1 September, 2024
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Ieri mattina, in apertura di seduta, il presidente del Consiglio regionale, Christian Solinas, ha iniziato a esporre le sue dichiarazioni programmatiche rivolgendo un tributo all’assemblea legislativa, ricordando la recente commemorazione di Sa die e “la frontiera paradiso della nazione sarda”, come pensata dal compianto professor Giovanni Lilliu, accademico dei Lincei.

A seguito, però, di contestazioni dai banchi dell’opposizione verso il presidente Christian Solinas, il presidente Michele Pais ha sospeso la seduta ed ha convocato la conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa l’on. Massimo Zedda ha chiesto al presidente Michele Pais: «Perché il presidente Christian Solinas non presenta la Giunta prima di presentare le dichiarazioni programmatiche visto che i decreti di nomina sarebbero già state firmati?»

Il presidente Michele Pais ha replicato affermando che i decreti di nomina non sono stati firmati ma l’on. Francesco Agus (Progressisti) ha detto che «in conferenza dei capigruppo la nomina degli assessori è stata annunciata e sarebbe meglio iniziare la legislatura con tutti gli organi costituzionali ritualmente composti».

Il capogruppo del Psd’Az, on. Franco Mula, ha detto: «Noi vogliamo lavorare e questo è l’accordo che abbiamo preso. Se volete perdere altro tempo, ditemelo».

Per l’on. Stefano Tunis (Sardegna 20/20) «sarebbe opportuno dare un’immagine più alta di questa assemblea legislativa. Ma oggi conta ascoltare le proposte del presidente Christian Solinas per risolvere i problemi dei sardi».

Ancora sull’ordine dei lavori il presidente Michele Pais ha il percorso della conferenza dei capigruppo ed ha invitato il Consiglio, «in un esercizio di democrazia alta, di consentire al governatore di esporre le proprie dichiarazioni programmatiche rinviando ogni discussione e dibattito a una data non troppo vicina a oggi».

L’on. Daniele Cocco (Leu) ha detto. intervenendo sull’ordine dei lavori: «E’ vero che abbiamo chiesto noi il rinvio della discussione a martedì prossimo e ci sta bene ricevere le dichiarazioni integrali del presidente Solinas. Ma se parliamo di perdita di tempo, non è da questa parte che dovete guardare». Anche l’on. Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, ha detto che «non si può spacciare come ostruzionismo la nostra azione per avere una giunta dopo 74 giorni».

Per l’on. Giorgio Oppi (Udc) «il presidente può tranquillamente dare i nomi degli assessori e nessuno qui è santo. Ma all’opposizione dico di ascoltare le dichiarazioni dell’on. Solinas e le commissioni devono iniziare a lavorare».

Dalla maggioranza è intervenuto anche l’on. Paolo Truzzu (Fdi), che ha detto: «Abbiamo fatto un dibattito prima ancora di sentire le dichiarazioni del presidente Christian Solinas».

La capogruppo Cinque Stelle, on. Desirè Manca, ha detto: «In quest’Aula si vive in un continuo distacco tra la realtà e l’istituzione. Noi abbiamo sottoscritto l’accordo per ascoltare le linee programmatiche e la gente aspetta che noi iniziamo a lavorare”».

Anche l’on. Pierluigi Saiu (Lega) ha sollecitato l’Aula per consentire all’on. Christian Solinas, di presentare il programma di governo.

Successivamente ha preso la parola il presidente della Regione Christian Solinas.

Illustrando al Consiglio il programma di legislatura, il presidente della Regione ha ribadito il suo ringraziamento rivolto al Consiglio, respingendo però le critiche, a suo avviso strumentali, per un presunto”blocco dell’attività della Regione” che non esiste nei fatti e va inquadrato, con onestà intellettuale, nel sistema dell’elezione diretta del presidente attraverso la quale, superando il passaggio della fiducia previsto dal precedente sistema parlamentare, consente al Consiglio di essere da subito pienamente operativo.

«Con queste dichiarazioni programmatiche – ha aggiunto Solinas – intendo avviare una stagione di dialogo, confronto e collaborazione proficua con l’Assemblea, superando una certa liturgia fondata sulle appartenenze» anche perché, «essendo stato sia al governo che all’opposizione, ricordo che in occasione della presentazione del programma da oltre 50 anni si dicono più o meno le stesse cose senza un filo conduttore organico e la nostra storia autonomistica ci dice che i nostri problemi strutturali sono diventati storici, senza riuscire ad arrivare ai risultati attesi.»

«Ritengo quindi che oggi si debba cambiare prospettiva – ha continuato il presidente – per raccogliere una sfida nuova sull’idea di Sardegna che vogliamo costruire, con una prospettiva ed una visione che tiene dentro tutto, perché le rapide trasformazioni della società da una parte non consentono facili entusiasmi e dall’altra impongono responsabilità differenti da quelle del passato».

«L’idea centrale – ha poi sostenuto – è quella della sardità, di un’identità sarda che attraversa e comprende ogni politica di settore: identità politica ed istituzionale con un nuovo modello di governance, economica, territoriale ed ambientale, culturale, industriale, artigianale, rurale; tante identità che bisogna affermare come risposta complessiva ed originale alla domanda del come essere sardi oggi, al nostro interno e nel confronto con altre realtà Italiane ed europee; su questo mi sento di rivolgere un appello al parlamento di un popolo che non vuole più essere oppresso ma essere, semmai, all’altezza della propria storia.»

La situazione economica, in particolare, richiede secondo Solinas «politiche nuove che non siano né di sopravvivenza né di ordinaria amministrazione o peggio di rassegnazione, consapevoli del fatto che proprio in questi momenti difficili di deve riaccendere la speranza con una nuova tensione ideale e con un nuovo slancio per orientato ad una grande progettualità fondata sul fare».

Affrontando poi la declinazione delle diverse identità, il presidente della Regione è partito da quella politica che deve esprimere un nuovo modello aderente alla storia della Sardegna ed attento alle comunità locali, all’interno della cornice di un nuovo Statuto elaborato da una Assemblea costituente, che allargando gli spazi di autogoverno consente di affrontare in modo efficace le tante vertenze aperte con lo Stato con in più quella sulle accise. Sul piano interno Christian Solinas ha prefigurato uno schema istituzionale che metta al centro gli Enti locali, semplifichi il quadro superando le Unioni dei Comuni e riporti in superficie le Province come unici Enti intermedi. Per quanto riguarda la Regione, il governatore ha annunciato una riforma organizzativa dell’intero sistema compresi enti ed agenzie, fondata sulla semplificazione e la riqualificazione (anche motivazionale) del personale. Sempre in tema istituzionale, il presidente si è espresso a favore di una nuova legge statutaria elettorale che assicuri la rappresentatività di tutti i territori ed insieme governabilità e stabilità, e di una soggettività internazionale della Regione nel rapporto con la Ue fondata sul riconoscimento degli svantaggi permanenti dell’insularità e su una riforma della programmazione europea attenta alle periferie del continente e non centralista.

Il problema del centralismo, ha inoltre osservato, va affrontato e risolto anche sul piano interno sulla strada tracciata dall’art.44 dello Statuto (molto sottovalutato nella sua applicazione concreta), attribuendo alla Regione alcune funzioni fondamentali e decentrando il più possibile al sistema delle Autonomie, nel rispetto del principio di sussidiarietà, anche attraverso una revisione degli strumenti di Enti ed Agenzie regionali.

Inoltre, ha continuato il presidente, «occorre operare una radicale semplificazione legislativa, perché oggi abbiamo troppe leggi non coordinate fra loro e di difficile interpretazione, e la faremo col supporto di apposite commissioni di esperti per arrivare a testi unici».

Sull’identità economica, Christian Solinas ha fatto riferimento sia allo scenario macro-economico, ricordando che il Pil regionale è calato, determinando il declassamento della Ue che ha inserito la Sardegna da Regione in transizione a  Regione in ritardo di sviluppo che a quello delle imprese, quasi tutte con poco più di 3 addetti in media, con bassa specializzazione e basso livello tecnologico, questo perché sono mancate scelte forti di programmazione, si è trascurato il nostro patrimonio materiale ed immateriale e si sono fatti molti bandi a basso impatto sul sistema (i bandi sulla competitività, ad esempio, sono partiti nel 2015 e ai destinatari non è ancora arrivato un euro).

«Nessuno ha in mano ricette facili – ha riconosciuto il governatore – ma è evidente che è necessario cambiare per agire con più concretezza; penso ad un piano industriale della Sardegna che contenga una serie di misure, dall’accesso al credito alla formazione, dalla diffusione della cultura manageriale all’organizzazione di reti finalizzate all’apertura ai mercati»

Soffermandosi sull’idea di identità territoriale ed ambientale Solinas l’ha collegata alla specificità della Sardegna, al modo di abitare la terra ed al territorio come risorsa per sviluppo. Il paesaggio sardo, ha detto, «è un unicum ma oggi rappresenta per molti aspetti anche il volto della Sardegna sfigurato da interessi esterni, dalla monoculture industriali del passato fino alla chimica verde dei giorni nostri, per continuare con le energie rinnovabili ma senza regole. L’industria è necessaria, in altre parole, se è ma compatibile con identità, ed il turismo deve essere aperto ai capitali stranieri solo se va a beneficio dei sardi, facendo della qualità architettonica il caposaldo della nuova legge urbanistica».

Allargando il suo ragionamento sul turismo, il presidente della Regione ha sottolineato anche la marginalità della Sardegna rispetto al mercato globale del settore, frutto di una identità turistica non pianificata e spesso ostacolata dalla burocrazia, di una politica dei trasporti insufficiente, da una rete di mobilità interna di basso livello, da un grande sommerso commerciale, dalla mancanza di dati di analisi, di una strategia digitale.

Avviandosi alla conclusione, il presidente ha indicato i contenuti principali della nuova identità sociale, del lavoro e della salute, affermando che «il nuovo modello dovrà essere fondato sulle peculiarità regionali, dovrà essere, capace di declinare tradizione e innovazione investendo sulle nuove professioni e sulle produzioni tipiche, sui marchi e sulla formazione, rivedendo il sistema dei cantieri comunali puntando sulla occupabilità e l’attenzione ai beni archeologici, secondo la lezione di Giovanni Lilliu».

Sulla sanità, il governatore ha ricordato che «è molto cambiata ma in negativo, perché ha di fatto allontanato i cittadini dalla stessa idea di servizio sanitario; oggi siamo fra le Regioni peggiori d’Italia secondo tutti gli indicatori ed abbiamo il maggiore disavanzo, di qui la volontà di cambiare modello con più qualità, una medicina più vicina ai cittadini, con la collaborazione degli Enti locali ed una forte spinta all’innovazione tecnologia riconquistando per migliorare il servizio e riconquistare la fiducia degli utenti». Infine, l’identità rurale che va valorizzata riavvicinando gli operatori del settore alla Regione con provvedimenti mirati come istituzione di zone a burocrazia zero, il riutilizzo dei beni immobili, il potenziamento dei Caf agricoli, il completamento dell’iter istitutivo del pagatore regionale superando, la trasformazione del latte ovino da ingrediente a prodotto.

Giunto alle battute finali, il presidente della Regione ha rivolto al Consiglio ed idealmente ai sardi un messaggio di fiducia e speranza, senza enfasi ma con volontà ed impegno, invitando tutti a «credere nel cambiamento e nella forza di volontà del popolo sardo, con la cui identità ci apriamo al presente e guardiamo a testa alta il futuro. Fortza Paris!».

Subito dopo, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere di Leu Eugenio Lai, ha ricordato al governatore l’impegno di annunciare i nomi dei nuovi assessori prima della fine della seduta, assunto nella conferenza dei capigruppo.

Il presidente Solinas, dopo aver ricordato che i decreti di nomina sono ancora in fase di registrazione, ha comunicato i nomi dei nuovi componenti della Giunta: Valeria Satta (Affari generali), Gabriella Murgia (Agricoltura), Quirico Sanna (Urbanistica), Roberto Frongia (Lavori pubblici), Andrea Biancareddu (Pubblica istruzione), Giorgio Todde (Trasporti). Per ora la delega all’Industria resta al presidente ad interim.

Dopo quest’ultima comunicazione, il presidente Michele Pais ha tolto la seduta tolta. Il Consiglio tornerà a riunirsi martedì 14 maggio, alle 15.30.

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Nessuna novità è emersa questa mattina nell’incontro svoltosi al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza dello stabilimento SiderAlloys. All’incontro con il sottosegretario Davide Crippa ed il vice capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo economico, Giorgio Sorial, erano presenti il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, i consiglieri regionali eletti nella corcoscrizione di Carbonia Iglesias Fabio Usai e Michele Ennas, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm. L’ostacolo resta sempre il prezzo dell’energia, sul quale il confronto, secondo quanto proposto dai rappresentanti del Mise, proseguirà su un tavolo tecnico e le parti si reincontreranno il 12 giugno. Inizialmente era stata fissata la data del 24 giugno, poi anticipata su forte sollecitazione delle organizzazioni sindacali. I lavoratori che da stamane manifestavano davanti al Mise, hanno deciso di mantenere la mobilitazione.

L’unica nota positiva emersa oggi è la firma del decreto della Corte dei Conti sul rinnovo degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aree di crisi complessa, Portovesme e Porto Torres.

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«Le dichiarazioni programmatiche sono in linea col pensiero dei Riformatori sardi, recepiscono i punti salienti del programma elettorale e impegnano il nuovo Governo dell’Isola a camminare verso il cambiamento. Non può che essere un giudizio positivo quindi quello dei Riformatori sardi rispetto a quanto espresso dal presidente della Regione Christian Solinas in Aula, che nell’esplicitare il programma ha puntato un faro sui temi dell’insularità e delle accise. Temi che hanno caratterizzato il programma elettorale della colazione che ha vinto le elezioni, condivisi e ritenuti necessari per pianificare un reale e concreto sviluppo economico della Sardegna. Sulla consapevolezza che la condizione di insularità pone la Sardegna in una posizione di oggettiva minorità rispetto a tutte le altre regioni italiane si è infatti realizzata una convergenza che raramente si era vista prima e che oggi risulta centrale nell’azione di governo dell’Isola.»

Lo scrivono, in una nota, i Riformatori sardi.

«Non ci stancheremo di dire che dal riconoscimento del principio di insularità dipende lo sviluppo economico e sociale della Sardegna», ribadiscono i Riformatori sardi, secondo cui, in un momento storico nel quale le regioni del Nord chiedono più autonomia e risorse, sarebbe un errore imperdonabile aspettare il corso degli eventi senza muovere i dovuti passi verso Roma. «Essere realmente coscienti dell’importanza di portare avanti questa battaglia (il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione) a cui è strettamente legata quella delle accise, è elemento imprescindibile per governare la nostra Isola nei prossimi cinque anni». Tuttavia «ovviamente non cambia la nostra posizione sulle province: riteniamo che rivitalizzarle sia un errore. Su questo punto siamo pronti a confrontarci con il presidente e con tutta la maggioranza». 

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“Primavera a Teatro” ritorna a Palazzo di Città con quattro appuntamenti dedicati alla danza in uno speciale confronto tra le più vivaci realtà dell’isola e del panorama nazionale. Dal 22 maggio al 13 giugno, l’ottava edizione della rassegna organizzata dall’Associazione Danza Estemporada di Sassari accoglierà l’Asmed Balletto di Sardegna da Cagliari, Versiliadanza dalla Toscana e la E.sperimenti Dance Company da Roma, e quindi la stessa compagnia sassarese, che chiuderà in bellezza con il suo nuovo spettacolo “Gothica”.

Saranno esplorati temi delicati come quello del femminicidio, l’amore perduto e i conflitti interiori, e non mancheranno intriganti curiosità per i più giovani. «Il programma è stato creato in particolar modo pensando al pubblico – ha spiegato con entusiasmo la direttrice artistica Livia Lepri -. Un pubblico che sia il più eterogeneo possibile, per avvicinare i bambini e i ragazzi, oltre che gli adulti, a questa straordinaria forma d’arte. Vogliamo far capire che il linguaggio della danza è per tutti e che la comunicazione legata al movimento è universale».

La kermesse prende il via il 22 maggio con “Fiore di loto”, sul drammatico quanto attualissimo fenomeno del femminicidio, in coproduzione tra Balletto di Sardegna e Nymphaea Rubra. I linguaggi del gesto danzato e della musica, nella partitura emotiva di Senio Dattena e attraverso le coreografie di Sara Manca, diventano un’occasione di riflessione ispirata a un testo di Serena Dandini. L’obiettivo è quello di coinvolgere e sconvolgere, far riflettere ed infrangere il silenzio della società.

Il 29 maggio la E.sperimenti Dance Company propone “Due”, un viaggio dalle intense vibrazioni attraverso lo stile emozionale, frizzante e ricco di energia positiva di uno dei più interessanti ed internazionali ensemble ‘made in Italy’, con la direzione coreografica di Federica Galimberti per una produzione Gdo.

Il 7 giugno la compagnia Versiliadanza presenta “Neverland”, spettacolo per i più giovani ma non solo: è un percorso a ritroso tra ricordi e flash back, nelle avventure e nei personaggi di una delle “storie per bimbi e ragazzi” più note al mondo, in cui Peter Pan e Wendy si ritrovano fatalmente adulti.

Il 13 giugno a chiudere le danze di “Primavera a teatro” sarà “Gothica” della compagnia Estemporada, assieme agli allievi del corso di avviamento per danzatori. Lo spettacolo affronta i temi dell’amore perduto, dei conflitti interiori, del soprannaturale, trasferendo nel linguaggio della danza un filone narrativo vicino al genere noir, un’unione tra storie d’amore e di terrore. Per informazioni rivolgersi allo 079 281129 o a estemporada@yahoo.it .

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«Se la situazione non fosse grave e, soprattutto, non riguardasse la massima istituzione regionale ci sarebbe quasi da ridere. Invece capita proprio alla Regione Sardegna. L’esempio che arriva dal governatore della Sardegna è pessimo.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

«Per nominare l’esecutivo che dovrà occuparsi dei problemi dell’isola, il vicepremier Matteo Salvini aveva annunciato che sarebbe bastato un quarto d’ora, il governatore ha impiegato due mesi e mezzo – aggiunge il segretario regionale del PD -. Subito dopo l’elezione aveva poi annunciato una serrata selezione dei curricula affinché ci fosse una certa attinenza tra competenze e deleghe. Così non è stato. Basta vedere il profilo di buona parte degli assessori per notare quanto poco rispondenti siano alle competenze richieste. Competenze che in qualche caso, proprio non ci sono. Sarà curioso capire – conclude Emanuele Cani – come si vogliono affrontare le diverse vertenze aperte e con cui si dovranno fare i conti in futuro.»

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Prenderà il via domani, venerdì 10 maggio, la Sagra del Pilau Calasettano, la grande festa di primavera consacrata al piatto protagonista del panorama gastronomico tabarchino: la fregola con granseola e salsa di pomodoro fresco.

La kermesse, articolata in tre giornate – da venerdì 10 a domenica 12 maggio – taglierà il nastro della quinta edizione portando in scena un cartellone di eventi fittissimo, capace di spaziare dall’enogastronomia alla cultura, dallo sport allo spettacolo, ritagliando uno spazio ampio anche alle iniziative di turismo attivo ed intrattenimento per i piccoli.

Domani 10 maggio, alle 18.00, in aula consiliare, apertura ufficiale degli appuntamenti con il convegno sul Pilau che, tra gli altri, vedrà la partecipazione della biologa nutrizionista Francesca Toni, chiamata ad illustrare le proprietà del piatto tipico tabarchino. E, a seguire, in piazza Belly, le associazioni locali (Ancilla Domini e Calasetta Basket) saranno ai fornelli per cucinare e servire la pietanza di mare a tutti i visitatori. Non mancherà, infine, lo show – sempre in piazza – della band Poohniverse, con un tributo ai Pooh.

A partire da sabato 11, e per tutta la giornata di domenica 12, si entrerà nel vivo della manifestazione con una variegata serie di proposte al pubblico: «L’intento è sempre stato quello di intrattenere in maniera trasversale i visitatori – commenta il consigliere comunale di Turismo, Comunicazione e Pro loco Sergio Porseo – pur mantenendo la centralità del Pilau, perno indiscusso della kermesse».

Al Pilau, non a caso, è stata consacrata l’intera area di Piazza Belly: in un innovativo progetto di mappatura di Calasetta in occasione dell’evento sono state infatti individuate quattro maxi zone “tematiche”.

«Oltre alla centrale Piazza Belly denominata “Area Pilau” – spiega Cristiano Mercenaro, assessore allo Sport e ai Servizi Tecnologici – avremo la zona “Expo” in via Umberto per espositori e hobbisti, la zona “Food&Wine” in via Roma con tanto street-food e il Wine Festival, infine la zona “Sport” in via Principato di Monaco».

Alla scoperta di Calasetta, quindi, ma senza disdegnare le escursioni. Per gli appassionati del genere, sabato e domenica verranno organizzate delle passeggiate in paese (gratuite) con partenze personalizzate. Per i più sportivi, il trekking sulla costa (anche questo gratuito) con partenze alle 10.00 ed alle 16.00.

E, dopo un anno di pausa, torna alla Sagra il trenino turistico che porterà i viaggiatori a spasso per il paese bianco e blu lungo un tour della durata di 45 minuti. Basterà scegliere l’orario più gradito per salire a bordo (sabato, alle 13.30, 14.20; 15.10; 16.00 e 17.00 – domenica, ogni ora dalle 11.00 alle 18.00).

Per le prenotazioni e i ticket trenino, basterà rivolgersi all’Info Point della Pro loco di Piazza Belly, servizio costantemente attivo durante le giornate di festa anche per fornire ogni altro tipo di info e aiuto ai visitatori.

Grandissimo spazio, poi, agli show con ospiti speciali: sabato sera, alle 21.00, sul palco di piazza Belly sarà il momento dello spettacolo di due star di Radio 105 – de “Lo zoo di 105” – i dj Squalo e Marco Dona, e di Gianluca Scintilla Fubelli direttamente da “Colorado” di Italia 1.

Un altro volto noto della televisione, Tessa Gelisio, farà ritorno alla Sagra del Pilau per la quarta volta consecutiva per condurre il cooking-show “Il Pilau a modo mio”: quest’anno lo spettacolo non avrà alcuna valenza competitiva e consisterà nelle prove dimostrative di 7 chef divisi in due gruppi (uno impegnato nel round delle 11.00, l’altro nella fase serale delle 18.00).

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La cultura della solidarietà entra nelle scuole superiori di tutta l’isola grazie al concorso di Sardegna Solidale “Give Me Five” e si rende visibile con le ceramiche artistiche collocate nei maggiori comuni dell’isola per celebrare i vent’anni del Centro di servizio per il volontariato isolano. Appuntamento venerdì 10 maggio a Terralba con la manifestazione che vedrà protagonisti centinaia di giovani provenienti da tutta l’isola, e domenica 12 a Senorbì, dove nel pomeriggio in piazza Italia verrà lanciato il messaggio “Non è più tempo di navigatori solitari – Cambia rotta. Scegli di essere un volontario!”. L’iniziativa è inserita nel corso della prima Festa delle Associazioni del territorio, durante la quale verrà presentato inoltre il Vademecum delle associazioni.

Venerdì 10 a Terralba l’appuntamento è a partire dalle 10.30 presso l’Aula Magna dell’Istituto De Castro, in via Rio Mogoro. Realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna, il concorso “Give Me Five” vuole promuovere la cultura della solidarietà e far conoscere la realtà delle associazioni presente nell’isola agli studenti delle scuole superiori, a partire dalla loro personale percezione del volontariato e della solidarietà.

I lavori pervenuti ed esaminati da una commissione di esperti (composta da Mena Chironi, Giuseppe Cosseddu, Marco De Mara ed Isa Saba) sono stati 62. Insieme agli studenti, all’iniziativa parteciperanno anche il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, il dirigente scolastico dell’istituto De Castro di Oristano Pino Tilocca e la commissione giudicatrice.

Nel corso dell’iniziativa non mancheranno momenti di spettacolo, con l’esibizione dell’illusionista e prestigiatore Alfredo Barrago e degli allievi della Scuola Civica di Musica “Alessandra Saba”.

Domenica 12 l’appuntamento è invece a Senorbì dove alle 16.30 in piazza Italia verrà collocata una ceramica artistica per celebrare i vent’anni di Sardegna Solidale e mandare un messaggio di impegno. “Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è infatti il testo che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini. Dopo Lanusei e Orosei, quello di Senorbì è il terzo di quaranta comuni che hanno aderito all’iniziativa e nei quali la ceramica verrà collocata.

Insieme agli studenti e ai volontari del territorio, all’iniziativa prenderanno parte il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il sindaco di Senorbì Alessandro Pireddu, il parroco del paese don Nicola Ruggeri ed il referente del Sa. Sol Point 33 di Senorbì Gian Luigi Boi. Saranno presenti inoltre il presidente dell’Unione dei comuni della Trexenta e sindaco di Suelli Massimiliano Garau, il sindaco di Guasila Paola Casula, il sindaco di Barrali Fausto Piga, e il presidente del Gal S.G.T. Sarrabus Gerrei Trexenta Antonino Arba.

L’iniziativa rientrerà nell’ambito della Prima Festa delle Associazioni, durante la quale verrà inoltre presentato il Vademecum delle associazioni del territorio.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha incontrato gli studenti dell’Istituto comprensivo Deledda-Pascoli, impegnati nella realizzazione del giornalino scolastico “Studiagitando”.

Un’attività che rientra nell’ambito del PON, il Programma Operativo Nazionale messo in campo dal Miur al fine di creare un sistema di istruzione e di formazione di elevata qualità. La stessa qualità che è stata dimostrata dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado Deledda-Pascoli che, da giornalisti provetti – coadiuvati dalle loro insegnanti tutor – hanno intervistato magistralmente il Sindaco su questioni riguardanti la loro amata città, Carbonia.

L’incontro con il primo cittadino è stato un’occasione per parlare della nostra città e dei progetti per il futuro. «Ed è proprio questo il nostro obiettivo: lavorare per costruire una comunità degna dei nostri figli, in grado di soddisfare il loro desiderio di realizzazione in ambito personale e professionale. Ringrazio di cuore gli studenti dell’Istituto Deledda-Pascoli: conversare con loro è stato foriero di nuovi stimoli, idee e suggerimenti preziosi per realizzare una città sempre più a misura dei nostri giovani», ha detto il sindaco Paola Massidda.

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Nell’ambito del Piano di Sostegno all’economia, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Carbonia nella seduta del 10 dicembre 2018, sul sito Internet istituzionale è stata pubblicata la modulistica da scaricare al fine di ottenere sgravi fiscali sui tributi IMU e TARI.

Il Piano di Sostegno all’economia consiste in un pacchetto di 5 interventi fondamentali per dare nuova linfa al tessuto economico-produttivo cittadino. Gli strumenti messi in campo dall’Amministrazione comunale vanno nella direzione di una semplificazione amministrativa, della lotta contro lo spopolamento attraverso sgravi per nuovi nuclei familiari, delle misure a sostegno di nuove imprese nel centro storico e dell’abbattimento IMU per i proprietari di immobili che affittano a canone calmierato.

Per le nuove imprese che insedieranno e trasferiranno la propria sede legale nel Comune di Carbonia in una data compresa tra il 1° Gennaio 2019 e il 31 dicembre 2020 è prevista una defiscalizzazione TARI nella misura del 100% per tre anni della quota fissa;  una defiscalizzazione IMU nella misura del 50% per tre anni per le imprese che insedieranno la loro attività in immobili di proprietà o che utilizzeranno la locazione finanziaria.

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Le segreterie regionali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, hanno chiesto un incontro all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sulla vertenza AIAS. Nella richiesta. inviata per conoscenza al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas ed al presidente della commissione Sanità Domenico Gallus, i segretari Roberto Gessa, Davide Paderi e Fulvia Murru «visto l’approssimarsi della conclusione dei lavori del tavolo tecnico da Lei istituito in occasione dell’ultimo incontro con il Prefetto di Cagliari, chiedono un incontro per avere contezza delle risultanze del percorso da Lei scelto per prendere visione dello stato dell’annosa vertenza».

«È sconcertante – aggiungono Roberto Gessa, Davide Paderi e Fulvia Murru – come si continui a consentire che l’ingente quota di risorse economiche pubbliche impegnate nei servizi forniti dal soggetto accreditato AIAS, che opera in una condizione monopolista, da molti anni non venga destinata in via prioritaria ad onorare i crediti dovuti a chi svolge quei servizi, mandando sul lastrico intere famiglie.»

«Crediamo sia giunto il momento di dare una soluzione definitiva alla vertenza, poiché nessuna giustificazione può essere addotta e nessun sotterfugio deve essere più accettato perché in Sardegna nessun altro lavoratore ha dieci mesi di stipendi non pagati – concludono Roberto Gessa, Davide Paderi e Fulvia Murru -. Si chiede pertanto un incontro urgente per discutere delle eventuali decisioni assunte dall’Assessore per il superamento della crisi che ricade da anni sui lavoratori e sui servizi erogati.»