1 September, 2024
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Lo Speleo Club Nuxis, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, il comune di Nuxis, la Federazione Speleologica Sarda e il sito Geospeleologico Archeologico “Sa Marchesa”, sabato 11 maggio, dalle ore 10,00, per il secondo anno consecutivo, organizza a Nuxis presso la sede dello Speleo Club, nell’ex miniera Sa Marchesa, in località Acquacadda, la manifestazione Per non dimenticare i lavoratori morti nella miniera “Sa Marchesa”. L’evento è stato organizzato per ricordare sei minatori deceduti nel compimento del proprio lavoro in diversi anni. I primi due morirono assieme nel 1955 furono, Giovanni Efisio Obino di Domusnovas e Paolino Nonnis di Rio Murtas a causa dello scoppio di una mina. Nel 1959 perse la vita Raffaele Mei di Pesus a seguito del cedimento della ripiena di una “botola”. Nel 1960 perì Efisio Fois di Nuxis, anch’esso per scoppio di una mina e nel 1969 fu la volta di Francesco Cadoni di Terrubia e Giuseppe Cau di Narcao per intossicazione da ossido di carbonio. Nell’occasione, verrà effettuata nei pressi del monumento commemorativo in loro onore una cerimonia religiosa, successivamente ci sarà una conferenza nella quale oltre ai saluti delle autorità verranno esposti fatti e testimonianze inerenti l’attività mineraria e gli incidenti avvenuti nello svolgimento della stessa.

Allegato, l’album fotografico della prima edizione.

                                                                             

 

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Si è riunito stamane, presso la Prefettura di Nuoro, il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, Anna Aida Bruzzese, con all’ordine del giorno vari argomenti attinenti l’ordine e la sicurezza pubblica in provincia di Nuoro.

All’incontro hanno presenziato, oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia (il questore dott. Massimo Alberto Colucci, il colonnello Franco Antonio Maria Di Pietro comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri ed il colonnello Antonio Urgeghe, comandante Provinciale della Guardia di Finanza), il sindaco di Nuoro avv. Andrea Soddu, il vicesindaco del comune di Oniferi, Daniela Daga e l’architetto Paolo Maylander in rappresentanza dell’amministratore straordinario della provincia di Nuoro, nonché, in relazione ai punti dell’ordine del giorno di specifica pertinenza, il direttore della Casa di reclusione di Lodè – Mamone, dott.ssa Caterina Sergio, e l’omologa responsabile del Carcere di “Badu ‘e Carros” in Nuoro, dott.ssa Patrizia Incollu.

All’esito di una puntuale disamina, il Comitato ha espresso parere favorevole sulla proposta progettuale del Comune di Nuoro di reimpiego delle economie di spesa derivanti dal ribasso d’asta, ai fini del potenziamento del sistema di videosorveglianza urbana, mediante installazione di impianti di ripresa ad ampio raggio in prossimità delle rotatorie di ingresso alla zona industriale di Pratosardo.

Il progetto, che consentirà l’implementazione delle potenzialità di monitoraggio delle aree urbane, è stato previamente vagliato, con esito positivo, sotto il profilo della conformità alla normativa e della rispondenza alle esigenze di controllo del territorio stabilite in sede interforze, dall’apposito organismo misto tecnico-amministrativo operante in Prefettura.

Analogo positivo esito ha avuto l’esame del progetto di installazione di ulteriori 6 nuove telecamere ad alta risoluzione presentato dal comune di Oniferi per il monitoraggio perimetrale del Municipio, del parco giochi e degli ulteriori punti sensibili individuati in sede di tavolo tecnico interforze.

Con il sindaco di Nuoro è stata altresì effettuata un’attenta riflessione sull’adeguatezza delle misure e sinergie già messe in campo per prevenire i fenomeni  di criminalità diffusa e predatoria, occupazioni abusive di immobili, nonché di consumo smodato di alcool ed uso di sostanze stupefacenti, che hanno notoriamente una diretta ricaduta sulla vivibilità ed il decoro della aree cittadine, soprattutto, nei contesti connotati da forte urbanizzazione.

All’esito di detta analisi, svoltasi in un clima di massima collaborazione istituzionale, si è convenuto di procedere ad un costante monitoraggio del contesto cittadino e dei possibili indicatori di situazioni criticità, anche in vista dell’incremento delle presenze nel Capoluogo durante la stagione estiva, periodo in funzione del quale verrà valutata l’esigenza di una rimodulazione ed eventuale rafforzamento dei dispositivi di contrasto in essere.

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«La vecchia discarica comunale di Spiritu Santu, (frazione di Murta Maria nel comune di Olbia) – dopo le numerose vicissitudini politiche e giudiziarie – resta ancora una “zona franca” in tema di smaltimento dei rifiuti e di tutela ambientale. Il presidente della Regione Solinas e l’assessore competente intervengano immediatamente.»

La richiesta arriva dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che ha presentato un’interpellanza urgente all’Esecutivo regionale – primo firmatario Roberto Li Gioi – per sapere, in primo luogo «se l’Arpas effettua il monitoraggio obbligatorio e costante dell’aria nei centri abitati vicini ad attività industriali, se non ritengano necessaria l’installazione di altre centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, e quali iniziative intendano adottare per ridurre il volume dei rifiuti che devono essere conferiti nelle discariche della Sardegna, applicando i canoni dell’economia circolare, come definiti nelle quattro direttive comunitarie in materia.»

«Sono nati comitati spontanei di residenti che chiedono l’immediata chiusura della discarica, che ha raggiunto dimensioni impressionati al punto che le colline di rifiuti si vedono dalla strada, e nonostante questo le Istituzioni che dovrebbero garantire la salute e la tutela di una zona di alto pregio ambientale, si voltano dall’altra parte facendo finta di nulla.»

«La continua “emergenza rifiuti” – aggiunge Roberto Li Gioi – non può essere utilizzata come giustificazione per chiedere l’ampliamento della discarica scavalcando qualsiasi obbligo di legge. Per questo siamo convinti che il conferimento della frazione organica all’impianto di Spiritu Santu invece che in quello di Tempio Pausania comporti nei fatti un vantaggio economico al Cipnes.»

«Il beneficio è evidente: la componente organica è destinata alla produzione di Biogas per la quale sono previsti ingenti incentivi pubblici, e gli stessi cittadini rischiano di essere disincentivati alla corretta raccolta differenziata vista la proposta del Consorzio. Non passi in secondo piano – ha concluso Roberto Li Gioi – il fatto che l’inquinamento ambientale abbia causato e causi tuttora gravi danni economici ai residenti e ai proprietari di attività turistiche, che in tutti questi anni hanno subito una drammatica e progressiva perdita di valore delle stesse proprietà e di redditività degli investimenti.»

 

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Anche la Toscana ha risposto presente alla Carovana dello Sport Integrato. Circa 200 alunni delle scuole di Serravalle Pistoiese e circondario hanno affollato le tribune del palasport comunale per assistere alla gara esibizione di Football Integrato.

L’avventura toscana della comitiva Csen si è aperta martedì pomeriggio, con la presentazione pubblica del progetto nella sede del Consiglio Comunale di Serravalle Pistoiese. Ad accogliere gli atleti e i loro accompagnatori è stata l’assessore dello Sport Benedetta Vettore: «Per noi è un onore ospitare la tappa toscana della Carovana dello Sport, abbiamo cercato di coinvolgere il più possibile le associazioni locali e le scuole perché c’è ancora tanta necessità di sensibilizzazione verso il mondo dello sport per chi è diversamente abile». Concetti, questi, ripresi anche dal vice sindaco di Serravalle Pistoiese Federico Gorbi: «Quello dello Sport Integrato è un tema a noi caro che vogliamo veicolare il più possibile in modo tale che tutti possano sentirsi partecipi. Lo sport è sempre bello, ma quello integrato lo è un po’ di più».

Presenti, ovviamente, anche i vertici Csen Toscana, rappresentati dal vice presidente regionale e presidente CSEN Pistoia, Michele Falvino: «La Carovana è un progetto di grandissimo valore e rappresenta un vanto per il Csen Nazionale. L’entusiasmo che questi ragazzi hanno portato nella comunità è straordinario». Graditissima, ancora una volta, la presenza di un rappresentante del Comitato Paralimpico Italiano: «Ringrazio il Csen per avermi dato l’opportunità di partecipare all’iniziativa – ha detto Gianluca Ghera, delegato del Cip per la provincia di Pistoia – il Football Integrato è sport vero ma è soprattutto integrazione. Purtroppo i disabili che praticano attività sportiva sono ancora troppo pochi, dunque, tutte le iniziative di promozione in questo senso sono ben accette. Il Cip si occupa maggiormente dell’aspetto agonistico, ma non tutti devono necessariamente diventare Bebe Vio o Alex Zanardi. L’accessibilità allo sport per il disabile deve diventare la normalità». Puntuale l’organizzazione della tutor regionale Flavia Pacini: «Dietro a questa tappa c’è un lavoro lungo e faticoso, ma siamo felici del modo in cui la comunità si è dimostrata sensibile ai temi dello Sport Integrato».

Ha concluso l’incontro l’intervento del Responsabile Nazionale Progetti CSEN, Andrea Bruni, che ci ha tenuto a sottolineare l’importante ruolo che potranno svolgere le amministrazioni locali, nel prossimo futuro, per una funzione di coordinamento della rete sociale che insieme al CSEN sarà possibile sostenere per aprire luoghi di incontro e attività per lo sport integrato nel territorio.

Durante l’incontro pubblico è emersa l’intenzione, espressa dal vice presidente Falvino, di ospitare un match di Football Integrato in apertura delle prossime finali nazionali di calcio Csen che si terranno Rimini nella prima settimana di Giugno.

Un traboccante entusiasmo ha poi accolto i ragazzi mercoledì mattina, nel corso della gara esibizione di Football Integrato che ha visto la collaborazione dei ragazzi del Liceo Artistico Petrocchi di Pistoia, impegnati nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. A Serravalle lo spettacolo si è diviso in maniera uguale tra campo e spalti: la gara tra blu e verdi è stata a dir poco frizzante e ha visto la vittoria dei primi con l’altisonante punteggio di 19-15 (decisivi, in particolare, i numeri 3). Sulle tribune del Palasport, invece, gli studenti delle scuole cittadine si sono mostrati prima di tutto interessanti ad apprendere i fondamenti del regolamento del Football Integrato, e poi – con la loro carica emotiva – hanno trascinato i ragazzi in campo. Al termine del match, come da tradizione, c’è stato spazio per le foto di rito e per i numerosissimi autografi che gli atleti della Carovana hanno rilasciato ai loro tifosi.

La marcia dell’Equipaggio 4 prosegue in Umbria, a Narni, sede della diciannovesima e penultima tappa. Ricchissimo il menu di una due giorni che avrà come suo apice la gara-esibizione fissata per venerdì mattina.

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“L’uomo che comprò la Luna” il nuovo film di Paolo Zucca, con Jacopo Cullin, Francesco Pannofino, Benito Urgu, Stefano Fresi, Lazar Ristovski, Angela Molina, nel primo weekend di programmazione a livello nazionale ha realizzato la miglior media copia al boxoffice (3.937 euro, superiore anche a quella di Avengers: Endgames), con un incasso complessivo di 384.978 euro, con 15 copie. Uscito in anteprima in Sardegna lo scorso 4 aprile, il film è diventato subito un caso sull’isola, con una media copia posizionata costantemente ai primi posti del boxoffice. La distribuzione del film a livello nazionale, partita lo scorso 2 maggio da Roma, Milano, Torino, Bologna, si sta velocemente espandendo a molti altri capoluoghi italiani ed è accompagnata da presentazioni in sala da parte del regista e del cast che ad oggi hanno registrato tutti sold out.

«Spero che Iron Man e Thor non mi vengano a cercare a S’archittu per farmela pagare. Ma se così fosse, troveranno Amsicora, Eleonora d’Arborea e gli altri pronti a difendermi – commenta così il risultato al botteghino Paolo Zucca – scherzi a parte, sono davvero felice di come questa storia così stralunata stia entrando nel cuore di tante persone, alle quali voglio esprimere tutta la mia gratitudine.»

«Dopo il successo in Sardegna dove per cinque settimane è stato tra i film più visti, stando sempre tra i primi due posti per media copia a livello nazionale, abbiamo deciso di allargare ‘L’uomo che comprò la Luna’ alle sale del continente, come dicono i sardi – dichiara Nicola Giuliano di Indigo Film, che distribuisce il film nelle sale cinematografiche -. È un’uscita piccola perché vogliamo provare ad avere poche sale piene invece di tante sale che rischiano di essere più vuote. Siamo partiti con i principali capoluoghi e la reazione del pubblico ci ha sorpreso, a dimostrazione che è un film che può appassionare anche chi non è sardo. L’idea è quella di continuare ad accompagnare il film con il regista Paolo Zucca che incontra il pubblico e di allargarci man mano che il consenso del pubblico e il passaparola positivo crescono

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«Il progetto “Ritornare a Casa”, atto a favorire la permanenza nel proprio domicilio a persone non autosufficienti, deve essere confermato e sostenuto. Allo stesso tempo i Comuni della Sardegna devono poter continuare a realizzare piani personalizzati di intervento socio-assistenziali in favore di persone affette da gravi e gravissime disabilità. Il presidente della Regione Sardegna e l’assessore competente per materia devono essere informati sul tema e devono dare risposte, immediate, in modo da tutelare gli interessi dei cittadini di Sardegna e garantire a chi ha bisogno un servizio consono e funzionale a salvaguardare la dignità degli interessati.»

Desirè Manca, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, pone l’accento su un problema reale, esistente ed aggravato da disposizioni che mettono a rischio l’azione dei Comuni a seguito di riduzioni dei finanziamenti regionali e al contemporaneo aumento della quota di cofinanziamento richiesta ai comuni stessi: «Parliamo di malati al limite della sopravvivenza, di persone che a seguito di malattie neoplastiche si trovano in fase terminale della loro vita. E meritano assistenza, tutte le cure del caso e soprattutto rispetto. Le linee di indirizzo 2019 prevedono una quota di cofinanziamento pari al 25% della somma prevista da parte dei comuni  come contributo ordinario, maggiorata del 5% rispetto a quella prevista nel 2018. A ciò si aggiunga che le risorse stanziate per i piani personalizzati del 2019 mancano di 4 milioni e 744mila euro rispetto all’anno precedente, per un ammontare di risorse stanziate pari a 30 milioni di euro di cui è stato liquidato il 90%».

Con la sua interrogazione Desirè Manca non soltanto punta a sollecitare l’intervento dell’Istituzione, ma soprattutto mette in evidenza una situazione di forte criticità in cui i Comuni rischiano materialmente di non poter garantire ai loro cittadini la tutela di un diritto fondamentale, quello alla salute. «Non si può rischiare la vita delle persone: progetti come “Ritornare a Casa” sono risorsa fondamentale per i cittadini dell’Isola affetti da gravi malattie, uomini e donne che hanno una dignità e meritano attenzione, immediata e assoluta».

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Creare un Polo per l’Infanzia che possa diventare punto di riferimento dell’Area Vasta di Cagliari per lo sviluppo di servizi e iniziative rivolti alle bambine e ai bambini da 0 a 6 anni e alle loro famiglie. Questo l’obiettivo di SUL FILO – Una rete per piccoli equilibristi, che si pone fra le prime sperimentazioni nel settore in Italia, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, partito nel maggio dello scorso anno, di durata triennale, e nato dall’incontro fra alcuni enti e organizzazioni qualificati e radicati nel territorio: Cemea Sardegna (Centri di esercitazione ai metodi dell’educazione attiva), Cada Die Teatro, la cooperativa La Carovana, l’associazione Donne e Mestieri di Santa Teresa (Pirri), una rete di scuole, gli Istituti Comprensivi Pirri 1 e Pirri 2 (Pirri – Cagliari), Via Stoccolma (Cagliari), Mons. Saba (Elmas), istituzioni di ricerca, l’Università di Cagliari (Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia) e l’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Genova, l’associazione nazionale Sapie (Società per l’apprendimento e istruzione informati da evidenza) ed il comune di Cagliari.

Un ruolo centrale hanno i genitori, che da semplici fruitori diventano promotori di nuove idee e protagonisti di nuovi servizi che possano rispondere alle loro aspettative. E proprio i genitori parteciperanno all’incontro di restituzione delle sollecitazioni raccolte dagli operatori del progetto durante le attività – in particolare quelle di mappatura delle risorse, con il fine di individuare i bisogni della comunità, e di confronto e consulenza – svolte sul territorio in questi mesi. L’appuntamento è fissato per venerdì 10 maggio al Centro Comunale d’Arte e Cultura La Vetreria di Pirri, cuore pulsante della rete SUL FILO. Un incontro di condivisione di quanto emerso, che coinvolgerà genitori e figli, che frequentano la scuola dell’infanzia e la classe prima della scuola primaria, e che si terrà nel corso di una serata in cui le bambine e i bambini potranno godere, gratuitamente, di uno spettacolo teatrale, di giochi e attività di gruppo.
Articolato il programma: dalle 17.00 alle 18.00, l’
accoglienza dei bambini e le attività di animazione a cura di Cemea e La Carovana; alle 18.00 in scena una produzione di Cada Die Teatro, “Rosmarino e i corvi farlocchi”, di e con Giancarlo Biffi, un capitolo della “saga” del Gufo Rosmarino, ispirata ai libri pubblicati dal direttore artistico di Cada Die; a seguire, fino alle 19.30, ancora giochi e animazione a cura di Cemea e La Carovana. Dalle 18.00 alle 19.30, durante le attività dedicate ai bambini, i genitori parteciperanno all’incontro di restituzione delle sollecitazioni emerse e discuteranno di progettualità da mettere in campo con gli operatori di SUL FILO.

«In questi mesi abbiamo provato a tratteggiare le caratteristiche del territorio, cercando di  cogliere lo sguardo del genitore come principale mediatore dei bisogni delle bambine e dei bambini – spiegano i responsabili del progetto -. L’impostazione nasce dalla convinzione che coloro che abitano un territorio, che usufruiscono dei servizi, che sono alla costante ricerca di un equilibrio tra qualità della vita e necessità quotidiane, siano le persone più titolate per ‘leggere’ e rappresentare le specificità di una collettività. Le uniche in grado di cogliere gli elementi di positività di uno spazio abitativo o di una comunità e della sua organizzazione, di evidenziarne le criticità, di poter dare suggerimenti per l’elaborazione di idee-progetto, di sognare la città o il quartiere ideale per i propri figli.»

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Si rinnova anche nel 2019 l’appuntamento con la “Festa del Patrimonio”, in programma nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 maggio. L’apertura della manifestazione sarà, come lo scorso anno, all’insegna dello sport, con la sfilata e l’esibizione delle società ed associazioni cittadine in piazza Roma, sabato 18 maggio, alle ore 10.30.

I sodalizi sportivi inaugureranno la “Festa del Patrimonio” con coreografie e performance di alto livello a ritmo di musica. «Lo sport sarà quindi protagonista di un’iniziativa – ha detto il sindaco Paola Massidda – mira a rafforzare il senso di identità e di appartenenza dei nostri concittadini ai tanti luoghi e simboli storico-culturali che caratterizzano il territorio comunale. L’obiettivo è attuare un progetto sistemico di valorizzazione del nostro patrimonio, dal paesaggio all’ambiente, dall’architettura agli spazi urbani».

Le società sportive che intendono partecipare all’inaugurazione della “Festa del Patrimonio”, in programma sabato 18 Maggio, potranno contattare il comune di Carbonia e la Pro Loco, organizzatori dell’evento, attraverso le seguenti email: acorda@comune.carbonia.ca.it; proloco.carbonia@hotmail.it

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Il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino saranno domani a Roma presso il ministero per gli Affari regionali e le autonomie, per continuare la trattativa per la definizione dell’intesa sul contributo alla finanza pubblica della Regione Sardegna, alla presenza anche del vice ministro dell’Economia Massimo Garavaglia.

«Da molti anni le regioni concorrono al miglioramento dei saldi di finanza pubblica – dichiara il presidente Solinas – e in questo vi è senza dubbio la disponibilità della Regione sarda a perseguire con lo Stato un accordo in materia di finanza pubblica che sia in grado di conciliare l’autonomia finanziaria delle Regione con la sostenibilità del bilancio statale.»

«Quella che stiamo affrontando – dichiara Giuseppe Fasolino – è una lunga vertenza che impegna costantemente Presidenza e Assessorato al Bilancio, attivi a trovare la “quadra” tra quanto a noi dovuto anche alla luce delle sentenze della corte costituzionale e le previsioni di Bilancio del Governo nazionale. È indubbio che la Sardegna sconti svantaggi strutturali permanenti in particolare legati ai costi dell’insularità e alle criticità del mercato economico derivanti dalla condizione geografica, per questo non vi è alcuna intenzione di abbassare la guardia, ma procederemo con ogni opportuna azione necessaria al soddisfacimento dei nostri diritti e a tutela di quanto spettante anche su tutte le altre partite finanziarie non ancora puntualmente definite.»

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L’obiettivo è migliorare la conoscenza e promuovere prevenzione, diagnosi e accesso a percorsi specialistici diagnostico-terapeutici dedicati alle malattie reumatiche autoimmuni. È la seconda edizione dell’(H)Open day di Onda sulle malattie reumatiche autoimmuni che, il 10 maggio a Sassari, vedrà protagonista l’unità operativa di Reumatologia dell’Aou di Sassari.

I centri di Reumatologia degli ospedali aderenti al network “Bollini Rosa” distribuiranno materiale informativo divulgativo alla popolazione femminile offriranno gratuitamente attività di consulenza alle donne con malattie reumatiche autoimmuni, accertate o sospette, ed eseguiranno, qualora utili, esami strumentali di approfondimento.

A Sassari, sarà possibile rivolgersi agli ambulatori dell’unità operativa di Reumatologia collocati al secondo piano del palazzo delle cliniche di viale San Pietro numero 8. È ancora possibile prenotare una visita telefonando al numero 079 228448.

«Le malattie reumatiche autoimmuni – spiega il direttore della unità operativa di Reumatologia della Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, professor Giuseppe Passiu – causano disturbi a carico dell’apparato locomotore e in generale dei tessuti connettivi di sostegno dell’organismo. Le malattie reumatiche autoimmuni rappresentano un vasto gruppo di malattie, estremamente eterogenee per espressione clinica e gravità.»

In Italia, secondo i dati a disposizione di Onda, a essere colpite sono più di 3,5 milioni di donne, spesso giovani, con conseguente impatto negativo su attività lavorativa, salute riproduttiva, pianificazione familiare e qualità di vita globale.

L’(H)Open day è promosso da Onda con la collaborazione di Amrer (Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna), Anmar (Associazione Nazionale Malati Reumatici Onlus), Apmar (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare Onlus) con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità e Sir, (Società Italiana di Reumatologia) ed è reso possibile anche grazie al contributo incondizionato di Ucb Pharma.