27 November, 2024
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Genti NOA e Comitato per Calasetta insieme per costruire un futuro comune nell’Isola di Sant’Antioco.

«In un momento storico come quello che stiamo vivendo, pensare allo sviluppo di un territorio come il Sulcis, gravato da una profonda crisi, rende necessaria l’attuazione di un progetto che sappia valorizzare le peculiarità che l’isola di Sant’Antioco possiede, perché diventino motore propulsivo per un’economia capace di ripartire, finalmente – sostengono Genti Noa e Comitato per Calasetta -. La strada è una sola, quella che coinvolge tutta l’isola, supera gli sterili dualismi che storicamente hanno visto rivaleggiare Sant’Antioco e Calasetta, gettando le basi per la costruzione di un futuro comune.»

«Mai come in questo caso siamo convinti che l’unione faccia la forza, perché mettere insieme le energie positive presenti in questo territorio è concretamente l’unica via percorribile per avere una speranza reale per gli anni a venire. Genti NOA e Comitato per Calasetta comunicano a tutti i nostri conterranei dell’isola di Sant’Antioco la nascita di una stretta collaborazione politica e sociale fra cittadini liberi, riuniti attorno agli stessi valori e con l’unico obiettivo di veder rinascere un’isola che da troppo tempo ormai è abbandonata a se stessa.»

«La consolidata abitudine ad accettare le vecchie logiche, che ancora oggi vengono impiegate per gestire il nostro territorio anche dagli attuali amministratori, sono oggettivamente la causa principale della povertà di contenuti che la politica stessa propone, il cui risultato finale è tristemente sotto gli occhi di tutti. Genti NOA e Comitato per Calasetta lavoreranno fianco a fianco per costruire un cammino differente, realmente incentrato sull’attuazione di un progetto di sviluppo economico capace di dare risposte oneste ai reali problemi di tutti i cittadini, senza favoritismi di alcun tipo.»

«Riteniamo altresì necessario il coinvolgimento dei cittadini alle scelte da fare, seguendo linee di indirizzo basate sulla valorizzazione ed il rispetto del territorio e delle identità della nostra isola, che possano moltiplicare l’effetto positivo di tali azioni – concludono Genti Noa e Comitato per Calasetta -. Non può esistere raccolto senza semina, ora il solco è tracciato e i semi sono pronti a germogliare.»

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La richiesta di nuovi approfondimenti sul progetto di rilancio dell’Eurallumina annunciata questa sera dalla Giunta regionale, ha prodotto grande delusione e insoddisfazione tra i lavoratori.

«La delibera prodotta dalla Giunta regionale sull’autorizzazione Via per la ripresa produttiva dello stabilimento Eurallumina, ci lascia delusi e totalmente insoddisfatti, come abbiamo espresso nell’incontro avuto con il presidente Pigliaru e la sua Giunta – si legge in una nota della RSU -. Avevamo auspicato concretamente che, dopo 5 anni di iter procedurale, una volta arrivato sul tavolo della Giunta regionale avrebbe avuto un esito positivo. Nel merito viene evidenziato nella delibera, che lo studio d’impatto sulla salute prodotto dall’Eurallumina documenta che, considerando gli impatti negativi sulla salute della popolazione determinati dalle esposizioni alle emissioni nella zona e gli effetti positivi sulla salute della popolazione, determinati dall’occupazione, danno come risultato la riduzione dei decessi in ragione di 6,24 per anno nel territorio e di 1,58 per anno nel solo comune di Portoscuso.»

«Anche la speranza di vita migliora. Le stime sono fatte su modelli probabilistici standard – aggiunge la RSU Eurallumina -. Questa stima è stata giudicata ottimistica dai consulenti dell’assessorato della Sanità, sebbene gli stessi siano d’accordo che possa essere considerata come un possibile riferimento. La Giunta ha quindi richiesto che questo aspetto sia ulteriormente approfondito. Di fatto, rinviando e delegando alla prossima Amministrazione regionale la decisione finale. Con quali tempi e con quali intenzioni e indirizzo se ne occuperanno il Presidente e la Giunta che scaturiranno dalle urne il 24 febbraio, nessuno può saperlo. Occorrerà prima valutare se la proprietà dell’Eurallumina intenderà proseguire nel progetto e nel piano di rilancio dello stabilimento di Portovesme e questo lo si potrà appurare nel prossimo incontro che la dirigenza avrà con la RSU nei prossimi giorni.»

«Pur ancora una volta feriti da una decisione ancora non definitiva, che poteva dare finalmente corso allo sviluppo delle fasi successive e alle prospettive concrete di rilancio di produzione e occupazione, la resistenza e la determinazione delle tute verdi non verrà fiaccata e la lotta proseguirà per quanto resterà viva la possibilità di arrivare ad un verdetto positivo. In troppi raccontano di essere a favore del lavoro, dei lavoratori e dell’industria, per poi palesemente e con ambigue, subdole azioni ed atteggiamenti – conclude la RSU Eurallumina – produrre l’esatto opposto per impedirne il loro sviluppo e decretarne la definitiva serrata.»

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La Giunta regionale ha autorizzato oggi i suoi legali a depositare il ricorso contro lo Stato dinanzi al giudice civile del Tribunale di Cagliari. La Regione chiede che il giudice condanni il Governo alla restituzione dei 285 milioni di accantonamenti non dovuti per il 2018 e dei 33 milioni all’anno, per il triennio 2016-2018, non trasferiti alle Province.

A gennaio scorso, con una sentenza particolarmente dura nei confronti dello Stato, la Corte Costituzionale aveva dato ragione su tutta la linea alla Sardegna, dichiarando illegittima la trattenuta dei 285 milioni e dicendo con chiarezza che devono tornare nelle casse della Regione. I giudici scrivevano poi che il Governo, oltre a essere obbligato a trovare l’intesa politica con la Regione sulla finanza pubblica, è obbligato a tenere conto degli svantaggi derivanti alla Sardegna dall’insularità e dalle condizioni economiche più difficili rispetto ad altre regioni. 

Martedì scorso la Giunta, per la quarta volta di seguito, ha impugnato la Finanziaria nazionale.

Oggi, il via libera al ricorso in Tribunale per l’ingiunzione di pagamento. Una decisione che non ha precedenti nella storia della Sardegna, dovuta alle mancate risposte da parte del Governo per quasi un anno. 

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Continua con successo il tour nei teatri del musical scritto ed interpretato da Ruggero de I Timidi. Dopo gli appuntamenti in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Campania e Sicilia, il tour nei teatri di tutta Italia arriva in Sardegna. “Giovani Emozioni, il musical“, uno show che promette di essere sorprendente e inusuale al contempo, perché sul palco il “crooner timido” è da solo, attorniato da quattro schermi. Sullo sfondo una storia d’amore e di successo, con la partecipazione della moglie soubrette Fabiana Incoronata Bisceglia. 

“Giovani Emozioni, il musical” è uno show a metà strada tra happening, cabaret e il tentativo dichiarato di diventare il nuovo Roberto Bolle.

Il musical è dedicato al nuovo album di Ruggero de I Timidi, “Giovani Emozioni” che segna una svolta cantautorale nella carriera del “crooner timido”. Un omaggio al meglio della musica italiana, realizzato con un gioco di rimandi e citazioni che spaziano, fra gli altri, da Battisti a Battiato, da De Gregori a Rino Gaetano. Sul palco solo lui, Ruggero de I Timidi.

 

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La Giunta regionale chiede ulteriori approfondimenti sul progetto di rilancio dell’Eurallumina, per la tutela della salute.

«La Giunta regionale, esaminata l’istruttoria predisposta dagli uffici per la valutazione di impatto ambientale necessaria per il riavvio dello stabilimento di Eurallumina, ha dovuto constatare la sussistenza di carenze nella parte sanitaria del procedimento che hanno reso impossibile procedere – si legge in una nota diffusa pochi minuti fa -. La volontà di arrivare oggi ad una chiusura positiva del procedimento ha trovato un limite insuperabile nella necessità di applicare il criterio della massima cautela nei confronti della tutela della salute dei lavoratori e delle popolazioni locali. In ragione di questo la Giunta – conclude la nota -, senza chiudere il procedimento, ha dato mandato affinché vengano richiesti all’azienda approfondimenti specifici in grado di limitare l’incertezza in ordine alla conoscenza dei possibili effetti in ambito sanitario ed arrivare così a una positiva definizione della procedura.»

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La presentazione del progetto #diamocilamano, proposto dall’Istituto Comprensivo “Taddeo Cossu” e targato “Tutti a Iscol@”, si terrà il 25 febbraio a Teulada presso la Scuola secondaria di I grado, alle 16.00, e a Sant’Anna Arresi presso l’aula consiliare del Municipio, alle 17.20. Parteciperanno la pedagogista Cinzia Micheletti e la psicologa Raffaela Porcu, cui è stata affidata la realizzazione del progetto.

Il programma “Tutti a Iscol@”, finanziato dalla Regione Sardegna con il sostegno del Fondo Sociale Europeo, si prefigge di innalzare il livello di apprendimento degli studenti e contrastare il preoccupante fenomeno della dispersione scolastica attraverso tre linee di intervento: linea A (“Miglioramento delle competenze di base”), linea B (“Scuole aperte”) e linea C (“Sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione interculturale”).

L’intervento psicopedagogico garantirà il massimo rispetto della privacy e non ha alcuna finalità diagnostica. La pedagogista e la psicologa lavoreranno a stretto contatto con alunni e insegnanti proponendo uno sportello di ascolto, osservando il gruppo classe, organizzando incontri tematici e incontri di supporto a docenti e genitori. L’intervento di sostegno psicologico è già previsto a Sant’Anna Arresi tra le attività offerte al “Cossu” dal Servizio Educativo Territoriale.

 

 

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Ultime ore di campagna elettorale in vista delle elezioni del presidente della Regione e del XVI Consiglio regionale della Sardegna in programma domenica 24 febbraio. Alla mezzanotte calerà il silenzio, per le prossime 24 ore, il cosiddetto “sabato di riflessione”. Sabato pomeriggio inizieranno le operazioni di allestimento dei seggi che verranno poi aperti domenica alle 6.30. Si potrà votare dalle 7.00 alle 22.00.

La votazione avviene su un’unica scheda. La scheda reca, entro un apposito rettangolo, il contrassegno di ciascuna lista circoscrizionale, affiancato, sulla medesima linea, da due righe riservate all’eventuale indicazione di preferenza. Alla destra del rettangolo recante il contrassegno della lista circoscrizionale è riportato il nome e cognome del candidato alla Presidenza della Regione, affiancato dal contrassegno o dai contrassegni delle liste collegate. Il primo rettangolo, il nome e cognome del candidato alla Presidenza della Regione ed i contrassegni delle liste ad esso collegate sono contenuti entro un secondo più ampio rettangolo. In caso di collegamento di più liste circoscrizionali con il candidato alla Presidenza della Regione, il nome e cognome di quest’ultimo ed i contrassegni delle liste ad esso collegate sono posti al centro del secondo rettangolo.

L’elettore esprime il suo voto per una delle liste circoscrizionali tracciando un segno nel relativo rettangolo. Ciascun elettore può, altresì, esprimere, nelle apposite righe della scheda, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome oppure il nome ed il cognome dei candidati compresi nella lista stessa. Nel caso di espressione di due preferenze, esse riguardano candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. 5. L’elettore esprime il suo voto per un candidato alla Presidenza della Regione, anche non collegato alla lista circoscrizionale prescelta, tracciando un segno sul nome del candidato alla Presidenza. Se l’elettore esprime il suo voto soltanto per una lista circoscrizionale, il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato alla Presidenza della Regione collegato.

Verrà eletto presidente della Regione il candidato presidente che otterrà il maggior numero di voti validi (art. 1 comma 4 e art. 11 comma 2 della legge statutaria). La legge statutaria all’art. 1, comma 7, prevede due soglie di sbarramento, con l’esclusione dall’attribuzione dei seggi: a) i gruppi di liste che fanno parte di una coalizione che ottiene meno del 10 per cento del totale dei voti validi ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale; b) i gruppi di liste non coalizzati che ottengono meno del 5 per cento del totale dei voti ottenuti da tutti i gruppi di liste a livello regionale. L’art. 13 fissa la ripartizione dei seggi ed il premio di maggioranza. Comma 2. a) il 60 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti superiore al 40 per cento; b) il 55 per cento dei seggi del Consiglio regionale se il presidente proclamato eletto ha ottenuto una percentuale di voti compresa tra il 25 ed il 40 per cento.

Ricordiamo che verranno eletti 59 consiglieri regionali, il 60° seggio verrà occupato dal candidato Presidente eletto.

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Sabato 2 e  9 marzo torna la Festa delle Donne del Vino in tutta la Sardegna: degustazioni, conferenze, visite in cantine, incontri e solidarietà negli eventi dedicati al tema «Donne, vino e design», organizzati dall’Associazione Le Donne del Vino. 30 produttrici, ristoratrici, enotecarie e sommelier accendono i riflettori sulla rivoluzione rosa che sta cambiando il mondo del vino, compreso il suo look.

Le contaminazioni tra moda, arte, vino e artigianato sono sempre più frequenti: le etichette sono disegnate da stilisti ed illustratori, la bottiglia diventa un oggetto di design e le degustazioni spesso si legano a eventi culturali e mondani di cui le donne sono le protagoniste.

«È questo il racconto al centro dei numerosi appuntamenti che abbiamo pensato per la Festa delle Donne del Vino 2019 – spiega  Elisabetta Pala, delegata regionale dell’Associazione Le Donne del Vino -. L’assaggio di Cannonau, Vermentino e degli altri vitigni in degustazione si mescola alla scoperta del design made in Sardinia, con l’esposizione di arazzi, tessuti, oggetti d’arredo e d’abbigliamento a ricordare che le migliori innovazioni nascono dal rispetto delle proprie tradizioni.»

Gli eventi sono il frutto della collaborazione delle Donne del Vino Sardegna: Angelica e Roberta Tani (Cantina Tani), Anna Maria Fara (Sardegna Bella e Buona), Antonella Corda (Cantina Antonella Corda), Claudia Pinto (Enoteca Vitis Vinifera), Claudia Secci e Donatella Buttu (Cantina Dorgali), Daniela Pinna (Tenute Olbios), Denise Dessena (Hotel S’Astore), Elisabetta Pala (Mora&Memo), Emanuela Flore (Enologa), Francesca &  Anna Giulia Loi (Vitivinicola Alberto Loi), Grazia Canneddu (Cantina Canneddu), Laura Carmina (Tenuta Muscazega), Laura Mancini (Cantina delle Vigne di Piero Mancini), Maria Grazia Perra (Azienda Ferruccio Deiana), Marianna Mura (Cantina Mura), Nicoletta Pala e Beatrice Ragazzo (Audarya), Nina Puddu (Azienda Puddu), Paola Hofmann (Cantina Mastio Hofmann), Rita Pinna ed Amalia Dessì (Pala),  Roberta e Valeria Pilloni (Su’entu), Roberta Porceddu (Cantina Lilliu), Rossella Casula (Sommelier), Sofia Carta (Sommelier), Stefania Montisci (Terra Sassa), Valentina Argiolas (Argiolas).

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La Giunta regionale ha deliberato l’ulteriore iniziativa a favore dell’export agroalimentare sardo, con priorità ai prodotti della filiera del latte ovino della Sardegna, annunciata ieri a Roma dalla Regione al tavolo del latte del ministero delle Politiche Agricole. Su proposta dell’assessorato dell’Industria, l’esecutivo ha integrato l’aggiornamento del Programma di Internazionalizzazione 2019-2021 e autorizzato l’utilizzo di risorse provenienti da Fondi POR FESR 2014-2020 per favorire la penetrazione nei mercati esteri delle produzioni DOP di pregio, quali il Pecorino Romano, il Pecorino Sardo e il Fiore Sardo. Gli interventi di sostegno all’export saranno realizzati in collaborazione con ICE Agenzia nel quadro della fattiva collaborazione già in atto da alcuni anni. 

Il progetto prevede di sostenere con attività dedicate i produttori di formaggi ovini sardi tra le quali formazione, assistenza e promozione finalizzata a sviluppare contatti con i canali distributivi esteri.

A queste si aggiungeranno forme di collaborazione convenzionale tra Regione e ICE, sia come interventi a sostegno delle imprese sarde interessate a partecipare a eventi organizzati da ICE sia con programmi specifici sui mercati, da impostare congiuntamente e da realizzare a cura dell’Istituto per il Commercio estero su finanziamento regionale che potrebbe essere integrato con fondi promozionali da destinare specificatamente. Tra le iniziative che potranno fare parte del programma, in cui potrebbero essere inserite anche le produzioni lattiero casearie DOP di pregio della Sardegna, ci sono anche attività di promozione in negozi specializzati, azioni di penetrazione nel settore dell’industria alberghiera e l’organizzazione di eventi di presentazione dei prodotti a importatori e chef.

Il Progetto complessivo verrebbe orientato sui mercati sudamericani, in particolare Uruguay, Canada, Cina e Giappone e altri sbocchi da definire congiuntamente. A tale proposito potrà essere valutato se rafforzare le azioni attualmente in corso sui mercati in Francia, nel Regno Unito e in Germania. Per quanto riguarda il Pecorino Romano, si punterà a incentivare l’export di un nuovo prodotto, con stagionatura di lunga durata.

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La Giunta regionale ha destinato, per l’annualità 2019, tre milioni 720mila euro del Fondo nazionale politiche sociali (FNPS) per l’intervento ‘La famiglia cresce’. Le risorse graveranno per un milione 735mila euro sull’FNPS 2018 e per un milione 984mila euro sull’FNPS 2017. È stato fissato in 160 euro l’importo del beneficio riconoscibile a ciascun figlio fiscalmente a carico di età non superiore ai 25 anni, appartenente a un nucleo familiare numeroso (quattro o più figli) e con un reddito ISEE non superiore a 30mila euro. L’intervento, che sarà gestito tramite gli ambiti PLUS e i Comuni, riconosce la centralità della famiglia quale elemento di sviluppo e risorsa per l’intera collettività. Non a caso, la Direzione generale delle Politiche sociali sta attuando, nell’ambito della programmazione unitaria, un sistema di interventi a favore delle famiglie (per esempio i bandi InPrimis, IAI, ecc.), in cui convergono risorse provenienti da diverse fonti finanziarie. Dall’analisi del Servizio della statistica regionale dai dati Istat del 15° censimento, emerge che il numero di nuclei familiari con 4 o più figli presenti nel territorio regionale è di 5.348. Il numero stimato di figli è pari a 23.231. La Regione punta a garantire ogni utile supporto soprattutto ai nuclei familiari numerosi, in quanto maggiormente esposti al disagio e all’esclusione sociale.