26 November, 2024
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La Dinamo a un punto dalla finale di Coppa Italia, sfiorata l’impresa con un’altra grande rimonta. Fonte: www.dinamobasket.com .

Un punto, un solo punto aveva premiato ieri sera la Dinamo nel quarto di finale con la corazzata Umana Reyer Venezia, dopo una clamorosa rimonta da -21: 89 a 88; un punto, un solo punto, è stato fatale oggi alla Dinamo nella semifinale con l’Happy Casa Brindisi, dopo un’altra clamorosa rimonta dal -16: 87 a 86.

La Dinamo lascia la Coppa Italia ad un passo dalla finalissima che l’avrebbe vista protagonista contro la Vanoli Cremona del grande ex Meo Sacchetti, ma lo fa a testa alta, anzi altissima. Quella vista nella competizione tricolore è una squadra ritrovata e motivata che, a dispetto dei tanti problemi vissuti quest’anno e del cambio tecnico in panchina, ha dimostrato di avere valori significativi e di poter dire una parola importante nella seconda parte della stagione in campionato, nella quale cercherà di conquistare la qualificazione ai play-off scudetto, oggi, classifica alla mano, tutt’altro che scontata.

La partita odierna con Brindisi è stata per molti versi simile a quella di ieri con Venezia. Nel primo tempo la Dinamo ha subito l’attacco pugliese ma prima dell’intervallo lungo ha avuto una reazione e a metà gara ha saputo limitare il ritardo a 8 punti. In avvio di terzo quarto, il divario si è raddoppiato, raggiunto i 16 punti al 22′: 66 a 50. Al 30′ Brindisi era ancora avanti di 14 punti: 74 a 60.

La Dinamo non s’è data per vinta, ha continuato a dominare ai rimbalzi (come è accaduto anche ieri con Venezia), 48 a 32, ed ha migliorato le sue percentuali al tiro, sia da 2 sia da 3 punti, il ritardo è via via sceso e la Dinamo ha saputo reagire anche a due tecnici fischiati alla panchina per proteste e a Dyshawn Pierre, e dopo un botta e risposta a suon di triple tra Jaime Smith e Jeremy Lamar Chappell, a 100’’ dalla fine, un tiro libero realizzato da Jack Cooley ha fissato il punteggio sull’80-87.

Tutto finito? Per niente. Il cuore Dinamo è venuto ancora una volta fuori e fino all’ultimo secondo sono state emozioni forti. Justin Carter ed Achille Polonara hanno realizzato solo un tiro libero a testa dei due a loro disposizione, e la Dinamo ha sprecato un possesso su palla persa da Brindisi. Jeremy Lamar Chappell ha sprecato i due liberi avuti per un fallo di Achille Polonara ed ha poi commesso fallo su Justin Carter che ha realizzato i due liberi del -3. A 10″ dalla sirena finale Brindisi ha perso una palla pesante e Tyrus McGee ha portato la Dinamo a -1: 86 a 87. Ultima emozione, palla ancora persa da Brindisi e tiro della vittoria per Jaime Smith, finito sul ferro, con correzione di Jack Cooley oltre il 40′. Peccato!

Ieri sera all’ultimo secondo Jack Cooley ha mandato in estasi la Dinamo; oggi, all’ultimo secondo, l’errore di Jaime Smith, ha visto sfumare il sogno. Questo è il basket!

Una grande occasione mancata per sfidare in finale Meo Sacchetti che con la sua Vanoli Cremona nel tardo pomeriggio ha eliminato la Segafredo Virtus Bologna con un netto 102 a 91, trascinata da un super Travis Diener, autore di 26 punti in 28′. E domani Cremona-Brindisi assegnerà la Coppa Italia 2019.

«Sono straordinariamente orgoglioso dei miei ragazzi, abbiamo giocato una partita di una ferocia e di una intensità che era tempo che non vedevo. Abbiamo eseguito e fatto quello che volevamo fare, attaccando l’area con continuità e grinta – ha commentato a fine partita Gianmarco Pozzecco -. Abbiamo sbagliato una decina di tiri che sono usciti veramente per un nulla. Sono comunque molto contento, dispiaciuto solo di non aver segnato un canestro in più. Faccio i complimenti a Brindisi perché sta giocando una bellissima pallacanestro, stasera è stata avanti per gran parte della partita e sicuramente ha meritato. Per noi rimane il rammarico, perché i ragazzi erano davvero carichi, ci credevano e hanno fatto di tutto per vincere. Sono ragazzi che hanno tanta volontà e questa è la cosa più importante in questo contesto in cui c’è senza dubbio un momento di stanchezza, più mentale che fisica secondo me. Dobbiamo recuperare energie, il terreno è fertile, i ragazzi ci tengono – ha concluso il neo coach della Dinamo -, e questo è un elemento indispensabile. Dobbiamo mantenere questa identità e lavorare per trovare la continuità.»

Dinamo Banco di Sardegna 86 – New Basket Brindisi 87

Parziali: 28 a 32; 18 a 22; 14 a 20; 26 a 13.

Progressivi: 28 a 32; 46 a 54; 60 a 74; 86 a 87.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu, Smith 16, McGee 8, Carter 18, Devecchi, Magro, Pierre 16, Gentile, Thomas 7, Polonara 8, Diop, Cooley 13. All. Gianmarco Pozzecco.

New Basket Happy Casa Brindisi: Banks 15, Brown 20, Rush 5, Gaffney 9, Zanelli, Orlandino, Moraschini 18, Walker 2, Cazzolato, Wojciechowski, Chappell 18, Taddeo. All. Francesco Vitucci.

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Questa sera si è verificato un guasto all’interno del quadro elettrico che gestisce l’illuminazione pubblica della Piazza Roma e della via Gramsci.
Non è stato possibile risolvere il problema nella giornata odierna. Domattina, domenica 17 febbraio, i tecnici della Zephyro SpA provvederanno a ripristinare la corretta funzionalità del quadro elettrico.
L’Amministrazione comunale si scusa con i cittadini e gli operatori commerciali per gli eventuali disagi occorsi.

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Dalla grande paura, affiorata dopo il goal di Juraj Kucka al 40′ del primo, alla grande gioia, per la straordinaria rimonta firmata da una doppietta di Leonardo Pavoletti, sempre più trascinatore rossoblu! E’ stata una serata dalle emozioni forti quella vissuta alla Sardegna Arena, in una partita che il Cagliari era chiamato a vincere ad ogni costo per mettere un freno alla crisi degli ultimi di risultati due mesi e che fino a metà ripresa ha temuto di perdere, anche se ha messo in campo tutto il suo orgoglio, per  ribaltare il risultato e conquistare la tanto attesa vittoria.

E’ questo il Cagliari che ci vuole per superare la crisi e tornare in una posizione di classifica più consona alle potenzialità della squadra e alle ambizioni della società e dei tifosi che hanno riempito ancora una volta le tribune.

E’ stata una vittoria sofferta ma, alla fine, sono queste le vittorie più belle, quelle che regalano le migliori gioie. E nel finale è passata in secondo piano anche l’espulsione di Joao Pedro, maturata al 90′, quando ormai i giochi erano quasi fatti… L’espulsione di Joao Pedro, purtroppo, priverà Rolando Maran (già oggi privo di cinque titolari, Lucas Castro, Ragnar Klavan, Valter Birsa, Favrizio Cacciatore e Cyril Théréau) dell’attaccante brasiliano nella prossima partita, domenica 24 febbraio, al Marassi di Genova, contro la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo.

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Uno spiraglio per il raggiungimento di un accordo sul prezzo del latte è emerso in tarda serata nel vertice fiume convocato oggi in Prefettura, a Cagliari, dal ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio. Come riporta l’Ansa, sarebbero stati decisi tre giorni di tregua nella mobilitazione dei pastori sardi per non bloccare il conferimento del latte e per riprendere a far lavorare i caseifici, nel corso dei quali la proposta messa sul tavolo per avere 72 centesimi al litro oggi ed arrivare a fine stagione a 1 euro, anche 1,20 euro, come chiedono gli allevatori sardi, sarà posta al vaglio del mondo delle campagne. La trattativa riprenderà giovedì 21 febbraio, al Ministero, a Roma.

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La Vanoli Cremona di Meo Sacchetti è la prima finalista della Coppa Italia 2019. Superata la Segafredo Virtus Bologna per 102 a 91. Grande protagonista l’ex Dinamo Travis Diener, autore di 26 punti in 28 minuti, con 6 su 9 da 3 punti, 2 su 3 da 2 punti e 4 su 4 ai tiri liberi, 1 rimbalzo, 3 assist, 28 di valutazione.
L’altra finalista uscirà dalla seconda semifinale, in programma alle 21.00 tra Dinamo Banco di Sardegna e Happy Casa Brindisi. I tifosi della Dinamo sognano una finale contro il grande ex, protagonista di due vittorie della Coppa Italia e dello storico “triplete”!

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Due nuovissimi tiralatte che serviranno alle mamme della Neonatologia e terapia intensiva neonatale che potranno, con maggior facilità, allattare i loro piccoli, ricoverati nelle incubatrici del reparto al primo piano del Materno infantile. A donarli, questa mattina, il gruppo folk San Nicola di Sassari che ha fatto visita al reparto.

Assieme al presidente del gruppo, Antonio Gaspa, hanno portato i loro saluti ai piccoli anche il sindaco di Sassari Nicola Sanna e l’assessora alle Politiche educative, infanzia, giovani e sport Alba Canu. A fare da Cicerone, invece, ci ha pensato il direttore della struttura, Giorgio Olzai. A dare colore una rappresentanza del gruppo con i caratteristici abiti maschili e femminili.

Gli ospiti, dopo una visita alla terapia intensiva, hanno avuto modo di apprezzare l’organizzazione e l’ospitalità che l’Azienda ospedaliera universitaria offre alla mamme, con la sezione dedicata alla “balie”. Qui tante donne, in particolare quelle che non risiedono a Sassari, possono dormire, riposare e, all’occorrenza, avere anche un pasto.

«Con la vostra donazione – ha commentato il direttore di Neonatologia e terapia intensiva – avete fatto un grande gesto per le tante mamme e i loro piccoli che, ogni anno, vengono ricoverati nella nostra struttura. Un atto di generosità che avvicina il territorio alla nostra realtà.»

I tiralatte, del valore complessivo di 4mila euro, sono stati acquistati dal gruppo folk grazie ai fondi raccolti con la manifestazione “Folkuore”, organizzata a dicembre scorso dalla stessa associazione culturale presieduta da Antonio Gaspa. Per quella occasione erano saliti sul palco del teatro di viale Cappuccini i gruppi folk San Nicola e Figulinas, Maria Giovanna Cherchi accompagnata dalle launeddas di Fanta Folk quindi i Creuza de Ma quindi il gruppo Zeppara e Giuseppe Masia.

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Cagliari-Parma, in programma alle ore 18.00 alla Sardegna Arena, è una delle partite più importanti della stagione per la squadra di Rolando Maran. Gli ultimi risultati negativi hanno tolto alla squadra rossoblu quella tranquillità in classifica che era riuscita a conquistare nella prima parte della stagione ed oggi è fondamentale tornare alla vittoria, per ritrovare la fiducia smarrita e mettere in cascina punti importantissimi in chiave salvezza.

L’avversario odierno non è certamente il più agevole. Il Parma, matricola, è 12° con 29 punti, bottino messo insieme, soprattutto, con un grande rendimento esterno. Lontano dal “Tardini”, infatti, la squadra di Roberto D’Aversa ha vinto ben cinque delle otto partite complessive (è la settima squadra della seria A per punti conquistati in trasferta).

Rolando Maran anche oggi ha la rosa decimata dalle assenze: Lucas Castro, Ragnar Klavan, Valter Birsa, Favrizio Cacciatore e Cyril Théréau. Il tecnico fa molto affidamento su Leonardo Pavoletti, l’uomo che potrebbe fare la differenza.

Dirigerà l’incontro Gianluca Manganiello di Pinerolo, assistenti di linea Domenica Rocca di Catanzaro e Salvatore Longo di Paola, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma, addetti al VAR Gianluca Rocchi di Firenze e Stefano Liberti di Pisa.

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Nuovo impegno casalingo, questa sera alle 18.00, per l’Automek Calasetta, nella terza giornata di andata della fase a orologio del campionato di serie C Silver di basket maschile, contro l’Olimpia Cagliari, fanalino di coda della classifica con 8 punti. La squadra isolana è ancora a digiuno di vittorie in questa seconda fase della stagione, vendo perso prima con largo margine sul campo dell’Esperia, 97 a 65, poi in casa con il Basket Antonianum, 83 a 78. Il secondo stop è costato all’Automek Calasetta il quarto posto, ora occupato in solitudine proprio dalla squadra quartese con 24 punti, contro 22.

Nel campionato di serie D, giunto alla sesta giornata del girone d’andata, la Sulcispes Sant’Antioco ospita alle 19.00 la Scuola Basket Miners Carbonia, nel secondo derby stagionale. All’andata, a Carbonia, si impose la squadra lagunare per 81 a 68. Le due squadre arrivano a questa sfida con stati d’animo differenti, per i risultati maturati sette giorni fa, quando la Scuola Basket Miners Carbonia ha perso in casa con il Basket Club Uri, per 76 a 68, mentre la Sulcispes s’è imposta in trasferta, a Sinnai, con largo punteggio: 104 a 80. La Sulcispes è sesta in classifica, con 24 punti, stesso punteggio del C.M.B. Porto Torres, quinto; la Scuola Basket Miners Carbonia è ottava, con 18 punti.

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Seconda guerra mondiale, Cagliari, 17 febbraio 1943: la città subisce uno degli attacchi aerei più pesanti da parte delle forze angloamericane. Dopo quei bombardamenti apparirà spettrale, semidistrutta. Il ricordo di quei giorni neri ritorna, ancora una volta, con “CAGLIARI 1943: LA GUERRA DENTRO CASA”, la produzione di Cada Die Teatro con la regia di Pierpaolo Piludu, che va in scena proprio domani, domenica 17 febbraio, alle 18.00, al Teatro La Vetreria di Pirri. Dello spettacolo sono in programma anche alcune rappresentazioni per le scuole per la rassegna Terza ora Teatro: lunedì 18 alle 10.00, martedì 19 e mercoledì 20 alle 11.00 (Teatro La Vetreria).

Cada Die Teatro, in collaborazione con la Cattedra di Antropologia Culturale dell’Università di Cagliari e con l’ISRE di Nuoro, ha portato avanti a partire dal 2006 una ricerca certosina per arrivare alla creazione di un video-archivio dei testimoni dei bombardamenti del 1943. Pierpaolo Piludu, in quel contesto, ha condotto un laboratorio teatrale con venti adulti, alcuni dei quali testimoni diretti di quei giorni di cielo nero, conclusosi con uno spettacolo teatrale, che ogni anno viene replicato in occasione dell’anniversario dei bombardamenti sulla città.

Quegli allievi della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria tornano così a indossare i pantaloni corti e le divise da Piccole Italiane, per rivivere tra i banchi delle scuole cagliaritane le giornate degli anni ’40. La maestra è severa: i bambini devono cercare di memorizzare le frasi del duce in ogni momento della giornata, anche quando giocano con le cerbottane o a “tzacca e poni”. All’inizio anche il suono degli allarmi, la corsa verso i rifugi sembrano quasi un gioco. Fino a quel tragico 17 febbraio del 1943… Un esempio, “La guerra dentro casa”, di scena popolare e di teatro civile, a cui Cada Die dedica un filone importante del suo impegno culturale. Sul palco, insieme agli altri diciannove compagni, anche Paola Ferro, allieva ottantaseienne, testimone diretta di quella pioggia di bombe. «A conclusione della rappresentazione è sempre particolarmente commovente sentire raccontare dalla sua viva voce i ricordi della guerra: le bombe che distruggono la sua casa, la fuga con la famiglia verso un paese dell’interno, la fame, il baratto della sua unica bambola per un po’ di cibo…», racconta Pierpaolo Piludu. Prima dello spettacolo verranno proiettati alcuni frammenti del documentario, prodotto dalla sede Rai della Sardegna, “Quando scappavamo col cappotto sul pigiama” di cui lo stesso Pierpaolo Piludu è autore e regista insieme a Cristina Maccioni.

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Migliaia di siti archeologici, importanti musei, una densità per chilometro quadrato tra le più alte al mondo, un patrimonio unico in tutto il Continente. La Sardegna, terra ricchissima dalle potenzialità ancora inespresse, è stata scelta come ospite d’onore della quinta edizione di tourismA, il più importante evento europeo dedicato all’archeologia e alla promozione del turismo culturale, dal 22 al 24 febbraio al Palazzo dei Congressi di Firenze. L’evento, organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti editore), raduna istituzioni, esperti, archeologi, giornalisti da tutta Europa per una tre-giorni di conferenze e presentazioni di altissimo livello: saranno presenti, tra i 250 relatori, il divulgatore e padrino della manifestazione Alberto Angela, il direttore della galleria degli Uffizi Eike Schmidt, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, lo storico dell’arte Antonio Paolucci, il critico Philippe Daverio, il presidente del FAI Andrea Carandini, il soprintendente di Pompei Massimo Osanna, l’ex presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali Giuliano Volpe, la “turista per caso” Syusy Blady.

Per la prima volta l’ospite principale sarà una regione italiana e la scelta non poteva che cadere sulla Sardegna, un vero e proprio museo a cielo aperto. Una ricchezza non sempre valorizzata, ben presente però all’organizzazione di tourismA e del suo direttore Piero Pruneti: «Con la Sardegna abbiamo avuto sempre un feeling speciale – spiega – a conferma del vincolo di amicizia e del medesimo “sentire culturale” che lega la terra dei nuragici a quella degli etruschi».

L’organizzazione della delegazione sarda, dell’allestimento e degli eventi dedicati alla Sardegna è curata per la quinta edizione consecutiva dall’editore Carlo Delfino. Un lavoro intenso che vede radunati – sotto il patrocinio della Regione Sardegna, delle Soprintendenze archeologiche regionali e dell’Università di Sassari – nello stesso spazio espositivo ampio 120 metri quadri e collocato nella posizione più strategica del Palazzo: Unioncamere Sardegna, l’Unione dei Comuni della Trexenta (Comuni di Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala, Suelli), la Comunità Montana Sarcidano Barbagia di Seulo (Comuni di Escolca, Esterzili, Genoni, Gergei, Isili, Laconi, Mandas, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seui, Seulo, Villanovatulo), la Città di Alghero – Fondazione Alghero, i Comuni di Bonorva, Borutta e Torralba, i tre aeroporti sardi di Cagliari Sogaer, Olbia Geasar e Alghero Sogeaal, l’Associazione culturale Archeofoto Sardegna, la Bottega artistica di Carmine Piras (Oristano) e Teravista (Cagliari). Nel “Salone Sardegna” troveranno tutti posto con un proprio stand dove potranno promuovere il territorio, anche con workshop e incontri mirati con i buyer (agenzie di viaggio, operatori turistici e culturali) che da tutto il mondo raggiungono Firenze in occasione di tourismA. L’intero palazzo sarà allestito con suggestive immagini del patrimonio sardo, curate da Nicola Castangia e Maurizio Cossu, tutte accompagnate dal logo che Carlo Delfino Editore ha studiato per la rassegna: la “A” di Archeologia che, stilizzata, rievoca un nuraghe con richiami alle sfumature della terra, del sole e del cielo. Nei giardini annessi al Palazzo dei Congressi l’esposizione sarà aperta dalla sequenza di dodici splendide riproduzioni a grandezza naturale delle statue di Mont’e Prama, opera del laboratorio di archeologia sperimentale di Carmine Piras, che esporrà inoltre, all’interno del Salone, le riproduzioni di reperti della Sardegna preistorica e nuragica, tra video tematici e

All’Isola sarà dedicata la gran parte dei lavori, articolati in tre intense giornate tutte con ingresso libero e gratuito. Venerdì 22 il convegno “Sardegna museo a cielo aperto. Incontri con l’archeologia dell’Isola” ripercorrerà le varie declinazioni dell’archeologia sarda dalla preistoria al Medioevo. Moderato da Alberto Moravetti dell’Università di Sassari, l’incontro vedrà gli interventi di docenti ed esperti delle Università di Sassari, Cagliari e Firenze e delle Soprintendenze regionali. A metà mattina tourismA sarà ufficialmente inaugurato nel Salone Sardegna alla presenza dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu in rappresentanza della Regione Autonoma della Sardegna. Di grande interesse le due conferenze in programma sabato pomeriggio e domenica mattina nell’Auditorium curate dagli archeologi Raimondo Zucca, docente dell’Università degli studi di Sassari, e Giorgio Murru, direttore del Museo della statuaria preistorica di Laconi. Tutto intorno, per tre giorni, decine di dibattiti e incontri con delegazioni da tutta Italia, ma anche da Cina, Etiopia, Bhutan, Israele, Perù, Mongolia, Serbia, Bulgaria, Cipro, Malta, Croazia, Germania e Corsica.