27 November, 2024
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E’ in programma domani, domenica 24 febbraio, a Carbonia, il 2° Memorial Tullio Saiu, gara di bocce nazionale Elite specialità individuale, organizzata dalla famiglia Saiu in collaborazione con l’ASD Circolo Bocciofilo Comunale Carbonia. Saranno in gara 64 giocatori delle categorie A1 e A, tra i quali numerosi campioni di livello nazionale ed internazionale. Direttore di gara sarà Roberto Mereu, arbitro nazionale AIAB di Cagliari. Le eliminatorie avranno inizio alle 9.00, le finali nel tardo pomeriggio, sui campi del Circolo Bocciofilo Comunale Carbonia.

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E’ un Cagliari ancora decimato dagli infortuni quello che domani, alle 12.30, affronterà la Sampdoria al Marassi di Genova, per la sesta giornata di ritorno del campionato di serie A. Rolando Maran deve fare a meno di Kiril Despodov, Alberto Cerri, Cyril Théréau e Fabrizio Cacciatore, oltre a Valter Birsa ed ha convocato due attaccanti in forza alla Primavera di Max Canzi: Francesco Verde e Riccardo Doratiotto. Nonostante le forzate assenze, la squadra Primavera ha compiuto una grande impresa, andando a vincere a Zingonia sul campo della capolista Atalanta, con un goal del difensore Andrea Carboni, e proprio da questo risultato la prima squadra cercherà di trovare la spinta per fare bene a Genova.

La partita sarà diretta da Luca Massimi di Termoli, coadiuvato dagli assistenti di linea Filippo Valeriani di Ravenna e Tarcisio Villa di Rimini, quarto ufficiale Daniele Doveri di Roma 1, addetti al VAR Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo e Salvatore Longo di Paola.

«Molti calciatori della rosa non sono a disposizione, ma dobbiamo metterci nelle condizioni di adattarci alla situazione. Chiaramente, quando ti mancano tanti giocatori la gestione diventa più problematica, soprattutto nel corso della gara, ma sarebbe sbagliato farsi condizionare. Conterà la prestazione: in passato abbiamo dimostrato di poter mettere in difficoltà qualsiasi avversario – ha detto oggi Rolando Maran -. Sono venuti a mancare diversi elementi specie nel reparto avanzato, in settimana abbiamo provato più soluzioni, ma il modulo non è importante. Non deve cambiare la nostra mentalità: dobbiamo scendere in campo con la testa giusta, portare gli episodi dalla nostra parte mettendoci la necessaria carica agonistica. Anche sabato scorso abbiamo affrontato un momento difficile, domani dovremo fare lo stesso, interpretando la partita come contro il Parma.»

 

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Il canto a tenore conquista il pubblico bielorusso nell’ambito delle iniziative culturali dedicate a Bernardoni, architetto gesuita che ben 4 secoli fa lavorò in Sardegna e Bielorussia Gian Maria Bernardoni, padre gesuita e architetto, autore di un importante progetto in Belarus – oggi Patrimonio dell’Unesco – prima di raggiungere i territori dell’Europa Orientale, visse e lavorò in Sardegna, dal 1578-1583, a lui si devono la progettazione del Collegio di Santa Croce, a Cagliari e quella del Collegio gesuitico di Iglesias, ma fu attivo anche nei cantieri dell’Ordine di Busachi e a Sassari.

Lo scorso 15 e 16 febbraio a Minsk e Nesvizh, importanti appuntamenti culturali sono stati dedicati a questo vero e proprio “uomo-ponte” che collega idealmente occidente e oriente, Sardegna e Belarus: antico, autentico simbolo di un rapporto che oggi è forte ed intenso, in molti settori di reciproco interesse.

Un insieme di iniziative che ha compreso una mostra fotografica dedicata alle opere del Bernardoni in Sardegna, una parte seminariale internazionale con la partecipazione dello Storico dell’arte Giorgio Pellegrini, (che ha anche tenuto due lezioni per gli studenti dell’Università di Brest e dell’Università di Minsk) la proiezione di una serie di documentari dedicati alla Sardegna e l’esibizione del Gruppo a tenore “Su Cunsonu Santu Juanne de Thiesi”.

A Minsk il 15 febbraio l’iniziativa ha avuto luogo nel Museo Statale Storico Nazionale, una delle strutture museali più importanti della capitale, di oltre 2 milioni di abitanti. I 4 cantori a tenore di Thiesi si sono esibiti nella seguente formazione Nino Uneddu (oghe/mesaoghe), Salvatore Canu (basciu), Gavino Chighine (mesaoghe/oghe), Antonio Brancazzu (contra), di fronte ad un pubblico entusiasta di oltre 200 persone che ha accolto con calore l’esibizione, oggetto, oltretutto, di un ampio servizio del Telegiornale del Primo canale della Televisione nazionale di Bielorussia.

A Nesvizh il 16 febbraio è seguita invece l’iniziativa dedicata all’architetto Bernardoni. Nella Sala del Teatro del complesso storico-museale del Castello di Nesvizh, (Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco), il cui primo nucleo fu opera dell’architetto gesuita, subito dopo il suo arrivo dalla Sardegna, è avvenuto l’incontro speciale trail Patrimonio immateriale dell’Umanità (il canto a tenore) e quello materiale (il Castello di Nesvizh). Un emozionante concentrato di musica, arte e cultura, di fronte a un folto pubblico, rapito anche qui dall’esotica maestria del gruppo di Thiesi. Le sale del Castello hanno dato anche un particolare lustro alla Mostra fotografica “Giovanni Maria Bernardoni in Sardegna”, una panoramica sull’opera del periodo sardo dell’architetto gesuita.

Nella parte seminariale è stato il prof. Giorgio Pellegrini, apprezzato storico dell’arte a sintetizzare l’esperienza sarda del Bernardoni, che proprio nella nostra Isola (Cagliari, Iglesias, Busachi, Sassari) acquisisce e matura esperienza e tecnica che saranno alla base dei suoi capolavori in quei territori oggi appartenente al moderno stato bielorusso ma allora governati dai Principi Radziwiłł. Fu grazie al loro generoso mecenatismo che il Bernardoni poté metter bene a frutto il mestiere acquisito in Sardegna, dove giunse quale umile e abile padre muratore per trasformarsi in talentuoso architetto.

Quest’uomo, dunque, simbolo di un rapporto antico tra Sardegna e Belarus, sarà al centro di nuove, prossime iniziative, che toccheranno Nesvizh, Cracovia e Cagliari, tre città fondamentali nella sua opera, con un percorso finalizzato alla riscoperta di questo architetto, capace di unire, con il proprio talento, terre che quattro secoli fa apparivano tra loro remote e irraggiungibili.

Il grande architetto gesuita Gian Maria Bernardoni 4 secoli fa lavorò in Sardegna e Bielorussia, autore di un importante progetto in Belarus – oggi Patrimonio dell’Unesco – prima di raggiungere i territori dell’Europa Orientale, visse e lavorò in Sardegna, dal 1578-1583, a lui si devono la progettazione del Collegio di Santa Croce, a Cagliari e quella del Collegio gesuitico di Iglesias, (la Chiesa della Purissima conosciuta anche come Chiesa del Collegio)  ma fu attivo anche nei cantieri dell’Ordine di Busachi e a Sassari.

Se nota alle spalle del Direttore del Complesso Storico Mussale del Castello di Nesvizh (Patrimonio dell’Umanità) il dott. Sergey Klimov si vede chiaramente la foto di uno scorcio della città di Iglesias, 

Le prime 5 fotografie e stampe sono dedicate a Iglesias e alla Chiesa della Purissima, in esposizione nella Sala dei ricevimenti del Castello di Nesvizh, frutto di un approfondito lavoro di ricerca del prof. Giorgio Pellegrini.

 

 

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Ancora poche ore per l’apertura dei seggi, prevista domani, domenica 24 febbraio, alle ore 6.30, per l’elezione del presidente della Regione e del XVI Consiglio regionale della Sardegna. Sono chiamati al voto un milione 470mila 463 elettori: 750.081 donne e 720.382 uomini. Si voterà fino alle 22.00. Lo spoglio inizierà lunedì 25 febbraio, alle ore 7.00.

Il Presidente è eletto con un sistema maggioritario: chi ha più voti viene eletto, senza ballottaggio. I 60 membri del Consiglio regionale sono eletti con un sistema proporzionale con soglie di sbarramento (10% per le coalizioni, 5% per le liste singole) e premio di maggioranza (55% dei seggi per il presidente proclamato  eletto con una percentuale tra il 25% ed il 40%; 60% dei seggi per il presidente proclamato eletto con una percentuale superiore al 60%)

 Nel file allegato, il riepilogo delle modalità di voto delle Elezioni Regionali 2019.

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Apertura ad un incontro istituzionale che metta al tavolo tutti i soggetti coinvolti, dalla Regione al Cat, dalle aziende sanitarie e ospedaliere regionali interessate dal servizio agli stessi operatori economici. Questa la proposta dell’Aou di Sassari, già presentata a gennaio scorso sulla questione dei servizi di portierato e guardiania, e ribadita proprio ieri dai vertici aziendali all’incontro al ministero dello Sviluppo economico.

L’Aou, infatti, era stata invitata a partecipare a un incontro che aveva per tema centrale l’applicazione della clausola sociale al nuovo appalto per i servizi integrati di vigilanza armata, portierato ed altri servizi, affidato dopo gara bandita dal Cat Sardegna alla società Coop Service Scpa, subentrata al Gruppo Secur.

Il direttore generale Antonio D’Urso e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini hanno esposto al consigliere per le crisi d’impresa e del lavoro del ministro Di Maio, Francesco Vanin, le azioni poste in essere dall’azienda di viale San Pietro.

Tra queste i due direttori hanno ricordato, tra l’altro, l’attivazione di un sistema di verifiche aziendali finalizzato al controllo sulla correttezza dell’operato della ditta aggiudicataria.

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Il critico Philippe Daverio, il presidente del Consiglio regionale toscano Eugenio Giani e il direttore della galleria degli Uffizi Eike Schmidt hanno inaugurato oggi al Palazzo dei Congressi di Firenze tourismA 2019, il salone internazionale del turismo archeologico e del turismo culturale di cui la Sardegna è l’ospite d’onore. È la prima volta che tourismA dedica il suo evento a una regione anziché un Paese estero.

Proprio la sala Sardegna ha ospitato il taglio del nastro, cui hanno presenziato il direttore di tourismA Piero Pruneti e l’editore Carlo Delfino, partner della manifestazione e organizzatore della delegazione sarda, accompagnato dal suono delle launeddas di Sergio Lecis. «Un grande onore per l’Isola che – ha detto Eugenio Giani -, è come una gemella per la Toscana. Sono realtà che hanno profondamente dialogato e avuto momenti storici di grande comunanza. Ci sono sempre stati degli scambi che hanno portato, ad esempio, la partorizia, per lungo tempo un elemento fondamentale della nostra economia. Sono due regioni sorelle e in qualche modo una mostra come questa sublima questo aspetto che mi piace considerare come una spinta per il futuro perché questi scambi possano essere sempre maggiori e più forti». Philippe Daverio si è invece soffermato sulle prospettive che per l’Isola potrebbe avere il turismo archeologico e culturale: «La Sardegna ha una serie di contenuti straordinari non abbastanza percepiti. Serve un turismo diverso da quello di massa: si potrebbero avere 10 mesi di agiatezza e non solo i due e mezzo balneari. C’è un’eredità museale importantissima, come il museo di Cagliari o il piccolo sacrario di Costantino Nivola che hanno pochi visitatori, o ancora la grande eredità lasciata da Pinuccio Sciola: si potrebbe pensare, ad esempio, a un museo che racchiude l’estetica del sasso che raduni Sciola, Nivola e Mario Sironi: non è facile per il limite tecnico della bassa popolazione sarda, ma c’è molto da fare»

L’evento, organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti editore), raduna istituzioni, esperti, archeologi, giornalisti da tutta Europa per una tre-giorni di conferenze e presentazioni di altissimo livello. La prima giornata ha ospitato, tra gli altri eventi, il convegno “Sardegna. Museo a cielo aperto – incontri con l’archeologia dell’Isola” che ha ripercorso la storia sarda dal Paleolitico al Medioevo. Moderato da Alberto Moravetti dell’Università di Sassari, l’incontro ha ospitato gli interventi di Fabio Martini dell’università di Firenze sul Paleolitico, del direttore del Menhir Museum di Laconi Giorgio Murru sul rapporto tra ipogeismo e megaliti, Riccardo Cicilloni dell’università di Cagliari su dolmen e tombe dei giganti, Angela Antona della soprintendenza di Sassari e Nuoro su nuraghi e paesaggio, Gianfranca Salis della soprintendenza di Cagliari sulla civiltà nuragica del sacro, Anna Depalmas dell’Università di Sassari sugli incontri tra le sponde del Mediterraneo, Michele Gurguis dell’università di Cagliari sulla Sardegna tra IX e VI secolo, Raimondo Zucca dell’Università di Sassari sulla Sardegna romana e Marco Milanese, ancora dell’ateneo sassarese, sull’Isola al tempo del Medioevo. Gli interventi hanno affascinato il pubblico che ha gremito la sala verde, tra cui molti non sardi e tantissimi studenti, che hanno partecipato a una full-immersion nel passato ascoltando le mille storie dell’archeologia sarda.

Raimondo Zucca ha poi partecipato, nel pomeriggio, al XV incontro di Archeologia Viva, portando all’attenzione le statue dei giganti di Mont’e Prama, grandi protagonisti di tourismA: dodici riproduzioni dei giganti, elaborate dalla bottega artigiana di Carmine Piras, accolgono i visitatori nei giardini del Palazzo.

L’evento, patrocinato dalla Regione Sardegna e dalle Soprintendenze archeologiche regionali e dell’Università di Sassari, vede raccolti nella stessa sede Unioncamere Sardegna, l’Unione dei Comuni della Trexenta, la Comunità Montana Sarcidano Barbagia di Seulo, la Città di Alghero – Fondazione Alghero, i comuni di Bonorva, Borutta e Torralba, i tre aeroporti sardi di Cagliari Sogaer, Olbia Geasar e Alghero Sogeaal, l’Associazione culturale Archeofoto Sardegna, la Bottega artistica di Carmine Piras (Oristano) e Teravista (Cagliari). L’intero Palazzo è allestito con suggestive immagini del patrimonio sardo, curate da Nicola Castangia e Maurizio Cossu, tutte corredate dal logo che Carlo Delfino Editore ha studiato per la rassegna: la “A” di Archeologia che, stilizzata, rievoca un nuraghe con richiami alle sfumature della terra, del sole e del cielo.

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Un congresso per approfondire la tematica delle malattie rare che, secondo i dati a disposizione dell’Osservatorio malattie rare (Omar), ogni anno in Italia fanno registrare 19mila nuovi casi. Lo ha organizzato, in occasione della dodicesima giornata mondiale dedicata proprio alle malattie rare, l’unità operativa di Genetica e biologia dello sviluppo dell’Aou di Sassari, diretta dal professor Andrea Montella. Quest’anno il titolo dell’incontro che si terrà il 1 marzo, a partire dalle ore 9.00, nell’aula magna della Facoltà di Medicina in viale San Pietro, sarà “Malattie Rare: focus su Mucopolisaccaridosi”.

Le mucopolisaccaridosi sono un gruppo di malattie metaboliche causate da deficit di enzimi specifici. Questo gruppo di malattie è classificato nel gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale. Si riconoscono tre sindromi principali che rappresentano l’intero spettro della malattia, distinzioni che – spiega l’Omar – sono state poste sulla base dell’età di comparsa dei primi sintomi, della rapidità di progressione della patologia e della sintomatologia preminente.

Quattro le sessioni, due la mattina e due il pomeriggio, previste nel congresso che metteranno a confronto medici, infermieri e associazioni di pazienti. La prima sessione sarà dedicata al modello delle mucopolisaccaridosi, la seconda alle terapie.

Quindi, in linea con il tema guida degli eventi 2019 “Integriamo l’assistenza sanitaria con l’assistenza sociale”, la terza sessione sarà dedicata appunto all’assistenza sanitaria e sociale con le testimonianze delle associazioni. A chiudere l’appuntamento sarà la quarta sessione dedicata all’approfondimento dei casi clinici.

L’evento è accreditato con 7 crediti formativi per 55 medici delle specialità di Genetica medica, Medicina fisica e riabilitazione; Medicina interna; Cardiologia; Neurologia; Neuropsichiatria infantile; Ortopedia e Traumatologia; Pediatria; Pediatria di libera scelta; Medici di medicina generale; Neonatologia. Quindi anche per 25 biologi, 10 infermieri, 5 tecnici di laboratorio biomedico, 5 fisioterapisti. Per informazioni e iscrizioni è possibile consultare il sito web www.acrosscongressi.com nella sessione “Eventi in corso”.

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E’ stato rintracciato dai carabinieri di Assemini questo pomeriggio a Terralba, il giovane resosi irreperibile con i figli minori, con i quali si trovava a bordo di un autobus diretto a Cagliari. Sia il padre sia i due figli, si trovano in ottime condizioni di salute. Le ricerche erano scattate a seguito della denuncia di irreperibilità dell’uomo, in tutti presidi delle ff.pp. dell’isola (e nazionali con segnalazione in banca dati delle FFPP), compresi gli scali aeroportuali e portuali.
Inizialmente, non sussistendo oggettivi elementi di reato, le attività di ricerca e rintraccio si sono sviluppate per verificare che l’allontanamento fosse legittimo, volontario e che non ci fossero esposizioni a rischio per l’incolumità del giovane e dei suoi bambini e i primi esiti delle attività di ricerca avevano consentito di ritenere che lui e i suoi 2 bambini stessero bene, in zona di Olbia.
Le ricerche, come già rimarcato, si sono concluse positivamente nel pomeriggio a Terralba.

 

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Si terrà venerdì 1 marzo a Roma presso il Palazzo dei Gruppi Parlamentari (via di Campo Marzio, 78), il convegno “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità”.

Il convegno, promosso da Commissione Globalizzazione e Ambiente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Fondazione Finanza Etica, Movimento Politico per l’Unità e Movimento dei Focolari, Pax Christi Italia, Rete Italiana per il Disarmo, Ufficio Nazionale per i Problemi sociali e il Lavoro della C.E.I., con la collaborazione del Comitato Riconversione RWM, intende favorire un ampio confronto tra istituzioni, parlamentari, associazioni di categoria, rappresentanze delle Chiese e della società civile sul tema della produzione e del commercio di armamenti italiani, con particolare attenzione al ruolo ed alle specifiche responsabilità di ciascun attore.

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Il rimorchio è un’arte e, come ogni arte, anche questa ha bisogno di maestri che svelino le tecniche segrete che vengono tramandate di generazione in generazione. Dopo aver dispensato per anni le loro mosse migliori i due guru del rimorchio targati Artisti Fuori Posto tornano in scena, il 2 e 3 marzo (entrambi i giorni alle ore 18.30 e alle 20.30) agli Intrepidi Monelli, in viale Sant’Avendrace 100, a Cagliari, per rivelare i segreti del rimorchio online.

A distanza di sei anni dal primo spettacolo “Hard on: Guida galattica per rimorchiare”, che ha visto centinaia di spettatori partecipare alle divertenti gag (sia live che in video) di Alessandro Pani e Filippo Salaris, nei panni dei due maestri di seduzione che hanno insegnato al pubblico presente in sala come “rimorchiare” con facilità, il nuovo “Hard on”, per l’appunto Reloaded, analizza la seduzione ai tempi della rete: il “rimorchio 2.0”.

La maggior parte di voi ne possiede uno. C’è chi ce l’ha piccolo e chi l’ha più grosso, ma una cosa è sicura: non lo avete ancora usato al massimo delle sue potenzialità” e l’unico modo di imparare è essere presenti e attenti perché i veri maestri non amano ripetersi. Tra chat piccanti, collegamenti in diretta, richieste d’amicizia, video illustrativi e realtà virtuale tutti saranno chiamati in causa, sia uomini che donne, e tutti dovranno imparare a sfoggiare il proprio sex appeal nel mondo digitale.

Ad accompagnare in video i due attori saranno presenti anche Sergio Cugusi, Piero Murenu e Francesca Saba, mentre le luci saranno a cura di Ivano Cugia.