6 September, 2024
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Un minorenne cagliaritano è stato arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri della stazione di Pirri, sorpreso con oltre mezzo kg di droga. I militari nel corso di un ordinario servizio di pattuglia finalizzato al contrasto del traffico illecito di stupefacenti, hanno eseguito un’attività di perquisizione domiciliare nei confronti del giovane, notato con fare particolarmente sospetto, nella cui disponibilità, ben occultato in casa, è stato rinvenuto l’ingente quantitativo di stupefacente di svariata tipologia:
– oltre 100 grammi di cocaina suddivisa in tre buste;
– 5 panetti di hashish del peso totale di circa 500 grammi
– quasi 50 grammi di marijuana;
– un coltello a serramanico usato per tagliare lo stupefacente, materiali utili al confezionamento circa 50 € in banconote, ritenuto allo stato provento illecito.
Quanto trovato al giovane è stato immediatamente sequestrato; quest’ultimo è stato poi accompagnato presso la casa circondariale di Quartucciu.

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Un incontro educativo dedicato ai pazienti che svolgono la dialisi peritoneale a domicilio e ai familiari che ne condividono l’esperienza, mirato ad una migliore conoscenza della malattia renale cronica avanzata e alla gestione del trattamento. È stato questo il tema centrale della riunione organizzata nei giorni scorsi dalla struttura complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’Aou di Sassari, all’hotel Carlo Felice.

La dialisi peritoneale costituisce in Italia, e nel mondo, la metodica dialitica domiciliare più diffusa. È un trattamento continuo e fisiologico, con molti vantaggi clinici rispetto all’emodialisi. Per essere in grado di gestirla, prendersi cura di sé e collaborare con il personale sanitario – è stato detto durante l’incontro il paziente e i familiari devono essere formati alla gestione del trattamento, attraverso fasi di apprendimento costanti e ripetute nel tempo.

«Il paziente che svolge la Dialisi Peritonealespiega Maria Cossu, direttore della Struttura Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’AOU di Sassari può organizzare al meglio la propria vita, perché non è legato al trattamento in ospedale.»

Il vantaggio è quello di potersi spostare portando con sé l’attrezzatura. L’Aou di Sassari ha stipulato un contratto con l’azienda fornitrice del servizio che recapita a domicilio del paziente il materiale per la dialisi peritoneale e ne garantisce la fornitura anche negli spostamenti in Italia e all’estero.

«Il trattamento – aggiunge Vincenzo Fanelli, responsabile del Servizio di dialisi peritoneale e responsabile scientifico dell’incontro – viene eseguito in molti casi con una metodica automatizzata notturna che si giova di un controllo remoto dal nostro centro, attraverso un sistema cloud via modem telefonico. Questo, a esempio ha consentito a un paziente sassarese, che per diversi mesi all’anno vive in Sud America, di ricevere anche all’estero il materiale e avere un controllo terapeutico a distanza.»

La struttura sassarese segue 35 pazienti, tra questi alcuni bambini dai primi mesi di vita in dialisi peritoneale. Il più piccolo – fanno sapere i medici della Nefrologia, dialisi e trapianto – ha un anno e sarà al più presto avviato al trapianto, mentre un altro è stato trapiantato all’età di due anni, attualmente ha 10 anni e conduce una vita normale.

«Lo scopo – riprende Maria Cossu è quello di garantire al paziente la migliore qualità di vita e la possibiità di trapianto». E sabato durante l’incontro erano presenti proprio alcuni pazienti trapiantati che in passato hanno svolto la dialisi peritoneale e che hanno portato la loro testimonianza.

All’incontro hanno partecipato i medici e infermieri della struttura di Nefrologia, Dialisi e Trapianto. Si è discusso dell’igiene e della prevenzione delle infezioni, e con la dottoressa Maria Piredda del comportamento alimentare e dell’esercizio fisico, mentre il dottor Milco Ciccarese ha introdotto l’argomento dei trapianti di rene.

A parlare invece della gestione del paziente, nella parte riservata alla formazione e addestramento del paziente e del familiare, è stata Vanna Porcu, infermiera dedicata alla dialisi peritoneale.

 

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A partire dal mese di luglio, prenderà avvio la XIII edizione della “Summer School di Archeologia Fenicio-Punica”, frutto della collaborazione tra il comune di Sant’Antioco e il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università degli Studi di Sassari. Le attività sul campo, con la partecipazione di numerosi studenti e specializzandi, riguarderanno lo studio dei reperti di età fenicia e punica emersi nel corso dei più recenti scavi archeologici e una campagna di rilevamento planimetrico nei siti del Cronicario di Sant’Antioco e nel vicino centro di Monte Sirai a Carbonia; in parallelo si procederà nella selezione di campioni organici e inorganici per una serie di analisi di laboratorio programmate, al fine di incrementare il potenziale informativo del record archeologico.

Il programma della “Summer School” prevede altresì una nutrita serie di conferenze tematiche tenute da specialisti del settore, che coinvolgono numerosi archeologici impegnati in Sardegna e nel più ampio contesto del Mediterraneo antico tra il II e il I millennio a.C. Nell’ambito del gemellaggio tra il Comune di Sant’Antioco e la Municipalità di Tiro e dei rapporti scientifici tra l’Università di Sassari e l’Université Libanaise, che suggellano una vicinanza culturale concretizzatasi quasi tre millenni fa con la fondazione fenicia di Sulky, la “Summer School” ospiterà diversi studiosi libanesi e archeologi italiani impegnati nelle attività di ricerca nella sponda orientale del Mediterraneo.

Le conferenze serali, secondo il programma esposto nella locandina dell’evento, inizieranno giovedì 4 luglio e saranno aperte a tutti gli interessati, concludendosi venerdì 26 luglio con la presentazione in anteprima dei nuovi risultati scaturiti dalle ricerche in corso.

«Siamo molto felici di ospitare, anche quest’anno, la Summer School di Archeologia, giunta alla tredicesima edizione – commenta l’assessore della Cultura e dei Beni culturali del comune di Sant’Antioco Rosalba Cossu – è un appuntamento che dà lustro a Sant’Antioco, dandoci la possibilità di offrire il nostro contributo alla ricerca e allo studio sul patrimonio archeologico antiochense. E, soprattutto, ci gratifica essere parte di un’iniziativa che pone al primo posto il lavoro svolto dagli studenti e dagli specializzandi impegnati nella Summer School. A tutti loro auguro buon lavoro».

 

 

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Un 27enne quartese, D.M., con pregiudizi di polizia, è stato arrestato dai carabinieri del NORM della Compagnia di Quartu Sant’Elena, nell’ambito di mirati servizi antidroga nel rione quartese di via della Musica, oggetto di numerose segnalazioni quale abituale “piazza di spaccio”.
I militari dell’Arma, che monitoravano da giorni la sua abitazione, dove non era passato inosservato un viavai di persone sospette, nella serata di ieri hanno fatto irruzione nell’abitazione del giovane. L’esito della perquisizione domiciliare, cha consentito di rinvenire e sequestrare all’interno di una borsa nascosta nell’armadio della camera da letto, diversi involucri di cellophane, ciascuno contenente 10 tavolette di hashish, per un peso complessivo di 3,2 kg di sostanza stupefacente.
Alcune tavolette di droga fra l’altro, presentavano sulla confezione una particolare etichetta corrispondente alla riproduzione del marchio “23” e “5$”, molto richiesto sul mercato, che conferma una pratica utilizzata dai produttori e dagli spacciatori di droga per rendere le sostanze stupefacenti immesse sul mercato più invitanti ed accattivanti per gli acquirenti, oltre che per differenziarne la qualità.
Alla luce delle risultanze emerse, il giovane è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione della Procura della Repubblica di Cagliari, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Uta, in attesa dell’udienza di convalida. I militari cercheranno ora di far luce sulla filiera dello spaccio, risalendo ai grossisti dello stupefacente, certamente ben inseriti in quel contesto criminale.

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Mercoledì 26 giugno, ad Iglesias, alle ore 11.00, presso la Sala Remo Branca del Palazzo Municipale, Sebastiano Forteleoni e Grazia Villani presenteranno la XII edizione della Scuola Civica di Storia, intitolata “Memoria, Identità, Futuro”. Sono previsti  13 appuntamenti, dal 27 giugno al 12 dicembre, suddivisi tra la piazza Municipio e la sala Remo Branca.

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Ieri, in seguito al raggiungimento del numero massimo di bambini partecipanti – 40 -, sono state chiuse anticipatamente le iscrizioni al servizio di Colonia marina diurna, che si svolgerà presso la spiaggia di Porto Pino, dal 15 al 27 luglio 2019.

«Il divertimento è assicurato per i bambini e le bambine di età compresa tra i 6 e i 12 anni, che potranno godere di molteplici attività ricreative nell’acqua cristallina di Portopino», spiega il sindaco, Paola Massidda.

«La colonia marina diurna è un servizio importante in grado di accompagnare i bambini nel corso della stagione più bella dell’anno, attraverso giochi liberi e strutturati svolti sempre alla presenza di educatori qualificati. Siamo soddisfatti dell’alto numero di iscrizioni, che conferma la qualità e l’alto gradimento di questo servizio da parte delle famiglie della nostra città», aggiunge l’assessore delle Politiche giovanili, Loredana La Barbera.

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Ikea, multinazionale attiva nella produzione vendita e distribuzione di articoli di arredamento, sta assumendo oltre 60 diplomati e laureati. Le candidature, che possono essere effettuate sul sito dell’azienda nella sezione dedicata al lavoro, riguardano l’assunzione di addetti alla vendita, addetti alle relazioni con i clienti, addetti alla logistica ed altre figure oltre ad opportunità di stage e alla possibilità di inviare una candidatura spontanea, per i negozi di tutta Italia. Le persone che lavorano in Ikea sono schiette e concrete e condividono gli stessi valori, che sono alla base del lavoro e della cultura dell’azienda, e cioè collaborazione ed entusiasmo, aperte alla diversità e con la passione per l’arredamento, così da creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza di esse. Nella storia di Ikea, le idee migliori sono sempre nate dalle sfide più grandi ed è proprio questo che distingue l’azienda dalle altre, infatti, oggi Ikea è uno dei principali marchi di arredamento mondiali con circa un milione di persone che lavorano al suo interno …
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_ikea_giugno_2019.html .

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Sono 1.672 gli alunni delle scuole primarie sarde che hanno partecipato ai 31 percorsi guidati svolti nelle 13 fattorie didattiche accreditate della filiera lattiero-casearia, all’interno del programma ‘Latte nelle scuole – 2018/2019’, finanziato dall’Unione Europea e realizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo in cooperazione istituzionale con l’Unioncamere e le Camere di commercio. Questo dato regala alla Sardegna il primato nazionale in termini di adesione, rispetto agli oltre 13mila alunni coinvolti nel territorio italiano. Un importante risultato ottenuto dalla Camera di commercio di Cagliari, che ha curato nell’Isola le attività su incarico di Unioncamere.

Sulle 65 scuole della Sardegna che hanno aderito alla campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e suoi derivati, 28 hanno richiesto la partecipazione ai percorsi didattici in tutte le province. Positiva la collaborazione interistituzionale attuata con l’agenzia agricola regionale Laore Sardegna, la quale ha fornito supporto in tutte le fasi del progetto.

«Attraverso attività divertenti di constatazione diretta e di assaggio del latte e dei prodotti lattiero caseari – sottolinea Efisio Perra, componente Giunta della Camera di commercio di Cagliari – questa iniziativa ha permesso di far capire ai bambini i processi di lavorazione e i principi del corretto consumo e della conservazione del latte e dei prodotti derivati, facendo comprendere il valore della filiera lattiero casearia.»

È ormai noto a tutti che il latte è una fonte preziosa di nutrienti, ciò nonostante i consumi di questo prodotto e dei suoi derivati sono in continuo calo, decisamente al di sotto delle raccomandazioni fornite dalla comunità scientifica. Nelle scuole che hanno aderito al programma sono stati distribuiti gratuitamente latte fresco, yogurt e formaggi, con l’intento di far conoscere ai bambini le caratteristiche nutraceutiche e apprezzare i sapori di questi alimenti che dovrebbero essere inseriti all’interno di una dieta varia ed equilibrata.

«L’entusiasmo mostrato dalle scuole primarie della Sardegna – spiega ancora Efisio Perra – dimostra la bontà di questa iniziativa, che ci piacerebbe ripetere anche nel corso del prossimo anno. I referenti scolastici (insieme ai 222 docenti coinvolti nelle attività) confermano il forte interesse suscitato nei bambini. La Camera di commercio di Cagliari – conclude il rappresentante della Giunta camerale – si dice pronta, sin da ora, a ripetere l’esperienza che ha grandi ricadute oltre che sul piano della salute e quindi di una formazione agroalimentare corretta delle nuove generazioni, sul sistema produttivo. Questo compito rientra in pieno tra le prerogative della Camera di commercio, cerniera tra il settore delle imprese e il tessuto sociale nel suo complesso.»

Il consumo di latte è in calo costante in tutto il territorio italiano (-20 per cento negli ultimi anni) e questa è una diretta conseguenza del cambiamento dello stile di vita e delle nuove tendenze alimentari. In controtendenza gli acquisti di yogurt biologici, formaggi bio e latte fresco biologico (+8 per cento nel 2018, dati Nomisma). Il 52 per cento degli italiani acquista prodotti biologici alla ricerca di maggiori benefici sulla salute, spesso su consiglio del medico curante.

In Italia, 4 bambini su 10 sono sovrappeso. Una tendenza che non appartiene soltanto al nostro Paese, non a caso la Commissione Europea sin dal 2009 porta avanti il programma ‘Latte nelle scuole’, mirato ad incentivare il consumo di latte, frutta e verdura nelle scuole e abbandonare merendine e snack che, come è noto, sono ricchi di zuccheri, grassi e sale.

La Camera di commercio è l’istituzione pubblica di interfaccia del sistema delle imprese locali. Il Ministero competente ha individuato il sistema camerale per avvicinare e far conoscere alle nuove generazioni le imprese della filiera, portando gli alunni nei luoghi di produzione e permettendo loro di fare delle esperienze anche manuali nelle fattorie accreditate. Un’iniziativa che sembra promettere bene, se è vero che circa il 30 dei bambini coinvolti nel programma si è adeguato alle indicazioni sul corretto consumo del latte.

Tra le attività svolte dai bambini nei percorsi guidati, citiamo:

Accoglienza e presentazione della fattoria

Visita guidata della fattoria

Visita del caseificio

Cenni sull’agricoltura e l’allevamento

Mungitura

Il percorso del latte

La lavorazione del latte

Laboratorio caseario con i bambini

Degustazione dei prodotti aziendali

Visita museale

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Dopo una domenica di tregua, nel corso della quale non si sono registrati incendi, oggi sono stati quattro gli interventi dei mezzi aerei del Servizio regionale antincendio coordinati dal Corpo forestale.

Nelle campagne di di Villaperuccio  località “S’Ettadorgiu de Is Eguas”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Marganai.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette sul posto dal Corpo forestale della Stazione di Santadi  coadiuvate da volontari della Protezione civile di Santadi.

L’incendio ha bruciato 0,005 ha di macchia mediterranea. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 16.20.

Nelle campagne del comune di Codrongianus, in  località “Melas”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Anela ed uno della base elicotteri del Corpo forestale di Bosa.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette sul posto dal Corpo forestale delle Stazioni di Ploaghe, Thiesi, Sassari, coadiuvate dai Vigili del fuoco di Sassari, Forestas Osilo (Sant’Antonio), barracelli Florinas, Volontari Osilo (AVIS)

L’incendio ha bruciato 2,1 ha di terreno incolto (maggior parte), macchia evoluta, bosco di leccio ed essenze resinose. L’incendio è in fase di bonifica a terra.

Nel comune di Cagliari, in località “Mass.a Fulio”, nei pressi degli uffici della Motorizzazione civile, fra la strada Statale 131 dir e la la strada Statale 554. L’intensità del fumo e la vicinanza a due strade particolarmente trafficate, ha reso necessario l’intervento di un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Pula e un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Villasalto.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette su posto dal Corpo forestale della Stazione di Sinnai  coadiuvate dal Gruppo Analisi ed Uso del Fuoco (GAUF) del CFVA di Cagliari, VVF Cagliari, Forestas (Monastir-Santa Lucia), Volontari Cagliari (V.A.B. Sardegna), Volontari Quartu Sant’Ekena (NOS),

L’incendio ha interessato 5/6 ha di terreno incolto e si trova in fase di bonifica a terra.

Nel comune di Ollolai, in località “C. Cottu”, infine, sono intervenuti un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Sorgono, un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Farcana, un Canadair decollato dall’aeroporto di Alghero.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette sul posto dal Corpo forestale delle Stazioni di Gavoi, Sorgono coadiuvate da una squadra Forestas Teti, due squadre Forestas Nuoro (Jacu Piu, Janna Bentosa), una squadra Forestas Fonni (Corre Boi), Volontari Tonara (S’Alasi), Volontari Sorgono Protezione civile.

L’incendio ha interessato macchia mediterranea. L’incendio è in fase di bonifica, anche con l’ausilio dei due elicotteri.

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«I dati sulla diffusione della Peste suina africana ci dicono che l’eradicazione è ormai a portata di mano. Da nove mesi non sono stati rilevati focolai nei suini domestici e la malattia è in via di autoestinzione nei cinghiali in molte aree della Sardegna, dove solo lo 0,1% degli esemplari controllati nell’ultimo anno sono risultati positivi al virus.»
Sono le parole dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, a margine della visita degli ispettori della Commissione europea, iniziata oggi, con un focus sulla situazione attuale da parte dei tecnici dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Psa, e che si concluderà il 28 giugno. Grande attenzione della giunta regionale sul tema: presenti all’incontro di questa mattina anche gli assessori all’Ambiente, Gianni Lampis, e dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.
«Parliamo di un obiettivo raggiunto a fronte di importanti costi in termini di sacrifici per la Sardegna, e in particolare per gli allevatori e le comunità locali. Come già ribadito dal presidente Christian Solinas crediamo che oggi sussistano tutti i presupposti per richiedere la rimozione delle limitazioni alle esportazioni di prodotti suinicoli e ridare così respiro a un comparto con grandi potenzialità.»