20 July, 2024
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L’antico organo “Agati Tronci”, custodito nella chiesa cagliaritana di Sant’Antonio Abate, si prepara a una nuova vita.

La prossima settimana partiranno le operazioni di smontaggio dell’imponente strumento, che poi prenderà il mare alla volta della Toscana, dove lo aspetta un restyling che durerà sino al 2022.

Il restauro è il coronamento di un progetto fortemente voluto dal “Labos”, il Laboratorio Organi Storici del Conservatorio di Cagliari, ideato e organizzato dal docente Angelo Castaldo e dal musicologo Roberto Milleddu.

Dal 19 al 23 febbraio l’“Agati Tronci”, datato 1887, il più grande organo storico della Sardegna, sarà smonato e preparato per il viaggio che lo porterà a Pistoia, nella bottega organaria di Samuele Maffucci, specializzata nel restauro di organi di cosiddetta “scuola toscana”.

I lavori di risistemazione dureranno tre anni, e una volta ritornato nella sua città l’organo dovrà ancora affrontare le operazioni di rimontaggio e reintonazione.

L’intera operazione avrà un costo di 120 mila euro, soldi provenienti dalla Curia arcivescovile di Cagliari e dall’arciconfraternita della Vergine Santissima d’Itria. Parte dei denari necessari arriva anche dalle offerte fatte dal pubblico negli anni, in occasione dei concerti organizzati da Labos per sensibilizzare sull’iniziativa.

L’organo custodito nella chiesa di Sant’Antonio rappresenta una delle più importanti testimonianze dell’organaria italiana dell’Ottocento a Cagliari e in Sardegna. Si tratta di uno strumento che incarna la migliore tradizione costruttiva pistoiese nella sua fase matura. Nei suoi primi anni di vita fu considerato tra i migliori di Cagliari e utilizzato ampiamente per le celebrazioni liturgiche. Fu suonato dai principali organisti attivi in città.

La casa Agati Tronci, marchio nel quale nel 1883 venivano fuse le esperienze tra le due maggiori dinastie organare toscane, attive dal primo Settecento, è stata tra le più note e rinomate in Sardegna. Almeno fino al primo Novecento, quando in seguito alla morte di Filippo Tronci i suoi successori convertirono la fabbrica alla produzione di strumenti musicali a percussione.

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Nel corso dell’odierna attività di controllo sul rispetto della normativa in materia di pesca svolta dal personale in forza presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso, è stata operata la confisca di 300 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus). Questi sono stati rinvenuti a bordo del natante di proprietà di un pescatore sportivo fermato dal personale militare della Guardia Costiera nel porto turistico di Portoscuso, dove si stava ormeggiando di ritorno da una battuta di pesca. I ricci sono stati confiscati e, successivamente, reimmessi in mare, mentre all’uomo è stata contestata la violazione delle vigenti norme in materia di pesca marittima.

Ricordiamo che la normativa in vigore, prevede che il pescatore sportivo o ricreativo può raccogliere esemplari di riccio di mare (max 50 unità di misura consentita) solamente nei giorni di sabato, domenica e festivi durante il periodo consentito dal calendario (cfr. art. 7 comma 4 del decreto n. 3097/DecA/61 del 08.11.2018 della Regione Autonoma della Sardegna).

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Alla vigilia delle elezioni regionali, il Forum del Terzo Settore della Sardegna rivolge alla politica la richiesta di una maggiore attenzione ai temi dell’associazionismo, del volontariato e della solidarietà.

«Il Terzo Settore della Sardegna è una realtà consolidata nel sistema sociale sardo e negli anni è fortemente cresciuto in tutti gli ambiti che lo compongono: Volontariato, Promozione Sociale, Cooperazione Sociale, Mutualità e Fondazioni. Oggi il Terzo Settore assicura una molteplicità di servizi e produzioni, che si traducono in lavoro, inclusione sociale di soggetti svantaggiati, prefigurazione di nuove ed efficaci strategie di intervento socio-economico determinando in misura crescente un ruolo decisivo nel welfare, sempre più ridotto dal progressivo venir meno dell’intervento diretto degli enti pubblici», si legge in un documento approvato dall’Assemblea regionale del Forum del Terzo Settore della Sardegna.

«Il Terzo settore in Sardegna è ricco di numerose realtà non associate né riconducibili a reti di organizzazioni e questo rende difficile inquadrare il terzo settore come un soggetto unico e omogeneo. Né si può pensare di ricondurlo alle sole grandi o piccole reti nazionali, pure presenti in Sardegna, che per quanto presenti, non rappresentano da sole tutto questo vastissimo mondo. È presente in Sardegna una fitta rete di piccole e medie organizzazioni di livello locale e un numero crescente di organizzazioni locali a forte impatto regionale. Tutto ciò determina una notevole difficoltà del settore a costruire in modo organico e omogeneo una rete rappresentativa di tutto il Terzo Settore Sardo.»

«L’autogoverno del Terzo Settore è reso ancor più necessario dalla legge 106/2016 e dai decreti attuativi, che delineano non solo un nuovo quadro legislativo e normativo ma anche un nuovo scenario che ricomprende tutto il Terzo Settore.»

«Questo processo dovrà essere governato a livello nazionale come a livello locale, valorizzando le autonomie territoriali e rendendole protagoniste, perché possa realizzarsi nell’interesse dei destinatari delle attività degli enti di Terzo Settore, salvaguardandone l’identità e l’autonomia e favorendo lo scambio e l’intreccio culturale tra settori diversi che sono chiamati ad interagire. La riforma indica la necessità che gli enti di TS trovino il luogo in cui ciascuno, nella sua autonomia, ha adeguata rappresentanza. Un compito arduo, difficile e irrinunciabile che va perseguito con entusiasmo e determinazione, sapendo che la crescita del Terzo Settore significa la crescita della solidarietà sociale e dell’economia solidale.»

«In tal senso va riconosciuto il ruolo svolto dall’unico Centro di servizio per il volontariato della Sardegna nel costruire una rete solidale ed operativa tra le organizzazioni di volontariato della Sardegna. Né va taciuto il contributo programmatico sul fronte delle politiche sociali, con particolare riferimento alla povertà e alla presenza del volontariato e del Terzo Settore nell’Isola. La riforma del Terzo Settore chiama in causa in modo considerevole il ruolo e le attività del Csv, non più rivolte solo al Volontariato ma anche ai volontari presenti e operanti in tutti gli enti di Terzo Settore.»

«Allo scopo di favorire questi processi di crescita e comunicazione del Terzo Settore Sardo, sarà opportuno promuovere e organizzare una Conferenza Programmatica Regionale aperta a tutti i soggetti del Terzo Settore Sardo. Un momento di confronto, dialogo, di partecipazione, di analisi di problemi e di proposte di soluzioni comuni tra gli enti di Terzo Settore della Sardegna. Sarà una delle opportunità e una delle occasioni per far emergere la vitalità e le potenzialità del Terzo Settore in Sardegna e le capacità del Forum che lo rappresenta. Un punto di arrivo – conclude la nota – e, insieme, il punto di ripartenza.»

 

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MeA, la scuola civica di musica intercomunale di Siniscola, Posada, Torpè e Lodè con sede a La Caletta, terrà l’evento inaugurale domani 15 febbraio 2019, dalle 18.00 alle 20.30, presso l’ITCG Luigi Oggiano, in via Pietro Micca 13, a Siniscola. L’evento prevede un piccolo concerto a cura dei docenti della scuola, una conferenza stampa/presentazione (struttura organizzativa, corsi, classi e attività collaterali) e un rinfresco.

Durante la serata la presentazione sarà intervallata dalle performance musicali dei docenti:

Carlo Sezzi – docente di batteria

Giovanni Trapani – docente di chitarra moderna

Betty Uscidda – docente di canto moderno

Cristian Orsini – docente di dj e produzione elettronica

Totore Chessa – docente di organetto diatonico

Simone Pala – docente di sax

Fabrizio Leoni – docente di basso e contabbasso

Andrea Cabras – docente di percussioni

Gianmario Solinas – docente di pianoforte e tastiere

Valentina Satta – docente di propedeutica

Tetyana Shcherbyna – docente di violino.

La direzione artistica è affidata a Carlo Sezzi, la gestione alla cooperativa Doc Educational nella persona di Franca Carai.

MeA nasce per soddisfare le esigenze espressive, musicali, creative e artistiche dei suoi allievi e, a questo scopo, si riconduce l’attività ordinaria della direzione e dello staff di Doc Educational per l’anno 2018-2019. Tale attività consiste:

– in una offerta formativa qualificata e diversificata con corsi e laboratori destinati ai principianti, agli amatoriali e ai professionisti del settore.

– nella attività di un corpo docente composto da musicisti scelti per titoli, esperienza didattica e curriculum artistico.

– nella gestione delle attività in spazi confortevoli allestiti per attività didattiche individuali (lezioni strumentali) e collettive (laboratori di musica d’insieme).

– nella creazione di una struttura di gestione divisa per aree e competenze a supporto dell’attività e della comunicazione tra scuola, allievi e comunità.

I corsi che MeA ha attivato in questo primo anno di attività sono 11: pianoforte, chitarra, violino, canto moderno, tastiere moderne e midi, deejay e musica elettronica, batteria, organetto diatonico, teoria musicale e solfeggio, propedeutica musicale. Dal mese di Marzo 2019 MeA aprirà i primi tre laboratori di musica d’insieme per allievi e musicisti.

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Dopo l’Ep “On The Street” del 2016 e “Jumpin’ Up And Down” del 2017, arriva “Weak Like A Man, il nuovo album di Andrea Cubeddu.

Andrea Cubeddu è un cantautore blues sardo, figlio di una misteriosa unione tra le terre bagnate dal Mississippi ed il fecondo entroterra barbaricino. Le sue radici isolane si sono nutrite dei lontani canti del popolo afroamericano, dando vita ad un blues vivo e fortemente emotivo.

Le storie raccolte nel suo nuovo albumWeak Like A Man celebrano la debolezza umana. La società moderna ha delineato un profilo preciso dell’uomo perfetto, privo di ogni difetto, sicuro di sé e orientato verso il raggiungimento di una felicità omologata, data dal denaro e dalla notorietà. Nella continua ricerca di virtù stereotipate, spesso si dimentica quanto invece sia la debolezza a caratterizzarci visceralmente. 

Weak Like A Man racconta delle lotte che continuamente imperversano nel nostro animo, dei drammi che affrontiamo giorno dopo giorno, del confronto con il prossimo e della presa di coscienza della nostra limitatezza e innata capacità al fallimento. Questo album rivela il volto nascosto dell’uomo, capace di piangere e perdere, quanto di rimettersi in gioco e affrontare il mondo a viso aperto.

Le date del tour

13/02 Padova

14/02 Vittorio Veneto

15/02 Tezze sul Brenta

16/02 Trieste

17/02 Vicenza

20/02 Padova

21/02 Casal Borsetti

22/02 Rimini

23/02 Macerata

24/02 Jesi

27/02 L’Aquila

28/02 Civitavecchia

01/03 Guidonia

02/03 Pescara

03/03 Roma.

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Ha compiuto ieri 103 anni Francesco Plaisant, un importante traguardo per uno dei protagonisti della vita della città, titolare dell’omonima agenzia di viaggi, fondata 73 anni fa insieme a suo padre, e gestita in prima persona fino a pochi anni fa.

Dal 1946, l’Agenzia Plaisant rappresenta un importante punto di riferimento per tanti iglesienti e per tante persone dei centri vicini, fondata in un periodo nel quale aprire un’agenzia di viaggi rappresentava una notevole scommessa, ripagata per i suoi fondatori da un successo che arriva fino ai giorni nostri.

E’ nata in un’epoca profondamente diversa da quella attuale ed ha costruito un rapporto di fiducia con i suoi clienti, aiutandoli nella scelta migliore per venire incontro alle diverse esigenze, sempre con competenza e profonda cortesia.

Francesco Plaisant è un decano delle attività commerciali, un emblema di tutte le grandi trasformazioni vissute dall’economia e dalla società, dalle ristrettezze del dopoguerra agli anni del  boom economico, fino all’epoca attuale.

Non solo un professionista, ma anche una personalità creativa e poliedrica, interessata agli studi matematici e amante della pittura, con una grande produzione artistica vissuta sempre nella sfera privata, senza cercare ribalte o riconoscimenti ufficiali.

«Porgo a Francesco Plaisant i migliori auguri per il suo compleanno – ha commentato il sindaco di Iglesias Mauro Usai – a nome di tutta la cittadinanza, con rispetto, ammirazione e affetto.»

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Proseguono in tutta la Sardegna gli incontri tecnici in vista dell’imminente rilascio della nuova piattaforma di gestione delle pratiche SUAPE (Sportello Unico per le Attività Produttive e l’Edilizia) previsto per il 4 marzo prossimo. L’assessorato regionale dell’Industria ha organizzato in questi giorni, con il supporto di ANCI Sardegna, numerosi incontri sul territorio, dedicati alla formazione degli operatori dei diversi SUAPE e degli Enti Terzi. Si tratta di un tema condiviso anche da Ordini professionali e associazioni imprenditoriali. Negli incontri viene presentata la nuova piattaforma per l’inserimento e la gestione delle pratiche SUAPE, più innovativa e, soprattutto, confacente alle esigenze di interoperabilità con gli altri sistemi informativi, regionali e nazionali. La piattaforma sarà online per cittadini, imprenditori, tecnici e operatori da lunedì 4 marzo. Un test importante è previsto per l’inizio della settimana prossima. Il 18 febbraio, infatti, sarà effettuato un intervento di manutenzione programmata sul sistema di gestione telematico delle pratiche SUAPE, proprio per verificare il funzionamento della nuova piattaforma. Il servizio pertanto non sarà raggiungibile fino al termine dell’intervento. La raccomandazione è di non effettuare alcun caricamento di pratiche durante la giornata, in quanto la documentazione sarà cancellata e non sarà possibile recuperarla in alcun modo.

La nuova piattaforma SUAPE offre una serie di servizi per l’interoperabilità, secondo protocolli standard, attraverso un’interfaccia innovativa.

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La formazione del dipartimento delle professioni sanitarie dell’Aou di Sassari va verso il completamento. Nei giorni scorsi, infatti, la direzione generale ha siglato i contratti per cinque nuovi dirigenti che, per la durata di un anno, sono stati assegnati ad altrettante strutture dello stesso dipartimento.

Il dipartimento delle professioni sanitarie è formato da due struttura complesse, Assistenza infermieristica e ostetrica quindi tecnici sanitari, della riabilitazione e della prevenzione. A queste si aggiungono una struttura semplice dipartimentale, piattaforme assistenziali e bed management, quindi quattro strutture semplici, una a servizio della “Sc Assistenza infermieristica”, e cioè assistenza ostetrica, quindi tre a supporto di quella dei tecnici sanitari: tecnici sanitari di radiologia medica, Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, professioni riabilitative.

E nei giorni scorsi i nuovi dirigenti, già dipendenti dell’Aou che hanno superato un apposito concorso, hanno siglato il contratto e temporaneamente, per un anno, sono stati assegnati alle strutture del dipartimento. Alla sigla dei contratti, oltre agli interessati, erano presenti il direttore generale Antonio D’Urso, il direttore sanitario Nicolò Orrù, il direttore amministrativo Lorenzo Pescini e il direttore del dipartimento delle professioni sanitarie Pina Brocchi.

«Si tratta di professionisti validi – commenta il direttore generale Antonio D’Urso nell’augurare buon lavoro ai neo dirigenti – che potranno dare slancio alle attività sanitarie. Diamo, inoltre, valorizzazione alle figure del comparto che assumono, così, un ruolo di direzione nella vita aziendale.»

«Un’occasione – conclude il manager – per allinearci ai migliori standard nazionali.»

E così il neo dirigente Piero Bulla è stato assegnato alla struttura piattaforme assistenziali e bed management, Maria Nunzia Pinna all’assistenza ostetrica, Paolo Virdis alla struttura tecnici sanitari di radiologia medica, Salvatore Pittui alla struttura Tecnici sanitari di laboratorio biomedico e Sofia Pinna alla professioni riabilitative.

«È un risultato importante – sottolinea il direttore del dipartimento delle Professioni sanitarie Pina Brocchi – perché questo diventa il primo dipartimento in Sardegna che, riconosciuto con atto aziendale, rappresenta l’intera famiglia delle professioni sanitarie. Un risultato che – prosegue – dobbiamo al riconoscimento fatto da questa direzione nei riguardi della professione sanitaria.»

«Il nostro auspicio – conclude Pina Brocchi – è quello di arrivare a un cambiamento radicale della qualità dell’assistenza, quindi ancora che siano seguiti tutti i processi assistenziali necessari, avere le figure competenti nei vari settori ed un’organizzazione snella che risponda con più attenzione ai bisogni dell’utenza.»

 

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Il comune di Carbonia ha diffuso una nota contenente le modalità di voto per le elezioni regionali in programma domenica 24 febbraio 2019.

Si vota dalle ore 7.00 alle ore 22.00.

Per poter votare occorre presentarsi presso il proprio seggio muniti della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. Qualora la tessera elettorale sia stata smarrita o si sia deteriorata, si può chiedere il duplicato o l’attestato sostitutivo, rivolgendosi, anche il giorno stesso della votazione, all’Ufficio elettorale del Comune di iscrizione nelle liste elettorali.

Presso il seggio verrà consegnata ad ogni elettore un’unica scheda di colore verde con una matita copiativa.

Sulla scheda l’elettore può esprimere il proprio voto sia per un candidato alla presidenza della Regione sia per una qualunque delle liste circoscrizionali, anche non collegata al Presidente votato.

È possibile esprimere uno o due voti di preferenza per i candidati consiglieri delle liste circoscrizionali, indicando il cognome oppure il nome e il cognome dei candidati prescelti.

Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare due candidati di genere diverso della stessa lista circoscrizionale.

Una volta espresso il voto, la scheda deve essere ripiegata e consegnata insieme alla matita copiativa.

Il Presidente del seggio accerta che la scheda restituita sia piegata correttamente e la deposita nell’urna.

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E’ stata inaugurata questa mattina, nel tratto stradale compreso nella nuova lottizzazione di iniziativa pubblica denominata “Via Brigata Sassari-Via Balilla-Via Deffenu”, una nuova via in memoria di Antonino Saglimbene. Erano presenti il sindaco Paola Massidda, il vicesindaco Gian Luca Lai, l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera, il direttore dell’Unità Operativa di Medicina Trasfusionale della ASSL di Carbonia Angelo Zuccarelli, due figli ed un nipote.

Dopo la scopertura della targa che segnala la nuova via, è intervenuto il parroco di San Ponziano don Andrea Zucca, che ha benedetto la stessa e tutti i presenti.

«Si tratta di un giusto e meritato riconoscimento per una personalità che si è contraddistinta per il suo lodevole impegno verso il prossimo e per aver promosso una lunga serie di iniziative di utilità sociale che hanno dato lustro alla nostra città», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Antonino Saglimbene nacque nel 1908 a Lercara Friddi, in provincia di Palermo. Si trasferì a Carbonia nel 1945 per lavorare nella miniera di Serbariu. Nel 1952 fu tra i fondatori della sezione AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) di Carbonia e tra i promotori dell’istituzione, presso l’ospedale Sirai, dell’emoteca per la raccolta del sangue e del Centro trasfusionale, che hanno consentito di far fronte nel corso degli anni all’emergenza e all’alto fabbisogno di sangue proveniente dalla nostra struttura ospedaliera.

Nel 1967 egli fu uno dei pionieri della sezione Ex Combattenti, istituita al fine di non dimenticare e onorare tutti coloro che sono morti o hanno combattuto per la patria e per la libertà.

Il 2 giugno del 1969 il presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat, in considerazione di particolari benemerenze, con decreto conferì ad Antonino Saglimbene l’onorificenza di Cavaliere, con iscrizione nell’elenco dei Cavalieri nazionali.

Il 24 maggio del 1976 il comandante del Distretto Militare di Cagliari concesse ad Antonino Saglimbene la Croce al Merito di Guerra.

Il 2 giugno del 1976, il presidente della Repubblica Italiana Giovanni Leone gli conferì l’onorificenza di Ufficiale, con iscrizione nell’elenco degli Ufficiali nazionali.

Nel 1979 Antonino Saglimbene fu il principale artefice della nascita della banda musicale Vincenzo Bellini – istituita ufficialmente con delibera del Consiglio comunale del 28 Luglio 1982 – un vero e proprio fiore all’occhiello della città di Carbonia per la sua longevità e per la sua capacità di accompagnare con successo i principali appuntamenti istituzionali cittadini.

Il 9 ottobre del 1984 il presidente della Repubblica Sandro Pertini gli attribuì il diploma d’onore al combattente per la Libertà d’Italia (1943-1945).

Antonino Saglimbene ci lasciò il 28 settembre del 1992. Di lui resterà un fulgido esempio di umanità, spirito di solidarietà e dedizione verso il prossimo.

A breve pubblicheremo l’intervento del sindaco Paola Massidda, quello di Nino Mistretta, collaboratore di Antonino Saglimbene nella creazione della banda musicale Vincenzo Bellini e, infine, la benedizione di don Andrea Zucca.