1 September, 2024
Home2019 (Page 546)

[bing_translator]

L’Associazione Unione Avvocati della Sardegna ha organizzato il convegno “Rapporti di colleganza, divieto di produrre la corrispondenza scambiata con il collega e disposizioni deontologiche in materia di diritto di famiglia e dei minori” che si terrà venerdì 10 maggio 2019, dalle ore 16.00, presso la Sala “Rita Lepori”  di via Isonzo n. 3, a Iglesias. Sono previsti gli interventi degli avvocati Andrea Loi, Umberto Cossu, Fabio Basile, Michela Sorgia e Marina Bardanzellu. Presiederà e modererà i lavori l’avvocato Monica Pinna.

L’evento, patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Cagliari, è valido per la formazione permanente degli avvocati e rappresenta l’occasione ufficiale della presentazione dell’Associazione nella città di Iglesias, nella prospettiva di poter garantire un’offerta formativa decentrata a beneficio degli avvocati residenti nei territori delle ex Sezioni Distaccate del Tribunale di Cagliari (Iglesias, Carbonia e Sanluri).

Si tratta del quinto evento formativo organizzato dall’Associazione dal momento della sua formale costituzione (6 novembre 2018).

[bing_translator]

Il progetto nasce dalla volontà di utilizzare l’archivio maturato durante le riprese del film documentario “le stagioni di nughedu”, girato nel 2015. Una testimonianza filmica immensa che senza pregiudizi di sorta abbraccia momenti conviviali, di lavoro, di gioco, solenni, religiosi, attimi di intimità, solitudine e aggregazione.
 Allo spettatore curioso viene permesso di passare un anno all’interno della comunità di Nughedu, di vivere il suo scorrere del tempo e conoscere la vita dei suoi abitanti, di entrare dentro le case, la parrocchia, i rioni, alla scoperta di un mondo sconosciuto e lontano dalle metropoli moderne.

1.000 ore di girato sono andati a confluire in 7 ore e mezzo di film ininterrotto, da un cuore che batte nel ventre materno, al canto delle prefiche durante un funerale, dando così vita ad un progetto poliedrico che ha coinvolto tutta la popolazione di Nughedu Santa Vittoria, dal neonato Giacomo alla centenaria Tzia Rosa.
Due abitanti, Nicola e Andrea, si sono cimentati nell’arte del montaggio e sono diventati protagonisti e autori, modellando insieme al regista l’immagine del proprio paese.

L’obiettivo era quello di raccontare e mostrare una Sardegna autentica, lontana dalla feste in costume e dalle sagre artefatte per attrarre turisti svogliati.

Viene messa in risalto una parte dell’isola che oggi vive un fenomeno di spopolamento devastante, ma che mantiene al suo interno uno stile di vita semplice, diventato nell’epoca attuale, speciale ed unico. Il legame con le tradizioni del passato, uno sguardo verso le opportunità del presente,

una voglia di esplorare aspetti futuri della contemporaneità.
L’ambizione è quella di restituire uno spaccato dell’epoca che oggi viviamo, le immagini si fanno veicolo e diventano una capsula del tempo per tramandare ai posteri il mondo delle nostre comunità.

Interverranno il sindaco di Nughedu Santa Vittoria Francesco Mura ed il regista Vincenzo Ligios.

[bing_translator]

Il Consiglio regionale si riunisce domani mattina alle 11.00, con all’ordine del giorno le dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione Christian Solinas. La discussione generale sulle dichiarazioni programmatiche si aprirà venerdì alle 10,30. A norma del Regolamento del Consiglio ogni consigliere regionale che si iscrive potrà  intervenire per un massimo di 15 minuti.

Non ci sono ancora certezze sul completamento della Giunta, con la nomina dei sette assessori ancora mancanti.

Ieri sera, intanto, il presidente della Regione ha replicato alle critiche del Movimento 5 Stelle, sui ritardi per il completamento della Giunta.

«Fin dal primo giorno del nostro insediamento stiamo affrontando le numerose vertenze e i problemi che abbiamo ereditato da cinque anni di una gestione politica superficiale – ha detto Christian Solinas -. Appaiono pertanto lunari, se non fuori luogo, le dichiarazioni dei consiglieri regionali del M5S che evidentemente dimostrano di non saper distinguere bene la concretezza dalla propaganda. Come hanno invece ben fatto i sardi che anche alle ultime consultazioni elettorali hanno relegato il Movimento ad un ruolo marginale. Le rivendicazioni su lavoro, trasporti, imprese, ambiente sarebbero, infatti, meglio indirizzate ai ministri della loro compagine politica, in primis quello del Lavoro, che, invece, quando arrivano in Sardegna si limitano ad effettuare sconnesse escursioni elettorali o ancora peggio allegre gite fuori porta senza alcun beneficio per i sardi.»

«La Giunta regionale esiste, il suo presidente e gli assessori sono concretamente impegnati e lo stiamo dimostrando con i fatti, sia sulla continuità aerea, che sulle vertenze del porto canale ed ex Alcoa, sia sulle decine di provvedimenti amministrativi adottati ogni giorno dalla Regione. Insistere sventolando fantomatiche accuse significa costruirsi un comodo alibi per nascondere l’insipienza politica», ha concluso il presidente della Regione,

[bing_translator]

Si è svolto oggi l’incontro tra Teresa Manes, mamma e autrice, e i ragazzi e i docenti di molte scuole di Napoli e provincia. Al centro del dibattito odierno c’è stato il bullismo e il cyberbullismo che, nonostante la delicatezza e la difficoltà del tema, ha coinvolto oltre 300 persone tra docenti e studenti. L’evento di oggi dà il via a una collaborazione tra l’assessorato alla scuola e all’istruzione del Comune di Napoli, retto da Annamaria Palmieri, che ha partecipato all’evento, e la casa editrice Graus Edizioni, che da anni collabora con l’autrice nel combattere il fenomeno. Oltre a Palmieri e Teresa Manes, mamma e autrice di “Diario di giorni difficili” (Graus Edizioni, 2018) e “Andrea, oltre il pantalone rosa” (Graus Edizioni, 2013), hanno partecipato Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli, Adele Santoro, docente di materie letterarie, nonché referente del Liceo Mazzini di Napoli, Cristina Grillo, referente del liceo Manzoni di Caserta, Daniela Speranza, psicoterapeuta, e con la partecipazione del commissario capo dott. Massimiliano Mormone, del compartimento Polizia Postale Napoli.

Particolarmente intenso è stato il momento in cui Teresa Manes, mamma e autrice di due libri (ha raccontato la sua drammatica vicenda iniziata il 20 novembre 2019, quando il figlio Andrea decide di togliersi la vita perché vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di classe. Motivo di riflessione e curiosità da parte degli studenti è stata la sottolineatura di come il fenomeno del bullismo sia di per sé un fenomeno inconsapevole: «Nessun bullo è consapevole di essere tale. Ecco perché, troppo spesso, una vittima può trasformarsi in carnefice. Il bullismo nasce da uno scherno inconsapevole, da una battuta, dalla leggerezza, anche tipica dell’età adolescenziale, con cui vengono usate le parole. Troppo spesso le parole fanno più male delle botte».

«Si può sopravvivere al bullismo – conclude Teresa Manes – rompendo il silenzio che troppo spesso regna nelle famiglie, tra le generazioni. Parlatene, affrontate i problemi con i vostri genitori, con i vostri professori. Ragazzi, non siete soli.»

Molto significativo è stato anche l’intervento di Massimiliano Mormone, commissario capo della Polizia Postale di Napoli, che ha spiegato con quale semplicità il web può trasformarsi in una arma imprevedibile, dai rischi del revenge porn, per la quale è attualmente in fase di dibattito una proposta di legge, fino al reato di sostituzione di persona tramite la creazione di profili falsi sui social. Il dott. Mormone conclude mettendo in guardia i ragazzi: «Quando navigate sul web, non fate cose che non fareste in una pubblica piazza. Se, dall’altra parte, pensate di navigare o postare contenuti sul web in completo anonimato, sappiate che non c’è niente di più sbagliato. È estremamente facile, attraverso gli strumenti della polizia postale, risalire a chi ha pubblicato un post, scritto un commento o condiviso un qualsiasi contenuto multimediale».

Hanno partecipato all’incontro i seguenti istituti:

L’IC Pascoli II; IC Alpi Levi, IC Fava Gioia, la SMS Solimena, l’IPSAR Rossini, l’IC Vittorino da Feltri, liceo Pasquale Villari, Galileo Galilei, Villa Fleurent, Carlo Levi, ITC Viviani, ITC Caruso, liceo Genovesi, Tito Livio, Savio Alfieri, IC D’Aosta Scura, Istituto Nazareth.

[bing_translator]

Non ha tradito le aspettative la tappa ligure della Carovana dello Sport Integrato. A Quiliano, a due passi da Savona, i ragazzi dell’Equipaggio 4 sono stati accolti con grandissimo calore dagli studenti locali, e hanno potuto realizzare anche il sogno di affacciarsi su uno dei più prestigiosi campi della Serie A: lo storico Marassi di Genova. Dopo lo sbarco in terra ligure, infatti, i ragazzi – guidati dai loro coordinatori – hanno potuto assistere dal vivo allo spettacolo di Genoa-Roma, sfida valida per la 35ª giornata del massimo campionato nazionale. «La Carovana è entrata nel tempio della Serie A e ha trovato spazio sugli spalti per presentare le sue bandiere e per far conoscere ai tifosi le attività del Football Integrato – ha fatto sapere il responsabile Csen Progetti Andrea Bruni – abbiamo superato la frontiera dell’eccellenza sportiva. Ci auguriamo che le società sportive nazionali sappiano cogliere questa proposta di integrazione sociale e ospitarla con uno spazio apposito nel prossimo campionato». Dopo averli visti in azione per 90 minuti, i ragazzi della spedizione targata Csen hanno provato a emulare i loro beniamini nella gara esibizione che è andata in scena stamani nel bellissimo palasport di Quiliano. Galvanizzati dal tifo assordante dei giovani studenti dell’Istituto Omnicomprensivo locale, gialli e verdi hanno dato vita a una partita frizzante, terminata con un risultato di salomonica parità: 3-3. Grande festa anche dopo il fischio finale del direttore di gara, con i giovanissimi spettatori locali che hanno scattato fotografie e chiesto autografi agli atleti della Carovana. Anche a Quiliano, insomma, si è realizzata la magia dello Sport Integrato.

Nel pomeriggio di lunedì, invece, l’Equipaggio è stato protagonista dell’evento pubblico di presentazione nei locali della biblioteca comunale di Quiliano. Ad accogliere la Carovana è stato il primo cittadino Alberto Ferrando: «Quando Csen ci ha proposto di mettere in piedi una tappa della Carovana abbiamo aderito subito con grande entusiasmo. È un’occasione per far stare assieme persone con abilità diverse. Qui le differenze contano e giocano un ruolo di assoluta importanza». Ai fini della buona riuscita della tappa ligure è stato decisivo il lavoro del tutor regionale Daniele Marceddu e della coordinatrice Francesca Orlando: «E’ stato un grande successo – ha detto quest’ultima – siamo orgogliosi, è stata una bellissima esperienza. Ho visto tantissimo entusiasmo e un’adrenalina pazzesca sia in campo che sugli spalti. La Liguria può essere terreno fertile in termini di Football Integrato. Il Comitato provinciale di Savona è assolutamente ben disposto in questo senso».

«A differenza di altri abbiamo fin da subito compreso l’alto valore morale del progetto Carovana – ha spiegato invece Mauro Diotto, presidente Csen per la provincia di Savona – da noi ci sarà sempre posto per iniziative di questo genere». La diciassettesima tappa della Carovana si è svolta in uno dei migliori impianti della zona grazie all’impegno della Polisportiva Quiliano, presieduta da Aureliano Pastorelli: «Siamo onorati di poter ospitare la Carovana – ha detto – lavoriamo spesso nel mondo dell’integrazione, proponendo dei progetti patrocinati dal Comune. Vorremmo ospitare ancora questo evento, magari per più tappe. Noi saremo sempre a disposizione». Parte attiva nell’organizzazione della tappa ligure i ragazzi del Liceo “Della Rovere” di Savona, protagonisti dell’alternanza scuola-lavoro coordinati dal professor Marco Lavagna: «Quando mi è stato prospettato questo progetto l’ho accolto con un pizzico di scetticismo – ha ammesso – sono stato nel calcio per tanti anni ed è un mondo che mi ha profondamente deluso. Questa nuova disciplina, però, ha avuto il potere di riconciliarmi con una passione che credevo smarrita. Sono felice di averla scoperta e di aver potuto guidare i miei studenti in questa bellissima avventura». Sugli spalti, come detto, l’hanno fatta da padroni i bimbi dell’Istituto Omnicomprensivo di Quiliano: «Gli studenti hanno saputo cogliere la vera essenza dell’iniziativa – ha sottolineato la dirigente scolastica Angela Cascio – lavoriamo per consentire a tutti di esprimersi al massimo. Non c’è una meta definitiva uguale per tutti, ma ognuno ha il suo specifico percorso da valorizzare, e anche la scuola deve impegnarsi per questo». Non ha fatto mancare la sua presenza il Cip Liguria, rappresentato da Giuseppe Corso: «Il Football Integrato rappresenta un passaggio fondamentale – ha spiegato – e la Fisdir sta lavorando tanto in questo senso. Dobbiamo cercare di portar fuori i ragazzi disabili dalle case e far loro praticare dello sport. Questa è la prima, grande soddisfazione cui puntare, indipendentemente dalle organizzazioni. Ringrazio Csen per avermi dato l’opportunità di partecipare a questa tappa».

Non c’è sosta per l’Equipaggio 4, che nella prima mattina di martedì si rimetterà in marcia con destinazione Montecatini Terme, “base operativa” della tappa toscana, che avrà come culmine la gara esibizione che si disputerà al Palasport di Casalguidi mercoledì 8 maggio.

[bing_translator]

“Mariapoli dei ponti”, così è stata definita da una degli oltre 400 partecipanti, l’evento che per 4 giorni, dal 25 al 28 aprile si è svolto tra il Palazzetto dello Sport e le piazze nel cuore di Alghero. “Ponti tra etnie, chiese, religioni, generazioni, transazioni. Come la città di Alghero che ci ha accolto, tra tradizione e innovazione, tra radici e nuovi germogli”.

L’intento pare riuscito: mostrare che una cultura di fraternità è possibile, se INSIEME, come recitava il titolo. Di fronte alle enormi sfide che si pongono oggi, il cambiamento è possibile “solo se si muovono i cuori, solo se ci si riscopre fratelli”.

È questo un impegno di vita riproposto nei giorni della Mariapoli dalla voce (in videoregistrazione) di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, ente che ha promosso l’evento. Un impegno assunto inizialmente da un piccolo gruppo, 70 anni fa, a partire da quel primo viaggio di Chiara dell’aprile 1949 a Sassari e a Sanluri, gruppo poi cresciuto e diffuso in tutta l’isola, che in questi giorni ha dato vita alla Mariapoli. Coinvolgendo tutte le fasce di età, a cominciare dai più piccoli, dai ragazzi e dai giovani che hanno avuto un ruolo di protagonisti.

Ancora una volta, in questa originale convivenza, come avviene ogni anno da decenni in varie parti del mondo, si è realizzata la sua caratteristica: essere bozzetto di una società dove l’amore scambievole richiesto dal Vangelo diventa motore di trasformazione sociale.

Trasformazione che ad Alghero si è mostrata attraverso le molte vie alternative presentate in questi giorni, come: l’economia civile, antidoto alla cultura del consumo e dello scarto, il disarmo con l’impegno per la riconversione dell’industria bellica, l’accoglienza del diverso, la famiglia, inserita in una rete di famiglie che diventa cellula viva della società al di là di tutti gli attacchi e le sfide, la salvaguardi  del creato avvertita in tutta la sua urgenza. Ed è stato questo il momento culmine che ha segnato nuovo impegno su questo fronte.

“L’ambiente è divenuto fonte di guadagno e di consumo e non più fonte di vita, ma di morte”. Un grido risuonato con forza che chiamava una risposta. Sul palco, dopo l’immersione nelle meraviglie della natura, il giorno precedente, con l’escursione al Parco di Porto Conte, si è reso visibile l’INSIEME di giovani e adulti di diverse confessioni cristiane e religioni, provenienti non solo d

«L’ecologia viene definita “scienza della nostra casacomune” e “arte delle relazioni”, “dell’interdipendenzadegli esseri viventi.»

Così ne parla la pastora battista, Elisabeth Green.

Si prende coscienza che il degrado ambientale, alla radice, è provocato da “una malattia dello spirito umano”. Se ne fa portavoce Gabriella Toselli, responsabile della comunità della religione Bahai di Sassari. La voce di un vescovo, Giovanni Dettori, risuona nella preghiera corale insieme ai giovani, con forti denunce. Viene invocato il perdono di Dio e «nuova energia per trasformare le idee in amore e l’amore in opere». È l’assunzione collettiva di nuova responsabilità verso le generazioni del presente e del futuro. È un momento di intensa sacralità che interpella ciascuno e insieme, nel decidersi per un diverso stile di vita.

A conclusione della 4 giorni, domenica scorsa, la concelebrazione presieduta dal vescovo di Alghero, mons. Mauro Maria Morfino. Definisce l’amore scambievole “il primo sacramento”. Dà una forte sottolineatura all’INSIEME. «Il Risorto si fa vedere solo quando Tommaso ritorna nella comunità degli apostoli. Questo stare insieme è la grande possibilità di vedere Dio, quando tutti dicono che Dio è morto. Ed è del suo cuore che abbiamo bisogno: per vivere la vita umana, per ‘spezzarci’ per i fratelli. Ecco il perché dell’Eucarestia». È il “viatico” per portare là dove ognuno vive la cultura della fraternità sperimentata in Mariapoli.

[bing_translator]

Quattro giornate fitte di incontri e presentazioni letterarie, mostre, concerti e altro ancora: dal 6 al 9 giugno ritorna Licanìas, il festival di casa a Neoneli (OR), una manifestazione cresciuta nel tempo fino a ritagliarsi uno spazio di rilievo nel panorama delle iniziative culturali in Sardegna.
L’appuntamento promosso dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico paese del Barigadu si sposta dunque, ed è un novità significativa, dal consueto periodo di inizio autunno alla tarda primavera; resta invece fissata per i primi di ottobre Sa Fregulada, la rassegna enogastronomica nel cui seno è nato e si è sviluppato nel corso degli anni Licanìas. Altra novità di rilievo, l’esordio del Premio Licanìas, un concorso letterario di narrativa per autori nati o residenti in Sardegna.
Da giovedì 6 a domenica 9 giugno, oltre quaranta ospiti, tra scrittori, giornalisti, musicisti e artisti, animeranno il centro storico di Neoneli, tra le piazze, le strade e le caratteristiche case in trachite, per un denso cartellone di appuntamenti che comprende anche una sezione dedicata agli alunni delle scuole primarie e secondarie. Tra i nomi di spicco Massimo Zamboni, Giuseppe Culicchia, Tiziano Scarpa, Aldo Nove, Piergiorgio Odifreddi, Roberto Cotroneo.

[bing_translator]

«Un’occasione importante nella lotta alle infezioni correlate all’assistenza, un’occasone per noi operatori, oltre che per la sicurezza dei pazienti ricoverati nelle nostre strutture.»

Così ieri il direttore dell’unità operativa Direzione igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, professor Paolo Castiglia, ha aperto l’incontro dedicato alle celebrazioni per la giornata mondiale per l’igiene delle mani che, nell’aula A del complesso biologico di viale San Pietro ha coinvolto operatori sanitari dell’Aou, dell’Ats e studenti specializzandi e studenti di medicina. L’incontro è stato l’occasione per presentare la sfida per la creazione di messaggi efficaci sul tema dell’igiene delle mani e il progetto che ha coinvolto 10 reparti Aou a medio alto rischio infettivo.

È stato proprio Paolo Castiglia a ricordare come l’igiene delle mani rappresenti una delle strategie da adottare per vincere la sfida globale per la sicurezza dei pazienti. E il progetto avviato nel 2017 dall’Aou di Sassari all’interno delle proprie strutture, con l’obiettivo di sensibilizzare alla corretta esecuzione di igiene delle mani, ha proprio questa finalità. Un progetto che si inserisce nelle percorso tracciate dall’Organizzazione mondiale della sanità che, con l’obiettivo di ridurre le infezioni correlate all’assistenza, dal 2009 ha elaborato le linee guida in materia.

Il progetto sperimentale, avviato da parte della struttura complessa Direzione Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere dell’Aou, ha coinvolto 10 reparti (sei del plesso cliniche universitarie e quattro del Santissima Annunziata), ha fatto registrare un netto miglioramento generale in tutte le strutture. In relazione al traguardo indicato dall’Oms, il reparto di Clinica medica ha registrato il miglior risultato. I premi, magliette per gli operatori, chiavette elettroniche usb e orologi da camice sono stati consegnati dal direttore amministrativo dell’Aou Lorenzo Pescini al direttore della Clinica medica, professore Roberto Manetti e alla coordinatrice dottoressa Simona Farina.

«Gli studiosi sostengono che nel mondo una più accurata igiene delle mani potrebbe salvare ogni anno oltre 8 milioni di persone ricoverate», ha sottolineato nel suo intervento il direttore amministrativo dell’Aou, ricordando i dati diffusi dagli studi in materia. «Nell’unione europeaha ricordato si stima che 3,2 milioni di pazienti si ammalano per infezioni durante il ricovero e di questi 37mila muoiano a causa delle conseguenze correlate». Il professor Alessandro Maida, igienista e rettore emerito, ha tracciato una sintesi della storia dell’igiene delle mani, mentre il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Sassari, Nicola Addis, ed il preside della Facoltà di Medicina, Andrea Montella, hanno posto l’accento sulla prevenzione e sulla necessità che queste pratiche diventino abitudinarie.

Premiati dal presidente del corso di laurea in Infermieristica, professor Pasquale Bandiera, anche gli studenti che hanno partecipato alla sfida creativa, volta alla creazione di messaggi efficaci sul tema dell’igiene delle mani e rivolta ai corsi di studio della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Professioni sanitarie, Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria). Gli studenti che si sono aggiudicati il premio per la sezione artigrafiche, Giovanna Ruiu, Marilena Pisano, Francesco Sebastiano Carta ed Alessandro Nieddu, hanno realizzato un’immagine da applicare alle cover degli smartphone che raffigura delle mani sotto un getto d’acqua e lo slogan Invisibili ma presenti, sfreghiamoli.Il premio sezione Roll-up, con un disegno che raffigura una bambina che si lava le mani e la frase Se le mani lavi bene al batterio non conviene.Se c’è tanta pulizia prende i piedi e scappa via” è andato ad Angela Uda. Il premio per la sezione video, infine, realizzato con il contributo degli alunni e delle maestre della scuola elementare “Figlie di Maria” di via Muroni a Sassari, è stato consegnato a Cristina Del Cuoco.

A precedere le premiazioni le relazioni delle dottoresse Lucia Pesapane ed Alessandra Palmieri e dell’infermiera epidemiologa Sabina Bellu della struttura complessa Direzione Igiene.

Durante la mattinata gli operatori della Direzione Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, in collaborazione con gli specializzandi della scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva, hanno svolto un’importante azione di comunicazione e divulgazione inserita nell’ambito delle attività di pubblic engagement dell’Ateneo sassarese. Agli ingressi dei presidi ospedalieri, Santissima Annunziata e palazzo Clemente, hanno illustrato le corrette modalità per l’igiene delle mani quindi distribuito gadget, magliette e gel antisettico per la disinfezione della mani. Con l’ausilio di un box pedagogico, munito di lampada fluorescente, hanno quindi mostrato ai 1.000 partecipanti all’iniziativa, tra personale medico e infermieristico, pazienti e visitatori che hanno disinfettato le mani, l’efficacia dell’azione di igienizzazione.

Alla riuscita della giornata hanno contribuito anche imprese locali, Medical spa, Ecolab, Memis srl, Gioielleria idee preziose e Marras e Usai catering, che hanno risposto all’avviso-invito pubblicato dall’Aou di Sassari per la sponsorizzazione della campagna di informazione e sensibilizzazione.

[bing_translator]
Donare gli organi è un gesto di grande solidarietà e altruismo. Al fine di sensibilizzare la cittadinanza in merito all’importanza di un atto di generosità che, se seguito dal trapianto, può salvare vite umane, il comune di Carbonia ha organizza
to, in collaborazione con Sardegna CORT (Centro Operativo Regionale Trapianti) e con OPI (Ordine Professioni Infermieristiche) Carbonia Iglesias, un incontro pubblico dal titolo “Una scelta in Comune”, che si svolgerà venerdì 10 maggio, alle ore 16.00, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

Si ricorre al trapianto quando una grave insufficienza d’organo o una grave malattia del sangue non risulta curabile con altri trattamenti medici; spesso, infatti, il trapianto è una terapia salvavita, come nel caso rappresentato da una grave insufficienza cardiaca, al fegato, ai polmoni e all’intestino.
«Alla base del trapianto c’è la donazione, un atto volontario, consapevole e gratuito. Risulta però necessario che si rendano disponibili sempre più donatori che, con il loro nobile gesto, possono dare un contributo efficace alle tante richieste dei pazienti in attesa di trapianto», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

«In questo contesto assolvono un ruolo importante i Comuni e, nel caso specifico, l’Ufficio Anagrafe, individuato quale punto di raccolta e registrazione delle dichiarazioni di volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti», ha spiegato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera.

A tutte le persone maggiorenni, infatti, in occasione del ritiro o del rinnovo della carta d’identità, è offerta una modalità aggiuntiva con la quale esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione.
Tutti questi aspetti verranno approfonditi da qualificati esperti del settore nel corso dell’incontro di venerdì 10 maggio, di cui alleghiamo la locandina.

[bing_translator]

Sardegna Ricerche finanzia cinque borse di studio per la partecipazione alla summer school internazionale di tessitura LUNA(Laboratorio Unico Nuove Attività), che si terrà a Samugheo (OR) dal 28 al 30 agosto 2019. La scuola è organizzata dall’associazione NAPAS, che cura la realizzazione di progetti culturali sull’arte tessile. NAPAS è stata fondata da Giuseppe Demelas, amministratore dell’azienda Mariantonia Urru, che da anni porta avanti un rilancio aziendale attraverso la riscoperta della tradizione e la rielaborazione dei prodotti in chiave contemporanea.
La scuola, rivolta a venti allievi, promuove il dialogo tra designer e artigiani attraverso l’apprendimento e la pratica di tecniche tradizionali e la sperimentazione di linguaggi innovativi. L’obiettivo della summer school è fornire ai partecipanti le basi per la progettazione e la lavorazione di tappeti e tessuti. Le docenti sono le maestre tessitrici dell’azienda Mariantonia Urru, la designer Paulina Herrera Letelier, Angelika Rösner, docente di design della Hochschule Niederrhein – Università delle scienze applicate (Germania) e Miyako Hanashiro, professoressa di tessitura dell’Università delle arti di Okinawa (Giappone).
Le borse di studio, del valore di 600 euro, coprono i costi di iscrizione alla summer school e di vitto e alloggio per i tre giorni di svolgimento delle lezioni, con pernottamento il 28 e 29 agosto. Per partecipare alla selezione c’è tempo fino alle ore 13:00 del 17 giugno.
Il bando sarà presentato al pubblico giovedì 9 maggio, alle 17.30, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, alla conclusione del workshop “Quando il sapere artigiano incontra il design: tessitura, tradizione e design di progetto”, organizzato dallo Sportello proprietà intellettuale di Sardegna Ricerche nell’ambito di “Punti di frontiera”, il progetto che ha l’obiettivo di indagare, stimolare e sostenere i saperi tradizionali della Sardegna, in particolare quelli legati all’artigianato artistico.