20 July, 2024
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Il presidente del Consiglio comunale di Carbonia, Daniela Marras, ha convocato una nuova seduta straordinaria dell’assemblea pubblica cittadina per questa sera, alle ore 17.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma.

I punti all’ordine del giorno dell’adunanza sono i seguenti:

1. Comunicazioni del presidente del Consiglio comunale;

2. Interrogazioni, interpellanze, mozioni;

3. Modifica del regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC);

4. Modifica del regolamento comunale per la disciplina della pubblicità e delle affissioni e per l’applicazione dell’imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni;

5. Approvazione nuovo regolamento comunale di Polizia mortuaria;

6. Approvazione regolamento di gestione del Servizio di Igiene urbana;

7. Approvazione del regolamento per l’utilizzo dei locali di proprietà comunale.

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Diverse ed alquanto svariate fra loro sono le origini della “Festa di San Valentino”, nota e festeggiata in gran parte del mondo come “Festa degli innamorati”, con ricorrenza il 14 febbraio. Il fascino romantico di San Valentino sembrerebbe tanto vecchio da dover tornare indietro sino al Medioevo. Di questa festa parlò a suo tempo in un poema dal titolo “Il parlamento degli uccelli”, Geoffrey Chaucer, scrittore e diplomatico inglese, noto come il padre della letteratura inglese. Una tesi sulle origini di questa festa, valida non certo per tutti, risalirebbe al V secolo e sembrerebbe far riferimento alla pratica di Lupercalia, una tradizione pagana nella quale erano inclusi riti dedicati alla fertilità che avvenivano proprio nel mese di febbraio. Un’altra teoria vuole che la storia di San Valentino abbia le sue origini in Italia, a Terni, a lui sono attribuiti numerosi miracoli, ma il suo appellativo di “Santo Protettore” degli innamorati, avrebbe origine dal matrimonio che si celebrò unendo un legionario romano Sabino ad una giovane cristiana Serapia, malata di tisi che, grazie al miracolo di San Valentino, guarì per restare accanto al suo amato. In Italia, Spagna, Germania e Francia, arriva portando con sé baci, promesse, fiori e pegni d’amore, cene romantiche e biglietti d’auguri. Tutto si tinge di rosso assumendo un’unica forma…a cuore. In America è una giornata che, oltre a festeggiare l’amore tra le coppie, coinvolge anche l’amicizia, diventando la festa di “chi si vuol bene”. Ed è così che i bambini preparano biglietti e dolcetti che scambiano con la famiglia, con i compagni e le maestre. In Inghilterra gli innamorati si scambiano fiori e cioccolatini, oltre ai biglietti romantici indirizzati alla persona amata. L’usanza in voga intorno al XV secolo, per rendere il messaggio più dolce, voleva che il mittente restasse anonimo in un grazioso biglietto chiamato “Valentine”. In Argentina, invece, un solo giorno sembra non essere sufficiente e, per ben una settimana, amici ed innamorati si scambiano baci, abbracci, fiori e dolci. A Taiwan se una donna riceve 99 rose rosse si tratta di amore eterno, ma se le rose sono 108 si tratta di una vera e propria proposta di matrimonio! Paese che vai…tradizione che trovi… Gesti d’amore e parole dolci che dovrebbero essere la cornice per ogni giorno dell’anno, a volte capita che si concentrino in una sola giornata dando così adito a spiacevoli malumori. Sicuramente è una festa che viene attesa con ansia perlopiù dalle donne che aspettano “al varco” il loro uomo qualora possa dimenticarsene. Per gli uomini è una festa che convince meno e spesso lo fanno per compiacere la propria amata. Certo, ai giorni d’oggi, nessuno può dimenticarsene, essendo ormai diventato un appuntamento col marketing, la cui pubblicità bombarda con messaggi di ogni genere attraverso tutti i mezzi di comunicazione, dai più tradizionali a quelli tecnologici più innovativi. Una breve riflessione sull’argomento la offre sicuramente una nota frase che dichiara… «Un uomo che aspetta San Valentino per trattare la sua donna come una regina, sta sbagliando qualcosa negli altri 364 giorni dell’anno!!!»  Ovviamente, la stessa potrebbe assumere caratteristiche simili al maschile…

Nadia Pische

dipinto di DeRita

 

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E’ finita senza goal la partita di andata dei quarti di finale di Coppa Italia tra Carbonia e Villasor, disputata questo pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Non è stata una bella partita, la squadra campidanese, penultima in classifica in campionato, è arrivata a Carbonia con l’intento di strappare un pareggio in vista della partita di ritorno, in programma fra due settimane a campi invertiti, ma in avvio di partita ha assunto anche l’iniziativa, sfiorando il vantaggio in un’azione confusa nell’area di rigore del Carbonia, nella quale ha colpito un palo alla sinistra di Daniele Bove. Il Carbonia, pur non brillando, ha creato alcune azioni pericolose, sciupando le opportunità, la più clamorosa con Daniele Contu, che ha avuto la palla giusta per sbloccare il risultato ma da favorevolissima posizione ha spedito alto.

Nel secondo tempo Fabio Piras ha effettuato alcuni cambi, la squadra ha aumentato la pressione sfiorando ancora il goal in almeno tre occasioni, ma probabilmente è mancata la determinazione necessaria per sbloccare una partita che, con il passare dei minuti, è diventata assai più complicata del previsto. Va detto che Fabio Piras ha dovuto fare a meno di Fabiano Todde e Niccolò Agostinelli, infortunati, ed ha portato in panchina Momo Cosa in condizioni precarie, inserendolo solo nel finale.

Il risultato a reti bianche ha deluso ma, all’atto pratico, resta prezioso in vista della gara di ritorno, nella quale per passare il turno ed accedere alle semifinali, sarà sufficiente un pareggio con goal.

Sugli altri campi, l’Arborea ha espugnato il campo dell’Orrolese, imponendosi per 2 a 1; il Valledoria ha regolato l’Ozierese 1926 con il punteggio di 2 a 0 ed il Thiesi ha battuto di misura il Fonni Calcio, per 3 a 2.

Le partite di ritorno sono in programma mercoledì 27 febbraio.

Domenica il campionato propone al Carbonia ancora la sfida con il Villasor, alle 15.00, al Comunale “Carlo Zoboli”. Ricordiamo che oggi il Carbonia è terzo in classifica con 45 punti, il Villasor penultimo con 19 punti.

Vediamo l’intervista realizzata con l’allenatore del Carbonia, Fabio Piras.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218676746337744/

 

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E’ stato siglato questa mattina, nella sala Fiorentino dell’ospedale Sirai di Carbonia, un protocollo d’intesa tra ATS – ASSL Carbonia, AREUS e Rotary Club Carbonia, con il quale si sancisce la donazione da parte del Rotary, di un progetto per la realizzazione di una piazzola HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) h24 presso il presidio ospedaliero Sirai di Carbonia. Erano presenti la dottoressa Antonietta Cuccheddu, presidente del Rotary Club Carbonia; la dottoressa Maddalena Giua, direttore della ASSL Carbonia; il dottor Giorgio Lenzotti, direttore generale AREUS; Franco Auteri, l’ingegnere socio del Rotary che ha redatto il progetto.

Il progetto riguarda una serie di interventi da realizzare presso un’area presente all’interno del presidio ospedaliero, di proprietà della ASSL di Carbonia, finalizzato a superare l’attuale criticità legata alla mancanza di un’area di sosta e di atterraggio per l’elisoccorso nell’area del Sulcis Iglesiente, la cui missione non è solo garantire su tutto il territorio regionale il soccorso sanitario di emergenza urgenza, ma anche garantire il trasporto di sangue e coadiuvare le attività connesse ai trapianti.

Soddisfazione è stata espressa dal direttore di Area Maddalena Giua, per un «accordo che dimostra quanto siano importanti i rapporti tra la ASSLe le associazioni, in termini di positive ricadute sul miglioramento e potenziamento dell’offerta dei servizi sociosanitari nel territorio».

«Un accordo di grandissimo valore – ha sottolineato il direttore AREUS Giorgio Lenzotti – che consente di integrare e completare per il territorio del Sulcis Iglesiente le attività di emergenza urgenza con un soccorso sanitario tempestivo sempre più vicino al territorio.»

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Rotary Club di Carbonia, Antonietta Cuccheddu, che nel sottolineare la mission dell’associazione che tende alla partecipazione attiva ed al miglioramento dei servizi territoriali, vede in questo accordo «il precipuo interesse socio-sanitario del territorio del Sulcis Iglesiente e la tutela del diritto alla salute del cittadino, anche in situazioni di emergenza».

Alleghiamo le fotografie della presentazione di stamane, alle quali seguiranno i video degli interventi di Antonietta Cuccheddu, Franco Auteri e Giorgio Lenzotti.

   

 

 

 

 

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In una risoluzione adottata oggi, il Parlamento europeo chiede agli Stati membri di rafforzare la ricerca sulla cannabis medica e sfruttare il potenziale dei farmaci a base di cannabis.

Nella risoluzione non legislativa, si invitano la Commissione e le autorità nazionali ad operare una chiara distinzione tra l’uso medico e gli altri usi della cannabis. La Commissione e gli Stati membri sono inoltre esortati ad affrontare gli ostacoli normativi, finanziari e culturali che gravano sulla ricerca scientifica, finanziandola adeguatamente e promuovendo una maggiore conoscenza della cannabis medica tra i professionisti del settore medico.

Anche l’Unione europea dovrebbe impegnarsi maggiormente nella ricerca e stimolare l’innovazione per quanto riguarda i progetti sulla cannabis terapeutica.

I deputati chiedono agli Stati membri di permettere ai medici di usare il loro giudizio professionale nel prescrivere farmaci a base di cannabis. Quando sono efficaci, questi farmaci devono essere coperti da regimi di assicurazione sanitaria, allo stesso modo di altri tipi di farmaci.

La regolamentazione dei farmaci a base di cannabis si tradurrebbe in entrate supplementari per le autorità pubbliche, limiterebbe il mercato nero e garantirebbe la qualità e un’etichettatura accurata. Infine, limiterebbe l’accesso dei minori a questa sostanza.

La risoluzione è stata approvata per alzata di mano.

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Il Parlamento europeo ha adottato norme semplificate per gli investimenti 2021-2027 nelle regioni UE e si è opposto alla possibilità di congelare i fondi in funzione degli obiettivi economici nazionali.

Le nuove regole sono state approvate oggi in Plenaria con 460 voti favorevoli, 170 contrari e 47 astensioni. Devono ancora essere negoziate con i Ministri UE.

Queste norme generali, che disciplinano la spesa regionale di coesione e sociale dell’UE per il periodo 2021-2027, sono fondamentali per assicurare la continuazione degli investimenti nelle regioni e nelle comunità dell’UE, e garantire inoltre un maggiore sostegno alle regioni meno sviluppate. 

I deputati sono fermamente convinti che l’attuale livello di finanziamento, pari a 378,1 miliardi di euro (ai prezzi 2018), dovrebbe essere mantenuto nel periodo 2021-2027. Le regioni meno sviluppate continueranno a beneficiare di un sostegno sostanziale dell’UE, con tassi di cofinanziamento fino all’85% (rispetto al 70% proposto dalla Commissione) e una quota del 61,6% dei fondi di sviluppo regionale, sociale e di coesione.

Anche il tasso di cofinanziamento per le regioni in transizione e per quelle più sviluppate è stato aumentato, rispettivamente al 65% e 50%. Un importo di 1,6 miliardi di euro (0,4%) dovrebbe essere messo in riserva come finanziamento supplementare per le regioni ultra periferiche.

Le norme comuni rafforzano la connessione fra l’utilizzo dei fondi e gli obiettivi politici generali dell’UE, ad esempio per:

  • aumentare la competitività e rafforzare le piccole e medie imprese;
  • dare la priorità alle misure di efficienza nell’offerta e nella domanda di energia;
  • proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente e combattere i cambiamenti climatici;
  • promuovere una mobilità intelligente e sostenibile;
  • rispettare i diritti fondamentali, garantire la parità di genere e prevenire qualsiasi tipo di discriminazione.

Il Parlamento ha bocciato l’articolo della proposta legislativa della Commissione europea che prevedeva il possibile congelamento dei fondi strutturali per i Paesi che non rispettano i parametri macroeconomici dell’UE.

Il Parlamento è ora pronto ad avviare i negoziati con i ministri UE.

 

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Un percorso specifico destinato alle persone malate di sclerosi multipla, con un approccio multidisciplinare ed interdisciplinare in cui l’assistenza sanitaria e sociale sono integrate in un unico distretto, snodo cruciale nel sistema di coordinamento dell’intero percorso di cura sin dalla diagnosi. Lo ha approvato la Giunta regionale dando il via al ‘Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la Sclerosi multipla in Regione Sardegna’. Lo scopo è di garantire un modello assistenziale al quale professionisti, aziende sanitarie pubbliche e private e cittadini sono chiamati a rifarsi per avviare processi continui di miglioramento. La Direzione generale della Sanità, con il supporto del Tavolo tecnico regionale, dovrà condurre un monitoraggio in grado di valutare l’adozione omogenea in tutto il territorio regionale del percorso assistenziale. Con un successivo provvedimento saranno approvati i requisiti organizzativi e tecnologici della rete regionale per la cura della Sclerosi multipla.

La Sclerosi multipla è la seconda più comune causa di disabilità neurologica nei giovani adulti, dopo i traumi stradali. La malattia presenta un’età di esordio media intorno ai 30 anni e viene per lo più diagnosticata tra i 20 e i 40 anni. Le persone con Sclerosi multipla convivono per decenni con la malattia che può determinare una disabilità progressiva. Al momento della diagnosi, circa l’80-85% delle persone manifesta un decorso a ricaduta e remissione, mentre un 10-15% circa un decorso progressivo dall’esordio. Il 65% circa delle forme a ricaduta e remissione sviluppa una forma progressiva dopo un periodo di tempo variabile. Le donne sono colpite in misura superiore agli uomini con un rapporto circa doppio nei casi prevalenti, mentre tra i casi incidenti si registra in media un rapporto di 3 donne ogni uomo colpito dalla malattia. In circa il 3-5% di tutte le persone malate di Sclerosi, l’insorgenza della malattia si verifica sotto i 16 anni di età (casi pediatrici). In Italia si verificano circa 3.400 nuovi casi l’anno, 5-6 ogni 100mila persone, 12 ogni 100mila in Sardegna. La mortalità in Italia è pari a 0,4 ogni 100mila persone. La prevalenza della sclerosi multipla media per l’Italia si stima intorno ai 193 casi per 100mila abitanti e per la Sardegna 337 casi per 100mila abitanti.

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Lunedì 11 febbraio una delegazione della RSU Eurallumina ha incontrato, presso il Palazzo della Prefettura di Cagliari, il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, il ministro per il Sud Barbara Lezzi ed il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri.

«Al presidente del Consiglio è stato esposto lo stato della lunga vertenza – si legge in una nota della RSU Eurallumina -, le parti mancanti e conclusive della stessa, le eventuali criticità che potrebbero ancora porsi nell’ultima fase del percorso e le ripercussioni che si verificherebbero per l’intero comparto industriale se non si realizzassero le previste sinergie. Si è affrontato il tema dei ritardi per l’erogazione degli ammortizzatori sociali e le difficoltà e i disagi – aggiunge la RSU Eurallumina – che subirebbero i lavoratori e le loro famiglie se non ci fosse una pronta soluzione.»

«Il presidente del Consiglio, al quale è stato consegnato un dettagliato dossier su quanto esposto, ha dichiarato di voler trasferire, al rientro a Roma, le istanze esposte dai rappresentanti dei lavoratori al ministro dello Sviluppo economico – conclude la RSU Eurallumina – e lo stesso prefetto di Cagliari ha preso l’impegno di intervenire subito presso il ministero del Lavoro, in merito al ritardo nell’emanazione del decreto relativo alla cassa integrazione per riorganizzazione aziendale.»

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Ieri sera a San Gavino Monreale, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Villacidro hanno arrestato in flagranza O.G., disoccupato, 21enne, di San Gavino Monreale. I militari, alle 22.00, sono intervenuti a San Gavino Monreale presso l’abitazione del giovane su richiesta del padre di questi, che riferiva che il figlio, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, stava danneggiando arredo ed oggetti in casa e lo stava minacciando. I militari, giunti sul posto, dopo aver calmato il giovane, a seguito di perquisizione personale, lo hanno trovato in possesso di uno spinello. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito poi di rinvenire:
40 grammi di marijuana suddivisa in 7 involucri;
3 grammi di hashish;
un bilancino di precisione;
tre coltelli a serramanico;
materiale vario per il confezionamento dello stupefacente;
120 euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato custodito nella camera di sicurezza della Compagnia, in attesa dell’udienza di convalida prevista per questa mattina.

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Un ponte di dialogo intergenerazionale tra persone anziane, ragazzi, associazionismo e istituzioni.  E’ questa la mission dell’evento “Diversamente giovani. Dai bisogni alle nuove opportunità per gli anziani del territorio”, organizzato da Anteas Ogliastra,  in collaborazione con Anteas Sardegna, Fnp, CISL pensionati, CISL Ogliastra, Alta Formazione e Sviluppo, Fondazione “Carlo Felice” e l’associazione “Sinergie”, che accende i riflettori su un tema sociale e di vita che riguarda tutti, indistintamente. L’iniziativa sociale, moderata dalla giornalista Marinella Arcidiacono, si svolgerà venerdì 15 febbraio, presso la sede Anteas di via Grazia Deledda 22 ed avrà inizio alle ore 10.00. L’incontro è aperto a tutti e coinvolgerà oltre i soci Anteas, alcuni studenti e insegnanti dell’Istituto alberghiero di Tortolì, il sindaco e diverse  figure istituzionali e professionali.

«I bisogni e le necessità degli anziani sono sempre stati oggetto di attenzione dell’Anteas Ogliastra – afferma Alessandro Serra, presidente dell’ente promotore – lo dimostrano i numerosi progetti organizzati negli anni, come per esempio, il segretariato sociale, l’assistenza domiciliare leggera, la ginnastica dolce, il punto d’ascolto, l’aiuto alimentare e i numerosi corsi di formazione che hanno coinvolto centinaia di anziani. L’obiettivo dell’Anteas Ogliastra – aggiunge Alessandro Serra – non è solo quello di intervenire quando emerge un problema o un bisogno, ma è anche quello di prevenire il disagio e raccogliere specifiche esigenze che provengono dal nostro territorio.»

Obiettivo dell’incontro è quello di promuovere un confronto tra i presenti e consentire la rilevazione di un’analisi dei bisogni sul tema.

«Questo incontro ha l’obiettivo – osserva Michele Muggianu, segretario generale UST CISL Ogliastra – di offrire delle azioni volte ad aiutare gli anziani a rimanere all’interno delle loro reti sociali senza esserne allontanati e, al contempo, sviluppare nuove reti con gli altri componenti della società, in particolare attivando dei punti di incontro intergenerazionali. L’inclusione è fondamentale per impedire l’isolamento sociale, sia in senso sociale che fisico e culturale. La “memoria” e la storia – conclude Michele Muggianu – rappresentano da sempre il primo legame tra generazioni.»