26 November, 2024
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La rivolta del mondo agropastorale sardo non si ferma neppure dopo la visita del Premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio e del Sud Barbara Lezzi che ieri, all’aeroporto di Elmas, dove è sbarcato per partecipare ad una serie di incontri a Cagliari, hanno incontrato una delegazione dei pastori.

Stamane le manifestazioni di protesta sono proseguite in tutta l’Isola. Nel Sulcis ci sono stati tre momenti particolarmente significativi. Prima, a Santadi, dove i pastori hanno regalato il latte agli studenti dell’Istituto professionale statale per l’Agricoltura Sante Cettolini che da alcuni anni nel loro corso di studi hanno la produzione del formaggio; poi sulla SS 126, all’altezza della rotonda di Is Cordeddas, all’incrocio per Matzaccara e Tratalias, hanno versato sull’asfalto il latte contenuto in un’autocisterna e in alcune decine di bidoni, presente il sindaco di San Giovanni Suergiu Elvira Usai; da lì si sono trasferiti a Sirai, dove hanno raggiunto i colleghi che erano già pronti a mettere in atto un’altra manifestazione sul ponte della SP2, da dove hanno versato il latte contenuto in diverse decine di bidoni sulla SS 126.

Tutte le manifestazioni si sono svolte correttamente, sotto l’attento controllo dei carabinieri.

Alleghiamo un album fotografico delle manifestazioni di Is Cordeddas e di Sirai, un filmato che documenta il versamento del latte alla rotonda di Is Cordeddas e l’intervista con Alessio Lentini, uno degli allevatori protagonisti della protesta e tre filmati della protesta a Sirai.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218665726262249/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218665543257674/

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Orpea Italia, la divisione italiana di Orpea, Gruppo francese leader europeo nel settore dell’accoglienza a lungo termine (Residenze per Anziani, Cliniche di Riabilitazione), punta sulla Sardegna con l’apertura della Clinica Arborea, primo centro di riabilitazione cardiologica residenziale dell’isola. La presentazione ufficiale della struttura, che si occuperà di Riabilitazione globale a ciclo continuativo ad alta intensità cardiologica e neuro funzionale, si terrà domani, 12 febbraio, alle ore 11.30 nella sede della clinica a Villamar, in via degli Orti 2, al cospetto delle autorità e della stampa locali.

Collocata in posizione strategica, a breve distanza da Cagliari e Oristano, Clinica Arborea – un investimento di circa 13 milioni di euro per il Gruppo Orpea – rappresenterà un centro d’avanguardia in grado di dare risposta ad una domanda di riabilitazione specialistica, in parte ancora inevasa sul territorio sardo. La struttura costituirà anche un’opportunità di creazione di posti di lavoro qualificato: sono circa 70 le assunzioni di figure nell’ambito medico-sanitario–assistenziale, oltre a quelle relative ai servizi accessori.

«Abbiamo voluto realizzare questo progetto in Sardegna, – ha dichiarato Thibault Sartini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Orpea Italia – territorio in cui le malattie cardiovascolari hanno una buona assistenza nella fase di acuzie mentre il percorso riabilitativo in fase sub-acuta e post-acuta non trova risposte sufficienti. Il Centro di Villamar si propone di far fronte a questa necessità che spesso ha portato i pazienti sardi a rinunciare al proseguimento delle cure o a doversi allontanare molto da casa.»

Clinica Arborea, che ha presentato domanda di autorizzazione ed accreditamento agli organi competenti, ospiterà 20 posti letto dedicati alla riabilitazione cardiologica e 15 a quella neuro funzionale. L’ingresso dei primi pazienti avverrà non appena saranno completate tutte le procedure di autorizzazione con la messa a punto finale della struttura.

«L’apertura di Villamar – aggiunge il CEO Sartini – è stata decisa in un’ottica di sviluppo e di collaborazione fattiva con la Regione Sardegna. Da un’analisi condotta sul territorio, è emersa una distribuzione dell’offerta socio-sanitaria e clinica non omogenea, con concentrazione in alcune zone dell’isola e carenza in altre. L’obiettivo di Orpea Italia è quello di integrare ed omogenizzare la presenza dei servizi assistenziali e clinico-sanitari sul territorio sardo, in una virtuosa sinergia pubblico-privato, e di rispondere in modo più completo alle esigenze della popolazione. Clinica Arborea rappresenta la prima realizzazione dei numerosi progetti valutati in tal senso da Orpea in Sardegna.»

Nelle intenzioni del Gruppo rientra, infatti, anche un piano di investimenti nel nord dell’isola, con l’incremento dei posti letto in RSA, e uno specifico obiettivo riguarda la zona centrale della Sardegna e il Comune di Nuoro, dove Orpea Italia ha intenzione di realizzare un progetto di ampio respiro per l’Alzheimer, patologia da sempre al centro dell’attenzione da parte del Gruppo.

Oggi il Gruppo Orpea vanta 86.757 posti letto autorizzati e dislocati in 854 strutture nel mondo, principalmente in Francia, ma anche in Spagna, Belgio, Svizzera, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Italia e Portogallo. Dal 2016 Orpea si è sviluppata anche Oltreoceano con la Residenza Xianlin International Care Center di Nanjing in Cina e in Brasile con oltre 2.000 posti letto.

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Mountain bike e trekking a Monte Pino. Mancano pochi giorni alla seconda edizione del “Banzay Day”, il raduno regionale degli amanti dei percorsi sterrati da affrontare in sella alle mountain bike o a piedi. Domenica 17 febbraio oltre 100 appassionati, provenienti da tutta la Sardegna, si sono dati appuntamento ai piedi del monte che domina Olbia per una giornata all’insegna dello sport: tre escursioni su altrettanti percorsi con diversi gradi di difficoltà studiati e collaudati dagli organizzatori che hanno voluto rendere l’evento accessibile anche ai dilettanti delle due ruote tassellate.

Il Banzay Day, organizzato dall’associazione dilettantistica ADS Olbia Racing Team, fondata da Gabriele Destro e Mirko Cuccu, si articolerà su tre piste: la prima riservata agli enduristi più esperti che potranno raggiungere la vetta e cimentarsi in una staffetta all’ultima pedalata tra spettacolari “single track” e discese ardite. Più adatto agli appassionati degli sport all’aria aperta, abituati alla fatica ma meno sprezzanti del pericolo, è il percorso in puro stile cross country: una pedalata lungo la bretella panoramica di Monte Pino fino al belvedere che offre una spettacolare vista sulla costa. Infine, un percorso di trekking tra la fitta vegetazione del monte alla scoperta dei punti panoramici più suggestivi.  Alla guida delle escursioni ci sarà un team di esperti delle discipline sportive e profondi conoscitori dei percorsi. Tra questi anche il quattro volte campione sardo di enduro e attuale detentore del titolo, Gianluca Cara. Con lui anche Gabriele Destro, Gianluca Spano, Damiano Carta, Davide Longu e Francesco di Cesare, ex campioni regionali. La seconda edizione del Banzay Day è  dedicata a Mario Gasparoli, alias “Banzay”,  presidente onorario della ASD Olbia Racing Team e mentore di tanti giovani bikers: tre volte campione sardo.

Per chi volesse ancora iscriversi, l’appuntamento è per domenica 17 febbraio alla chiesa di Santa Mariedda di Olbia. Alle 8.30 verranno raccolte le iscrizioni e le prenotazioni per il pranzo post escursione. Per informazioni è possibile contattare gli organizzatori:  Gabriele Destro 340 02078196 e Mirko Cuccu 349 6539525.

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«Mentre la produzione di latte ovino cresce, i consumi interni e le esportazioni calano drammaticamente, e le remunerazioni ai pastori ristagnano, con prezzi compresi tra i 55 e i 60 centesimi al litro, che non bastano nemmeno a coprire i costi di produzione e sono ben lontani dalla forbice richiesta dai produttori, compresa tra 90 centesimi e 1 euro al litro.»

Così il presidente della Copagri Franco Verrascina in occasione dell’odierna visita in Sardegna del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accompagnato dai ministri delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e per il Sud Barbara Lezzi, facendo notare che «allo stato attuale un litro di acqua minerale ha un costo maggiore di un litro di latte».

«Vale la pena di ricordare che la Sardegna conta circa 12mila aziende agropastorali, le quali allevano 2,6 milioni di pecore, corrispondenti a quasi la metà del patrimonio ovino italiano, che forniscono oltre 3 milioni di quintali di latte, più del 50% del quale destinato alla produzione del Pecorino Romano, formaggio a denominazione d’origine conosciuto in tutto il mondo ed esportato prevalentemente negli Stati Uniti», sottolinea il presidente della Copagri.

«Quella che stanno vivendo da tempo i pastori sardi è una situazione di straordinaria emergenza, che necessita di risposte certe e immediate. Bisogna lavorare a delle soluzioni che possano dare ristoro nell’immediato, stanziando le necessarie risorse e valutando la possibilità di sospendere i mutui e i contributi e di ritirare dal mercato determinate quantità di prodotto; allo stesso tempo, bisogna ragionare su soluzioni di più ampio respiro che possano stabilizzare il comparto, quali la convocazione del tavolo di filiera nazionale, affinché si affronti seriamente la questione del prezzo e della programmazione produttiva, nonché quella dell’obbligo per gli acquirenti di latte ovino a comunicare mensilmente i quantitativi ricevuti», spiega Franco Verrascina.

«Bisogna inoltre verificare ed attenzionare le importazioni di prodotto dall’estero, per evitare il rischio che questi fenomeni causino dumping economico ai danni degli allevatori sardi», conclude il presidente della Copagri.

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Si è concluso al Cairo l’iter valutativo delle 439 proposte progettuali presentate nell’ambito del primo bando del Programma ENI CBC Med. Sono 12 gli attori del territorio regionale coinvolti in 9 delle 41 iniziative finanziate, tra cui 4 in qualità di capo fila: Fondazione di Sardegna per il progetto MEDST@RTS, l’Università di Cagliari per BESTMEDGRAPE, l’Agenzia regionale FoReSTAS per LIVINGAGRO; l’Università di Sassari per MENAWARA. L’importo che andrà a sostenere la realizzazione delle azioni previste in Sardegna è di 5,5 milioni di euro.

Le principali sfide affrontate dai progetti approvati, per un valore di oltre 100 milioni di euro, riguardano la crescita economica dei territori attraverso lo sviluppo delle piccole e medie imprese, il ruolo propulsivo dell’innovazione e ricerca, l’inclusione sociale e la lotta alla povertà e infine la protezione dell’ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici.

Entro la prima metà del mese di marzo, sarà lanciato un nuovo bando per il finanziamento di progetti di un valore di 68,5 milioni di euro. Fino al 90% delle spese eleggibili di un singolo progetto può essere coperto dal contributo UE. Le priorità tematiche messe a bando, in seguito alla decisione del Comitato di Sorveglianza del Programma, riguardano start-up, filiere produttive euro-mediterranee, trasferimento tecnologico, inclusione sociale, acqua, rifiuti e efficienza energetica.

All’interno della componente transfrontaliera dello Strumento Europeo di Vicinato (European Neighbourhood Instrument), il Programma ENI CBC “Bacino del Mediterraneo” rappresenta la più importante iniziativa di cooperazione con 13 paesi coinvolti e un budget di oltre 209 milioni di euro e vede la partecipazione di più di 90 regioni appartenenti a 13 diversi Paesi (Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo Spagna e Tunisia).

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Le piccole dighe della Sardegna saranno messe in sicurezza e gestite dai comuni: sono 7 i milioni di euro del Patto per la Sardegna stanziati a questo scopo dalla Giunta, con una delibera approvata recentemente, che affida la realizzazione degli interventi strutturali direttamente agli Enti Pubblici titolari/gestori degli sbarramenti.

Le risorse finanziarie sono attribuite sulla base delle esigenze rappresentate dagli stessi Enti nell’ultimo biennio, mediante formale richiesta o attraverso il riscontro all’indagine condotta dall’assessorato dei Lavori pubblici nel corso del 2018, finalizzata all’acquisizione di elementi tecnici oggettivi e rappresentativi delle condizioni di sicurezza degli sbarramenti.

Al fine di consentire un riscontro a tutte le criticità emerse nell’indagine dell’assessorato e garantire una adeguata copertura su tutto il territorio regionale, l’importo massimo finanziabile per ciascun intervento è pari a 300mila euro, necessario almeno per una prima messa in sicurezza e la risoluzione delle principali problematiche. Nei 7 milioni è ricompreso un fondo di riserva di 300mila euro con il quale far fronte agli eventuali maggiori fabbisogni a seguito dell’esame dei primi livelli progettuali elaborati dagli Enti attuatori.

Lo stanziamento fa parte dei 50 milioni del Patto per la Sardegna destinati alle dighe, in particolare agli interventi per la messa in sicurezza e la riqualificazione funzionale delle opere di sbarramento e per il superamento delle criticità strutturali nei serbatoi con limitazioni di invaso.

Allegata la tabella con le opere finanziate. 

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L’Amministrazione comunale di Carbonia intende coinvolgere, sulla falsariga di quanto già messo in campo in occasione degli eventi “Sapori di Casa” e “Natale Insieme”, i ristoratori, le attività produttive e gli operatori dei locali notturni al fine di definire un piano di sviluppo turistico per i prossimi eventi previsti in città, a cominciare dal Carnevale di Carbonia, che si svolgerà domenica 3 marzo 2019.

«Un evento che contempla un’ampia serie di manifestazioni collaterali alla tradizionale sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati, da realizzare grazie alla collaborazione delle attività produttive e dei ristoratori della città, che potranno proporre un menù turistico da offrire a prezzo fisso ai cittadini e ai visitatori che arriveranno a Carbonia», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Come ha precisato l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca, «domani, martedì 12 febbraio, alle ore 17.00, nella sala riunioni della Torre Civica, incontreremo i ristoratori e i titolari dei locali notturni del centro cittadino per stabilire una linea da seguire in vista dei prossimi eventi che caratterizzeranno la nostra città. L’obiettivo è quello di definire un piano di sviluppo capace di coniugare le attività di somministrazione di alimenti e bevande con le potenzialità che il nostro territorio offre in termini di siti turistici e culturali».

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Sono aperte le iscrizioni per partecipare ai percorsi formativi gratuiti organizzati dall’agenzia IFRAS SpA, dal titolo: “Percorsi di promozione di siti ed eventi per il territorio di Carbonia”.

«I corsi consentono agli iscritti di poter ampliare il proprio bagaglio di conoscenze, competenze ed esperienze in un settore come quello turistico-culturale, che può rappresentare un volano per lo sviluppo economico del nostro territorio», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Il progetto, finanziato dal programma POR Sardegna FSE 2014-2020 “Misure integrate tra sviluppo locale, partecipativo e occupazione negli ambiti della Green & Blue Economy – Linea 3C”, è rivolto a disoccupati e occupati residenti in Sardegna ed è finalizzato a fornire a tutti i partecipanti specifiche competenze nel campo della valorizzazione e promozione dei siti e dei beni culturali.

Il titolo rilasciato certificherà le competenze acquisite dai partecipanti nelle seguenti aree di attività: valorizzazione e tutela dei beni culturali nei musei e nei siti culturali; analisi del territorio di riferimento.

La scadenza dei termini per la presentazione delle domande di iscrizione è fissata per il 24 febbraio 2019. Sede di svolgimento del corso sarà l’Istituto di Istruzione Superiore Giovanni Maria Angioy.

La partecipazione ai “Percorsi di promozione di siti ed eventi per il territorio di Carbonia” è gratuita. Per iscriversi occorre scaricare e compilare il modulo presente sul sito: www.ifras-formazione.com, inviandolo tramite posta elettronica all’indirizzo: info@ifras-formazione.com o per posta ordinaria o consegna a mano a: Ifras SpA, via delle Miniere 2, 09067 Elmas (CA) .

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E’ stato siglato oggi, presso l’assessorato del Lavoro, un accordo con i sindacati regionali confederali CGIL, CISL, UIL, UGL, CONFSAL – FISMIC sugli ammortizzatori sociali in deroga nelle aree di crisi complessa nel 2019.

L’intesa prevede di impegnare, a copertura del Contratto di Solidarietà in favore dei lavoratori della RE.NO. Srl di Portoscuso, un importo complessivo di 1 milione 600mila euro, ovvero le somme residue dei 9 milioni di euro stanziati nel 2018 dal Governo Gentiloni, su proposta dei ministri Calenda e Poletti, per le sole due aree di crisi complessa sarde: Portovesme e Porto Torres.

Lo stanziamento, per far fronte al pericolo di un imminente licenziamento dei circa 200 lavoratori coinvolti, va a coprire con 800mila euro il periodo pregresso del 2018 (in attuazione della normativa speciale per le imprese nelle aree di crisi complessa) e con il medesimo importo il corrente anno.

In base all’accordo, a fronte di una programmazione biennale dell’ammortizzatore, il piano di politiche attive sarà concentrato nel secondo anno.

Con tale ultimo impegno di spesa, che si somma ai 400mila euro già destinati lo scorso 22 gennaio al rifinanziamento della CIGS in favore dei lavoratori della Portovesme Srl, si esauriscono le risorse statali messe nel 2018 a disposizione della Regione per gli ammortizzatori sociali nelle due aree di crisi complessa sarde.  

L’assessorato ha comunicato al ministero del Lavoro un fabbisogno di 16 milioni di euro, in modo da coprire i circa 1.000 trattamenti di mobilità per l’intero 2019. Non appena arriverà il decreto interministeriale Lavoro / MEF con l’assegnazione delle risorse, la Regione potrà, entro una settimana dalla data del decreto, aprire il Sistema Informativo Lavoro, prevedendo anche un’apposita sezione per la presentazione delle istanze da parte dei lavoratori delle aree di crisi complessa che, pur avendo i requisiti, non hanno presentato domanda per il 2018.

 

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Ieri pomeriggio un carabiniere della compagnia di Cagliari, libero dal servizio, è stato aggredito e malmenato da un cagliaritano, ispettore superiore di polizia in pensione, con precedenti penali e di polizia, classe 1955. Ad innescare il violento raptus dell’uomo sarebbe stato un diverbio scaturito tra i due e dovuto ad una guida, secondo quanto assistito dal carabiniere (a bordo della propria autovettura), alquanto spericolata ed a forte velocità effettuata da parte dell’uomo lungo l’asse mediano. Il militare, infatti, dopo aver affiancato la Mercedes con alla guida l’uomo all’altezza del semaforo di viale Colombo, si è qualificato mostrandogli il proprio tesserino di riconoscimento e gli ha contestato la pericolosità della guida tenuta. L’uomo, che nell’occasione ha insultato il militare giustificandosi di essere alla guida di una macchina particolarmente potente, ha proseguito la sua corsa, venendo fatto accostare successivamente in viale cimitero su invito del militare. Il carabiniere, a quel punto, al fine di identificare l’uomo per il comportamento tenuto nei suoi confronti, dopo essersi qualificato quale pubblico ufficiale, si è avvicinato all’uomo che, dopo aver aperto il bagagliaio della propria autovettura, ha estratto un bastone in legno di mezzo metro ed ha iniziato a percuotere violentemente il militare alla testa e ad un braccio. Il militare dopo aver subito i colpi, è riuscito ad allontanare l’aggressore, infuriatosi ingiustificatamente, ed a richiedere al 112 l’intervento di una pattuglia, ed è stato soccorso da alcuni passanti che avevano assistito ai fatti. L’aggressore è stato quindi sottoposto a perquisizione personale e veicolare dai militari intervenuti ed è stato trovato in possesso di un ulteriore tubo in ferro di oltre mezzo metro, nonché di un altro bastone in legno di circa 1 metro, oggetti portati dall’uomo in maniera assolutamente ingiustificata. Sul posto è intervenuta subito un’ambulanza del 118 che, dopo i primi accertamenti e medicazioni del caso, ha trasportato il carabiniere presso il pronto soccorso dell’ospedale Brotzu, dove è stato trattenuto in osservazione intensiva per le ferite al capo e per le varie contusioni al volto.
Il pregiudicato, arrestato e tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, dovrà rispondere dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, nonché di porto d’armi ed oggetti atti ad offendere. Questa mattina il giudice ha convalidato l’arresto disponendo i termini a difesa.