagamenti a conclusione delle istruttorie condotte dalle agenzie agricole. Si tratta quindi, ha sintetizzato, di una posizione difensiva e non offensiva dell’assessorato. Inoltre, ha concluso, è opportuna anche la modifica di una parte del dispositivo per sottolineare il valore dell’ampio coinvolgimento della commissione e del Consiglio sulla legge di riforma del sistema agricolo regionale.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha espresso dissenso sulla proposta di emendamento orale, che quindi decade.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, dopo aver ricordato che l’emendamento orale era stato concordato, ha chiesto una sospensione della seduta che il presidente ha accordato.

Alla ripresa dei lavori, il consigliere Stefano Tunis (sempre sull’ordine dei lavori) ha affermato che in sede di coordinamento del testo basterebbe precisare meglio soltanto il passaggio riguardante il coinvolgimento del Consiglio.

Il consigliere Roberto Deriu ha chiesto se Aula può dare indirizzi al coordinamento formale di una mozione.

Il presidente Michele Pais ha riposto di sì.

Il consigliere Francesco Agus (Progressisti) ha ricordato che il regolamento parla di coordinamento dei testi legislativi e non delle mozioni, per cui o si ritira la mozione trasformandola in ordine del giorno, oppure si mantiene il testo approvandolo o respingendolo, fermo restando che comunque il tema richiede serietà e maggiore attenzione da parte dell’Aula.

Per dichiarazione di voto, Emanuele Cera di Forza Italia ha ringraziato i proponenti della mozione per aver portato all’attenzione del Consiglio la crisi dell’agricoltura sarda. Una crisi, ha aggiunto, che impone a tutti di impegnarsi a fondo per la riforma a cominciare dalla chiusura positiva della vicenda riguardante il prezzo del latte e le difficoltà del comparto ovi-caprino. Va riconosciuto tuttavia, ha proseguito, che la legge 15/10 non ha raggiunto i risultati che si prefiggeva e si è trasformata impropriamente in uno strumento di sostegno al reddito, soluzione inadeguata per il settore che ha bisogno di interventi strutturali, fra i quali semmai va compreso anche al settore bovino.

Il consigliere Gian Franco Satta dei Progressisti ha sottolineato che la mozione Tunis contiene una proposta di riforma del sistema agricolo che però è in contraddizione con il riferimento positivo alla legge 15, che lo stesso Cera ha poco fa criticato. Ha poi annunciato il voto contrario.

Il consigliere Roberto Deriu (Pd), sull’ordine dei lavori, ha detto di voler prendere sul serio la mozione che vorremmo votare confrontandoci con la maggioranza che però ha difficoltà interne. Il punto di incontro non c’è e manca chiarezza all’interno della coalizione, ha spiegato, quindi se maggioranza vuole confrontarsi siamo disponibili altrimenti voteremo contro.

Daniele Cocco di Leu ha affermato di non capire come si sta procedendo perché prima emergono differenze sul documento e poi si torna alle dichiarazioni di voto sul testo originario che peraltro, di fatto, suona come una sfiducia nei confronti dell’assessore; a questo punto meglio una proposta di legge affidata all’esame delle commissioni e poi al Consiglio

Il consigliere Stefano Tunis (Sardegna 20/20), nel comprendere le difficoltà perché il tema richiede approfondimenti e non solo qualche sospensione, ha proposto una votazione per parti, eliminando il periodo controverso.

Il presidente Michele Pais ha definito la proposta di buon senso.

Il consigliere Daniele Cocco di Leu, ha puntualizzato che si deve mettere in votazione ogni parte.

Il consigliere Pietro Moro, ha osservato che non è una questione di vita o di morte approvare un provvedimento a tutta velocità; ci vogliono contenuti più solidi perché di fronte alla vertenza latte non possiamo girarci dall’altra parte ed è meglio rimandare.

Il presidente Michele Pais ha invitato i consiglieri a formulare proposte accoglibili ed ha sostenuto che quella del voto per parti lo è.

Il consigliere Piro Comandini (Pd), d’accordo col collega Deriu, ha sollecitato una intesa ed ha proposto una sospensione.

Analogamente si è espresso Gian Franco Satta dei Progressisti.

Il presidente Michele Pais ha quindi sospeso la seduta.

Alla ripresa dei lavori il consigliere Stefano Tunis ha comunicato la trasformazione della mozione in ordine del giorno, posto che l’ampia condivisione è fondamentale sul tema, che ha bisogno del contributo di tutta la politica e di tutto il mondo agricolo, arrivare a superamento legge 15/10 e nello stesso tempo avere uno strumento transitorio da notificare alla Ue in attesa di quadro organico. L’ordine del giorno, ha chiarito, ripercorre sostanzialmente il testo dalla mozione (a parte un paragrafo) e riafferma la necessità del coinvolgimento pieno del Consiglio.

Il consigliere dei Progressisti Francesco Agus ha eccepito che i tempi non coincidono col regolamento perché la trasformazione di una mozione in ordine del giorno può avvenire al termine della discussione generale e non nella fase della dichiarazione di voto, per cui si deve votare la mozione.

Il presidente Michele Pais, di diverso avviso, ha sostenuto la regolarità dell’ordine del giorno, purchè provvisto della firma di 8 consiglieri.

Il consigliere Massimo Zedda, sempre dei Progressisti, ha rilevato la presenza di alcuni errori materiali e si è comunque associato alla tesi di Agus.

Il consigliere Piero Comandini ha sollecitato il parere della Giunta.

Il consigliere dei Progressisti Gian Franco Satta ha valutato con favore il passo indietro della maggioranza ma ha preso le distanze dal modo, suggerendo il rinvio della discussione ad un momento successivo.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, ricordando l’impegno ad un incontro con i lavoratori Aias, ha criticato il la richiesta di un parere della Giunta per una semplice modifica.

Il consigliere Roberto Deriu (Pd) ha raccomandato la specificazione della parte collegata alla “misura ponte” notificabile alla Ue, a testimonianza della transitorietà del testo.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, pur dicendo di non voler fare ostruzionismo, ha sostenuto che di fatto l’ordine del giorno non c’è, meglio dunque aderire alla proposta del consigliere Moro di rinviare a martedì, altrimenti voterà contro.

Il capogruppo della Lega Dario Giagoni, a favore, ha sollecitato l’inserimento dei problemi riguardanti la pesca.

Il presidente Pais, sul punto regolamentare, ha definito l’ordine del giorno la sommaria illustrazione di un documento già noto.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai ha ribadito la richiesta del parere della Giunta e della disponibilità del testo.

Il presidente Pais ha poi disposto la sospensione della seduta per la distribuzione del testo.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, sostenendo la necessità del parere della Giunta, ha ricordato che deve essere obbligatoriamente espresso prima della votazione.

Il presidente Pais ha sospeso brevemente la seduta per la distribuzione del testo.

Alla ripresa dei lavori l’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia ha fornito il parere della Giunta dichiarando la sua posizione favorevole.

Successivamente è stato messo ai voti l’ordine del giorno, che il Consiglio ha approvato con 33 voti favorevoli, 22 contrari ed 1 astenuto. Il documento impegna fra l’altro il presidente della Regione e lo stesso assessore dell’Agricoltura a “predisporre una legge di riforma agraria coinvolgendo tutte le parti politiche presenti in Consiglio, a modificare la legge 15/10 per rispondere in maniera adeguata alle esigenze del comparto, ad integrare la legge con ulteriori capitoli di spesa ed a riorganizzare il sistema burocratico al fine di dare un supporto reale agli operatori del settore”.

Subito dopo, per partecipare all’incontro dei capigruppo con una delegazione di lavoratori Aias, il presidente Pais ha lasciato la guida dell’Assemblea al vice presidente Giovanni Satta.

La presidenza è stata assunta dal vicepresidente Giovanni Antonio Satta (Riformatori sardi).

Ha quindi chiesto la parola Eugenio Lai (Leu) per proporre all’Aula, vista l’assenza dei capigruppo, del presidente del Consiglio e di parte della Giunta regionale di rinviare la discussione delle interpellanza ad altra data e di sospendere la seduta.

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha deciso per il proseguo dei lavori. Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha proposto di terminare con l’ultimo punto in discussione e dopo incontrare i lavoratori.  Michele Cossa (capogruppo dei Riformatori sardi) ha esortato i colleghi a un po’ di moderazione e a continuare con l’esame delle interpellanze. Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia è intervenuto per sollecitare una rapida conclusione dei lavori in modo da incontrare i lavoratori.

Il vice presidente Satta ha, quindi, dato la parola per l’illustrazione dell’Interpellanza n. 9 “sulle criticità ambientali e gestionali della discarica consortile Spiritu Santu a Olbia” al consigliere del Movimento 5 Stelle, Roberto Li Gioi, primo firmatario del testo.

Il consigliere, rivolgendosi all’assessore dell’Ambiente, Gianni Lampis, gli ha ricordato che già da aprile gli aveva parlato delle problematiche della discarica consortile di Spiritu Santu. “Le avevo fatto presente come su quel paradiso, che è l’Area Marina protetta di Tavolare, insiste in maniera devastante una vera e propria bomba ecologica: la discarica di Spiritu Santu. Lei mi aveva assicurato un suo interessamento alla questione”. E ha aggiunto che “gli abitanti di Murta Maria sono le vittime esasperate di un modus operandi inaccettabile che li ha visti subire per decenni angherie inenarrabili, mentre osservavano impotenti l’elevarsi di una montagna di rifiuti”. Roberto Li Gioi ha poi proseguito: “Una discarica strutturata nel 1991 dal Cipnes su un sito in cui era già presente una discarica “gravemente inquinante”. Un sito che, secondo il consigliere, subisce “innumerevoli ampliamenti in barba alle direttive europee” e alle delibere delle varie giunte, tra cui quella del 2013 che imponeva al Cipnes di individuare un nuovo sito per il conferimento dei rifiuti.

Roberto Li Gioi ha anche sottolineato che c’è “una percentuale di tumori tra gli abitanti di Murta Maria clamorosamente al di sopra delle medie nazionali” e ha ricordato che un dossier è stato depositato presso la Procura della Repubblica di Tempio Pausania da un coraggioso comitato di cittadini di Murta Maria e Porto San Paolo” e ha evidenziato l’ulteriore richiesta di ampliamento da 40mila a 150mila tonnellate di rifiuti l’anno con la creazione di un impianto di biogas (“gas di pessima qualità”). “Un progetto abnorme dovuto all’emergenza rifiuti, che porta ingenti contributi pubblici nelle casse del Cipnes e disincentiva la raccolta differenziata dei rifiuti da parte dei cittadini”.

E rivolgendosi all’assessore Lampis ha sottolineato che il 1 luglio è stato concesso dalla Giunta un finanziamento di 1.082 milioni per adeguamento della discarica con dichiarazione firmata da Lampis. “Questa è la prima risposta che la Giunta regionale vuole dare alle comunità locali? Si tratta dell’ennesima intollerabile presa in giro a cittadini, che mi onoro di rappresentare”. E ha sottolineato che quella si Spiritu Santu è “una bomba ecologica”. Roberto Li Gioi ha poi ricordato all’assessore che “la terra avvelenata non ha colore e ogni centimetro di terra avvelenata è un centimetro di Sardegna che muore”

Giovanni Antonio Satta ha dato quindi la parola al capogruppo della Lega Salvini Sardegna, Dario Giagoni, per l’illustrazione dell’interpellanza n. 20/A (Giagoni e più)  “in merito alle alle criticità gestionali, ai gravi rischi ambientali, ai pericoli per la salute, alle risorse finanziarie di recente destinate relativamente all’attività della discarica consortile in località “Spiritu Santu” (Comune di Olbia)”.

“Oltre l’importanza ambientale e sanitaria, riteniamo doveroso dar voce alle legittime richieste di chiarimenti delle popolazioni locali”, ha affermato il consigliere. “Il polo rifiuti di Spiritu Santu già da anni è oggetto azioni non propriamente cristalline” e “si configura come un ecomostro di altezza spropositata”, non solo dannoso per la salute ma motivo di grave perdita economico per il settore turistico, derivanti dall’inquinamento dell’aria e del suolo.

Dario Giagoni ha spiegato che la discarica è gestita dal Cipnes, che ha beneficiato negli anni di ingenti risorse collettive, provenienti dal Comune e dalla Regione. “Oggi la discarica si presenta allo stato attuale ben lontana dagli standard imposti dalle normative nazionali e comunitarie e prosegue con l’avanzamento di pretese economiche”, ha detto, “Sarebbe dovuto essere dismesso chiuso e bonificato entro il 2009, non solo non è avvenuto ma anzi ci sono stati progressivi ampliamenti” fino a quello che ha portato dallo smaltimento 40mila a 150mila tonnellate di rifiuti. Per Giagoni c’è un conflitto di interessi visto che “c’è coincidenza tra soggetto operante e soggetto preposto al per monitoraggio, ossia al Cipnes”. Nell’Interpellanza il capogruppo della Lega chiede: se ritengano opportuno che il Cipnes possa garantire opportuno operato visto il maxi impianto da 150mila tonnellate/anno, riguardante anche lo stoccaggio di rifiuti ad elevato potere calorifero. E se l’opera che prevede la produzione di biometano risponda ai criteri di opportunità, fattibilità e convenienza, visti i rischi, costi e benefici per la popolazione. Dario Giagoni ha chiesto anche se l’Arpas abbia effettuato i rilievi dei livelli di inquinamento. E chiede di conoscere la finalità precisa delle risorse economiche, pari a oltre 1 milione di euro, recentemente assegnate al Cipnes.

Per la Giunta è intervenuto l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, il quale ha evidenziato come il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani è rispondente a una corretta gestione dei rifiuti, in armonia con quanto stabilito dalle norme comunitarie e nazionali. Al fine di conseguire una corretta infrastrutturazione del Nord Sardegna, il Piano regionale, sin dagli anni ‘90 ha ubicato nel comune di Olbia una piattaforma consistente in diverse sezioni. Gianni Lampis ha spiegato che il Cipnes aveva individuato altri siti, ma non ha trovato l’accordo del Comune interessato. L’assessore ha quindi aggiunto che è in corso di valutazione ambientale il progetto di ampliamento della piattaforma e, dati tecnici alla mano, ha spiegato che sarà concesso e ha spiegato che l’ampliamento della discarica di Spiritu Santu è prevista per far fronte ai fermo impianti del termovalorizzatore di Macomer, cui andranno conferiti i rifiuti indifferenziati della provincia di Sassari e di Nuoro. “Non sono stati rinvenuti motivi ostativi alla loro autorizzazione”, ha detto. Lampis ha, inoltre, affermato che “non stiamo creando ulteriori disagi ma stiamo cercando di limitarli” e che è previsto un costante monitoraggio dell’aria da parte dell’Arpas, attraverso le stazioni fisse, ma che si potrà valutare l’utilizzo delle stazioni mobili per approfondire i valori nell’area in cui insiste la discarica di Spiritu Santu. E ha ricordato che tutti i dati sono disponibili nel sito internet “Sardegna Ambiente”.

Gianni Lampis ha anche reso noto che confluiscono nella discarica rifiuti speciali, fanghi da trattamento dei reflui delle acque urbane, provenienti dalla Campania, gestiti con scrupolose misure gestionali per evitare i rischi.

Gianni Lampis ha poi evidenziato che alla richiesta del Consorzio per l’aumento della volumetria di 25mila tonnellate è stato dato dall’assessorato dell’Ambiente parere favorevole, sottolineando che  le volumetrie devono essere riservate ai rifiuti urbani prodotti dal bacino territoriale Olbia-Tempio e a quelli derivanti dal loro trattamento.

Il consigliere Roberto Li Gioi si è detto non soddisfatto della risposta, seppur tecnicamente impeccabile, perché non tiene conto dei gravi disagi per i cittadini. Soddisfatto, invece, il consigliere Giagoni, per l’approccio costruttivo e la volontà di risolvere la situazione, anche se ha sottolineato che la Sardegna non deve prendere i rifiuti che arrivano da altre regioni.

E’ poi intervenuto il consigliere Giuseppe Meloni (Pd), il quale ha proposto ai colleghi Roberto Li Gioi e Dario Giagoni di trasformare le interpellanze in mozione. Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha chiuso la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio.