8 September, 2024
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Sono state consegnate le Torri a due pellegrini marchigiani che hanno percorso interamente i 400 km del Cammino minerario di Santa Barbara.

La consegna a Valentina e Michele si è tenuta nella bella cappella dedicata a Santa Barbara, nell’antica chiesa di San Francesco, a Iglesias, alla presenza di tanti fedeli che avevano partecipato alla celebrazione della Messa.

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I Grace N Kaos, con la canzone “Nero” (sul tema dello sfruttamento del lavoro agricolo e del caporalato), hanno vinto il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti domenica sera a Rosolina Mare (Rovigo). Il contest si è svolto nell’ambito del festival “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”, evento in collaborazione con Amnesty International Italia che ospita ogni anno vari artisti, tra emergenti e affermati, che si sono contraddistinti per la loro sensibilità verso i diritti umani. L’edizione di quest’anno, la 22a, si è svolta fra il 18 ed il 21 luglio. Significativa la campagna supportata quest’anno: “Sui diritti umani non si torna indietro”.

I Grace N Kaos, primi rodigini ad aggiudicarsi il premio assoluto dopo 22 anni, hanno anche vinto il premio del pubblico ed avranno inoltre la possibilità di effettuare un tour di otto concerti promosso dal NuovoImaie.

Il Premio della critica è andato invece al fiorentino Giulio Wilson, mentre la targa “Il migliore per noi” di Viva la radio! Network se lo sono accaparrati i cagliaritani The Roomors. Molti sono stati, comunque, i consensi anche per gli altri due finalisti, Chiara Patronella e Chiara Effe.

Domenica c’era grande attesa anche per l’ospite d’onore Roy Paci, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big per la canzone “Salvagente” (realizzata con Willie Peyote). L’artista siciliano si è esibito in serata con il rapper Picciotto; i due, che erano accompagnati dal producer Gheesa, hanno portato in scena un mash up di sonorità che ha attraversato i rispettivi stili musicali e contenuti, così come avevano nel mese di maggio a Palermo nella manifestazione-concerto May-Day, organizzata per finanziare le missioni della ong Mediterranea Saving Humas.

Con Roy Paci c’è stato anche un incontro pomeridiano alle 18.30 al Centro congressi, nel quale ha fra l’altro dichiarato: «Non penso di essere io il protagonista di questo premio, vorrei che il protagonista fosse l’umanità delle persone. Questo premio è come la pacca di una amica, Amnesty, che ti dice ‘continua cosi, ci sono io a fianco a te’ per quello che ho fatto schierandomi in prima persona. Sono emozionatissimo, mi viene da piangere, come un bambino. Senza vergognarmene».

Quattro giorni di musica, arte, impegno civile, emozioni e divertimento: è questo il consolidato format del festival che ha visto sul palco grandi ritorni, come i Pupi di Surfaro (vincitori della scorsa edizione), le Mujeres Creando, Kumi Watanabe, Michele Mud, Bo.Ro.Fra e altri ospiti importanti come Gio Evan, La Municipàl e Valerio Piccolo, alla loro prima esperienza a “Voci”. Senza dimenticare gli altri semifinalisti, Giovi & Massimo Francescon Band, Enzo Beccia e Bif, e i presentatori delle serate, Savino Zaba (Radio1 Rai) e Carmen Formenton (Voci per la Libertà).

A decidere prima i finalisti e poi il vincitore è stata una giuria di grande prestigio composta da giornalisti, addetti ai lavori e esponenti di Voci per la libertà e Amnesty International. Tra semifinali e finale è stata formata da: Claudio Agostoni (Radio popolare), Giò Alajmo, Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cesarotti (Amnesty International Italia), Nicola Dalla Pasqua (Amnesty International Veneto), Enrico de Angelis (storico della canzone), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore), Aldo Foschini (Musica nelle Aie), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Gianluca Mura (Radio41), Elisa Orlandotti (Funny Vegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Valerio Piccolo (musicista), Riccardo Pozzato (musicista), Silva Rotelli (ideatrice di Inalienabile), Emanuele Scatarzi (Viva la Radio! Network).

Voci per la libertà non è solo musica: durante le giornate del festival è stato possibile visitare due mostre, una era “In arte Dudu” (la Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da giovani artisti) e l’altra quella di Andrea Artosi (Artax) “Parliamone in piazza”, su numeri e persone di origine straniera abitanti a Rovigo. E due installazioni: “Love difference”, l’arte urbana per la socializzazione, ed “Inalienabile”, opera immersiva di Silvia Rotelli su musica e diritti umani.

Partner della manifestazione quest’anno è stato il progetto Hatemeter, che ha lo scopo di accrescere le conoscenze sull’hate speech (ovvero l’incitamento all’odio e alla discriminazione) anti-islamico online e di sostenere le ONG nella lotta all’islamofobia a livello europeo. La piattaforma Hatemeter è sperimentata e validata in Italia da Amnesty.

Il festival avrà una coda con due eventi sotto il nome di “Voci per la Libertà in tour”. Sabato 27 luglio alle 19 a Porto Tolle (RO), sulla spiaggia di Barricata Bagno Olimpo, un concerto dei Marmaja, sabato 3 agosto sempre alle 19.00 a Porto Tolle ma sulla spiaggia di Boccasette Bagno Scano Palo, concerto dei Do’storieski.

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«I catalani, i sardi e tutte le altre nazioni senza Stato devono sostenerci, perché le nostre richieste nazionali vanno al di là dei nostri confini, per condividere con tutti il sogno di un’Europa unita in un mondo in pace.» Con queste parole che suonano come un appello, il catalano Josep Vall, vice-presidente della Coppieters Foundation di Bruxelles e direttore esecutivo della Fundació Josep Irla di Barcellona, ha dato il via sabato scorso alla conferenza internazionale “Diritti e Sovranità nell’Europa contemporanea”, che al Villino Ricci di Sassari ha coinvolto numerosi esperti per confrontarsi sul tema.

«I catalani combattono per i loro diritti nazionali – ha affermato Josep Irla – ma anche per un’Europa dei popoli liberi dove scozzesi, corsi, baschi, gallesi, catalani o sardi siano in grado di far sentire la propria voce. Ed è per questo che vogliamo un’altra Europa, un’altra Unione Europea, in cui il Parlamento sia in realtà la sede della sovranità popolare della cittadinanza europea. Coesistendo, ma superando anche le sovranità nazionali.»

La Coppieters Foundation, che con l’Istituto Camillo Bellieni di Sassari ha collaborato all’organizzazione dell’evento, è una fondazione politica legata all’Alleanza Libera Europea, l’organizzazione internazionale che riunisce partiti di nazioni senza Stato, regioni e minoranze nazionali e linguistiche nel vecchio continente.

Nel corso dell’incontro, introdotto dalla presidente Is.Be Maria Doloretta Lai e moderato da Gianni Garrucciu, un altro importante intervento è stato quello dello svizzero Nicolas Levrat. Il docente dell’Università di Ginevra ha illustrato un paradosso tutto europeo, per il quale popoli come gli sloveni, i croati o i cechi, che in precedenza sottostavano a una forma di regime, siano stati poi accettati come Stati europei e membri dell’Unione, mentre a catalani, scozzesi e sardi non è riconosciuto questo diritto.

«L’articolo 1 del Trattato sull’UE – ha spiegato l’accademico – parla di “un’unione sempre più stretta tra i popoli”, concetto riconfermato dalla Corte di giustizia europea proprio in occasione della Brexit nel 2018. Stando ai trattati, popoli come i catalani e gli scozzesi dovrebbero uscire dagli Stati per poter partecipare alla codeterminazione che sta alla base dell’Unione.»

Sorprendentemente, precursori nell’individuare alcune criticità dell’attuale conformazione UE furono proprio due grandi sardisti come Camillo Bellieni e Simon Mossa. Nell’intervento del ricercatore Antonello Nasone, il sardismo fin dalle origini presenta alcune indicazioni di carattere teorico e pratico per un futuro assetto dell’Unione, declinato non come insieme di Stati, bensì come una sorta di aggregazione tra comunità etniche.

E in questo senso andrebbe tracciata la strada, anche linguistica, da seguire. Come ha sottolineato Michele Pinna, direttore scientifico Is.Be, «è la direzione certo non facile di un’Europa dei popoli, di un nuovo dialogo nell’orizzonte dei diritti, delle tutele e delle pari opportunità di riconoscimento. La strada verso l’apertura a una nuova stagione di rinegoziazione dove tutte le lingue, le culture, le diversità possano avere  la stessa dignità proprio come indica la Carta europea delle lingue e delle culture minoritarie e regionali del ’92».

Sul piano linguistico, il docente di Storia contemporanea Didier Rey, dell’Università della Corsica, ha portato l’esperienza delle tre lingue parlate nella sua isola dal 1850 in poi: l’italiano, il francese e il corso. La prima è sparita per volontà politica francese e ora si assiste alla lotta di resistenza del corso, che da un lato è presente nei media come radio e tv, dall’altro è sempre meno utilizzata nel parlato quotidiano.

Ma non c’è politica che possa esimersi dalla preoccupazione della giustizia penale, aspetto trattato ampiamente in conclusione dall’avvocato Attilio Pinna: «Una società seria che voglia affrontare il problema del crimine – ha spiegato – deve fare un serio investimento sociale, pensando a quanto siano incisivi e decisivi il welfare, l’istruzione, l’alimentazione e l’occupazione, gli strumenti dell’educazione e della prevenzione rispetto alla repressione e dell’inasprimento di pene».

La conferenza ha goduto del sostegno della Fondazione di Sardegna e della RAS ed è stata finanziata dal Parlamento Europeo, che ha concesso autonomia riguardo al contenuto ed alle opinioni dei relatori.

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Dal 28 luglio al 17 agosto ritornano gli appuntamenti con I tramonti di Porto Flavia, terza edizione della rassegna (inserita sotto l’effige di Iglesias Classica) realizzata dall’associazione Anton Stadler sotto la direzione artistica del compositore e bandoneonista Fabio Furìa. Ogni sera, all’ora del tramonto (ciascun appuntamento comincia alle 20,30) davanti a uno dei siti in cui è stata scritta gran parte della storia mineraria sarda sarà un tuffo in generi musicali diversi, per un’esperienza carica di emozione.

Domenica 28 luglio a inaugurare l’edizione 2019 dei Tramonti di Porto Flavia sarà il Duo noir, composto da Floraleda Sacchi, arpista considerata tra le più interessanti a livello internazionale, e Damiano Grandesso, giovane sassofonista che ha già suonato in alcune delle più prestigiose sale da concerto al mondo. La formazione proporrà un concerto dal titolo “Cinemotion”. Musiche di W. Kilar, M. Ritcher, P. Glass sino ad A. Piazzolla per un viaggio tra le colonne sonore più celebri e le sigle delle serie TV più gettonate degli ultimi tempi.

Si prosegue sabato 3 agosto con il Maurizio Di Fulvio Quartet (composto da Maruzio Di Fulvio, chitarra, Alessia Martegiani, voce, Ivano Sabatini, contrabbasso, e Bruno Marcozzi, percussioni e batteria) protagonista del concerto “Latin-jazz and pop songs”. Brani, tra gli altri, di Sting, E. Nazareth, D. Ellington, D. Gillespie e dello stesso Di Fulvio. Un mosaico musicale versatile ed eclettico in cui la saudade swing si unisce al jazz nero, latino, al rock, in bilico tra tradizione e innovazione.

Il 17 agosto, chiusura di sipario nel segno del tango con il Novafonic Quartet (Fabio Furìa, bandoneon, Walter Agus, pianoforte, Gianmaria Melis, violino, Giovanni Chiaramonte, contrabbasso) che regalerà una serata costruita sulle note di F. Otero, L. Teruggi, J. Mosalini, A. Piazzolla e dello stesso Fabio Furìa. Un repertorio trasversale capace di trascendere dal tango stesso, proiettandolo verso una dimensione contemporanea e priva di etichette.

Non solo musica in questa terza edizione dei Tramonti di Porto Flavia: prima di ogni concerto sarà possibile partecipare a delle visite guidate al sito minerario a prezzi scontati, curate dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente (info e prenotazioni al numero 0781 274507 – 348.3178065). Da Iglesias al sito minerario è inoltre disponibile un servizio di bus navetta.

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Fiamme oggi in tutto il territorio regionale, con 26 incendi, 9 dei quali hanno richiesto l’intervento di un elicottero leggero del Corpo forestale.

A Talana, in località Nuraghe Usurzai, è intervenuto a più riprese l’elicottero del Corpo forestale provenienti dalla sua base di San Cosimo (Lanusei). Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Tortolì, coadiuvato da 4 squadre di FoReSTAS provenienti rispettivamente da Baunei e Talana.
L’ incendio ha interessato un area boschiva composta da eucaliptus e macchia alta. L’elicottero intervenuto ha terminato il proprio intervento alle ore 16.30.

A Siniscola, in località Case Corrias,ono intervenuti congiuntamente gli elicotteri regionali del Corpo forestale provenienti dalle basi di Farcana e Alà dei Sardi. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Siniscola, che giunto sul posto con un pick-up ha coordinato l’intervento di 2 squadre di FoReSTAS provenienti da Siniscola. Sul posto sono giunte anche 2 squadre dei Vigili del fuoco provenienti da Siniscola e Nuoro.
Le operazioni di spegnimento ad opera dei mezzi aerei sono terminate alle 16.00.

A Serri, in località Caredda, è intervenuto l’elicottero del Corpo forestale decollato dalla base di Fenosu. Le operazioni di spegnimento dirette dal personale della stazione forestale di Isili competente per territorio, hanno visto all’opera le 2 squadre di FoReSTAS provenienti da Isili e da Villanovatulo, oltre alla squadra dei Vigili del fuoco di Cagliari. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 16.30.

A Ghilarza, in località Nuraghe Muraccas, è intervenuto l’elicottero del Corpo forestale decollato dalla sua base di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale di Ghilarza, coadiuvato dalla squadra di FoReSTAS di Abbasanta, dai VVF di Ghilarza e dai barraccelli della compagnia locale.

L’elicottero intervenuto ha concluso il proprio intervento alle ore 16.17.

A Maracalagonis, in località Cuccuru monte Eghedda, sono intervenuti oltre all’ elicottero del Corpo forestale decollato dalla base di Villasalto, le squadre dei volontari del MA.SI.SE e di Sarda Ambiente provenienti da Sinnai e una squadra dei Vigili del fuoco. Il corpo forestale ha attivato l’intervento del G.A.U.F.- Gruppo Analisi e Uso del Fuoco del Corpo forestale (il gruppo specializzato nell’uso del fuoco) che assieme alla stazione forestale di Sinnai ha coordinato le operazioni di spegnimento e messo in sicurezza la zona procedendo con la bonifica.

A Nule, località Nuraghe Laondidde, l’intervento tempestivo di un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteristica di Anela, ha evitato il propagarsi delle fiamme. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Benetutti, coadiuvato dalle locali squadre di Forestas e dei barracelli.
Le operazioni di spegnimento ad opera dei mezzi aerei sono terminate alle 17.10 circa.

A Capoterra, in località Azienda Donna Maria Saggianti, è intervenuto un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla vicina base elicotteristica di Pula. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Capoterra, coadiuvato dalle squadre dei volontari Misericordia e Grusap di Capoterra.
L’ incendio ha interessato pascoli alberati. L’elicotterio si è allontanato per fine intervento alle ore 17.30.

A Mamoiada, in località Nuraghe Travessu, è intervenuto l’elicottero del Corpo forestale decollato dalla base di Farcana (Nuoro). Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale di Nuoro, coadiuvato dalle altre forze della macchina antincendio regionale, in particolare 2 squadre di Forestas San Pietro (Gavoi) e Ugolio (Nuoro).
Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 18.31.

A Usellu, in località Cuccuru Forru, è intervenuto l’elicottero del Corpo forestale decollato dalla base di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dal personale del Corpo forestale della stazione di Villaurbana, che ha movimentato 3 squadre di FoReSTAS provenienti da Ruinas, Usellus e Villaurbana .L’elicottero ha lasciato l’incendio alle ore 19.17.

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Sarà il grande poeta e scrittore Giuseppe Conte l’ospite di domani (lunedì 22 luglio) dell’Isola dei libri, la rassegna letteraria organizzata a Carloforte dall’associazione Saphyrina.

Alle 20,30, in via Magenta, Giuseppe Conte presenterà in prima nazionale il libro I senza cuore. Il romanzo ruota intorno alla figura di Guglielmo Embriaco (ma i personaggi che fugaci abbagliano le pagine sono molti), robusto cavaliere genovese, che insieme a Goffredo di Buglione prese Gerusalemme, portando nella sua città il Sacro Catino, il piatto su cui Gesù avrebbe spezzato il pane durante l’Ultima Cena.

Martedì 23 luglio, sempre alle 20,30, nell’arco di via Solferino è attesa invece la giornalista Sara Recordati che parlerà del romanzo, pubblicato da Bookabook, “La figlia sconosciuta”. E’ la storia di una donna dalla vita apparentemente perfetta, che nasconde però un grande tormento.

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Gli inquirenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale del Servizio territoriale  di Cagliari hanno arrestato un incendiario in flagranza di reato. Ieri pomeriggio, una serie di incendi  hanno interessato la periferia del centro abitato di Uta. Il pronto intervento  del Corpo Forestale della locale Stazione, ha permesso di raccogliere importanti indizi a carico di un individuo che era stato individuato mentre si aggirava nei pressi di tre incendi; nel frattempo, il Centro Operativo Provinciale  di Cagliari del Corpo Forestale, ha fatto convergere sul posto rinforzi, nella previsione di un altro attacco incendiario. Alle ore 16,15 l’indagato ha generato un ulteriore innesco nella periferia Ovest di Uta, e quindi è scattata l’operazione del Corpo Forestale: l’uomo è stato bloccato, ritenuto responsabile dell’incendio, ha tentato la fuga ed ha opposto una violenta resistenza.

Si tratta di A.C., 57 anni, disoccupato di Uta, con precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, che è stato arrestato oltre che per incendio doloso (pena sino a 10 di carcere), anche per il reato di resistenza al personale del Corpo Forestale.

La superficie percorsa dagli incendi riconducibili all’arrestato, che hanno destato grande preoccupazione nella popolazione poiché vicini alle abitazioni, risulta complessivamente di circa 4 ettari. I roghi hanno interessato campi incolti e pascolo. Gli interventi di spegnimento sono stati eseguiti da diverse squadre del Corpo Forestale, Agenzia Forestas e Volontari.

Al fine di consolidare le prove a carico dell’incendiario, oltre ai riscontri diretti da parte del personale investigativo del Corpo Forestale intervenuto nell’immediatezza, sono state raccolte sul posto una serie di testimonianze di cittadini hanno permesso di ricostruire l’itinerario dell’individuo, perfettamente coincidente con la sequenza di incendi. I roghi erano appiccati con un accendino trovato in possesso dell’arrestato, nonostante non sia fumatore.

L’uomo, abitante nella periferia di Uta, si spostava in bicicletta e a piedi e dopo aver appiccato ciascun incendio, adottava la tattica di recarsi a casa e di cambiarsi i vestiti, i quali sono stati tutti ritrovati da parte del Corpo forestale nel corso della perquisizione domiciliare  eseguita in seguito all’arresto.

Il Pubblico ministero dott. Emanuele Secci, della Procura della Repubblica di Cagliari, ha disposto la traduzione al carcere di Uta dell’uomo, a disposizione del GIP.

Determinante è stata la collaborazione e cooperazione attiva dei cittadini e dei volontari, i quali, attraverso le segnalazioni al numero di emergenza 1515 del Corpo Forestale nonché attraverso le testimonianze fornite, hanno permesso di individuare in flagranza il responsabile degli incendi seriali che hanno interessato la zona. Tali eventi  erano particolarmente pericolosi e insidiosi, poiché la concomitanza di più eventi determinano una situazione di particolare gravità e complessità  che mette a dura prova la struttura antincendio.

Sono in corso di avanzata attuazione numerose altre indagini a carico di incendiari, in tutta la giurisdizione dell’Ispettorato di Cagliari.

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Questa mattina, alle 11.00, si è svolta la celebrazione in onore della Madonna del naufrago nei fondali dell’isola dei Cavoli, di fronte a Villasimius. La funzione è stata officiata da don Luigi, parroco di Castiadas, che accompagnato dai carabinieri subacquei ha raggiunto la statua posta a circa 7 metri di profondità, deponendo una corona d’alloro. Questa commemorazione si tiene ogni anno la terza domenica di luglio dal 1979, anno in cui è stata posizionata la statua votiva nonché primo servizio del neo fondato nucleo cc subacquei di Cagliari. All’epoca dei fatti è stata collocata una targa evocativa, a testimonianza del legame tra il giovane reparto dell’Arma e l’immagine della Vergine.

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Dyshawn Pierre giocherà con la Dinamo Banco di Sardegna anche nella prossima stagione. L’ala canadese arrivò in Sardegna nell’estate del 2017, proveniente dalla squadra tedesca del Basketball Löwen Braunschweig che lo prelevò nel 2012 dal Dayton Flyers (Ncaa), dimostrando subito il suo valore, fino a diventare uno dei punti di forza della squadra, in particolare sotto la guida di Gianmarco Pozzecco. Importante in attacco, fondamentale a rimbalzo, Dyshawn Pierre ha trovato a Sassari la dimensione ideale per potersi esprimere al meglio. Chiusi gli ultimi playoff con una media di 11 punti e 6 rimbalzi a partita, è ora pronto a disputare la sua terza stagione in maglia biancoblu.

Il general manager Federico Pasquini commenta così la conferma del classe ‘93: «Siamo molto soddisfatti, avevamo messo il giocatore al centro del nostro progetto, prendere un cinque tecnico come Miro Bilan per confermare Pierre. Abbiamo aspettato che Dyshawn facesse i suoi tentativi con la Summer League e alla fine la pazienza ha pagato».

Dyshawn Pierre. Fonte www.dinamobasket.com .

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Chiude i battenti questa sera la XXIX edizione di Narcao Blues, il festival che da trent’anni porta il blues nel Sud Sardegna grazie all’associazione culturale Progetto Evoluzione, che lo organizza e promuove fin dagli albori. Archiviata la densa quattro giorni caratterizzata dal consueto mix di ospiti internazionali, nazionali e locali (gli statunitensi Scott Henderson, The Original Blues Brothers Band, The Allman Betts Band, il canadese Anthony Gomes, lo spagnolo Gecko Turner, il maliano Vieux Farka Touré, gli italiani Dany Franchi e Nannigroove Experience) la manifestazione chiude in bellezza, domani sera (domenica 21), con l’ultimo concerto della sua estate.

Protagonista assoluta Noemi, a Narcao per una tappa del suo Blues & Love Summer Tour 2019: un progetto live in cui la cantante romana si misura con la black music, spaziando dal blues al funky, al reggae attraverso brani di artisti come Janis Joplin, Wilson Pickett, Marvin Gaye, James Brown, Amy Winehouse, Bob Marley, Stevie Wonder, oltre a riproporre i suoi brani più celebri in chiave blues. Ad accompagnarla sul palco di piazza Europa, a partire dalle 22.00, Michele Papadia alle tastiere, Maurizio Filardo alla chitarra, Gabriele Greco al basso, Marcello Surace alla batteria, e una sezione fiati composta da Matteo Acclavio al sassofono, Andrea Palombini alla tromba e Giorgio Capovivo al trombone.

Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, ha partecipato nel 2009 alla seconda edizione di X Factor, mettendosi in luce per la sua voce grintosa e graffiante. Con il singolo “Briciole” scala l’airplay radiofonico e le classifiche, ottenendo il disco d’oro e firmando un contratto per l’etichetta discografica Sony Music. Al suo attivo vanta cinque partecipazioni al Festival di Sanremo e numerosi premi e riconoscimenti, inclusi cinque Wind Music Awards e un Premio TV – Premio regia televisiva oltre a varie nomination ai World Music Awards, ai TRL Awards, all’OGAE e una al Nastro d’argento. Il 21 giugno 2017, nel giorno della Festa della Musica, Noemi è entrata nei Guinness dei primati per il maggior numero di concerti eseguiti in dodici ore.

Il biglietto per il concerto di Noemi costa 15 euro (più diritti di prevendita) e si può acquistare online e nei punti vendita del circuito Boxoffice Sardegna o direttamente dal sito del festival (http://www.narcaoblues.it/) . Per informazioni, l’associazione culturale Progetto Evoluzione risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it ed al numero 0781875071.