26 July, 2024
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Dopo anni di intenso lavoro e collaborazione con vari Paesi esteri, l’associazione culturale Palazzo d’Inverno anche nel 2019 rafforza i suoi sodalizi artistici con i partner francesi, debuttando il 27 aprile a Bois Camors, presso la Salle du Petit, con la formazione “Beni Medina y Salsa Sabor Breizh”.

Si tratta di un concerto che vede sul palco una grande orchestra composta da dieci elementi, sotto la direzione musicale di Rigoberto Gonzalez. Un ensemble multietnico dove convergono artisti francesi, spagnoli, colombiani e cubani col comune intento di fondere e sperimentare contaminazioni tra le più profonde radici delle sonorità cubane e varie sfumature del jazz. Un esperimento di ampio respiro che sfida ogni stereotipo espressivo, per conferire piena forza vitale alla voglia di coniare nuovi stili, sempre in ridefinizione, in sintonia con un’idea di arte priva di confini.

Tutti i componenti, affiatati sul piano artistico ma anche su quello umano, manifestano un gioioso esempio di confronto, crescita professionale e personale sotto il segno del valore dell’apertura e fiducia verso il mondo. L’orchestra, per la sua eccezionale capacità performativa, di comunicazione e coinvolgimento degli spettatori, è già ampiamente apprezzata in tutta la Bretagna, conquistando il cuore del pubblico e il favore della critica.

Un successo che a breve sarà suggellato dall’incisione di un disco, vivace compilation dei brani più significativi e rappresentativi del continuo work in progress dei musicisti e che sarà presentato quest’estate anche in Sardegna.

L’ambizioso progetto sonoro “Beni Medina y Salsa Sabor Breizh”, che vanta la preziosa collaborazione con la BM Production MC e l’Associazione Culturale Boom Latino, sarà replicato il 28 aprile 2019 presso la Master Factory di Vannes.

Durante tutte le date del concerto, Betty Oro e Geraldine Cousquier, si dedicheranno al pubblico per approfondire nella teoria e nella pratica i molteplici aspetti delle culture latine.

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Un intervento di trombectomia su un paziente di 98 anni, realizzato per rimuovere meccanicamente un trombo che occludeva un vaso sanguigno cerebrale. È quanto realizzato nei giorni scorsi dall’unità operativa Stroke Unit dell’Aou di Sassari, in collaborazione con l’Angiografia interventistica.

Un intervento delicato che, di solito, viene effettuato su pazienti che non superano i 90 anni. L’anziano è stato già dimesso, pressoché asintomatico, dal reparto diretto dal dottor Antonio Manca.

L’uomo era stato portato nella Stroke Unit del Santissima Annunziata con una severa paresi e incapacità a parlare. «Lo abbiamo subito trattato con trombolisi endovena – afferma il direttore dell’unità operativa al secondo piano dell’ospedale sassarese, Antonio Manca – e, successivamente, con trombectomia meccanica, con il supporto dei colleghi della angiografia interventistica. L’intervento ha consentito di arrivare a una pressoché completa guarigione clinica del paziente».

La trombectomia è un intervento che consente di “ripulire” le arterie e, al tempo stesso, di ridurre le possibilità della disabilità che scaturisce dall’ictus. Nell’arteria femorale, dall’inguine, viene inserito un catetere che viene fatto poi scivolare sino al punto in cui è situato il trombo che occlude il vaso sanguigno cerebrale. Una volta raggiunto, il trombo viene rimosso meccanicamente. «La trombectomia è indicata su pazienti che hanno l’occlusione nell’arteria cerebrale media ospiega ancora Antonio Manca nella carotide interna, cioè i più gravi in assoluto, destinati, quando sopravvivono, a gravi disabilità».

«Esistono dati in letteratura sull’efficacia e sicurezza della trombectomia meccanica per i novantenniprosegue anche se i trial clinici principali avevano arruolato pazienti fino a un massimo di 85 anni. La trombectomia meccanica, associata alla somministrazione della molecola trombolitica alteplase per via endovenosa, migliora i risultati funzionali, senza aumentare la mortalità nei pazienti con ischemia cerebrale acuta. La trombolisi per via endovenosa (Ivt) per il trattamento dell’ictus ischemico acuto è efficace per tutti i pazienti senza limiti di età.»

L’ictus cerebrale costituisce la seconda causa di morte e la terza causa di disabilità a livello mondiale, e la prima causa di disabilità negli anziani. L’ictus ischemico, il principale sottotipo di ictus (80 per cento dei casi), è causato dall’occlusione acuta di un vaso arterioso cerebrale. È una patologia tempo-dipendente per cui più è precoce l’intervento migliori sono i risultati clinici e minore la disabilità residua. La trombolisi, punta a sciogliere chimicamente il trombo causa dell’ictus.

La Stroke Unit dell’Aou di Sassari, unica struttura di questo genere nel Nord Sardegna, ha sei posti letto, registra circa 300 ricoveri annui, tratta circa 120 pazienti all’anno con trombolisi endovena e oltre 40 con trombectomia meccanica.

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La concentrazione consiste nella riduzione della percentuale d’acqua presente negli alimenti liquidi o comunque particolarmente ricchi di acqua, come ad esempio la salsa di pomodoro. Ma cosa succederebbe se lo stesso processo venisse applicato al teatro?

Lo scopriremo il 28 aprile con Vanessa Podda e Emanuele Masillo che porteranno in scena nella sala delle mura de “Il Ghetto” (Via Santa Croce 18, Cagliari) lo spettacolo All You Can Bibbia. Lo spettacolo di 50 minuti, nato da una costola del corto teatrale “La Bibbia, Tutta” del 2016, racchiude al suo interno i momenti principali della Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse in un carosello di personaggi e situazioni che si susseguono in uno stile ironico con un ritmo forsennato.

Il teatro concentrato è un format di opere teatrali, e non solo, in cui tutto viene sintetizzato al massimo, le pause sono cancellate e le parole sono abbreviate. Il processo di concentrazione porta, conseguentemente, a scenari surreali, grotteschi e comici, rafforzati dall’utilizzo di un linguaggio che ruba alla contemporaneità, uno stile veloce e la tipica mancanza di pause della narrazione moderna da social network.

Per la rassegna Teatro in Castello e Marina vandrà in scena la compagnia Batisfera Teatro con lo spettacolo di burattini Efisio e la peste, il 5 maggio nella sala delle mura de “Il Ghetto”, in via Santa Croce. Il 26 maggio torneranno, invece, gli Artisti Fuori Posto, al Teatro Sant’Eulalia, con lo spettacolo grottesco Tipping point.

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«Daremo attenzione a tutte le aziende e alle strutture ospedaliere e il nostro impegno sarà quello di portare anche qui a Sassari la commissione sanità, per fare un sopralluogo nei presidi ospedalieri cittadini.»

Lo ha detto questa mattina il neo presidente della VI commissione regionale Salute e politiche sociali, Domenico Gallus, che in un incontro informale ha fatto visita al direttore generale dell’Aou Nicola Orrù.

Il consigliere regionale, a Sassari per motivi personali, si è intrattenuto con la direzione generale dell’Azienda di viale San Pietro e ha quindi espresso intenzioni programmatorie senza, però, affrontare alcun tema specifico.

«Un incontro fuori programma – ha aggiunto Nicola Orrù – ma che ha messo in evidenza la sensibilità per le problematiche della nostra azienda.»

All’incontro erano presenti anche il direttore sanitario Bruno Contu ed il direttore amministrativo Lorenzo Pescini.

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Venerdì 26 aprile, il festival Dromos promuove una riduzione eccezionale del 20 per cento su tutti i biglietti per l’imperdibile anteprima della sua ventunesima edizione: il concerto degli Snarky Puppy in programma il 18 luglio a Fordongianus. Solo venerdì si pagheranno dunque 16 euro (più i diritti di prevendita), anziché 20, per apprezzare dal vivo la formazione con base a New York nell’unica tappa sarda del tour all’insegna del nuovo disco, “Immigrance”, pubblicato il mese scorso: i biglietti si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna (www.boxofficesardegna.it; tel. 070 657428).

Gli Snarky Puppy sono considerati da pubblico e critica tra le realtà più importanti del jazz, ma a ben vedere, quello fondato nel 2003 dal bassista e principale compositore Michael League non è esattamente un gruppo jazz, se si considerano le diverse categorie per cui si è aggiudicato ben tre Grammy Award, il prestigioso premio che ogni anno viene conferito come riconoscimento dei successi nell’industria musicale: per la miglior performance di rhythm & blues nel 2014 e per il miglior album strumentale nel 2016 (il disco “Sylva”) e nel 2017 (“Culcha Vulcha”). Non è nemmeno una band di fusion, ma piuttosto una sorta di collettivo che si muove tra jazz, funk e R&b, musica scritta e improvvisazione totale, con ben venticinque membri in rotazione, tutti attivi come sideman (con artisti come Erykah Badu, Snoop Dogg e D’Angelo), produttori (per Kirk Franklin, David Crosby e Salif Keïta) e solisti. Gli Snarky Puppy rappresentano sostanzialmente la convergenza della cultura musicale americana sia bianca che nera con vari accenti provenienti da tutto il mondo: Giappone, Argentina, Canada, Regno Unito e Porto Rico hanno una rappresentanza tra i componenti del gruppo. Ma più della diversità culturale dei singoli musicisti, la caratteristica distintiva della musica degli Snarky Puppy è la gioia di suonare insieme con l’impulso di crescere creativamente.

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Domani, giovedì 25 aprile, doppio appuntamento per il giorno della Festa della Liberazione, organizzata in collaborazione con Anpi e Cgil (l’ingresso agli spettacoli è gratuito).
Alle 19.00, nella Sala Bancri di Fucina Teatro, Mario Faticoni, accompagnato da Antonello Carta alla fisarmonica, presenta SERVABO, una riduzione del libro di Luigi Pintor (produzione Il Crogiuolo). Il recital sarà preceduto da un’introduzione dello storico Gianluca Scroccu.
«Scritta sotto il ritratto di un antenato mi colpì, quand’ero piccolissimo, una misteriosa parola latina: servabo. Può voler dire conserverò, terrò in serbo, terrò fede, o anche servirò, sarò utile”

Queste parole, che spiegano il titolo del libro, riassumono anche il significato di cinquant’anni di vita, raccontata, a partire dai ricordi della prima giovinezza, “per riordinare nella fantasia dei conti che non tornano nella realtà”. Un’autobiografia, “Servabo”, che rivela un uomo, Luigi Pintor, per il quale la politica fu innanzitutto un’esperienza etica profonda e il riflesso di un’intensità intellettuale e umana che si esprime con una scrittura letteraria di rara qualità.
«Ascoltare Servabo di Pintor in questa nuova produzione de Il crogiuolo – scrive Mario Faticoni – significa ascoltare la voce di un lucido indagatore italiano dei passaggi guerra-pace, fascismo-libertà; di un grande giornalista, di un letterato, di un fratello, di un uomo, di un sardo. Una voce saggia indispensabile ai giovani d’oggi. Voce di un loro coetaneo, tanto è breve, lucida, come i loro post. Voce lontana dall’odioso politichese-ingannevole, “intellettuale”, scaduta, respingente, rifiutata. Poche pagine, due di una decina di capitoletti, nella lettura ridotte ancor più all’essenziale. L’isola, Cagliari, la guerra, la mina, la prigione, la pace, il matrimonio, il mestiere di giornalista, l’esilio, l’avamposto, il dolore. La mia voce è alternata a quella musicale di Antonello Carta, antico compagno d’arte.»

A seguire, alle 21.00, sempre nello spazio Fucina Teatro va in scena “La Città Futura”, dall’opera di Antonio Gramsci, recital concerto con Stefano Giaccone (musicista e cantautore nato a Los Angeles nel 1959 ma trasferistosi a Torino dopo pochi anni, si è sempre mosso sulla scena rock indipendente, tra folk e jazz) e Giuseppe Manias (col fratello Luigi gestisce la Biblioteca Gramsciana di Ales). L’evento è dedicato alla Città Futura, numero unico del giornale curato per intero da Gramsci e pubblicato nel 1917, che aveva lo scopo di educare e formare i giovani. Giaccone, in collaborazione con Manias, racconta con letture e canzoni legate alla memoria, alle lotte, alla vita sociale la città dove dal 1911 al 1922 visse il filosofo e politico di Ales, Torino.
I testi originali gramsciani si snodano fra musiche eseguite dal vivo (voce più chitarra), letture, brevi commenti sociologici e storici, contributi audio. «Un continuo confronto/scontro con il Dopoguerra degli anni ’50 e ’60, l’attualità contemporanea e la proiezione futura. La città quale luogo/motore della prima rivoluzione industriale e luogo/liquido all’alba della rivoluzione informatica».

Dopo l’autobiografia romanzata di Lugi Pintor la sfortunata, e tragica, vicenda del fratello Giaime, intellettuale, traduttore, raffinato germanista, morto giovanissimo in un’azione di guerra partigiana nel 1943. Venerdì 26 aprile, alle 21, nella Sala Bancri di Fucina Teatro viene presentato “Il Viaggio di Giaime”, di Carlo Ferrucci, trasposizione in forma di recital teatrale del libro dell’autore “La mina tedesca. Il vero romanzo di Giaime Pintor” (2015), con Rita Atzeri, Maria Grazia Bodio, Simeone Latini, Maria Loi, Fausto Siddi (produzione Il crogiuolo).
«’Il viaggio di Giaime’ – scrive Carlo Ferrucci – è un atto unico in cui ricostruisco, basandomi in parte su quanto riferitomi da Antonietta Pintor ma lavorando soprattutto – e inevitabilmente – di fantasia, alcuni episodi del viaggio compiuto da Giaime tra il 12 settembre e il 1 dicembre del ’43. Lavorando di fantasia ma cercando, nello stesso tempo, di riflettere il più fedelmente possibile i punti di vista e gli stati d’animo che si colgono negli scritti di Giaime, in particolare ne “Il colpo di stato del 25 luglio” (di cui riporto dei passi ad apertura di alcune scene).»

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“Il cieco di Ortakos”, il nuovo libro di Salvatore Niffoi, edito dalla Giunti Editore, verrà presentato sabato prossimo, 27 aprile 2019, a Cagliari, alla presenza dell’autore.

L’incontro, che avrà inizio alle 10.00, si terrà nell’Aula Magna “Giovanna Salaris” di Ierfop onlus – organizzatrice dell’evento -, in via Platone 1.

Con Niffoi saranno presenti Bachisio Zolo, presidente nazionale dell’Unione Ciechi d’Europa, Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana all’Università di Cagliari, Pietro Paolo Murru, vicepresidente vicario di Ierfop ed il giornalista Aldo Brigaglia. Momenti musicali sono affidati al Coro di Villanova con Rossella Faa.

Modera l’incontro Stefania Piredda, giornalista de L’Unione Sarda.

«Abbiamo promosso la presentazione del nuovo libro di Salvatore Niffoi – spiega il vice presidente di Ierfop, Pietro Paolo Murru – perché l’autore ha scelto un tema che ci ha intrigato, essendo il nostro un centro che nasce per ciechi e ipovedenti. La storia di un non vedente in una società agropastorale come la nostra, rappresenta un’ importante occasione di confronto, un tema da approfondire alla stregua di qualsiasi processo di crescita e invecchiamento. Questa è la prima di una serie di iniziative che Ierfop metterà in campo – conclude Pietro Paolo Murru – per aprire i suoi spazi alla cittadinanza e soprattutto, in un’ottica di formazione allargata, ospitare le scuole a presentazioni ed eventi di carattere letterario e culturale.»

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Per il terzo anno consecutivo gli impianti sportivi del Geovillage di Olbia, con il brand Altogusto, ospitano il Para Archery European Cup. La manifestazione organizzata dalla Federazione italiana Tiro con l’arco (Fitarco), in accordo con la World Archery Europe e la World Archery, si svolgerà dal 27 aprile al 4 maggio, ed è inserita tra i Grandi eventi dell’attività Paralimpica della Fitarco, dal CIP e dalla Federazione Europea World Archery Europe.

La competizione, le cui finali saranno trasmesse in differita sul canale nazionale Rai Sport, si svolgerà secondo il seguente programma:

Sabato 27 aprile:

Arrivo partecipanti

Domenica 28 aprile:

Campo pratica

Lunedì 29 aprile:

Pratica, Classificazione

Ispezione delle attrezzature

Riunione team manager

Cerimonia di apertura

Martedì 30 aprile:

Gironi di qualificazione

Mercoledì 1 maggio:

Gironi di qualificazione

Giovedì 2 maggio:

Eliminatorie

Venerdì 3 maggio:

Semifinali e finali a squadre

Cerimonia di premiazione

Sabato 4 maggio:

Semifinali e finali a squadre

Cerimonia di premiazione

Domenica 5 maggio:

Partenze partecipanti

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Il presidente della Regione, Christian Solinas ha riunito oggi, nella sala Emilio Lussu, a Villa Devoto, la Giunta regionale.

Fra le altre delibere approvate, l’esecutivo, su proposta del Governatore, ha dato il via libera al programma per le celebrazioni de Sa Die de sa Sardigna, previste per domenica 28 aprile.

Questa la sintesi degli appuntamenti della giornata:

Ore 9-00-10.00 Cattedrale – Santa Messa celebrata da S.E. mons. Arrigo Miglio (le parti significative del rito si terranno in lingua sarda);

Ore 10,15 Palazzo Viceregio – Apertura dei lavori da parte della prof.ssa Carmen Campus, rappresentante del Comitato “Sa Die de sa Sardigna”;

-Saluti del Presidente della Città Metropolitana e del commissario del comune di Cagliari. 

Rappresentazione di una pièce teatrale di Riccardo Laria

– Ore 10,45 Partenza del corteo, dal Palazzo Viceregio al palazzo del Consiglio regionale, accompagnato dal suono delle launeddas del gruppo “Cuncordia a Launeddas”

– Ore 11.00 Consiglio regionale – Seduta solenne con apertura dei lavori da parte del presidente del Consiglio, Michele Pais

– Annuncio del presidente della Regione Christian Solinas della firma del decreto di attuazione della Legge istitutiva dell’Inno ufficiale della Regione Sardegna

– Esecuzione dell’inno “Procurade ‘e moderare”

– Intervento del prof. Luciano Carta, rappresentante del Comitato “Sa Die de sa Sardigna”, che illustra il significato dell’inno “Procurade ‘e moderare”

Sono previsti i seguenti interventi:

Nicola Gabriele, storico: Dall’invasione francese alla congiura di Palabanda: storia, valori, aspirazioni;

Gianni Loy, giurista: 28 aprile, festa del Popolo sardo. Attualità e prospettive;

Capigruppo del Consiglio regionale

Concluderà i lavori il presidente della Regione, Christian Solinas

 

A margine della riunione della Giunta regionale, il presidente Christian Solinas, preso atto della proposta in tal senso formulata dal Comitato per “Sa Die de Sa Sardigna”, ha firmato il decreto che stabilisce le corrette modalità di esecuzione e l’indicazione dello spartito musicale dell’inno ufficiale della Regione, “su patriota sardu a sos feudatarios”, meglio conosciuta come “procurade ‘e moderare”. In particolare, il decreto stabilisce che nelle cerimonie ufficiali o nelle ricorrenze solenni, la modalità di esecuzione delle strofe prescelte è stabilita nella melodia del canto dei “gosos”, in quanto – spiega il decreto – esso accomuna, secondo una tradizione secolare profondamente radicata, tutte le popolazioni delle regioni storico-geografiche della Sardegna. In circostanze particolari più improntate ad una atmosfera festosa, è consentito – specifica il decreto – che l’inno possa essere eseguito “cun boghe ‘e ballu”, ossia con il ritmo del “ballu tundhu” o “ballo sardo cantato”, anch’esso molto vivo nella tradizione sarda.

 

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Venerdì 26 aprile, alle 10.00, nei locali dello stabilimento di Portovesme, si svolgerà l’assemblea mensile dei lavoratori Eurallumina, in concomitanza con la consegna delle buste paga.

I giorni indicati per la firma dei moduli relativi agli adempimenti INPS sono tassativamente e senza deroghe fissati al 26 e al 29 aprile.