26 November, 2024
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Saranno quasi 670 metri quadrati, una sala d’attesa con 36 posti, quattro sale con 20 posti totali per la terapia e sei ambulatori, una cucinetta, uno studio per il direttore e uno per la capo sala. Si presenterà così il nuovo day hospital oncologico del Santissima Annunziata per i lavori di realizzazione del quale, la prossima settimana, è prevista l’apertura delle buste con le offerte e a marzo l’aggiudicazione.

Nei giorni scorsi il direttore sanitario dell’Aou di Sassari, Nicolò Orrù, ha presentato il progetto esecutivo al gruppo movimento “Donne libere in lotta per il diritto alla salute”. Una occasione anche per fare il punto sulla situazione dopo il trasferimento del day hospital oncologico dall’ospedale di via De Nicola al terzo piano della palazzina di Malattie infettive, per consentire l’avvio dei lavori.

Secondo il crono-programma dell’Ufficio tecnico Aou il nuovo DH oncologico, che avrà un posto terapia in più rispetto alla situazione attuale, potrebbe essere pronto per i primi mesi del 2020.

L’incontro ha permesso di valutare alcune proposte anche migliorative, mentre altre sono già state messe in campo. A esempio l’estensione dell’orario di apertura del DH oncologico di viale San Pietro sino alle ore 18.00, per una migliore distribuzione delle terapie e una migliore assistenza ai pazienti. Inoltre, nei limiti dell’organizzazione della struttura, sono stati accolti alcuni suggerimenti arrivati dalle rappresentanti del movimento Donne, tra i quali quello di garantire ai pazienti la continuità dell’assistenza da parte del medico e dell’infermiere dell’unità operativa che accompagneranno lo stesso paziente per l’intero percorso terapeutico.

Sono state avanzate, poi, anche alcune proposte per la condivisione con i volontari del punto informativo all’interno della nuova struttura che nascerà al Santissima Annunziata. Il direttore sanitario ha sottolineato come la presenza di volontarie e volontari possa rappresentare una sicura e utile risorsa per utenti e operatori.

All’incontro, oltre al direttore sanitario dell’Aou e alle rappresentanti del Movimento, hanno partecipato il direttore della clinica di Malattie infettive professor Sergio Babudieri, i rappresentanti del day hospital oncologico dottor Giovanni Sanna e la coordinatrice Alessandra Posadinu quindi il responsabile dell’Ufficio tecnico ingegner Roberto Manca.

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Ilaria Meloni è una ragazza ipovedente di Iglesias, che due anni fa, gareggiando in tandem con una non più giovane campionessa cremasca, ha conquistato la maglia rosa allo specifico Giro d’Italia e la medaglia d’argento nel campionato italiano di ciclocross e nel 2018 ha conquistato due titoli italiani su pista, per cui è ancora campionessa italiana. Per ottenere questi risultati Ilaria ha dovuto andare ad allenarsi al Nord con la sua compagna cremasca, Patrizia Spadaccini, con un sacrificio non indifferente, o ha potuto approfittare della venuta in Sardegna di Patrizia. Ora vorrebbe conquistarsi il diritto a partecipare alle paralimpiadi di Tokyo, ma per fare questo deve allenarsi regolarmente e più intensamente ad Iglesias ed ha bisogno di una compagna locale, che ha trovato, e di un idoneo tandem, che sarebbe stato trovato di seconda mano e che andrebbe acquistato.

Per raccogliere fondi per questo acquisto il Rotary Club di Iglesias ha organizzato un concerto, con la collaborazione della soc. Ciclistica Monteponi A.C.D., per la quale corre Ilaria, e con il prezioso contributo di Fabio Furia.

Il “Concerto per Ilaria” si terrà  domenica 24 febbraio ad Iglesias al Teatro Electra con inizio alle ore 19.00. Veronica Maccioni (Voce e Bandoneon) ed Ottavio Farci (contrabbasso) presenteranno uno spettacolo musicale di canti popolari sardi e del Sud America e di musiche di tango, con il seguente programma:

A baddà, tradizionale gallurese

Labirinthos,

La Llorona, tradizionale messicano,

Yukuninu, canto in lingua mixteca

Se fue la pobre Viejita,

MilongaSentimental,

Alfonsina y el Mar,

Desde l’alma,

Por una Cabeza, musica di Carlos Gardel,

Balada para un loco, musica di Astor Piazzolla

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Il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna, riunito il 19 febbraio a Villa Devoto, ha approvato le pre-assegnazioni idriche al comparto irriguo. Grazie all’elevato stato di riempimento dei serbatoi del sistema idrico multisettoriale regionale è stato possibile, sin dalla pre-assegnazione, assicurare ai Consorzi di bonifica la dotazione definitiva tipica degli anni senza restrizioni. Fa eccezione solo il comprensorio alimentato dal serbatoio di Maccheronis, per il quale, in questo periodo dell’anno, è prevista una dotazione prudenziale pari a 17 milioni di metri cubi (rispetto alla usuale domanda di 21 milioni di metri cubi) per tenere conto della limitazione del volume di invaso del serbatoio conseguente all’adozione del piano di laminazione statico. Le assegnazioni definitive, comprensive anche di quelle per gli usi industriale e potabile, verranno, come di consueto, deliberate dal comitato all’inizio del prossimo mese di maggio.

Il Comitato ha inoltre deliberato l’aggiornamento del Piano di Gestione del rischio di alluvioni, in modo da fornire ai singoli cittadini, ai professionisti e ai Comuni il quadro costantemente aggiornato delle aree pericolose per effetto delle esondazioni fluviali e delle frane. Tutti i dati saranno agevolmente consultabili sul sito istituzionale GeoPortale della Sardegna.

Sempre nella stessa seduta, è stato approvato il report contenente le analisi statistiche dei dati, aggiornati al 2018, relativi alle aree di pericolosità idraulica e da frana, al fine di delineare un quadro sintetico sullo stato dell’arte della pianificazione dell’assetto idrogeologico in Sardegna: un patrimonio di conoscenza del territorio regionale che costituisce una base imprescindibile per una corretta azione di governo del territorio, per la programmazione di infrastrutture, per la pianificazione urbanistica e paesaggistica e per tutte le attività connesse alle attività di protezione civile.

Sono stati, infine, deliberati gli studi di assetto idrogeologico in variante al PAI di numerosi Comuni tra cui Villaspeciosa, Uta per il progetto Iscol@, Muravera, Ulassai, Nuoro, Torpè, Domus de Maria e Trinità d’Agultu e Vignola, e forniti alcuni necessari chiarimenti normativi in merito alla sanatoria delle opere abusive ricadenti in aree mappate dal PAI, definendo le indicazioni tecniche per la redazione degli elaborati tecnici da parte dei Comuni.

 

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69 candidati al Consiglio regionale in tutta l’Isola hanno sottoscritto il “manifesto degli artigiani” di Confartigianato Sardegna. Matzutzi (Confartigianato Sardegna): “Vigileremo da subito sull’operato dei Consiglieri e della Giunta”.

Sono 69 i candidati consiglieri alle prossime elezioni regionali che, in tutta l’Isola, hanno sottoscritto il “manifesto” di Confartigianato Imprese Sardegna dal titolo “Misurare per crescere”, documento che pone l’artigianato al centro dell’azione di governo della prossima legislatura attraverso 6 temi chiave cari al mondo delle piccole e medie imprese sarde: la riforma dell’artigianato e degli assessorati, il credito, la competitività, la burocrazia, il lavoro e la formazione, le infrastrutture, i trasporti e l’energia. I consiglieri si sono aggiunti ai 7 candidati Presidente che, tutti, nelle scorse settimane hanno condiviso le priorità delle piccole imprese presentati dall’associazione artigiana.

Già dall’inizio della legislatura, attraverso il “Rating Sardegna 2019-2024”, il misuratore degli impegni della politica nei confronti delle aziende, Confartigianato attiverà un percorso di dialogo stabile e costruttivo tra imprese associate e Regione per misurare, comunicare e valutare i benefici derivanti dalle decisioni e dalle politiche regionali per le attività artigiane e il territorio.

«L’Artigianato della Sardegna – ha sottolineato Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – conta oltre 35mila imprese artefici di un valore aggiunto regionale prodotto che supera i 3 miliardi, con una incidenza del 10,6% sul totale regionale, soffre di problematiche croniche che da tempo ne limitano lo sviluppoPer questo il sistema produttivo delle piccole e medie aziende sarde, in questa campagna elettorale ha chiesto ai Candidati che verranno eletti, un importante sforzo per riportare l’artigianato al centro delle politiche di sviluppo, riconoscendo il ruolo dell’imprenditore artigiano. Tutto ciò – conclude Antonio Matzutzi – potrà avvenire solo attraverso una importante riforma del settore e intervenendo nella “macchina amministrativa regionale. Anche su queste cose vigileremo sull’operato dei consiglieri e della Giunta.»

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Si è tenuta ieri la Camera di Consiglio davanti al Tar Sardegna nel ricorso contro RWM e comune di Iglesias.
«Data la complessità della vicenda e la necessità dei difensori delle Associazioni di esaminare i documenti presentati da RWM – comunica l’avvocato Andrea Pubusa, legale delle associazioni ricorrenti – il Presidente ha accolto la proposta dei difensori delle associazioni di fissare direttamente l’udienza pubblica per il 19 giugno prossimo, nella quale verrà decisa con sentenza la causa.»

 

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L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro ha assegnato 44 milioni di euro alla Sardegna per la seconda fase di Garanzia Giovani. Su proposta dell’assessorato del Lavoro, la Giunta regionale ha dato il via libera al Piano di Attuazione Regionale del Programma Operativo Nazionale IOG – Iniziativa Europea per l’occupazione dei giovani. L’insieme di misure, che nella prima fase, dal 2014, ha consentito di dare una risposta concreta al fenomeno della disoccupazione giovanile, alla dispersione scolastica e all’esclusione sociale dei giovani NEET, viene ora riproposto con alcune significative novità. Due sono gli assi tra i quali sono ripartite le risorse, per altrettanti differenti target di destinatari: il primo, per 19 milioni 241mila euro, interamente destinato ai NEET, ovvero chi tra i 15 e i 29 anni non studia né lavora; il secondo e nuovo asse, che riserva 24 milioni 767mila euro a giovani fino a 35 anni, con l’estensione di Garanzia Giovani anche ai non NEET, impegnati ancora negli studi.

All’orientamento e presa in carico da parte dei servizi per l’impiego, con il rilascio della Scheda Anagrafico Professionale sono riservati un totale di 3 milioni 740mila euro, mentre all’orientamento di secondo livello, mirato a disegnare per il destinatario della misura un “progetto professionale”, sono destinati 1 milione 952mila euro. Alla formazione mirata all’inserimento lavorativo, effettuata in azienda, con l’acquisizione di competenze professionali sul campo vanno 4 milioni 326mila euro. La voce di spesa più cospicua, con 15 milioni 374mila euro, è per il reinserimento di giovani 15-18enni nel sistema di istruzione e formazione professionale, misura strategica della Regione per abbattere la dispersione scolastica, con l’introduzione prima dei percorsi triennali, poi del quarto anno per il Diploma professionale di Tecnico. Assunzione e formazione (con 2 milioni 680mila euro) è una delle nuove misure: essa prevede la formazione successiva all’assunzione, per l’acquisizione delle competenze mancanti. Accompagnamento al lavoro (1 milione 955mila euro): è attivabile all’interno del percorso personalizzato individuato durante la fase di orientamento. Per i tirocini extra curricolari le risorse disponibili ammontano a 9 milioni 600mila euro vanno. I tirocini fuori dalla Regione di residenza e all’estero sono finanziati con altri 300mila euro. Al Servizio civile nazionale va 1 milione 578mila euro e, altra novità di Garanzia Giovani, è previsto anche il Servizio Civile Nazionale nell’Unione Europea, finanziato con 1milione 351mila euro: misura realizzata in specifiche aree di intervento, essa prevede anche una formazione generale e linguistica, presso enti e amministrazioni operanti nell’UE, con il riconoscimento di un costo forfettario in favore del giovane. Per il sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità vengono allocati 240mila euro, mentre 100mila euro vanno a finanziare la mobilità dei giovani lavoratori in Italia e negli altri paesi dell’Unione Europea. Nuove le ultime tre voci di spesa: creazione di reti territoriali (476mila euro); Strumenti per incentivare l’accesso ai corsi degli Istituti Tecnici Superiori al fine di rafforzare  l’istruzione tecnica terziaria (333mila euro) e un progetto pilota a livello nazionale di Social Impact Investing, investimenti che producano oltre a rendimenti economici, positivi effetti sociali per le comunità, anche grazie alla sinergia pubblico-privato (2 milioni 318mila euro).

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La Giunta regionale ha affidato alla Sfirs il compito di predisporre azioni dirette ad affrontare il tema delle eccedenze di pecorino romano, in diretta collaborazione con il sistema bancario e dei consorzi fidi, in modo da movimentare sino a 18 milioni di euro  che equivalgono potenzialmente a 30 mila quintali di prodotto pecorino romano. L’obiettivo è quello di alleggerire le scorte in eccesso e dunque di dare subito un segnale positivo al mercato con una regolazione dell’offerta. L’approvazione della delibera, messa a punto dall’Assessorato del Bilancio e della Programmazione, segue di poche ore il Tavolo Tecnico a cui, con l’assessore Raffaele Paci, hanno partecipato Sfirs, Abi, i rappresentanti dei Confidi, le banche operanti in Sardegna (Banco di Sardegna, Intesa San Paolo, Banca Nazionale del Lavoro, UniCredit, Banca del Mezzogiorno e Banca di Arborea) e il Consorzio per la tutela del formaggio pecorino romano. La Commissione regionale Abi e tutti gli istituti di credito presenti hanno dato piena disponibilità a collaborare e individuare le forme tecniche più idonee.

Dal tavolo sono emersi altri due risultati. Il primo: nel pieno rispetto delle regole vigenti, l’impegno a valutare la proroga fino a dicembre 2019 dei finanziamenti della campagna 2017-2018 concessi alle imprese di trasformazione, cosa che garantisce maggiore liquidità alle stesse imprese, che non sono così costrette a smaltire rapidamente il prodotto. Il secondo: la conferma che la Commissione regionale Abi lavorerà per estendere, a tutti gli istituti bancari, la moratoria di un anno, già annunciata dal Banco di Sardegna, sui finanziamenti in corso concessi ai pastori. 

Con questa azione, e già dal momento dell’annuncio, ci si aspetta una reazione immediatamente positiva del mercato anche alla luce dei controlli sul funzionamento della filiera e sul rispetto delle quote di produzione proposti nel tavolo di sabato scorso in Prefettura. Ma, è stato sottolineato, la cosa importante è riuscire a costruire un sistema di produzione in cui non ci siano più eccedenze, altrimenti ogni anno l’emergenza rischia di ripresentarsi.È stato infine confermato l’obiettivo di costruire un percorso strutturato per portare il prezzo del latte oltre l’euro, in pochi mesi e con effetto retroattivo: a fine maggio è previsto il primo step col controllo dei prezzi, a ottobre la definizione del prezzo finale sulla produzione novembre 2018-ottobre 2019. Il calcolo del prezzo finale viene definito agganciandolo non solo al prezzo di vendita del pecorino romano ma anche a quello del pecorino sardo e del fiore sardo, che hanno un prezzo maggiore sul mercato. 

Da tutti i presenti al Tavolo è stata infine sottolineata la necessità che il Governo metta immediatamente in atto gli impegni presi, ovvero il ritiro delle eccedenze di pecorino romano per un valore di 24 milioni, anche tramite il Bando indigenti.

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Il prossimo 28 aprile si terrà la consultazione popolare per la ridefinizione dei confini tra i comuni di Magomadas e Tresnuraghes. Il referendum sarà limitato alla popolazione residente nelle porzioni di territorio dei due Comuni interessate al mutamento di circoscrizione. Il testo della formula referendaria recita testualmente: «Volete voi che la porzione di territorio di Noesola sia distaccata dal Comune di Tresnuraghes e aggregata al Comune di Magomadas e le porzioni di territorio di Coloras e di Bianae siano distaccate dal Comune di Magomadas e aggregate al Comune di Tresnuraghes?»

I due enti locali hanno presentato istanza per la ridefinizione dei confini delle loro circoscrizioni attraverso una deliberazione del commissario straordinario di Magomadas, il 10 luglio 2018, e un analogo provvedimento del Consiglio comunale di Tresnuraghes, il 12 luglio scorso. La Prima Commissione permanente del Consiglio regionale, nella seduta del 23 ottobre 2018, ha approvato la relazione trasmessa dalla Giunta regionale e invitato l’Assemblea consiliare a dar luogo alla consultazione mediante referendum della sola popolazione residente nelle porzioni di territorio interessate al mutamento di circoscrizione. Nella seduta del 7 novembre scorso, inoltre, il Consiglio regionale ha approvato l’ordine del giorno con il quale ha deliberato di accogliere la richiesta dei due Comuni.    

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Il Santa Maria Assunta di Guspini presto potrà riprendere l’attività di riabilitazione globale territoriale per tutto il Medio Campidano, così come previsto dalla nuova rete ospedaliera regionale.

Il Direttore Generale dell’ATS Sardegna Fulvio Moirano ha inoltrato richiesta all’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità (Servizio Qualità dei Servizi e Governo Clinico) per la verifica di compatibilità di un Presidio di Riabilitazione Globale Territoriale, Hospice e Centro Diurno Integrato; che nello specifico offrirà ai cittadini del territorio le seguenti prestazioni e servizi:

  • Riabilitazione Globale a ciclo continuativo – 11 posti letto;
  • Riabilitazione residenziale ad alta intensità – 32 posti letto;
  • Centro Ambulatoriale di riabilitazione globale – 20 utenti/die, 15 attività intensiva, 15 attività estensiva;
  • Hospice – 5 posti letto;
  • Centro diurno Integrato – per 20 utenti.

Questo provvedimento che ora attende il nulla osta del Servizio Qualità dei Servizi e Governo Clinico, fa seguito alla richiesta del liquidatore della fondazione Guspini per La Vita Onlus che ha scritto al sindaco per chiedere un provvedimento amministrativo col quale il Comune autorizzi il liquidatore a concedere la struttura in comodato alla società Sas Domos ad avviare l’attività sperimentale per tre anni rinnovabili.

La riapertura del Centro, lungamente attesa era tra l’altro un obiettivo di legislatura. Esso potrà garantire un servizio di qualità nella riabilitazione, indispensabile per il territorio lungamente atteso dai cittadini per una migliore qualità della sanità regionale.

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Meo Sacchetti guiderà la Vanoli Cremona, fresca vincitrice della Coppa Italia, fino al 2022. La società lombarda ha ufficializzato oggi l’estensione dell’accordo. Il tecnico di Altamura, in precedenza vincolato fino al 2020, guiderà, dunque, per le prossime tre stagioni la Vanoli, appena portata al primo trofeo della sua storia in serie A, confermando la sua propensione, già emersa a Sassari, di legarsi ad un Club per più stagioni. Oggi guida anche la Nazionale.