4 September, 2024
Home2019 (Page 491)

[bing_translator]

Negli ultimi anni, la crisi economico-finanziaria, le forti tensioni sociali e l’instabilità non hanno risparmiato la Sardegna e le sue politiche.

Alle incertezze del quadro geo-politico sardo, nazionale e europeo, si devono aggiungere una seriedi sfide di portata globale.

Il cambiamento climatico, le cui ripercussioni si sono pesantemente sentite negli ultimi anni in Sardegna; la scarsità di risorse naturali, l’approvvigionamento alimentare, la crisi ambientale.

Sono questi gli elementi caratterizzanti lo scenario attuale e destinati a condizionare quello futuro in Sardegna.

In tale contesto, l’agricoltura e le regole comunitarie che ne disciplinano il funzionamento, sono chiamate a giocare un ruolo da protagonista nei prossimi anni.

La Pac è una delle politiche che hanno accompagnato e condizionato la crescita e lo sviluppo dell’agricoltura sarda.

È una politica importante perché garantisce la sicurezza e la salubrità delle produzioni agroalimentari così come è fondamentale per i territori e per la tenuta del sistema delle imprese agricole.

Per rispondere adeguatamente alle necessità attuali e future e per assicurare agli operatori agricoli il reddito adeguato a svolgere quotidianamente le funzioni sociali, economiche e ambientali di cui tutta la società sarda beneficia è pero necessario riformare profondamente la Politica Agricola Comunitaria.

CIA – Agricoltori italiani Regionale della Sardegna chiede alle forze politiche un impegno concreto sui seguenti ambiti strategici della Politica agricola comune e nello specifico:

– Il mantenimento dell’attuale livello di spesa, in termini reali ed a valori costanti, all’interno del prossimo Piano pluriennale finanziario (MFF 2021-2027) e un’accelerazione nel percorso di approvazione della nuova Pac post 2020.

– Il superamento dei parametri storici ai quali oggi è ancorato il sistema dei pagamenti diretti, verso un nuovo modello che faccia di un’efficiente remunerazione dei beni pubblici ambientali e sociali assicurati dalla presenza degli agricoltori, il suo elemento distintivo.

– L’accrescimento delle politiche di sostegno all’innovazione, al mercato e all’organizzazione di filiera, favorendo l’aggregazione, creando valore e rafforzando il potere contrattuale degli agricoltori lungo la filiera.

– Il consolidamento ed il rafforzamento del politiche di gestione del rischio e di stabilizzazione del reddito, attraverso una maggiore incisività degli strumenti di intervento per i rischi di perdita di prodotto e rendendo effettivamente praticabili quelli di difesa del reddito.

– Il collegamento incisivo tra competitività, sostenibilità e territorio che punti a rafforzare e meglio finalizzare gli interventi relativi a: innovazione, ricambio generazionale, sostegno alla sostenibilità delle imprese, multifunzionalità, agricoltura biologica, filiera di qualità legate al territorio, diversificazione, inclusione sociale, creazione di distretti locali integrati.

– La revisione dell’attuale sistema di gestione delle misure di sviluppo rurale, semplificandone le regole e i criteri di accesso ed assegnando priorità alla qualità dei progetti in termini di legame tra idea imprenditoriale ed elementi territoriali.

L’agricoltura sarda ha oggi bisogno di politiche di prospettiva. Le recenti elezioni hanno ridefinito il quadro politico del vecchio continente. La totale assenza di rappresentanze sarde in seno al parlamento europeo, con la conseguente diminuzione delle possibilità di incidere nella scelte di politica economica europea, pone con forza l’esigenza che tutte le istituzioni territoriali sostengano con forza l’idea di una sostanziale riforma della Politica Agricola Comunitaria che tuteli e garantisca l’esistenza stessa delle migliaia di aziende agricole presenti nel territorio sardo, già pesantemente minate dalla persistente crisi di cui il settore non intravede ancora la fine e con le inevitabili ricadute di natura sociale ed economiche.

Alessandro Vacca

Direttore Regionale Cia Sardegna

Francesco Erbì

Presidente Regionale Cia Sardegna

 

 

[bing_translator]

«È stato un confronto aperto e costruttivo, l’occasione per fare il punto sull’emergenza che affligge l’ospedale di Lanusei, fare chiarezza sugli strumenti a oggi messi in campo per consentire la riapertura del reparto di Ortopedia, nonché raccogliere e valutare nuove proposte.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha commentato l’incontro di questa mattina in assessorato con i sindaci della Conferenza socio sanitaria territoriale dell’Ogliastra, al quale ha partecipato anche il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano.

«Le preoccupazioni dei sindaci sono quelle dei cittadini. Ho voluto dare precise rassicurazioni – ribadisce l’assessore della Sanità – non esiste una volontà politica indirizzata alla chiusura dei presidi sanitari dell’Isola, tantomeno l’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, che eroga servizi indispensabili all’interno di un territorio bellissimo, ma complicato sotto il profilo orografico e dei collegamenti.»

Sul reparto di Ortopedia, l’assessore Mario Nieddu ha precisato: «Il problema è di origine strutturale ed è dovuto alla carenza di specialisti nell’Isola, che dipende da una programmazione assente da tempo nell’ambito della formazione. Per Lanusei ci siamo attivati da subito per trovare una soluzione, ma le strade vagliate non hanno prodotto alcun risultato. Con i sindaci ho preso l’impegno di fare un nuovo tentativo nelle direzioni già intraprese e di valutare la praticabilità di due nuove opzioni: la prima è quella di sondare la possibilità di attingere dalle graduatorie degli specialisti ambulatoriali, la seconda è quella di un bando di gara rivolto alle società e cooperative di medici per la fornitura del personale necessario».

Sulla carenza di medici l’assessore alla Sanità ha aggiunto: «Ci siamo già attivati per scongiurare che quanto accaduto per il reparto di Ortopedia di Lanusei possa ripetersi per la Chirurgia, ma confido che l’azione preventiva porti risultati positivi. In ogni caso l’obiettivo è quello di uscire dalla logica emergenziale e dare risposte strutturali al territorio e all’intero sistema sanitario dell’isola, anche portando le nostre istanze sui tavoli nazionali».

[bing_translator]

Articolo Uno a Nuoro condivide la decisione di andare alle prossime elezioni amministrative con una coalizione di centrosinistra ampia ed allargata alla società civile.»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo Uno.
«Siamo, inoltre, convinti che le primarie siano uno strumento chiave per dare voce e possibilità di decisione di un candidato, o di una candidata, sindaco che si riveli una scelta quanto più condivisa sia dalle formazioni politiche, sia dalla base che dalla cittadinanza. La troviamo un esercizio democratico di cui c’è necessità di questi tempi e a cui non ci sottrarremo, a maggior ragione in una città come Nuoro – conclude Luca Pizzuto – dove è chiaro che stiano emergendo contraddizioni politiche, l’unica alternativa possibile è, per noi, una scelta condivisa.»

[bing_translator]

Domani, mercoledì 5 giugno, alle ore 16.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma l’Amministrazione comunale di Carbonia omaggerà con una pergamena tutti gli studenti e i membri delle associazioni sportive che hanno preso parte alla seconda edizione della Festa del Patrimonio, che ha avuto luogo a Carbonia nel weekend del 18 e 19 maggio. In particolare, le società sportive cittadine si sono distinte in occasione della sfilata inaugurale, quando in piazza Roma hanno dato vita ad esibizioni di alto livello sotto il profilo della tecnica e dello spettacolo.

Gli studenti degli Istituti scolastici locali si sono invece adoperati, con successo, nelle attività di informazione turistico-culturale sui luoghi simbolo della nostra città. «Motivi validi per dare un giusto e doveroso riconoscimento ai tanti giovani che hanno contribuito, con la loro partecipazione fattiva, alla buona riuscita dell’evento», ha detto il sindaco Paola Massidda.

L’iniziativa di premiazione dei ragazzi è stata promossa dall’assessorato dello Sport e Pubblica istruzione con l’obiettivo di «ringraziare studenti, sportivi e associazioni per il loro encomiabile impegno al servizio della città», ha aggiunto l’assessore Valerio Piria.

[bing_translator]

Sabato 8 giugno, alle 10.30, a Villa Carboni (Via San Michele, 60), verrà presentato “Memorie di un anello”, il nuovo libro di Ada Lai, edito da Palabanda Edizioni.

Dalla Corsica alla Sardegna, prima in Gallura e, infine, a Cagliari, con i sentimenti più profondi che solo il capoluogo isolano sa stimolare e coltivare.

Un racconto che parte dal 1700, con vicende appassionanti e personaggi che si intrecciano con un robusto filo che li tiene insieme, e con un simbolo, un anello, che passando di mano in mano narra la sequenza di generazioni in un percorso dettato da una tradizione familiare divenuta nel tempo una romantica legge da rispettare con orgogliosa convinzione.

Alla presentazione del libro, insieme all’autrice, interverranno Maria Francesca Chiappe e Gianni Filippini, celebri giornalisti e scrittori, mentre le letture saranno affidate a Lia Careddu, con l’accompagnamento della preziosa musica di Nicola Agus e i video realizzati da Daniela Zedda, autrice anche della copertina del libro.

“Memorie di un anello” è la seconda opera di Ada Lai, già autrice de “La straordinaria storia Francesca Sanna Sulis. Donna di Sardegna”, libro che ha ricevuto numerosi consensi.

[bing_translator]

E’ stato presentato ieri, nella Sala Riunioni del Centro Direzionale del comune di Iglesias, nel corso di una conferenza stampa indetta dall’Amministrazione Comunale, il progetto “Will”, nato per contrastare la povertà educativa e sostenere la formazione scolastica ed extrascolastica.

“Will” è un progetto selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e cofinanziato da quattro fondazioni: “Compagnia di San Paolo”, “Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze”, “Fondazione di Sardegna” e “Fondazione TerCas”, al fine di sostenere le carriere scolastiche e la formazione di studenti provenienti da famiglie a basso reddito, dalla fine della classe quinta, delle Scuole Elementari, fino all’inizio delle Scuole Superiori.

Le famiglie aderenti a “Will”, nei quattro anni di durata del Progetto potranno mettere da parte fino a 1.000 euro da dedicare alle spese relative alla formazione dello studente.
Per i nuclei familiari, sarà sufficiente risparmiare da 1 a 6 euro a settimana, versando ogni volta secondo le disponibilità del momento.
Quando sarà necessario provvedere ad una spesa scolastica o extrascolastica, “Will” quadruplicherà la cifra risparmiata, al fine di creare un circolo virtuoso nelle spese destinate alla formazione.

Per fornire un esempio, se una famiglia per 4 settimane ha messo da parte 5 euro a settimana, per un totale di 20 euro, avrà a disposizione 80 euro messi a disposizione da “Will” e caricati su un portfolio digitale, che gli utenti potranno controllare sul cellulare grazie all’app “Oval Money”.
In caso di non utilizzo, la cifra risparmiata sarà interamente restituita agli utenti alla fine del Progetto, o prima se si sceglierà di abbandonare “Will”.
Con il contributo di “Will” si potranno pagare servizi mensa, viaggi di istruzione scolastici, corsi sportivi, visite mediche sportive, doposcuola, laboratori teatrali, musicali, artistici, lezioni di lingue straniere e di informatica.
Si potranno acquistare materiali scolastici, libri, riviste, personal computer, tablet, abbonamenti per la connessioni internet e l’occorrente per le attività del doposcuola, come kit sportivi e strumenti musical, basterà presentare le ricevute di pagamento.
”Will” durerà per 4 anni e per aderire serve possedere uno smartphone attraverso il quale utilizzare l’apposita applicazione, oltre ad un conto corrente sul quale verranno versati i contributi di “Will”.
Per aderire occorre compilare la domanda online  all’indirizzo https://progettowill.it .

Possono aderire al progetto “Will” le famiglie con un figlio che sta frequentando la quinta elementare, la residenza nei Comuni di Iglesias, Carbonia, Sant’Antioco, Fluminimaggiore e Gonnesa, ed un ISEE non superiore ai 9.000 euro.
Il coordinamento del Progetto è affidato alle cooperative sociali “Le Api” ed “Il Mio Mondo”, e la scadenza per le adesioni è fissata al 20 giugno 2019.

dav

[bing_translator]

«Sul Mater Olbia non ci sono smentite, né contraddizioni in nessun termine. Tantomeno da parte della maggioranza.» L’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu replica così a quanto riportato dai media a seguito del sopralluogo effettuato dalla Commissione Sanità nella giornata di ieri.

«Nel corso della mia audizione in Commissione il 21 maggio – spiega Mario Nieddu – ho riportato quanto rilevato durante la mia visita al nuovo ospedale il 15 aprile. Sull’alto livello della dotazione tecnologica della struttura mi ero già espresso subito dopo la visita; considerazioni che ho confermato e che qualcuno ha forzatamente voluto considerare inconciliabili con lo stato generale di una struttura che, al tempo, mostrava numerose aree ancora in fase di costruzione, nonché reparti e sale prive di arredi.»

Il 15 aprile, con l’assessore Mario Nieddu, avevano partecipato alla visita del Mater Olbia anche l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, i consiglieri regionali, Piero Maieli e Giovanni Satta, nonché il deputato e membro della commissione Sanità della Camera, Guido De Martini.

«A distanza di un mese e mezzo da quella visita – conclude l’assessore della Sanità – non posso che essere felice del fatto che i lavori stiano procedendo con celerità e che la Commissione presieduta dall’onorevole Domenico Gallus abbia trovato una situazione, evidentemente, molto migliorata rispetto ad aprile.»

 

[bing_translator]

«Nessuna indicazione ai sindacati in merito alla proroga o al futuro della convenzione ad Aias.» Lo precisa l’assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, in merito a quanto riportato dalla stampa locale in riferimento all’incontro avvenuto ieri fra l’assessore e le sigle sindacali Ugl, Fials, Isa, Confintesa, Css, con la partecipazione del Comitato spontaneo dei lavoratori. «Finché il tavolo tecnico non concluderà le verifiche in corso – spiega Mario Nieddu – qualunque soluzione resta aperta. Di sicuro, quando verrà il momento, coinvolgeremo tutte le sigle sindacali. I punti fermi restano la continuità dei servizi erogati all’utenza e la tutela dei lavoratori». E proprio sul tavolo tecnico, convocato oggi in assessorato: «“L’associazione aveva preso l’impegno preciso a fornire tutte le informazioni sui bilanci, in grado di consentire le verifiche sui crediti che la stessa Aias sostiene di avere nei confronti di Ats e quindi della Regione. Parte di questa documentazione non è stata fornita, nonostante il sollecito a mantenere l’impegno preso. Oggi Aias si è presentata al tavolo, ancora una volta, senza la documentazione richiesta. Questo ci ha spinto a decidere per la sospensione del tavolo».

«Ad oggi – aggiunge l’assessore Mario Nieddu – gli unici dati completi sono quelli relativi agli anni 2017 e 2018. Il quadro emerso è quello di crediti significativamente inferiori a quelli dichiarati dall’associazione. Il tavolo ha svolto un lavoro puntuale, non vorrei che da parte di Aias ci fosse la volontà di interrompere questo percorso. Confidiamo ancora che nella giornata odierna Aias fornisca quanto promesso.»
Sul decreto ingiuntivo reso esecutivo dal tribunale di Olbia nei confronti di Ats, l’assessore precisa: «L’impegno preso con i sindacati è quello di verificare la situazione».

[bing_translator]

«Nessun silenzio e immobilismo da parte della Regione in merito al completamento del percorso avviato dalla Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai inserito nella strategia nazionale per le aree interne. Il processo, pur individuando una virtuosa collaborazione istituzionale tra Governo centrale, Regione e il territorio interessato, prevede che l’intera governance sia in capo al Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI), coordinato dal Dipartimento per le politiche di coesione della presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia per le politiche di coesione, e in tal senso il nostro impegno nel ruolo di facilitatore e di co-progettatore delle politiche di sviluppo locale non è mai venuto meno.»

E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, in merito ad alcune alle critiche di inattività dell’assessorato formulate della Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai sull’iter del progetto “Una Vita di qualità nel Cuore della Sardegna”, finanziato con 9 milioni di euro dal Ministero.

“Ci tengo a sottolineare – aggiunge Giuseppe Fasolino – che sulla vicenda l’impegno da parte della Regione rimane alto e costante. So quanto sia importante per un territorio avere delle certezze, soprattutto quando si programmano interventi destinati a incidere e favorire lo sviluppo locale. Forte della mia esperienza da sindaco esprimo soddisfazione per il lavoro fatto sin qui dalla Comunità Montana Gennargentu-Mandrolisai in tutto il percorso per l’attuazione della Strategia d’area e confermo la mia collaborazione per il conseguimento degli gli obiettivi prefissati.»

«Abbiamo già sollecitato al livello nazionale – sottolinea l’assessore – la verifica dei motivi che rischiano di determinare alcuni ritardi e confidiamo che alcune criticità che hanno causato disallineamenti informativi ed un rallentamento della procedura, in alcun modo imputabili alla Regione Sardegna, siano già stati superati, ora è indispensabile unire le forze affinché venga rispettata la tempistica che si era definita per l’avvio della Strategia nazionale per le Aree interne Gennargentu-Mandrolisai.»

«Il mio assessorato – conclude Giuseppe Fasolino – sia dal punto di vista istituzionale che per il supporto amministrativo, sarà al fianco del territorio, inoltre in relazione alle necessità dei vari ambiti di poter avviare in maniera concreta e definita tutti i progetti in itinere sto procedendo a calendarizzare una serie di incontri tecnici- istituzionali per analizzare eventuali criticità ancora in essere.»

 

L’assessore Giuseppe Fasolino ed il presidente Christian Solinas.

 

[bing_translator]ù

Ad ogni edizione di “Primavera a Teatro”, l’associazione Estemporada diretta da Livia Lepri propone una serata indimenticabile dedicata ai più piccoli. E se lo scorso anno “La bella e la bestia” è stato uno degli spettacoli più seguiti, venerdì 7 giugno alle 20.30, a Palazzo di Città arriva un evento che promette di non essere da meno: dalla Toscana la compagnia Versiliadanza propone “Neverland – L’isola che non c’è”.

Sul palcoscenico del Civico si vedranno danzare Peter Pan, Wendy e Capitan Uncino. E ancora Trilly, Giglio Tigrato, i pirati e le sirene e il solito coccodrillo che, oltre ad aver divorato la mano di Uncino, ha ingurgitato una sveglia con il suo inconfondibile tic tac.

Sarà un viaggio a ritroso nei ricordi, intervallati da flash back, tra le avventure e i personaggi di una delle storie per bimbi e ragazzi più note al mondo, tratta dal capolavoro di James Mattew Barrie ed entrata a buon diritto nell’immaginario collettivo.

L’opera gode della regia di Lotte Lohrengel, mentre le scenografie sono realizzate da Sergio Cangini e i costumi da Ilaria Ariemme. Nell’interpretazione di Valentina Sechi e Leonardo Diana, che è anche autore delle coreografie, Peter e Wendy si ritrovano fatalmente adulti, colti di quando in quando da un ricordo, da qualcosa di non definito, che trasforma magicamente ai loro occhi gli oggetti di uso più comune.

Passo dopo passo, avventura dopo avventura, il loro viaggio tra mare e cieli stellati gli permetterà di ritornare nel fantastico paese che somiglia a un sogno misterioso, come misteriosa è Neverland, l’isola che non c’è.

Lo spettacolo si presenta di poetico impatto visivo. A parlare sono le immagini e il gesto, la musica, il corpo e la danza che traducono sulla scena il mito di un’infanzia avventurosa e fantastica. Il tutto espresso con una formula narrativa e immediata, fruibile anche dai più piccoli, e capace di traghettare verso profondi déjà vu, quelle ammalianti sensazioni di aver già visto le stesse scene in passato, magari da bambino.

Con la sola forza di due efficaci interpreti e il supporto di semplici elementi scenici, la rappresentazione è capace di ricreare sul palcoscenico un mondo di fantasia dove tutti i ragazzi hanno sognato almeno una volta di essere catapultati.

Regia Lotte Lohrengel
Con Giuditta Mingucci e Andrea Soffiantini
Scene Sergio Cangini
Costumi Francesca Carta

Regia Lotte Lohrengel
Con Giuditta Mingucci e Andrea Soffiantini
Scene Sergio Cangini
Costumi Francesca Carta

Regia Lotte Lohrengel
Con Giuditta Mingucci e Andrea Soffiantini
Scene Sergio Cangini
Costumi Francesca Carta

Regia Lotte Lohrengel
Con Giuditta Mingucci e Andrea Soffiantini
Scene Sergio Cangini
Costumi Francesca Carta