20 July, 2024
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In occasione delle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione del Presidente della Giunta, previste per il 24 febbraio 2019, verrà allestita nella sede della Regione in viale Trento 69 a Cagliari (primo piano Torre), una Sala stampa dedicata.

La Sala stampa sarà aperta dalle ore 9.00di domenica 24 febbraio fino all’arrivo dei dati finali relativi allo spoglio. Sarà possibile seguire in tempo reale i risultati dello scrutinio. I dati elettorali saranno elaborati a cura del Ministero dell’Interno.
Saranno a disposizione per i giornalisti delle testate accreditate spazi adibiti ai collegamenti televisivi, corner, area wifi e postazioni per il lavoro dei redattori.

 

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Via libera dalla Giunta, su proposta dell’assessorato del Lavoro, al piano di politiche attive del lavoro in favore degli ex dipendenti delle imprese Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri ed Ottana Energia e S&B Olmedo, con ammortizzatori sociali scaduti, o in scadenza nel corso del 2019, destinatari di procedura di licenziamento collettivo ed in stato di disoccupazione.

Il programma di interventi per consentire un concreto reingresso in attività dei lavoratori è definito in applicazione di una norma della Legge regionale di Stabilità 2019. La disposizione della finanziaria regionale autorizza la spesa  di 4 milioni 700mila euro e riconosce ai soggetti destinatari la possibilità di fruire, alternativamente, di una delle seguenti misure: un contributo economico una tantum a compensazione della ridotta rioccupazione successiva alla scadenza degli ammortizzatori sociali, ovvero l’impiego nei cantieri del programma LavoRAS.

I criteri e le modalità di attuazione del piano sono stati condivisi lo scorso 22 gennaio in un incontro con le organizzazioni sindacali. Il bacino dei lavoratori, individuati dal legislatore regionale e dalla delibera, sarà definito con riguardo ai destinatari delle procedure di licenziamento collettivo, che abbiano perso il trattamento di mobilità ordinaria o di NASPI, e che si trovino in stato di disoccupazione. Una volta individuato il bacino di riferimento, l’ASPAL, alla quale verrà affidata la gestione del piano, procederà alla convocazione dei lavoratori per l’esercizio dell’opzione fra una delle due misure proposte. L’importo previsto per il singolo lavoratore non potrà superare i 12 mila euro. 

Il contributo economico una tantum sarà quantificato in base all’importo dell’ultimo ammortizzatore percepito e al periodo di assenza dell’ammortizzatore. L’erogazione avverrà in tre bimestri e sarà vincolata alla partecipazione ad un piano di politiche attive del lavoro mediante stipula di apposito patto di servizio, così come concordato con le organizzazioni sindacali Confederali regionali. Con riguardo alla partecipazione ai cantieri LavoRAS, la delibera prevede che questa debba avvenire con un progetto specifico, rivolto esclusivamente ai lavoratori del bacino individuato dalla norma.

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Erasmus Student Network (ESN) è la principale associazione studentesca in Europa che si occupa di promozione della mobilità internazionale. ESN Italia è il livello nazionale di questo Network e da anni collabora con le principali istituzioni italiane ed europee su temi come la cittadinanza attiva. La collaborazione, in occasione della campagna StavoltaVoto.eu promossa dal Parlamento Europeo, si espliciterà in attività di promozione del voto, sia degli studenti stranieri in Italia che degli italiani all’estero, attraverso diverse forme di comunicazione, che si tradurranno in promozione sui canali social, campagne offline e infine nella produzione di un video in cui gli studenti Erasmus saranno i diretti protagonisti.

«Come ESN Italia siamo molto felici di continuare il nostro impegno nella promozione della cittadinanza attiva aderendo alla campagna StavoltaVoto.eu. Grazie agli oltre 1.700 volontari presenti nelle 53 sezioni a livello locale, speriamo di dare grande risalto alla campagna, di sensibilizzare un maggior numero di giovani e di contribuire così ad accrescere quel sentimento europeo che è alla base della cosiddetta ‘Generazione Erasmus’ che rappresentiamo», dichiara Vittorio Gattari, presidente di Erasmus Student Network.

«La collaborazione con l’ESN è per noi estremamente preziosa – commenta Valeria Fiore, direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia – perché apporta alla nostra campagna l’entusiasmo e la passione di centinaia di giovani che hanno vissuto l’Europa a fondo, sfruttandone opportunità formative e lavorative e ricchezze umane e culturali. Confidiamo di contagiare con la loro passione altre migliaia di giovani, perché tutti possano recarsi alle urne il 26 maggio coscienti dell’importanza del loro voto alle ormai prossime elezioni europee.»

E perché tutti gli studenti Erasmus, nonché tutti i cittadini italiani residenti in un altro paese UE, possano effettivamente esercitare il diritto di voto, ricordiamo che hanno tempo fino al 5 marzo per registrarsi nei consolati italiani. La scadenza di registrazione per gli studenti ed i cittadini comunitari residenti in Italia e che decidono di vorare alle europee in Italia è fissata, invece, per il 27 febbraio.

Forte di 520 sezioni locali in 39 paesi, ESN è la principale associazione studentesca in Europa che si occupa di promozione della mobilità internazionale. ESN organizza attività, progetti, eventi e servizi per gli studenti internazionali. È una organizzazione no-profit che opera dietro il principio “students helping students” in quanto in larga parte costituita da giovani che a loro volta hanno svolto un’esperienza di vita e di studio all’estero.

Con StavoltaVoto.eu il Parlamento europeo ha deciso di puntare sui giovani chiedendo loro di trasformarsi in ‘attivisti’ del voto. L’obiettivo di ognuno di questi volontari è quello di reclutare più persone possibile che si impegnino a recarsi alle urne a maggio, secondo la stessa logica dell’Erasmus Student Network: “voters helping potential voters”. Secondo gli ultimi dati, sono già 150mila gli iscritti alla piattaforma di StavoltaVoto.eu, con un interesse che va crescendo parallelamente all’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale: nell’ultimo mese gli attivisti sono aumentati del 33%. Di questi 150mila, ben 15mila si sono iscritti in Italia, il secondo paese dopo la Germania per numero di ‘attivisti’.

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Sono stati sottoscritti oggi a Cagliari, nella sala riunioni del Palazzo della Regione, due accordi che sanciscono la positiva chiusura della vicenda dei lavoratori ex Ati Ifras. La Regione con le organizzazioni sindacali, i Comuni e gli enti coinvolti, ha siglato l’accordo che riguarda le posizioni di tutti gli addetti e il Protocollo d’intesa che guarda al futuro e al consolidamento del progetto del Parco Geominerario. Nell’accordo sindacale viene previsto che la durata dei contratti a tempo determinato possa proseguire qualora necessario fino al completamento delle procedure per l’individuazione dell’operatore che provvederà all’assunzione dei lavoratori a tempo indeterminato. Nel Protocollo vengono definiti gli obiettivi generali per il rilancio del territorio del Parco Geominerario attraverso il recupero a fini turistici di un grande patrimonio paesaggistico, culturale e ambientale.

Con la firma dei due documenti si chiude il lungo lavoro del Tavolo partenariale promosso dalla Regione. Sono state definite le posizioni di oltre 500 lavoratori, 251 persone sono state inserite con contratti a tempo determinato nei Comuni e negli enti che hanno presentato progetti legati alla valorizzazione e alla cura di importanti siti minerari: dal Sulcis, al Sassarese, al Nuorese al Gerrei.

Altri 114 lavoratori sono stati inseriti all’interno di Igea sempre con contratti a tempo determinato. Tutto questo è valido per la fase di transizione, in attesa del bando internazionale che dovrà individuare il soggetto che gestirà le attività del Parco Geominerario. Per 147 persone si è dato corso alle procedure per l’esodo su espressa richiesta degli interessati. Hanno offerto un concreto contributo ai fini dell’individuazione delle migliori soluzioni le strutture degli assessorati degli Affari Generali, del Lavoro, degli Enti locali e dell’Industria, Aspal, Igea e Insar insieme alle organizzazioni sindacali, ai Comuni, ai consorzi di Comuni e agli enti che hanno presentato le proposte finalizzate al reimpiego del personale Ex Ati Ifras.

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Il comune di Carbonia ha eseguito recentemente numerosi interventi finalizzati a sistemare strade bianche ad alta criticità per la presenza di avvallamenti, tratti dissestati e sconnessi.
I lavori sono stati realizzati grazie all’ausilio dell’Unione dei Comuni del Sulcis, che ha messo a disposizione mezzi e risorse, al fine di ripristinare le infrastrutture che collegano le varie aree urbane e rurali.

«La sistemazione delle strade urbane e rurali è fondamentale per venire incontro alle richieste di maggiore fluidità e sicurezza della circolazione dei veicoli avanzate dai cittadini residenti in quelle aree», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Come ha precisato l’assessore delle Manutenzioni Gian Luca Lai, «i lavori realizzati non sono sufficienti a rispondere alle numerose richieste della popolazione, ma rappresentano comunque un punto di partenza nella risoluzione dell’annoso problema della carente manutenzione stradale».

Di seguito l’elenco delle principali strade bianche in cui sono stati perfezionati gli interventi di manutenzione:

• Piazzale presso Scuole Superiori in via delle Cernitrici;

• Risagomatura del terreno di gioco del Campo sportivo Santa Barbara;

• Piazzale scuola in via Santa Caterina;

• Strada Medau Canè (Is Arrius);

• Strada sotto il ponte Sirai;

• Strada nella zona di Medau Rubiu;

• Via Aldo Moro a Bacu Abis;

• Strada nella zona di Medau Brau;

• Strada dietro il Cimitero di Carbonia;

• Sistemazione della strada situata presso l’impianto di compostaggio di Sa Terredda;

• Strada presso la località Medadeddu;

• Agglomerato di case in zona Monte Sirai;

• Pulizia del piazzale di via Lubiana, nei pressi dell’ex impianto di depurazione.

I materiali utilizzati per l’esecuzione degli interventi variano dal tout-venant al polverino da cava, per un totale di circa di 400 metri cubi.

 

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Il ponte di Sant’Antioco sarà definitivamente messo in sicurezza, attraverso un piano di interventi suddiviso su due lotti, destinato alla manutenzione straordinaria della struttura e alla risoluzione di alcune emergenze di vecchia data. Nel dicembre del 2018, grazie alla partecipazione a un bando promosso dalla Regione Sardegna (“realizzazione, completamento, manutenzione straordinaria e messa a norma e in sicurezza di opere pubbliche ed infrastrutture di interesse comunale e sovra comunale”) il Comune si era aggiudicato un finanziamento per l’esecuzione delle opere relative al primo lotto di lavori. Mentre è dei giorni scorsi la notizia che, a seguito della partecipazione a un ulteriore bando (“Interventi strategici per il completamento e miglioramento della rete stradale della Sardegna”), anche il secondo lotto è stato finanziato, garantendo così copertura all’intero progetto redatto dagli Uffici comunali.

«Adesso disponiamo delle risorse per mettere mano sull’unica infrastruttura di collegamento al resto della Sardegna – commenta il sindaco Ignazio Locci – circa 1 milione e 300mila euro ci permetteranno di intervenire in maniera compiuta e definitiva. A breve andremo in gara per l’aggiudicazione dei lavori relativi al primo lotto e nel frattempo gli Uffici porteranno avanti il procedimento anche per il secondo.»

Un intervento razionale, su una struttura realizzata nel 1980, che oggi presenta segni d’usura causati dal tempo e dal carico continuo, con l’aggravio degli agenti atmosferici.

«Gli interventi che sono necessari per la messa in sicurezza e per il ripristino della piena funzionalità dell’opera – spiega l’assessore comunale dei Lavori pubblici Francesco Garau – prevedono, in ordine di priorità, demolizione e rimozione delle parti distaccate e danneggiate del calcestruzzo con protezione del ferro e ripristino del copriferro; scavo, verifica, impermeabilizzazione e rinterro in prossimità dei plinti di fondazione; realizzazione ex novo degli scarichi dell’acqua piovana dai giunti e ripristino dei 40 scarichi isolati distribuiti nelle campate del ponte. Il secondo stralcio di lavori, finanziato nei giorni scorsi, è relativo alla posa in opera dei nuovi giunti di dilatazione; sollevamento dal basso delle testate degli impalcati del ponte per la rettifica degli appoggi e la messa in opera di nuovi apparecchi d’appoggio in teflon; realizzazione di nuovi parapetti per tutto lo sviluppo del ponte; messa in opera di nuove barriere e ripristino, dove possibile, di quelle esistenti; sistemazione della viabilità secondaria all’ingresso del porto e sotto il ponte. L’obiettivo primario, appunto, consiste nell’incremento delle condizioni di sicurezza, percorribilità di pedoni, ciclisti, veicoli, piccole imbarcazioni e natanti.»

 

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«Quanto stanno subendo gli allevatori e produttori sardi non può e non deve passare sotto traccia. Il pagamento sottocosto del latte, dovrebbe essere considerato una ‘pratica sleale’, così come approvato pochi mesi fa a Strasburgo dal Parlamento europeo. Un’ulteriore ragione per la quale l’Europa non può e non deve chiudere gli occhi. La Commissione europea deve essere a conoscenza del grado di disperazione che c’è in Sardegna e intervenire con le autorità competenti.»

A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che incalza la Commissione Europea a dare risposte circa il crollo del prezzo del latte ovino in Sardegna e le relative mobilitazioni.

«La protesta – spiega Ignazio Corrao – è la sacrosanta manifestazione di una rabbia che prima o poi doveva esplodere. Il comparto è in ginocchio da troppo tempo dato che il prezzo del latte è insufficiente e inferiore al costo di produzione dello stesso. La stessa Coldiretti Sardegna ha dichiarato lo stato di mobilitazione per ribadire la necessità di un accordo con il settore della trasformazione non solo sulla formazione del prezzo del latte, ma anche per l’individuazione di un prezzo minimo d’acquisto per garantire la giusta remunerazione al produttore. I produttori di latte sardi comunicano che con questa remunerazione attuale saranno costretti a chiudere gli ovili. Per questa ragione stanno chiedendo alle istituzioni un segnale forte e regole chiare. A questo punto – sottolinea ancora Ignazio Corrao – ho chiesto alla Commissione europea intanto se è a conoscenza dello stato di agitazione dei pastori sardi e quali misure immediate e a lungo termine intende prendere per allentare la pressione sui produttori del settore lattiero-caseario sardi. C’è inoltre una questione che riguarda la trasparenza che non può essere secondaria. A tale proposito, chiediamo inoltre quali sono i dati in possesso della Commissione forniti dall’osservatorio europeo del latte proprio sulla Sardegna. Ai produttori sardi – conclude Ignazio Corrao – giunga la mia massima solidarietà e la garanzia di fare il possibile per cambiare le cose.»

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I carabinieri della Compagnia di Carbonia hanno eseguito ieri mattina una serie di controlli straordinari del territorio, con l’impiego di una unità cinofila di Cagliari, finalizzati anche alla verifica dei detentori di armi nelle località di Carbonia e Santadi, al termine dei quali è stato arrestato M.U., nato a Santadi nel 1961, per detenzione illegale di arma clandestina.

Nello specifico, i carabinieri della stazione di Santadi hanno avuto il sentore che l’uomo potesse detenere delle armi illegalmente. Così, dopo aver individuato l’abitazione, hanno effettuato una perquisizione domiciliare rinvenendo un fucile monocanna calibro 9, fabbricato artigianalmente e 6 bossoli, il tutto occultato accuratamente all’interno dell’armadio della camera da letto dell’uomo. L’arma, clandestina, è stata subito sequestrata mentre il 58enne è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le indagini proseguono per cercare di risalire all’eventuale uso dell’arma in azioni criminose.

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La IV C del Liceo Emilio Lussu di Sant’Antioco ricorda la Shoah con la rappresentazione teatrale dal titolo “Una Luce sempre accesa”. Appuntamento in aula consiliare venerdì 15 febbraio alle 9.30 e alle 11.30 (riservate agli studenti) e alle 18.00 (aperta a tutti). L’ingresso sarà gratuito con offerta libera finalizzata alla sovvenzione del viaggio di istruzione. Lo spettacolo teatrale, che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata della Memoria” (per convenzione fissata il 27 gennaio), si prefigge di realizzare un momento di riflessione per non dimenticare l’orrore e la follia dei nazisti, la cui violenza segnò col sangue e con la morte la vicenda del popolo ebraico e di molti altri esseri umani toccati dalla brutalità dei campi di concentramento. Con questo lavoro sulla Shoah, dunque, i ragazzi della IV C  del Liceo Scientifico si prefiggono l’obiettivo di risvegliare nella coscienza delle nuove generazioni il ricordo di quella tragedia, aiutandole a scongiurare i fantasmi dell’odio verso l’altro, qualunque sia la vittima di turno.

Lo spettacolo si presenterà come un intenso monologo a più voci, che tratterà i luoghi, le storie e le struggenti testimonianze dei deportati e dei caduti nei campi di concentramento nazisti. Proiezioni di immagini e filmati andranno a integrare il recitato, diventando elemento cardine di uno spettacolo che vuole celebrare la “Giornata della Memoria” e che sceglie per questo di dare voce a vittime e carnefici.

«Apprezzo il coinvolgimento diretto dei ragazzi – commenta l’assessore della Cultura e della Pubblica Istruzione Rosalba Cossu – perché calarsi nei panni dei protagonisti significa condividere emozioni: questo consente ai giovani “attori” di provare sia la durezza di certi personaggi, immaginando la loro crudeltà, sia il dolore di quelle creature che hanno pagato per colpe che non esistono, che hanno visto l’orrore della tortura e tutte in coro gridano “Se questo è un uomo”. È un momento che ci obbliga alla riflessione, per evitare di ricadere negli stessi errori.»

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Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco in seduta straordinaria per il giorno mercoledì 13 febbraio, alle 19.00. All’ordine del giorno figurano due punti:

 Progetto fattibilità tecnica ed economica messa in sicurezza e riqualificazione area prospiciente Piazza A. De Gasperi, adozione definitiva della variante al Piano Urbanistico Comunale, efficacia del vincolo preordinato all’esproprio, ai sensi del DPR 327/2001;

 Approvazione modifica protocollo d’intesa tra il comune di Sant’Antioco e l’associazione di volontariato Onlus Le Rondini per l’attuazione del nuovo progetto “Quando la disabilità non è un ostacolo”.

In caso di mancato esaurimento dei punti all’ordine del giorno entro le 22.00, la seduta sarà aggiornata alle 12.30 di giovedì 14 febbraio.