1 September, 2024
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Fede, tradizione, musica e buon cibo. È iniziata oggi a Sant’Antioco la festa più antica dell’Isola, quella in onore di Sant’Antioco Martire, Patrono della città e di tutta la Sardegna. La manifestazione accoglie ogni anno migliaia di fedeli e anche per l’edizione numero 660 accompagnerà sino a lunedì 6 maggio devoti e turisti in un percorso tra fede e storia, cultura e folklore. Come ogni anno è ricchissimo il programma de ‘Sa Festa’ e per l’edizione 2019 l’organizzazione ha voluto inserire due grandi novità. Al via oggi ‘Sulkinfiera’ l’esposizione di prodotti tipici della Sardegna mentre domani l’appuntamento è con le sfilate de “Is Traccas. Due appuntamenti inseriti all’interno dell’evento religioso che ripercorrono le tradizioni del passato, alle quali si aggiungono le processioni e i riti, le mostre fotografiche, le pariglie con i cavalli, i balli sardi e i concerti, fino al momento di chiusura dedicato allo spettacolo pirotecnico di lunedì.

Domenica 5 maggio la festa propone l’apertura della Fiera dalle ore 10.00, e alle 11.00 l’altra grande novità con la sfilata de Is Traccas. Tra le vie della città sfileranno i carri da lavoro, decorati in modo sfarzoso e particolare, che già in passato venivano addobbati in occasione delle celebrazioni popolari. Dopo la sfilata le 12 traccas potranno essere visitate in Piazza Umberto. La sfilata sarà preceduta da tre 3 organettisti che accompagneranno l’arrivo delle traccas ed animeranno piazza Umberto con canti e balli popolari fino al pomeriggio. Il corteo partirà dalla zona industriale e inizierà il percorso cittadino in via Nazionale, proseguirà per via Roma, Corso Vittorio Emanuele fino a raggiungere piazza Umberto. Dalle ore 15.00, poi nel lungomare (Parco Giardino) occhi puntati sulle emozionanti pariglie, con i cavalli provenienti da diverse parti della Sardegna. A seguire (dalle ore 18.00 alle 21.00) si esibiranno i gruppi folk e cori polifonici. Per la chiusura della giornata, si esibiranno (ore 21.00) i sette Briganti dell’Armeria, band capitanata da Samuel Dessì, noto per alcune importanti collaborazioni con artisti internazionali come Laura Pausini, Adriano Celentano ed Anna Oxa.

La devozione al Santo culminerà nella giornata di lunedì a partire dalla celebrazione solenne in onore a Sant’Antioco (ore 17.30) presieduta da monsignor Giovanni Paolo Zedda (Basilica di Sant’Antioco Martire). Sempre lunedì, dalle ore 18.30, la solenne processione in devozione al Santo Antioco fino a chiudere la giornata con lo spettacolo pirotecnico per l’arrivederci alla prossima edizione.

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Cinque giornate per testimoniare la profondità e il valore dell’editoria libraria sarda, raccontare l’insularità come superamento dei confini ispirandosi a una celebre idea di Maria Lai, e manifestare il ricordo di due grandi intellettuali come Manlio Brigaglia e Paolo Pillonca. La partecipazione degli Editori sardi alla 32esima edizione del Salone internazionale del libro di Torino sembra calzare a pennello con il tema proposto quest’anno dalla più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria.

Dal 9 al 13 maggio l’AES mette in campo una squadra compatta, formata dalle trenta aziende isolane più importanti e titolate – associate e non – forti dell’apporto di ben tremila libri e ottocento titoli. Gli editori troveranno casa nel Padiglione Oval, uno dei più frequentati del Lingotto, al fianco di case come Mondadori, Adelphi, E/O, Sellerio e Feltrinelli e in totale autonomia rispetto allo stand della Regione.

L’iniziativa è svolta in partenariato con l’Associazione dei sardi in Torino “Antonio Gramsci”, il festival “Sulla terra leggeri” e la Sardegna Film Commission, e con il patrocinio e parziale sostegno della Fondazione di Sardegna. Numerosi eventi sono in programma nelle sale Ciano e Avorio e negli spazi extra-Lingotto del Salone off, in prestigiose location del capoluogo piemontese.

Se il tema generale della manifestazione ruota intorno a “Il gioco del mondo” (titolo dell’iper-romanzo di Julio Cortàzar) come invito a oltrepassare le barriere e a superare le divisioni, nella proposta dell’AES la Sardegna si inserisce perfettamente in questa direzione, in quanto isola tra più continenti, esito e strumento di meticciati linguistici, identitari e culturali, che si creano e definiscono all’interno della vasta rete di relazioni e legami con il mondo. Un’isola che, nell’offrirsi agli altri, attraversa l’esperienza del mare e dell’ignoto verso e oltre il Mediterraneo, utilizzando i legami tra “Noi e il mondo” in luogo delle divisioni, cogliendo l’ulteriore suggestione proveniente da una delle copertine dell’omonima rivista dei primi del Novecento; dove in cima al pianeta, illuminato dalla luce sfolgorante del Sole, una fila di lettori proietta la propria ombra terrena per disegnare il titolo della testata. Come a dire dei legami che la cultura crea nel mondo.

L’intero programma AES avrà così per filrouge “Noi e il mondo”, traendo spunto da un evento d’arte performativa che intende mettere in relazione il concept del Salone con la straordinaria operazione realizzata nel 1981 da Maria Lai, l’artista internazionale che condivise con gli abitanti di Ulassai l’azione di legare tra di loro, con un nastro celeste, le case e il monte del paese, quale esortazione a superare le divisioni interne della comunità.

L’idea è quella di replicare questa fortunata esperienza a Torino il 9 maggio, come evento illustrato in sede inaugurale in Sala Avorio, e messo in atto a partire dalla sera, nel Padiglione OVAL. La proposta dell’AES e di Casa Falconieri, cui si aggiunge come partner il Comune di Cagliari, si lega all’idea di un’Isola che si offre al mondo attraverso pagine di stoffa, arricchite e personalizzate da passi letterari. L’operazione di pura creatività artistica e relazionale, potrà così “invadere” così gli spazi del Lingotto, creando contaminazioni inaspettate.

Questa edizione sarà segnata dal ricordo commosso di due grandi personalità del mondo intellettuale sardo, scomparse lo scorso anno. La figura di storico, scrittore, giornalista e “editore” quale è stato Manlio Brigaglia, sarà commemorata il 10 maggio in Sala Avorio, in occasione del primo anniversario dalla morte, attraverso il ricordo di amici, collaboratori e persone a lui vicine. Agli interventi di Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga. La replica serale nel Salone OFF vedrà la proiezione del film-intervista realizzato da Tonino Oppes per Rai Sardegna.

Risalta, nel quadro degli eventi, la presentazione dell’opera “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, sempre il 10 maggio, nel Salone OFF, sotto l’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica e a cura di Condaghes, AES e Associazione dei sardi in Torino “A. Gramsci”. Sarà occasione di un dibattito animato dai contributi del senatore Gianni Marilotti, dell’autore Jean Christophe Paoli e dell’editore Giovanni Manca.

Domenica sera, all’Oratorio San Filippo Neri, si terrà l’“Omaggio a Paolo Pillonca”. Attraverso gli interventi del figlio Pier Sandro, di Bachisio Bandinu e di Franco Siddi, verranno tracciati i tratti di fine poeta e scrittore, giornalista attento, grande conoscitore della lingua e letteratura sarda, nonché direttore di una delle riviste più lette in Sardegna. Seguirà il tributo offerto da Peter Marcias, che proporrà, in anteprima nazionale e in collaborazione con la Sardegna Film Commission, la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”.

Tra gli appuntamenti più interessanti sul piano delle potenzialità delle nuove tecnologie, in Sala Ciano domenica si terrà la presentazione di Books in Sardinia, una piattaforma di interscambio culturale e professionale che ospita un catalogo collettivo di circa seimila titoli, e un’area riservata per gli editori e le agenzie di diritti. È l’esito del progetto di internazionalizzazione “Liber y Liber” curato dall’AES nell’ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020.

Il ricco patrimonio culturale dell’isola sarà messo a disposizione del pubblico attraverso la presentazione di volumi che attraversano i più diversi settori, storia paesaggi, società e tradizioni, arte, narrativa e poesia. Sono previsti oltre venti appuntamenti tra presentazioni di libri, dibattiti e incontri.

Programma dettagliato.

Giovedì 9 maggio

Alle 12 nella Sala Avorio si terrà “Noi e il mondo” come evento inaugurale della partecipazione della Sardegna al Salone di Torino, a cura di AES e Casa Falconieri, al quale presenzieranno la presidente Simonetta Castia con Efisio Carbone (Direttore del MACC di Calasetta), Gabriella Locci e Dario Piludu (Casa Falconieri). L’iniziativa vera e propria si terrà a partire dalle 17.00, nello stand AES, all’interno del Padiglione Oval.

Alle 19 nel Salone off, l’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci” presenta il volume “La valle delle anime” (Europa ed.) di Danilo Scanu, che dialogherà con Enzo Cugusi. Un libro nel quale storie di straziante violenza e di amore sensuale si fondono in una Sardegna afflitta dalla tragedia del fascismo.

Venerdì 10 maggio

Alle 11 nello stand AES va in replica la performance d’arte partecipata “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri. Alle 13.30 la Sala Avorio accoglierà uno dei momenti più attesi tra le iniziative in cartellone, “Nel ricordo di Manlio Brigaglia”, a cura di AES e “Sulla Terra leggeri”. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori, Guido Melis e Flavio Soriga.

L’appuntamento con le novità librarie per la sezione “Tra Isola e mondo”, è per le 17.00, allo stand AES in compagnia di Giampaolo Manca, che presenta il suo “Le cose che sono nell’aria” (La Zattera ed.) assieme ad Alessandro Cocco. È un viaggio interiore sull’attitudine a ritornare nei luoghi delle origini e della memoria per trovare serenità e pace.

Alle 18.00, Giovanni Sanna Laina, in compagnia di Dario Maiore illustrerà il suo romanzo “Il viaggio” (Taphros ed.) tra intrighi, amori e misteri e dei protagonisti della Sarda Rivoluzione del 1794. Alle 19.00, al Salone Off Jean Christophe Paoli presenta “Printizipàles e pastori sardi. Origine e trasformazione di un allevamento ovino mediterraneo”, un approfondito lavoro di ricerca sull’allevamento sardo alla luce della lunga evoluzione degli ultimi due secoli. Interverranno il senatore Gianni Marilotti e l’editore Giovanni Manca con la moderazione di Anthony Muroni. L’iniziativa, che gode dell’Alto Patrocinio del Senato della Repubblica, è realizzata a cura di Condaghes, AES e Associazione dei Sardi in Torino.

Alle 20 sarà ricordata ancora una volta la figura di Manlio Brigaglia, nella Sala San Massimo dell’Hotel NH Carlina, in piazza Carlo Emanuele II. Interverranno Simonetta Castia, Costantino Cossu, Simonetta Fiori e Guido Melis. Nel corso dell’appuntamento, realizzato da AES e Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”, sarà proiettato il documentario RAI “Manlio Brigaglia. 80 anni di storia”, a cura di Tonino Oppes.

Sabato 11 maggio

Lo Stand AES, alle 11.00, ospita Marina Moncelsi che, assieme ad Annamaria Baldussi, presenta la sua opera “Michele e gli altri. Un sindaco tra i caduti della prima guerra mondiale” (Aipsa), incentrata sul tema della proiezione forzata e dolorosa della Sardegna nel terribile “gioco” della guerra. Intervengono gli alunni della terza A del liceo Linguistico Eleonora d’Arborea di Cagliari nell’ambito del progetto Alternanza scuola lavoro “A lezione di Storia”.

Alle 12.00, Maria Vittoria Spissu introdurrà “La via dei retabli. Le frontiere europee degli altari dipinti nella Sardegna del Quattro e Cinquecento” (Carlo Delfino Ed.), uno straordinario lavoro di ricerca realizzato insieme a Caterina Virdis Limentani su questi tesori d’arte, testimonianze storiche del passato catalano-aragonese della Sardegna. Assieme all’autrice interverranno gli storici dell’arte Valerio Mosso e Stefano Manavella.

Alle 15.30, allo Stand AES arriva “Io rido perché ho paura. Vico Mossa, architettura sarda tra ruralità e modernità” (Poliedro). Daranno il loro contributo Guido Carcangiu (Comune di Serramanna), Enrico Pusceddu (presidente Associazione Internazionale “Città della Terra Cruda”), Alessandra Mocci (Archivio d’Architettura Vico Mossa), Roberto Podda (Curatore della mostra che si tiene al Politecnico di Milano e del libro, Alceo Vado (architetto), Enrico Pinna (giornalista e fotografo) e Paola Gambero (curatrice della mostra).

Alle 17.00, sarà presentato il volume “La spada e la gloria dalla Sardegna all’America. Storia del viceré don Baltasar de Zuñiga fondatore nel 1718 di San Antonio nel Texas” (Carlo Delfino ed.). Con l’autore Umberto Oppus (Direttore generale dell’ANCI Sardegna) dialogano Serafina Mascia (presidente FASI) ed il giornalista Massimo Boccaletti. Don Baltasar fu allo stesso tempo spettatore e protagonista di un mondo globale che contribuì, nel suo piccolo, a costruire con la sua azione politica e amministrativa.

Alle 18.30, teatro delle manifestazioni sarà il Bar letterario “Da Pietro”, in via San Domenico 34, dove Flavio Soriga presenta, in prima nazionale, la sua ultima fatica letteraria “Nelle mie vene” (Bompiani), in compagnia di Emilia Zazza, Alberto Urgu e Nicola Muscas.

Alla Libreria Il Ponte sulla Dora, alle 19.00, Giulio Concu presenta “Cadono dal cielo” (Maestrale) assieme alla sindaca di Fonni, Daniela Falconi. I due appuntamenti sono realizzati in collaborazione con l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”.

Domenica 12 maggio

La Sala Ciano alle 10.30 accoglie la presentazione di Books of Sardinia, piattaforma di marketplace e interscambio culturale e professionale. Partecipano Simonetta Castia, Anita Molino, Ana Urrestarazu, Marian Val e Marco Zapparoli.

La sezione “Tra Isola e mondo” alle 11 propone allo stand AES “Luce degli addii” (Condaghes), con l’autore Eliano Cau. È offerto uno sguardo sulla Sardegna remota fra il Barigadu e la “Mandra Olisày”, sullo sfondo del XVIII secolo, in cui si consumano le drammatiche vicende di padre Benedetto Loy e Cipriana Podda.

Alle 12.00, Claudia Desogus dialoga con Giovanni Fara del suo “Il viaggio incantato. Racconti di janas, surbiles e altre figure leggendarie della tradizione sarda” (Catartica). Alle 13.00, l’autore Giulio Concu incontra i lettori per presentare “Maschere e carnevali della Sardegna” (Imago multimedia) e, alle 16, Flavio Passi presenta “Nel regno di Xij” (Effetto Ed.) in un aperto confronto con l’autore Bernardo De Muro.

Alle 19.00, all’Oratorio San Filippo Neri un altro momento molto atteso, l’“Omaggio a Paolo Pillonca” a cura di AES e dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”. Intervengono Bachisio Bandinu, Franco Siddi e Pier Paolo Pillonca.

Alle 20.00, a conclusione del programma, seguirà “Uno sguardo alla terra. Omaggio a Manlio, 2018”, con la proiezione degli estratti-intervista a Manlio Brigaglia durante le riprese di “Uno sguardo alla terra”, a cura dell’AES, dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci” e della Sardegna Film Commission. Interverrà il regista Peter Marcias.

Case editrici presenti a Torino

ABBÀ Edizioni – Cagliari

AIPSA Edizioni – Cagliari

ALFA Editrice – Quartu Sant’Elena (Ca)

AM&D Edizioni – Cagliari

ARKADIA Editore – Cagliari

CARLO DELFINO Editore – Sassari

CATARTICA Edizioni

CONDAGHES Edizioni – Cagliari

CUEC Editrice – Cagliari

DOMUS DE JANAS Editore – Sestu

EDES – Sassari

EDIZIONI DELLA TORRE – Cagliari

EDIZIONI ENRICO SPANU – Cagliari

GC Edizioni – Quartu S. Elena (Ca)

GRAFICA DEL PARTEOLLA – Dolianova (Ca)

ILISSO Edizioni – Nuoro

IMAGO MULTIMEDIA – Nuoro

Edizioni IL MAESTRALE – Nuoro

ISKRA Edizioni – Ghilarza

LA ZATTERA Edizioni – Cagliari

LOGUS MONDI INTERATTIVI – Cagliari

MAGNUM Edizioni – Sassari

MEDIANDO Edizioni – Sassari

Edizioni NOR – Ghilarza (Or)

PAOLO SORBA Editore – La Maddalena (OT)

PAPIROS – Nuoro

POLIEDRO Edizioni – Nuoro

PTM – Mogoro (Or)

SOTER Editrice – Villanova Monteleone (SS)

Editrice TAPHROS – Olbia.

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Dai tempi dello Zecchino D’Oro 2015 ne ha fatta di strada. Mario Donato Vinci vola ancora una volta oltre i confini dell’isola, scritturato dal noto produttore Lorenzo Vitali per interpretare il personaggio chiave del musical “A Bronx Tale”. Uno spettacolo che arriva per la prima volta in Italia direttamente da Broadway, per andare in scena dal 10 al 19 maggio al Teatro Nuovo di Milano, uno dei più importanti d’Italia.

Dieci anni, portamento spigliato, voce intrigante e un curriculum con tanti successi internazionali, dopo aver partecipato come ospite allo show “Students got talent” di Roberto Manca, il giovane cantante sassarese è stato notato e voluto dal regista Claudio Insegno e dal direttore artistico di origini sarde Giulio Pangi, per interpretare il ruolo del protagonista di una storia coinvolgente di lealtà e famiglia.

Ambientato nella New York degli anni Sessanta, il musical racconta le vicende del piccolo Calogero, figlio di immigrati italiani, che dopo aver assistito ad un omicidio da parte di Sonny, il boss del suo quartiere, decide di non denunciarlo e comincia a stringere con lui un rapporto quasi paterno.

Il giovane frequenta gli ambienti malavitosi gestiti dal gangster e ben presto, in età adulta, si scontra con il volere del padre e si ritrova a lottare per la sua amata, una ragazza afro-americana, contro i pregiudizi della sua comunità.

Lo spettacolo, che andrà in scena con un cast formidabile, nasce dalla storia di Chazz Palminteri e ha debuttato a Broadway nel 2007 per la regia di Robert De Niro e del pluripremiato ai Tony Awards, Jerry Zaks, con le musiche di Alan Menken (cantautore di Beauty and the Beast), i testi di Glenn Slater e le coreografie di Sergio Trujillo.

Nel cast sono presenti importanti volti del panorama del teatro e dello spettacolo italiano, a partire da Marco Stabile nei panni di Calogero adulto; Roberto Rossetti che interpreta il papà di Calogero e Valentina Gullace nei panni della mamma; Andrea Carli in quelli di Sonny; Giulio Pangi nel ruolo di Rudy the Voice, proprietario del bar e socio di Sonny; Umberto Noto nei panni di Tony 10e10 solo per citarne alcuni. Mario Donato è già al lavoro da fine aprile nel capoluogo lombardo, dove ha iniziato a prendere confidenza con il ruolo e con gli altri membri del cast durante le prove dello spettacolo.

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Dopo la conferenza della musicologa Aurora Cogliandro sulle figure dei maestri Renato Fasano, Oscar Crepas ed Ennio Porrino, il IX Festival pianistico del Conservatorio, che quest’anno omaggia gli ottant’anni dell’istituzione musicale, entra nel vivo con il primo dei suoi concerti.

Lunedì 6 maggio, alle 20,30, nell’Auditorium del “Da Palestrina”,è in programma una serata dedicata alla memoria di Renato Fasano, direttore negli anni Venti dell’Istituto musicale cagliaritano (l’odierno Conservatorio di Cagliari).

Protagonisti del concerto saranno la pianista Angela Oliviero, solista nel Concerto in re minore BVW 1052 per pianoforte ed archi di Johann Sebastian Bach ed il violinista Attilio Motzo, alla guida dell’Ensemble Palestrina, composta dai violinisti Corrado Lepore e Marco Ligas, dal violista Dimitri Mattu, dal violoncellista Oscar Piastrelloni, dal contrabbassista Alessio Povolo e dal clavicembalista Michele Nurchis, in veste di solista e direttore nelle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.

Nato da un’idea di Stefano Figliola, pianista e docente al “Da Palestrina”, il festival quest’anno ha per sottotitolo “…80 ma non li dimostra…”. Dopo quello di lunedì, il prossimo appuntamento sarà il 13 maggio, sempre alle 20,30, nell’Auditorium, col concerto in ricordo del maestro Oscar Crepas.

 

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Anche i presidi ospedalieri della Sardegna aderiscono alla giornata mondiale per la promozione dell’igiene delle mani in programma domani, domenica 5 maggio. Quest’anno lo slogan dell’iniziativa, lanciata dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 2005, è “Salva le vite: pulisci le tue mani”.

Per l’occasione la Regione Sardegna ha ideato un manifesto informativo a disposizione di tutti i presidi della rete sanitaria dell’isola. Un messaggio, rivolto a operatori e pazienti, dove sono stati riportati 5 semplici, ma fondamentali, passaggi per una pratica considerata il cardine della prevenzione delle infezioni associate all’assistenza.

Secondo i dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control, in Europa, oltre 4 milioni di pazienti (7% dei ricoveri ospedalieri) contraggono ogni anno un’infezione correlata all’assistenza. Circa il 30% di queste infezioni sono considerate prevenibili da programmi di igiene e controllo intensivo.

I cinque momenti fondamentali per l’igiene delle mani ricordati dall’Oms – non a caso si è scelto il 5 di maggio per la celebrazione della giornata mondiale, così come 5 sono le dita della mano – sono nell’ordine:

– prima del contatto con i paziente; – prima di una manovra asettica; – dopo l’esposizione a un liquido biologico; – dopo il contatto con il paziente; – dopo il contatto con ciò che è intorno al paziente.

L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione sull’importanza di questa semplice procedura non solo nella prevenzione della diffusione delle malattie infettive, ma anche nella lotta all’allarmante fenomeno dell’antibiotico-resistenza.

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Domani, domenica 5 aprile, a Cagliari il festival Echi lontani prosegue con un concerto dal titolo ‘Monteverdi: III libro dei Madrigali’, evento che rientra nel progetto pluriennale del festival dedicato all’esecuzione integrale dei madrigali del grande compositore di Cremona.

L’appuntamento è alle 11,30 nella chiesa monumentale di Santa Chiara – salita Santa Chiara – dove si esibirà l’ensemble vocale Ricercare (composto da Alice Madeddu e Maria Paola Nonne, soprani, Federica Moi, alto, Alessandro Porcu, baritono, Alessio Faedda e Manuel Cossu, tenori, Andrea Macis, basso) diretto da Riccardo Leone.

Dopo il concerto di domenica, Echi lontani ritorna sabato 11 maggio, sempre a Cagliari, con un concerto dell’organista Gianluca Cagnani, tra i più notevoli esperti e studiosi dell’opera di Johann Sebastian Bach.

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Francesco Porcu.

Destinare alla ricettività diffusa riqualificando parte delle 260mila abitazioni vuote esistenti in Sardegna e in gran parte presenti nei piccoli borghi dell’interno dell’isola, destinati a scomparire nonostante abbiano spesso caratteristiche storico-architettoniche di rilevante interesse. E’ questa la proposta che la Cna Sardegna lancia alle istituzioni sarde in un dossier che, censendo l’impressionante mole di edifici inutilizzati nell’isola soprattutto nelle zone dell’interno (metà dello stock residenziale non utilizzato nella nostra regione si trova in nuclei urbani piccoli o piccolissimi), evidenzia l’enorme opportunità rappresentata dalla creazione di alberghi diffusi in quei territori: questo modello di sviluppo turistico ed economico – di cui la nostra è tra le regioni italiane pioniere – non crea impatto ambientale ma contribuisce a rivitalizzare il territorio recuperando, riqualificando e mettendo in rete le strutture esistenti, rilanciando attività tradizionali in fase di dismissione e stimolando nuove iniziative imprenditoriali.

«L’indotto turistico potrebbe costituire una carta vincente per il rilancio sociale ed economico di molte realtà in declino dell’isola – spiegano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna, commentando il dossier – e l’attività di riqualificazione del patrimonio edilizio e degli spazi della vita comune potrebbe rappresentare un’opportunità di lavoro non trascurabile per le imprese artigiane locali

In base all’ultimo Censimento ISTAT della popolazione e delle abitazioni (2011) in Sardegna ci sono 261.120 “abitazioni vuote”, pari al 28,2% del patrimonio edilizio complessivo, che in gran parte si trovano nei centri urbani: in 579 città o paesi sardi si contano ben 212.496 abitazioni vuote, pari al 25,6% dello stock residenziale complessivo. Nei 596 nuclei minori (insediamenti costituiti da un gruppo di almeno quindici edifici e almeno quindici famiglie residenti) le abitazioni vuote sono invece 21.455, con una quota sullo stock complessivo che sale al 61,7%. La restante parte (27.169 abitazioni, pari al 43,9% dello stock) è disseminata nel vasto arcipelago di edilizia diffusa che costella il paesaggio sardo. Sebbene nella definizione ISTAT si considerino vuote anche quelle abitazioni occupate saltuariamente per brevi periodi, e quindi anche seconde case utilizzate per turismo o vacanza si tratta di un grande patrimonio edilizio sottoutilizzato e dal grande potenziale economico, sociale e culturale.

Tabella 1 – Popolazione, famiglie e abitazioni per ampiezza demografica di centri e nuclei abitati

Classe di ampiezza demografica località Numero località Popolazione Famiglie Abitazioni per stato di utilizzo Altro tipo di alloggio
Occupate Occupate da non residenti Vuote Totale
Meno di 10 abitanti 143 410 255 244 1 5.531 5.776 3
10 – 49 abitanti 307 8.056 3.913 3.817 6 17.191 21.014 30
50 – 149 abitanti 202 17.494 7.719 7.547 13 16.391 23.951 39
150 – 249 abitanti 72 13.683 6.043 5.910 3 10.341 16.254 20
250 – 499 abitanti 85 30.605 13.658 13.364 9 18.752 32.125 48
500 – 1999 abitanti 206 222.601 93.485 92.135 55 53.142 145.332 1.001
2000 abitanti ed oltre 160 1.256.598 515.894 506.105 1.088 112.603 619.796 1.088
Totale 1.175 1.549.447 640.967 629.122 1.175 233.951 864.248 2.229

Fonte: stime Cna Sardegna su dati ISTAT

La distribuzione territoriale del patrimonio non utilizzato disegna la mappa dello spopolamento e dell’abbandono di piccoli centri urbani e borghi che, spesso, presentano caratteristiche storico-architettoniche di rilevante interesse. In tutta la Sardegna si contano 143 centri e nuclei abitati con meno di dieci abitanti ma con un patrimonio abitativo non utilizzato di 5.531 abitazioni, pari al 95,8% dello stock. In altre parole si tratta di un comune di dimensioni medie composto solo da case vuote. Ma non solo: nei 307 piccoli insediamenti con popolazione compresa tra 10 e 49 abitanti risultano non utilizzate ben 17.191 abitazioni, l’81,8% del patrimonio complessivo; infine, nelle 202 realtà con popolazione compresa tra 50 e 149 abitanti le abitazioni non occupate sono 23.951, con una quota sullo stock che rimane elevatissima, pari al 68,4%.

Si tratta di numeri impressionanti che, spingendosi fino a piccoli centri fino a 2 mila abitanti, portano a dire che la metà dello stock residenziale non utilizzato in Sardegna (121.348 abitazioni su un totale di 233.951) trova collocazione in nuclei urbani piccoli o piccolissimi.

Questa circostanza – sottolinea lo studio della Cna sarda – da un lato evidenzia l’esistenza di sempre più rilevanti fenomeni di degrado fisico e impoverimento socio-demografico dei piccoli centri dell’isola, dall’altro suggerisce la necessità di focalizzare l’attenzione su una risorsa che potrebbe rappresentare un importante volano di rilancio economico per realtà ormai avviate ad un inesorabile declino.

Si pensi ad esempio alle iniziative dei Comuni di Ollolai (Nuoro) e Nulvi (Sassari) che per combattere lo spopolamento e riportare i giovani nei paesi hanno aderito ad un programma di alienazione del patrimonio disabitato al prezzo simbolico di un euro, con l’obbligo per l’acquirente di realizzare interventi di recupero e riqualificazione dell’immobile.

L’albergo “diffuso” in Sardegna

Di grande interesse – secondo la Cna Sardegna – sono anche tutte le iniziative orientate a sostenere il rilancio economico di realtà in declino con la creazione di alberghi diffusi, alberghi residenziali e B&B, concepiti come sistema a rete a gestione centralizzata delle prenotazioni e dei servizi accessori (dalle pulizie, alla ristorazione, alle visite guidate, al noleggio di mezzi di trasporto, ecc.). Si tratta un modello di offerta ricettiva di recente diffusione in Italia ed Europa, tra l’altro riconosciuto in modo formale per la prima volta proprio in Sardegna con una normativa specifica del 1998, la cui particolarità consiste nell’offrire agli ospiti l’esperienza di vita in un autentico borgo storico o in un piccolo nucleo rurale, alloggiando in case e camere che distano non oltre 200 metri dal “cuore” dell’albergo diffuso, dove è situata la reception, gli ambienti comuni, l’area ristoro e tutti gli altri servizi che contraddistinguono l’ospitalità alberghiera.

I numeri. Attualmente la Sardegna conta 8 delle 57 strutture riconosciute ufficialmente dall’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi, lo stesso numero del Lazio e, tra tutte le regioni italiane, inferiore solo alla Toscana (9). Gli alberghi diffusi censiti dalla Regione sarda sono 14 e le statistiche sull’offerta turistica evidenziano un notevole potenziale di crescita per queste particolari forme di ospitalità alberghiera. Nel 2018 i 14 alberghi diffusi e gli 80 alberghi residenziali, con una offerta complessiva di 14.278 posti letto (l’1,5% delle strutture e il 6,5% dei posti letto), hanno infatti accolto 192.756 arrivi e 1.182.513 presenze, pari rispettivamente all’8,1% degli arrivi e l’11% delle presenze complessivamente registrate in regione.

«La storia di queste realtà mostra chiaramente gli effetti rigenerativi che sono in grado di innescare, dando opportunità di rilancio ad attività tradizionali in fase di dismissione (forni e caseifici artigianali, lavorazione tessuti, ecc.) e stimolando la creazione di nuove iniziative (visite guidate, corsi su produzioni tipiche, intrattenimento, ecc.) – aggiungono Pierpaolo Piras e Francesco Porcu. Quello dell’albergo diffuso è senza dubbio un modello di sviluppo del territorio che non crea impatto ambientale, visto che non prevede nuovi sviluppi edilizi ma si limita a recuperare, riqualificare e mettere in rete le strutture esistenti. L’attività finisce sempre per costituire l’elemento attorno al quale la comunità si ricostituisce, stimolando iniziative e coinvolgendo i produttori locali come componente chiave dell’offerta

Tra le possibili strategie per la rivitalizzazione di borghi in abbandono – secondo la Cna sarda – vanno valutate anche le iniziative focalizzate alla creazione di sistemi ricettivi orientati a target ben specifici, quali anziani in cerca di ambienti sani e lontani dallo stress metropolitano o persone che necessitano di periodi di riabilitazione e assistenza medica.

Il ruolo della pubblica amministrazione nella valorizzazione dei borghi

Secondo la Cna Sardegna le iniziative imprenditoriali per la valorizzazione dei piccoli borghi dell’isola presuppongono però un contributo molto più attivo delle amministrazioni pubbliche locali, nel ruolo di promotori o facilitatori nelle fasi di acquisizione degli immobili e nella redazione del progetto, che, quasi sempre, data la rilevanza dei fattori messi in campo, assume il carattere di un vero e proprio progetto urbanistico.

«Il ruolo dell’amministrazione è assolutamente centrale per creare i presupposti dell’iniziativa privata – concludono Pierpaolo Piras e Francesco Porcu -: dalla ideazione, alla redazione fino allo sviluppo del progetto». Le amministrazioni possono chiamare dei soggetti privati attraverso un bando pubblico coinvolgendo imprese locali, artigiani, commercianti, ristoratori. Oppure valutare una proposta privata concordando i dettagli del progetto per massimizzare le ricadute di interesse pubblico ed eventualmente integrando la proposta con altri interventi finanziati in partenariato o mediante fondi specifici (giardini pubblici, luoghi d’incontro e spazi museali, ecc.).

Il ruolo della pubblica amministrazione, evidenzia la Cna sarda, può inoltre consistere nella intermediazione tra proprietari degli immobili e gli imprenditori che intendono realizzare l’iniziativa; l’amministrazione locale può realizzare autonomamente programmi di acquisizione di immobili dismessi, offrendo il patrimonio acquisito per la realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale; può inoltre attivarsi nel raccogliere e mettere in contatto i proprietari degli immobili dismessi con gli imprenditori interessati allo sviluppo del progetto.

Quanto alle risorse finanziarie, i programmi possono essere realizzati con risorse esclusivamente private oppure con un cofinanziamento pubblico-privato: in questo caso l’amministrazione si può attivare nell’individuazione di canali di finanziamento nazionali e UE.

Spesso – rileva infine lo studio della Cna – è la scarsa dotazione di infrastrutture e servizi a costituire una barriera insormontabile all’avvio di iniziative di valorizzazione dei piccoli borghi, ma il recente sviluppo di servizi erogati dagli enti locali attraverso il web piò offrire un’alternativa efficace: l’amministrazione pubblica può perciò attivarsi promuovendo lo sviluppo di una efficiente piattaforma per l’accesso ai servizi (carte di identità elettronica, certificati, modulistica ed autorizzazioni) ma creando dei centri polifunzionali che ospitino, alternativamente, un ufficio postale o un locale del municipio, un laboratorio medico, un centro di assistenza fiscale, in modo da assolvere alle funzioni di interesse per le nuove comunità dei borghi.

 

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È iniziata l’esercitazione “Iglesias 2019”, con la simulazione di un intervento di protezione civile in seguito ad un elevato rischio idrogeologico nelle Frazioni di Bindua e San Giovanni Miniera e nella zona di Corso Colombo.

– Ore 7.30. Attivazione del COC (Centro Operativo Comunale)

– Ore 8.00. Valutazione congiunta dello stato di emergenza da parte di Sindaco e Prefettura.
Allerta di tutte le Forze dell’Ordine, compreso il corpo dei Vigili del Fuoco e del servizio 118.

– Ore 8.15. Comunicazione alla SORI (Sala Operativa Regionale Integrata) di attivazione delle 9 funzioni del Piano Comunale di Protezione Civile (ad esclusione del censimento danni).

Attualmente i mezzi di soccorso delle Forze dell’Ordine si stanno recando nei luoghi prestabiliti.

Prossimo aggiornamento alle ore 11.00 circa.

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«Gli indennizzi ad agricoltori e allevatori dopo le alluvioni del 2017 non posso aspettare. Serve un urgente intervento del presidente Christian Solinas.»

Carla Cuccu, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, interviene a sostegno del mondo agricolo che ha chiesto al Governatore sardo tempi più veloci per i pagamenti e una riforma del settore.

«Non è accettabile che lo stallo sulla nomina dell’assessore all’Agricoltura possa proseguire. L’immobilismo politico danneggia il mondo produttivo isolano – aggiunge Carla Cuccu – e sapere che da due anni sono state liquidate appena 10 pratiche delle oltre 10.000 domande di risarcimento presentate vuol dire che burocrazia non fa rima con amministrazione efficiente.»

I fondi europei sono una risorsa fondamentale per lo sviluppo della Sardegna, e le emergenze della nostra Isola dovranno essere una priorità dell’aula di Bruxelles. «Per questo – sottolinea Carla Cuccu – è fondamentale dotare la Regione di una riorganizzazione della macchina amministrativa, con funzionari e specializzazioni che si occupino di predisporre i bandi, e di ottenere finanziamenti da poter liquidare in tempi brevi e certi».

La consigliera regionale pentastellata punta il dito anche contro il cattivo uso dei fondi europei. «Tra Por, Fesr, e altri fondi comunitari è aumentata la disponibilità di risorse per la Sardegna rispetto a quanto era stato chiesto ma, nonostante ciò, è stato dimostrato che la classe politica non è riuscita a spenderle bene».

«La classe politica – conclude Carla Cuccu – in questi anni si è distinta per una scarsa capacità dell’uso di queste risorse fondamentali per lo sviluppo della nostra economia. Noi vogliamo dar voce e dignità alla Sardegna in Europa.»

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Il presidente della Regione, Christian Solinas ha riunito stasera nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto la Giunta regionale. Tra i provvedimenti adottati, su proposta del presidente, l’approvazione degli indirizzi per lo svolgimento delle elezioni dei sindaci e dei consigli comunali dei Comuni della Sardegna.
Su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Gianni Lampis, sono state approvate le prescrizioni regionali antincendi relative alla Campagna 2017/2018, aggiornamento 2019. Nel documento sono descritte tutte le misure dirette a contrastare le azioni che possono determinare innesco di incendi e a disciplinare l’uso del fuoco per l’intero anno solare. La dotazione di mezzi prevede, per questa stagione, tra l’altro, l’utilizzo di 11 elicotteri e 3 Canadair. Le prescrizioni approvate sono previste ed individuate dal Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.

«Confermiamo anche quest’anno la dotazione del personale dell’Agenzia Forestas per accelerare e completare le operazioni di sfalcio nei territori comunali, nonché delle associazioni di protezione civile, del corpo forestale regionale e la disponibilità ad utilizzare le associazioni di volontariato presenti nei singoli Comuni» ha spiegato l’assessore. Un’ulteriore novità è rappresentata dal coinvolgimento di Abbanoa e Anas, rispettivamente per l’utilizzo degli idranti nel territorio e del personale per accelerare lo sfalcio nelle adiacenze dei tracciati stradali di pertinenza.
L’assessore Gianni Lampis ha portato in approvazione anche il provvedimento che permette al comune di Pula la prosecuzione degli importanti interventi per la messa in sicurezza dell’area archeologica di Nora.