7 September, 2024
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Veneto Lavoro lancia il concorso pubblico per esami per la copertura di 36 posti a tempo indeterminato e 54 posti a tempo determinato nella categoria C, profilo professionale operatore del mercato del lavoro.

Per inviare le domande c’è tempo fino all’11 luglio.

E’ necessario possedere i seguenti requisiti, fra gli altri:

  • cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dell’Unione Europea. Possono altresì presentare domanda i familiari dei cittadini italiani non aventi la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, che siano tuttavia titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; i cittadini di Paesi terzi che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria.
  •  Diploma di istruzione secondaria di secondo grado. I candidati che abbiano conseguito il titolo di studio all’estero possono partecipare al presente concorso tramite una procedura di riconoscimento del titolo di studio secondo la vigente normativa in materia (art. 38 comma 3 D. lgs. n. 165/2001). L’ente responsabile per la valutazione di equivalenza del titolo di studio estero è la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica. Il candidato che non sia in possesso della dichiarazione di equivalenza è ammesso con riserva.

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Domani, sabato 13 luglio, dalle ore 10,15, presso l’hotel Regina Margherita di Cagliari, la CNA Sardegna presenterà la ricerca dal titolo “La competitività della Sardegna alle soglie del terzo decennio del millennio: economia, innovazione, welfare, infrastrutture, turismo – Analisi comparata con le altre regioni competitor del Mediterraneo”.

La ricerca offre un inquadramento della realtà socio-economica della Sardegna nel contesto europeo con particolare riguardo alle regioni più simili sotto il profilo della vocazione economica, delle dimensioni e degli obiettivi strategici.

Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente regionale della CNA Pierpaolo Piras e l’esposizione della ricerca a cura di Antonio Mura (Cresme), le risultanze dell’indagine saranno al centro di una tavola rotonda moderata dal giornalista Nicola Scano dal titolo: “La Sardegna nel contesto europeo: declino irreversibile? Scenari e prospettive”, alla quale parteciperanno gli assessori regionali Giuseppe Fasolino (Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio), Roberto Frongia (Lavori Pubblici), Anita Pili (Industria) e il segretario regionale della CNA Francesco Porcu.

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«Nonostante i ritardi, le false partenze, tagli di nastri prematuri e le autorizzazioni arrivate in extremis, il Mater Olbia è pronto a partire. Nel corso della seduta congiunta della Sesta e Terza commissione, abbiamo dato il via libera alla variazione di bilancio che prevede un finanziamento di 25 milioni di euro per il 2019, di 60,6 per il 2020 e di 60,60 per il 2021 per l’avvio dell’attività del Mater Olbia.»

Lo ha detto Giorgio Oppi, consigliere regionale dell’Udc, componente della commissione Salute e Politiche sociali.

«Si tratta certamente di una struttura valida – ha aggiunto l’ex assessore della Sanità – che punta su specializzazioni di alto livello, come la Neurochirurgia e  quelle legate al Progetto Donna che ci auguriamo siano in grado di ridurre la mobilità passiva dei pazienti sardi, per cui la Sardegna spende ogni anno tra i 75 e gli 80 milioni di euro. Se il Mater Olbia riuscisse a portare a un risparmio del 15-20 per cento, grazie alla riduzione della mobilità attiva e passiva sarebbe un buon risultato. Mi auguro che la struttura assuma personale sardo.»

E sull’emendamento presentato dal centrosinistra, bocciato in Commissione e che il capogruppo di Leu ha annunciato che presenterà in Aula, Giorgio Oppi ha detto: «Se l’emendamento non ha l’obiettivo di ridurre la quota destinata alle cliniche private, ritengo che sia da sostenere. In Commissione mi sono, infatti, astenuto e sono stato seguito da alcuni colleghi, e non escludo di votare a favore dell’emendamento se sarà meglio puntualizzato».

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«Con lo sblocco del turnover per gli specialisti ambulatoriali, riportiamo nei presìdi territoriali tutte quelle prestazioni sanitarie sparite dai poliambulatori a seguito delle restrizioni decise dalla precedente amministrazione regionale.»
Esprime soddisfazione l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, per la delibera approvata dalla Giunta nel corso della seduta di ieri, giovedì 11 luglio, che modifica le “Disposizioni alle Aziende sanitarie in materia di contenimento della spesa per il personale. Blocco del turnover” contenute nella DGR n. 43/9 del 2015.

«Da questo momento – spiega l’assessore della Sanità – Ats potrà aprire i bandi per aumentare le ore di specialistica ambulatoriale o per ricoprire i turni vacanti. Il ritorno di alcune prestazioni sanitarie nei presìdi del territorio permetterà di ridurre i disagi di tutti quei pazienti che per una visita oculistica o cardiologica, ad esempio, devono spostarsi nel presidio più vicino, a volte facendo molti chilometri. Nei casi più estremi pazienti anziani o che vivono in zone non facili per i collegamenti, difficoltà che possono spingere il cittadino a rinunciare alla prestazione sanitaria e quindi alle cure.»

Con l’aumento delle prestazioni sanitarie nei poliambulatori sono previste anche ricadute sul fronte delle liste d’attesa: «Con questo provvedimento – conclude l’assessore Mario Nieddu – compiamo un primo passo verso l’abbattimento delle liste d’attesa in Sardegna. Abbiamo già individuato risorse e contiamo presto di varare nuove misure efficaci che riducano sensibilmente i tempi necessari per ricevere le prestazioni sanitarie specialistiche».

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«Il reparto di Chirurgia pediatrica del Cto di Iglesias, attivo da 37 anni, ha cessato la sua attività nel dicembre dello scorso anno. Rappresentava un’eccellenza nell’ambito della rete ospedaliera sarda ed oggi ha chiuso i battenti perché, secondo quanto dichiarato dall’ex assessore alla Sanità Luigi Arru, il bacino d’utenza della zona non sarebbe sufficientemente ampio da poter giustificare la presenza di un reparto di Chirurgia Pediatrica. Credo che un ragionamento di questo tipo, limitato ai numeri, debba essere rimodulato. È necessario guardare il problema da vicino e considerare molteplici fattori finora non considerati. L’attuale Giunta dovrebbe tenere in considerazione che stiamo parlando di un territorio, come quello del Sulcis Iglesiente, messo in ginocchio dalla crisi economica e che stiamo parlando di pazienti in tenera età. Bambini che non possono essere lasciati da soli in ospedale. Con la chiusura del Reparto di pediatria stiamo costringendo intere famiglie a costose trasferte nel capoluogo.»

Questo l’accorato intervento della consigliera del M5S Carla Cuccu che in questi giorni ha presentato due interpellanze sull’emergenza sanitaria del Sulcis Iglesiente: la prima sulla chiusura del reparto di chirurgia pediatrica del Cto di Iglesias, la seconda sulla carenza di personale nel centro dialisi dell’ospedale Sirai di Carbonia.

«La programmazione futura – sottolinea Carla Cuccu – deve tenere in considerazione le carenze della rete viaria sarda e del sistema dei trasporti. Il Reparto di Chirurgia Pediatrica è un servizio pubblico essenziale per la comunità, per questo chiedo all’assessore della Sanità Mario Nieddu se non ritenga necessario e urgente intervenire per ripristinare le attività di questo reparto dedicato ai più piccoli.»

Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità, ha presentato un’interpellanza che punta a risolvere la grave carenza di personale nei centri Dialisi.

«E’ necessario intervenire per garantire un’adeguata dotazione ai centri dialisi della Sardegna – conclude Carla Cuccu – ed assicurare la prosecuzione del progetto sperimentale di emodialisi notturna intermittente in atto presso la struttura.»

 

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Lunedì 15 luglio, a Sassari, si terrà l’evento di diffusione dei risultati relativi ai primi quindici mesi del progetto cluster “Migliorvino”, dedicato al miglioramento della risposta enologica del vitigno e vino Cannonau in funzione del terroir. L’appuntamento è alle ore 10:00, presso l’Aula Pampaloni del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, in viale Italia, 39.

Migliorare la competitività internazionale della viticoltura isolana, e in particolare del Cannonau, è l’obiettivo del progetto condotto dal Dipartimento di Agraria e finanziato da Sardegna Ricerche, che coinvolge a tutt’oggi undici imprese vitivinicole del territorio.

L’incontro è rivolto a tutte le cantine e ai professionisti del settore, oltre che a docenti, studenti e dottorandi e tutti i soggetti potenzialmente interessati e che vogliano approfondire le conoscenze sul Cannonau e sulle sue peculiarità agronomiche ed enologiche. L’evento darà l’occasione ai ricercatori del Dipartimento di Agraria di Sassari, guidati dalla responsabile scientifica del progetto, Alessandra del Caro, di descrivere i risultati raggiunti nei primi quindici mesi d’attività e di programmare, insieme alle partecipanti al cluster, le azioni da intraprendere durante la vendemmia 2019.

Lunedì 15 luglio, a Sassari, si terrà l’evento di diffusione dei risultati relativi ai primi quindici mesi del progetto cluster “Migliorvino” è uno dei 35 progetti collaborativi promossi da Sardegna Ricerche attraverso il programma “Azioni cluster top-down” ed è finanziato grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori.

Come per tutti i progetti cluster, anche perLunedì 15 luglio, a Sassari, si terrà l’evento di diffusione dei risultati relativi ai primi quindici mesi del progetto cluster “Migliorvino” vale il “principio della porta aperta”: tutte le imprese del settore interessate a partecipare possono entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.
Sul sito web di Sardegna Ricerche (www.sardegnaricerche.it) è disponibile il programma del seminario insieme alla scheda di progetto, con l’elenco delle imprese a tutt’oggi coinvolte, e le slide con i risultati del primo semestre d’attività.

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Un incendio si è sviluppato questo pomeriggio nel comune di Teulada, a “Tuerredda”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Pula e Marganai. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Teulada, coadiuvato da due squadre dei cantieri Forestas di Teulada-Centro urbano e S’Accorradroxiu-Monte Maria.

L’incendio ha interessato circa 4 ettari di macchia mediterranea evoluta. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 17.30.

Altri quattro incendi hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Servizio regionale antincendio del Corpo forestale.

Ad Illorai, in località “Su Pranu”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Anela. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Bono, coadiuvato da due squadre dei cantieri Forestas di Bono e Burgos-Istrallai.

L’incendio, partito dalla cunetta della strada provinciale, ha interessato circa 1 ettaro di incolto e sterpaglie e ha minacciato una superficie boscata limitrofa. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 12.00. Il Corpo forestale ha attivato le indagini di rito per ipotesi di dolo.

A Santu Lussurgiu, in località “Riu di San Leonardo”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Seneghe, coadiuvato da due squadre dei cantieri Forestas di Santulussurgiu-Crastu Carias e Macomer-Sant’Antonio e da una squadra della Compagnia Barracellare di Santulussurgiu.

L’incendio ha interessato circa 1.000 mq di pascolo nudo in proprietà privata. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 13.20.

A Quartu Sant’Elena, in località “Bingia Spada”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Villasalto. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Cagliari, coadiuvato dal personale del Nucleo GAUF di Cagliari, da tre squadre di volontariato e da una squadra dei Vigili del fuoco di Cagliari.

L’incendio, originato da una riaccensione a seguito dell’evento occorso la notte precedente, ha interessato canneti e sterpaglie, minacciando alcune abitazioni e strutture che insistono a confine con l’area parco. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 16.34. Il Corpo forestale prosegue le indagini di rito per ipotesi di dolo.

Ad Aidomaggiore, in località “Pedra Pertusa”, infine, è intervenuto un elicottero pesante (Super Puma di stanza a Fenosu) e 2 elicotteri leggeri provenienti dalla base elicotteri del Corpo forestale di Fenosu e Sorgono.

Le operazioni di spegnimento, tutt’ora in corso, sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Ghilarza.

L’incendio sta interessando un pascolo alberato a sughera nelle campagne a nord dell’abitato.

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«La Regione segue con attenzione e scrupolo il processo di bonifica dell’area industriale di Porto Torres.»

Lo ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, durante l’incontro con il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che questo pomeriggio ha visitato i cantieri di bonifica della zona di Minciaredda, inserita nel Sin (Sito di interesse nazionale).

«Oggi, la Syndial ha confermato gli impegni per l’area oggetto del progetto di risanamento, con la realizzazione di importanti opere di bonifica – ha aggiunto l’assessore Gianni Lampis -. C’è una nuova consapevolezza che ci rassicura. Non è più pensabile che, dopo quello che è successo in Sardegna nei decenni scorsi, qualsiasi investimento e qualsiasi presenza industriale possa avvenire in dispregio della tutela dell’ambiente.»

«Siamo certamente per l’iniziativa economica, anche di tipo industriale, ma questa deve svolgersi con controlli severi, oltre che con particolare attenzione e rispetto per le risorse ambientali e paesaggistiche dell’Isola», ha concluso Gianni Lampis.

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Sarà una serata di cabaret, musica e divertimento per i bambini domani, 13 luglio, in largo Cala d’Oliva. A tenere compagnia ai già tanti vacanzieri presenti nella località turistica ci saranno il duo Pino e Gli Anticorpi, i trampolieri di FalluDù ed il Dj Fabrizio Solinas.

Michele e Stefano Manca alle 22.00, presenteranno lo show “Pino e gli Anticorpi, il meglio di”, un distillato dalle annate migliori e delle gag che da tempo accompagnano i due comici sassaresi.
I due fratelli Manca da più di vent’anni portano i loro personaggi in giro per i teatri italiani ma anche in Francia, Spagna e Germania, passando per piazze e programmi televisivi.

Prima dello spettacolo, il pubblico potrà godere di un po’ di buona musica e, alle 19.00, spazio dedicato a bambini e ragazzi con l’associazione Atuttotondo che porterà tanta allegria e divertimento. Per l’occasione, in piazza arriveranno speciali animatori e trampolieri di FalluDù.

Infine, dopo il cabaret, torna DJ Fabrizio Solinas a fare ballare il pubblico sotto il cielo di Stintino.

Gli appuntamenti con l’estate stintinese proseguiranno, sempre in largo Cala d’Oliva, il 15 luglio alle 22 con Hope Hope Hoplà ed il Teatro del Sottosuolo, quindi ancora il 22 luglio, dalle 21,30, con la Funky Jazz Orchestra e Fallu Dù parade che si esibiranno con una parata itinerante, partendo da largo Cala d’Oliva. Il 29 luglio con Diego Draghi per andare tutti Fuori pista.

Il 23 e il 30 luglio la banchina del porto vecchio farà da palco al Cinema sotto le stelle con due spettacoli tutti da scoprire a partire dalle ore 21,30.

Il pubblico delle grandi occasioni è atteso anche per la Sagra del tonno e per Note d’autore il 27 luglio dalle 19,30, in piazza dei 45.

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«Il settore dell’Agricoltura in Sardegna ha un riconoscimento importante rispetto al proprio ruolo, dovuto al fatto che la Produzione Lorda Vendibile ammonta a circa 1,5 miliardi di euro l’anno e che non meno del 20% del fatturato industriale regionale è rappresentato dall’industria agro-alimentare.»

Così Paolo Mele, presidente di Confagricoltura Oristano introducendo di lavori dell’assemblea regionale di Confagricoltura a Oristano e intitolata “Quale futuro per l’Agricoltura. La Pac da Bruxelles alla Sardegna“. «A mio avviso questo non basta – ha aggiunto Paolo Mele -. Non è sufficiente riconoscergli il ruolo se poi non viene supportato in un percorso tutt’altro che semplice; occorre, infatti, garantire leve di competitività reale per tutti i settori, con evidenti e differenti criticità, che esporrò di seguito e che, per migliorare, necessitano di politiche regionali, nazionali e comunitarie mirate a creare valore aggiunto per il territorio e di conseguenza, per le imprese che vi lavorano». Nell’intervento di Paolo Mele, attenzione perInsularità e continuità territoriale”.

«La nostra Organizzazione ripropone con forza l’urgenza di porre in essere ogni iniziativa di carattere politico, volta al riconoscimento dello stato di insularità della Sardegna». Richiesta per il «riconoscimento del diritto alla continuità territoriale per passeggeri e merci sulle rotte aeree e marittime». Quanto alla Pac, «è necessario che la Regione sarda, in raccordo con le rappresentanze agricole e le altre Regioni, definisca rapidamente i suoi orientamenti e contribuisca a delineare i contenuti della nuova PAC da attuarsi nell’Isola». Attenzione poi alle organizzazioni di produttori: «La Sardegna non ha l’attitudine innata all’aggregazione, al lavorare insieme per soddisfare logiche produttive e/o commerciali, eppure nel nostro territorio provinciale se pur con fatica sono nate ed operano diverse realtà di eccellenza: nel settore cerealicolo, in quello ortofrutticolo e in quello lattiero caseario, raggiungendo riconoscimento ed apprezzamento oltre l’Isola e in alcuni casi nel mondo, eppure queste imprese a volte devono rallentare la loro crescita oppresse dalla burocrazia». Poi un passaggio sulla vertenza che riguarda il comparto ovi caprino. Situazione di crisi «provocata principalmente dalla sovrapproduzione di pecorino romano, aspetto che tra l’altro riguarda tutte le produzioni. Forse, nel caso specifico occorrerebbe che l’attuale tavolo di lavoro con Ministero-Regione-Rappresentanze di tutti i soggetti della filiera ovi-caprina diventi un tavolo permanente, che segua l’evoluzione e le dinamiche del Mercato al fine di programmare le produzioni. Naturalmente tutto ciò deve avvenire garantendo una democratica rappresentanza al tavolo, che non va confusa con una partecipazione allargata che, vista la recente esperienza, non ha dato i frutti sperati». All’attenzione del presidente di Confindustria anche le questioni Ara e Apa, la necessità di recuperare il ritardo nel pagamento dei danni provocati dalle calamità naturali. Senza dimenticare poi le questioni relative alla necessità di portare avanti interventi per garantire un approvigionamento irriguo ed infrastrutturazione dell’agro.