Mercoledì 20 febbraio sit-in delle associazioni al TAR Sardegna dove si decide sul ricorso contro l’autorizzazione all’ampliamento dello stabilimento RWM.
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Mercoledì prossimo 20 febbraio 2019, la prima sezione del TAR Sardegna ha fissato la Camera di Consiglio per decidere sulla istanza cautelare avanzata dalle Associazioni che hanno presentato il ricorso davanti al TAR contro il provvedimento unico n. 82/2018 del SUAP del comune di Iglesias, che autorizza la nuova linea di produzione di bombe per lo stabilimento della RWM Italia spa.
L’autorizzazione dei due nuovi reparti (reparto R200 e R210) consentirà di triplicare la produzione bellica dello stabilimento di Domusnovas-Iglesias.
«In occasione della Camera di Consiglio che dovrà decidere se sospendere o meno l’autorizzazione rilasciata dal comune di Iglesias – si legge in una nota -, le Associazioni ed i Comitati che hanno sottoscritto il ricorso e quelle che lo sostengono hanno indetto un sit-in, a partire dalle ore 9.00 di mercoledì 20, di fronte al TAR Sardegna, in piazza del Carmine a Cagliari.»
Associazioni e Comitati sostengono che «non è stata fatta nessuna Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), obbligatoria in caso di industrie chimiche che producono esplosivi per uso bellico, e necessaria oltretutto per la grande vicinanza di una zona naturalistica protetta (SIC Marganai – Monte Linas); che il piano di ampliamento è stato frazionato arbitrariamente in tanti interventi minori per semplificare in maniera, a nostro avviso illegittima, le procedure ed eludere la VIA; ancora, che è stata fattivamente impedita la conoscenza degli atti e la partecipazione al procedimento decisionale alla popolazione, in forma sia individuale che associativa e l’area designata per l’intervento è priva di destinazione urbanistica, e pertanto non ha una destinazione industriale. Non è possibile quindi autorizzarvi la costruzione di impianti industriali; e, infine, che la produzione di ordigni esplosivi di elevata potenza rappresenta attività ad alto rischio di incidente, con possibili esiti catastrofici, ciononostante non è stato adeguato il Piano di Emergenza previsto dalla vigente normativa.»
Il ricorso al TAR è stato sottoscritto da Italia Nostra, Comitato Riconversione RWM, Unione Sindacale di Base USB, ARCI Sardegna, Centro Sperimentazione Autosviluppo onlus, Legambiente Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna. Le qssociazioni che sostengono le motivazioni del ricorso sono Confederazione Sindacale Sarda, Rimettiamo le radici di Fluminimaggiore, Cobas, ANPI, Cagliari Social Forum, Movimento non violento, Partito Comunista Italiano, Amnesty International.