6 September, 2024
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Sono stati consegnati ieri sera, martedì 2 luglio, i premi per il miglior cortometraggio animato all’interno della XIV Edizione del Sardinia Film Festival. Giunto alla sua quinta edizione, il Bosa Animation Award si conferma un appuntamento imprescindibile nel panorama culturale sardo, con un’ottima partecipazione da parte del pubblico.

La giuria, composta dal produttore Cristian Jezdic, dalla coordinatrice e direttrice didattica dei corsi d’animazione del Centro Sperimentale di Cinematografia Piemonte Chiara Magri e il critico, saggista e sceneggiatore Luca Raffaelli, ha consegnato il premio per il miglior cortometraggio animato a “Mercurio”, di  Michele Bernardi. Nelle motivazioni, si legge che il film «racconta come la grande passione di un bambino abbia bisogno di un mondo libero per potersi esprimere. E lo fa con scene cariche di eleganza e di emozione».

Mercurio è un ragazzino che ama la bicicletta. Un giorno viene fermato dal regime fascista e rinchiuso in un campo di smistamento, pronto per essere mandato in un campo di concentramento. Costretto a diventare rapidamente uomo, cercherà, con la sua lotta non armata, di vincere contro l’orrore del Fascismo e ottenere la libertà assoluta. La giuria ha tenuto a sottolineare come esista molta poesia nell’animazione di questo lavoro.

Inoltre è stata assegnata una menzione speciale al film “La Noira”, di Carlos Baena, con la seguente motivazione: «Che cos’è la paura? È possibile sentirla come un’emozione utile, che ci può salvare la vita? Questo film spettacolare ci mette su una ruota panoramica, quella del titolo, per spingerci a superare la paure che ci bloccano, proiettandoci verso il tranquillo vortice della vita».

Il Sardinia Film Festival si sposta ora ad Alghero, dal 3 al 7 luglio, per la tappa finale. I cortometraggi in gara si contenderanno il premio internazionale per la sezione fiction, con una giuria di qualità composta dal produttore Giannandrea Pecorelli, il Direttore Ufficio Promozione Culturale SIAE Daniela Alda Confalonieri ed il giornalista Abdelkarim Quakrim. Molto attesa la due giorni dedicata al cinema d’animazione e allo stato dell’arte in Italia, la Sardinia Animation Net, presso la sala convegni Mosaico Museo della Città.

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I problemi dei lavoratori della lista speciale della formazione professionale (L.R. 3/2008 art. 6 comma 1 lettera f) sono stati esaminati ieri dalla II commissione del Consiglio regionale, nel corso dell’audizione dei rappresentanti regionali di Uil e Snals. Si tratta di circa trecento lavoratori che fanno capo contrattualmente alla direzione generale dell’assessorato del Lavoro e che prestano la loro opera negli uffici del medesimo assessorato ed anche negli Enti locali nonché nelle amministrazioni del comparto regionale e pubblico.

Giampaolo Spanu (segretario Uil-Fpl) e Cesare Carta (Snals-Confsal) hanno denunciato, dinanzi al parlamentino presieduto da Alfonso Marras (Riformatori sardi), la mancata attuazione della determina dirigenziale del 17 gennaio 2018, con la quale sono stati riconosciuti ai lavoratori gli arretrati per l’applicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro e dal 30 luglio 2015 quelli relativi al fondo incentivi a partire dal 2009.

«Importi mai corrisposti – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali – nonostante lo specifico stanziamento nella legge di Stabilità 2018.»

«Nel marzo del 2019 – così hanno spiegato Giampaolo Spanu e Cesare Carta – dopo aver inutilmente sollecitato il direttore generale dell’assessorato del Lavoro, si è quindi proceduto con la comunicazione dell’avvio delle procedure legali e degli atti ingiuntivi per ottenere il pagamento di quanto dovuto ai lavoratori.»

A conclusione di un breve dibattito al quale hanno partecipato i consiglieri Stara (Progressisti), Desiré Manca (M5S), Comandini (Pd), Piras (Lega), il presidente Alfonso Marras ha assicurato l’impegno della commissione per una definizione della vicenda ed ha preannunciato una formale comunicazione indirizzata all’assessore regionale e al direttore generale dell’assessorato del Lavoro.

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La commissione Governo del territorio presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha ascoltato una delegazioni di Sindaci dell’autorità di bacino regionale sul Piano alluvioni della Sardegna.

Dagli amministratori locali è arrivato un appello alla ripresa del confronto di merito con la Regione perché, in base ad una delibera di Giunta del dicembre dell’anno scorso adottata senza concertazione con le parti interessate, in molte realtà le aree sottoposte a vincolo hanno una estensione eccessiva e le cartografie non corrispondono allo stato dei luoghi. Il caso di Terralba, ha sostenuto in particolare il sindaco Sandro Pili, è emblematico: l’imposizione di vincoli sull’intero agro e buona parte del centro abitato ha obbligato il Comune a sospendere le concessioni edilizie già rilasciate e bloccare i progetti in corso, determinando una grave crisi economica senza peraltro “disinnescare” un possibile contenzioso di notevoli dimensioni.

Noi riteniamo, ha affermato poi il sindaco di Uta Giacomo Porcu, che senza il contributo degli Enti locali lo stesso procedimento di pianificazione non sia completo e, nel merito, a parte alcuni errori materiali riguardanti le altezze al livello del mare, non ci sembra adatta la metodologia “unidimensionale” adottata, che la letteratura scientifica di settore applica alle zone alpine. Come amministratori, ha concluso, siamo i primi a volere il massimo della sicurezza ma in un quadro di regole certe, reali e condivise che finora non c’è.

Il direttore generale del Distretto idrografico della Sardegna, Alberto Piras, ha ripercorso brevemente le diverse fasi della pianificazione, ricordando la collaborazione con gli specialisti dell’Università di Cagliari anche nelle simulazioni riguardanti la qualità e la velocità delle alluvioni, secondo un principio di precauzione che cerca di intercettare anche pericoli diversi da quelli conosciuti.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Angelo Cocciu (Forza Italia), Maria Laura Orrù e Antonio Piu (Progressisti), Francesco Mura (Fdi), Franco Mula (Psd’Az), Valter Piscedda e Roberto Deriu (Pd), Roberto Li Gioi del M5S.

Il presidente della commissione Giuseppe Talanas, nelle conclusioni, ha assicurato che saranno svolti tutti gli approfondimenti necessari nell’ambito di un percorso concertativo che consentirà ai Comuni di acquisire ogni elemento utile per le decisioni da adottare nell’interesse delle diverse comunità.

Nella seconda parte della riunione, presenti l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, l’amministratore unico di Abbanoa Spa Abramo Garau, il direttore generale Sandro Murtas e tecnici del Genio civile, sono stati affrontati i problemi del servizio idrico in alcuni centri della Bassa Baronia e nel comune di Posada.

In entrambi i casi, è emerso dagli interventi, non ci sono nel breve termine progettualità in grado di dare una risposta strutturale e definitiva al deficit di approvvigionamento idrico. L’assessore Roberto Frongia, per quanto riguarda in particolare la Bassa Baronia, si è impegnato a costituire una “unità di crisi” con il compito di individuare le migliori soluzioni tecniche assicurando il costante coordinamento con le amministrazioni locali interessate. Per Posada, invece, Abbanoa metterà in servizio quanto prima un impianto di supporto alla rete principale.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Roberto Deriu del Pd, Franco Mula del Psd’Az, Michele Ennas della Lega ed Elena Fancello del M5S.

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La Seconda commissione consiliare ha svolto l’audizione dei rappresentanti dell’associazione degli editori sardi, Simonetta Castia (presidente) e Paolo Sorba, per raccogliere le osservazioni dell’Aes in ordine alla partecipazione della Regione e degli editori sardi alla trentaduesima edizione del Salone internazionale del libro, tenutasi a Torino lo scorso maggio.

I vertici dell’associazione che rappresenta gli editori che operano nell’Isola hanno contestato duramente la scelta «ostile» della passata amministrazione regionale di affidare, attraverso un bando ad evidenza pubblica con il criterio del massimo ribasso, l’organizzazione degli spazi espositivi nel centro fieristico il Lingotto, dove si è svolta la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria. Simonetta Castia e Paolo Sorba hanno evidenziato come il servizio, affidato con un ribasso di oltre il 40% ad una società privata sassarese, non sia stato perfettamente corrispondente alle richieste specificate nel bando di gara ed abbia penalizzato l’editoria sarda, attestato che la quasi totalità delle case editrici della Sardegna hanno partecipato al salone del libro negli spazi espositivi gestiti e organizzati direttamente dall’Aes.

L’associazione degli editori ha quindi chiesto alla commissione presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) di verificare i margini politici ed amministrativi per una rinnovata collaborazione tra la Regione e l’Aes, considerato che quest’ultima dal 1988 ha sempre supportato l’azione della Regione nella partecipazione al Salone del libro di Torino. L’ulteriore auspicio formulato dagli editori ha riguardato la modifica della legge del settore, la legge n. 22 del 1998.

A seguire, la seconda commissione ha ascoltato i rappresentanti degli “stabilizzandi Enas” (Giovanni Ledda e Roberta Schiffino) che hanno riproposto l’annoso tema della mancata stabilizzazione di dodici lavoratori che prestano la loro opera negli uffici dell’Ente acque della Sardegna e che vengono retribuiti dietro presentazione di fattura. «Siamo delle finte partite Iva – hanno affermato Giovanni Ledda e Roberta Schiffino – e le nostre prestazioni sono rese in un regime perfettamente assimilabile a quello del lavoro subordinato». A sostegno della loro tesi, gli stabilizzandi Enas hanno ricordato come nel sistema Regione altri lavoratori con partita Iva siano stati stabilizzati nell’ambio del relativo programma conclusosi nella scorsa legislatura. Il presidente della commissione ha quindi ricordato la risoluzione adottata dalla Seconda commissione l’11 dicembre 2018 ed in particolare l’esortazione rivolta ai dirigenti dell’Enas a “riesaminare la situazione di coloro che hanno prestato attività lavorativa presso l’ente, con modalità assimilabili al rapporto di lavoro subordinato, assicurandosi di applicare criteri uniformi e omogenei volti ad evitare disparità di trattamento tra gli stessi”.

Su sollecitazione dei consiglieri Stara (Progressisti), Comandini (Pd), Desiré Manca (M5S) e Agus (Progressisti), il presidente del parlamentino del lavoro ha quindi preannunciato la convocazione in commissione, per un’audizione, dell’assessore del Personale e dei vertici dell’Enas.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha firmato l’ordinanza che regolamenta lo svolgimento di spettacoli all’aperto e di piccoli intrattenimenti organizzati dai titolari dei pubblici esercizi, limitando contestualmente i rischi derivanti dall’inquinamento acustico.

I titolari di pubblici esercizi che organizzano nel periodo estivo intrattenimenti all’aperto (es. piano bar, disco-bar) dovranno rispettare i seguenti orari per le emissioni sonore: dalle ore 19.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo.

L’ordinanza, la n. 179, pubblicata oggi, martedì 3 luglio, sarà in vigore dal 5 luglio al 16 settembre 2019.

«Si tratta di uno strumento che mira a contemperare da una parte le esigenze dei gestori di pubblici esercizi che organizzano spettacoli all’aperto e dall’altra le richieste dei cittadini residenti nelle aree interessate di poter riposare tranquillamente nelle ore notturne», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

L’obiettivo è incrementare l’occupazione nel settore delle attività produttive locali, facendo sì che i cittadini possano fruire il più possibile degli spettacoli di intrattenimento all’aperto. Ciò si concretizza in una riduzione del fenomeno del pendolarismo notturno verso altre località e nella contestuale eliminazione di qualsiasi elemento di disturbo e di disagio per i cittadini in termini di inquinamento acustico.

«L’ordinanza mira anche a prevenire alcuni casi, avvenuti in passato, di interferenze tra emissioni sonore prodotte da locali ubicati l’uno vicino all’altro – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai -. A questo proposito, è stato disposto il divieto di svolgere intrattenimenti musicali all’aperto in concomitanza con altri spettacoli che si tengono a meno di 100 metri di distanza l’uno dall’altro. Particolare tutela dovrà essere osservata anche nei confronti di eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale presso il Teatro Centrale di piazza Roma, l’anfiteatro di Piazza Marmilla e la stessa piazza Roma. In quel caso, il divieto di svolgere in contemporanea intrattenimenti all’aperto da parte dei pubblici esercizi si estende fino ai 200 metri di distanza.»

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Grande attesa per sabato 6 luglio, serata di inaugurazione del Waterfont Costa Smeralda 2019 che per il secondo anno consecutivo ospiterà brand di lusso, intrattenimento ed eventi nella prestigiosa banchina del Porto Vecchio di Porto Cervo.

Salotto di grande eleganza e fascino disegnato dall’architetto Gio Pagani e realizzato da Filmmaster Events per conto di Smeralda Holding, Waterfront Costa Smeralda è sinonimo di stile assoluto. Durante la serata saranno annunciate le tante novità della nuova edizione 2019, gli eventi inediti, gli atelier ed i brand di lusso che saranno ospiti del nuovo salotto smeraldino.

Ospiti speciali della serata di inaugurazione saranno Joe Bastianich Project ed i Morcheeba.

Appuntamento per sabato 6 luglio, alle ore 19.30, presso il Porto Cervo Marina (Molo Vecchio).

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«La sala parto dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari rischia di chiudere per mancanza di personale ostetrico, nonostante lavori a ritmi serrati, con circa 700 parti dall’inizio dell’anno. Ma tutta l’Azienda, unico hub di secondo livello del nord della Sardegna, non riesce a garantire la copertura dei turni, né le ferie al personale sanitario: l’Azienda è una polveriera, risulta difficile l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA).»

L’allarme arriva da Fausta Pileri, segretaria territoriale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri.

«Dopo due anni di promesse – spiega Fausta Pileri – si è finalmente svolta venti giorni fa una selezione per il reclutamento di personale ostetrico. La graduatoria è stata deliberata ma le assunzioni non sono ancora avvenute, con la conseguente sospensione delle ferie già programmate per il mese di giugno.»

«Oltre alle ostetriche, mancano all’appello numerose figure professionali: dagli infermieri al personale di supporto fino ai perfusionisti: il Direttore Generale si è giustificato dicendo di essere in attesa dei finanziamenti da parte dalla Regione, finanziamenti che l’assessore della Sanità Mario Nieddu dichiara di aver già messo a disposizione.»

«Negli ultimi anni la situazione è precipitata: quasi tutti i reparti della ex AOU sono in sofferenza, ma anche al SS. Annunziata non va meglio, ad esempio in rianimazione. Le gare per il rifornimento di beni, dispositivi, presidi e apparecchiature vanno a rilento: in alcuni dipartimenti mancano persino le sedie per i pazienti e le persone si portano da casa acqua e medicinali, carenti o assenti in farmacia.»

«Dopo la chiusura dei punti nascita di Ozieri, Tempio, La Maddalena e il Policlinico Sassarese, con 530 parti all’attivo nell’ultimo anno e un trend positivo – sottolinea Fausta Pileri – non si capisce come mai sia rimasto aperto quello di Alghero, con 160 parti ad oggi e 14 ostetriche in turnazione, contro le 10 attualmente in turno nella Sala Parto dell’AOU di Sassari. La sanità in Sardegna non dovrebbe essere uguale per tutti?»

«Sorge il dubbio che ci sia un disegno politico diretto a distruggere il nord ovest della Sardegna – attacca la segretaria territoriale del Nursind di Sassari – per favorire il nord est o agevolare grandi gruppi privati in grado di sopperire alle carenze della sanità pubblica.»

«Come Nursind – conclude Fausta Pileri – ricorreremo in tutte le sedi competenti per tutelare la salute pubblica ed il benessere del personale sanitario, a partire dall’assessorato della Sanità, a cui abbiamo ribadito lo stato di cose in un incontro due giorni fa. Se non avremo risposte entro breve, ci riserviamo di mettere in atto ogni azione di protesta in nostro potere.»

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Torna a Dolianova, per il quarto anno consecutivo, il festival letterario “Street Books”, organizzato dal Circolo dei Lettori Miele Amaro. Nove giornate fitte di incontri, spettacoli e dibattiti, fra letteratura, musica, arte, cinema, impegno civile e puro intrattenimento, sotto il tema “Il mondo è di chi lo legge”.

Dal 10 al 18 luglio sono quaranta gli appuntamenti in programma: Ascanio Celestini, Andrea Vitali, Cristiano Cavina, Dan Peterson, Gavino Murgia, fra gli ospiti.

Il ricco cartellone verrà presentato a Cagliari domani, giovedì 4 luglio, alle 11.00, all’Exma, negli spazi del Radio X Social Club. Interverranno Gianni Stocchino, direttore artistico del festival, Ivan Piras, sindaco di Dolianova, Chicco Fenu, assessore della Cultura del comune di Dolianova, e i rappresentanti di ARST (Azienda Regionale Sarda Trasporti).

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Si apre all’insegna del blues il trittico di concerti del Sarroch Music Expo, la rassegna con cui la cooperativa Vox Day ritorna a distanza di anni a Sarroch, per riprendere il cammino che in estati passate ha portato nel paese a una trentina di chilometri da Cagliari nomi del calibro di Deep Purple, Simple Minds, Motorhead, Gogol Bordello, Gong, Tuxedomoon, Jefferson Starship, Jethro Tull, Placebo, Subsonica, Negrita, Roy Paci ed Africa Unite.

Il compito di inaugurare la nuova serie di appuntamenti con la musica di qualità, venerdì sera (5 luglio), alle 21.30, all’Anfiteatro Parco Pubblico con ingresso gratuito, spetta ai Don Leone, ovvero Donato Cherchi (voce e armonica a bocca) e Matteo Leone (chitarra, batteria a piedi e voce) con il loro originale blues dalle influenze elettriche, aride e rauche. Il duo sulcitano si è formato tre estati fa, per registrare poco tempo dopo l’Ep “Welcome to South West” che ha raccolto subito un ottimo consenso della critica, lanciando i Don Leone sui principali palchi isolani e su quello del Monk di Roma per il Mojo Station Blues Festival, fino alla vittoria dell’Italian Blues Challenge del 2017. Dopo un road trip negli Stati Uniti, lungo il delta del Mississippi, e aver collezionato una preziosa qualificazione alle semifinali dell’International Blues Challenge a Memphis, arrivando tra le prime venti formazioni partecipanti, l’anno scorso il duo ha rappresentato l’Italia nella finale dell’European Blues Challenge, a Hell, in Norvegia, sfiorando il podio.

Prossimo appuntamento nel cartellone del Sarroch Music Expo mercoledì 24 luglio: attesi protagonisti del concerto, in programma allo Stadio Comunale, i Morcheeba, nome di punta della rassegna. Tra i pionieri del trip-hop, la band inglese fondata nel 1995 e guidata dalla cantante Skye Edwards con il chitarrista Ross Godfrey, conta più di dieci milioni di dischi venduti, oltre a una costante attività di tour in tutto il mondo. I biglietti, a 30 euro (più diritti di prevendita) si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Vivaticket, così come quelli per gli I Hate My Village, rivelazione dell’anno della scena indipendente italiana, sul palco di Villa Siotto il 6 agosto per il terzo ed ultimo concerto della rassegna.

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Venerdì 5 luglio, alle ore 10.30, saranno presentati alla stampa e ai cittadini i vincitori del Concorso di idee: Un nome e un logo per la Manifattura Tabacchi di Cagliari, lanciato da Sardegna Ricerche con l’obiettivo di dare all’antica struttura industriale un’identità visiva rispondente alla nuova funzione di polo culturale innovativo, laboratorio di contaminazione tra arte, scienza e tecnologia.

Il concorso ha un montepremi di 7.200 euro, così suddivisi: 5000 euro per il vincitore, 1.200 per il secondo classificato, 1.000 per il terzo. Al termine della proclamazione dei tre progetti vincitori, sarà inaugurata la mostra dei venti elaborati più meritevoli, selezionati a partire dalle 499 proposte pervenute dalla commissione di valutazione composta dai commissari esterni Marco Tortoioli Ricci e Paolo Iabichino, e dai commissari interni Silvia Marcis, Sandro Angioni e Linda Di Pietro, manager culturale di Manifattura.

Il programma dell’evento prevede gli interventi dell’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, del Direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu, del presidente della commissione di valutazione, Marco Tortoioli Ricci, della responsabile e della manager culturale di Manifattura, Sandra Ennas e Linda Di Pietro.

«La Manifattura stessa – spiega l’assessore Giuseppe Fasolino – è il simbolo di una Sardegna che riconquista i propri spazi per restituirli alla collettività, ricordando il passato e riconquistando il presente per restituire un futuro alle prossime generazioni. Questi luoghi, incastonati tra il fronte del mare e il centro storico del capoluogo della Sardegna, rappresentano idealmente l’inizio della sfida di un’isola che, forte della sua cultura, della sua creatività, della sua apertura all’innovazione, vuole proiettarsi sullo scenario internazionale, essere protagonista nel Mediterraneo e inseguire quella ripresa che non è soltanto economica, ma anche culturale, sociale e identitaria

La decisione di esporre i migliori progetti è stata presa da Sardegna Ricerche in ragione della quantità e qualità delle proposte, segno di una marcata vitalità territoriale e di un’evidente voglia di partecipazione. Nelle parole del presidente della commissione, Marco Tortoioli Ricci: «Una tale partecipazione è la dimostrazione di quanto oggi la comunicazione in chiave visuale, possa a pieno titolo dirsi patrimonio acquisito del nostro Paese, per una nuova crescita in chiave policentrica della cultura visuale testimoniata dalla maturità e la scioltezza con cui la interpretano le nostre giovani generazioni di progettisti».