24 July, 2024
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La scorsa notte, i carabinieri della stazione di San Bartolomeo della compagnia di Cagliari hanno arrestato due cagliaritani classe 1981 e 1978 presso il quartiere Sant’Elia, per il reato di traffico di sostanze stupefacenti. Intorno alle 22.00, i carabinieri hanno osservato i due giovani cedere a diversi soggetti, datisi immediatamente alla fuga prima dell’intervento dei militari, quantità imprecisate di stupefacenti. Colti di sorpresa e sottoposti a perquisizione, sono state rinvenute nella loro disponibilità oltre 70 dosi di cocaina ed eroina nonché oltre 200 € in contanti, provento dell’attività di spaccio. Arrestati, sono stati tradotti, uno agli arresti domiciliari e l’altro presso le camere di sicurezza del comando provinciale carabinieri, in attesa del rito direttissimo.

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Tra i tanti consiglieri regionali esordienti, stamane sui banchi dell’Aula di via Roma c’erano i due eletti nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, Fabio Usai del Partito Sardo d’Azione (eletto con 3.354 voti) e Michele Ennas della Lega (eletto con 876 voti), e Carla Cuccu, iglesiente (eletta nella lista del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione di Cagliari, con 1.082 voti).

Al termine della seduta, li abbiamo intervistati.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219041083445944/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219041130247114/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219041172928181/

 

 

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Il sindaco di Masainas, Ivo Melis, ha scritto una lettera aperta ai consiglieri della XVI Legislatura del Consiglio Regionale della Sardegna, nella quale esprime la necessità di modificare l’attuale legge elettorale che non tutela in egual misura tutti i territori della Sardegna, come è emerso in maniera clamorosa alle ultime elezioni regionali che hanno visto la circoscrizione di Carbonia Iglesias eleggere solo due consiglieri, per effetto del computo dei resti su base regionale, a fronte dei quattro previsti.

Di seguito, il testo integrale. 

Pregiatissimi onorevoli,

in vista dell’insediamento del nuovo Consiglio Regionale, nel farVi i miei migliori auguri di buon lavoro, mi rivolgo altresì a Voi, da sindaco e da cittadino sardo, ritenendo doveroso fare una riflessione urgente sugli esiti che questa tornata elettorale ha consegnato alla Sardegna.

Amministro un paese di 1.300 abitanti in un territorio, quello del Sulcis, che come noto, da anni attraversa rilevanti difficoltà economiche e sociali. Per questo motivo, trovo particolarmente iniquo e sfavorevole che il quadro degli eletti veda un numero eccessivamente esiguo di rappresentanti del nostro e degli altri collegi elettorali minori.

Infatti, a fronte dei quattro consiglieri regionali che teoricamente sarebbero dovuti essere eletti, dopo l’applicazione dei meccanismi previsti dalla legge regionale statutaria n. 1 del 2013, sono stati legittimamente proclamati solo due consiglieri. Stesso destino per i collegi dell’Ogliastra, del Medio Campidano e di Nuoro, che a dire il vero, già nella scorsa legislatura erano sottorappresentati.

Il risultato pratico è evidentemente quello di danneggiare proprio i territori più spopolati, marginali e in situazione di difficoltà, quei territori che proprio più di altri avrebbero bisogno di far sentire la loro voce.

Questa legge elettorale se per un verso ha il vantaggio di fornire adeguata sicurezza in tema di stabilità di governo, per contro presenta meccanismi che non premiano né i candidati più votati e né, appunto, la rappresentatività dei territori.

Ritengo (e credo che in questo molti altri amministratori si trovino in accordo con la presente riflessione) che sia necessario e urgente ripensare a una norma che permetta sì la governabilità, ma che si ispiri a principi maggiormente democratici, in quanto attualmente la volontà degli elettori parrebbe essere parzialmente disattesa. Sarebbe quanto mai opportuno ripensare a un metodo di calcolo basato su collegi più omogenei dai quali eleggere lo stesso numero di rappresentanti (pare infatti abbastanza sproporzionato paragonare la forza di collegi che possono eleggere 20 o più consiglieri e altri che ne possono leggere solo 2). In ultimo, si rileva l’ulteriore squilibrio rappresentato dal numero di voti sufficienti per l’elezione, che premiano candidati con il risultato di poco più di 600 voti e svantaggiano, a causa del metodo dei quozienti, candidati che ne hanno ottenuto quasi 3.000.

Chiedo pertanto a Voi, membri dell’Assemblea legislativa sarda, di porre come punto all’ordine del giorno nei lavori d’aula la modifica della legge elettorale e di arrivare alla giusta sintesi che riporti finalmente una rappresentatività più equa del popolo sardo.  

Ivo Melis

Sindaco di Masainas

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«Oggi è decisamente una data storica per il Movimento Cinque Stelle che, per la prima volta in Sardegna, entra in Consiglio regionale. Traguardo reso ancora più importante dal fatto che il Movimento oggi è rappresentato sui banchi dell’Aula nel rispetto di una perfetta parità di genere, con tre uomini e tre donne.»

Una data storica, evidenzia il gruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, che però coincide anche con l’evidente «spaccatura che emerge chiaramente all’interno della maggioranza: su 12 assessori ne sono stati nominati solo 5 ma soprattutto, dopo ben tre votazioni, non è stato ancora nominato il presidente del Consiglio regionale. Il sintomo è chiaro: Forza Italia e Lega non trovano l’accordo».

Il tutto si riflette sulle attività del Consiglio: «Noi del Movimento Cinque Stelle non vediamo l’ora di iniziare a lavorare – afferma la capo gruppo Desirè Manca -. Ma la situazione interna alla maggioranza rappresenta già un ostacolo a tutte le proposte che abbiamo già pronte e pronte ad essere presentate in Consiglio regionale. Situazione che va risolta al più presto, perché l’unico obiettivo deve essere lavorare per i cittadini dell’intera Sardegna».

 

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Al termine della seduta d’insediamento del Consiglio regionale, i consiglieri della coalizione di centrosinistra hanno tenuto una conferenza stampa, nel corso della quale hanno attaccato pesantemente la maggioranza di centrodestra.

«Dopo una campagna elettorale piena di annunci e propaganda, il centrodestra presenta una Giunta dimezzata che non rispetta nemmeno la rappresentanza di genere: esattamente il contrario di ciò che serve alla Sardegna – ha detto Massimo Zedda – avevamo detto fin dall’inizio che questa maggioranza egemonizzata dalla Lega è eterodiretta, espressione di interessi che sono al di fuori della Sardegna e questo rappresenta un pericolo.»

«Il centrodestra ha cominciato malissimo – ha osservato l’ex presidente del Consiglio Gianfranco Ganau – costringendo la Sardegna ad aspettare ancora, e chissà fino a quando, un governo in grado di governare ed un Consiglio in grado di lavorare. Va sottolineata in negativo anche l’incapacità di esprimere un presidente, una falsa partenza che non ha precedenti nella storia autonomistica.»

Per Daniele Cocco «dalla propaganda del tutto e subito si è arrivati ad una battuta d’arresto preoccupante per la Sardegna e per i principali problemi che è chiamata ad affrontare subito, a cominciare dalla vertenza sugli accantonamenti ed i 285 milioni che ci deve lo Stato».

Francesco Agus ha messo in evidenza il contrasto enorme fra le «dichiarazioni di una maggioranza dove tutto doveva sempre filare liscio ed una figuraccia che, probabilmente, non ha precedenti in tutte le Regioni d’Italia». Eugenio Lai, sulla composizione incompleta della Giunta, ha affermato che «o il governatore Solinas è un superuomo che regge cinque assessorati sulle spalle o siamo di fronte, e questa è la verità, ad una furiosa lotta di potere, sulla spalle di una Sardegna che continua a soffrire moltissimo, come dimostrano gli scioperi dei lavoratori Aras ed Aias».

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Che impatto avranno le forze euroscettiche sul prossimo Parlamento europeo? Che maggioranza uscirà dalle urne e come le fake news sapranno e potranno incidere sul risultato elettorale? Di questo si parlerà all’incontro-dibattito organizzato il 5 aprile da Parlamento europeo e Commissione europea al Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia.

Le elezioni europee del prossimo 23-26 maggio sono probabilmente le più importanti dal 1979 a oggi. Per la prima volta, in gioco c’è la stessa idea di Europa e di Unione europea per come la conosciamo. Quanto forte sarà l’avanzata dei partiti euroscettici? Quali i possibili equilibri del futuro Parlamento europeo in base ai dati attualmente disponibili? Come si prefigura e quando verrà nominata la prossima Commissione europea? Che ruolo possono giocare i social network per dare un’informazione il più possibile corretta e scevra da fake news? E cosa può fare ognuno di noi, semplici cittadini, per promuovere la partecipazione democratica alle prossime elezioni europee?

A 50 giorni dall’appuntamento elettorale l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizzano un panel di discussione nell’ambito della campagna Stavoltavoto.eu, rivolta a incoraggiare la partecipazione al voto soprattutto fra gli elettori più giovani, quelli comunque chiamati a costruire l’Europa del futuro.L’evento si terrà venerdì 5 aprile, dalle 17.00 alle 18.00, nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni.

Valeria Fiore, responsabile dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, Philipp Schulmeister, capo della Public Opinion Monitoring Unit del Parlamento europeo, e Beatrice Covassi, Rappresentante della Commissione europea in Italia, discuteranno con Laura Bononcini di Facebook in un incontro moderato da David Parenzo. All’evento parteciperà anche il caporedattore di Europhonica Andrea Fioravanti, che farà il punto sui prossimi progetti del network radiofonico, ed alcuni giovani del NID, il Nuovo Istituto di Design di Perugia, testimonial della campagna Stavoltavoto.eu .

Con Stavoltavoto.eu , il Parlamento europeo ha deciso di puntare sui giovani chiedendo loro di trasformarsi in ‘attivisti’ del voto. L’obiettivo di ognuno di questi volontari è quello di convincere più persone possibile a recarsi alle urne a maggio, il tutto organizzando eventi, aperitivi o creando grafiche ed oggetti proprio con l’obiettivo di incentivare la partecipazione, come fanno i giovani del NID di Perugia.

Partecipano all’incontro

  • Valeria Fiore – Parlamento europeo, Capo Ufficio in Italia
  • Philipp Shulmeister – Parlamento europeo, Capo Public Opinion Monitoring Unit
  • Beatrice Covassi – Commissione europea, Rappresentante in Italia
  • Laura Bononcini – Facebook, Public Policy Director per il Sud Europa
  • Andrea Fioravanti, Europhonica, Caporedattore
  • David Parenzo, giornalista e conduttore radiotelevisivo
  • Massimiliano Rrapaj, Sofia Marini, Ferri Francesco, Daniele Buratti, Studenti del NID di Perugia.

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I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cagliari, ieri pomeriggio hanno arrestato per i reati di traffico di sostanze stupefacenti nonché porto di armi ed oggetti atti ad offendere, un giovane cagliaritano classe 1989, invalido, incensurato. Verosimilmente credendo di non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, il giovane, a bordo del suo triciclo elettrico, al quale aveva poco prima accuratamente vincolato la propria carrozzina, mentre percorreva via Tevere è stato intercettato da un equipaggio della sezione radiomobile che, incuriosito dal suo atteggiamento, ha proceduto al suo controllo, durante il quale il ragazzo appariva particolarmente nervoso.  Nel corso delle successive perquisizioni personale e domiciliare, sono stati rinvenuti nella sua disponibilità due coltelli, due panetti di hashish, 12 dosi di hashish pronte per lo spaccio (per un peso complessivo di stupefacente di circa 130gr), materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione. Quanto rinvenuto è stato sequestrato ed il soggetto sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione sino alla celebrazione del rito direttissimo.

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“Dall’ENEL alla CARBOSULCIS”, cinquant’anni di lotte operaie sindacali e politiche per un progetto minerario tradito o inattuabile. E’ il nuovo libro di Carlo Panio, 40 anni, laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Sassari, passionato di storia mineraria della Sardegna.  Carlo Delfino Editore.

Il libro verrà presentato venerdì 5 aprile, alle 17.00, presso il salone della Società Umanitaria Ex-Dì Fabbrica del Cinema, nell’area della Grande Miniera di Serbariu, nell’ambito della rassegna “Carbonia Scrive“.

Dopo il saluto del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, sono previsti gli interventi di Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della Miniera” di Carbonia; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e Radici della Città di Carbonia“; Paolo Serra, direttore del Centro Servizi Culturali della società Umanitaria di Carbionia; Alberto Scanu, presidente della Confindustria Sardegna; Antonio Martini, amministratore unico della Carbosulcis; Raffaele Cotza, già professore di Arte Mineraria presso l’Università di Cagliari; Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis; Salvatore Benizzi, vicario episcopale per la Pastorale del Lavoro della Diocesi di Iglesias; Enrico Manca, già presidente ed amministratore delegato della Carvosulcis; Sabriba Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia; Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna.

Coordinerà i lavori Luca Gentile, giornalista di Videolina e La7 che curerà anche le conclusioni, con l’autore Carlo Panio.

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I carabinieri della Compagnia di Iglesias nella tarda serata di ieri, mercoledì 3 aprile, hanno arrestato un minorenne, deferito un maggiorenne e segnalato come assuntore un altro minorenne, tutti coinvolti in una vicenda di spaccio di droga. Sono stati i militari della stazione di Decimomannu ad attuare un servizio antidroga in quella via Tevere: il primo passo è stato il controllo di un acquirente, un minorenne incensurato del luogo, che aveva appena acquistato una dose di hashish. Il passo successivo è stata la perquisizione a casa dello spacciatore, maggiorenne di Decimomannu, dove i carabinieri hanno rinvenuto circa 10 dosi di marijuana; avendo però l’acquirente comprato hashish, i militari hanno esteso i controlli ad un terzo giovane, minorenne, che si aggirava sospettosamente in quella via Tevere.

Al termine della perquisizione, i militari hanno rinvenuto numerose dosi di hashish, ma soprattutto la somma contante di circa 750 €, non giustificabile altrimenti se non con l’attività di spaccio.

Al termine delle operazioni, sono stati sequestrati circa 20 grammi di stupefacente ed i contanti verosimilmente provento di spaccio; il minorenne che è stato accertato aver ceduto la dose è stato accompagnato presso l’abitazione a seguito di flagranza (arresto domiciliare per minorenni), il maggiorenne deferito in stato di libertà, mentre l’assuntore è stato segnalato in Prefettura per i provvedimenti di competenza.

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Il Parlamento europeo ha approvato il primo piano di gestione delle opportunità di pesca e di gestione degli stock nel Mediterraneo occidentale per le specie demersali.

Il nuovo piano che copre gli stock ittici demersali, come i gamberetti e gli scampi, mira a garantire il loro sfruttamento, pur mantenendone la capacità riproduttiva. Il piano dovrà essere valutato dopo i primi 5 anni e, successivamente, ogni 3 anni.

Il testo, già concordato in via informale con i ministri UE, è stato approvato con 461 voti favorevoli, 62 contrari e 101 astensioni.

Nel primo anno di attuazione del piano (2020), la capacità di pesca massima consentita sarà ridotta del 10% rispetto ai giorni di pesca autorizzati tra il 2012 e il 2017. Nei successivi quattro anni la capacità massima sarà ulteriormente ridotta del 30%.

Nel testo si richiede inoltre d’emendare il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), per permettere di sostenere finanziariamente le aziende di pesca che dovranno cessare le attività, in seguito alle nuove norme.

Le norme concordate:

  • si applicheranno alla pesca commerciale, a quella ricreativa e al pesce catturato involontariamente (stock da cattura accessoria);
  • implementeranno i regimi di cogestione di pesca tra Stati membri, pescatori e altre parti interessate;
  • faciliteranno l’attuazione dell’obbligo di sbarco;
  • limiteranno le attività di pesca ricreativa quando il loro impatto sulla mortalità per pesca è troppo elevato;
  • limiteranno la pesca a un massimo di 15 ore per giorno di pesca (o 18 ore, tenendo conto del tempo di transito tra il porto e la zona di pesca).

Sarà vietato utilizzare reti da traino entro le 6 miglia nautiche dalla costa, ad eccezione delle zone a più di 100 metri di profondità dell’isobata, per tre mesi all’anno. Ogni Stato membro determinerà i tre mesi di chiusura annuale, sulla base dei migliori pareri scientifici disponibili così da garantire una riduzione di almeno il 20% delle catture di novellame di nasello.

Dopo l’adozione definitiva da parte del Consiglio, le nuove norme si applicheranno il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (fine 2019).