2 September, 2024
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La Blues Cruise con la nave Venere di Navigazione Cacciatori, sabato 1 giugno partirà dall’attracco di Barricata Beach di Porto Tolle alle ore 19,00 (imbarco alle ore 18,30) e si snoderà partendo dalla foce lungo il Po di Tolle, ci si inoltrerà lungo la Busa del Bastimento costeggiando i canneti dell’Isola di Bonelli (dove è ancora visibile il borgo agricolo immerso nel canneto), per arrivare fino alla Sacca del Canarin dove il fiume incontra il mare, con ritorno infine all’attracco di Barricata Beach dopo circa due ore e mezza di navigazione accompagnata dalle note Blues.
I protagonisti della Blues Cruise di apertura della trentaduesima edizione del Festival saranno il duo Marcus Malone & Innes Sibiun.
Marcus Malone, chitarrista e cantante originario di Detroit, dopo aver suonato alla Royal Albert Hall con B.B. King si è rapidamente affermato come un bluesmen di altissimo livello. Ha appena pubblicato l’album più fortunato della sua carriera, “A Better Man”’ – Redline records – che gli è valso la nomination alla finale degli European Blues Awards.
Innes Sibun, anche lui chitarrista e cantante, ad appena 20 anni è stato prodotto dal leggendario Mike Vernon (Living Clours), e in seguito ha partecipato al tour mondiale di “Fate of Nations” di Robert Plant.
Insieme, i due musicisti promettono un originale mix di blues e soul con una notevole gamma di variazioni che attinge dal blues ma anche dalle sonorità della West Coast degli anni ’60.
Al termine della crociera concerto, prevista per le ore 22,00 circa, sarà possibile degustare presso il Risto-bar “Olimpo”, collocato sulla spiaggia del Lido di Barricata nell’estremo Delta del Po, alcuni dei migliori prodotti della pesca e del territorio del Delta del Po: spaghetti con le cozze della sacca di Scardovari, risotto con asparagi e mazzancolle, fritto del pescato del giorno, insalata verde (oltre a acqua, vino e caffè).

 

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«Come si fa a raccontare, a spiegare, con sentimento, con passione l’Unione europea? C’è solamente un modo: la canzone neomelodica!». Così Lorenzo Baglioni presenta UE!, la sua ultima creazione artistica, un pezzo concepito per spiegare in pochi minuti, densi di ironia e sentimento, alcuni frutti del decennale processo di integrazione europea e promuovere così la partecipazione alle prossime elezioni del 26 maggio.

UE! mette, infatti, la colonna sonora a StavoltoVoto.ue, la campagna istituzionale lanciata dal Parlamento europeo per trasformare migliaia di cittadini in volontari del voto.

Cantante, attore e presentatore, nel 2018 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “il congiuntivo” tratta dal suo primo album “Bella, Prof!” (Sony Music). Sempre nel 2018 esce il suo primo libro “È tutto calcolato!” (Mondadori). È presentatore dell’“Isola degli Eroi” il game show di Boing e di “Bella, Prof!” (SkyUno) di cui è anche autore. I suoi video sul web (tra Facebook è YouTube) hanno totalizzato circa 50 milioni di visualizzazioni.

Sono oltre 280mila gli europei che si sono iscritti al sito Stavoltavoto.eu , impegnandosi così a votare alle elezioni del 26 maggio e a coinvolgere amici, parenti e loro contatti social nel grande evento europeo della democrazia. Con oltre 28mila adesioni l’Italia è sul podio per iscritti nazionali alla piattaforma, terza dietro a Germania e Croazia.

 

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Dieci giorni di spettacoli, concerti, presentazioni di libri e dibattiti per esplorare il mondo femminile nel suo rapporto con quello maschile, ventuno appuntamenti di teatro, poesia, musica, letteratura, fumetto e attualità per riflettere sul tema della famiglia, della sessualità, sulla lotta alle discriminazioni e sulle politiche di genere, con ospiti come l’intellettuale Vito Mancuso, le attrici e registe Irene Serini, Monica Nappo, Gaia Saitta, Tiziana Troja e Michela Sale Musio, la cantante Manuela Bollani, la giornalista Silvia Rosa Brusin, il regista Mattia Berto e gli scrittori Fabrizio Cotza e Maurizio Temporin. “Wo.Men: gli uomini raccontano di donne supreme” è il tema della quinta edizione del Family Festival, organizzato all’ExArt di Cagliari da venerdì 24 maggio a domenica 2 giugno dalla compagnia Lucidosottile con la direzione artistica di Tiziana Troja e Michela Sale Musio. Negli spazi dell’ex Liceo Artistico di piazzetta Dettori (con alcuni appuntamenti al Jazzino) saranno dieci gli spettacoli in programma, tra cui “Spanker Machine” di Lucidosottile, reduce dalla partecipazione a New York al festival del teatro italiano “InScena!”. Ma non mancheranno le presentazioni di libri e i dibattiti, alcuni dei quali realizzati in collaborazione con Giulia Giornaliste. Family Festival è sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, dall’assessorato regionale allo Spettacolo e dal comune di Cagliari.

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È il momento giusto per lasciare da parte la conflittualità e tornare a riflettere attentamente e con coscienza sull’Assemblea costituente del Popolo sardo. Un’idea alta, lo strumento in grado di mettere insieme le migliori energie della Sardegna con l’obiettivo di riscrivere la nostra Carta fondamentale, lo Statuto di autonomia, e un nuovo patto tra la Sardegna e lo Stato. A lanciare l’appello – «i tempi sono maturi ma un Consiglio regionale conflittuale e lacerato non può essere la sede giusta per una riflessione pacata» – sono ancora una volta i Riformatori sardi, per bocca del capogruppo Michele Cossa dei consiglieri Aldo Salaris, Giovanni Antonio Satta ed Alfonso Marras, e del Coordinatore regionale Pietrino Fois.

Il buon senso, la fede nelle istituzioni e l’esperienza insegnano che se si vogliono portare a compimento riforme profonde l’unico modo serio è mettere da parte conflittualità e piccoli interessi elettorali e comunicativi per concentrarsi su un obiettivo comune: rendere l’assetto istituzionale della Sardegna funzionale a vincere la sfida del nuovo regionalismo che si sta affermando nei fatti in Italia (Riforma delle Autonomie). La costituzione materiale sta infatti registrando significativi mutamenti. Il principio di coesione nazionale su cui essa si basava sta progressivamente lasciando il passo all’egoismo territoriale, che non potrà che tradursi nella penalizzazione delle aree più deboli del Paese.

Per questo motivo su una riforma dello Statuto che nasca dalla consapevolezza del momento storico che attraversa il Paese non possono esserci divisioni tra chi ha davvero a cuore il futuro dei sardi e della Sardegna. Proprio questo ha spinto il 95% dei sardi a votare SI nel referendum del 2012. D’altra parte gran parte della sinistra e dei suoi esponenti più autorevoli diedero un contributo fondamentale al Movimento per la Costituente, che negli anni a cavallo del millennio segnò uno dei momenti più esaltanti e significativi dell’intera storia dell’Autonomia. Oggi più che mai è necessario trovare una sede e un terreno comune di confronto tra i sardi: un Consiglio regionale lacerato e conflittuale non può essere considerato la sede giusta per perseguire questo risultato.

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La settimana scorsa gli alunni dell’I.C. P. Tola di Sassari, diretto dalla dirigente Maria Grazia Falchi, hanno posto in scena “Il Carnevale degli animali” di Camille Saint-Saëns. L’orchestra era costituita dagli alunni delle classi terze ad indirizzo musicale, mentre alcuni alunni delle classi prime e seconde – dello stesso indirizzo – hanno recitato, accanto ad attori e sotto la regia di professionisti preparati della Cooperativa Teatro e/o Musica diretta dal maestro Stefano Mancini. La collaborazione ha dato vita ad una rappresentazione di qualità.

Tale azione è stata inserita nel progetto più ampio finanziato dal MIUR attraverso il Piano Triennale delle Arti che ha consentito alla Scuola di poter invitare come conferenziere on. prof. Luigi Berlinguer. La conferenza “Ma come può esistere una Scuola senza musica!” ha consentito di riflettere sull’importanza della musica nelle scuole a partire da quella dell’infanzia.

I docenti di strumento Stefano Contini (coordinatore del progetto scolastico), Giovanna Dongu, Massimiliano Demartis, Angela Caria, Silvio Nappi, Loredana Pitzalis, Lina Vannini, Danilo Pingiori hanno preparato eccellentemente gli alunni e la docente di arte Maria Vittoria Zazzu ha contribuito per i costumi.

Grazie alla professionalità dei docenti è stato possibile curare gli arrangiamenti (Dongu e Demartis) e realizzare un seminario mirato (Dongu).

Si è concluso, inoltre, il progetto di gemellaggio con la Spagna, curato dai docenti Cicu ed Altana. Gli alunni madrileni, che hanno vissuto per sette giorni Sassari e il suo territorio, hanno apprezzato la cultura isolana e l’accoglienza.

Nel fine settimana appena trascorso si è concluso il “Sabato in concerto” all’auditorium Villa in via Monte Grappa in collaborazione con l’associazione culturale Ellipsis che ha ottenuto un grande seguito di pubblico, in cui un alunno Carlo Cesaraccio ha suonato l’oboe come un vero professionista.

La Scuola si è aperta al territorio, anche in questi giorni con il concerto “Canta con noi” in cui gli alunni del gruppo vocale strumentale “I Cantori della Pace – Maria Carta” dell’ICPTola – sotto la guida dei professori di musica Antonio Garofalo, Maria Antonietta Diez, Tina Deffenu e Palmira Santoru – insieme al coro “Volare si può” dell’Associazione Parkinson di Sassari, seguiti dal maestro Sanna, hanno dato vita ad momento musicale emozionante. E’ stata l’occasione per favorire forme di integrazione e di attenzione al prossimo, in cui gli alunni e i “giovani” pazienti del dott. Paulus hanno lavorato con grande affetto e partecipazione.

«L’IC P. Tola – afferma la dirigente Maria Grazia Falchi – è pienamente soddisfatto per queste iniziative che hanno permesso ai nostri alunni di vivere un’esperienza da ricordare, arricchendoli umanamente, condividendo con altri un tratto del loro percorso di vita. La Scuola deve formare, non annoiare. E da noi, non ci si annoia sicuramente e s’impara tanto. Tutto questo è possibile per la collaborazione del personale (docente e ATA) e delle famiglie: il senso di comunità inizia a Scuola. La collaborazione con associazioni musicali, scuola madrilena, associazione Parkinson e Cooperativa Teatro e/o musica può soltanto proseguire. Da noi lo spagnolo si studia – giocando – già dall’infanzia, così come l’inglese».

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La splendida 26enne modella boema Ivana Mrazova ha tagliato il nastro inaugurale del Porto Cervo Wine & Food Festival: la madrina della manifestazione, ha dato il via alla seconda giornata della rassegna enogastronomica che si è aperta oggi al grande pubblico della Costa Smeralda. Al taglio inaugurale hanno partecipato anche il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda; l’amministratore delegato di Smeralda Holding, Mario Ferraro e Franco Mulas, Area manager di Marriott Costa Smeralda, la catena alberghiera che gestisce gli alberghi Cala di Volpe, Hotel Cervo, Pitrizza e Romazzino, di proprietà di Qatar Holding.

«Ringrazio Smeralda Holding per questa grande manifestazione – ha detto il sindaco Roberto Ragnedda – che rappresenta un importante momento di confronto con i produttori ai quali guardiamo con orgoglio per i grandi risultati ottenuti al Vinitaly.»

Mario Ferraro, amministratore delegato di Smeralda Holding, ha dichiarato: «Smeralda Holding da tempo ha attuato una strategia di diversificazione dell’offerta turistica ponendosi due obiettivi: la penetrazione di nuovi segmenti di mercato e l’allungamento della stagione. Con il Porto Cervo Wine & Food Festival abbiamo creato una piattaforma per fare conoscere le eccellenze enogastronomiche e comunicare al mercato che la Sardegna non è solo mare, ma ha anche tante altre attrazioni da vivere tutto l’anno e non solo d’estate».

Franco Mulas, Area manager di Marriott Costa Smeralda, ha ringraziato il team che ha organizzato l’evento e soprattutto i partner dell’iniziativa «che sposano la manifestazione anno dopo anno. Ogni edizione lavoriamo per rinnovare la rassegna: in questi mesi, abbiamo stretto accordi con i festival del vino di Miami e New York per l’internazionalizzazione del Porto Cervo Wine & Food Festival».

Ottima la risposta di pubblico nella vetrina del Conference Center dell’hotel Cervo: i tanti appassionati hanno trascorso un pomeriggio tra gli stand delle migliori produzioni enogastronomiche della Sardegna e del resto dell’Italia, con le degustazioni offerte dalle 50 cantine e dalle 25 aziende alimentari che stanno partecipando alla manifestazione. Sempre maggiore rilevanza stanno ottenendo gli eventi collaterali sviluppati all’interno della rassegna: ieri pomeriggio si è svolto il primo talk show dedicato al mercato americano, mentre stamattina l’argomento trattato da Alessandro Torcoli, editore di Civiltà del Bere, e dai suoi ospiti è stato quello dei cambiamenti climatici e le opportunità offerte dalla Sardegna per gli investimenti nel settore vitivinicolo.

Mike Veseth, giornalista di The Wine Economist, ha illustrato giovedì pomeriggio, nel primo dibattito della giornata introduttiva della rassegna riservata agli operatori,  le caratteristiche del mercato americano, dove l’Italia rappresenta il primo Paese esportatore davanti a Francia e Spagna. Veseth ha svelato le nuove tendenze del settore, pilotate dalle esigenze delle nuove generazioni: «La grande novità del mercato USA è il vino in lattina – ha spiegato Mike Veseth -. Non c’è nulla di romantico nel vino in lattina, ma questa confezione alternativa consente di raggiungere segmenti di mercato a vantaggio dei più giovani». Anche Sandro Sartor, manager della multinazionale Constellation Brands e Ruffino, ha confermato le nuove tendenze: «La lattina viene scelta perché è una novità e si adatta alle esigenze attuali del mercato». L’economista ha mostrato i grafici che disegnano la crescita esponenziale dei vini di media e alta gamma, dagli undici dollari in su, e dei rosati. Qual è il vino più adatto al mercato USA? «Ai giovani americani piace scoprire nuovi vini, quello più rispondente ai loro gusti è il vermentino», ha concluso Veseth.

Nel dibattito di questa mattina sono intervenuti: Vittorio Moretti, patron delle Cantine Sella&Mosca; Giordano Emendatori, titolare delle Cantine Masone Mannu; Giancarlo Demuro, manager di Vigne Surrau; Valentina Argiolas, titolare dell’omonima cantina; Giovanni Pinna, direttore tecnico di Sella&Mosca e Umberto Trombelli, enologo e consulente di varie cantine sarde. Durante il confronto è emersa la necessità da parte degli imprenditori del settore di fare sistema per promuovere il brand Sardegna e con esso anche i vini maggiormente identificativi. In questo senso, l’isola ha mantenuto salde le radici produttive continuando a valorizzare i vitigni autoctoni, la cui forte identità può rappresentare la forza dei vini sardi sui mercati esteri. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, sempre più cantine stanno elaborando sistemi di viticoltura “di precisione”: con modelli legati a stazioni climatiche che elaborano elementi statistici e informazioni in grado di anticipare i fenomeni atmosferici.

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Mentre ancora risuona l’eco per il grande successo sportivo e organizzativo dell’edizione 2018, a Olbia già fervono i preparativi per l’edizione 2019 del BISFed Boccia Regional Open, che si terrà tra il 4 e l’11 giugno prossimi. Lo sport paralimpico, dunque, torna protagonista in Italia con un grande evento internazionale organizzato da ItalyBoccia per conto della Federazione Italiana Bocce nell’esclusiva location del Geovillage.

Quantità e, soprattutto, qualità in crescita esponenziale per l’edizione 2019: a darsi battaglia sui campi di gioco allestiti di tutto punto nell’impianto gallurese saranno circa 100 atleti provenienti da 16 nazioni diverse (tra queste Azerbaigian, Croazia, Germania, Finlandia, Svezia, Norvegia e Olanda). Per un evento che, assieme al Siviglia European Regional Championship, sarà propedeutico all’appuntamento olimpico di Tokyo 2020, saranno presenti alcuni tra i migliori interpreti mondiali della disciplina, come l’olandese Daniel Perez, il russo Mikhail Gutnik ed il portoghese Antònio Marques (rispettivamente numero 2, 6 e 11 nel ranking mondiale della BC1). Non solo: al PalAltoGusto promettono spettacolo gli atleti della BC2, a cominciare dal team lusitano capitanato da Abìlio Valente (numero 5 al mondo) e Cristina Goncalves(11esima nel ranking), che dovranno cercare di arginare la classe del russo Dmitry Kozmin (decimo nella graduatoria BisFed). Nella BC3 sono attesissime le prove di Josè Macedo, Aleksander Legostaev e Christoffer Haghdal, mentre nella BC4 proverà a migliorare il secondo posto ottenuto nella scorsa edizione l’ucraino Artem Kolinko, che però dovrà guardarsi dalla forza della testa di serie numero 9 Sergey Safin.

Le speranze di gloria del movimento italiano passano invece per le abilità dei portacolori azzurri: tra questi Diego Gilli e Mauro Perrone (BC1), Ciro Montanino e Claudia Targa (BC2), Carlotta Visconti e l’atleta di punta Fib Mirco Garavaglia (BC3), quantomai deciso a ripetere la strabiliante prova del 2018.

Il BisFed 2019 Boccia Regional Open fa perno, come detto, sull’organizzazione di ItalyBoccia, che ha ricevuto il timone del comando dalla Federazione Italiana Bocce presieduta da Marco Giunio De Sanctis. «L’Olbia Regional Open rappresenta ormai una delle più importanti manifestazioni internazionali nel mondo della boccia paralimpica – afferma – si tratta di un evento non solo prestigioso ma dall’alto portato valoriale, considerato il carattere inclusivo e sociale di questa disciplina, fortemente voluta e sostenuta da questo Consiglio Federale e che, più di ogni altra, incarna il vero spirito paralimpico. E non è un caso che proprio la Boccia sia una delle discipline protagoniste ai prossimi Giochi di Tokyo. E il nostro auspicio è che l’Italia sia presente e competitiva nella kermesse del Sol Levante».

Non mancano le parole d’elogio per chi si appresta, per il secondo anno consecutivo, a mettere in atto un importante sforzo organizzativo per portare in Italia un evento unico: «E’ un piacere per me riassegnare l’organizzazione all’amico Dario Della Gatta – prosegue il numero uno della Fib – cui desidero rivolgere un caloroso e sincero ringraziamento per l’impegno e la professionalità mostrati nell’edizione 2018”. Il BisFed 2019 Boccia Regional Open non sarebbe possibile senza l’adeguato supporto da parte delle istituzioni locali: “Va reso il giusto tributo alla sia alla Regione Sardegna che al Comune di Olbia, parte in causa fondamentale nell’evento, che sono certo vedranno il loro sforzo ripagato da un indotto turistico tutt’altro che trascurabile. E non dimentico il Geovillage, struttura ricettiva di prim’ordine e totalmente accessibile che rappresenta una assoluta eccellenza nel settore».

«Siamo molto felici di aver ricevuto, anche quest’anno, la fiducia da parte della BISFed – sottolinea invece il presidente di ItalyBoccia Dario Della Gatta – evidentemente l’esperienza dello scorso anno è stata valutata in maniera positiva, e questo non può che inorgoglirci. Per l’edizione 2019 abbiamo voluto fare le cose ancora più in grande aumentando sia il numero che la qualità degli iscritti. Il BisFed 2019 Regional Open di Olbia si farà ricordare per lungo tempo. Desidero ringraziare il presidente De Sanctis, che ha voluto affidarci ancora l’organizzazione di un evento che vorremmo diventasse appuntamento fisso sul calendario internazionale.»

        

 

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha revocato oggi l’ordinanza firmata il 14 maggio con la quale veniva disposto il divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili, alimentari e per l’igiene della persona per le abitazioni situate nei quartieri di Serbariu e Medadeddu.

L’Ats (Azienda per la Tutela della Salute) ha inviato oggi al comune di Carbonia le nuove analisi, effettuate su un campione d’acqua nel punto idrico di via Lubiana.

Le analisi certificano che i parametri sono nuovamente conformi agli standard di qualità previsti dal decreto legislativo 31/2001.

Immediatamente è scattata quindi la revoca dell’ordinanza emessa il 14 maggio.
Pertanto, è possibile utilizzare regolarmente l’acqua per gli usi potabili, alimentari e per l’igiene della persona.

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Il consigliere regionale della Lega Michele Ennas, è intervenuto ieri nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta Christian Solinas. Diversi i temi trattati.

«L’esempio concreto di quanto distante dai bisogni reali ci può portare la miopia politica è rappresentato dalla sanità – ha esordito Michele Ennas, al suo primo intervento dopo l’elezione -. La situazione in cui versa oggi il sistema sanitario nella nostra Regione è allarmante. I dati ci riportano un quadro di complessivo declino nel settore, che ci ha portato ad essere una delle regioni peggiori in assoluto. I tempi medi di attesa sono raddoppiati. Siamo tra gli ultimi per livelli di assistenza. I territori sono stati progressivamente privati dei servizi, costretti a confrontarsi con ospedali aperti part-time, come nel caso del Sulcis, e a una lotta giornaliera tra gli stessi ospedali per contendersi questa o quella professionalità, sempre in numero insufficiente, per assenza di un adeguata programmazione. Bisogna integrare l’assistenza medica nei sistemi locali, coinvolgendo pienamente tutti i protagonisti e gli attori e puntando ad una sanità che vuole essere facilmente raggiungibile e costantemente al servizio dell’utenza.»
Sul tema della riforma degli Enti locali e delle Province. Michele Ennas ha detto: «Come da tanti colleghi sostenuto, per ottenere risposte efficaci è necessaria in primo luogo una profonda riforma degli enti locali che ponga al centro i territori e i comuni, i quali devono essere autenticamente dotati delle risorse finanziarie necessarie per svolgere con penetrante efficacia, le loro funzioni. Nell’ottica complessiva di tale riforma-riorganizzazione, risulta indispensabile ripristinare la funzione determinante delle provincie, quali enti intermedi, ponendole al centro dell’attività dell’esecutivo e dotandole di mezzi finanziari adeguati per le azioni e gli interventi che risultano essere quanto mai necessari».
«Parlando di territori e delle loro esigenze, ma anche della loro rappresentanza in questa aula, mi sento in dovere di rilevare che è necessario al più presto mettere mano all’attuale legge elettorale – ha detto ancora il consigliere regionale di Iglesias -. Non è accettabile che alcuni territori non arrivino a eleggere il numero di candidati previsti per il collegio. Riferendomi al territorio da cui provengo, il Sulcis per un’assurda previsione della legge sostenuta da un complicato calcolo esprime soltanto due consiglieri regionali contro i quattro previsti per il collegio. E questo che essi siano di maggioranza o opposizione è un danno per il territorio. Su questo tema auspico ampia convergenza tra tutte le parti politiche di qualsiasi provenienza territoriale superando, per questa discussione e per le altre, quel deleterio campanilismo che, rivendicando una miriade di esigenze, di richieste, utili solo a ottenere piccoli risultati di facciata risulta poco funzionale allo sviluppo e alle esigenze dei cittadini.»
Altra azione determinante sottolineata da Michele Ennas è quella relativa alla «semplificazione burocratica. L’incomunicabilità, la mancanza di trasparenza, l’incertezza giuridica e gli adempimenti troppo onerosi, hanno generato una profonda incrinatura, soprattutto nei rapporti tra le imprese, i cittadini e i pubblici uffici, che ha provocato l’allontanamento di molti imprenditori italiani e stranieri che, purtroppo, non vogliono più investire in Sardegna anche per l’eccessiva ridondanza e lentezza del nostro sistema burocratico».
«Attraverso due importanti modifiche e con concreti interventi riguardo l’accesso al credito otterremo il risultato di far ripartire la crescita e quindi il lavoro di cui tanto è affamata la nostra isola. Su formazione e turismo. bisogna agire attraverso un concreto appoggio alla scuola e alla formazione al fine sia per invertire i drammatici dati sulla dispersione scolastica sia perché l’investimento sulla conoscenza è sempre la formula vincente da applicare. Solo attraverso un forte legame tra competenze, identità e lavoro, il sistema, complessivamente inteso, sarà in grado di dare risposte alla questione agropastorale, allo sviluppo dell’artigianato, a un turismo sostenibile che diventi effettivamente volano decisivo per la nostra economia – ha rimarcato Michele Ennas -. Occorre valorizzare i nostri prodotti impiegandoli nelle nostre mense, nelle nostre attività ricreative, favorendo quindi la diffusione di alimenti nostrani, sani e prodotti in Sardegna i quali spesso rappresentano eccellenze di livello internazionale. Solo così daremo alla parola identità un significato vero, ricca di contenuti e di valori, una parola in cui credere e che ci protegge. Sarà di fondamentale importanza il sostegno alle nuove tecnologie. La cittadinanza digitale e tutto ciò che ruota intorno ai nuovi e potenti strumenti di impresa che la tecnologia mette a disposizione. La Sardegna e i suoi cittadini, devono essere “collegati” autenticamente col mondo, al fine di favorire l’impresa, lo sviluppo, la creazione di posti di lavoro, determinando inoltre i presupposti affinché altre aziende operanti nel campo delle nuove tecnologie vedano nella nostra isola un luogo “amico”, dove portare investimenti.»
Michele Ennas ha concluso il suo intervento, con alcune considerazioni sul territorio del Sulcis Iglesiente: «L’attuale crisi che interessa la provincia del Sulcis Iglesiente Carbonia Iglesias, e non a caso uso questo termine per definire questo territorio, ha indubbiamente origine nelle recenti difficoltà delle sue realtà industriali, con conseguenze occupazionali devastanti. Il tasso di disoccupazione è altissimo, tra i più alti d’Italia, a cui si somma un utilizzo sempre più accentuato degli ammortizzatori sociali. Purtroppo siamo eredi di una situazione che non ha avuto ancora sbocchi credibili e ci impone un impegno profondo e determinato. Sono mancate scelte di programmazione che fossero indirizzate ad andare oltre modelli di sviluppo in via di declino e talvolta ci siamo fossilizzati in battaglie che guardavano più al passato che al futuro, mentre nel frattempo i nostri fratelli o figli andavano via per cercare un lavoro e un reddito per vivere in maniera dignitosa. E’ evidente che da noi la politica ha perso di vista il principio di responsabilità che impone di agire non solo guardando al bisogno immediato, che qualche volta rischia di tramutarsi in mero tornaconto, ma progettando anche la società che vogliamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti. Dobbiamo quindi pensare a risposte concrete e dare sostegno a chi vuole salvaguardare il tessuto produttivo individuando nuove prospettive di sviluppo con particolare attenzione filiera dell’agro-alimentare, filiera per il risanamento ambientale e alla filiera del turismo, compreso il rilancio del Parco Geominerario.
Gli investimenti indirizzati alla salvaguardia delle imprese del comparto metallurgico (il presidente è coinvolto in prima persona nella vertenza Sider Alloys-Ex Alcoa), rappresentano un importante caposaldo degli interventi destinati a questo territorio, unitamente a una sapiente gestione dell’innovazione, della diversificazione produttiva e del rispetto degli standard ambientali. In tal senso il tema dell’energia e dei relativi costi risulta essere determinante Il presidente Solinas per conto della Regione Sardegna ha espresso la volontà di partecipare attivamente ai tavoli nei quali si sta discutendo il Phase Out previsto per il 2025 che coinvolge la Centrale Grazia Deledda di Portovesme. Come determinante è il tema delle infrastrutture, e delle bonifiche che non dovranno assolutamente essere sottovalutati in un ottica di rinnovamento del sistema di sviluppo del Sulcis. In particolare la programmazione delle bonifiche dovrà essere pazientemente e saggiamente modulata, con indicazioni certe in ordine alle tempistiche necessarie per arrivare alla conclusione delle relative opere. Occorre con coraggio pianificare interventi per messa in sicurezza e risanamento ambientale di aree industriali e aree minerarie dismesse. Elementi, questi ultimi, di vitale importanza in quanto il sistema ambientale del Sulcis Iglesiente costituisce, anch’esso, una risorsa per lo sviluppo del territorio.
Auspico per tutte queste tematiche – ha concluso Michele Ennas – l’istituzione di un tavolo permanente per la gestione delle vertenze principali e per l’urgente rimodulazione del Piano Sulcis».

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Sabato 18 maggio, alle 21.00, il Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – ospita lo spettacolo “Iddacuada-Paese nascosto”. L’appuntamento della compagnia Medas-Ilos rientra in “1 €uro festival” ed è firmato da Elena Musio e Gianluca Medas, in scena con Marta Proietti Orzella e Paquito Farina. La rassegna coglie e propone spettacoli accattivanti che rientrano nel solco artistico e del percorso creato dalla Compagnia Akròama nel 2000. Appuntamenti ricchi di qualità, arte giovane e con nuove matrici espressive, performance musicali, incursioni nel teatro internazionale e nei classici.

Nell’incontro delle compagnie Ilos Teatro e Figli d’arte Medas che, da anni, con poetiche e linguaggi differenti, portano avanti un discorso culturale importantissimo per la nostra isola, quello identitario, lo spettacolo “Iddacuada” si sviluppa come un format sempre diverso secondo il luogo di esecuzione. Lo spettacolo utilizza, oltre la lingua italiana, due varianti di sardo, barbaricino e campidanese. I temi trattati sono quelli relativi alla vita, in tutte le sue semplici sfaccettature. I due autori-attori diventano simbolo di una storia che è stata, e che, in realtà, un po’ è ancora oggi, la nostra storia, fatta di sorprese, di dolori, ma anche di stupore e di bellezza. A Iddacuada il mondo si riappropria di un tempo dimenticato, quasi perduto, dove vive gente che guarda al futuro come ad una cosa normalmente nascosta, senza esaltarlo ma anche senza maledirlo, perché i saggi sanno, che un giorno finisce con il tramonto del sole, e ricomincia con l’alba. Lo spettacolo utilizza molteplici linguaggi; Teatro, Musica, Cinema, etc. Nella drammaturgia e nel cast, che comprende sempre i due interpreti ed autori, Elena Musio e Gianluca Medas, ci si avvarrà della collaborazione di musicisti e di altri interpreti dal vivo. Un Format che, pur proponendosi con una cornice ed un canovaccio unitari, sarà sempre diverso e sorprendente, sottolineando le specificità e le diverse eccellenze, presenti nelle località interessate.

Una pluralità di proposte tese a fondere le migliori capacità espressive teatrali. Ma anche un fresco spaccato di vivacità creativa, contaminazioni, artisti di grido e musica. Il teatro delle Saline con “1 € festival”, dà vita a una rassegna che vanta il convinto apprezzamento di pubblico e critica. Il festival – oasi di promozione e divulgazione delle produzioni emergenti del teatro sardo – prevede dieci serate con tredici spettacoli su due turni, dal 3 maggio al 5 giugno. Al centro del successo, il riuscito connubio di arte teatrale multidisciplinare, comicità, musica e danza con compagnie di profilo locale e nazionale. La Compagnia Akròama ha un ringraziamento particolare per i partner del progetto: dal ministero per i Beni e le attività culturali turistiche a Regione Sardegna, Comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.