6 September, 2024
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E’ stato inaugurato oggi l’ATM Postamat di Masainas, inserito nel programma di interventi di Poste italiane per i piccoli comuni. All’evento, oltre ai rappresentanti di Poste italiane, ha partecipato il sindaco di Masainas, Ivo Melis.

L’installazione fa parte del programma di dieci impegni per i piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti promosso dall’amministratore delegato, Matteo Del Fante, in occasione dell’incontro con i “Sindaci d’Italia” dello scorso 26 novembre a Roma.

«L’installazione dell’ATM Postamat – ha detto il sindaco di Masainas, Ivo Melis – rappresenta lo step finale di una serie di incontri tra la nostra Amministrazione ed i referenti diPoste italiane, in cui l’attenzione è stata posta sulla necessità della nostra piccola comunità, sia di poter usufruire di un servizio importante, sia di porre fine al disagio connesso all’assenza di uno sportello bancario. Il beneficio non riguarderà soltanto o residenti ma anche i numerosi vacanzieri presenti sul territorio, specialmente durante la stagione estiva, considerata l’innata vocazione turistica del comune di Masainas. Risulta doveroso, pertanto, ringraziare Poste italiane – conclude il sindaco di Masainas – per la proficua collaborazione e tutti coloro che, offrendo la propria disponibilità e professionalità, hanno consentito il raggiungimento di un importante risultato per la comunità che rappresento e che sicuramente trarrà beneficio dal posizionamento dell’ATM Postamat.»

   

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La Scuderia Porto Cervo Racing continua su più fronti l’attività agonistica con i suoi portacolori, sempre pronti ad affrontare nuove sfide e a tenere alti i colori della Scuderia che quest’anno festeggia i vent’anni di attività.

In Sardegna, nel “2° Shardana Rally Day”, gara positiva per Vanni Pileri e Lirio Baglio. L’equipaggio, su Peugeot 106, ha chiuso al quindicesimo posto assoluto, al secondo nella classe N2 e al quinto nel gruppo N. «E’ andata oltre le nostre aspettative – ha commentato Vanni Pileri – l’obiettivo era divertirci, con Lirio, alla sua prima gara, mi sono trovato bene e, nonostante il caldo, patito anche dagli altri equipaggi, abbiamo migliorato giro dopo giro. Ringraziamo tutti gli sponsor, in particolare la Island Cars».

Gara sfortunata invece per Giovanni Ferreri e Carlo Foschini costretti al ritiro dopo la prima prova speciale. «Abbiamo dovuto abbandonare la gara a causa della rottura del cavo dell’acceleratore – ha spiegato Ferreri – purtroppo può capitare. Spero di partecipare al Rally Terra Sarda, gara organizzata dalla mia Scuderia, che ringrazio, così come il mio navigatore e i meccanici della AP Rally di Paolo Mattu».

Infine, l’altro portacolori della Scuderia, Vittorio Musselli, iscritto con Claudio Mele alla seconda edizione della gara, non ha potuto prendere il via a causa di un problema tecnico.

In Calabria, il Team era presente alla Cronoscalata 41ª Santo Stefano-Gambarie con Ennio Donato al volante della sua Ford Escort Cosworth. Il pilota di Catanzaro, reduce dal primo posto nella classe E1>3000 nella Cronoscalata Giarre Montesalice Milo, ha conquistato l’ottavo posto assoluto, la vittoria nel gruppo E1 Italia e nella classe E1>3000. «Ho cercato di fare un tempo discreto – ha detto Ennio Donato – a parte qualche problemino tecnico risolvibile, la gara è andata bene. La prossima sarà il 4 agosto a Cosenza, alla “Coppa Sila” valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna Sud, poi sarò presente alle gare successive valide sempre per il Tivm Sud. Per il supporto nella stagione agonistica ringrazio lo sponsor Vecchio Amaro del Capo».

Nel weekend, la Scuderia sarà impegnata nel Campionato regionale Slalom ACI Sport-Trofeo #correreperunrespiro (5ª prova) con il pilota Gianfranco Ladu (Renault 5 GT Turbo) al via nel 3° Slalom Benetutti-Nule.

Intanto, la Porto Cervo Racing continua nell’organizzazione del Rally Terra Sarda in programma in Gallura il 5 e 6 ottobre 2019. Tradizione e novità contraddistinguono l’ottava edizione della gara valida come prova di Coppa Rally Aci Sport di Zona. Il Rally Terra Sarda è inserito nel programma degli eventi organizzati dalla Porto Cervo Racing per i festeggiamenti dei primi vent’anni di attività del Team.

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I carabinieri di Sant’Antioco hanno arrestato un 47enne che girava per il corso principale del paese con dosi di hashish in tasca, pronto a spacciarle. Il suo comportamento ha insospettito i militari che, questa mattina, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, hanno seguito l’uomo fin dentro un bar del corso Vittorio Emanuele. M.M., 47enne di Sant’Antioco, pensionato e già con diversi precedenti di polizia, è stato fermato dai carabinieri. Questi, alla richiesta di esibire i documenti, avendo notato l’atteggiamento irrequieto del fermato, hanno deciso di perquisirlo sul posto. Nelle sue tasche i militari hanno trovato 11 grammi di hashish già suddivisi in dosi. Hanno poi perquisito la sua abitazione, dove hanno trovato ulteriori 80 grammi di hashish, un coltello, un bilancino e materiale vario per il confezionamento della droga nonché circa 400 € provento dell’attività delittuosa.

Il 47enne è stato perciò arrestato e sarà processato domani mattina per direttissima; nell’attesa è stato collocato nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Tre incendi oggi hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Servizio regionale antincendio del Corpo forestale

Il primo incendio nelle campagne del comune di SINNAI, località “Monte Taulaxi”, dove sono intervenuti tre elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteristiche di Villasalto, Pula, e Fenosu (OR) da cui è decollato il Super Puma.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Sinnai, supportato dal G.A.U.F. dell’Ispettorato forestale di Cagliari (Gruppo di Analisi e Uso del Fuoco) e coadiuvato da 3 squadre di FoReSTAS dei cantieri di Campidano e Santa Lucia, da 2 squadre di volontari di Protezione civile di Sinnai e 1 di Quartu Sant’Elena.

L’incendio ha interessato circa 5 ha di macchia medierranea degradata. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 14.50.

Il secondo incendio si è sviluppato nelle campagne del comune di Villacidro, in località “Su Suergiu”, dove è intervenuto un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteristica di Marganai.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Villacidro, coadiuvato da una squadra di FoReSTAS, dai volontari di Protezione civile e dai Barracelli di Villacidro.

L’incendio ha interessato circa 5 ettari di macchia mediterranea degradata. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15.50.

Il terzo incendio, infine nelle campagne del comune di Orosei, località “Su Barone”, dove è intervenuto un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteristica di Farcana (NU).

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Orosei, coadiuvato dalla squadra di FoReSTAS del cantiere Bidderosa.

L’incendio ha interessato un oliveto per una superficie di circa mezzo ettaro. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 16.00.

 

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I carabinieri della stazione di Capoterra sono intervenuti nella tarda serata di ieri presso la strada provinciale 91 a seguito di un sinistro stradale causato dalla presenza, sul ciglio della strada, di una cassaforte per armi. Dalle prime verifiche effettuate, i carabinieri hanno subito notato evidenti segni di effrazione sulla cassaforte, quindi hanno deciso di sottoporla a sequestro, in quanto ritenuta verosimilmente provento di un furto perpetrato poco prima. Infatti, poco dopo, si è presentato presso il comando stazione carabinieri di Capoterra un residente del posto che che ha denunciato di aver appena subito un furto nella propria abitazione e tra quanto rubato, vi era proprio una cassaforte contenente due fucili semiautomatici ed una doppietta.
Immediate le indagini dei carabinieri per ricostruire quanto avvenuto nella serata di ieri.

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Plenary session – Election of the President of Parliament – Second ballot

«Inviamo i nostri migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente del Parlamento europeo David Sassoli nella certezza che saprà far fruttare le numerose relazioni intessute durante le scorse legislature comunitarie.»

Così il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo la nomina del presidente dell’Europarlamento, arrivata al secondo scrutinio durante la plenaria di Strasburgo con 345 voti favorevoli sui 334 necessari.

«Avere un italiano tra i massimi vertici europei è motivo di grande soddisfazione per il nostro Paese, che potrà contare su un alleato importante nelle prossime imminenti sfide che attendono l’Unione Europea», aggiunge Franco Verrascina, ricordando che Sassoli, il quale nella sua lunga militanza politica comunitaria si è occupato di commercio internazionale, sviluppo regionale, turismo, pesca e diritti civili, prende il posto dell’italiano Antonio Tajani.

«Esprimiamo particolare soddisfazione per alcuni passaggi del discorso di insediamento pronunciato dal neopresidente, che ha richiamato più volte la necessità di costruire e rafforzare la casa della democrazia europea, e auspichiamo al contempo che saprà dare la giusta e necessaria attenzione al comparto primario italiano, vera e propria spina dorsale dell’economia del nostro Paese», conclude il presidente della Copagri.

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La commissione Attività produttive presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) ha sentito in audizione i responsabili della Cantina sociale “Il Nuraghe” di Mogoro su alcune problematiche del comparto vitivinicolo.

Il presidente della Cooperativa Mauro Orrù ha messo l’accento sulle difficoltà della sua azienda che, uscita da una crisi molto complessa nel 2015, fatica ad esprimere le sue potenzialità sia per il ciclo negativo delle recenti annate agricole, sia per problemi di accesso al credito. Abbiamo bisogno, soprattutto, ha affermato, di strumenti nuovi e più adatti alle nostre esigenze, dal credito a lungo termine al finanziamento delle scorte un po’ sul modello del “pegno rotativo” del pecorino sardo, agli incentivi per la valorizzazione dei vitigni storici autoctoni che sono una grande peculiarità della Sardegna.

Mantenere una presenza significativa della cooperazione nel settore vinicolo, ha proseguito Orrù, vuol dire anche invertire la tendenza alla desertificazione delle terre agricole ed affermare un modello sociale che, accanto a quello delle aziende private, può dare un contributo importante allo sviluppo del settore agroalimentare regionale.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Gianluigi Piano del Pd ed Emanuele Cera di Forza Italia.

Il presidente della commissione Piero Maieli, nelle conclusioni, ha ribadito l’interesse della Regione per il comparto riservandosi di mettere a punto una proposta complessiva più articolata ed aggiornata da sottoporre all’assessore dell’Agricoltura.

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Domenico Gallus (Udc).

La Sesta commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc), ha approvato il Parere 3 “(Programma annuale 2019 degli interventi per lo sviluppo dello sport in Sardegna. L.R. 17 maggio 1999, n. 17, art. 4. Missione 06, Programma 01 – Sport e tempo libero”, che prevede un incremento dei fondi di 3,5 milioni di euro. Il parlamentino ha votato, dopo aver sentito in audizione l’assessore regionale dello Sport, Andrea Biancareddu, che ha spiegato che attualmente sono disponibili 1,5 milioni, mentre per far fronte alle necessità del settore ne occorrono 5 milioni.

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Sabato 6 luglio, alle 10.00, su iniziativa di Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle, si svolgerà un sopralluogo lungo le strade complanari che costeggiano la Sassari-Olbia, all’altezza di Enas ed al cantiere del ponte di Monte Pino. All’appuntamento parteciperanno  i vertici dell’Anas e i rappresentanti dei comitati locali e spontanei che da tempo chiedono la soluzione delle problematiche che insistono sui cantieri oggetto del sopralluogo. L’iniziativa risponde alla necessità di fare chiarezza circa la tempistica dei lavori riferiti al ponte distrutto dall’alluvione del 2013 e delle opere previste sulle strade complanari.

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Questo pomeriggio, i deputati hanno eletto per due anni e mezzo l’italiano David Sassoli presidente del Parlamento europeo.

David Sassoli, giornalista, ha 63 anni ed è stato rieletto nelle liste del Partito Democratico (gruppo S&D) nel maggio 2019. Guiderà il Parlamento fino a gennaio 2022. È stato eletto con 345 voti al secondo scrutinio.

In un discorso rilasciato in Plenaria a Strasburgo dopo la sua elezione, il presidente Sassoli ha ringraziato i deputati della 9a legislatura per la fiducia riposta. Ha poi detto: «In questi mesi, in troppi, hanno scommesso sul declino di questo progetto, alimentando divisioni e conflitti che pensavamo essere un triste ricordo della nostra storia. I cittadini hanno dimostrato invece di credere ancora in questo straordinario percorso, l’unico in grado di dare risposte alle sfide globali che abbiamo davanti a noi».

«Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento.»

Sassoli ha inoltre sottolineato le priorità che il Parlamento dovrà portare avanti nei prossimi anni. «Siamo immersi in trasformazioni epocali: disoccupazione giovanile, migrazioni, cambiamenti climatici, rivoluzione digitale, nuovi equilibri mondiali, solo per citarne alcuni, che per essere governate hanno bisogno di nuove idee, del coraggio di saper coniugare grande saggezza e massimo d’audacia».

Ha concluso dicendo: «L’Europa ha ancora molto da dire se noi, e voi, sapremo dirlo insieme. Se sapremo mettere le ragioni della lotta politica al servizio dei nostri cittadini, se il Parlamento ascolterà i loro desideri e le loro paure e le loro necessità».

Testo integrale del discorso del nuovo Presidente.

Cittadine e cittadini dell’Unione europea, signore e signori parlamentari, cari amici, colleghi, rappresentanti delle Istituzioni, dei Governi, donne e uomini di questa Amministrazione. Tutti voi capirete la mia emozione in questo momento nell’assumere la Presidenza del Parlamento europeo e di essere stato scelto da voi per rappresentare l’Istituzione che più di ogni altra ha un legame diretto con i cittadini, che ha il dovere di rappresentarli e difenderli. E di ricordare sempre che la nostra libertà è figlia della giustizia che sapremo conquistare e della solidarietà che sapremo sviluppare. Permettetemi di ringraziare il Presidente Antonio Tajani per il lavoro svolto in questo Parlamento, per il suo grande impegno e la sua dedizione a questa Istituzione. Voglio anche dare il benvenuto ai nuovi colleghi, che sono il 62% di quest’Aula, un bentornato ai parlamentari confermati e alle donne, che rappresentano il 40% di tutti noi. Un buon risultato, ma noi vogliamo di più. In questo momento, al termine di una intensa campagna elettorale, ha inizio una legislatura che gli avvenimenti caricano di grande responsabilità perché nessuno può accontentarsi di conservare l’esistente. Ce lo dice il risultato elettorale, ce lo testimonia la stessa composizione di questa Assemblea.

Siamo immersi in trasformazioni epocali: disoccupazione giovanile, migrazioni, cambiamenti climatici, rivoluzione digitale, nuovi equilibri mondiali, solo per citarne alcuni, che per essere governate hanno bisogno di nuove idee, del coraggio di saper coniugare grande saggezza e massimo d’audacia. Dobbiamo recuperare lo spirito di Ventotene e lo slancio pionieristico dei Padri Fondatori, che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza. In questi mesi, in troppi, hanno scommesso sul declino di questo progetto, alimentando divisioni e conflitti che pensavamo essere un triste ricordo della nostra storia. I cittadini hanno dimostrato invece di credere ancora in questo straordinario percorso, l’unico in grado di dare risposte alle sfide globali che abbiamo davanti a noi. Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento. La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Ue.

Cari colleghi, pensiamo più spesso al mondo che abbiamo, alle libertà di cui godiamo… E allora diciamolo noi, visto che altri a Est o ad Ovest, o a Sud fanno fatica a riconoscerlo, che tante cose ci fanno diversi – non migliori, semplicemente diversi – e che noi europei siamo orgogliosi delle nostre diversità. Ripetiamolo perché sia chiaro a tutti che in Europa nessun governo può uccidere, che il valore della persona e la sua dignità sono il nostro modo per misurare le nostre politiche… …che da noi nessuno può tappare la bocca agli oppositori, che i nostri governi e le istituzioni europee che li rappresentano sono il frutto della democrazia e di libere elezioni… ….che nessuno può essere condannato per la propria fede religiosa, politica, filosofica… che da noi ragazze e ragazzi possono viaggiare, studiare, amare senza costrizioni… ….he nessun europeo può essere umiliato e emarginato per il proprio orientamento sessuale… che nello spazio europeo, con modalità diverse, la protezione sociale è parte della nostra identità, ….che la difesa della vita di chiunque si trovi in pericolo è un dovere stabilito dai nostri Trattati e dalle Convenzioni internazionali che abbiamo stipulato. Il nostro modello di economia sociale di mercato va rilanciato. Le nostre regole economiche devono saper coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell’ambiente. Dobbiamo dotarci di strumenti adeguati per contrastare le povertà, dare prospettive ai nostri giovani, rilanciare investimenti sostenibili, rafforzare il processo di convergenza tra le nostre regioni ed i nostri territori. La rivoluzione digitale sta cambiano in profondità i nostri stili di vita, il nostro modo di produrre e di consumare. Abbiamo bisogno di regole che sappiano coniugare progresso tecnologico, sviluppo delle imprese e tutela dei lavoratori e delle persone. Il cambiamento climatico ci espone a rischi enormi ormai evidenti a tutti. Servono investimenti per tecnologie pulite per rispondere ai milioni di giovani che sono scesi in piazza, e alcuni venuti anche in quest’Aula, per ricordarci che non esiste un altro pianeta. Dobbiamo lavorare per una sempre più forte parità di genere e un sempre maggior ruolo delle donne ai vertici della politica, dell’economia, del sociale. Signore e Signori, questo è il nostro biglietto da visita per un mondo che per trovare regole ha bisogno anche di noi. Ma tutto questo non è avvenuto per caso. L’Unione europea non è un incidente della Storia. Io sono figlio di un uomo che a 20 anni ha combattuto contro altri europei, e di una mamma che, anche lei ventenne, ha lasciato la propria casa e ha trovato rifugio presso altre famiglie. Io so che questa è la storia anche di tante vostre famiglie… e so anche che se mettessimo in comune le nostre storie e ce le raccontassimo davanti ad un bicchiere di birra o di vino, non diremmo mai che siamo figli o nipoti di un incidente della Storia. Ma diremmo che la nostra storia è scritta sul dolore, sul sangue dei giovani britannici sterminati sulle spiagge della Normandia, sul desiderio di libertà di Sophie e Hans Scholl, sull’ansia di giustizia degli eroi del Ghetto di Varsavia, sulle primavere represse con i carri armati nei nostri paesi dell’Est, sul desiderio di fraternità che ritroviamo ogni qual volta la coscienza morale impone di non rinunciare alla propria umanità e l’obbedienza non può considerarsi virtù. Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi.

Colleghe e colleghi, abbiamo bisogno di visione e per questo serve la politica. Sono necessari partiti europei sempre più capaci di essere l’architrave della nostra democrazia. Ma dobbiamo dare loro nuovi strumenti. Quelli che abbiamo sono insufficienti. Questa legislatura dovrà rafforzare le procedure per rendere il Parlamento protagonista di una completa democrazia europea. Ma non partiamo da zero, non nasciamo dal nulla. L’Europa si fonda sulle sue Istituzioni, che seppur imperfette e da riformare, ci hanno garantito le nostre libertà e la nostra indipendenza. Con le nostre Istituzioni saremo in grado di rispondere a tutti coloro che sono impegnati a dividerci. E allora diciamo in quest’Aula, oggi, che il Parlamento sarà garante dell’indipendenza dei cittadini europei. E che solo loro sono abilitati a scrivere il proprio destino: nessuno per loro, nessuno al posto nostro. In quest’aula insieme a tanti amici e colleghi con molta esperienza, vi sono anche tantissimi deputati alla prima legislatura. A loro un cordiale saluto di benvenuto. Ho letto molte loro biografie e mi sono convinto si tratti di una presenza molto positiva per loro competenze, professionalità. Molti di loro sono impegnati in attività sociali o di protezione delle persone, e questo è un campo su cui l’Europa deve migliorare perché abbiamo il dovere di governare i fenomeni nuovi. Sull’immigrazione vi è troppo scaricabarile fra governi e ogni volta che accade qualcosa siamo impreparati e si ricomincia daccapo. Signori del Consiglio Europeo, questo Parlamento crede che sia arrivato il momento di discutere la riforma del Regolamento di Dublino che quest’Aula, a stragrande maggioranza, ha proposto nella scorsa legislatura. Lo dovete ai cittadini europei che chiedono più solidarietà fra gli Stati membri; lo dovete alla povera gente per quel senso di umanità che non vogliamo smarrire e che ci ha fatto grandi agli occhi del mondo.

Molto è nelle vostre mani e con responsabilità non potete continuare a rinviare le decisioni alimentando sfiducia nelle nostre comunità, con i cittadini che continuano a chiedersi, ad ogni emergenza: dov’è l’Europa? Cosa fa l’Europa? Questo sarà un banco di prova che dobbiamo superare per sconfiggere tante pigrizie e troppe gelosie. E ancora, Parlamento, Consiglio e Commissione devono sentire il dovere di rispondere con più coraggio alle domande dei nostri giovani quando chiedono a gran voce che dobbiamo svegliarci, aprire gli occhi e salvare il pianeta. Mi voglio rivolgere a loro: considerate questo Parlamento, che oggi inizia la sua attività legislativa, come il vostro punto di riferimento. Aiutateci anche voi a essere più coraggiosi per affrontare le sfide del cambiamento. Voglio assicurare al Consiglio e alle Presidenze di turno la nostra massima collaborazione e lo stesso rivolgo alla Commissione e al suo Presidente. Le Istituzioni europee hanno la necessità di ripensarsi e di non essere considerate un intralcio alla costruzione di un’Europa più unita. Tramite il Presidente del Consiglio europeo voglio rivolgere anche un saluto, a nome di quest’Aula, ai Capi di Stato e di Governo. Ventotto paesi fanno grande l’Unione europea. E si tratta di 28 Stati, dal più grande al più piccolo, che custodiscono tesori unici al mondo. Tutti vengono da lontano e posseggono cultura, lingua, arte, paesaggio, poesia inimitabili e inconfondibili. Sono il nostro grande patrimonio e tutti meritano rispetto. Ecco perché quando andrò a visitarli, a nome vostro, non sarò mai distratto. E davanti alle loro bandiere e ai loro inni sarò sull’attenti anche a nome di coloro che, in quest’Aula, non mostrano analogo rispetto. Lasciatemi infine rivolgere un saluto ai parlamentari britannici, comunque la pensino sulla Brexit. Per noi immaginare Parigi, Madrid, Berlino, Roma lontane da Londra è doloroso. Sì sappiatelo, con tutto il rispetto che dobbiamo per le scelte dei cittadini britannici, per noi europei si tratta di un passaggio politico che deve essere portato avanti con ragionevolezza, nel dialogo e con amicizia, ma sempre nel rispetto delle regole e delle rispettive prerogative. Voglio salutare i rappresentanti degli Stati che hanno chiesto di aderire all’Unione europea. Il loro percorso è avviato per loro libera scelta. Tutti capiscono quanto sia conveniente far parte dell’Unione. Le procedure di adesione proseguono e il Parlamento si è detto più volte soddisfatto dei risultati raggiunti. Infine, un in bocca al lupo a tutta l’amministrazione e ai lavoratori del Parlamento. Ci siamo dati un obbiettivo nella scorsa legislatura: far diventare il Parlamento europeo la Casa della democrazia europea. 9 9 Per questo abbiamo bisogno di riforme, di maggiore trasparenza, di innovazione. Molti risultati sono stati raggiunti, specie sul bilancio, ma questa legislatura deve dare un impulso maggiore. Per fare questo c’è bisogno di un maggior dialogo fra parlamentari e amministrazione e sarà mia cura svilupparlo. Care colleghe e cari colleghi, l’Europa ha ancora molto da dire se noi, e voi, sapremo dirlo insieme. Se sapremo mettere le ragioni della lotta politica al servizio dei nostri cittadini, se il Parlamento ascolterà i loro desideri e le loro paure e le loro necessità. Sono sicuro che tutti voi saprete dare il necessario contributo per un’Europa migliore che può nascere con noi, con voi, se sapremo metterci cuore e ambizione.

Grazie e buon lavoro.

Risultati

David Sassoli è stato eletto al secondo turno di votazione. I risultati delle due votazioni sono i seguenti:

Primo turno

Voti espressi 735
Schede nulle o bianche 73
Voti espressi validi 662
Maggioranza assoluta dei voti espressi necessaria 332
Risultati
Ska KELLER (Verdi/ALE, AT) 133
Sira REGO (GUE/SE, ES) 42
David SASSOLI (S&D, IT) 325
Jan ZAHRADIL (ECR, CZ) 162

Secondo turno

Voti espressi 704
Schede nulle o bianche 37
Voti espressi validi 667
Maggioranza assoluta dei voti espressi necessaria 334
Risultati
Ska KELLER (Verdi/ALE, AT) 119
Sira REGO (GUE/SE, ES) 43
David SASSOLI (S&D, IT) 345
Jan ZAHRADIL (ECR, CZ) 160