24 July, 2024
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Il campionato di Promozione continua a fornire sorprese in entrambi i gironi, a due giornate dalla fine della stagione regolare. Nel girone A, la San Marco Assemini ’80 s’è fatta imporre il pari casalingo (2 a 2) dal pericolante Vecchio Borgo Sant’Elia (che è stato a lungo in vantaggio) ed ha perso la testa a vantaggio del La Palma Monte Urpinu, impostosi di misura, non senza fatica, sull’Orrolese, ora in testa con due punti di vantaggio, alla vigilia del match casalingo con il Carbonia e dello scontro diretto con la stessa San Marco Assemini ’80, in programma a San Sperate il 5 maggio.

Nel girone B, che interessa le squadre del girone A che si classificheranno al secondo e al terzo posto (terzo è sicuramente il Carbonia), c’è stato un sorpasso in vetta alla classifica, con l’Ossese che ha rifilato un 6 a 0 alla Dorgalese (solo la copia sbiadita della squadra brillante che un anno fa superò il Carbonia ai calci di rigore nella finale della Coppa Italia) ed ha approfittato della battuta d’arresto del Li Punti sul campo dell’Oschirese, per balzare in testa con due punti di vantaggio, a 180′ dalla fine della stagione regolare. Al terzo posto c’è il Thiesi, che pure è stato battuto 1 a 0 a Valledoria (finalista di Coppa Italia con l’Orrolese), a sei punti dalla vetta. Se le posizioni non dovessero più cambiare da qui al 5 maggio, il Carbonia giocherebbe la semifinale della Coppa Primavera in gara unica sul campo del Li Punti, domenica 12 maggio.

Il Carbonia ha riscattato l’amara eliminazione dalla Coppa Italia, tornando alla vittoria nel match casalingo con il pericolante Seulo 2010. In un pomeriggio cupo e freddo, caratterizzato da pioggia continua per quasi tutta la partita, la squadra è parsa ancora impacciata nel primo quarto d’ora, ma quando ha sbloccato il risultato su una bella incursione del centrale difensivo Fabiano Todde, s’è sbloccata, ha raddoppiato subito con Daniele Contu e, dopo aver subito un goal su una grande conclusione di Francesco Fabian Ghiani che non ha lasciato scampo a Daniele Bove, ha triplicato con un bel goal di Momo Konatè. Il secondo tempo ha avuto poca storia e si è sviluppato con poche emozioni, con il risultato ormai acquisito, nonostante tutti . tentativo fatti dal Seulo per cercare di rientrate in partita.

Questo pomeriggio la Monteponi ha interrotto la sua lunga serie positiva, perdendo di misura, 1 a 0, sul campo dell’Idolo, ad Arzana. A 180′ dalla fine, la squadra rossoblu resta quarta, ma ora con un solo punto di vantaggio sul Villamassargia che, come ha chiesto Giampaolo Murru ai suoi giocatori, ha dimenticato subito gli 8 goal subiti dal Sant’Elena, pareggiando in casa con il forte Arborea, 1 a 1, dopo essere passato in vantaggio con Michel Milia, all’11° goal stagionale.

Un interessante dato statistico: per la Monteponi quella odierna è la quinta sconfitta della gestione di Andrea Marongiu, a fronte di 13 vittorie e 2 pareggi in 20 partite e per la prima volta non ha segnato!

Il Carloforte ha conquistato il settimo punto stagionale, il secondo del girone di ritorno, imponendo il pari al Sant’Elena, squadra che veniva dal clamoroso 8 a 1 inflitto al Villamassargia ed ancora bisognosa di punti per tagliare il traguardo della salvezza. La squadra tabarchina ha giocato con grande orgoglio, rimontando meritatamente il goal del momentaneo vantaggio della squadra quartese.

Il Gonnosfanadiga ha conquistato tre punti pesanti in chiave salvezza, superando 3 a 1 il Selargius, mentre è stata rinviata per il maltempo la partita Villasor-Andromeda.

La 12ª giornata di ritorno del girone B del campionato di Prima Categoria, ha registrato ben 42 goal in 9 partite, alla media di 4,66 a partita.

Con tanti goal, sono arrivati anche i risultati che hanno modificato la classifica al vertice, con il sorpasso della Freccia Parte Montis di Mogoro sulla Villacidrese, battuta nell’anticipo di ieri a Narcao. La neocapolista oggi ha travolto l’Isola di Sant’Antioco con un umiliante 8 a 0 ed ora conduce la classifica con un punto di vantaggio sulla Villacidrese, quattro sul Cortoghiana che superando l’Oristanese per 3 a 2 è tornato in corsa per la promozione a cinque giornate dalla fine, e sei sulla coppia formata da Fermassenti (vittoriosa per 3 a 1 sulla Virtus Villamar) ed Atletico Narcao che ha battuto la capolista.

L’Atletico Villaperuccio ha perso di misura, 2 a 1, sul campo della Gioventù Sportiva Samassi.

Sugli altri campi, la Libertas Barumini ha battuto per 3 a 0 il Circolo Ricreativo Arborea e il Seui Arcueri ha battuto 3 a 2 il Gergei; negli altri due anticipi di ieri, la Tharros ha avuto la meglio per 3 a 1 sul Villanovafranca ed il Sadali ha superato l’Atletico Sanluri per 3 a 2.

Un dato statistico: su 9 partite, ben 4 sono terminate con il punteggio di 3 a 2 e due per 3 a 1.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219065451055119/

                 

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Non delude la terza edizione del Fight club championship” che sabato notte è andato in scena nella gabbia allestita Tarantini Fight training center di via Venezia. La manifestazione di arti marziali, grappling, Muay thai, Kick boxing e Mma, si è svolta nel segno dello spettacolo con i ventiquattro “guerrieri” delle migliori società sportive della Sardegna hanno mostrato le loro doti tecniche e fisiche. Non ha deluso la giovane promessa del team Tarantini, Giovanni Mulas, che si è imposto alla prima ripresa.

L’atleta sassarese era opposto al nuorese Diego Deiana della Nuoro Fight academy. I due, già dai primi secondi del match, sono partiti di gran forza e non si sono certo risparmiati. Sono volate vere e proprie scintille e i due hanno dato dimostrazione di saper dominare la scena all’interno della gabbia. A Giovanni Mulas, tuttavia, sono bastati i primi tre minuti per avere ragione dell’avversario per TKO.

Esce sconfitto invece dall’accesissimo match Gabriele Pagano del team Tarantini che ha combattuto con un forte Alfredo Pellegrini (The strong room). Nicolò Piras della Nova Uniao ha portato a casa una vittoria ai punti contro un tenace Ruggero Marras della Mad Dogs.

Grande spettacolo nel grappling dove ha letteralmente dominato la scuola Budokan di Sorso che ha conquistato i cinque match in programma. Giovanni AndolfiNicola Mura e Michele Spanu, opposti ad Antonio Sanna e Italo Dessolis della scuola The strong room quindi Paolo Faggioni della Kombat Group, si sono imposti per sottomissioni. Jacopo Uras Simone Spanu, invece, si sono imposti ai punti su Matteo Chessa e Matteo Dore del team Tarantini.

Nella Muay thai per il giovanissimo Federico Casu è stata l’occasione per mettere in mostra le particolari doti di “nak su”. La serie di pugilato, i calci medi e la capacità di dominare nella lotta corpo a corpo gli sono valsi i punti dei tre giudici che hanno assegnato a lui la vittoria contro Fabio Mazzette della Kombat Group.

Grande grinta quella mostrata dalle donne nella Kick boxing. Federica Meloni del team Tarantini, opposta a una esperta Martina Rindi della Kimura Academy, si è dovuta arrendere soltanto ai punti. Differente l’incontro di Jessica Meloni del team Tarantini che contro Silvana Azara della Thaiboxing Trinità ha mostrato una buona scuola di lotta e si è imposta per TKO.

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Missione compiuta! Il Cagliari ha vinto il confronto-salvezza con la Spal con i goal di Paolo Faragò in avvio e quello decisivo di Leonardo Pavoletti, e con 36 punti ora è veramente ad un passo dal traguardo! Non è stata, come ampiamente previsto, una partita facile, ma il Cagliari l’ha interpretata bene, come fa quasi sempre in casa, e l’ha fatta sua con merito.

«E’ una vittoria importante ma che non ci assegna certo la salvezza matematica – ha detto a fine partita Rolando Maran -. Dietro stanno correndo tutte, quindi dobbiamo continuare a correre anche noi più forte che possiamo, senza fare calcoli. Tutto dipende da noi, dalle prestazioni, dal modo in cui affronteremo gli impegni. Oggi era la terza partita in pochi giorni, l’abbiamo finita in crescendo, è un segnale positivo. Il fatto poi di essere più vicini al decimo posto che non al terz’ultimo mi fa piacere, vuol dire che la classifica è migliorata, ma pensiamo prima a raggiungere la certezza della permanenza in A prima di fare altri discorsi.»

«Gli esterni hanno fatto bene – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Non è facile giocare contro la Spal se non riesci a dare ampiezza. I nostri due centrali si sono trovati spesso nell’uno contro uno con giocatori che conosco bene e che sono bravi ad andare via in velocità. Una buona gara da parte di tutti. Eravamo partiti benissimo, poi il rigore ci ha un po’ frenato; però abbiamo giocato un grande secondo tempo.»

«Nel prossimo turno giochiamo contro una delle squadre peggiori in questo momento, difficile da affrontare soprattutto a mezzogiorno: perché copre bene il campo e ti fa correre molto – ha concluso Rolando Maran -. Noi dobbiamo andare a Torino con la volontà di ottenere sempre il massimo: questa dev’essere la nostra mentalità.»

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Un monumentale Jack Cooley (27 punti in 26′, 11 su 16 da 2 punti, 5 su 7 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 7 falli subiti, 38 di valutazione; 17 punti e 11 rimbalzi già nel primo tempo) ha trascinato la Dinamo ad una grandissima vittoria al Forum di Assago sulla capolista Olimpia Milano: 93 a 79 (primo tempo 47 a 39). La squadra di Gianmarco Pozzecco anche contro la corazzata di Simone Pianigiani ha confermato di attraversare uno straordinario periodo di forma, prendendo le redini del gioco e del punteggio fin dal primo quarto, chiuso avanti di ben 6punti: 26 a 20. Contenuti i tentativi di reazione dell’Olimpia nel secondo quarto, chiuso ancora avanti di due lunghezze, 21 a 19, la Dinamo è andata al riposo con un vantaggio di 8 lunghezze: 47 a 39.

Equilibrio nel terzo quarto (20 a 19 per l’Olimpia) ma Dinamo sempre avanti di 7 al 30′, prima della cavalcata decisiva nell’ultimo parziale, chiuso sul 27 a 20, per il definitivo 93 a 79! In evidenza, oltre al già citato Jack Cooley che ha annientato i lunghi dell’Olimpia, altri tre uomini in doppia cifra: Achille Polonara (in questo periodo forse il miglior Polonara della sua esperienza a Sassari, iniziata nell’estate del 2017), autore di 14 punti; Jaime Smith e Rashawn Thomas, 13 punti a testa.

La Dinamo anche contro la corazzata Milano ha vinto la battaglia ai rimbalzi (43 a 35), come sta accadendo, in maniera più o meno netta, con tutti gli avversari, con la squadra che, in questo fondamentale, sembra essere tornata i tempi dello Scudetto con il grande Shane Lawal.

Con i due punti odierni (quarta vittoria consecutiva in campionato), la Dinamo Banco di Sardegna sale a quota 26 punti, a cinque giornate dalla conclusione della “regular season”. La strada verso la qualificazione ai playoff è ancora lunga ma per la Dinamo di questo periodo e, soprattutto, per la Dinamo vista in campo oggi al Forum al cospetto della capolista, nessun traguardo appare proibito e la fiducia cresce partita dopo partita.

Jack Cooley, monumentale al Forum di Assago. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Il campionato di Promozione regionale propone oggi (inizio ore 16.00) le partite della terz’ultima giornata della stagione regolare. Le due capolista La Palma Monte Urpinu e San Marco Assemini ’80 puntano a fare bottino pieno, nei match casalinghi con Orrolese e Vecchio Borgo Sant’Elia, per rimandare allo scontro diretto dell’ultima giornata il verdetto finale per la promozione diretta in Eccellenza regionale.

Il Carbonia, ancora “ferito” dalla bruciante eliminazione dalla Coppa Italia, ospita il Seulo 2010. Fabio Piras attende dai suoi una forte reazione, per preparare al meglio l’ormai imminente Coppa Primavera, playoff che potrebbe aprire le porte della promozione in Eccellenza regionale.

La Monteponi di Andrea Marongiu, fresca del quarto posto, piazzamento clamoroso quanto meritato, dopo il disastroso avvio di stagione, raggiunto con una serie di risultati straordinari (40 punti nelle ultime 16 giornate), insegue un altra vittoria, la 14ª stagionale, sul vampo dell’Idolo, ad Arzana.

Il Villamassargia di Giampaolo Murru, ancora scosso dall’incredibile batosta per 8 a 1 subita sette giorni fa dal Sant’Elena, ospita l’Arborea, avversario che ne insidia la quinta posizione. Il Carloforte di Massimo Comparetti, infine, ospita il Sant’Elena con l’unico obiettivo, dopo la retrocessione matematica, di onorare il campionato.

Sugli altri campi, si giocano Villasor-Andromeda e Gonnosfanadiga-Selargius.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, giunto alla 12ª giornata del girone di ritorno, i tre anticipi di ieri hanno registrato tanti goal, ben 14. La capolista Villacidrese è caduta sul campo di uno scatenato Atletico Narcao, da diverse giornate una delle squadre più in forma, con il punteggio di 3 a 2, e rischia di essere scavalcata clamorosamente in vetta alla classifica dalla Freccia Parte Montis di Mogoro, in caso di vittoria di quest’ultima nel match casalingo con la pericolante Isola di Sant’Antioco; il Sadali ha superato con lo stesso punteggio di 3 a 2 l’Atletico Sanluri e la Tharros ha riscattato il pesante ko subito sei giorni prima a San Giovanni Suergiu, superando il Villanovafranca per 3 a 1.
Questo pomeriggio, il Cortoghiana ospita l’Oristanese e vincendo salirebbe a quota 57, scavalcando l’Atletico Narcao (55), a tre sole lunghezze dalla Villacidrese e, eventualmente, qualora la Freccia Parte Montis dovesse vincere, a quattro dalla nuova capolista; la Fermassenti, da parte sua, qualora superasse la Virtus Villamar, si porterebbe a 55 punti. L’Atletico Villaperuccio cercherà di fermare la rincorsa della Gioventù Sportiva Samassi (51).
Chiudono il programma della giornata, le partite Libertas Barumini-Circolo Ricreativo Arborea e Seui Arcueri-Gergei.

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Jack Cooley. Fonte: www.dinamobasket.com .

La Dinamo sul parquet del Mediolanum Forum di Assago, alle 17.00, tenta l’impresa con la capolista Olimpia Milano, nella sfida della 10ª giornata di ritorno. La squadra di Gianmarco Pozzecco arriva a questo appuntamento con il morale alto, per i successi che l’hanno rilanciata nella corsa verso i playoff e per la qualificazione alla semifinale di Fiba Europe Cup, che mercoledì prossimo, 10 aprile, prevede la sfida di andata contro la squadra israeliana dell’Hapoel Holon.

La sfida tra Sassari e Milano non è mai come tutte le altre, nelle ultime stagioni ha pesato tanto sia nella corsa scudetto, sia in quella della Coppa Italia, e la Dinamo ha una tradizione favorevole al Forum, dove più volte ha compiuto l’impresa.

L’Olimpia Milano, dopo la vittoria di Supercoppa e Scudetto nella scorsa stagione, s’è ulteriormente rinforzata per puntare alla conferma dello Scudetto e a tornare protagonista in Euroleague, nella quale però non è riuscita a superare la prima fase, dopo la sconfitta nell’ultima partita con i l’Efes Istanbul.

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A distanza di cinque giorni dalla “sfida impossibile” con la capolista Juventus, il Cagliari torna in campo alla Sardegna Arena alle 15.00, per affrontare la Spal, in uno scontro diretto per la salvezza (dirige Luca Banti di Livorno, assistenti di linea Daniele Bindoni di Venezia e Giacomo Paganessi di Bergamo, quarto ufficiale Ivano Pezzuto di Lecce, addetti al VAR Marco Di Bello di Brindisi ed Alessandro Costanzo di Orvieto.

Rolando Maran recupera Fabrizio Cacciatore, Luca Pellegrini e Ragnar Klavan, ma deve fare a meno di Darijo Srna, squalificato, oltre che di Lucas Castro e Kiril Despodov. Al tecnico della Spal Leonardo Semplici mancherà un uomo fondamentale per i suoi schemi come Manuel Lazzari, protagonista della gara del girone d’andata, ma la sua squadra arriva a Cagliari da tre vittorie consecutive che l’hanno rilanciata in classifica, in piena corsa salvezza, ad un solo punto dal Cagliari.

«Incontriamo una squadra che sta bene, lo dimostra quanto sta raccogliendo, però stiamo bene anche noi – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Al di là del risultato di martedì, stiamo vivendo un momento positivo e dobbiamo portarlo in campo domani. La Spal concede pochi spazi, è una squadra equilibrata che spesso tiene tutti gli uomini dietro la linea della palla. Dovremo avere lucidità, pazienza e tanta carica agonistica, ingredienti fondamentali per una partita come questa.»

«Per noi è una partita importante, non tanto perché è uno scontro diretto ma perché manca poco alla fine del campionato e le gare ora possono avere un peso diverso – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. La nostra classifica cerchiamo di migliorarla ogni settimana, non importa il nome dell’avversario. Dietro stanno correndo tutte, sarà un finale intrigante. Facciamo la corsa su noi stessi, con ottimismo, senza vedere il risultato degli altri. 40 punti? Non ho mai fatto tabelle, vado oltre: dobbiamo cercare di tenere distanti i posti più pericolosi, vediamo quanti ne basteranno – ha concluso Rolando Maran -. Vogliamo comunque arrivare il più in alto possibile.»

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E’ andata in archivio con successo anche la tappa veneta della Carovana dello Sport Integrato, che ha visto coinvolta la comunità di Vigasio (provincia di Verona). Al suo arrivo da Vignola, la comitiva Csen è stata ricevuta in Comune dalle istituzioni locali, capeggiate dal sindaco Eddi Tosi: «Il sentimento preponderante, in questo momento, è l’orgoglio – ha spiegato – avere la Carovana ospite nel mio Comune non ha prezzo. Ringrazio il Csen, perché ha compreso a pieno quanto sia importante il tema dell’inclusione legato alla pratica sportiva». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore dello Sport Diego Campedelli: «Abbiamo messo in campo tutte le nostre forze affinché l’arrivo della Carovana fosse salutato a dovere da tutta la città – ha sottolineato – è stato bello vedere tanta partecipazione da parte dei bambini delle scuole. L’evento ha suscitato grande curiosità in tutta Vigasio, come testimonia anche l’attenta partecipazione da parte del comitato genitori”.

Attiva la partecipazione dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Vigasio, tra gli attori del messaggio d’inclusione sancito dalla Carta dei Valori dello Sport Integrato. Gli studenti veronesi sono stati perfettamente coordinati dal tutor Michele Bonetti: «La Carovana ha segnato un momento di festa oltre che di grande condivisione – ha dichiarato – quando hanno iniziato a lavorare sul progetto sono stati titubanti, poi sono rimasti fortemente colpiti dal tema e hanno fornito un importante contributo».

Parole d’elogio sono arrivate anche da parte di Giacinto Corvaglia, rappresentante del Comitato Regionale Csen: «In primo luogo voglio ringraziare tutti i ragazzi che hanno partecipato – ha detto – la Carovana è un’esperienza unica e porterà con sé per tutta l’Italia un messaggio di grande valore sociale».

«Il passaggio della Carovana ha segnato un momento di scambio e di commozione – ha detto invece Alessandra Malvezzi, presidente ENAIP Veneto – quando si toccano certi valori è impossibile restare indifferenti. Lo sport può valorizzare le differenze e la tappa di Vigasio lo ha dimostrato.»

Importante presenza anche quella di Albino Barresi, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, che ha dichiarato: «Questa iniziativa fa bene alle scuole, ai ragazzi e alle famiglie. Il livello di sensibilità mostrato dalle nuove generazioni ha stupito tutti quanti in positivo, e la partecipazione attiva dei ragazzi di Vigasio ci lascia ben sperare per il futuro di tutta la comunità».

La presenza della Carovana in Veneto è stato prezioso spunto di riflessione anche sul tema dell’insegnamento scolastico. A questo proposito non è mancato l’intervento di Dino Mascalzoni, referente provinciale dei docenti di Educazione Fisica: “La Carta dei Valori dello Sport Integrato rappresenta un bene comune inestimabile”.

Sabato mattina si è passati all’azione, con la partita-esibizione di Football Integrato applaudita da tantissimi ragazzi delle scuole medie ed elementari del veronese. Il match è terminato con il risultato di 9-6 per la squadra blu, e ha vissuto un momento particolarmente toccante quando Filippo Piras, atleta classificato con il numero 2, ha trovato la forza per sollevarsi dalla propria sedia a rotelle, venendo celebrato da tutto il palasport.

Con la tappa di Vigasio termina il viaggio dell’Equipaggio 2, i cui componenti porteranno per sempre con sé il ricco bagaglio di esperienze costruito in questi dieci, preziosissimi giorni. Lo scambio di consegne avvenuto alla stazione di Verona è stato un momento profondamente emozionante tra i componenti dell’equipaggio 2 e dell’equipaggio 3 che prende, da oggi, in carico il timone della Carovana.

Venerdì pomeriggio, nel Palasport di via Alzeri a Vigasio, si è tenuto l’evento di formazione sui temi dello sport integrato.

Il “cambio della guardia” tra secondo e terzo equipaggio coincide con la tappa di Lignano Sabbiadoro (Friuli Venezia Giulia). Già domenica pomeriggio ci sarà l’incontro pubblico al Comune e lunedì mattina, nel palazzetto dello sport comunale, una nuova gara dimostrativa di Football Integrato.

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Nell’ambito della rassegna Carbonia scrive, venerdì 5 aprile, presso il Salone della Società Umanitaria, Ex Dì Fabbrica del Cinema, nell’area della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, è stato presentato il libro di Carlo Panio “Dall’Enel alla Carbosulcis”.

L’appuntamento culturale è stato patrocinato dal comune di Carbonia, dall’associazione Amici della Miniera, dall’associazione Storia e Radici della città di Carbonia, dalla Società Umanitaria e dello S.B.I.S..

I lavori sono stati coordinati dal giornalista di Videolina e La 7 Luca Gentile che ha aperto la serata anticipando il tema e gli interventi della serata, a cura di un vasto partner di relatori. Subito dopo, i saluti da parte della sindaca Paola Massidda che ha parlato dell’importanza di valorizzare il territorio puntando ad una diversificazione del lavoro ma ricordando anche quanto comunque la storia sia maestra di vita.

Alle spalle dei relatori, particolarmente suggestiva la carrellata delle immagini legate alla Grande miniera e alla Carbosulcis, cinquant’anni di lotte operaie, sindacali e politiche, per un progetto minerario su cui si è puntato tanto, tralasciando forse l’eventualità che il panorama potesse cambiare e che la risposta potesse non essere più adeguata alla richiesta di mercato.

Anche l’intervento dell’editore Carlo Delfino ha avvalorato la tesi, ormai più volte presentata, sul fatto che la riconversione dovesse essere fatta anni fa, piuttosto che continuare ad impegnare risorse economiche dettate da scelte politiche che nel tempo si sono poi rivelate non idonee. Basti pensare a quanto la nostra isola potrebbe vivere “alla grande” di bellezza del territorio, di cultura archeologica, di artigianato, di silenzi in luoghi immersi nella natura e di storia fatta di eventi molto lontani nel tempo.

Un libro, quello di Carlo Panio, che denuncia, che racconta, attraverso tanti articoli di giornale, la nascita delle attività estrattive ad opera di minatori che giungevano nel Sulcis da varie parti d’Italia, con la speranza di un lavoro e di una vita migliore per le loro famiglie.

La nascita della città di Carbonia ad opera di Benito Mussoliniche ha dato una casa proprio ai lavoratori impegnati nell’estrazione del carbone che poi si sarebbe rivelato di limitato potere calorifico e qualitativamente inferiore, perché ricco di impurità altamente inquinanti, uscito perdente dalla concorrenza con altri combustibili fossili europei.

La lignite però, di lì a poco, sarebbe stata destinata a diventare il combustibile che avrebbe alimentato il mega impianto da costruire a Porto Vesme. Fame e miseria sembravano arginate da questo grande progetto ed arrivarono gli anni del boom economico, sino al momento in cui scelte politiche intervennero ad interrompere lo sfruttamento delle ultime miniere ancora in attività.

Uno scenario che la cronaca ha raccontato per tutta la sua durata, cinquant’anni di vita di un territorio teatro di speranze puntualmente deluse, di alti e bassi economici che si sono ripercossi nelle vite di tante famiglie.

Ora la necessità di cambiar pelle, di puntare a progetti legati all’innovazione tecnologica ed alla ricerca, nonché al turismo.

Su questo tema hanno puntato il dito i relatori che si sono susseguiti durante la serata: Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della Miniera”; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e Radici della città di Carbonia”; Paolo Serra, direttore della Società Umanitaria; Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna; Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis; Raffaele Cotza, professore di arte mineraria presso l’università di Cagliari; Salvatore Cherchi, coordinatore regionale del Piano Sulcis; Salvatore Benizzi, vicario episcopale per la pastorale del lavoro della diocesi di Iglesias; Enrico Manca, ex presidente ed amministratore delegato della Carbosulcis; Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia e, infine, Roberto Puddu, ex segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente.

Una serata storico-culturale che ha visto una buona partecipazione di pubblico che ha seguito i vari interventi, tutti interessanti e meritevoli di attenzione, che hanno ancora una volta delineato l’importanza di rilanciare quanto prima il territorio, ormai da anni sofferente per una crisi economica grave, dai toni sempre più preoccupanti, che necessita quanto prima di una risoluzione che possa risollevare le sorti di un territorio martoriato per la mancanza di lavoro, a cui si aggiunge un calo demografico non indifferente che va a complicare il quadro generale.

La speranza è che finalmente la situazione migliori e che le nuove generazioni possano continuare a vivere nel luogo dove sono nati e dove le loro famiglie hanno posto le radici, in quel lontano dicembre 1938.

Nadia Pische

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L’Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte, in occasione dei consueti appuntamenti di preambolo, presenta la IV Edizione della manifestazione musicale denominata “Iglesias Guitar Festival”.

Le serate saranno due e si terranno entrambe, a partire dalle ore 20.00 con ingresso libero, nella splendida cornice del Teatro Electra, sito nella centralissima piazza Pichi, nelle date di sabato 6 e domenica 7 aprile.
La prima serata prevede lo spettacolo “Moses quartet”, con Moses, armonica e beatbox, Luca faraone, chitarra e le cantanti Silvia Piras e Sara Bradaschia.

Moses nasce ad Iglesias nel 1988, artista eclettico che ama sperimentare, comporre, improvvisare con diversi strumenti. Il suo percorso lo spinge verso la scelta stilistica dell’armonica beatbox con la quale si afferma in qualità di artista di strada prima in Sardegna e poi a Londra, dove risiede attualmente e dove decide che il suo lavoro sarebbe stato la musica cominciando la sua carriera di artista di strada.

Dopo aver conquistato i quartieri del West End, Moses inizia a farsi conoscere su palchi di celebri Club come il “The Box” di Soho ed il “ROXX”. Continuando a realizzare i propri obbiettivi Moses è riuscito a suscitare l’interesse dell’emittente “London Local” che gli dedicò un servizio televisivo nominandolo “uno dei buskers migliori della città” destando più volte l’attenzione della stampa britannica che ha scritto di lui sul “The Daily Mail” e sul “London’s Evening Standard”.

Pubblica e produce diversi album fino a che, dopo essersi affermato quale uno dei buskers più influenti, riesce a farsi conoscere nel modo più virale possibile: coinvolto, inizialmente a sua insaputa, a partecipare ai provini di Italia’s Got Talent (iscritto da un amico di famiglia), si ritrova a Maggio 2016 vincitore della settima edizione del programma.

Grazie alla visibilità avuta in questi anni di duro lavoro Moses ha avuto la possibilità di suonare in tantissime città e paesi del mondo, tra cui Dubai, Las Vegas, Porto Rico, Bulgaria, Croazia, Egitto, Germania ed è sempre attivo in Italia dove partecipa a numerosi festival e concerti. Nel 2017 Moses e la sua armonica sono arrivati anche al cinema, nel film “Moglie e Marito” regia di Simone Godano, con Pierfrancesco Favino e Katia Smutniak e in un altro grande successo chiamato “Il Permesso” di Claudio Amendola.

Il suo progetto musicale continua a prendere forma e ad evolversi anno dopo anno; ad Iglesias presenterà uno spettacolo Musicale dall’impronta teatrale, in collaborazione con tanti artisti e amici che lo accompagnano in nome della musica e della realizzazione personale e artistica.

Luca Faraone sarà uno di questi artisti che lo accompagneranno ad Iglesias; nato a Cagliari nel 1992, suona fina da piccolissimo ed è stato avviato allo studio della chitarra classica dal 2004, conseguendo il traguardo del “Compimento Medio”, presso il Conservatorio di Trieste, all’età di 12 anni. Ancora quattordicenne, aveva già cominciato a lavorare stabilmente in studio di registrazione come compositore, arrangiatore e session player per dischi e sigle di programmi TV e pubblicità, il tutto affiancato dalla frenetica e continua attività live nel circuito regionale, in qualità di musicista professionista.

Trasferitosi a Londra nel 2012, vanta una florida carriera come session player, collaborando con artisti del calibro di Craig David, Rita Ora, Camila Cabello, Tom Jones, Liam Payne, Blue. È anche attivo come session player in studio, compositore, e arrangiatore. Le sue collaborazioni discografiche includono nomi come Incognito e Tony Momrelle.

La seconda serata del Festival, prevista per il giorno successivo, domenica 7 aprile, si terrà in due tempi: nel primo si esibirà l’artista locale Matteo Orani che proporrà un concerto con la sua chitarra classica, dal titolo semplice, quanto efficace, “Concerto di Chitarra Classica”.

Matteo Orani è nato ad Iglesias nel 1993; si avvicina alla musica e alla chitarra grazie alla famiglia in età infantile suonando come autodidatta per poi iniziare a seguire lezioni da Maestri di chitarra locali, quali Paolo Locci e Gianluca Locci, che lo ispireranno ed incentiveranno a continuare lo studio dello strumento. Ha seguito masterclass di alta formazione musicale in Sardegna con Matteo Mela e a Parigi con Cristian Marcia.

Attualmente frequenta il triennio di chitarra classica del conservatorio di Cagliari col Maestro Cristian Marcia.

Successivamente sarà la volta del Franco Montalbano Trio in “Nel blues dipinto di blues” con lo stesso Montalbano alla chitarra, Mauro Mulas all’organo hammond e tastiere e Giovanni Collu impegnato alla batteria.

Franco Montalbano inizia a suonare la chitarra all’età di nove anni. Nel 1966 entra a far parte del gruppo musicale “I nati stanchi”, con il quale raggiunge un discreto successo in Sardegna diventando il chitarrista più quotato nella scena isolana. Dal 1968 al 1972 lavora su navi da crociera avendo modo di fare esperienze musicali in tutto il mondo. Il maggior successo a livello nazionale lo ha con il “Gruppo 2001”, capitanato da Piero Marras, con il quale incide diversi dischi, suonando in Italia e all’estero, partecipando a shows televisivi e radiofonici.

Nel 1984 fonda la “Franco Montalbano Blues Band” ancor oggi uno dei gruppi di maggior successo dell’isola. Franco Montalbano nel 2018 ha suonato negli Stati Uniti dove si è esibito con la “Big Band” di Paolo Nonnis, suo carissimo amico d’infanzia.

Col passare degli anni il suo indiscusso successo è dovuto alla poliedricità delle sue interpretazioni musicali abbracciando diversi generi musicali dal Blues, al Folk, al Rock, Jazz, Italiana anni ’60 e Latino americano. Vanta collaborazioni musicali con: Edoardo Vianello, Don Cherry, Mauro Caprari, Paolo Nonnis, Mario Fabiani, Gianni Morandi e tanti altri.

Ad Iglesias, con il suo trio, proporrà una carrellata di grandi successi internazionali (Clapton, Hendrix, Winwood …) rivisti e reinterpretati in chiave Blues.