4 September, 2024
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«Per noi italiani il richiamo di casa è forte. Senti che manca qualcosa. È stato un anno pesante. Comincio a sentire il peso degli amici lontani, dei genitori anziani che vedo di rado. Ma alla mia età faccio solo scelte professionali. Non potrò allenare 20 anni. È l’anagrafe a dirlo (…) È roba faticosa, la panchina. Quando torno a casa in Toscana mi sento un estraneo. Negli ultimi anni ci avrò dormito trenta notti.»

Così Maurizio Sarri, nelle ore del giallo sul suo approdo alla Juventus, parla in esclusiva a Vanity Fair (che pubblica l’intervista nel numero in edicola da mercoledì 5 giugno) della sua voglia di tornare in Italia dopo l’anno passato nella panchina del Chelsea, che ha portato al trionfo in Europa League.

Maurizio Sarri, che è cresciuto in Toscana ma che ha origini napoletane, sulle pagine di Vanity Fair risponde alle polemiche dei tifosi del Napoli, che non vorrebbero vederlo andare a una squadra rivale dopo le tre stagioni alla guida negli azzurri, e indirettamente anche al presidente De Laurentiis, con cui un anno fa non si lasciò benissimo: «I napoletani conoscono l’amore che provo per loro, ho scelto l’estero l’anno scorso per non andare in una squadra italiana. La professione può portare ad altri percorsi, non cambierà il rapporto. Fedeltà è dare il 110% nel momento in cui ci sei. Che vuol dire essere fedele? E se un giorno la società ti manda via? Che fai: resti fedele a una moglie da cui hai divorziato? L’ultima bandiera è stata Totti, in futuro ne avremo zero». Quanto alla smania di cambiamento che sta spazzando via molte panchine del nostro campionato, Maurizio Sarri se la prende con «il concetto di vittoria a ogni costo. Un’estremizzazione che annebbia le menti dei tifosi e di alcuni dirigenti – cosa che mi preoccupa di più. È sport, non ha senso. Non si può essere scontenti di un secondo posto».

Del leggendario sarrismo, che la Treccani ha accolto tra i neologismi come concezione del calcio ma anche come atteggiamento di sfida all’establishment, Sarri dice che «è un modo di giocare a calcio e basta. Nasce dagli schiaffi presi. L’evoluzione è figlia delle sconfitte. Non solo nel calcio. Io dopo una vittoria non so gioire. Chi vince, resta fermo nelle sue convinzioni. Una sconfitta mi segna dentro più a lungo, mi rende critico, mi sposta un passo avanti. Mio nipote mi fa leggere la pagina facebook Sarrismo e Rivoluzione. Si divertono, io sono anti-social, non ho nemmeno whatsapp».

E a proposito delle sue posizioni politiche di sinistra, Maurizio Sarri spiega a Vanity Fair che «nel calcio ci si schiera poco. Per non trovarsi qualcuno contro. La mia estrazione è nota. Papà era gruista all’Italsider di Bagnoli. Mio nonno era partigiano, salvò due aviatori americani abbattuti dai nazisti, li tenne in casa per due mesi. È normale che avessi certe idee, oggi la politica non mi interessa più. Vedo storie di una tristezza estrema. Da lontano l’Italia è un posto che spreca occasioni».

Dei fuoriclasse – nel caso in cui dovesse allenare veramente la Juventus ne troverebbe uno di nome Cristiano Ronaldo – dice: «Esistono squadre medie di grandi giocatori o grandi squadre di giocatori medi. Io lavoro su questo. Il fuoriclasse è quello a disposizione della squadra, altrimenti è solo un bravo giocatore. Siamo pieni di palleggiatori fenomenali. Pure ai semafori. Il divertimento è contagioso se collettivo. Se ti diverti da solo, in 5 minuti arriva la noia».

Della leggendaria tuta che indossa in campo: «Se la società mi imponesse di andar vestito in altro modo, dovrei accettare. A me fanno tenerezza i giovani colleghi del campionato Primavera che portano la cravatta su campi improponibili. Mi fanno tristezza, sinceramente».

Delle sue superstizioni: «Ne ho meno di quelle che mi attribuiscono. Ho smesso di vestire solo di nero. Mi è rimasta l’abitudine di non mettere piede in campo, dentro le linee dico, finché la partita non è finita. Prima o poi abbandonerò pure questa: già in certi stadi le panchine son dalla parte opposta degli spogliatoi e il prato devo calpestarlo per forza. Quando cominci a vincere, le scaramanzie finiscono».

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Il comandante della Capitaneria di Porto di Sant’Antioco, tenente di vascello Francesco S.M. D’Istria, ha firmato l’ordinanza che, all’articolo 1, dispone che il servizio di salvamento, svolto da chiunque ed a qualsiasi titolo, è prestato all’utenza balneare per finalità di tutela della pubblica incolumità e di soccorso marittimo e le relative risorse sono censite compiutamente in seno alla locale pianificazione S.A.R. (Search and Rescue), quali articolazione specialistica del soccorso marittimo.

Le prescrizioni sono volte ad assicurare la fruizione a scopo balneare e ricreativo delle aree demaniali marittime in genere ed in particolare dagli specchi acquei frequentati dai bagnanti nei periodi della stagione balneare stabiliti annualmente con apposito D.D.G. della Regione Sardegna.

L’ordinanza, finalizzata a disciplinare i profili inerenti la sicurezza marittima in quanto connessa all’utilizzazione turistico-balneare delle aree demaniali marittime, si applica a chiunque gestisca, a qualunque titolo strutture destinate alla balneazione (stabilimenti o spiagge libere attrezzate), arenili asserviti a spiagge libere, per quanto applicabile, frequentate da bagnanti, compresi i rispettivi specchi acquei antistanti;

Durante la stagione balneare e negli orari di balneazione chiunque gestisca, a qualunque titolo, strutture balneari ha l’obbligo di predisporre servizi di salvamento con le modalità indicate nelle norme che seguono;

Ove una struttura balneare intenda operare prima della data di inizio della stagione balneare, ovvero, successivamente alla sua conclusione, tale struttura deve mantenere efficiente lo stesso standard dei servizi di sicurezza;

L’articolo 2 prevede che nelle spiagge destinate alla libera fruizione i Comuni rivieraschi provvedono ad organizzare il servizio di salvamento. Qualora i Comuni non provvedano a garantire il servizio di salvamento. Le Amministrazioni comunali, con proprio provvedimento adeguatamente motivato, attestano sotto la propria responsabilità di non poter in nessun modo garantire il servizio di assistenza e salvamento sui tratti di spiaggia libera di propria competenza.

Tale provvedimento deve essere tempestivamente trasmesso all’Autorità Marittima, alla Prefettura e alle altre istituzioni deputate allo svolgimento di compiti di vigilanza e soccorso., contemporaneamente, ad apporre sulle relative spiagge adeguata segnaletica ben visibile dagli utenti (redatta in più lingue) con la seguente dicitura: “ATTENZIONE – BALNEAZIONE NON SICURA PER MANCANZA DI APPOSITO SERVIZIO DI SALVATAGGIO”. ed un elenco di numeri d’emergenza (Emergenze in mare numero BLU 1530, Emergenza Sanitaria 118, Polizia di Stato 113, Carabinieri 112, VVF 115).

Per l’emergenza in mare e sulle spiagge, sarà compito del Comune curare il controllo della permanenza in loco della segnaletica, e se del caso, l’immediato ripristino della stessa. Suddetti comuni devono, altresì, provvedere ad effettuare il controllo della permanenza della predetta segnaletica e, se mancante o non leggibile, attivarsi per l’immediato ripristino della stessa.

Altresì, i Comuni rivieraschi devono provvedere ad apporre la segnaletica dei divieti su aree demaniali marittime in ogni accesso ricadente nella propria giurisdizione, ai sensi del D.D.G. 1113 del 20.05.2019 della Regione Sardegna, secondo il format allegato alla presente ordinanza di sicurezza balneare (Cfr. All. 5).

L’articolo 3 prevede le Zone di mare riservate alla balneazione.

Nell’ambito del Circondario Marittimo di Sant’Antioco, nel tratto di mare che si estende da Punta Trettu (inclusa) a Capo Teulada (escluso), la zona di mare per una distanza di 200 metri dalle spiagge e coste sabbiose e 100 metri dalle restanti zone (scogliere e coste a picco) è interdetta alla navigazione, in quanto destinata prioritariamente alla balneazione come disciplinato dall’ordinanza n° 55/2018 della Capitaneria di Porto di Cagliari in data 04/05/2018.

Il limite di tale zona deve essere segnalato, dai concessionari di strutture balneari con il posizionamento di gavitelli di colore rosso saldamente ancorati al fondo, con adeguati corpi morti, posti a distanza di metri 50 l’uno dall’altro, parallelamente alla linea di costa, in corrispondenza delle estremità del fronte a mare della concessione. In caso di scarroccio e/o spostamento eventuale del gavitello, i concessionari hanno l’obbligo, nelle 24 ore successive, tempo permettendo, di provvedere al loro tempestivo riposizionamento. Ove la configurazione litoranea dei fondali non consenta il posizionamento a detta distanza, i gavitelli dovranno essere posizionati ad idonea distanza minore, previa comunicazione a questo Ufficio Circondariale Marittimo.

Analoghi obblighi sono posti a carico dei Comuni rivieraschi ricadenti nel Circondario Marittimo di Sant’Antioco per gli specchi acquei antistanti le spiagge libere frequentate da bagnanti. Se i Comuni non provvedono a mettere in opera talesistema di segnalazione, devono apporre, sulle spiagge libere frequentate dai bagnanti, un’adeguata segnaletica ben visibile  (redatta in più lingue) con la seguente dicitura “ATTENZIONE – LIMITE ACQUE INTERDETTE ALLA NAVIGAZIONE NON SEGNALATO” (metri 300 dalla battigia ovvero metri 100 dalle coste cadenti a picco sul mare)

I concessionari, per le aree in concessione, nonché i Comuni rivieraschi, nelle spiagge libere, devono segnalare, il limite della zona di mare ove i non esperti nel nuoto possono effettuare la balneazione. Il limite di tali acque sicure (mt 1,60 di profondità) deve essere segnalato mediante l’apposizione di galleggianti di colore bianco, collegati da una cima ad intervalli non superiori a metri 5, le cui estremità sono ancorate al fondo, seguendo un andamento rettilineo e parallelo alla linea di battigia.

Qualora, per cause di forza maggiore, per effetto di mareggiate o di qualsiasi altra causa, si verifichi la mancanza della prevista segnalazione, i concessionari e le Amministrazioni Comunali, ognuno per il tratto di spiaggia di rispettiva competenza, devono provvedere tempestivamente a ricollocare la stessa ed i relativi corpi morti nella posizione determinata dai commi precedenti e comunque non oltre il primo giorno successivo al ristabilirsi di condizioni meteomarine corrispondenti al mare calmo sino al completo ripristino della segnalazione prevista . Qualora i Comuni non provvedano a tale sistema di segnalazione, devono apporre sulle relative spiagge adeguata segnaletica, ben visibile dagli utenti (redatta in più lingue) con la seguente dicitura: “ATTENZIONE – LIMITE ACQUE SICURE NON SEGNALATO (metri 1,60) oppure “INESISTENTE”.

Nelle predette zone di mare prioritariamente destinate alla balneazione, nelle ore comprese tra le 8.30 e le 19.30 E’ VIETATO:

a. il transito di qualsiasi unità navale, Kitesurf e Windsurf compresi, ad eccezione dei natanti da diporto tipo jole, canoe, pattini, mosconi, lance, nonché pedalò e similari. A quest’ultimi è consentito di circolare entro i 300 metri dalla battigia, a condizione che vengano usati gli accorgimenti atti ad evitare disturbo ed incidenti ai bagnanti, nonché collisioni con altri  scafi. Da tale divieto sono esentati i mezzi che effettuano i campionamenti delle acque, ai fini della loro balneabilità, e che dovranno essere eseguiti in aderenza al D.P.R. 470/82. Tali mezzi dovranno essere riconoscibili a mezzo apposita dicitura  chiaramente leggibile “Servizio campionamento”. I bagnanti dovranno tenersi ad almeno 10 metri dai suddetti mezzi impegnati nelle operazioni di campionamento;

b. L’ormeggio o l’ancoraggio di qualsiasi unità navale, salvi i casi regolarmente autorizzati con apposita concessione demaniale marittima rilasciata dalla competente Amministrazione Regionale o Comunale;

c. E’ altresì vietato l’atterraggio dei surf , windsurf e di kitesurf nei tratti di arenile in spiaggia libera e in concessione per strutture balneari. In tali tratti i concessionari, appositamente autorizzati, devono aver cura di separare tali aree da quelle

Per l’emergenza in mare e sulle spiagge… destinate ai bagnanti, con appositi corridoi di atterraggio, aventi le caratteristiche descritte all’Art. 6 della presente ordinanza e, per i kitesurf, quelle descritte nell’apposita ordinanza relativa alla disciplina delle attività ludico – diportistiche;

6. Per i tratti di costa a picco sul mare soggetti a fenomeni franosi e/o erosivi, sarà cura delle competenti Amministrazioni Comunali provvedere all’emanazione di apposite ordinanze di interdizione, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 54 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n° 267, nonché provvedere alla conseguente affissione di idonea cartellonistica. L’eventuale conseguente interdizione degli antistanti specchi acquei sarà disciplinata con apposita ordinanza dell’Autorità Marittima, ai sensi dell’Art. 59 del Regolamento di esecuzione al Codice della navigazione.

7. È consentito, invece, l’atterraggio sulle spiagge libere di Surf e Kitesurf nelle zone di bagnasciuga e nel tratto di mare non interessato dalla presenza di bagnanti. Altresì, le zone di mare prospicienti spiagge o litorali scarsamente frequentati da bagnanti possono essere attraversate, ai soli fini dell’atterraggio per imbarco e sbarco di persone e/o cose, fermo restando il divieto di sosta sulla spiaggia e di ancoraggio entro la zona destinata alla balneazione, dalle unità navali su indicate unicamente a remi.

8. Chiunque compia immersioni subacquee, (anche al di fuori della zona di mare riservata alla balneazione) ha l’obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri; se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico.

Il subacqueo deve operare entro un raggio di 50 metri dalla verticale del mezzo nautico di appoggio o del galleggiante portante la bandiera di segnalazione. Di notte il segnale è costituito da una luce lampeggiante gialla visibile a giro d’orizzonte, presente sull’unità di appoggio o, qualora sia assente, fissata sull’asta del segnale galleggiante. I segnali diurni e notturni, in condizioni normali di visibilità, devono essere di caratteristiche tali da potersi vedere a non meno di 300 metri di distanza. In prossimità dei predetti segnali le unità in transito, se propulse a vela o a motore, devono moderare la velocità e mantenersi a una distanza non inferiore a 100 metri. Il nuotatore che si trovi al di fuori delle acque riservate alla balneazione ha facoltà di utilizzare i medesimi segnali (con sagola non più lunga di 3 metri), previsti per il subacqueo.

Tra gli altri articoli, il n° 4 riguarda le zone di mare vietate alla balneazione.

Fermo restando i divieti di balneazione negli specchi acquei interdetti con appositi Decreti dall’Assessorato Regionale alla Sanità per i quali i Comuni hanno l’obbligo di apporre idonea segnaletica, la balneazione è vietata:

a. nei porti, approdi e porticcioli turistici;

b. nel raggio di 100 metri dalle imboccature e dalle strutture portuali, con esclusione degli specchi acquei prospicienti spiagge libere abitualmente frequentate da bagnanti ovvero strutture balneari regolarmente autorizzate, eventualmente ubicati ad una distanza inferiore e, comunque, a condizione che la balneazione non interferisca con il regolare e sicuro transito delle unità navali in ingresso ed uscita dai porti;

c. entro 100 metri da opere di presa e restituzione acque dove è altresì, vietato qualsiasi tipo di pesca. Dette opere devono essere opportunamente segnalate a cura dei titolari degli insediamenti stessi con idonea cartellonistica che indichi il divieto di avvicinamento e di balneazione, opportunamente posizionata a terra in modo ben visibile;

d. all’interno dei corridoi di atterraggio regolarmente autorizzati e opportunamente segnalati;

e. sulle rotte dirette di entrata/uscita dai porti; fuori dai porti, in prossimità di zone di mare dove sono posizionati pontili o passerelle destinate all’attracco di unità per un raggio di metri 200;

f. negli specchi acquei antistanti le foci dei fiumi e dei canali navigabili fino ad una distanza di metri 50 dalla costa, salvo che l’Autorità Comunale o Sanitaria non impongano una superiore estensione per ragioni igienico-sanitarie;

g. a meno di metri 200 dalle navi all’ancora;

h. all’interno degli specchi acquei assentiti in concessione per strutture asservite alla nautica da diporto o alla pesca marittima o per campi boe opportunamente segnalati. Durante la fase di raggiungimento di questi ultimi, i conducenti delle unità da diporto dovranno mantenere un comportamento estremamente prudente evitando di utilizzare mezzi di propulsione meccanica e posizionando, se possibile, una persona di vedetta a prua dell’unità;

i. nelle zone di mare permanentemente o temporaneamente sottoposte a divieto di balneazione con apposite ordinanze dell’Autorità Comunale, che dovranno essere segnalate con appositi cartelli redatti in più lingue, posizionate a cura dei Comuni interessati;

j. nelle zone di mare indicate da apposite ordinanze di interdizione emanate dall’Autorità Marittima.

Una seconda ordinanza disciplina le attività ludico-diportistiche.

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Nello splendido scenario del Campo Ostacoli del Comprensorio Polisportivo Militare dedicato al “Gen. Gastone Rossi”, in via Tramontana a Cagliari, alla presenza del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Brigata Francesco Olla, si è svolta la 15ª edizione del Saggio di Riabilitazione Equestre denominato “Cavalieri con le ali”.

L’emozionante esibizione equestre dei giovani cavalieri, ha chiuso il ciclo annuale di attività riabilitativa svolta dal Centro Federale di Riabilitazione Equestre A.N.A.C. Sardegna, presso il Centro Ippico Militare del Comando Militare Esercito Sardegna (CIM).

Il programma dell’evento, ricco di emozioni, ha visto i giovani cavalieri cimentarsi in una gara di “GIMCANA” e un percorso addestrativo di “DRESSAGE”, con l’esecuzione di semplici figure di maneggio”.

Durante tutto il percorso di gara, i 10 giovani cavalieri sono stati affiancati da personale specializzato in riabilitazione equestre dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria (ANAC).

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Il comune di Carbonia informa la cittadinanza che domani, mercoledì 5 giugno, alle ore 10.30, al Teatro Centrale di piazza Roma gli studenti della classe quinta B (tempo normale) dell’Istituto Comprensivo Satta di Carbonia saranno protagonisti di una performance denominata “Dottor Jackie & Mrs. Hide”, un’interessante commedia musicale sul tema del bullismo a scuola.
Si tratta di un’iniziativa lodevole che affronta una tematica delicata come quella del bullismo, che merita attenzione non soltanto da parte del mondo della scuola ma dell’intera collettività. Proprio per questo motivo, gli studenti condivideranno questa importante rappresentazione con tutti i cittadini interessati. L’appuntamento è, alle ore 10.30, al Teatro Centrale.
L’evento è organizzato dall’Istituto Comprensivo Satta, in collaborazione con il comune di Carbonia.

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«Un incontro proficuo, per decidere insieme come affrontare subito le emergenze della Sardegna.»

Lo ha affermato il presidente della Regione, Christian Solinas, al termine del primo confronto con i sindacati, che si è tenuto questa mattina a Villa Devoto. All’incontro hanno partecipato le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil della Sardegna, guidate rispettivamente dai segretari generali Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca.

«Sono profondamente convinto – ha sottolineato il presidente della Regione – che ci troviamo davanti a numerosi temi che impongono risposte di sistema. E per questo serve una concertazione ampia, relazioni corrette e una legittimazione reciproca tra tutti gli attori sociali. La disintermediazione è un gioco che non serve a nessuno.»

Un positivo apprezzamento per i risultati dell’incontro e per le aperture al confronto del presidente Solinas è stato espresso dai tre segretari che hanno auspicato un immediato coinvolgimento delle parti sociali sui temi caldi dello sviluppo e dell’economia in Sardegna.

Il presidente della Regione ed i rappresentanti sindacali hanno, infine, concordato l’istituzionalizzazione di un tavolo permanente di confronto e un calendario di incontri sulle diverse emergenze, dal lavoro alla sanità, dall’industria all’urbanistica.

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L’8 e il 9 giugno andrà in scena a Portoscuso, nel bocciodromo di Sa Cruxitta, il secondo torneo di Primavera. L’evento è organizzato dall’associazione Polisportiva Portoscuso 2017, con il patrocinio del comune di Portoscuso.

Ospiti graditi della manifestazione sportiva, saranno i ragazzi speciali dell’associazione gli Equilibristi, per una giornata di sport, sorrisi, risate e aggregazione sociale. Lo scopo della manifestazione è quello di promuovere l’aggregazione sociale. Infatti, nelle fasi del torneo di bocce, saranno coinvolti sia i ragazzi normodotati sia i ragazzi disabili.

«Per il secondo anno consecutivo, ho avuto l’opportunità di organizzare il Torneo di Primavera. Saranno due giornate di sport, ma soprattutto di divertimento, dove ci sarà l’opportunità di avvicinarsi anche al mondo dell’ippica. Infatti, saranno presenti anche due cavalli dell’Associazione Luna Rossa con istruttore ed ippoterapista specializzata al seguito», spiega Domenico Prasciolu, presidente della Polisportiva bocciofila.

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Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di scavo e fondazioni per la costruzione della RSA nel Comune di Villacidro (SU) da parte di “Sereni Orizzonti”, il gruppo friulano guidato da Massimo Blasoni e leader in Italia nella costruzione e gestione di residenze per anziani.

Realizzata in project financing con il contributo delll’ASSL di Sanluri, la residenza sanitaria assistenziale sarà terminata nel giugno 2020 e potrà ospitare 84 anziani non autosufficienti. Avrà una struttura a due piani sopra terra (molto estesa e a forma a elica) e sarà circondata da un vasto parco attrezzato e alberato con specie autoctone, interamente percorribile a piedi o con carrozzine e deambulatori. I familiari degli ospiti in visita avranno a disposizione un ampio parcheggio.

Al piano terra saranno distribuiti reception e uffici amministrativi, una palestra per riabilitazione, un ambulatorio, una sala per servizi alla persona (podologo e parrucchiere), una cucina, un soggiorno con ampie vetrate per la socializzazione e una sala per il culto. Al piano terra e al primo piano si troveranno invece una sala da pranzo comune e servizi igienici per gli ospiti.

A ciascun piano saranno disposti due nuclei da 20 e 22 posti letto, suddivisi in 4 singole e 19 doppie. Tutte le stanze saranno ampie e luminose, dotate ciascuna del proprio bagno per disabili, arredate in modo confortevole e fornite di letti motorizzati, serramenti con tapparelle domotiche, sistema di chiamata e sensori antincendio. Per ogni piano è previsto un bagno assistito con barella doccia o sedia doccia.

I locali verranno dotati di ventilazione meccanica controllata (VMC), che consente un ricambio di aria pulita e asciutta nei locali senza dover aprire le finestre ma recuperando dall’aria il calore che viene espulso. La climatizzazione è stata studiata per offrire agli ospiti il massimo del comfort e della sicurezza: quella invernale sarà assicurata da un impianto di riscaldamento a pavimento (e quindi priva di caloriferi) mentre quella estiva sarà realizzata con un innovativo sistema che rinfrescherà gli ambienti senza fastidiose correnti d’aria.

Come tutte le altre recenti costruzioni di “Sereni Orizzonti” nel resto d’Italia, anche questo edificio presenterà caratteristiche all’avanguardia per quanto riguarda l’ecosostenibilità e il risparmio energetico. Realizzato in classe energetica A3, produrrà autonomamente circa 250.000 kWh di energia (pari al 60% del suo intero fabbisogno), con una riduzione complessiva dell’emissione in atmosfera di oltre 100.000 Kg all’anno di anidride carbonica. Un risultato notevole ottenuto grazie all’impianto fotovoltaico sul tetto, all’impianto solare termico per uso sanitario e riscaldamento, al recuperatore termodinamico del calore contenuto nell’aria espulsa e alla pompa di calore ad alta efficienza che in gran parte utilizza energia rinnovabile.

Con la realizzazione della RSA di Villacidro il gruppo “Sereni Orizzonti” – presente in Italia e in Germania con 77 strutture per complessivi 5.500 posti letto – consolida la sua presenza in Sardegna: in provincia di Nuoro, alla RSA “Villa Gli Ulivi” di Silanus si sta, infatti, aggiungendo anche quella di Macomer, già arredata e in attesa di autorizzazione.

 

 

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Ieri due incendi hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Servizio regionale coordinati dal Corpo forestale:

1 – Incendio in agro del comune di Oristano località “Podere 28”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Oristano, coadiuvato da una squadra dell’Agenzia Forestas del vivaio Santa Giusta. Sull’incendio ha operato anche una squadra dei VV.F. di Oristano. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 14.45.

2 – Incendio in agro del comune di Palmas Arborea, in località “Canali Prunas”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Fenosu.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale delle stazioni di Oristano e Villaurbana  coadiuvate da una squadre dell’Agenzia Forestas del cantiere di Massama.

Vista la pericolosità dell’ubicazione dell’incendio segnalato, veniva inviato l’elicottero AIB di stanza a Fenosu. L’incendio si sviluppava da una vettura in fiamme, andata completamente distrutta, mentre i danni alla vegetazione sono stati minimi.

Dagli accertamenti l’auto è risultata rubata alcuni giorni prima nel comune di San Vero Milis.

Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 16.00.

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Nuove opportunità di lavoro per giovani diplomati e laureati sono offerte da Leroy Merlin, azienda francese leader nella grande distribuzione e specializzata nel fai-da-te, bricolage, giardinaggio, edilizia, arredo bagno, etc. Gli annunci di lavoro presenti sul sito dell’azienda sono oltre 100 e riguardano hostess e steward, consiglieri di vendita, addetti alla logistica, venditori specialisti e tante altre figure da inserire presso i punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale. I collaboratori dovranno occuparsi dei clienti accompagnandoli dal sogno alla realizzazione dei loro progetti attraverso un percorso semplice, divertente e gratificante. Leroy Merlin, nata in Francia nel 1923, apre il primo negozio in Italia nel 1996 e oggi conta 48 punti vendita dove lavorano più di 6.800 collaboratori. Il Gruppo è alla ricerca di persone che
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_leroy_giugno_2019.html .

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Nella notte i carabinieri della stazione di Monastir hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio A.O., 34enne di Selargius, incensurato. L’uomo, che lavora in una pizzeria di Cagliari, aveva da qualche mese affittato una casa ad Ussana ma il suo costante via vai a tutte le ore del giorno e della notte aveva insospettito i militari. Da lì sono scattati i servizi di osservazione ed il successivo blitz, che ha permesso di rinvenire nel garage 164 piante di canapa indiana alte circa un metro e mezzo. Inoltre, l’ambiente era stato modificato per favorire la crescita delle piante con lampade alogene ed un sistema di deumidificazione. La sostanza, una volta essiccata ed immessa nel mercato, avrebbe potuto fruttare oltre 50.000 €. Il ragazzo è stato quindi tradotto presso la casa circondariale “Scalas” di Uta.