8 September, 2024
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Tornerà il 5 e 6 ottobre, a Faenza, nell’ambito del Mei, la quarta edizione del Forum del giornalismo musicale. Un evento mai realizzato in Italia che ha suscitato nei primi tre anni grande interesse, con la presenza di tantissimi giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, delle radio e tv e di tutti i new media.

Anche quest’anno la due giorni, diretta da Enrico Deregibus, si terrà nel palazzo comunale di Faenza e vedrà diversi appuntamenti fra cui un incontro con Ginevra di Marco e Cristina Donà.

Ginevra di Marco e Cristina Donà

Si comincerà sabato 5 ottobre, dalle 14.00, con l’assemblea dell’AGIMP, l’Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari.

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Il momento è ora.

E se il momento è ora – per quanti stanno chiedendo Giustizia e Verità – la Filiera Psichiatrica, ferita e dolorante, cerca, come ha sempre fatto in passato, un nuovo vestito da indossare per allungare i propri tentacoli.

Da un lato, l’intento è quello di spostare l’attenzione dalla cronaca, dalla stretta attualità.

Dall’altro, continuare ad alimentare il business più vergognoso, quello sui bambini.

Svelata Reggio Emilia (Bibbiano) – e la sua estensione e replica su tutto il territorio nazionale – il vestito nuovo della filiera diagnostica rispolvera merce che aveva temporaneamente messo in soffitta: i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (di cui, guarda caso, soffrono anche quasi tutti i bambini collocati in Case-famiglia e Case ad alto contenimento).

Ma ancora più velenoso è il fatto che, al momento dell’emanazione di tale orrida disposizione – quando buona parte anche della comunità scientifica vi si scagliò contro, paventando quelli che ne sarebbero stati gli effetti nefandi – sia i legislatori dell’epoca che i sostenitori passati e presenti sostennero a gran voce come con “DSA” non si intendessero disturbi della sfera sanitaria o “di interesse mentale”.

Invece – dal 2010 ad oggi – leggiamo dati progressivamente sempre più inquietanti. Già da noi documentati nel dossier “Troppi per essere vero” e in numerose altre ricerche, come anche nelle audizioni in Commissione Infanzia.

Oggi, per esempio, su Il Messaggero: “Scuola, boom di certificati: dislessici 177 mila ragazzi”. Proprio in un momento in cui la nostra attenzione è rivolta ai bambini fantasma, si parla abbondantemente di DSA, sistemi compensativi e dispensativi e, addirittura, si pone l’accento sui “risultati positivi” di questo abuso diagnostico. Si parla di un aumento del 450% di diagnosi in soli 7 anni, dal 2012 ad oggi.

Dunque il disagio (di chi?) è diventato malattia; ma, addirittura, si plaude al fatto che ci sia una estrema medicalizzazione della scuola e si gioisce nei casi in cui i Minori vengano dispensati dallo studio, come se li si stesse, così, “curando”.

Ma c’è di più. Addirittura, possiamo stare tranquilli, noi Italiani, perché al di sotto della media di altri Paesi! Non bastano le statistiche gravissime che ci riguardano, ma segue un invito a diagnosticare sempre di più i nostri ragazzi, a farli camminare attraverso i corridoi degli ospedali anche solo per una difficoltà di apprendimento (o di insegnamento?). E, soprattutto, ci si spinge ad affermare con entusiasmo il fatto che il Legislatore abbia “riconosciuto” i DSA: come se una norma potesse sancire l’esistenza di una patologia.

Non lo abbiamo mai visto accadere per il diabete, il colesterolo o per i calcoli alla cistifellea, che sono malattie statisticamente più ricorrenti nella popolazione italiana.

Il leone ferito sta cercando nuovi bacini?

Vuole rispolverare un vecchio vestito?

Lo abbiamo sempre scoperto, denudato e denunciato.

Quando praticava la lobotomia pre-frontale, quando faceva le docce ghiacciate, e ancora oggi, quando lega i ragazzi al letto, quando li elettro-shocka, quando ricorre a una puntura per domarli tutti.

E quando, con l’ausilio di 25 persone – fatto recentemente accaduto in una città del Piemonte – ha rapito un’adolescente, catturata davanti alla scuola, per portarla in una casa ad alto contenimento, soltanto perché litigava con sua madre.

E lì, ora, la stanno drogando con psicofarmaci.

Ecco perché non ci siamo stupiti quando il leone, oltre al vestito, ha indossato il grembiule, il colletto bianco e il fiocco. Ed è entrato nella scuola.

È entrato nelle scuole per l’infanzia, negli asili nido, fino ai bambini strappati dal seno materno: “I bambini senza latte”, peggio dei cani, dati in adozione ancora prima della nascita.

Non ci stupiamo di questi 177mila; e siamo preparati anche per aiutarli ad uscire dai reparti e dalle diagnosi opportunistiche.

L’Italia è una Nazione fatta di brave persone, di una comunità scientifica attenta e lungimirante, di politici che sanno metterci la faccia; di tecnici instancabili e di numerosi volontari totalmente dedicati alla causa, perché questo posto sia un luogo dove si possa vivere, ci si possa fidare e affidare. Che è il primo bisogno di ogni bambino.

Guardiamo con attenzione anche alle Commissioni di inchiesta che si stanno costituendo in alcune Regioni. Come in Emilia Romagna, dove notiamo il fatto che i membri di una Commissione istituita (e non certo gratuita) per la tutela dei Minori, a seguito dei fatti noti, siano neuropsichiatri e psichiatri esperti in dipendenze patologiche, che poco sono attinenti con l’Infanzia.

È come dire “il problema è affrontato da chi lo ha creato”.

Se non c’è Scienza, non può esserci nemmeno Verità. Ma se tutto questo fino a poche settimane fa era sottaciuto con l’idea che fosse impossibile fare qualunque cosa a riguardo, oggi non è più così. I riflettori rimangono accesi. La brava gente parla alla luce del sole, racconta, si organizza, manifesta, grida e scrive sui giornali, va in TV. E la luce dei riflettori si allarga fino al punto in cui diventa impossibile spegnerla. Un effetto domino inarrestabile.

Così è.

L’Italia s’è desta. Il momento è ora.

Vincenza Palmieri

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Mercoledì 17 luglio, a Carbonia, in occasione della manifestazione “Nottinsieme”, si terrà l’evento Carbonia: quartieri, piazze e strade del ‘900“, organizzato, dalla Cooperativa Sistema Museo, gestore del Sistema Museale di Carbonia.

Una visita guidata alla città di fondazione, con un percorso a piedi che, collegando le particolarità architettoniche ed i quartieri della città, farà scoprire le origini di Carbonia.

L’appuntamento è in Piazza Roma alle ore 22.00.

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E’ stata inaugurata sabato sera, nella Casa Baronale di Teulada, la mostra di fotografie e sculture “Donna di Sardegna“. Fino al 31 luglio, tutti i giorni dalle 20.00 alle 23.00, sarà possibile ammirare la figura femminile in mostra attraverso le fotografie di Enrico Cambedda e le sculture di Nando Leone.

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«In Ricordo di Paolo Borsellino. Quale eredità è stata tramandata, dopo il suo sacrificio, alle generazioni successive? L’Italia oggi è un Paese migliore?»
È il titolo della conferenza organizzata dal “Caffè Im…Pero” di Carbonia, in collaborazione con “Canale40”, per il 27° anniversario della scomparsa del giudice Paolo Borsellino e dei 5 componenti della sua scorta, tra i quali c’era la sarda Emanuela Loi, nell’attentato mafioso del 19 luglio 1992, a Palermo.

Venerdì 19 luglio, nella Piazza Roma, a Carbonia, di fronte al “Caffè Im…Pero”, a partire dalle ore 21.30, si articolerà la conferenza, con relatori l’ex questore di Trapani e prefetto di Nuoro, Antonio Pitea; il referente di “Libera” per la Sardegna, Giampiero Farru; il comandante della Compagnia dei carabinieri Carbonia, Lucia Dilio, il vicepresidente regionale dell’UCSI e direttore del periodico “Sulcis Iglesiente Oggi”, Giampaolo Atzei; l’ex responsabile della redazione del Sulcis Iglesiente dell’Unione Sarda e scrittore, Sandro Mantega; il deputato del M5S, l’On. Pino Cabras ed il sindaco della città di Carbonia, Paola Massidda.
I lavori saranno coordinati dal giornalista, Manolo Mureddu.

 

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Ieri sera, a Settimo San Pietro, i carabinieri della stazione di Sinnai hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti M.P.L, 50enne del posto con precedenti di polizia. I militari operanti, al termine di perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto nella disponibilità dell’uomo oltre 100 grammi di cannabis indica, danaro contante, probabile provento dell’attività di spaccio, e materiale vario per il confezionamento. Al termine delle formalità di rito il 50enne è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida fissata per la mattinata odierna, al termine della quale l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato rimesso in libertà.

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I carabinieri della stazione di Villanova e del nucleo radiomobile della compagnia di Cagliari, questo pomeriggio sono intervenuti presso il Pronto soccorso dell’ospedale Santissima trinità dove, accompagnato dal padre, era appena aggiunto un minore che poco prima, per motivi in corso di accertamento, era stato aggredito sul lungomare Poetto da un coetaneo con colpi al volto. Indagini dei carabinieri sono in corso per chiarire meglio la dinamica ed i motivi dell’accaduto, nonché per accertare i responsabili.

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Domani, mercoledì 17 luglio, alle ore 9.30, l’Amministrazione comunale incontrerà, in piazza Jules Verne, i cittadini del quartiere di Santa Caterina per ascoltare i vari punti di vista in merito al completamento di alcune opere di urbanizzazione che il Comune ha intenzione di avviare nella zona.

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È stata inaugurata questa sera la nuova biblioteca comunale di Bacu Abis alla presenza di numerosi cittadini della frazione, del sindaco Paola Massidda e di diversi amministratori comunali.
Riprende così, dopo sette anni dalla chiusura della precedente struttura, una preziosa attività per la comunità di Bacu Abis.
L’Amministrazione comunale di Carbonia , in una nota, augura buon lavoro ai dipendenti dello SBIS e buona lettura a tutti i cittadini che usufruiranno di questo importante servizio.

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha incontrato oggi, a Roma, il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Massimo Garavaglia, sulla vicenda degli accantonamenti.

«Si tratta di una vicenda complessa che dura da anni e che ha bisogno di una trattativa seria che riaffermi in maniera strutturata e organica i diritti dei sardi – ha detto il presidente della Regione al termine dell’incontro -. La nostra prima preoccupazione è stata quella di avere una proroga del termine ultimo per l’accordo fino a settembre per poter affrontare la trattativa in maniera definitiva e soddisfacente. L’atto sarà oggetto di un passaggio nella Conferenza delle Regioni previsto per domani. Il Governo si è impegnato ad accordare la proroga impegnandosi ad inserire l’emendamento nel primo provvedimento legislativo utile. Nel frattempo questo non avrà effetti negativi sulla Sardegna.»
«Durante l’incontro è stato riaffermato il principio dell’incidenza del contributo che la Sardegna deve dare per il risanamento della finanza pubblica – ha aggiunto Christian Solinas -. Che non può essere – come fino ad ora – irragionevolmente sovradimensionato rispetto alle Regioni del Mezzogiorno. In particolare, si è insistito sull’obiettivo di allineare il contributo all’1,14 per cento del Pil come avviene per la Regione Sicilia, rispetto all’attuale 1,60 per cento, con una evidente riduzione rispetto al passato. L’accordo dovrà avere una dimensione strutturale e, pertanto, andrà inserito nella prossima legge di bilancio, unitamente al recupero delle somme riconosciute da sentenze già intervenute della Corte costituzionale e altre sentenze che avevano per oggetto la compartecipazione sul gettito dei redditi da capitale – ha concluso il presidente della Regione -, alle riserve erariali sulle tasse automobilistiche e ai trasferimenti per funzioni non fondamentali degli enti di area vasta.»