6 September, 2024
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Giampaolo Murru, 48 anni, è il nuovo allenatore del Guspini, squadra che sarà al via del prossimo campionato di Eccellenza regionale. L’allenatore iglesiente è stato protagonista di due splendide stagioni alla guida del Villamassargia che ha prima portato alla vittoria e alla promozione nel girone B del campionato di Prima Categoria, davanti alla Monteponi, sua ex squadra sia in campo sia in panchina, e poi ad un brillantissimo campionato nel girone A di Promozione, concluso al sesto posto dopo una lunga permanenza al quarto posto, alle spalle delle tre grandi San Marco Assemini ’80, La Palma Monte Urpinu e Carbonia. I risultati raggiunti non sono passati inosservati e la società guidata da Stefano Serpi lo ha scelto per la prossima stagione in Eccellenza.

Con questa “promozione”, Giampaolo Murru ritorna così in quel campionato, l’Eccellenza, che lo ha visto per tantissimi anni protagonista da calciatore, ben cinque volte capocannoniere, e dove ritrova un’altra ex squadra, il Carbonia. Giampaolo Murru da calciatore, in una carriera ultraventennale, ha messo a segno circa 500 goal.

 

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Non tutti lo sanno, ma forse senza Alan Lomax i Beatles ed i Rolling Stones non sarebbero mai esistiti. E sarebbe andata perduta gran parte della musica blues afroamericana con tutte le sonorità che di lì a poco avrebbero fatto nascere il rock and roll. A far luce sull’infaticabile lavoro di questo etnomusicologo americano, classe 1907 con antiche origini italiane, è il docufilm “Radici” di Luigi Monardo Faccini, presentato in prima visione in Sardegna, a Villanova Monteleone, per la tappa del Sardinia Film Festival dedicata al documentario.

Quello di Luigi Monardo Faccini è un docufilm intenso, nato da un’idea di Marina Piperno e prodotto e distribuito dall’Istituto Luce-Cinecittà, che permette di imboccare un percorso tra il presente e il passato della musica popolare, attingendo da introvabili documenti d’archivio sonori e visivi.

Un po’ dello spirito del suo amato blues Lomax lo aveva trovato anche in Italia tra il 1953 e il 1954, nel suo viaggio lungo la Penisola in compagnia di Diego Carpitella, noto collaboratore dell’antropologo Ernesto De Martino. I due studiosi, insieme riuscirono a cristallizzare gli ultimi echi della tradizione popolare italiana, registrando un numero impressionante di sonorità che, di lì a poco, l’industrializzazione incombente avrebbe forse spazzato via con la sua spinta verso il progresso.

Solo un rimpianto: la Sardegna. Perché per mancanza di fondi, Lomax non riuscì a venire nell’isola.

«Avendo sentito le registrazioni di Giorgio Nataletti fatte nel 1951, lui aveva anche capito che nell’isola c’era il cuore dell’universo Mediterraneo – ha spiegato Luigi Monardo Faccini -. Probabilmente la riteneva una specie di boa sulla quale avevano fatto approdo tutti gli apporti del Medio Oriente, poi deviati verso il centro e il nord Europa. Voleva impadronirsi anche di queste radici.»

Ma se Lomax non vi riuscì, Luigi Monardo Faccini in qualche modo ha colmato questo desiderio portando in Sardegna una parte del suo documentario. Questo percorso verso la terra dei tenores ha seguito le tracce del Coro di Neoneli, il gruppo guidato da Tonino Cau, che sul palco di Villanova Monteleone, di fronte al un pubblico numeroso del festival, ha presentato alcuni dei suoi brani più rappresentativi, accompagnato dalle launeddas di Orlando ed Eliseo Mascia.

Nel documentario si riscopre uno scrigno impressionante di espressività popolari, dalla tarantella di Monte Marano ai gruppi genovesi del trallallero, fino ai canti di lavoro veneziani ed i tenores sardi.

«La mia idea di cercare le radici del rock and roll è nata da bambino proprio grazie ai dischi in vinile di Lomax, lui aveva capito che la ritmica nativa era quella dei tam tam – ha affermato il regista -. Aveva capito che anche un’espressione polifonica contrappuntistica come il trallallero genovese ha corrispettivi in alcuni canti dei pigmei africani. E aveva anche scoperto che c’è un po’ di blues in tutta la musica popolare, nei canti di lavoro o di lamento e, in qualche modo, anche nel quattro/quarti utilizzato nel ballo a sulittu o dalle launeddas.»

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Lunedì 1 luglio, alle 18.00, si insedia il nuovo Consiglio comunale di Calasetta, eletto lo scorso 16 giugno. Sono sei i punti all’ordine del giorno della seduta convocata dal neo sindaco Claudia Mura: insediamento del Consiglio comunale con l’esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità del sindaco e dei consiglieri comunali; giuramento del sindaco; comunicazione della nomina dei componenti della Giunta e del vicesindaco; presentazione al Consiglio degli indirizzi di governo; presa d’atto dei capigruppo consiliari e, infine, nomina della commissione elettorale.

Ricordiamo la composizione del nuovo Consiglio comunale.

Maggioranza (lista Calasetta 250), 8 consiglieri: Matteo Cabras, Giuseppe Scopelliti noto Peppino, Roberto Sinzu, Igor Lobascio, Laura Farris, Claudio Mercenaro, Simone Baghino ed Ambra Cincotti.

Minoranza (Noi per Calasetta), 4 consiglieri: Remigio Scopelliti, Antonio Vigo, Alessandro Murru ed Angelo Serrenti.

 

 

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Le vecchie glorie del Carbonia hanno vinto il Memorial “Toto Cesaracciu”, superando le vecchie glorie del Guspini con il punteggio di 3 a 2. E’ passato per primo in vantaggio il Guspini, raggiunto e superato con tre goal dal Carbonia, prima del goal del definitivo 3 a 2. Per il Carbonia hanno segnato Salvatore Castronovo, Floriano Congiu ed Alessandeo Leone; per il Guspini Franco ed Annibale Ibba.

Carbonia e Guspini sono due delle squadre allenate in carriera da Toto Cesaracciu (con il Carbonia ha conquistato la promozione in serie D nella stagione 1977/78) che nel Carbonia ha anche giocato (111 presenze e 3 goal). Erano presenti anche alcuni giocatori del Quartu (Andrea Pinna, Mario Mureddu, Antonello Gariazzo), altra formazione allenata da Toto Cesaracciu.

La giornata-ricordo di Toto Cesaracciu è proseguita al Ristorante Tanit, a pranzo, al termine del quale sono state consegnate alcune targhe alle due squadre, alla famiglia di Toto Cesaracciu (presenti la moglie e due dei tre figli), a Luciano Serena (calciatore della mitica Carbosarda). Elvio Verniani, presidente del Carbonia promosso in C2 nella stagione 1981/82, ha donato quattro copie del libro “Dalla Carbosarda alla Pol. Carbonia…Io c’ero” a due giocatori del Quartu dei primi anni ’80, Mario Mureddu ed Antonello Gariazzo (che Elvio Verniani, se avesse potuto, avrebbe voluto nel “suo Carbonia”), all’ex Franco Giordano e all’ex presidente del Guspini Agus.

                                      

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[20:37, 29/6/2019]

Si sono concluse le ricerche di Massimo Mallus, il 52enne disoccupato sospettato di aver ucciso a coltellate la sorella 55enne Susanna, a Quartu Sant’Elena. L’uomo è stato preso in consegna dai militari impegnati nelle ricerche, appena recuperato dal 118 in stato confusionale in giro per Quartu Sant’Elena, a seguito di alcune segnalazioni di cittadini, e condotto all’ospedale Brotzu.

   

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Sono tre gli incendi che oggi hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Servizio regionale antincendio con il coordinamento del Corpo forestale.

Il primo iIncendio si è sviluppato nelle campagne del comune di Tempio Pausania, in località “Poi”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Limbara.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Tempio Pausania, coadiuvato da una squadra dei VVF di Tempio Pausania e dai volontari dell’associazione AVPC di Tempio Pausania.

L’incendio ha interessato circa 200 mq di sterpaglie in periferia dell’abitato. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 14.36.

Il secondo incendio nelle campagne del comune di Ballao, in località “Is Abiois“, dove sono intervenuti tre elicotteri provenienti dalle base elicotteri del Corpo forestale di Pula, San Cosimo e Villasalto.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Escalaplano, coadiuvato dal personale del Corpo forestale della Stazione di San Nicolò Gerrei e del Gruppo analisi e utilizzo del fuoco di Cagliari Ha collaborato nelle attività di spegnimento il personale dei cantieri Forestas di Escalaplano-Unghecuaddus e Villaputzu-Monte Gironi.

L’incendio ha interessato canneti e macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 16.30.

Il terzo incendio, infine, nelle campagne del comune di Villa San Pietro, località “Rio Mannu”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Pula.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Pula, coadiuvato dal personale della Compagnia barracellare di Villa San Pietro.

L’incendio ha interessato una fascia di canne e vegetazione riparia in periferia abitato. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 17.00.

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Per la rassegna “Actor Giovane”, organizzata al Teatro delle Saline dalla Scuola d’Arte Drammatica di Cagliari, sarà in scena domenica 30 giugno, alle 21.00, la compagnia Origamundi con Tanto pe’ Cantà”.

La rassegna “Actor Giovane” costituisce un momento di verifica all’interno della Scuola d’Arte Drammatica, ma anche una vera e propria festa che, iniziata l’ 8 giugno, terminerà il 7 luglio. Oltre ai saggi dei corsisti della Scuola sul palco salgono anche attori professionisti che collaborano come docenti, con spettacoli di compagnie ormai affermate e riconosciute.

Il regista Ivano Cugia mette in scena un “concerto teatralizzato”, che gioca in modo quasi irriverente e mai banale, con i più famosi brani della musica italiana, passando dall’Opera, alla canzone popolare per arrivare al pop moderno. Uno spettacolo per nostalgici del tempo ma anche per i più giovani, perché la Musica non ha età, un omaggio al nostro Paese, ricco di fascino, storia e sensazioni magiche. Ideazione e regia dello spettacolo sono di Ivano Cugia, in scena Andrea Gandini, Adriana Monteverde, Ivano Cugia; foto di Carla D’Alberto.

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Ferma presa di posizione del consigliere regionale del Partito sardo d’Azione Fabio Usai sull’emergenza del polo industriale di Portovesme e sulla RWM di Domusnovas.

«Il futuro industriale del Sulcis Iglesiente continua a essere fortemente in discussione a causa della visione anacronistica, ideologizzata e irreale del M5S e del suo leader, il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio – attacca Fabio Usai -. Non solo, il titolare del MISE continua a non presenziare ad ogni vertice ministeriale sulle principali vertenze industriali del territorio, quali, ad esempio, Sider Alloys, dimostrando di non volersi assumere fino in fondo la responsabilità di trovare delle soluzioni concrete, stabili e durature, nell’interesse delle migliaia di lavoratori, padri di famiglia, coinvolti nel Polo di Portovesme, ma addirittura dimostra con la sua inesistente strategia politica sul tema della decarbonizzazione, e delle indispensabili alternative per l’approvvigionamento energetico da istituire in assenza delle fonti fossili, di voler compromettere ogni velleità di ripartenza e rafforzamento del settore industriale in Sardegna e nel Sulcis Iglesiente, da qui ai prossimi decenni.
Una “non strategia” politico/istituzionale/industriale/energetica, degna di un leader ormai conosciuto per aver prodotto in un anno di responsabilità governativa sul tema dello Sviluppo Economico e di riflesso del Lavoro: il NULLA ASSOLUTO.»

«Nondimeno, per la forza politica da lui guidata, non sono forse sufficienti la crisi economica generalizzata nel Sulcis Iglesiente e le relative problematiche connesse alla ripartenza degli stabilimenti industriali di Portovesme, altrimenti non si spiegherebbe come mai da tempo è in atto un vero e proprio tentativo di far chiudere anche un’altra delle poche realtà produttive ancora in marcia nel territorio, ovvero la RWM – aggiunge Fabio Usai -. Prova ne è la mozione approvata negli ultimi giorni dalla Camera dei Deputati, con primo firmatario l’on. Pino Cabras, con l’obbiettivo non troppo celato di chiudere la fabbrica di Domusnovas senza che però venga concepito e attuato un concreto quanto credibile piano di riconversione del sito produttivo per le centinaia di lavoratori, padri di famiglia, coinvolti.
Il tutto facendo leva sui drammi delle popolazioni colpite dalla guerra in Yemen che, purtroppo, anche in caso di serrata dello stabilimento di Domusnovas non sarebbero interrotti in alcun modo. In quanto, in ogni caso, le armi verrebbero prodotte, vendute e acquistate dagli Stati coinvolti direttamente e indirettamente nel conflitto, in numerosi altri luoghi e modi.»

«Fermo restando il sostegno a ogni azione politica tesa a bloccare ogni conflitto nel mondo, è inaccettabile che per il territorio del Sulcis Iglesiente le uniche soluzioni proposte continuino a essere quelle dell’azzeramento dell’esistente senza però, prima, realizzare alternative credibili di rilancio economico-occupazionale – sottolinea il consigliere regionale sardista -.
Questo modo approssimativo di intendere la politica e di influire nella vita delle persone, da parte dei vari Di Maio, Cabras e compagnia, va censurato e rispedito senza tentennamenti al mittente. Il Sulcis Iglesiente ha urgente necessità di ottenere risposte concrete sui temi del lavoro, del salvataggio e del rafforzamento delle realtà produttive esistenti e della pianificazione e programmazione economica di tutti gli altri settori da qui ai prossimi decenni. Al governo nazionale va detto con forza che è arrivata l’ora di produrre meno chiacchiere ideologiche e slogan, e più fatti concreti nell’interesse di tutti i cittadini – conclude Fabio Usai -. Come Regione Sardegna continueremo a pretendere rispetto per i sardi e a fare tutto ciò che è in nostro potere per risolvere i tanti problemi irrisolti lasciati in dote dal passato e dall’inconcludenza di chi oggi avrebbe potere di intervenire ma non lo sta facendo o addirittura pone ostacoli come gli esponenti del M5S.»

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Proseguono dalle primissime ore di oggi, a Quartu Sant’Elena, le ricerche di Massimo Mallus, 52enne, disoccupato, sospettato di aver ucciso la sorella Susanna, 55 anni, disoccupata, separata, nella propria abitazione, in via Europa. Sull’omicidio indagano i carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena e del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Cagliari. L’uomo sospettato s’è reso irreperibile.

Sul luogo dell’omicidio si sono recati anche il Pubblico Ministero Alessandro Pili ed il medico legale dottor Roberto Demontis.

E’ ricercata anche l’arma del delitto, un coltello.

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La Cia Nord Sardegna contesta le elezioni per la nomina del Consiglio di amministrazione dell’Associazione allevatori della Regione Sardegna (AARS), l’ente che di fatto sostituisce le vecchie Apa, commissariate da oltre un anno.

Le votazioni si sono svolte oggi ma hanno visto andare alle urne un numero limitato di associati: «Queste consultazioni si sono rivelate come l’ennesimo atto di arroganza del commissario – denuncia Michele Orecchioni, presidente della Confederazione italiana agricoltori Nord Sardegna -. Molti associati erano all’oscuro delle votazioni, non avendo ricevuta nessuna convocazione o avviso al riguardo. Ci duole rimarcare che queste mancanze non sono una novità nei comportamenti del commissario, che per oltre un anno ha sempre evitato di coinvolgere nelle attività dell’ente tutte le associazioni di categoria e i soggetti interessati. Contestiamo con forza il metodo adottato per lo svolgimento di queste elezioni, ed essendo AARS un’associazione che usufruisce di fondi pubblici – conclude Michele Orecchioni -, chiediamo alla Regione Sardegna e quindi agli assessorati regionali preposti di vigilare e di verificare su quanto sta accadendo».