3 September, 2024
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Sette cuscini ricamati con maestria e attenzione da mani artigiane, un progetto corale tra passato, presente e futuro, che si ispirano alle opere di sette Maestri sardi del ‘900. E una mostra “Ricami in cerca d’autore”, alla Galleria Macca in via Lamarmora 136 (Cagliari), che espone questi lavori grafici realizzati dagli studenti del primo anno del corso di Product Design della sede IED di Cagliari. Un progetto di ricerca personale e artistico sotto la guida della docente IED Annalisa Cocco del corso di Product Design che si sviluppa tra arte, design e cultura e un percorso di studio tra sette grandi artisti della nostra isola che si sono misurati nel mondo: Edina Altara, Salvatore Fancello, Maria Lai, Melchiorre Melis, Costantino Nivola, Giovanni Pintori, Eugenio Tavolara. «Per il secondo anno si rinnova la collaborazione fra IED e la Galleria Macca di Claude Corongiu che con poche altre in Sardegna porta avanti un prezioso lavoro di ricerca e di contaminazione fra le arti creative, di cui il lavoro dei nostri studenti del corso di Product Design è un rappresentativo esempio», spiega Monica Scanu, direttrice della sede IED Cagliari.

Sette autori per sette studenti che hanno avuto il compito di attraversare la vita e le opere di queste figure cruciali del mondo dell’arte del contesto isolano e mondiale, per poi sceglierne uno attraverso cui identificarsi e tradurre con il proprio sguardo giovane e fresco i segni distintivi dell’artista. “Un omaggio, una riflessione creativa di sette giovani studenti del primo anno del corso di Product Design dello Ied di Cagliari. Uno sguardo attento, non solo alle opere di questi grandi Maestri, ma anche alle loro storie di artisti, donne e uomini sardi, cittadini del mondo, colmi di anima e pensiero”, racconta Annalisa Cocco, docente IED, coordinatrice e responsabile del progetto che vede coinvolti gli studenti: Fabio Demurtas, Lorenzo Durante, Gabriele Onnis, Martina Pagani, Daniela Palmas, Marta Pidia, Alessio Sedda. La realizzazione dei cuscini è a cura di “Isola del ricamo” (Decimo).

La mostra è stata inaugurata il 30 maggio e sarà visitabile per dieci giorni il martedì, giovedì e venerdì dalle 19.00 alle 21.00.

Un percorso non solo formativo ma anche artistico per gli studenti IED che oltre alla realizzazione dei cuscini sono impegnati anche nel concept dell’esposizione, realizzata in collaborazione con la Galleria Macca. Una sinergia importante tra le due realtà culturali sarde che permette ai giovani creativi dell’Istituto Europeo di Design di misurarsi in ambiti contigui a quelli del design.

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Il deputato del Partito democratico Gavino Manca ha presentato un’interrogazione a risposta scritta sulla phase out dal carbone al 2025.

Gavino Manca spiega che «l’accelerazione impressa alla chiusura delle centrali termoelettriche a carbone, senza realizzare contestualmente gli interventi aggiuntivi previsti esplicitamente dalla SEN, metterebbe in ginocchio il già delicato sistema economico dell’isola, in quanto si andrebbe a cancellare il carbone senza chiarire con cosa e come questo verrà sostituito, da qui al 2025» e chiede «se è auspicabile che i Ministeri interessati identifichino una chiara tabella di marcia per la chiusura delle centrali a carbone della Regione Sardegna ancora attive all’interno di una strategia nazionale più ampia nell’ambito di quella eccezionalità evidenziata anche dal rappresentante Enel; se i Ministeri interessati sono a conoscenza dei piani industriali, che prevedono il riavvio di importanti filiere come quella dell’alluminio a Portovesme, o della chimica verde a Porto Torres,e che sarebbero stravolti in assenza di un’alternativa adeguata all’energia termoelettrica attualmente assicurata dagli impianti a carbone o da altri combustibili diversi dal gas naturale; se i ministri interessati sono a conoscenza dell’iter avanzato del progetto di metanizzazione della Sardegna; se nelle more della realizzazione del progetto il Governo intende attivarsi affinché l’impegno di fornire al mercato sardo il GNL ad un prezzo in linea con quello del gas italiano possa essere reso concreto nel più breve termine possibile; e, infine, se è intenzione dei Ministeri interessati convocare un urgente incontro per chiarire se e come il Governo intenda procedere nel supportare adeguatamente il phase out dal carbone al 2025, evitando di generare distorsioni sul mercato».

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Il Concorso Enologico Nazionale Premio Qualità Italia 2019 entra nel vivo con l’approssimarsi della scadenza delle iscrizioni e delle giornate di degustazione.

Il Concorso, giunto alla quinta edizione, si presenta rinnovato e con alte aspettative per la partecipazione e la qualità dei vini iscritti.

Quest’anno i vincitori del Concorso voleranno con Alitalia in tutto il mondo grazie alla pubblicazione dei risultati del Premio sulla rivista Ulisse, distribuita su tutti gli aerei della compagnia nazionale nel mese di agosto, periodo con il maggior numero di presenze nel corso dell’anno.

«Il fatto che un Magazine così prestigioso ed importante come Ulisse pubblicherà i risultati del Concorso dando una visibilità Internazionale a tutti i vini vincitori, è – dice il direttore della Scuola Leonardo Mauro Pallini – un vanto ed un risultato prestigioso a conferma della validità e dell’importanza del Premio Qualità Italia, ambito quest’anno da un numero ancor più numeroso di partecipanti. La rivista, infatti, viene letta da circa 2.000.000 di passeggeri al mese, dei quali 76% italiani e 24% stranieri.»

Altra novità è la possibilità, per tutti i vini che parteciperanno al concorso, di poter essere degustati durante la tre giorni di “Mediterranea”, manifestazione di grande interesse con la presenza di migliaia di visitatori.

La scadenza delle iscrizioni è fissata per il 21 giugno 2019, le degustazioni dei tecnici si terranno dal 26 al 29 giugno e la cerimonia di premiazione il 10 luglio.

Anche per il 2019 il Concorso ha ottenuto l’autorizzazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo giusto DG PQAI 04 – Prot. N. 0013023 del 25/02/19.

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«La notizia di un Piano di rilancio del Trenino verde della Sardegna, la ferrovia storica più lunga d’Italia con i suoi 437 km, ad inizio anno ha inorgoglito l’intera Isola. Un investimento da 10 milioni di euro, di cui però oggi si è persa completamente ogni traccia. Ciò che rimane dell’annuncio è una nota sul sito www.treninoverde.com in cui si legge che l’ARST, “assieme alla Regione Autonoma della Sardegna, agli Enti Locali e agli Operatore Turistici, sta definendo il calendario 2019 del Trenino Verde”, di fatto dichiarando l’assenza di una programmazione per la stagione turistica alle porte. Per questo chiediamo di sapere con certezza quali saranno i tempi di realizzazione dell’opera.»

Così i consiglieri del Gruppo M5S Roberto Li Gioi e Michele Ciusa, firmatari di una interrogazione presentata in Consiglio affinché si riaccendano i riflettori sul patrimonio ferroviario regionale di valenza storica europea e internazionale.

«L’accordo, firmato lo scorso 18 dicembre tra Regione e Arst, sindaci dei Comuni coinvolti, sindacati, associazioni e imprese – aggiungono i consiglieri del M5S – faceva inoltre riferimento a una serie di interventi trasversali e strategici: un piano di marketing per la promozione delle tratte isolane, e il completamento del dossier propedeutico alla candidatura del Trenino Verde a Patrimonio dell’Unesco come leva per la promozione a livello internazionale.»

Sulla carta un progetto ambizioso, che presentava però un ostacolo alla sua realizzazione già in partenza. Questo perché il Ministero delle Infrastrutture (con la Legge n. 128 del 9 agosto 2017) «limita la titolarità alla gestione delle Ferrovie alle sole “Aziende ferroviarie”, e di conseguenza l’ARST S.p.A., società che gestisce il Trenino Verde non può operare. Già Nardo Marino (M5S) ha presentato una proposta di legge, approvata alla Camera e ora in dirittura d’arrivo al Senato, volta a modificare il sopra citato articolo 5 della L. 128/17. Una modifica necessaria a consentire alle società che esercitano servizi di trasporto, anche se in mancanza della qualifica di impresa ferroviaria, di poter proseguire l’attività».

Roberto Li Gioi e Michele Ciusa chiedono pertanto di poter conoscere i tempi realizzazione del Piano di rilancio per il Trenino Verde; se e come La Regione intenda gestire il ripristino dei contratti di assuntoria sia per il TPL che per il servizio turistico. Inoltre, chiedono, «in che modo si intenda dare attuazione agli indirizzi presenti nella normativa regionale; se si intende riattivare nel concreto la procedura per il riconoscimento UNESCO e, infine, se con il nuovo ciclo di Programmazione 2021-2027 la Regione Sardegna intenda destinare ulteriori risorse».

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Ha preso il via il progetto “Manutenzione straordinaria strade vicinali”, approvato e finanziato dalla Giunta comunale di Sant’Antioco nei mesi scorsi. Lo scopo, dopo anni di abbandono, è mettere in sicurezza i percorsi antiochensi che conducono ad appezzamenti di terreno agricolo, seconde case in campagna, ma anche spiagge e località costiere. A questo progetto a breve si aggiungerà anche il cantiere Lavoras, sempre dedicato alle strade vicinali, le cui selezioni per il personale si sono svolte nei giorni scorsi. «Diamo così risposte alle legittime richieste di chi quotidianamente percorre quelle arterie con tante difficoltà – commenta il sindaco Ignazio Locci – considerato il manto disastrato a causa delle piogge e di anni di incuria e, con LavoRas, creiamo anche nuova occupazione, seppure a tempo».

Il percorso delle strade oggetto dell’intervento si sviluppa all’interno dell’agro antiochense. «Nello specifico – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – ci concentreremo sulle strade “Su Demanio”, “Sa Scrocchitta”,  “Crisionis”, Su de Miai”, strada “Tuvu Mannu” e “Nuraghe Nocco”, per citare qualche esempio. Senza dimenticare i percorsi costieri: Turri, Cala Lunga, Su Forru a Macchina. Ma l’elenco è ben più lungo e articolato. Dopo aver trattato meccanicamente il manto carrabile, si ricorrerà alla posa di un composto adeguato al contesto, detto tout venant. Naturalmente, con questi lavori interverremo anche sulla regimazione delle acque superficiali (cunette laterali e trasversali, cavalca fossi, attraversamenti, eccetera). Attualmente, infatti, i tratti in cunetta sono quasi del tutto assenti e, là dove ancora visibili, sono cresciute piante di notevoli dimensioni ed arbusti che con fronde e radici tendono ad invadere la carreggiata riducendo lo spazio utile in più punti».

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La neo assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha incontrato stamane la Rappresentanza Sindacale Unitaria dell’Eurallumina, nello stabilimento di Portovesme.
Alla riunione, che ha visto la partecipazione dei consiglieri regionali Fabio Usai, Michele Ennas e Stefano Tunis, i rappresentanti dei lavoratori hanno esposto lo stato della vertenza ed i passaggi ancora mancanti per giungere alla conclusione definitiva e positiva di un lunghissimo iter per le autorizzazioni in capo alla Regione Sardegna, per quanto riguarda Via e Aia, e l’ emergenza sul fronte energia, con il decreto del governo sulla decarbonizzazione fissata entro il 2025, che farebbe accantonare l’accordo tra Enel ed Eurallumina per il trasferimento dell’energia termica, attraverso vapordotto, per la ripartenza delle produzioni del primo anello della filiera dell’alluminio.
Successivamente l’assessore e la delegazione istituzionale, hanno incontrato congiuntamente la RSU, i dirigenti dell’Azienda, il presidente ing. Vincenzo Rosino, l’amministratore delegato ing. Luca Vincenzi, e il direttore delle risorse umane, dott. Simone Angius. Alla riunione ha partecipato anche il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda.

I manager hanno illustrato quanto realizzato nel mantenimento degli impianti dalla loro fermata con le prestazioni d’opera del personale diretto inserito in turni di rotazione e di quello esterno, che vede giornalmente transitare dai cancelli di ingresso circa 130 addetti complessivamente con i servizi e la mensa. Gli investimenti programmati, gli interventi di bonifica già realizzati, in corso d’opera e previsti, le sinergie in attesa di concretizzarsi con il fornitore del vapore, il rispetto di tutti gli accordi sottoscritti, in campo nazionale, regionale, con tutti i vari governi che si sono succeduti, e con le forze sociali ed i lavoratori coinvolti. Gli azionisti della Rusal hanno in tutte le sedi confermato la volontà del riavvio delle produzioni, avendo una forte richiesta per il mercato interno Rusal a partire dal 2021, se in quella data non si fosse pronti, Eurallumina uscirebbe definitivamente dai piani strategici della multinazionale. A frapporsi per il raggiungimento di questo obiettivo, con la piena ripresa produttiva, quella occupazionale comprese le nuove assunzioni per raggiungere i numeri previsti nel piano industriale, il completamento dell’iter autorizzativo, la fermata della centrale Enel senza un’alternativa per l’approvvigionamento del vapore che per assenza in Sardegna di metano e Ggas, non potrà avvenire entro il 2025.
Al termine, l’assessore regionale dell’Industria ha partecipato ad una breve conferenza stampa.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219474034269444/

                   

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«Sarà cercata una soluzione condivisa al progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria San Gavino-Sassari Olbia, nel tratto che interessa il comune di Giave che da tempo si oppone alla modifica del trattato ferroviario predisposto da Rfi, relativo alla variante Bonorva-Terralba. E’ arrivata la risposta del ministero delle Infrastrutture all’interrogazione parlamentare che presentai lo scorso gennaio per portare all’attenzione del Governo le difficoltà di carattere ambientale, storico e archeologico, evidenziate dal sindaco del paese, Maria Antonietta Uras, impegnata in un braccio di ferro con Rfi nel tentativo di evitare la modifica dell’attuale tracciato con uno nuovo che passa a poche centinaia di metri da siti nuragici di notevole importanza e valore archeologico.»

Lo scrive, in una nota, Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle.

«Nell’interrogazione – aggiunge Nardo Marino – evidenziavo la sproporzione del costo dell’opera, pari a circa 110 milioni di euro, all’effettivo risparmio dei tempi di percorrenza, quantificabile in soli cinque minuti.»

«Ad oggi – si legge nella risposta data in commissione Trasporti dal sottosegretario Michele Dell’Orco – il ministero dell’Ambiente sta procedendo alla valutazione di impatto ambientale e in tale ambito ha richiesto integrazioni alla documentazione progettuale prodotta da RFI.»

Inoltre, le criticità evidenziate dal comune di Giave saranno evidenziate nella Conferenza di servizi, attualmente in corso, a cura del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna.

«Esprimo soddisfazione – conclude Nardo Marino – per l’apertura del Ministero interrogato che manifesta piena disponibilità ad un confronto anche con la Regione e Rfi per individuare una soluzione condivisa.»

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Due giovani di Carbonia sono finiti sotto indagine, accusati del pestaggio avvenuto nella notte del 9 aprile scorso, in piazza Matteotti a Carbonia. Il video delle violenze, postato dai due aggressori sul social network di messaggistica istantanea whatsapp, ritrae la vittima (classe ‘94) che cerca di proteggersi mentre uno dei due lo colpisce violentemente con un pugno al volto; caduto a terra, i due continuano a colpirlo con calci e pugni che gli hanno causato lesioni alla mandibola con una prognosi iniziale di 45 giorni e successivo è delicato intervento chirurgico maxillo facciale.

Le indagini erano partite immediatamente quando i carabinieri della stazione di Carbonia erano venuti a conoscenza dell’esistenza del filmato dell’aggressione, commessa dai due giovani, all’epoca dei fatti, minorenni. I carabinieri che si sono attivati immediatamente sulle tracce degli autori del gesto, al termine di scrupolosi accertamenti investigativi, hanno identificato i due aggressori (Q.M. e L.E., entrambi del 2001) che sono accusati di lesioni gravissime in concorso, risalendo anche all’autore del video, anche lui indagato per diffamazione ed omissione di soccorso.

Questa mattina i militari della stazione dei carabinieri di Carbonia hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni di Cagliari, ufficio del G.I.P., nei confronti dei due aggressori: a Q.M., che nel frattempo ha raggiunto la maggiore età, è stata applicata quella dell’inserimento in comunità; l’altro, minorenne, L.E., è stato invece sottoposto alla misura del rispetto delle seguenti prescrizioni: di non uscire dalla propria abitazione nell’arco serale, potrà svolgere attività di studio, sportive e parrocchiali previa individuazione dei Servizi Sociali Minorili di Cagliari e potrà allontanarsi dal comune di Carbonia solo per finalità educative.

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A ciascuno di noi è capitato di incappare, se non nella spiacevole condizione di subire lo shock di un incidente stradale importante, di rimanere disorientati sul da farsi in caso di un tamponamento o comunque di un incidente di lieve entità. Come affrontare queste situazioni concretamente? Cosa fare in caso di incidente e come gestire il complesso iter burocratico, avendo la certezza di non essere usati o addirittura truffati? Allo scopo di fornire ai giornalisti gli strumenti per informare correttamente lettori, telespettatori e radioascoltatori, l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, in collaborazione con “Federcarrozzieri”, la Federazione italiana carrozzieri indipendenti, organizza due corsi di formazione professionale dal titolo “Viaggio sicuro. Viaggio informato” che si terranno lunedì prossimo 3 giugno a Cagliari e martedì 4 giugno ad Olbia.
A Cagliari, l’appuntamento è dalle 14.00 alle 17.00 presso la Sala conferenze EXMA, Via San Lucifero, 71. Ad Olbia presso la Biblioteca civica Simpliciana, Piazzetta Dionigi Panedda 3, sempre dalle 14.00 alle 17.00. Ai giornalisti partecipanti saranno assegnati tre crediti formativi. In particolare gli esperti forniranno gli strumenti per individuare clausole vessatorie e iter riparativi talvolta remunerati secondo tabelle imposte dalle assicurazioni senza tener conto dei necessari accertamenti di sicurezza. Approfondiranno inoltre i temi dell’oggettività delle perizie e del riconoscimento danni equo e rispettoso della sicurezza dell’auto da ripararsi, riparazioni strutturali ed estetiche, preventivi e fatture trasparenti, riparazioni a regola d’arte.
Si parlerà, infine, di strade sicure, della gestione delle manutenzioni e dei sistemi di protezione e salvaguardia.
A Cagliari, lunedì 3 giugno, nella Sala conferenze EXMA, Via San Lucifero, 71, i relatori saranno: Mariarosa Loddo (ingegnere responsabile del servizio mobilità della Città metropolitana di Cagliari), Sara Perathoner (maestra artigiana carrozzeria), Stefano Mannaccio (responsabile nazionale settore assicurativo Assoutenti), Riccardo Melis (coordinatore nazionale “Mio carrozziere”).
A Olbia, martedì, 4 giugno, presso la Biblioteca civica Simpliciana, Piazzetta Dionigi Panedda 3 i relatori saranno Mariarosa Loddo (ingegnere responsabile del servizio mobilità della Città metropolitana di Cagliari), Sara Perathoner (maestra artigiana carrozzeria), Riccardo Melis (coordinatore nazionale “Mio carrozziere”), Sonia Monteleone (avvocato responsabile nazionale settore assicurativo Movimento Consumatori).

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I carabinieri della Radiomobile di Cagliari, nella tarda serata di ieri, hanno salvato una giovane ragazza che ha tentato il suicidio al Bastione di Saint Remy. Intervenuti a tutta velocità intorno alle 23.30 presso il bastione di Saint Remy, hanno trovato la giovane che, in un profondo stato di agitazione, minacciava il suicidio. E’ risultata fondamentale la presenza di una conoscente che, nelle vicinanze, cha contattato il 112, instaurando immediatamente un dialogo con l’operatore della centrale operativa, il quale è riuscito a parlare al telefono con l’interessata, che intanto, in piedi sul cornicione, si mostrava evidentemente in un crescente stato confusionale. Il carabiniere in servizio presso la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri, ha iniziato a dialogare con la ragazza che, dopo qualche minuto, raggiunta dai militari, è stata afferrata alle spalle e riportata in posizione di sicurezza.