24 July, 2024
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Pochi posti disponibili negli asili nido, per lo più offerti da strutture private, e costi che lievitano considerevolmente per le famiglie che hanno bisogno di sistemare i loro bambini (+43% in tre anni). Pur collocandosi in buona posizione rispetto alle altre regioni italiane, la Sardegna non raggiunge gli standard richiesti dall’Europa per i servizi per l’infanzia. E questa carenza di servizi fondamentali per dare una mano alle famiglie, unita all’alto tasso di disoccupazione soprattutto femminile, è una delle principali cause dello slittamento dei progetti di genitorialità delle giovani coppie.

E’ la fotografia fornita da un recente report del centro studi della Cna Sardegna sui servizi per l’infanzia in Sardegna.

Nell’anno scolastico 2016/2017 -evidenzia la ricerca dell’associazione artigiana – sono stati censiti nella nostra regione 386 servizi socio-educativi per l’infanzia, per una offerta complessiva di 9.613 posti, il 58,8% dei quali in strutture private. Con 8.699 posti, gli asili nido costituiscono il 90,5% dell’offerta complessiva, mentre i servizi integrativi (914 posti autorizzati, in netta prevalenza spazi gioco) contribuiscono per il 9,5%.

La dotazione complessiva della Sardegna è di 28,8 posti per 100 bambini di età compresa tra 0 e 2 anni,  superiore al valore medio nazionale (24,0) ma ancora inferiore alla dotazione standard prevista nel Consiglio europeo di Barcellona (2002), che fissava come traguardo per gli stati membri di giungere ad un’offerta pari ad un terzo della domanda potenziale (33 posti ogni cento bambini), quota oggi superata solo da Valle d’Aosta (44,7), Umbria (41), Emilia Romagna (37,1) e Toscana (35,2).

La ricerca della Cna Sardegna rileva che l’aspetto peculiare della nostra regione è la netta prevalenza dell’offerta privata su quella pubblica: 5.654 posti in strutture private, pari al 58,8% dell’offerta complessiva, una quota notevolmente superiore a quella delle regioni settentrionali (46,9%), ma anche al dato nazionale (48,7) e a quello del Mezzogiorno (52,2%).

L’ammontare della spesa complessiva per l’anno scolastico 2016/2017 è stata pari a 21,6 milioni di euro, in netta riduzione rispetto ai livelli del 2012/2013 (-19,2%): questa riduzione ha però riguardato soltanto la componente pubblica (-23,7%), mentre l’ammontare del contributo delle famiglie ha registrato un netto aumento (+9,2%).

La quota di partecipazione delle famiglie, quindi, è passata dal 13,6% al 18,3% della spesa complessiva, registrando un allineamento alla media nazionale, rimasta ferma al 19,3%.

La spesa pubblica media per bambino è passata dai 5.400 euro l’anno del 2012/13, ai 5.715 euro del 2016/17 (+5,8%), ma come detto ad aumentare è stata la spesa sostenuta dalle famiglie: da 733 euro a 1.048 (+43%).

Questo aumento è probabilmente una delle principali cause del considerevole calo degli iscritti che nel periodo in esame si sono ridotti di quasi un quarto (-23,7%), a fronte di un calo meno marcato della domanda potenziale (i bambini di età compresa tra 0 e 2 anni sono diminuiti del -14,3%). Sebbene la spesa sostenuta dalle famiglie sarde resti ancora pari al 70% del valore nazionale (1.048 euro per bambino in Sardegna contro i 1.487 euro dell’Italia), in rapporto al livello dei redditi il carico sostenuto si è allineato, con una incidenza sul reddito medio familiare pari al 4,3% in Sardegna e al 4,8% in Italia.

«La sotto-dotazione di servizi per la prima infanzia, per la loro fondamentale funzione di sostegno alla genitorialità, assume in Sardegna un significato particolare – evidenziano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna -. Se da un lato un tasso di attività femminile del 53,1% evidenzia la scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro (la media delle regioni settentrionali è del 64,8%), dall’altro gli indicatori demografici mettono in risalto una situazione divenuta ormai critica sul piano della natalità.»

Con un quoziente di natalità di 6 nati per mille abitanti – rileva infatti il report – nel 2018 la Sardegna si è qualificata, insieme alla Liguria come la regione meno prolifica d’Italia, con un bilancio naturale che vede ormai il numero di morti nettamente superiore a quello dei nati (-4,2 per mille abitanti). Altrettanto evidente il divario in termini di fecondità: con un valore medio di 1,06 figli per donna, infatti, la nostra regione detiene il primato negativo tra le regioni italiane, consolidando uno squilibrio generazionale che ormai conta oltre 211 anziani (65 anni e più) ogni 100 giovani minori di 15 anni (il valore più rilevante dopo la Liguria, 255, Friuli e Molise, 217). L’età media al parto delle donne sarde è di 32,5 anni, il valore più alto insieme a Basilicata, Molise e Lazio. Visti questi numeri, concludono Piras e Porcu, «senza dubbio le scarse opportunità di inserimento lavorativo, associate ad una offerta socio-educativa carente e troppo costosa, sono tra le principali cause dello slittamento dei progetti di genitorialità delle giovani coppie».

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Cos’è l’invecchiamento attivo? Come cambia la terza età? Qual è il rapporto con le nuove generazioni? Sono questi alcuni dei quesiti, al centro dell’incontro formativo dal titolo “Diversamente giovani. Il metodo dell’invecchiamento attivo attraverso il dialogo con le nuove generazioni”, su cui si dialogherà questo venerdì 5 aprile, dalle ore 9.00, presso l’aula magna del liceo linguistico “Eleonora d’Arborea” di Cagliari. L’iniziativa sociale, organizzata da Anteas Amica Aps di Cagliari (associazione nazionale tutte età per la solidarietà) in partnership con associazioni di terzo settore, ha come obiettivo quello di creare un momento di informazione, dialogo e confronto tra i giovani studenti e le persone anziane  sui temi sull’anzianità e vecchiaia oggi. Il convegno, moderato dalla giornalista Marinella Arcidiacono, vedrà la presenza di diverse figure professionali che argomenteranno sui temi proposti.

«Riteniamo sia utile e necessario far incontrare le nuove generazioni con gli anziani – dice Francesco Carta, presidente Anteas Amica Aps -. Attraverso inediti format di comunicazione, è possibile far incontrare generazioni che rischiano di parlare lingue diverse e far diventare l’invecchiamento attivo protagonista di un’innovazione che pone le basi sui valori della solidarietà e la relazionalità.»

All’incontro, prenderanno parte gli studenti delle quinte classi.

«Credo nell’importanza di questo tipo incontri – spiega Giuliano Marcheselli, dirigente scolastico della scuola ospitante – il fatto di parlare di problemi attivi e una opportunità per i nostri ragazzi sia da un punto di vista informativo, umano e sia lavorativo perché alcuni di loro in futuro potrebbero essere operatori sanitari.»

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Si è svolto oggi il primo incontro tra il segretario regionale del Partito Democratico Emanuele Cani, gli otto nuovi consiglieri regionali ed il vice segretario Franco Sabatini. Nel corso della riunione, è stata rimarcata quella che sarà una costante di questo percorso politico istituzionale, una grande sinergia tra il Partito Democratico ed il gruppo presente nel nuovo Consiglio regionale. Inoltre, sono state poste le basi per affrontare il percorso che dovrà essere intrapreso nel corso di questa nuova legislatura, cono particolare risalto ed attenzione alle problematiche della Sardegna e dei sardi.

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Il Centro culturale di Sennori si trasforma in un cinematografo per offrire lo spettacolo del grande schermo alle famiglie sennoresi. Venerdì 5 aprile parte la rassegna Cinefamiglie, organizzata dall’associazione di produzione “Feste in Festa”, in collaborazione con l’assessorato della Cultura del Comune. Quattro serate che offriranno agli spettatori i grandi titoli appena dismessi dal circuito della prima visione nazionale. La formula prevede che una tessera annuale associativa dal costo di 5 euro per gli adulti e 3 euro per i bambini e ragazzi fino a 14 anni, che dà diritto all’ingresso gratuito per un anno, dal momento della sottoscrizione, a tutte le proiezioni. La manifestazione in accordo con i dirigenti scolastici, prevede anche un progetto scuole dedicato espressamente alle classi elementari e medie del comprensorio di Sennori. Per quanto riguarda gli appuntamenti pomeridiani saranno il 5, 17, 23 aprile e 3 maggio alle ore 17. La manifestazione prevede anche degli appuntamenti serali “Cineaperitivi” abbinati a degustazioni eno-gastronomiche per un pubblico più adulto, che si svolgeranno presso la biblioteca Comunale nei giorni 10, 21 e 31 maggio 2019 alle ore 20.00.

«Le iniziative proseguiranno anche d’estate, con il cinema all’aperto nei vari quartieri del paese – spiega l’assessora Elena Cornalis -. Il cinema è un importante vettore socio culturale e siamo ben felici di poter fare le proiezioni per i nostri concittadini

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Ripetendo la piacevole esperienza dello scorso anno, venerdì 5 aprile 2019 la Prometeo AITF ODV organizzerà un nuovo incontro al Liceo scientifico “Pitagora” di Selargius, nell’ambito del proprio progetto di sensibilizzazione “Sardegna – Un dono per la vita 2019”, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna e dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro (L.R. n. 13/1991, art. 72).

L’incontro avrà inizio alle ore 11.15, con un filmato a tema cui seguirà un dibattito tra studenti, docenti e operatori sanitari. A illustrare il processo che dalla donazione porta al trapianto, anche rispondendo a quesiti del pubblico, saranno, in particolare, la dott.ssa Francesca Zorcolo, vicecoordinatrice del Centro regionale trapianti (CRT), la dott.ssa Fabrizia Salvago, psicologa dell’ospedale “G. Brotzu” di Cagliari, il dott. Maurizio Sini, rianimatore della Cardioanestesia del “G. Brotzu”, e il dott. Stefano Dedola, chirurgo con esperienza nel follow up dei trapiantati di fegato e pancreas al “G. Brotzu”. Interverranno, inoltre, alcuni trapiantati della Prometeo per raccontare la propria esperienza di rinascita.

 

 

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Enel X Mobility, la Società del Gruppo Enel dedicata a prodotti innovativi e soluzioni digitali che promuove la mobilità elettrica in un’ottica di sostenibilità ambientale, ha firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Sant’Antioco per installare dieci infrastrutture di ricarica (IDR) per veicoli elettrici nel territorio comunale.

Le dieci IDR che saranno installate sono della nuova tipologia JuicePole dall’esclusivo design, ognuna dotata di due prese trifase per consentire la ricarica di due veicoli in contemporanea con una potenza complessiva a pieno carico di 44 kW e sono idonee alla ricarica di tutti i tipi di veicoli elettrici senza vincoli di operatore; i tempi per una ricarica completa variano tra 1 e 2 ore a seconda del veicolo e dello stato della batteria.

Il protocollo d’intesa, i cui aspetti commerciali e tecnici sono stati gestiti rispettivamente dal key account manager Milena Manis e dal tecnico direzione lavori Enrico Malduca per Enel X Mobility e dal responsabile Tecnico Paolo Pinna per il comune di Sant’Antioco, prevede che quattro IDR saranno installate nel Piazzale Pertini, due nel piazzale antistante il Lungomare C. Colombo, due in località Maladroxia e altre due in prossimità del posteggio antistante il Museo nei pressi della via Insula Plumbaria.

Non vi sarà alcun costo per i cittadini di Sant’Antioco, Enel X Mobility si farà infatti carico di tutti gli oneri connessi alla fornitura e posa delle stazioni di ricarica, inclusi i progetti, le autorizzazioni necessarie, la realizzazione della segnaletica orizzontale e la manutenzione della rete per un periodo di 8 anni al termine del quale, salvo diversa volontà delle parti, Enel X Mobility rimuoverà le stazioni di ricarica ripristinando lo stato originario dei luoghi.

«Per Sant’Antioco – commenta il sindaco Ignazio Locci – la mobilità elettrica rappresenta una grande opportunità che, oltre ai vantaggi di natura ambientale, ci consentirà di intercettare un turismo sostenibile e a impatto zero: le statistiche, infatti, ci dicono che in futuro sempre più cittadini sceglieranno questi mezzi. La sottoscrizione del protocollo, dunque, è un traguardo importante: consentirà alla nostra città di entrare nel piano nazionale della mobilità elettrica.»

«Siamo lieti che il Comune di Sant’Antioco abbia aderito con interesse alla nostra proposta – ha dichiarato Carlo Dessì, responsabile Zona Sardegna di Enel X -. Il piano Italia di Enel X, che prevede la realizzazione di una rete di stazioni di ricarica su tutto il territorio nazionale, ad oggi conta in Sardegna circa 130 infrastrutture installate, parte delle quali già operative. Sant’Antioco rappresenta un’importante realtà sia per la sua vocazione turistica che per la posizione strategica nel sud Sardegna.»

 

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Ieri pomeriggio i carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Cagliari hanno arrestato per i reati di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale un cagliaritano classe 1980, residente in via Seruci. I carabinieri, intorno alle 18.00, mentre transitavano nei pressi di via Quirra, impegnati in un ordinario servizio di pattuglia, hanno notato improvvisamente l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per numerose vicende pregresse connesse al traffico di sostanze stupefacenti, che al loro indirizzo iniziava ad urlare proferendo frasi oltraggiose. Pertanto, hanno proceduto all’identificazione del soggetto che, già in evidente stato di alterazione verosimilmente dovuta all’assunzione di stupefacenti, inveiva e aggrediva i carabinieri. Con l’intento di condurlo in caserma per ulteriori accertamenti, l’uomo ha dato in escandescenza ed ha costretto i militari all’ammanettamento, fasi durante le quali l’uomo ha colpito violentemente uno dei militari. Immediatamente tradotto presso gli uffici del comando provinciale, è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza del comando provinciale dei carabinieri, in attesa della celebrazione del rito direttissimo tenutosi nella mattinata odierna. L’arresto è stato convalidato. Termini a difesa il 26 aprile, nessuna misura cautelare.

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Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, in predicato di entrare a far parte della nuova Giunta regionale che presterà giuramento domani mattina nella riunione di insediamento del Consiglio regionale della XVI legislatura, ha deciso di rinunciare al nuovo prestigioso incarico e di continuare a guidare il proprio Comune. Ignazio Locci, dimessosi nel 2017 dalla carica di vicepresidente del Consiglio regionale della XV legislatura dopo l’elezione a sindaco, ha annunciato la sua decisione con un comunicato diffuso pochi minuti fa, che riportiamo integralmente.

«Credo fermamente nel progetto politico di Christian Solinas e della coalizione di centrodestra che lo sostiene. Sono e sarò al fianco di Sardegna20Venti e della maggioranza che amministrerà la Sardegna per i prossimi cinque anni. Ma io, seppur lusingato dall’essere stato indicato tra gli assessori della Giunta Solinas in quota Sardegna20Venti, scelgo di portare avanti il mio impegno politico a Sant’Antioco, nella mia città, nel rispetto del mandato consegnatomi dagli elettori quasi due anni fa. Il bene di Sant’Antioco è e sarà sempre il faro che guida la mia azione politica. Tutte le decisioni che ho assunto fino a oggi sono state dettate dalla necessità di garantire alla mia città una solidità politica e una concretezza capaci di assicurare sviluppo economico e sociale. Questi presupposti hanno dettato le mie decisioni quasi due anni fa, quando ho preferito abbandonare il Consiglio regionale per candidarmi alla carica di sindaco di Sant’Antioco. Gli stessi presupposti sono ancora qui, fermi, a guidare la mia coscienza.

Ho, dunque, deciso di rinunciare a un così prestigioso incarico, per dare continuità ai progetti in poco tempo avviati dall’Amministrazione comunale che mi onoro di guidare. Sono consapevole che la politica, intesa come impegno e lavoro al servizio della comunità, la si possa fare a qualsiasi livello delle istituzioni, dal Consiglio alla Giunta regionale, dallo scranno del primo cittadino a quello di Consigliere comunale. In ragione di ciò e, appunto, del fatto che fare politica significhi passione e dedizione indipendentemente dal ruolo ricoperto, essere nella rosa degli assessori ha rappresentato per me una “chiamata per la Sardegna”. Ma ho scelto di continuare a dare il massimo a Sant’Antioco, ho scelto di fare politica dal Municipio: abbiamo ancora tanto da fare e da dare alla nostra città. Il nostro gruppo consiliare è forte, compatto, competente: anche senza il Sindaco, questo sarebbe bastato per garantire continuità politica al nostro programma di governo. Ma in questo momento sono sicuro sia necessario restare qui, a Sant’Antioco, per dare il mio contributo in qualità di Sindaco. Questo è ciò che conta. E non sono disposto a sacrificarlo.

Un augurio speciale, infine, al Presidente Solinas, alla nuova Giunta e a tutto il Consiglio regionale.»

Ignazio Locci

Sindaco del comune di Sant’Antioco

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È uno degli ospiti più attesi della seconda edizione di JazzAlguer, la rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione Bayou Club-Events con la direzione artistica di Paolo Fresu: il fisarmonicista francese Richard Galliano è il protagonista del sesto concerto in cartellone, venerdì 12 aprile nella Chiesa di San Michele. La serata, con inizio alle 21.00, è ad ingresso libero, ma in previsione di una folta presenza di pubblico, e data la limitata capienza dello spazio, gli spettatori sono invitati a dotarsi degli appositi biglietti gratuiti che si potranno ritirare questo sabato (6 aprile), a Lo Quarter, in Largo San Francesco, dalle ore 18.00 alle 19.00. I biglietti possono essere anche prenotati inviando una mail, sempre a partire dalle 18.00 di sabato, all’indirizzo ticket@jazzalguer.it.
Virtuoso della fisarmonica e del bandoneon, Richard Galliano spazia su tutto il fronte della musica, dalla classica al jazz. Classe 1950, unico fisarmonicista a registrare per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon, questo francese di origini italiane conta più di cinquanta album a suo nome e cn tanti artisti di fama. Lungo e variegato l’elenco dei musicisti con cui ha avuto modo di lavorare: tra i tanti, Chet Baker, Ron Carter, Wynton Marsalis, Charlie Haden, Gary Burton, Paolo Fresu, Charles Aznavour, Serge Gainsbourg, Claude Nougaro. Tanti anche gli allori raccolti negli anni da Richard Galliano, un artista che è stato capace di rinnovare l’immagine di uno strumento come la fisarmonica, considerato sorpassato e destinato solo alle sale da ballo del sabato sera, spaziando tra molteplici stili musicali, flirtando con la salsa, fondendosi con il tango, senza però mai perdere la sua anima, profondamente ancorata alle sue radici italo-francesi.

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Domani, 4 aprile 2019, prenderà il via la sedicesima legislatura del Consiglio regionale. Convocata dal presidente della Regione Christian Solinas con un decreto firmato lo scorso 28 marzo, la prima seduta è prevista alle 10,30, nella sede istituzionale di via Roma, a Cagliari.

Il consigliere più anziano di età, Giorgio Oppi,  aprirà i lavori dell’assemblea, mentre le funzioni dei segretari saranno svolte dai quattro consiglieri più giovani. L’ordine del giorno prevede la costituzione dell’ufficio di Presidenza provvisorio e le comunicazioni del Presidente provvisorio del Consiglio regionale, nonché il giuramento dei consiglieri e le comunicazioni del presidente della Regione.

L’ultimo punto all’ordine del giorno prevede l’elezione del presidente del Consiglio regionale. La maggioranza richiesta è di due terzi dei componenti l’Assemblea (40 voti su 60) con votazione a scrutinio segreto. Se nessuno riporterà la maggioranza, si procederà, entro i successivi tre giorni, ad una nuova votazione nella quale sarà richiesta la maggioranza dei due terzi dei votanti, computando tra i voti anche le schede bianche. Dal terzo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti (31 su 60).

Il decreto di convocazione della seduta è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.