2 September, 2024
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E’ morto ieri, all’età di 83 anni, Nanni Balestrini, scrittore, animatore culturale, curatore di antologie e portavoce della contestazione giovanile. Era nato il 2 luglio 1935 a Milano, da padre lombardo e madre tedesca. Vveva a Roma.

Agli inizi degli anni ’60 fece parte dei poeti “Novissimi” e del “Gruppo 63”, che riuniva gli scrittori della neoavanguardia.
Nel 1963 compose la prima poesia realizzata con un computer.
E’ autore, tra l’altro, del ciclo di poesie della “signorina Richmond” e di romanzi sulle lotte politiche degli anni Settanta come “Vogliamo tutto” e “Gli invisibili”.
Ha svolto un ruolo determinante nella nascita delle riviste di cultura «Il Verri», «Quindici», «Alfabeta», «Zoooom». Nel campo delle arti visive, ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero. Nel 1993 è stato presente alla Biennale di Venezia e nel 2012 a Documenta di Kassel.

Nel suo sito ufficiale si è occupato di Carbonia, con un breve articolo che riportiamo integralmente.

Carbonia: eravamo tutti comunisti

Quarta di copertina

Carbonia è una storia di lotte alla luce delle lampade e all’ombra del carbone, è la storia di un minatore e della rabbia che lo unisce ai suoi compagni. Un racconto che inizia sulle navi bombardate nella seconda guerra mondiale e prosegue nei campi di lavoro della Germania nazista, dove a scandire il giorno e la notte ci sono la voglia di sopravvivere, la vergogna del male, la scelta di resistere. Gli anni del ritorno sono il tempo della ricostruzione, dei viaggi fatti e sognati nel miraggio di condizioni di lavoro migliori, della Sardegna e dell’Australia, isole dell’ingiustizia. Nelle miniere di Carbonia la guerra si combatte nei tunnel, nei pozzi, sui nastri che trasportano carbone e vite umane, e gli operai in trincea difendono il lavoro, la casa, persino se stessi.

Nanni Balestrini. Foto tratta dal suo sito ufficiale http://www.nannibalestrini.info/ .

 

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Rappresenta un appuntamento fisso per l’aggiornamento di internisti, gastroenterologici, infettivologi e chirurghi in Sardegna. È il convegno “Hot topics in epatogastroenterologia” che quest’anno segna il traguardo della settima edizione. Due le giornate previste al Quartè Sayal di Alghero, il 24 e 25 maggio.

L’evento sarà diviso in quattro sessioni, due per giornata, che saranno dedicate alla steatosi epatica non alcolica, alla terapia, quindi all’endoscopia digestiva e alla patologia pancreatica per chiudersi con un up-grade in endoscopia digestiva.L’appuntamento è organizzato dalle strutture complesse di Medicina interna e di Gastroenterologia dell’Aou di Sassari, dirette da Franco Bandiera e Luigi Cugia.

La prima giornata, a partire dalle ore 14, vedrà gli esperti concentrati sulla steatosi alcolica e non alcolica. Si tratta di una patologia che coinvolge il fegato in corso di sindrome metabolica ed è considerata ormai l’epidemia del terzo millennio.

Secondo i dati disponibili dagli esperti, la steatosi colpisce il 25 per cento della popolazione generale, soprattutto affetta da  sovrappeso e diabete, e non risparmia la fascia pediatrica. Nel 2-3 per cento dei casi può assumere un andamento evolutivo che sfocia in una severa insufficienza epatica.

In tutto il mondo molti ricercatori sono impegnati per definire meglio l’epidemiologia, la fisiopatologia, identificare test diagnostici non invasivi e nuove terapie. Un corretto stile di vita, soprattutto per quanto riguarda dieta ed esercizio fisico, costituisce il cardine del trattamento.

Al Quartè Sayal esperti di livello nazionale presenteranno ai partecipanti i risultati più recenti della ricerca scientifica su questa frequentissima malattia del fegato.

La seconda giornata sarà dedicata all’endoscopia digestiva, alla patologia pancreatica e si aprirà con una lettura magistrale sul trattamento endoscopico dell’obesità. Saranno affrontati quindi i temi relativi al ruolo dell’endoscopia digestiva nelle complicanze delle pancreatiti acute, nell’epidemia delle formazioni cistiche del pancreas e nel trattamento degli itteri ostruttivi.

Chiuderà la giornata la sessione dedicata l’aggiornamento in gastroenterologia ed endoscopia digestiva, durante la quale sarà presentata una lettura magistrale sull’efficacia e la sicurezza dei farmai biologici nell’era dei biosimilari, si parlerà dei moderni
trattamenti endoscopici delle patologie funzionali dell’esofago (Acalasia) e del ruolo della video-capsula nei sanguinamenti intestinali.

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Appuntamento domani, mercoledì 22 maggio, con il secondo concerto organizzato dalla Corale “Canepa” e dall’Istituto comprensivo “San Donato” nel Chiostro degli scolopi, all’interno della scuola nel cuore del centro storico sassarese. L’evento di domani, a partire dalle ore 20.00, sarà dedicato al canto corale: sul palco si esibiranno l’Orchestra ed il Coro di voci bianche dell’Istituto San Donato, la “Canepa” diretta da Luca Sirigu e il Coro delle voci bianche della Corale diretto da Salvatore Rizzu, che interpreteranno brani di Mozart, Bruckner, Bach, Faurè e Rutter.

Il primo dei due “Concerti di maggio” è andato in archivio con successo martedì scorso, con ospite l’Ajò – Azuni Jazz Orchestra, formata da allievi e docenti del Liceo classico, coreutico e musicale “Azuni”, diretta da Roberto Mura. Tra i brani eseguiti, alcuni must del repertorio jazz, tra cui “In the mood” del sassofonista e compositore americano Joe Garland, “Watermelon man” del tastierista Herbie Hancock o ancora “Nostalgia in Time square” del contrabbassista Charles Mingus, e la famosissima “Summertime”, immortale capolavoro del compositore George Gershwin, arrangiato da Dave Wolpe. Un successo inaspettato per Patrizia Mercuri e Federico Tolu, rispettivamente dirigente dell’Istituto San Donato e presidente della Corale “Canepa”, che credono fermamente nella collaborazione tra due storiche istituzioni della città di Sassari, unite dal linguaggio universale della musica che riesce a creare saldi legami anche laddove difficili contesti culturali e sociali pongono delle barriere. L’auspicio è che tale evento diventi un appuntamento fisso per la città, rivalorizzando uno degli scorci più belli di Sassari e garantendo al pubblico un’offerta musicale di alta qualità.

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Verrà presentata mercoledì pomeriggio, a Carbonia, la XIII edizione della fiera “Il Sulcis Iglesiente espone”, in programma sabato 25 e domenica 26 maggio.

Il centro storico cittadino, in particolare l’area compresa tra piazza Roma, via Manno, via Fosse Ardeatine, piazza Marmilla, via Gramsci, piazza Matteotti, piazza del Minatore e via San Ponziano, ospiterà circa 300 espositori, street food regionali, nazionali e internazionali per due giorni di fiera dell’artigianato, dell’agroalimentare e del turismo.

L’evento, organizzato dall’Associazione Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia, verrà presentato domani, mercoledì 22 maggio, alle ore 16.30, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella sala riunioni della Torre Littoria.

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Poste Italiane, la più grande infrastruttura d’Italia attiva nel settore della corrispondenza e della logistica e nei servizi finanziari e assicurativi, è presente in Italia con 13mila uffici postali presso i quali assumerà nuovi portalettere, per fronteggiare la carenza di personale. L’annuncio di lavoro per la ricerca di questa importante figura viene spesso pubblicato sul sito di Poste, infatti, anche a febbraio, come è successo tante altre volte, avevamo parlato di nuove assunzioni di portalettere. Questa volta la scadenza per la presentazione delle candidature è fissata al 3 giugno 2019. I candidati saranno assunti con contratto a Tempo Determinato a decorrere da giugno 2019. Non sono richieste specifiche conoscenze professionali. Possono partecipare alle selezioni anche coloro i quali hanno già preso parte ad un precedente annuncio senza aver ricevuto risposta.
I candidati devono essere in possesso del diploma di scuola media superiore… 
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_poste_mag_2019.html .

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Con un concerto di Ben van Oosten, tra i massimi esperti mondiali della musica organistica francese, venerdì 24 maggio, alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari prende il via il V Festival organistico internazionale.

Promosso dal Conservatorio di Cagliari, con con la direzione artistica di Angelo Castaldo, il festival quest’anno è sottotitolato “Il secolo giovane”, ed è dedicato alla musica organistica italiana del ‘900.

Oltre al concerto inaugurale di venerdì, l’eccezionale presenza a Cagliari di van Oosten sarà anche l’occasione per proporre, nell’ambito del programma “Erasmus”, due giorni di masterlcass dedicate agli studenti di Organo del “Da Palestrina” ma anche ad esterni. Il concertista olandese la terrà nell’Auditorium del Conservatorio giovedì 23 e venerdì 24 maggio dalle 14,30 alle 19,30.

Pori Organ -festivaalin urkuri hollantilainen Ben van Ooster.

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Non basta riempirsi la bocca con facili slogan, o aderire alle iniziative semplicemente perché “fa figo”. L’ideale sarebbe calarsi profondamente nella tematica da analizzare e viverla in prima persona, aderendo il pensiero a quel concetto base che Agitamus sta divulgando nelle scuole del nord e sud Sardegna: l’empatia.

Ciò non è accaduto nella giornata conclusiva presso l’Istituto Comprensivo Santa Caterina di Cagliari dove degli emozionatissimi alunni non vedevano l’ora di presentare a genitori e compagni i loro bellissimi lavori imperniati, tra le altre cose, sull’abbattimento delle barriere e l’inclusione. E poi erano tanto agitati perché a seguire le loro esposizioni ci sarebbero stati genitori, parenti ma soprattutto la presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna, ex atleta paralimpica in carrozzina e quindi esempio lampante di cosa significhi esigere la pienezza di diritti nella libertà di movimento.

Eppure recarsi nell’auditorium di via Piceno non è stato semplice, perché di fianco ai gradini dell’ingresso non c’era uno scivolo e la presidente era impossibilitata ad affrontarli. Allora si è optato per un passaggio alternativo: praticamente Cristina ha attraversato una “selva oscura” lasciata all’incuria più totale dove le ruote hanno calpestato di tutto e di più prima di arrivare a destinazione.

Ora viene il bello, perché Agitamus vuole produrre cambiamenti e non suscitare scandali. Grazie al suo carattere da scorpioncina affabile e simpatica, la presidente ha posto in luce il disagio con il sorriso tra le labbra, anche perché tra gli alunni coinvolti nel progetto era presente una bambina con i suoi stessi problemi. Ha quindi proposto la ripetizione dell’evento in un luogo più consono alle esigenze di tutti. Proposta appoggiata in pieno dall’ideatore di Agitamus Manolo Cattari, anche lui presente in questa giornata comunque meravigliosa perché il pensiero a volte ha bisogno di ulteriori sussulti prima che diventi concretezza.

«La prima cosa che ho pensato – ha confessato Cristina Sanna – è stata quella di annullare il convegno – ma poi ho meditato sul ruolo che ricopro e alla nostra mission che non è certo quella di generare contrasti, semmai di migliorare l’esistente. Ho deciso di non annullare il convegno per rispetto nei confronti degli alunni che si sono impegnati a 360 gradi nel produrre e mostrare i loro lavori. Credo che i disguidi incontrati in questa circostanza saranno senza dubbio sedimentati da chi li ha vissuti in prima persona e questo è senza dubbio un altro successo di Agitamus.»

Le classi primarie e secondarie hanno poi presentato i loro lavori che saranno replicati in data da destinarsi.

Intanto. la coordinatrice territoriale del progetto Oriana Pistidda ha ufficializzato il calendario delle giornate conclusive nelle scuole del sud Sardegna: il 23 maggio 2019 sarà il turno dell’Istituto Comprensivo Deledda Pascoli di Carbonia (vedere approfondimento in basso), il 28 maggio toccherà all’Istituto Comprensivo Manzoni di Maracalagonis e il 30 maggio al Dante Alighieri Selargius in sintonia con il 1° Circolo Didattico Selargius.

Convegno finale il 31 maggio 2019 alle 9.30 presso l’Holiday Inn, in via Umberto Ticca, a Cagliari.

Atleti e studenti in grande sintonia a Carbonia

«Agitamus è stata un’esperienza forte anche per gli atleti coinvolti a Carbonia. A distanza di qualche settimana rimandano la loro felicità per aver partecipato, ci ringraziano per l’occasione di essersi fatti conoscere e aver socializzato con le nuove generazioni di studenti, rimodulando in alcuni casi, alcune vecchie esperienze scolastiche vissute e non del tutto positive.»

Così Marianna Melis, la psicologa che ha seguito l’evolversi dei lavori (vedere intervista in basso) che hanno visto come protagonista l’Istituto Comprensivo Deledda Pascoli Carbonia con una quinta elementare e una terza media. Con lei, oltre a Oriana Pistidda, hanno contribuito alla buona riuscita dei moduli la dirigente scolastica Gabriella Piras, la maestra Simonetta Avanzato, referente scuola primaria, e la sua collaboratrice Giuseppina Caria; il referente della classe media Gianni Gianeri, è stato supportato da Roberta Aru.

Il progetto concepito dal CIP Sardegna con lo zampino del vice presidente vicario Paolo Poddighe e l’intervento ponderoso della Regione Sardegna ha come sempre coinvolto tre federazioni sportive che orbitano attorno al pianeta paralimpico.

La FITARCO si è proposta con il “fisico” Fabrizio Porrà (ASD Arcieri Uras) accompagnato dai tecnici Marco Busia e Giovanna Gervasi. Nell’ambito del modulo “Pensare e comunicare diversamente” si è dato spazio al bocciofilo Alessio Melis ed al suo allenatore Erenio Matzeu della società Girasole Carbonia, affiliata alla FISDIR. E poi, nel contesto dedicato alla disabilità sensoriale, la parola è andata alla ciclista Ilaria Meloni della società S.C. Monteponi Iglesias che fa capo alla FCI.

A fine moduli la soddisfazione dei protagonisti è sincera. Fabrizio Porrà, dall’alto della sua esperienza trentennale con arco e paglioni, ha potuto impartire anche delle lezioni pratiche ai suoi nuovi amici, in quanto tecnico da 17 anni: dare un assaggio di quello che lui reputa uno sport meraviglioso è stato automatico.

«Tra me e i ragazzi lo scambio reciproco di idee e sensazioni l’ho trovato molto coinvolgente – ha detto Fabrizio – e mi resterà nel cuore. I bambini della classe elementare, oltre ad essere stati più prodighi di domande, mi sono sembrati particolarmente spontanei. Quelli delle medie si sono mostrati più interessati alla pratica della disciplina. Magari qualcuno di loro deciderà di cimentarsi seriamente: i giovani sono il nostro futuro.»

Fresco di medaglia bronzea conseguita nella categoria Elite ai Campionati Italiani di Bocce FISDIR a Loano, Alessio Melis si trova a suo agio con la platea scolastica. «I discenti più piccoli hanno ascoltato, concentrati, il mio particolare vissuto, senza che incontrassi particolari disagi – dice – e con innocenza analizzavano tutte le sfaccettature dei miei interventi mettendoci pure un tocco di simpatia. Ma se sono riuscito a parlare col cuore il merito è del mio tecnico Erenio Matzeu che ha reso più facile l’esposizione. Lui è una spalla importante, da solo non ce l’avrei fatta».

In una scuola del Sulcis non poteva mancare anche una campionessa di lusso autoctona come Ilaria Meloni di Nuraxi Figus. La ciclista ipovedente con il suo tandem ha fatto sognare i suoi tifosi con la maglia rosa al Giro d’Italia, un secondo posto nel campionato italiano di ciclocross e due titoli italiani su pista.

«Agitamus è un progetto innovativo – commenta Ilaria – che mi ha consentito di vivere un’esperienza bellissima nel modo di vedere le cose. La porterò nel mio cuore e ringrazio lo staff del progetto per questa meravigliosa occasione, sperando di ripeterla al più presto.»

Poi esterna lo slogan che ha trasmesso alle scolaresche: «La vita mi ha chiamato per essere spettinata».

Parla la psicologa Marianna Melis: «La libertà di rompere gli schemi precostituiti è stata una prerogativa degli alunni di Carbonia».

Era presente da semplice spettatrice al convegno finale dell’Istituto Comprensivo Santa Caterina di Cagliari. Di sicuro neanche la psicologa Marianna Melis si sarebbe aspettata un incidente di percorso di quelle proporzioni, ma tutto serve per crescere e migliorare: «Le riflessioni passano spesso dal toccare con manodice – e, talvolta, si comprende come non sia scontato parlare di accessibilità». Di sicuro sarà molto ferrata nel coordinare l’appuntamento finale al Deledda Pascoli di Carbonia.

Come si sono posti i ragazzi sulcitani di fronte al concetto di inclusione?

A loro non è affatto sconosciuto, l’impressione che da subito ho avuto è quella di poter “trovare spazio”. Gli alunni e i professori di 3ª media, ci hanno dato la conferma che per loro è stato un processo durato nel tempo, hanno lavorato tanto con diverse difficoltà affrontate insieme. A ciò si aggiunga l’attenzione dei professori agli aspetti emotivi e psicologici; ne è seguito un confronto sincero dal quale sono nate delle belle amicizie e una classe coesa.

Le sensazioni venute fuori, invece, dall’interazione con i bambini di quinta elementare?

Ho avuto a che fare con una classe accogliente e piena di ricchezza con bambini spontanei e liberi capaci di riflessioni profonde. Durante le giornate passate insieme abbiamo parlato di empatia, fiducia, rispetto, impegno e per loro non è stato difficile avvicinarsi e provare a mettersi nei panni degli atleti e di chi vive una disabilità. Le domande dei bambini sono arrivate, dirette e puntuali, genuine e commosse solo come chi è libero di emozionarsi sa fare.

Quali effetti sprigionerà la missione Agitamus a Carbonia?

Tutte queste parole non sono rimaste lì, sono state un semino piantato nel profondo che ha iniziato a germogliare. Durante l’ultimo modulo dedicato al curricolo verticale, gestito e organizzato interamente dagli alunni, è capitato un momento inaspettato che voglio raccontare. Dopo le diverse attività proposte, i ragazzi di 3ª hanno gestito anche le riflessioni finali in cerchio, quella che noi adulti chiamiamo la “verifica degli apprendimenti”.

Cosa è emerso?

Alla domanda di una studentessa “cosa significa che vorresti che tutti ci volessimo bene?” i bambini di 5° sono tornati sul tema dell’inclusione e uno di loro ha raccontato il suo stato d’animo nei confronti di una loro compagna straniera presente in quel momento nel cerchio, bersaglio a scuola di “scherzi” e prese in giro. Prendono la parola a turno, ascoltandosi: molti di loro pensavano che lei non fosse consapevole di cosa le capitasse intorno, che forse non capisse bene per via della lingua e invece lei di tutto questo si è sempre accorta in silenzio, un silenzio di chi forse, nella sua giovane vita, ne ha già viste troppe e più terribili per protestare ancora.

In seguito che è accaduto?

Seppure con fatica è voluta restare nel gruppo a sentire le motivazioni di quei “giochi” nei suoi confronti; fra le lacrime cercava un senso e ascoltava i compagni. Hanno visto coi loro occhi quanto le parole possono far male e si sono sentiti responsabili. Parlando con lei in prima persona si sono scusati guardandola finalmente in faccia. Interrompere quei brutti scherzi significava per loro l’esclusione dal gruppo e così preferivano far finta di niente. Qualcuno non ha partecipato ritenendo il tutto molto sgradevole spezzando così la catena. Alcune bambine hanno invece notato la sua gentilezza ed educazione, nonostante tutto.

Che conclusioni trarre da questo episodio?

Mi ha fatto riflettere il pensiero, evidentemente errato, che l’affrontare l’argomento con lei e scusarsi direttamente la facesse soffrire di più rispetto al far finta di niente e cercare una soluzione in sua assenza. Già in classe le insegnanti avevano parlato di questi episodi ma la potenza di averlo elaborato tra loro, con la bambina presente e stimolati da ragazzi di qualche anno più grandi, è stata fortissima. Lei finalmente si è sentita capita e considerata ed è stata parte di quel gruppo.

E gli atleti cosa hanno trasmesso a voi uditori?

La profonda umanità, la voglia di esserci e di poter parlare di sé senza tabù, il far parte di un gruppo e sentirsi apprezzati, il non volersi sentire per forza protetti e trattati come incapaci ma potersi esprimere con le proprie qualità dando valore a ciò che si sa, si vuole e si si può fare, l’avere il tempo, trovare il proprio tempo per prendersi una rivincita con sé, con gli altri, con la vita.

Si sviluppa qualcosa di altamente proficuo..

La ricchezza nasce dalla diversità, dal mettersi in gioco e qualche volta dall’uscire fuori dai propri schemi. In tutto questo esprimo il mio l’orgoglio per gli alunni e i ragazzi che, seppur vicina fisicamente in alcuni momenti, hanno portato avanti la lezione in autonomia e in modo encomiabile.

Concludendo?

Le società sportive vogliono esserci e partecipare, proporsi come riferimento nel territorio anche dopo Agitamus, sicuramente un progetto che mette le sue radici e fa germogliare nuovi frutti.

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«L’emergenza idrogeologica che ha colpito l’Emilia Romagna deve accendere i riflettori anche sulla città di Olbia. E’ indispensabile procedere con gli interventi necessari per mettere in sicurezza la città, l’hinterland e tutti i cittadini.»

Forte preoccupazione viene espressa dal Movimento 5 Stelle a livello nazionale, con il deputato Nardo Marino; regionale, con il consigliere Roberto Li Gioi e locale, con i consiglieri olbiesi Maria Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio che chiedono di conoscere lo stato dell’arte dei lavori per la messa in sicurezza della città. L’interrogazione presentata oggi all’attenzione del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, e del Presidente del Consiglio, Pier Giovanni Mura, prende spunto dai recenti fatti di cronaca per porre tre quesiti che mirano a individuare le azioni che intende compiere l’amministrazione comunale per proteggere Olbia dal rischio idrogeologico. «In considerazione dell’imprevedibilità degli eventi atmosferici calamitosi che continuano a generare stati di allerta costante anche nella nostra isola, si legge nell’atto ispettivo,  è necessario passare alla fase operativa e risolvere il rischio idraulico che insiste sul territorio comunale con un piano che rispetti gli equilibri del tessuto urbano e metta in campo opere in grado di far fronte alle emergenze più gravi. Olbia e gli olbiesi sono già stati pesantemente colpiti dall’alluvione che, nel 2013, ha provocato morte e distruzione. Quanto successo nelle scorse ore in Emilia Romagna – sottolineano gli esponenti del M5s – ci deve indurre ad agire tempestivamente per la sicurezza degli abitanti della Gallura e dell’intera Sardegna. Non è più tempo di tergiversare, non possiamo rischiare che quanto successo si ripeta ancora. Lo scorso mese di gennaio sono stati sbloccati per la Sardegna 98 milioni di euro per il rischio idrogeologico. Si tratta, come rimarcò allora il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, di risorse immediatamente spendibili per la realizzazione delle opere indispensabili a garantire un adeguato livello di sicurezza. Quei fondi devono servire per i migliori progetti cantierabili nel minor tempo possibile e con la condivisione dei territori interessati».

L’interrogazione termina con tre quesiti diretti al sindaco Settimo Nizzi. Quali azioni ha avviato l’amministrazione successivamente alla notizia della effettiva disponibilità dei fondi statali e dell’insediamento del nuovo Consiglio regionale? Qual è l’eventuale contenuto delle informazioni ed interlocuzioni in possesso dell’amministrazione al fine di programmare la messa in sicurezza della città di Olbia? Infine, i consiglieri comunali chiedono di  esporre, approfittando di questa interrogazione, quale sia lo stato dell’arte circa la messa in sicurezza della città di Olbia.

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Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

La Dinamo continua a correre, batte l’Happy Casa Brindisi anche in Gara2 (106 a 97, primo tempo 49 a 47) ed ora “vede” la semifinale scudetto. Per la squadra di Gianmarco Pozzecco è l’11ª vittoria consecutiva in campionato, la 18ª mettendo insieme il campionato e la Fiba Europe Cup vinta.

La vittoria odierna è maturata al termine di 40′ di durissima battaglia, nella quale la squadra pugliese s’è battuta con grande forza e determinazione fin dalle battute iniziali (9 a 0 nei primi 2′) e proprio per questo il risultato conseguito dalla squadra biancoblu assume il significato di una grande prova di maturità che rafforza le ambizioni per il superamento del turno e per il risultato finale.

La Dinamo è una squadra vera, completa in tutti i reparti, con la panchina lunga che consente tante rotazioni senza scompensi ed in grado di crescere ancora. Non va dimenticato che la squadra è cresciuta dopo l’infortunio che ha messo fuori causa Scott Bamforth, l’uomo in più dalla scorsa stagione e con l’arrivo di Gianmarco Pozzecco che in poche settimane l’ha letteralmente trasformata.

Oggi la Dinamo fa la differenza sia sul piano tecnico sia su quello fisico, come emerge chiaramente nello strapotere ai rimbalzi contro tutti gli avversari. Oggi sotto canestro, sia in attacco sia in difesa non c’è stata partita, come emerge dai numeri dei rimbalzi: 50 a 24! Brindisi nel primo tempo è stata trascinata da Adrian Banks (20 punti, 27 alla fine, 6 su 10 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 29 di valutazione) e Riccardo Moraschini (5 su 11 da 3 punti), ma alla distanza s’è arresa allo strapotere fisico e alla precisione al tiro della Dinamo, trascinata nei momenti decisivi, oltre che da Dyshawn Pierre (15 punti e 15 rimbalzi), dagli italiani Achille Polonara (15 punti), Stefano Gentile (14 punti) e…il sassarese Marco Spissu (16 punti in 20′, 4 su 5 da 3 punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 4 assist, 19 di valutazione). In doppia cifra anche Rashawn Thomas (17 punti), Jaime Smith (10 punti) e Jack Cooley (10 punti).

«Ormai le mie dichiarazioni le leggo e mi sembra di essere ritardato – ha detto a fine partita coach Gianmarco Pozzecco -. Tutti gli allenatori fanno un commento tecnico tattico sulla partita, sono qua per la diciottesima volta a ringraziare i ragazzi, non ho altro da aggiungere. Sono grato per quello che stanno dando ad un’isola intera. Anche oggi sono andati oltre i propri limiti. L’unica cosa che posso aggiungere è che abbiamo di fronte una squadra come Brindisi tostissima che non molla mai e gioca con grande intensità.»

«Chiaramente abbiamo combattuto duramente come leoni fino a quando abbiamo resistito, l’ultimo quarto Sassari è stata quasi perfetta da tre, non ho tantissimo da rimproverare ai miei perché se non siamo arrivati al meglio nei momento cruciali non è certo colpa loro – ha commentato il coach brindisino Francesco Vitucci -. Abbiamo molta voglia di vincere la prossima partita in casa, fino all’ultimo secondo giocheremo al massimo delle nostre possibilità.»

Dinamo Banco di Sardegna 106 – Happy Casa Brindisi 97

Parziali: 25 a 26; 24 a 21; 25 a 23; 32 a 27.
Progressivi: 25 a 26; 49 a 47; 74 a 70; 106 a 97.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 16, Smith 10, McGee, Carter 9, Devecchi, Magro, Pierre 15, Gentile 14, Thomas 17, Polonara 15, Diop, Cooley 10. All. Gianmarco Pozzecco.

Happy Casa Brindisi: Banks 27, Brown 17, Rush 7, Gaffney 6, Zanelli 2, Orlandino, Guido, Moraschini 19, Greene IV 3, Cazzolato, Chappell 16, Taddeo. All. Francesco Vitucci.

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E’ complessivamente buono lo stato della Sanità sarda che emerge dall’inchiesta condotta dal Sole24Ore nelle 107 province italiane. Nella classifica scaturita dalle classifiche dei vari indicatori, la provincia di Nuoro occupa la terza posizione, alle spalle di Bolzano e Pescara, davanti a Sassari, Firenze e Cagliari. La provincia del Sud Sardegna si trova in 28ª posizione, quella di Oristano, infine, al 73°.

Ma vediamo le singole classifiche.

Tasso di mortalità (standardizzato per 10mila abitanti)

1ª Pordenone, 2ª Trento, 3ª Rimini… 14ª Cagliari… 27ª Oristano… 33ª Sud Sardegna… 76ª Nuoro… 88ª Sassari.

Mortalità per infarto miocardico acuto (morti ogni 1.000 abitanti 2012-2016)

1ª Sassari valore 1,28491 punti 1.000, 2ª Taranto, 3ª Bari… 8ª Nuoro… 15ª Cagliari… 31ª Sud Sardegna… 74ª Oristano.

Aumento speranza di vita (incremento dell’età attesa alla nascita 2002-2017)

1ª Gorizia, 2ª Trieste, 3ª Biella… 29ª Nuoro, 29ª Oristano…35ª Cagliari…72ª Sud Sardegna…44ª Sassari.

Consumo di farmaci per diabete (unità minime pro-capite consumate)

1ª Bolzano, 2ª Sud Sardegna, 3ª Sondrio… 10ª Sassari… 16ª Oristano, 17ª Nuoro… 87ª Cagliari.

Consumo di farmaci per ipertensione (unità minime pro-capite consumate)

1ª Sud Sardegna valore 94.5349 punti 1.000, 2ª Bolzano, 3ª Sondrio… 6ª Sassari… 11ª Nuoro… 63ª Oristano… 91ª Cagliari.

Pediatri (professionisti attivi ogni 1.000 abitanti 0-15 anni)

1ª Cagliari valore 4.85572 punti 1.000, 2ª Siena, 3ª Messina…8ª Nuoro… 16ª Sassari… 50ª Oristano… 104ª Sud Sardegna.

Geriatri (professionisti attivi ogni 1.000 abitanti over 65 anni)

1ª Cremona, 2ª La Spezia, 3ª Genova…7ª Cagliari…22ª Nuoro… 49ª Sassari… 101ª Oristano… 104ª Sud Sardegna.

Emigrazione ospedaliera (dimissioni di residenti avvenute fuori regione in %)

1ª Bergamo, 2ª Sondrio, 3ª Lecco… 13ª Sud Sardegna, 14ª Cagliari… 18ª Oristano… 37ª Nuoro… 40ª Sassari.