5 September, 2024
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Da martedì 25 a domenica 30 giugno 2019, la dodicesima edizione di Mare e Miniere entrerà nel vivo con i Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare. Ad accompagnare l’offerta formativa sarà il consueto e ricchissimo programma di spettacoli serali che si aprirà martedì 25 giugno alle ore 21,30 con il concerto dei Liguriani, vero e proprio supergruppo composto da Michel Balatti (flauti), Fabio Biale (voce, violino, percussioni), Claudio De Angeli (chitarra), Filippo Gambetta (organetto, mandolino) e Fabio Rinaudo (cornamuse) che proporrà sul palco i brani tratti dal loro ultimo album “Stundai”. Dopo il pregevole “Suoni dai mondi liguri” del 2011, la formazione ligure torna ancora una volta alla musica della propria terra dipingendo un affresco musicale affasciante ed originale, dal sound inconfondibile, nel quale si intrecciano canzoni in dialetto rivierasco, antichi balli delle Quattro Province, i canti di guerra ed estratti dai manoscritti musicali del Duomo di Genova. Nel corso della serata non mancheranno le sorprese con le incursioni del funambolico cantautore calabrese Peppe Voltarelli e le marionette (Is Mascareddas) di Tonino Murru.
Il giorno seguente, mercoledì 26 giugno alle ore 21.30, il porto turistico di Portoscuso si prepara al tutto esaurito con “Làntias” di Elena Ledda, recital che ruota intorno ai brani del suo ultimo album e che la vedrà affiancata sul palco da Mauro Palmas (mandola e mandoloncello), Simonetta Soro (voce), Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso) e Andrea Ruggeri (batteria). Frutto di preziose sinergie e collaborazioni, il disco sintetizza il percorso artistico compiuto dalla cantante sarda negli ultimi anni e raccoglie dodici brani ispirati dalle complesse vicende umane che caratterizzano la società alle soglie del terzo millennio. Al termine del concerto, seguirà la consegna ad Elena Ledda del Premio Blogfoolk Choiche Disco dell’Anno 2018 per “Làntias”.
Giovedì 27 giugno, alle ore 21.30, la Vecchia Tonnara tornerà a riempirsi con il doppio concerto di Peppe Voltarelli e Luca Ciarla con il progetto SolOrkestra. Il cantautore calabrese, in solo, darà vita al suo imperdibile ed imprevedibile concerto ne quale passerà in rassegna la sua produzione artistica per soffermarsi sul recente progetto dedicato a Domenico Modugno. A seguire, salirà sul palco Luca Ciarla (violino, voce, live loops, elettronica) che proporrà un originale set che ridisegna i confini del violino in ambito jazz. Servendosi di un pedale loop, della sua voce e dell’elettronica, esegue dal vivo tutte le parti, suonando il suo strumento come una chitarra, un basso, uno strumento a percussione, aggiungendo nuove improvvisazioni e passaggi creativi. In questo affascinante mondo musicale Luca canta, fischia, suona altri piccoli strumenti; la musica si evolve continuamente trasformandosi in un irresistibile solOrkestra tra composizioni originali ed insoliti arrangiamenti di standard del jazz.
La serata di venerdì 28 giugnosi aprirà alle 21.30 con la presentazione del libro “La Chiave dello Zucchero”, nuovo romanzo di Giacomo Mameli, edito da Feltrinelli. I giornalisti Ottavio Nieddu e Felice Liperi dialogheranno con l’autore conducendo gli spettatori alla scoperta di questa nuova opera.
Alle ore 22,30 andrà in scena “Agorà, la piazza cantata” progetto inedito che vedrà protagonisti la cantante romana Gabriella Aiello, le corde di Mauro Palmas ed il pianoforte di Alessandro Foresti. L’Agorà per le città greche era la piazza del mercato, il punto di riunione di una comunità, dove le voci dei venditori ordinavano melodie di vita quotidiana. Il concerto è dedicato alla piazza, alla strada, al luogo di incontro di culture. Un luogo di festa, di amore dichiarati e non sempre ricambiati, un luogo di scandalo e di protesta, in cui di voce in voce, da secoli, le storie si sono popolate di volti, di suoni e di antichi rituali.
Sabato 29 giugno, alle ore 21.30, la chiesa della Vecchia Tonnara ospiterà l’atteso concerto di Tenore e Cuncordu de Orosei (Massimo Roych: Voche del Cuncordu, trunfa, pipiolos, benas; Mario Siotto: Bassu, trunfa; Gian Nicola Appeddu: contra; Piero Pala: Voche, Mesu voche; Tonino Carta: Voche del Tenore), custodi della tradizione vocale di Orosei che abbraccia il canto sacro con i Gotzos e quello profano con balli tradizionali e serenate d’amore. Alle ore 22.30, le sonorità del gipsy power di Baro Drom Orkestar invaderanno la Vecchia Tonnara con i brani tratti da “Nisba”, il loro terzo album che cristallizza il percorso compiuto negli ultimi anni, spaziando dalle ritmiche infuocate dell’est Europa alle melodie del Mediterraneo. Nelle nuove composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane. Ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con le melodie della fisarmonica e del violino, sentire vecchi Farfisa e un contrabbasso distorto cadenzare il passo di danze ipnotiche.
La rassegna si chiuderà domenica 30 giugno, alle ore 21.30, con l’ormai tradizionale concerto dei partecipanti ai seminari. Tutte le sere, dopo i concerti, Piazza Parrocchia si animerà con “Spassi di danza” con i suonatori e i danzatori dei seminari.
Indirizzati tanto a cantanti e musicisti già formati, quanto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale, gli stage vedranno protagonisti corsisti provenienti da tutta Europa ai quali sarà offerta la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Una formula ampiamente collaudata e dallo straordinario successo che quest’anno si rinnova con Peppe Voltarelli che “salirà in cattedra” per il laboratorio “Piccolo Manuale del cantautore: tra identità, dialetto e canzone”, mentre a Tenore e Cuncordu de Orosei sarà affidato il focus su “Canto a tenore e a Cuncordu”. L’offerta formativa vedrà protagonisti artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione come Luigi Lai (launeddas), Alessandro Foresti (canto corale), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Nicolò Bottasso (violino), Gigi Biolcati (body percussions), Marcello Peghin (chitarra) e Mauro Palmas (mandola). Non mancherà il corso di musica d’insieme con Alessandro Foresti, Nicolò Bottasso e Silvano Lobina.
Insomma, Mare e Miniere si conferma come un’esperienza davvero imperdibile, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari.

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Dopo una prima fase svolta nei mesi scorsi con il coinvolgimento di classi di studenti del Liceo Classico Dettori, le iniziative della Comunità Mondiale della Longevità inserite nel progetto Nutri-Action, proseguono a pieno ritmo con la partecipazione anche degli alunni del Liceo Scientifico Statale “Michelangelo” di Cagliari.

Approfondire i temi della promozione della salute e della prevenzione attraverso corretti stili di vita dell’alfabetizzazione alimentare, riscoperta del valore e dei sapori della Dieta Sardo – Mediterranea ed ancora promuovere il rapporto tra generazioni, il ruolo dei giovani, l’importanza di imparare a vivere bene in tutte le fasce d’età, sono le opportunità ora offerte agli studenti del Liceo Scientifico cagliaritano.

Questa partecipazione, inquadrata in un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro è frutto di un protocollo di ricerca siglato tra Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità e dell’Istituto Europeo di Ricerca e Formazione ed Orientamento Professionale (IERFOP) e Raffaele Rossi Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “Michelangelo”. L’iniziativa si avvale inoltre del tutoraggio di Elisabetta Ulargiu e Paolo Pireddu, docenti del Liceo cittadino e sostenitori dell’ispirazione scientifica e sperimentale della proposta che ha coinvolto i ragazzi dell’indirizzo sportivo.

«L’alfabetizzazione alimentare basata sulla dieta mediterranea è il fulcro del progetto Nutri-Action – spiega Roberto Pili – che intende formare i giovani alla conoscenza del giusto rapporto tra nutrizione, salute e benessere. Chi meglio dei giovani studenti di un percorso scolastico ad indirizzo sportivo può essere latore di un messaggio che vede nella gestione della quotidianità, degli stili di vita, i passi fondamentali per promuovere benessere e salute. Quindi gli studenti dell’indirizzo sportivo del Michelangelo saranno protagonisti di un percorso di riflessione e ricerca su scelte alimentari e sul loro legame con benessere e longevità. Tutto questo inoltre, avverrà in un vero e proprio confronto dinamico tra i giovani di oggi e un gruppo di Longevi di due Comuni della Sardegna, ovvero i giovani di ieri.»

Nel corso della ricerca saranno raccolte importanti informazioni sulle diete prevalenti e le loro ricadute sulle condizioni di salute, sulla reale conoscenza della dieta sardo mediterranea sugli stili di vita adottati con particolari attenzioni sulla attività fisica e le capacità relazionali familiari e di comunità. Le ricerche saranno anticipate da una fase formativa con lezioni in aula ospitate da IERFOP e attività di laboratorio con professionisti del settore sportivo, nutrizionale e psicopedagogico.

Il progetto prosegue con la visita presso i Comuni della Sardegna e l’incontro con un gruppo di over settantenni. Dopo lo step di Laconi, è la volta dell’Amministrazione di Fluminimaggiore che accoglierà i ragazzi per una visita, coordinata dall’assessore delle Politiche Sociali e della Pubblica Istruzione Elisabetta Zanda e che vedrà il coinvolgimento di altri enti ed istituzioni del territorio.

L’iniziativa “Nutri-Action” si inserisce nell’ambito del più complesso progetto “Cronos Valetudo” siglato dalla Comunità Mondiale della Longevità e la Uil Pensionati della Sardegna. I dati e i risultati ottenuti saranno in seguito analizzati dal Centro Studi Nutraceutici sulla alimentazione dei Centenari, diretto sempre da Roberto Pili e nel quale collaborano Donatella Petretto (Università degli Studi di Cagliari) e i ricercatori Luca Gaviano, Gian Pietro Carrogu, Ignazio Argiolas e Clara Mulas.

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La prima Giunta Massidda insediatasi il 5 luglio 2016. “Resistono” il sindaco Paola Massidda ed il suo vice Gian Luca Lai.

Mauro Manca è il sesto assessore, su sette, della prima Giunta Massidda, a lasciare l’incarico per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni sono in un primo momento rientrate ma poi sono state ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, sostituita da Sabrina Sabiu. Agli inizi del mese di novembre 2016, si era dimesso il presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Uccheddu (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione dopo la pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti hanno pensato fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi la scorsa settimana, in occasione della votazione sulla mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Ieri la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, ed oggi l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni.

E’ indubbio che le dimissioni di Mauro Manca siano un atto politico molto pesante, pesantissimo, perché si tratta sicuramente dell’assessorato più importante dell’Amministrazione, quello che, soprattutto in una fase particolarmente difficile per le ristrettezze del Bilancio, detta le linee d’azione all’intero Esecutivo. Sarà importante verificare quale sarà la reazione del sindaco Paola Massidda e della maggioranza monocolore del M5S che sostiene la Giunta, per capire se, quando si è appena arrivati al traguardo dei primi tre anni di amministrazione, il 60% del percorso, ci siano ancora le condizioni per andare avanti fino alla primavera del 2021, scadenza naturale della consiliatura.

Giampaolo Cirronis

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E’ durissimo il giudizio del segretario cittadino del Partito democratico, Fabio Desogus, su quanto accaduto ieri sera in Consiglio comunale, a Carbonia. L’ex assessore della Giunta Casti ha diffuso una nota, un paio d’ore prima che l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca ufficializzasse le sue dimissioni dalla Giunta Massidda.

«La Città di Carbonia è allo sbando più totale – scrive Fabio Desogus -. Come fosse il Titanic, mentre la nave affonda, l’orchestra continua a suonare e i piani alti a ballare. Allora prepariamoci ai selfie dei nostri amministratori per la manifestazione di sabato e domenica e ai comunicati stampa trionfali. Dietro le quinte però, volano gli stracci e si consumano vendette che portano la città a essere ingovernabile. Ormai è anche inutile ripetere alla Sindaco Massidda di dimettersi, se avesse coscienza di ciò che stanno facendo alla città, lo avrebbe già fatto; ci appelliamo ai Consiglieri Comunali di maggioranza e alla Consigliere Comunale di minoranza che col suo voto sta tenendo in piedi questa Amministrazione: staccate la spina. Proponete una mozione di sfiducia verso la Sindaco e votatela. Carbonia merita meglio di questo teatrino che ormai è diventato il Consiglio Comunale. Nel giro di 10 giorni il Consiglio Comunale, per la mancanza di numero legale che la maggioranza deve garantire, è stato sospeso e rimandato. Quindi danno perché non si mandano avanti questioni amministrative cittadine e soldi in più da sborsare per riconvocarlo e pagare il gettone ai Consiglieri, alla faccia di chi voleva (oltre le tante altre promesse mai mantenute) abbassare i costi della politica. Motivo di questi rinvii? I litigi in seno alla maggioranza monocolore 5 Stelle.»

«Una decina di giorni fa la minoranza presenta una mozione di sostegno alle lotte per la riapertura delle industrie di Portovesme – aggiunge Fabio Desogus -. Non viene approvata e tutti a parlare di 5 stelle contrari alle industrie: come se fosse un segreto che in merito l’opinione pentastellata è quanto meno schizofrenica; come se fosse un segreto che tanti di loro, dopo aver mangiato per anni nel piatto delle industrie adesso ci sputano sopra (e qualcuno continua anche mangiarci: le pensioni e gli stipendi da cui campano e con cui li mantengono i loro genitori, da quali redditi pensano che provengano?). Tutti a guardare il dito e non la luna. La luna è che quella mozione di minoranza era stata firmata da 4 Consiglieri Comunali di  maggioranza, tra cui il Capogruppo in Consiglio Comunale. La Sindaco ha chiesto che tale mozione non venisse votata, di fatto sconfessando totalmente il Capogruppo. In una situazione normale, un Capogruppo che non guida più il gruppo, un Capogruppo sconfessato totalmente dalla sua Sindaco, si sarebbe dovuto dimettere per salvare la faccia, ma nel mondo dei 5 Stelle non funziona così. La mozione viene fatta saltare (10 voti a favore, non ottiene la maggioranza) e il Consiglio salta per mancanza di numero legale. Tutto viene rinviato ad una prossima seduta del Consiglio, anche la vendetta.»

«Nel frattempo volano gli stracci in casa 5 stelle e un Consigliere dissidente, Elio Loi il quale, a differenza del Capogruppo, non si è inchinato agli ordini di scuderia, viene “punito” per non aver rispettato il dicktat della Sindaco circa la mozione di cui sopra e per dispetto o punizione, vedete voi, viene eliminato da una commissione consiliare, quella di garanzia e controllo, quella che fa più gola  perché è la più importante e si riunisce più volte di tutte (tradotto: è pagata di più). In casa 5 Stelle funziona così – sottolinea ancora il segretario cittadino del Partito democratico -. Arriviamo al Consiglio Comunale di ieri. La vendetta si serve fredda e allora ecco che chi doveva togliersi i sassolini dalla scarpa se li toglie facendo mancare il numero legale sull’adesione del Comune ad una associazione che pare stia molto a cuore ad un assessore. Lo scontro tra Giunta (o meglio qualche Assessore della Giunta) e parti dei Consiglieri a 5 stelle è sempre più evidente ed esplicito. Il Consiglio salta, la città può aspettare, sono più importanti le vendette e le guerre interne ad una maggioranza che ormai non esiste più.»

«Mentre loro litigano e mentre si consumano dispettucci e vendette, Carbonia è una città allo sbando: strade sporche come mai si era visto prima, interventi che vengono fatti solo se il cittadino si lamenta su Facebook, politica urbanistica inesistente (abbiamo un Assessore cagliaritano pagato per fare che? Non basta essere una “brava persona”, lo siamo tutti), investimenti nulli (mi dite quale strada hanno asfaltato, quale edificio costruito o ristrutturato, quale albero hanno piantato in questi 3 anni?). Carbonia è fuori da ogni discorso di pianificazione territoriale, non conta più nulla a livello regionale, non si interessa delle questioni dei lavoratori in crisi se non per propaganda (visto che li cita sempre, immagino che la Sindaco abbia risolto con selfie, sorrisini e comunicati stampa, la vergognosa questione dei lavoratori AIAS non pagati, giusto?). Carbonia esiste solo per fare fiere, sagre e selfie natalizi con allestimenti da decine di migliaia di euro in Piazza Roma – conclude Fabio Desogus -. Come dicevo prima: mentre la barca affonda, questi ballano e si fanno foto. Staccate la spina.»

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Procede il lavoro della Giunta regionale per la piena attivazione dell’ospedale Mater Olbia. Sciolto il nodo dell’accreditamento, l’esecutivo guidato da Christian Solinas ha approvato nella seduta di ieri la delibera che autorizza sia la spesa per i cinque mesi di attività del 2019 (circa 25 milioni) che un massimo di 60 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021.

«La Regione – ha commentato l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, che ha presentato la delibera di concerto con l’assessore della Sanità, Mario Nieddu – rispetta gli impegni e, passo dopo passo, si avvicina ad un traguardo storico che significa offrire più garanzie per il diritto alla salute dei sardi, ridurre i ‘viaggi della speranza’ per curarsi altrove, diventare un punto di riferimento internazionale. Questo è solo il principio di una Legislatura in cui vogliamo parlare con i fatti e con gli atti che approveremo.»

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L’assessore del Bilancio e delle Attività produttive del comune di Carbonia, Mauro Manca, si è dimesso. Le dimissioni erano nell’aria da ieri sera, dopo lo scioglimento anticipato della seduta consiliare per mancanza del numero legale. La conferma è arrivata minuti fa in un post pubblicato da Mauro Manca su facebook.

Il testo integrale.

CIAO CARBONIA
Ho sempre pensato che fare politica voglia dire mettersi al servizio della città per risolvere i problemi dei cittadini e che quando un’idea o un progetto è buono lo si debba portare avanti senza se e senza ma.
Sulla base di queste convinzioni ho cercato di portare avanti il compito che la Sindaca, Paola Massidda, mi ha assegnato, mettendo a disposizione le mie capacità e la mia professionalità in modo totale e incondizionato e basando tutta la mia attività nel cercare di far rivivere il senso di comunità e di collaborazione che ritengo sia l’unico modo possibile per far uscire la città dalle sabbie mobili in cui è sprofondata.
Ieri in Consiglio Comunale queste mie certezze sono state spazzate via.
La mancata approvazione dell’atto per mancanza del numero legale, ha evidenziato una volta di più che spesso le persone vogliono contare di più delle azioni che fanno o dei risultati che raggiungono.
Ma a prescindere da tutto, è evidente che ieri la mia azione di assessore sia stata sfiduciata e pertanto di questo bisogna prendere atto e, responsabilmente, agire di conseguenza.
Pertanto, stamattina ho trasmesso le mie dimissioni irrevocabili da assessore del comune di Carbonia.
Sono persona di poche parole e quindi non vado oltre, ma permettetemi di ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato e sostenuto in questi 3 anni.
In primis la Sindaca, Paola Massidda, a cui va la mia più incondizionata stima e ammirazione. I miei colleghi della Giunta con cui ho lavorato quotidianamente in modo sereno e produttivo. I consiglieri di maggioranza, tutti nessuno escluso, nonostante ciò che è successo ieri. A loro auguro di riuscire a portare avanti quell’azione di rinnovamento e scossa delle coscienze che è stata convinzione condivisa.
Al Movimento 5 stelle che, grazie ai suoi valori e ai suoi ideali, mi ha convinto a scendere in campo per cercare di cambiare le cose. Non ci sono riuscito, ma sicuramente per demeriti miei.
Un ringraziamento agli uffici e in particolare alla Dirigente e i dipendenti del Terzo Servizio del Comune di Carbonia.
Ma soprattutto alle persone che ho incontrato. Persone che con le loro azioni e i loro progetti, mi hanno fatto capire che i cittadini di Carbonia hanno voglia di rialzarsi. La politica dovrebbe ascoltarli maggiormente e agire, invece di perdersi in interminabili discorsi autoreferenziali.
Buona fortuna a tutti

Mauro Manca

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Anche quest’anno l’aeroporto di Cagliari partecipa attivamente alla ‘Festa Europea della Musica’, manifestazione promossa su scala nazionale dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dall’Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla SIAE, in collaborazione con molti altri enti e associazioni culturali.

Nella giornata di domani, venerdì 21 giugno, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica ‘Giovanni Pierluigi da Palestrina’ di Cagliari, diretto da Giorgio Sanna, l’aeroporto di Cagliari offrirà a passeggeri e visitatori dell’aerostazione un programma così strutturato (orari indicativi: potranno subire variazioni):

dalle 10.00 alle 12.00, nel settore Partenze, due interventi di 20 minuti circa ciascuno dell’Ensemble di Chitarre – docente M. Flaviano Dessalvi; esecutori Francesco Meridda, Roberto Vanali, Matteo Ghironi, Alessio Fenuccio.

dalle 18.00 alle 20.00, nel settore Arrivi, due performance musicali con brani tratti dal repertorio popolare argentino. I musicisti accompagneranno un gruppo di ballerini di Tango Argentino che coinvolgeranno attivamente il pubblico.

Primo intervento: esecutori Veronica Maccioni (Voce e Bandoneon) ed Ottavio Farci (Contrabbasso)

Secondo intervento: Ensemble di Bandoneon – docente M. Fabio Furia; esecutori Veronica Maccioni, Enrico Tocco, Francesco Moretti, Fausto Camboni, Raffaele Podda.

Alberto Scanu, amministratore delegato di SOGAER, società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari, ha dichiarato: «Anche quest’anno partecipiamo attivamente alla Festa della Musica. Lo facciamo con grande piacere e in collaborazione con un’importante realtà del nostro territorio, il Conservatorio Statale ‘Pierluigi da Palestrina’ di Cagliari. In questa occasione – come in tante altre passate – l’aeroporto si apre anche ai ‘non viaggiatori’ e diventa una piazza in cui ha luogo una sorta di osmosi con il contesto urbano che lo circonda. Siamo certi che i nostri ospiti di venerdì si faranno coinvolgere dalle performance degli artisti che si esibiranno nell’insolita e accattivante atmosfera del nostro terminal passeggeri».

Soddisfazione è espressa anche dal direttore del “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, Giorgio Sanna: «E’ con vero piacere che quest’anno il Conservatorio di Musica accoglie l’invito della Sogaer per festeggiare insieme la giornata della Festa della Musica – afferma – saremo presenti con alcuni gruppi, formati dai nostri migliori allievi, che saranno certamente di gradimento a chi attende di partire o è appena arrivato al Cagliari-Elmas. Il viaggio e la musica sono legati da uno stretto rapporto in cui il desiderio di intraprendere nuovi percorsi si associa a quel meraviglioso sentimento che è l’attesa, l’attesa del nuovo, del bello e la soddisfazione di averli trovati».

In totale, saranno 16 gli scali italiani che domani, 21 giugno, offriranno esibizioni musicali. Ai passeggeri e alle comunità aeroportuali verranno proposti repertori che spazieranno dall’opera lirica al jazz, dal pop al rock, dalla musica barocca al country, alla musica popolare.

Il testimonial dell’edizione 2019 della Festa della Musica è il cantautore Roberto Vecchioni.

Aeroporto di Elmas - Partenze.

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La Dinamo rimonta e domina l’Umana Reyer con un secondo tempo straordinario e, come 4 anni fa, sarà Gara7 ad assegnare lo scudetto 2018/2019. E’ stata una Gara6 dalle mille emozioni, controllata con grande disinvoltura dalla squadra veneta nei primi due quarti, con una Dinamo in evidente difficoltà, tenuta in piedi da due soli giocatori, uno strepitoso Rashawn Thomas ed un imponente Jack Cooley. Andata al riposo sotto di “soli” 6 punti sul 34 a 40, la squadra di Gianmarco Pozzecco è tornata in campo dall’intervallo lungo letteralmente trasformata, ha rapidamente azzerato lo svantaggio e si è poi resa protagonista di un vero e proprio show, chiudendo il terzo quarto sul 63 a 57 con un parziale di 29 a 17, e con un +10 al 40′, 87 a 77, con tanti protagonisti: uno stratosferico Jack Cooley (26 punti in 30′, 11 su 18 da 2 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 5 falli subiti, 29 di valutazione); uno scatenato Marco Spissu (11 punti in 20′ con due triple pesantissime nella fase più intensa dell’incontro); un incredibile Tyrus McGee, autore del miglior gesto tecnico della serata, una schiacciata in faccia a Mitchel Watt, 2o centimetri più alto di lui, 1,88 contro 2,08, che ha mandato in visibilio il PalaSerradimigni; un Justin Carter decisivo nel finale, oltre a Rashawn Thomas (18 punti con un primo tempo da ricordare). In ombra Dyshawn Pierre, Jaime Smith ed Achille Polonara, mentre Stefano Gentile, recuperato miracolosamente dopo l’infortunio riportato due giorni fa a Mestre, non era chiaramente al meglio della condizione fisica. La Dinamo ha vinto ancora una volta la gara ai rimbalzi, 44 a 35, nonostante il grande ritardo maturato nel primo tempo.

Nella squadra di Walter De Raffaele, in evidenza Mitchell Watt (17 punti e 6 rimbalzi, 21 di valutazione), Michael Bramos (15 punti e 6 rimbalzi) ed Andrea De Nicolao (11 punti), meno brillanti del solito Marquez Haynes, Austin Daye, Julian Stone e Stefano Tonut.

Fino a quando la Dinamo ha tenuto ritmi bassi, l’Umana Reyer ha controllato il gioco con grande autorità ma quando la Dinamo ha cambiato rimo, ritrovando i meccanismi di gioco che le hanno permesso una straordinaria seconda parte della stagione sia in campionato sia in Fiba Europe Cup, l’Umana Reyer è andata in confusione, finendo col subire un parziale di 53 a 37 nei secondi 20′ di gara.

La serie è tornata in parità, dunque, 3 a 3, esattamente come accadde quattro anni fa nella finale tra la squadra allora allenata dal grande Meo Sacchetti e la Grissin Bon Reggio Emilia di Max Menetti (oggi coach di Treviso, neopromosso in A1). E, come quattro anni fa, la Dinamo ha compiuto l’impresa dopo aver tremato (allora vinse dopo tre tempi supplementari). E dal momento che le analogie sono tante, a Sassari e in tutta la Sardegna, i sostenitori della Dinamo cominciano ad accarezzare il sogno, perché nel 2015, a Reggio Emilia, la Dinamo si cucì addosso il primo scudetto della sua storia, lo scudetto dello storico “triplete”!

Dinamo Banco di Sardegna 87 – Umana Reyer Venezia 77

Parziali: 19 a25; 15 a 15; 29 a 17; 24 a 20

Progressivi: 19 a 25; 34 a 40; 63 a 57; 87 a 77

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Smith 6, McGee 10, Carter 5, Devecchi n.e., Magro n.e., Pierre 4, Gentile, Thomas 18, Polonara 7, Diop n.e., Cooley 26. All. Gianmarco Pozzecco.

Umana Reyer Venezia: Haynes 10, Stone, Bramos 15, Tonut, Daye 10, De Nicolao 11, Vidmar, Biligha n.e., Giuri 3, Mazzola 3, Cerella 8, Watt 17. All. Walter De Raffaele.

 

 

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Nei primi giorni di luglio il reparto di Ortopedia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede potrà tornare regolarmente in funzione. Lo ha annunciato oggi con grande soddisfazione l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu.

«Da quando l’emergenza si è presentata, non ci siamo mai arresi e grazie a lavoro e impegno oggi riusciamo a dare una risposta importante al territorio dell’Ogliastra e ai suoi cittadini. Come ho avuto modo di ribadire più volte non c’è nessuna volontà di chiudere l’ospedale, né di depotenziarlo e oggi abbiamo dimostrato che non sono solo parole.»

In arrivo all’ospedale di Lanusei un ortopedico in comando e due specializzandi che permetteranno di coprire i turni necessari a garantire la riapertura del reparto dell’ospedale ogliastrino.

«Ringrazio – aggiunge l’assessore Mario Nieddu – personalmente il prof. Carlo Doria, direttore della Clinica Ortopedica dell’Università di Sassari, che ha fornito pieno appoggio e collaborazione, con grande sensibilità e per il bene del territorio e dei pazienti, ed il prof. Antonio Capone, direttore della Clinica Ortopedica dell’Università di Cagliari, per la compartecipazione.»

Dopo le formalità amministrative con Ats, il personale potrà iniziare a lavorare nel reparto di Ortopedia di Lanusei.

«Contiamo che le procedure vengano esperite entro fine giugno. Non abbiamo mai smesso – dice Mario Nieddu – di lavorare alla ricerca di una soluzione, dispiace che l’atteggiamento attorno alla questione non sia sempre stato costruttivo e che qualcuno, a più riprese, volesse far passare il messaggio che mancasse la volontà di risolvere il problema.»

Una buona notizia per il territorio dell’Ogliastra, a cui risponde anche il collega di giunta, l’ogliastrino assessore dei Trasporti Giorgio Todde: «Abbiamo dato massimo supporto all’assessore Mario Nieddu, che ringraziamo per l’impegno e posso garantire che questa amministrazione regionale non abbandonerà i territori ed i cittadini»