26 November, 2024
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Il gruppo dei “Progressisti” in Consiglio regionale ha presentato un’Interpellanza urgente al presidente della Regione in merito al bando “Programma di promozione turistica della Sardegna attraverso il sostegno del valore “esperienziale” del viaggio e dell’ospitalità” pubblicato venerdì 29 novembre.

Si tratta di un bando a sportello (http://www.regione.sardegna.it/j/v/2599?s=1&v=9&c=1425&c1=1425&id=84050) in cui, è evidente, l’unico criterio premiante è la velocità nel presentare la domanda.

Nell’interpellanza si sottolinea come il tempo a disposizione per preparare la domanda e farsi trovare pronti all’apertura del bando fosse solo di un week end, due giorni in cui, tra l’altro, anche gli uffici comunali sono chiusi e i privati difficilmente elaborano progetti se non informati per tempo.

«È un’indecenza – sostengono i firmatari – che i tempi tra l’approvazione della determinazione, la pubblicazione del bando e la possibilità di presentare la domanda,  prevista a partire dalle 9.00 di oggi, siano di soli due giorni. Tempi talmente ristretti da non consentire a nessuno di partecipare, se non a pochi fortunati.»

«È curioso poi che l’ufficio stampa della Giunta si sia dimenticato di diramare un comunicato per mettere al corrente tutti i possibili interessati, anche quelli senza santi in paradiso – continuano i Progressisti – è lecito sospettare che con tempi così ristretti e senza nessun tipo di comunicazione pubblica gli unici in grado di partecipare saranno i soggetti pubblici e privati che, avvisati per tempo, sono stati in grado di produrre i documenti e presentare per primi la domanda di contributo all’inizio di questa mattinata. Tutto questo non è trasparente, non è corretto e sopratutto non è lecito. Già in passato questo tipo di accesso ai finanziamenti pubblici ha suscitato non poche critiche, ma in questo caso si stabilisce un vero e proprio record. Chiediamo che la Regione garantisca a tutti i cittadini parità di accesso ai bandi per i contributi pubblici, e al presidente della Regione di ritirare in autotutela l’avviso dell’assessorato del Turismo ed evitare così di esporre la Regione a decine e decine di ricorsi che, con queste premesse, arriveranno  senza ombra di dubbio.»

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Come vengono rappresentate oggi le persone con disabilità? Quali sono le “parole giuste” per raccontarle fuori da stereotipi, pietismi e luoghi comuni? Se ne parlerà il 6 dicembre dalle ore 14.00 alle 17.00 ad Olbia, in occasione del corso di formazione per giornalisti dal titoloLa disabilità nella comunicazione, nella Sala museale Art Port Gallery dell’Aeroporto Costa Smeralda.

Lincontro, organizzato da Giulia giornaliste Sardegna e Ordine dei Giornalisti della Sardegna, vedrà la partecipazione e gli interventi di alcuni ospiti attraverso i quali si propone di individuare un percorso per un linguaggio giornalistico inclusivo e rispettoso dell’identità  e dei diritti delle persone con disabilità senza chiuderle nel recinto dei “meno fortunati” o dei “ragazzi speciali”, in armonia con quanto previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Si affronterà il tema delle carte deontologiche e della legge sulla privacy che disegnano i confini entro il quale i giornalisti e le giornaliste, nell’esercizio del diritto di cronaca, si devono muovere nel rispetto dei diritti delle persone, anche e soprattutto in relazione ai dati sensibili che riguardano la salute. Ai giornalisti verranno riconosciuti 5 crediti deontologici.

Intervengono: Francesco Birocchi, presidente ODG Sardegna per i saluti; Susi Ronchi, Coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna, per l’introduzione ai lavori e i saluti istituzionali; Carlo Selis, Presidente Ordine degli Avvocati di Tempio, introduzione ai lavori e saluti istituzionali; Vannalisa Manca, consigliera OdG Sardegna – Giulia giornaliste Sardegna parlerà di “La Carta che non c’è”; Carlo Giacobini e “Le parole della disabilità”: giornalista e operatore sociale, direttore responsabile di handylex.org , responsabile Relazione esterne della FISH, Federazione italiana per il superamento dell’handicap; Sara Carnovali, dottoressa di ricerca in Diritto costituzionale, autrice del libro “Il corpo delle donne con disabilità – Analisi giuridica intersezionale su violenza, sessualità e diritti riproduttivi”: “Parole, Corpi, Giustizia. I diritti umani delle persone con disabilità in prospettive di genere”; Francesca Arcadu: consigliera di UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), formatrice sui temi socio-sanitari e della disabilità, interverrà su “Le parole per dirlo: essere persone con disabilità attraverso lo sguardo degli altri”. Modera gli interventi Caterina De Roberto, L’Unione Sarda, Giulia giornaliste Sardegna. Il corso è accreditato anche dall’Ordine degli avvocati per 3 crediti, ed è aperto a tutti. Parcheggi gratuiti per i partecipanti.

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Si terrà mercoledì 4 dicembre, a Cagliari, nello Spazio OSC (via Newton 12) alle 11.00, la presentazione de “Le Meraviglie del Possibile, SincroniCittà”, il sottotitolo di quest’anno, sesta edizione del Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie organizzato da Kyberteatro, spin-off della compagnia L’Aquilone di Viviana, in programma fino al 21 dicembre a Cagliari, allo Spazio OSC di via Newton 12 (uno degli appuntamenti si svolgerà a Sa Manifattura).

A illustrare il cartellone – workshop, spettacoli, video, conferenze – saranno i direttori artistici del Festival Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo. Sarà presente anche il team creativo e organizzativo di Kyberteatro (la regista Claudia Pupillo, Simone Murtas e il presidente Mauro Zedda).

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Oggi, lunedì 2 e domani, martedì 3 dicembre 2019, il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, è tra i relatori di un importante convegno che si tiene a Pretoria, in Sud Africa, per parlare di quanto è stato attuato nel territo del GAL sul tema del valore aggiunto nella cooperazione pubblico – privata ed in particolare dei processi partecipativi e dell’agricoltura sociale. Il convegno è organizzato dall’Ambasciata italiana in Sud Africa, dal CREA e del Consiglio di ricerca in agricoltura del Sud Africa.

L’incontro mira ad analizzare e discutere approcci allo sviluppo locale che promuovono la crescita sostenibile dei sistemi alimentari locali in termini ambientali, sociali ed economici. Un nuovo paradigma agricolo ed economico, basato sulla circolarità, i tipi di impresa che coinvolgono gli agricoltori, la filiera corta, la diversificazione delle attività agricole, compresa la prima trasformazione, la vendita diretta, i servizi e il capitale umano e sociale, l’inclusione delle persone vulnerabili è necessario.

È in questa cornice che si inserisce il lavoro che il GAL porta avanti dal 2011 (e che verrà presentato al convegno) anno in cui, per la prima volta nel territorio del GAL si è cominciato a parlare di agricoltura sociale. Il tutto è cominciato con il percorso AgriSociale – Percorso partecipativo per la promozione dell’agricoltura sociale, finalizzato all’attuazione della Misura 321 (Azione 1) del PSR 2007-2013, che ha avuto l’obiettivo di creare una rete di soggetti che potessero cooperare per lo sviluppo dell’agricoltura sociale. In seguito al percorso partecipativo è stato avviato un bando del GAL che ha dato vita al primo progetto di agricoltura sociale nel territorio: SerenaMente, il quale ha portato alla costituzione di una rete composta da: tre cooperative sociali e quattro aziende agricole. Il progetto si è successivamente evoluto a livello transnazionale con il progetto Agrisociale: ColtiviamoCittadinanza, finanziato dalla Misura 421 del PSR Sardegna 2007-2013 che ha coinvolto GAL sardi e finlandesi e ha portato alla costituzione di una Carta dei princìpi dell’agricoltura sociale.

Il progetto ha dimostrato di avere basi solide e una volta terminato il finanziamento sono stati infatti attivati, con l’utilizzo di risorse proprie da parte di alcune amministrazioni pubbliche: un Orto Sociale; una nuova edizione del progetto SerenaMente per le annualità 2016-2018; due tirocini formativi rivolti a ragazzi sofferenti mentali in  aziende agricole della rete di impresa.

«Il percorso di agricoltura sociale attuato – sottolinea Cristoforo Luciano Piras, presidente del GAL – è sicuramente uno dei tasselli più importanti che abbiamo portato avanti nella scorsa programmazione e sul quale crediamo fortemente anche nella programmazione attuale. Abbiamo toccato con mano i benefici che questo tipo di attività può portare nel territorio, sia in termini di miglioramento sociale per il beneficiario finale, che di crescita sia delle aziende e delle cooperative coinvolte che di tutto il territorio. Proprio questa ragione, abbiamo deciso, accogliendo quanto ci ha richiesto il territorio nel corso del processo partecipativo per la costruzione del Piano d’Azione 2014-2020, di attuare un bando GAL da 300mila euro che andrà a premiare i migliori due progetti di agricoltura sociale del territorio e abbiamo attivato un corso di formazione che permetterà a 20 nuovi esperti di agricoltura sociale di lavorare nel territorio.

È, infine, con orgoglio che ho il piacere di sottolineare che a rappresentare il GAL nell’incontro a Pretoria, ci sarà la dott.ssa Nicoletta Piras – direttrice del GAL – che da sempre crede fortemente in questo ambito di attività – conclude Luciano Cristoforo Piras -, esprimo grande soddisfazione per il riconoscimento del lavoro svolto che oggi rappresenta una delle buone prassi che il GAL ha sperimento nel nostro territorio e sono certo che ciò costituirà un ulteriore stimolo a continuare la strada intrapresa anni fa.»

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Un goal del giovane Suku Kassama Sariang, al 91′, ha evitato al Carbonia la prima sconfitta stagionale, nel match casalingo con il Porto Rotondo. E’ stata una partita ricca di emozioni, certamente non la migliore della squadra di Andrea Marongiu che s’è trovata di fronte un avversario che – a dispetto della precaria posizione di classifica – ha giocato senza timori reverenziali nei confronti della capolista e per due volte è riuscito a portarsi in vantaggio, approfittando delle distrazioni della difesa biancoblu che, per la prima, volta ha subito due goal in una partita.

Il primo vantaggio del Porto Rotondo è arrivato intorno alla metà del primo tempo, autore il giovane fuoriquota Fedele Derosas (classe 2000). Il Carbonia ha cercato subito di rimediare, costruendo più di un’occasione da goal ma è mancata precisione nelle conclusioni. In una di queste è mancata anche la fortuna, quando Alessio Figos ha colpito il palo alla sinistra del portiere gallurese Luca Melis, con una spettacolare girata volante. La scena si è ripetuta ancora più spettacolare allo scadere del tempo e questa volta il centravanti biancoblu, in goal già mercoledì in Coppa Italia contro l’Arbus, ha fatto centro: su uno splendido assist di Samuele Curreli, Alessio Figos si è coordinato come meglio non avrebbe potuto e con una straordinaria rovesciata ha spedito in pallone in fondo alla rete! 1 a 1 al riposo.

In avvio di ripresa tutti, in casa biancoblu, si aspettavano la svolta, per la conquista della vittoria, ma dopo alcuni timidi tentativi, è stato il Porto Rotondo a riprendere fiducia e al 17′ Riccardo Muzzu ha sorpreso la difesa del Carbonia, riportando la sua squadra in vantaggio!

Il Tempo per recuperare al Carbonia non mancava ma con il passare dei minuti è iniziata ad affiorare la paura di perdere la prima partita stagionale, in casa, in un “Carlo Zoboli” finora letale per tutte le squadre che vi hanno giocato, sia in campionato, sia in Coppa Italia.

Il Carbonia ci ha provato diverse volte, ha colto anche una traversa a portiere battuto, ma al 90′, dopo che Andrea Marongiu aveva effettuato tutti e cinque i cambi a sua disposizione, il risultato era ancora fermo sul 2 a 1 per il Porto Rotondo. I biancoblu hanno tentato l’ennesimo assalto, due calciatori del Porto Rotondo si sono fermati sul terreno lamentando problemi fisici, l’arbitro non ha fermato il gioco ed il Carbonia ha proseguito l’azione, sugli sviluppi della quale il pallone è arrivato ad uno dei nuovi entrati, Suku Kassama Sariang che si è liberato al tiro ed ha battuto imparabilmente il portiere del Porto Rotondo Luca Melis.

I calciatori del Porto Rotondo hanno protestato a lungo nei confronti del direttore di gara, chiedendogli perché non ha fermato il gioco quando ha visto due calciatori distesi sul terreno di gioco, ma poco dopo il gioco è stato ripreso sul risultato di 2 a 2. Ancora due minuti di recupero, poi il fischio finale.

L’imbattibilità stagionale del Carbonia resiste, così come il primato solitario in classifica, anche se adesso il vantaggio è ridotto di due punti rispetto alla Ferrini, impostasi per 2 a 0 sull’Atletico Uri e seconda a 1 punto: il Castiadas, vittoriosa per 2 a 0 a Ghilarza e terzo a 2 punti; l’Ossese, vittoriosa sulla Kosmoto Monastir (prossima avversaria del Carbonia), 3 a 2, dopo che per due volte la squadra ospite era stata capace di portarsi in vantaggio, e quarta a 3 punti; la Nuorese, impostasi per 5 a 0 sul campo del La Palma, quinta a 4 punti.

             

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La Dinamo supera la Germani 76 a 70 (primo tempo 39 a 42) e ritorna al secondo posto in classifica, alle spalle della Virtus Bologna. Una partita per tre quarti equilibrata, è stata decisa da un clamoroso parziale della Dinamo tra la fine del secondo quarto ed il terzo quarto: 22 a 0, 17 a 0 nei primi 6’14” del terzo quarto.

Dopo un primo quarto in perfetto equilibrio (5 a 15 al 10′), il secondo quarto ha visto la Germani degli ex Vincenzo Esposito, Brian Sacchetti, effettuare il primo strappo e portarsi avanti di 9 punti al 16′: 34 a 25. E’ stato Dwayne Evans (16 punti nei primi 20′) a riportare sotto la Dinamo, coadiuvato da Miro Bilan, sempre più centrale nel gioco della Dinamo, e all’intervallo lungo la Germani ci è andata avanti di “soli” 3 punti: 39 a 42.

L’avvio del terzo quarto è stato gelato per la Germani che non è andata a segno per oltre 6 minuti, nel corso dei quali la Dinamo ne realizzato 17 punti: 56 a 42!

La Germani ha avuto un sussulto d’orgoglio, ha realizzato i primi punti del parziale con David Moss ma Marco Spissu ha continuato ad andare a segno (alla fine 16 punti per il play sassarese), la squadra lombarda ha rosicchiato ancora qualche punto ed ha chiuso il terzo quarto sul 64 a 57. Partita ancora aperta.

L’ultimo quarto è scivolato via ancora sul filo dell’equilibrio, con la Dinamo abile a gestire il vantaggio acquisito che, fino alla fine, non è stato praticamente mai più in discussione, fino al definitivo 76 a 70 che con la settima vittoria nelle dieci partite disputate, alla pari con Happy Casa Brindisi ed Armani Milano (la squadra di Ettore Messina ha disputato una partita in più).

«Per prima cosa vi tranquillizzo sulle condizioni di Gianmarco Pozzecco che oggi non è riuscito ad essere della partita a causa di un virus – ha detto a fine partita Edoardo Casalone -. Copierei un po’ le sue conferenze perché a maggior ragione oggi i ragazzi sono stati strepitosi, a volte quando manca il capo allenatore si ha o poca tensione o si tende a strafare invece tutti hanno fatto una partita pazzesca. Nei momenti in cui non siamo riusciti ad esprimere la nostra pallacanestro è stato merito di Brescia che ci ha messo in difficoltà togliendoci punti di riferimento, complimenti ai nostri avversari. Noi siamo riusciti nonostante la mancanza di ritmo a rimanere in partita sul finire del secondo quarto e penso sia significativo il dato di 96 a 73 nella valutazione finale anche se il punteggio finale dice 76-70.»

Dinamo Banco di Sardegna – Germani Basket Brescia 76 a 70

Parziali: 15 a 15, 24 a 27, 22 a 12, 15 a 16
Progressivi: 15 a 15, 39 a 42, 61a 54, 76 a 70

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 16, Mclean 1, Bilan 12, Bucarelli, Devecchi, Evans 20, Magro n.e., Pierre 3, Gentile 5, Vitali 9, Jerrells 10. All. Edoardo Casalone.

Germani Basket Brescia: Zerini 6, Warner 10, Abass 11, Cain 8, Vitali 6, Laquintana 6, Lansdowne 2, Dalcò n.e., Guariglia, Moss 13, Sacchetti 8. All. Vincenzo Esposito.

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L’Idolo ha violato il campo del Cortoghiana, legittimando il primato solitario in classifica nel girone A del campionato di Promozione. La squadra di Marco Farci s’è battuta con grande determinazione per tutto l’arco della partita, ma non è riuscita a fermare la marcia di una squadra che ha dimostrato di avere qualcosa in più ed ha portato a tre lunghezze il suo vantaggio sulla più immediata inseguitrice, il Gonnosfanadiga, fermata sullo 0 a 0 dalla Villacidrese nel derby del Medio Campidano. Il Cortoghiana è scivolato al quinto posto, con 17 punti, a sette punti dalla vetta ma con una partita in meno giocata, che verrà recuperata mercoledì 11 dicembre a Villacidro. Mercoledì 4 dicembre, invece, il Cortoghiana giocherà ad Arborea la partita di ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia, dove dovrà vincere o pareggiare con almeno due goal realizzati, per accedere alle semifinali, dopo l’1 a 1 maturato a Cortoghiana lo scorso 20 novembre, nella gara d’andata.

La giornata non è stata pienamente positiva neppure per la Monteponi che non è andata al di là dell’1 a 1 sul campo del Selargius e vede ora la vetta della classifica ancora più lontana, a 11 lunghezze (13 punti, contro i 24 dell’Idolo). Il goal della Monteponi è stato realizzato ancora una volta da Christian Cacciuto, l’ottavo in 11 partite, goal che gli valgono il secondo posto nella classifica dei cannonieri.

Il Villamassargia aveva vinto l’anticipo di ieri con l’Orrolese, 2 a 0, ed ora è al quarto posto in classifica, con 18 punti.

Sugli altri campi, l’Arborea ha vinto la prima partita in campionato, superando di misura l’Andromeda, per 2 a 1; il Sant’Elena Quartu ha travolto il Buddusò, 4 a 0; il Tortolì ha bissato la vittoria di sette giorni a Iglesias, superando il Tonara per 1 a 0; Sigma De Amicis 1979 e Seulo 2010, infine, hanno pareggiato 2 a 2.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la Fermassenti ha perso nettamente il confronto al vertice con il Calcio Capoterra, disputato a San Giovanni Suergiu: 0 a 3. Il Calcio Capoterra ha scavalcato la squadra di Roberto Concas al primo posto ma ha disputato una partita in più, perché la Fermassenti deve recuperare il derby di Narcao rinviato per la pioggia tre settimane fa.

Giornata positiva per l’Atletico Narcao, impostosi 3 a 1 a Barumini, contro la Libertas, con goal di Daniele Cadoni e doppietta di Pier Silvio Medda; secondo risultato positivo per l’Antiochense, 1 a 1 sul campo della Gioventù Sportiva Samassi; pesante sconfitta, infine, per l’Atletico Villaperuccio, 4 a 0, a Santa Giusta.

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A Villanovafranca, militari del NORM della compagnia di Sanluri, sono intervenuti in un terreno agricolo sito in località “Su Mulinu”, dove era stato rinvenuto vicino al suo trattore, il cadavere di Gianluca Caria, nato Villanovafranca, del 1966, agricoltore. Gli accertamenti eseguiti dai carabinieri con il personale sanitario intervenuto, hanno appurato che il decesso è avvenuto per un arresto cardiocircolatorio. L’Autorità giudiziaria informata ha disposto la restituzione della salma ai familiari.

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La notte scorsa, a Villacidro, l’autocarro OM 40 condotto da M.M., 24enne operaio di Villacidro, nel percorrere la via Gramsci, per cause ancora in corso di accertamento è fuoriuscito dalla sede stradale, andando a schiantarsi contro un pino. Il conducente, estratto dalle lamiere da una squadra dei vigili del fuoco di Sanluri, è stato trasportato dal personale del 118 presso l’ospedale “Brotzu” di Cagliari in gravi condizioni, dove è stato ricoverato nel reparto di rianimazione. Sul posto si sono recati i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Villacidro e della stazione di Sardara, che dopo aver messo in sicurezza l’area dell’incidente, si sono occupati dei rilievi di rito. L’uomo è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà, per i reati di evasione e guida senza patente.

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Michela Demontis fa suo per la seconda volta il Fight club championship 5, in un match strepitoso che, sabato notte, l’ha vista contrapposta a Martina Rindi della Kimura Academy Sassari. Una serata davvero stellare, quella che ha caratterizzato l’intero evento che ha visto entrare nella gabbia, allestita al Tarantini Fight club di via Venezia, 18 atleti agguerriti. A essere protagoniste sono state le Mma che hanno dato spazio anche a incontri di Muay thai e Kick boxing.

La giovane atleta del team Tarantini, con il suo approdo alle Mma, ha dimostrato un buona crescita. Sicura, a volte anche un po’ spavalda, ma sempre rispettosa delle sue avversarie, sabato nella gabbia è entrata carica. La “guerriera” della Kimura non è stata da meno e ha cercato di contrastare la beniamina di casa, sfruttando i centimetri in più. Michela Demontis nella lotta a terra ha cercato di sfruttare pugni e gomiti e, più volte, ha cercato la posizione ideale per sfruttare le sue tecniche. A partire dal suono della campanella, l’atleta del team Tarantini ha sfoggiato la grinta che in questi anni l’ha contraddistinta e l’ha fatta diventare la pluri-campionessa nella categoria giovanile Muay thai.

Alla fine del primo round, a decretare lo stop è stato il medico che, in considerazione dell’occhio tumefatto della Rindi, ha deciso di non far proseguire il match. Michela Demontis, porta così a casa un altro risultato positivo. E per lei questa vittoria veloce per Tko, al primo round, è la conferma che il suo soprannome “Turbo” è sempre più azzeccato.

Grande spettacolo anche nei tre incontri di Mma che hanno preceduto quello di Michela Demontis. Nel match co-event, è bastato un primo round a Dylan Hazan (Gloria Roma), per aver ragione di Gionata Gensini (Team Akuna Prato) che, dopo la prima campanella, ha tirato i remi in barca e ha abbandonato l’ottagono. Il match ha visto i due atleti combattere strenuamente, con Hazan che ha dato grande spettacolo. L’atleta della “Gloria” è riuscito più volte a divincolarsi dalle prese dell’avversario, costringerlo alla lotta a terra dove ha dimostrato di avere una marcia in più.

Senza esclusione di colpi il combattimento tra Cristopher Biccheddu (DM Olbia) e Giovanni Mulas (Tarantini). Grande prestanza da parte dei due “gladiatori”, che hanno sfoggiato le loro tecniche migliori: il gallurese più a suo agio nel combattimento a terra, il sassarese più agile nei calci alti e medi. Per loro tre ripreseche hanno tenuto il pubblico con il fiato sospeso e hanno scatenato cospicue dosi di adrenalina. Alla fine dei tre round, gran daffare per i giudici che hanno assegnato la vittoria a Cristopher Biccheddu dopo cinque minuti di consultazione.

Combattimento ricco di colpi di scena anche quello tra Andrea Pani (Nur Mma Porto Torres) e Marco Zonca (Alias Gym Iglesias). I due sono stati capaci più volte di ribaltare la situazione a proprio favore ma alla fine del match i giudici hanno decretato la vittoria di Marco Zonca.

Andrea Mascia (Alias Gym Iglesias) e Valerio Spada (KB Capoterra). hanno portato in gabbia una kick boxing di grande impatto, con un vero e proprio show di calci e una serie di pugilato. A vincere ai punti è stato Marco Mascia.

La Muay thai, tutta al femminile, ha messo a confronto Sara Chieri (team Tarantini) e Manuela Campus (Macomer Kombat Group) quindi Jessica Meloni (team Tarantini) e Cristina Giavara (team Carminati Milano). Il primo match ha visto le due “nak su” dare sfoggio di ganci, montanti, calci frontali e clinch. A fine incontro, all’unanimità, i giudici hanno assegnato la vittoria a Sara Chieri.

Bello anche l’incontro tra Jessica Meloni e Cristina Giavara, con la prima che è partita da subito molto forte, sfruttando la sua maggiore altezza ha tenuto l’avversaria distante. Dopo una seconda ripresa che ha visto Giavare prendersi qualche rivincita, nella terza la sassarese ha ripreso la situazione in mano, aggiudicandosi così il match ai punti.

Il Fight club championship ha dato anche spazio ai piccolissimi atleti di Muay thai allenati da Vincenzo Casu. Per i bambini una buona dimostrazione di sport nei due match, finiti in parità, tra Pietro Arcamone ed Alessandro Allocca quindi Luca Manchia ed Alessandro Zedda.