3 September, 2024
Home2019 (Page 514)

[bing_translator]

30 mesi di attività, dal febbraio 2017 al febbraio 2019, circa 1,17mln € di dotazione finanziaria, 360 imprese, 77 associazioni, 92 Comuni ed enti territoriali coinvolti nel processo partecipativo attraverso 51 living lab, 5 workshop transfrontalieri e 62 Team coaching & Individual Business coaching per la creazione di 28 itinerari e servizi esperienziali raccolti in un Catalogo transfrontaliero per scoprire come vivere al meglio la Barbagia, l’Ogliastra, il Montiferru, il Beigua, l’Amiata, la Garfagnana, la Lunigiana, l’Alto Var Verdon, la Balagne e la Corsica orientale. Sono questi i numeri del progetto ViviMed, cofinanziato dal programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020 del FESR, illustrati nel corso dell’evento finale che si è svolto questa mattina a Cagliari nella suggestiva cornice del Convento San Giuseppe alla presenza degli 8 partner, in rappresentanza di 10 territori, degli attori coinvolti e delle istituzioni regionali. Sotto il coordinamento di ASPAL (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro) e di Sardegna Ricerche, ViviMed ha promosso nell’entroterra e in aree a vocazione rurale sistemi locali di qualità, in grado di generare un turismo esperienziale sostenibile e multi-stagionale, rendendo più competitiva, professionalizzata ed eco-compatibile l’offerta turistica e facilitando il posizionamento nel mercato del turismo esperienziale e green dei territori coinvolti. 
L’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ha sottolineato come lo sviluppo, in un contesto sempre più globalizzato, passa dal confronto e dalla collaborazione tra attori economici e istituzionali provenienti da diversi contesti: «Il progetto ViviMed è l’esempio di come fare rete e creare un ecosistema di scambio faccia emergere potenzialità inesplorate, capaci di produrre reddito anche nelle realtà più difficili come le aree interne. Il contributo dei partner transfrontalieri – ha sottolineato l’assessore del Lsvoro – ha permesso di conoscere alcune azioni efficaci che nell’entroterra della Sardegna trovano un luogo ideale. Si è partiti dalla necessità di migliorare l’offerta turistica di quelle aree, per generare ricadute positive in termini di occupazione e benessere per le popolazioni che ci vivono, e per dare ai visitatori l’occasione di fare un’esperienza di viaggio unica e di qualità. Sarà interessante – ha concluso l’assessore – capire l’impatto delle relazioni avviate in questi mesi nelle iniziative che concretamente potranno essere realizzate, anche con il sostegno della Regione, che si impegnerà per dare un’opportunità di crescita ai territori coinvolti».
Concetti ribaditi anche dal collega di Giunta, Gianni Chessa, assessore regionale del Turismo che, nel sottolineare i risultati raggiunti dal progetto, ha posto l’accento sulla necessità di fare sistema per sviluppare al meglio il comparto turistico in Sardegna: «Mi sto sforzando di dirlo a tutte le parti interessate, non possiamo più permetterci di andare da soli. Bisogna fare sistema, sia al nostro interno, attraverso un coordinamento ottimale tra i vari assessorati, sia all’esterno, per vendere al meglio quello che definisco “il brand Sardegna», una meta ancora troppo poco conosciuta a livello internazionale. Oggi la stagione è ferma a pochi mesi l’anno, una questione vecchia che però non ha ancora trovato una soluzione. Penso che sia necessario connettere le varie forme di turismo, non limitandosi alle coste ma valorizzando, con maggior decisione, anche le zone interne. Formazione, accoglienza e marketing, e una buona gestione di tutto ciò che si fa, sono la chiave vincente per fare del buon turismo. «Fondamentale – ha concluso l’assessore Gianni Chessa – una politica dei trasporti che consenta alla nostra regione di essere raggiunta 365 giorni all’anno: per tale motivo, ho invitato i tre principali aeroporti dell’isola a dialogare e a condividere numeri, strategie e obiettivi che devono diventare una strategia comune per il successo della Sardegna nel mondo». 
Giuseppe Fasolino, assessore regionale del Bilancio, ha lodato ViviMed come un buon esempio nel campo dei progetti transfrontalieri perché ha promosso lo sviluppo di strategie di innovazione ecoturistica intervenendo sul sistema delle conoscenze e delle competenze specifiche: «Particolarmente significative risultano essere sia la mappatura delle PMI delle varie filiere del turismo che l’analisi delle competenze professionali delle imprese del settore. Grazie allo straordinario lavoro fatto in questi anni oggi siamo in possesso di una mappa delle risorse territoriali di grande importanza per sviluppare strategie turistiche mirate a livello locale e di posizionamento in campo nazionale e internazionale». 
Dal suo canto, il Direttore generale dell’ASPAL, Massimo Temussi, ha evidenziato come l’Agenzia abbia voluto scommettere su questo progetto, credendo nelle potenzialità della rete degli attori e dei territori: «”Il lavoro svolto in questi mesi di scambi e relazioni ha portato a una sperimentazione di nuovi modelli di crescita sostenibile, partendo dalle ricchezze dei luoghi per valorizzarle in un’ottica di profitto, con un approccio innovativo. Il confronto con i partner nazionali e francesi – ha evidenziato Massimo Temussi – ha permesso di conoscere realtà simili alle nostre aree interne della Sardegna coinvolte nel progetto, per promuovere le iniziative che in altri contesti hanno già prodotto importanti risultati. Buone pratiche ed esperienze stimolanti che hanno animato un tessuto economico, e incentivato la creazione di iniziative imprenditoriali capaci di attrarre turisti, con un’offerta differenziata e di qualità. Ci impegneremo per dare seguito al progetto e mettere a sistema i risultati già ottenuti». 
Valter Songini, responsabile della Comunicazione di Sardegna Ricerche, ha infine affermato: «Il progetto ViviMed ha rappresentato importante in quanto ha messo l’isola in contatto con regioni italiane ed europee che hanno caratteristiche simili sul versante del turismo sostenibile delle aree rurali e ha consentito di arrivare a un risultato importante che è quello di aver creato un Catalogo integrato di offerte turistiche comune alle 5 regioni».
 

[bing_translator]

Domani, 24 maggio, a Cagliari, è in programma il corso organizzato dall’Ordine dei giornalisti dal titolo “Libertà di espressione, rispetto reciproco e contrasto alla discriminazione: quali equilibri nella comunicazione e nel discorso pubblico?”.

La libertà di espressione è uno degli assi portanti del sistema dei diritti civili e politici delle democrazie liberali. La manifestazione del pensiero, attraverso atti linguistici o anche attraverso gesti simbolici, è elemento caratterizzante l’essere umano. Nondimeno, attraverso parole e contenuti espressivi si possono provocare “ferite”: le parole possono diventare pietre. Su questa premessa si pone il problema se sia legittimo in una democrazia liberale stabilire dei limiti normativi alla libertà di espressione. Nel contesto italiano troviamo le classiche limitazioni a tutela dell’onore individuale; ma oggi le questioni più problematiche concernono norme in cui l’interesse di tutela si identifica con la pari dignità ed anche il sentimento, di particolari gruppi e categorie di persone. Ne sono un esempio le leggi che tutelano con sanzioni penali il sentimento religioso, la dignità etnica o l’identità culturale di gruppi minoritari o di interi popoli, e, da ultimo, quelle volte a contrastare la menzogna negazionista.

L’evento sarà condotto da Federico Bacco, cagliaritano, dottore di ricerca in Diritto penale e Criminologia nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e autore della monografia “Tra sentimenti ed eguale rispetto. Problemi di legittimazione della tutela penale” (Giappichelli, 2018). Interverranno Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Cagliari, e Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna.

Il corso, organizzato dall’Associazione della Stampa e l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, si svolgerà a Cagliari nella Sala Giorgio Pisano (piazzetta L’Unione Sarda), dalle 14.00 alle 17.00. La partecipazione all’evento darà diritto a 5 crediti formativi.

[bing_translator]

Nuovo appuntamento, sabato 25 maggio, a Cagliari, con Echi lontani, il festival che ripropone il meraviglioso repertorio della musica antica suonata nei luoghi più suggestivi della città.

Alle 21.00, nella cornice del Palazzo Siotto di via Dei Genovesi 114, arriva Sven Schwannberger, cantante e liutista che sarà protagonista di un concerto dal titolo Giovanni Nauwach, un tedesco in Italia.

Il programma della serata sarà incentrato sui brani scritti da Giovanni Nauwach (ca. 1595-1630), cantante e suonatore di liuto, che studiò in Italia, visse a Dresda e Vienna, e si ispirò al nuovo stile di canto arrivato dall’Italia agli inizi del XVII secolo.

Nel suo concerto Sven Schwannberger propone un recital molto personale sviluppato lungo diversi anni, in cui combina le composizioni italiana e tedesca di Giovanni Nauwach, con testi dell’importante poeta tedesco Martin Opitz. Quest’ultimo, nel 1627, fece una traduzione elaborata e completa del canto di Salomone, una raccolta di poesie d’amore contenuta nella Bibbia. Le otto sezioni di questo testo saranno la struttura del programma della serata.

[bing_translator]

Ora c’è l’ufficialità: l’Assl ha confermato la potabilità dell’acqua distribuita nella rete idrica di Buggerru. L’esito delle ultime analisi, che concludono un lungo periodo di verifiche, è stato comunicato dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione di Iglesias. E’ l’atto fondamentale che già questa mattina ha consentito al sindaco Laura Cappelli di revocare l’ordinanza di non potabilità in vigore dal 2014.

«È un momento molto importante per la mia comunità e per tutti gli abitanti di Buggerru – commenta il sindaco Laura Cappelli -. Insieme ad Abbanoa abbiamo lavorato intensamente per risolvere un problema strutturale del Paese, “condannato” a non avere l’acqua potabile a partire dal momento in cui sono cambiati i parametri di riferimento per la potabilità. Abbiamo dimostrato che la collaborazione tra enti e società dell’idrico e il lavoro di qualità permettono di raggiungere risultati concreti al dì là delle polemiche e delle contrapposizioni.»

Lo storico risultato, infatti, è stato ottenuto grazie all’attivazione del nuovo impianto di trattamento delle acque delle sorgenti locali che è stato realizzato grazie a una convenzione a 3 fra Comune, Abbanoa ed Egas che ha consentito di finanziare l’intervento (Egas), progettarlo (Abbanoa) e realizzarlo (Comune). Abbanoa ha preso ora in carico la gestione dell’impianto completando alla fase del collaudo avviato già alla fine del 2018. Da mesi, infatti, le analisi effettuate sull’acqua prodotta dal nuovo potabilizzatore confermavano l’abbattimento dei valori di piombo. Nel 2013 era cambiata la normativa e i livello di legge era passato da 25 milligrammi per litro ad appena 10 milligrammi. La stessa acqua fornita da una sorgente locale, che in precedenza era potabile, era diventata tutto d’un tratto fuori norma. Il paese si era ritrovato in questo modo a dover dipendere dalla realizzazione di un potabilizzatore.

Gli ultimi mesi sono stati fondamentali per consentire un totale ricambio dell’acqua distribuita nelle reti idriche del centro abitato e garantire il completo assestamento di tutto il sistema. I numerosi controlli effettuati in tutto questo tempo hanno confermato la piena riuscita dell’operazione ora certificata dalla Assl di Carbonia.

[bing_translator]

Una delegazione composta dal Consorzio Universitario con il proprio Centro di Competenza RESTART, dall’Agenzia Regionale Forestas, dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, dal Consiglio Nazionale Delle Ricerche sede di Sassari, dall’Agenzia LAORE Sardegna, dal BIM Taloro e dal CEAS di Lodè ha partecipando al IV congresso mondiale di Agroforestry a Montpellier conclusosi oggi.

L’ampia compagine fa parte della  più ampia delegazione italiana composta inoltre dal Consiglio Nazionale Delle Ricerche (presenti con diverse sedi territoriali nazionali), dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dall’Accademia dei Georgofili, dalla SISEF – Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, dal Consiglio Nazionale per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, dall’Agenzia Veneto Agricoltura e dall’Associazione Italiana di AgroForestazione oltre che dei partner istituzionali locali rappresentati dal Comune e dalla provincia di Nuoro dalla Camera di Commercio del capoluogo barbaricino. Ulteriori patrocini e collaborazioni si stanno aggiungendo numerosi.

Si tratta di una doverosa presenza, garantita non solo per promuovere le produzioni e le eccellenze agro-forestali italiane e sarde ma anche per prendere in consegna il compito di organizzare la prossima conferenza a Europea a Nuoro il prossimo maggio del 2020.

Tutta la delegazione farà, infatti, parte del Comitato Nazionale che sovrintenderà all’edizione italiana del 2020 affidando al Consorzio Universitario il compito di organizzatore locale.

Si tratta del primo appuntamento dell’evento EURAF in Italia e, in generale, in area mediterranea a dimostrazione di un interesse crescente verso il tema dell’agroforestazione il cui riconoscimento è passato anche attraverso il riconoscimento alla sardegna di Isola Forestale d’Europa.

Le conferenze europee EURAF coinvolgono centinaia di partecipanti e costituiscono una importante occasione di confronto e visibilità per gli operatori pubblici e privati che operano attorno ai temi dell’agroforestry, nuovo settore attenzionato dalla ricerca e dalle politiche pubbliche nonché dalle imprese in prospettiva di valorizzazione delle produzioni agroalimentari .

Sono state proprio queste ultime  le protagoniste dello “European Agroforestry Tour” tenutosi nella serata del 20 maggio,  in cui, grazie anche al magistrale allestimento organizzato dall’Agenzia LAORE, le produzioni agroalimentari montane e agroforestali nonché le eccellenze artigiane della Sardegna hanno potuto incontrare il gradimento degli oltre 1.500 ospiti presenti da tutto il mondo.

Numerose le richieste e gli apprezzamenti  per i nostri prodotti quali il Fiore Sardo, il pane carasau, il miele e i torroni, i liquori di piante officinali torroni e la birra alle castagne di Desulo ma anche apprezzamento per le produzioni artigiane realizzate attraverso legno, sughero nonché le testimonianze dell’arte tessile e cestinaie.

L’iniziativa del 2020 porterà Nuoro e la Sardegna all’attenzione di centinaia di operatori internazionali provenienti dal mondo della ricerca scientifica delle istituzioni e delle imprese. La ricaduta per la città sarà notevole non solo per il polo universitario, animatore dell’iniziativa, ma per tutta la comunità che potrà trarre notevole benefici anche economici per la presenza di tanti ospiti..

[bing_translator]

Venerdì 7 giugno, a Milano, si terrà la cerimonia di premiazione del 6° Concorso Nazionale Poetico dedicato ad Alda Merini, una manifestazione alla quale sono state invitate tutte le Scuole Primarie, Secondarie di Primo e Secondo Grado d’Italia che hanno risposto in modo entusiastico nel ricordo della grande poetessa milanese.
Le premiazioni si terranno venerdì 7 giugno – ore 19.00, nel Chiostro della Certosa di Milano – Via Garegnano 28, con una serata gratuita aperta a tutti dove studenti, genitori e insegnanti potranno ascoltare le poesie vincitrici ma anche quelle meravigliose di Alda Merini accompagnate al piano, con le canzoni da lei amate, dal maestro Salvatore Gitto.
Il concorso ha visto in questa edizione la partecipazione per la prima volta di Casa Merini con l’eccezionalità di Diana Battaggia, consigliera di Casa Merini, come presidente della Giuria.
A rendere davvero imperdibile la serata sarà anche il Concerto della Rete Insieme per la Musica 2020, sessanta giovani elementi di cinque istituti scolastici diretti dal Maestro Igor Della Corte che hanno vinto un bando europeo e che si esibiranno per la prima volta nella Certosa e successivamente in altre località lombarde.
Un matrimonio dunque tra poesia e musica che può solo generare bellezza e amore per la cultura.
I vincitori, tre per categoria, arrivano da svariate regioni: Lombardia, Sicilia, Puglia, Abruzzo, Piemonte, Campania, Veneto ed entreranno nell’Albo d’oro di un Concorso Poetico che è diventato per gli studenti il più importante in Italia.

[bing_translator]

Nella mattinata odierna, il prefetto di Nuoro  Anna Aida Bruzzese ha presieduto presso questa Prefettura la riunione tecnica di coordinamento delle Forze di polizia, alla presenza del questore, dott. Massimo Alberto Colucci, del maggiore Marco Keten dell’Arma dei carabinieri del comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Antonio Urgeghe, e del commissario Capo della Polizia Stradale, dott. Roberto Piredda.

Il consesso interforze, cui ha partecipato il sindaco di Orsogolo, dott. Dionigi Deledda ha esaminato la questione relativa agli atti intimidatori nei confronti di militari dell’Arma dei carabinieri verificatisi in quella cittadina lo scorso 20 maggio.

Il primo cittadino ha espresso la massima solidarietà all’Arma, rappresentando il forte disappunto della cittadinanza per i gravi episodi avvenuti a ridosso della cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Caserma dei carabinieri, intitolata al maresciallo dei carabinieri medaglia d’oro al valor militare alla memoria Ettore D’Amore, svoltasi alla presenza dei massimi rappresentanti nazionali dell’Arma e assai partecipata dalla popolazione. Detti episodi non scalfiscono, comunque, la solennità e il valore istituzionale e sociale dell’evento, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale oltre che dalle istituzioni.

I rappresentanti delle Forze dell’Ordine hanno unanimemente evidenziato come la prossimità alla popolazione sia ormai consolidata con beneficio dell’efficacia dell’azione di contrasto alla criminalità. Altamente auspicabile è tuttavia una chiara presa di distanza dall’accaduto.

Nella circostanza, il Prefetto ha assicurato pieno supporto all’Amministrazione Comunale per la promozione di ogni utile iniziativa volta a favorire, specie nelle nuove generazioni, la cultura della legalità e il rafforzamento della coesione sociale.

Infine, tra gli altri argomenti all’ordine del giorno, è stata esaminata la congruità della pianificazione delle le misure di vigilanza e il raccordo operativo per il profilo di interesse a garanzia del regolare svolgimento delle operazioni di voto, in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio.

 

[bing_translator]

Poco più della metà delle famiglie sarde ha accesso alla banda ultra larga. Infatti, il 53,8% della popolazione della Sardegna è servita dalla rete dati ad altissima velocità.

Lo rivela un dossier dell’Ufficio studi di Confartigianato Sardegna, sulla “Copertura con connettività in banda ultra larga delle famiglie sarde”, sui dati AGCOM del dicembre 2018, in base al quale solo una fetta limitata dei sardi può beneficiare di un servizio divenuto, praticamente, essenziale.

L’elaborazione sull’offerta di accesso ad Internet in banda ultra larga, rivela come la nostra Isola, a livello nazionale, con una copertura del 53,8% della popolazione (dato composto da una quota del 28,5% relativa alla velocità 30-100 Mbps e da una quota del 25,2% relativa alla velocità 100-1.000 Mbps), occupi appena il 15esimo posto. Nella classifica, la cui media nazionale è del 66% di copertura della popolazione, primeggiano la Puglia con l’82,3%, la Sicilia con il 77,2%, la Liguria con il 75,7%, il Lazio con il 73,9% e la Campania con il 72,3% mentre mostrano una copertura nettamente distante dalla media, su cui influisce anche la morfologia del territorio, la Valle d’Aosta con il 28,7%, il Molise con il 37,6% e il Trentino-Alto Adige con il 39,2%.

«Pur riconoscendo gli sforzi fatti per il potenziamento della Banda Ultra Larga per abbattere il digital divide nell’intero territorio regionale, nonostante le difficoltà legate all’orografia sarda – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – dobbiamo dire che siamo ancora troppo distanti sia dalla media nazionale, sia dalla percentuale raggiunta da altre regioni italiane”. “In un momento come questo, dove la competitività delle imprese passa anche dalla possibilità di accedere a velocità di connessione adeguate – sottolinea il Presidente – occorre completare la realizzazione delle infrastrutture, far passare la fibra e “accenderla”, per renderla effettivamente fruibile dai cittadini e dalle imprese.»

Il dossier, a livello nazionale, evidenzia come nel 2012 solo il 37,2% delle famiglie accedesse al web con connessione fissa a banda larga, percentuale arrivata al 48,8% del 2016, registrando una crescita del 28,8% in pochi anni.

A livello provinciale sardo, le più fortunate sono le famiglie di Cagliari, il cui territorio è coperto al 72%. Seguono quelle di Sassari (copertura al 55,9%), del Medio Campidano (55%), Carbonia-Iglesias (49%), Olbia Tempio (41,2%), Nuoro (38,6%), Oristano (32,3%). Chiude, ultima nell’Isola e a livello nazionale, l’Ogliastra con solo il 13,2% dei nuclei familiari coperti.

A livello nazionale, le famiglie più servite dalla banda ultra larga risiedono principalmente nel Mezzogiorno e sono quelle di Bari (91,5%), Prato (90,1%), Siracusa (88,3%), Barletta-Andria-Trani (87,7%) e Napoli (87,5%) mentre all’opposto le meno servite sono quelle di Ogliastra (13,2%), Valle d’Aosta (28,7%), Isernia (30,8%), L’Aquila (31,6%) e Rieti (31,7%).

L’analisi evidenza come presentino una copertura più bassa della media, proprio alcune delle regioni più esposte alla concorrenza internazionale: tra le maggiori regioni esportatrici solo la quota di famiglie servite da banda ultra larga del 68,1% rilevata per l’Emilia-Romagna supera la media nazionale; al di sotto della media nazionale la Lombardia con il 64,6%, il Piemonte con il 57,6% ed il Veneto con il 56,9%, che scivola al tredicesimo posto nel ranking regionale.

«La fibra è la strada migliore – aggiunge il presidente di Confartigianato Sardegna – ma ci vorranno anni prima che la nostra regione sia completamente cablata. E dunque nel frattempo bisogna garantire comunque il servizio adeguato e fare il modo che la banda larga arrivi negli edifici facendo leva su tecnologie alternative al cavo. Non possiamo permetterci che la Sardegna continui a restare indietro, ed è per questo che bisogna garantire soluzioni valide

Confartigianato Sardegna quindi accende i riflettori sul ruolo che tecnologie alternative, come quelle wireless e satellitari, che possono giocare nella partita della banda larga italiana. Anche perché gli intoppi di natura tecnica e burocratica che continuano a ostacolare il cammino italiano dell’Internet ad alta velocità non saranno di facile rimozione.

L’associazione artigiana ricorda anche come solo il 10% degli edifici possa dirsi “adeguatamente predisposto” per assicurare il diritto inderogabile di libertà delle persone nell’uso dei mezzi di comunicazione elettronica nonché favorire la riduzione dei costi di installazione di impianti per le comunicazioni elettroniche. Il 90% degli impianti per le comunicazioni elettroniche è (potenzialmente) soggetto ad interventi di integrazione/modifica/adeguamento nel corso della “vita” dell’edificio, con una frequenza maggiore rispetto ad ogni altro impianto. Ma nel 60% dei casi la percentuale delle “rinunce” è dovuta alla mancanza di adeguati spazi installativi.

«Per il sistema produttivo, la Banda ultra larga significa maggiore attività e possibilità di competere sui mercati di tutto il mondo – conclude Antonio Matzutzi e, soprattutto, significherebbe dare risposta alla crescente richiesta di servizi Internet, portali web, software e commercio elettronico. Un mercato in espansione che, tuttavia, sconta i ritardi infrastrutturali di tutto il Paese

[bing_translator]

In Sardegna sono diverse le rassegne di teatro per ragazzi, meno usuali, invece, quelle dedicate alla prima infanzia, rivolte cioè alle bambine e ai bambini da 1 a 6 anni. Un Teatro Piccolissimo, con l’organizzazione di Cada Die Teatro, da sempre in prima fila nel promuovere il teatro per i più piccoli, rappresenta quindi un elemento di novità. Perché è una rassegna che va a rivolgersi proprio a quella fascia d’età, come parte integrante del progetto Sul filo – Una rete per piccoli equilibristi, nato con l’obiettivo di creare un polo di servizi per l’infanzia nell’Area Vasta di Cagliari. Fra le prime sperimentazioni nel settore in Italia, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, Sul filo può contare sulla presenza in squadra di alcuni enti e organizzazioni qualificati e radicati nel territorio, come l’Università di Cagliari, CNR, scuole, associazioni. E Cada Die Teatro, che dal 24 maggio al 4 giugno propone al Teatro La Vetreria di Pirri Un Teatro Piccolissimo, appunto. Ogni anno, per tutta la durata del progetto (triennale), verranno ospitati spettacoli della scena nazionale e internazionale rivolti ai più piccoli.

[bing_translator]

Dopo l’esordio dello scorso anno, venerdì 21 giugno 2019 si rinnova a Carbonia l’appuntamento con la “Festa della Musica”, un evento celebre in tutta Europa. Si tratta di una manifestazione nata nel 1982 in Francia e diffusasi, a partire dal 1985, in numerose città d’Europa e del mondo. Lo spirito della Festa si fonda sul principio della celebrazione della musica dal vivo e si svolge ogni anno il 21 giugno per il solstizio d’estate. L’iniziativa è rivolta a tutti i musicisti, professionisti e amatori, solisti, band e formazioni musicali di qualsiasi genere.

«La musica è una forma di espressione artistica che intendiamo valorizzare. Carbonia e il territorio rappresentano una fucina di talenti, che avranno l’opportunità di esibirsi, di farsi conoscere e apprezzare nel corso di questo evento», ha detto il sindaco Paola Massidda.
A tal proposito, il comune di Carbonia ha pubblicato un avviso esplorativo per la manifestazione di interesse per l’affidamento dell’organizzazione e realizzazione della “Festa della Musica 2019”.

L’importo di affidamento del servizio è di 5.000 euro (Iva compresa), fatto salvo il ribasso di gara.
Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12.00 del 6 giugno 2019 con consegna a mano all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia, in piazza Roma 1, oppure via Pec all’indirizzo comcarbonia@pec.comcarbonia.org . Le richieste dovranno recare la dicitura “Manifestazione d’interesse ad essere invitati alla procedura negoziata per l’affidamento dell’organizzazione e realizzazione della manifestazione del 21 giugno 2019”.

La manifestazione d’interesse è una semplice indagine conoscitiva, finalizzata all’individuazione di imprese e associazioni da invitare alla successiva procedura negoziata.