20 July, 2024
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I danni provocati dalle numerose calamità naturali del 2018 hanno compromesso i bilanci delle imprese agricole ma ancora si registrano ritardi nei risarcimenti. Per questo motivo è necessario che la Regione intervenga immediatamente con il Governo per accedere alle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale finalizzato a risarcire le imprese agricole danneggiate. Argomenti anche al centro di una lettera che la Confagricoltura ha inviato all’assessore regionale dell’Agricoltura per affrontare le diverse problematiche.

«A oggi manca ancora la relazione ufficiale di Argea, senza la quale non è possibile richiedere la declaratoria al Ministero ed attivare le provvidenze previste dal D.Lgs 102/2004 – dice  il presidente di Confagricoltura Luca Sanna -. Senza questo atto la Sardegna rischia di perdere ingenti risorse e le aziende agricole di non avere i dovuti indennizzi.»

«L’ordinanza del Capo della protezione civile riguardante i primi interventi urgenti di protezione civile, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato diverse regioni d’Italia, tra le quali la Sardegna, a partire da ottobre 2018 – argomenta il responsabile di Confagricoltura – (in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, lettera b), del D.Lgs. 102/2004), stabilisce che le imprese agricole che hanno subito danni a produzioni, strutture e impianti produttivi compresi nel piano assicurativo agricolo 2018, ma non assicurati, possono accedere agli interventi compensativi previsti dalle pertinenti norme unionali e nazionali del Fondo di solidarietà nazionale.»

Da Confagricoltura arriva un’altra richiesta: «Non sono stati ancora erogati i 45 milioni per danni da siccità 2017 a favore del comparto agricolo non ovicaprino [20 milioni regionali, di cui 15 destinati ad interventi di ristoro e 5 ad interventi di tipo strutturale, e 25 milioni nazionali], per i quali si era trovato un accordo in sede di Tavolo Verde già da novembre 2018. A oggi, infatti, le aziende agricole a causa di problematiche legate agli applicativi informatici non hanno ricevuto nessun indennizzo».

Da qui la richiesta anche «in considerazione del fatto che sulla legge di stabilità regionale non c’è un soldo per le emergenze 2018, sia per richiedere la declaratoria al Ministero ed attivare le provvidenze previste dal D.Lgs 102/2004».

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La storia, la cultura, le tradizioni. La promozione del territorio diventa sempre di più il fulcro del progetto di Mirtò, il festival del mirto, che ha fatto delle eccellenze enogastronomiche un marchio conosciuto in tutta Europa. Nasce da qui, come una naturale evoluzione, l’idea di costruire un Expò itinerante del patrimonio storico e archeologico di Olbia, della Gallura e della Sardegna, attraverso l’impulso del comune di Olbia e dell’Aspo, il suo braccio operativo sul fronte turistico, attraverso la partecipazione di Mirtò alle più importanti fiere d’Europa. Si è partiti con l’appuntamento di Amsterdam, in corso di svolgimento fino al 3 febbraio nello stand istituzionale del comune di Olbia, per proseguire con la fiera di Berlino, dal 6 al 10 marzo. Mirtò punta anche a una tappa in Spagna e per il 2020 si pensa a Stoccarda. In giro per l’Europa con Olbia e la Gallura come vetrine. L’ARCHEOLOGIA. Olbia, la Gallura e tutta la Sardegna brillano per le straordinarie bellezze archeologiche, frutto di una storia millenaria. L’anima del progetto culturale di Mirtò è Viviana Pinna, archeologa, specializzata in archeologia preistorica e protostorica, una delle protagoniste di Mirtó fin dalla sua fondazione nel 2014.

«E’ fondamentale sviluppare la promozione culturale del nostro territorio, con la valorizzazione degli aspetti della nostra storia che prescindono dal modello sole e mare – spiega Viviana Pinna -. La Sardegna ha uno straordinario patrimonio storico e archeologico, noi cercheremo di essere un veicolo per farlo conoscere al pubblico che parteciperà alle nostre iniziative.»

Sarà questo il tema portante che condurrà Mirtò lungo un cammino che nel 2019 lo vedrà protagonista in giro per l’Europa. L’esordio ad Amsterdam, in Olanda, per la seconda edizione della fiera “Little Italy Taste & Travel”, evento al quale partecipa il comune di Olbia e che si svolge all’interno del suggestivo Westergasfabriek, un grande open space autentico e contemporaneo, utilizzato per manifestazioni di carattere nazionale e internazionale. EXPÓ DELLA CULTURA. Il progetto di Mirtó è quello della creazione di un Expó della cultura, archeologia e dell’artigianato di qualità, da portare all’estero in attesa della grande stagione estiva che riproporrà il binomio con Olbia e Porto Rotondo. Un progetto fortemente sostenuto dal comune di Olbia, con in prima fila l’assessore alla Cultura, Sabrina Serra e quello al Turismo, Marco Balata.

«Siamo felici del grande successo ottenuto con la nostra partecipazione alla fiera di Amsterdam, un percorso che punta a valorizzare le bellezze di Olbia e di tutta la Sardegna nei luoghi più visitati e conosciuti in Europa – spiega Marco Balata, assessore del Turismo del comune di Olbia -. I tantissimi visitatori presenti hanno molto apprezzato l’abbinamento tra le cozze e il vermentino. Siamo poi particolarmente orgogliosi di aver portato ad Amsterdam le nostre eccellenze, in un contesto che riconosce la bellezza e la qualità della vita come valori fondamentali.»
Amsterdam rappresenta la prima occasione per lanciare questo progetto di altissimo profilo culturale. Poi Mirtó sarà protagonista anche a Berlino, alla Borsa internazionale del Turismo, che andrà in scena nella capitale tedesca dal 6 al 10 marzo all’interno dello stand istituzionale dell’assessorato al Turismo della Regione Sardegna.

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Il 12 gennaio scorso si è svolto a Giba l’incontro dibattito sui servizi attualmente erogati nella Casa della Salute di Giba e sull’imminente apertura dei nuovi ambulatori, promosso dal sindaco di Giba Andrea Pisanu e dal consigliere comunale di maggioranza Francesco Uccheddu.

All’incontro, moderato dal consigliere Francesco Uccheddu, hanno partecipato il Direttore di Area Socio Sanitaria di Carbonia Maddalena Giua, il Direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NIPIA) di Sanluri e Carbonia Silvio Maggetti, il Direttore della Struttura Complessa di Urologia del P.O. Sirai Andrea Solinas, il Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Antonella Ivana Piredda ed il Dirigente medico della SC di Chirurgia del P.O. Sirai Nicola Pulix.

Il consigliere Francesco Uccheddu, aprendo i lavori ha presentato l’iniziativa quale momento di partecipazione e confronto con  l’obiettivo di presentare  ai cittadini del comune di Giba le attuali prestazioni sanitarie erogate dagli specialisti presenti all’incontro, al fine di favorire una maggior diffusione delle prestazioni erogate, non sempre conosciute dagli utenti.

il primo relatore, il Direttore della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA,) ha illustrato l’attività di questa branca specialistica della medicina, che si occupa della presa in cura dei minori con disturbi dello sviluppo neuropsichico (neurologici e psichici), e garantisce  l’assistenza dei bambini e agli adolescenti in età fra zero e diciotto anni ed alle loro famiglie.

Si tratta di un servizio, ha precisato Silvio Maggetti, che eroga prestazioni di neuropsichiatria dell’età evolutiva, psicologia, riabilitazione ed educative. Per quanto concerne le modalità di accesso al  Servizio, è stato precisato che questo può avvenire chiamando direttamente  la Segreteria (situata presso il PO Santa Barbara di Iglesias) al numero 0781 3922325 (fax: 0781 3922321) dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00. Successivamente, il paziente verrà richiamato per avere la data del primo appuntamento e,  in tale circostanza, verrà informato che dovrà presentare l’impegnativa del pediatra o del medico di medicina generale.

Il Direttore della Struttura di Chirurgia del Sirai, con una interessante comunicazione sull’evoluzione della chirurgia, ha proseguito gli interventi affermando che, nel corso degli anni, la chirurgia e la medicina in generale hanno conosciuto un notevole sviluppo, al punto che la moderna chirurgia non solo cerca di porre rimedio alla patologia del paziente ma allo stesso tempo cerca di minimizzare i disagi dovuti all’intervento e massimizzare il successo terapeutico. Si sta evolvendo, quindi, come una disciplina sempre meno invasiva, che tende a limitare la traumaticità dell’intervento stesso.

Il dirigente della Chirurgia ha, poi, illustrato la casistica generale degli ultimi anni con una particolare attenzione alla chirurgia oncologica e all’aumento della sopravvivenza di questi pazienti, alcuni dei quali presenti in sala. Il Direttore della Struttura di Urologia ha, invece, descritto le diverse patologie che afferiscono alla Struttura di Urologia. Fra i problemi più diffusi,  è stata citata l’iperplasia prostatica benigna, un ingrossamento della prostata che colpisce molti utenti della nostra zona  causando disturbi urinari che minano la qualità della vita, come minzione notturna con interruzione del sonno, elevata frequenza diurna, urgenza ma difficoltà ad iniziare la minzione, gocciolamento post-minzionale e getto urinario di intensità ridotta. Tra le ulteriori patologie che richiedono l’intervento dell’urologo, estremamente frequenti sono poi i calcoli urinari, problemi contro i quali la prevenzione rappresenta un’arma fondamentale. Infine, fra le patologie con cui hanno più spesso a che fare gli uomini sono inclusi il cancro della prostata, l’infertilità e la disfunzione erettile.

Grazie all’introduzione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) sul tumore della prostata, ha chiosato il dottor Andrea Solinas, ci sono stati indubbi vantaggi e il coinvolgimento dei medici di Medicina Generale con l’obiettivo finale di garantire a tutti i pazienti una Medicina personalizzata che tiene conto da un lato delle caratteristiche biologiche del tumore, e dall’altro, dei bisogni del singolo paziente, così da ottenere, come ricaduta, la migliore sopravvivenza e qualità di vita dell’individuo.

Il dottor Nicola Pulix ha concluso  le relazioni su tema preordinato, parlando della sua esperienza di chirurgo in assistenza domiciliare a supporto dalle cure domiciliari e dei medici di medicina generale, con particolare enfasi sull’integrazione ospedale territorio. Il manager dell’Area Socio Sanitaria Maddalena Giua, ha chiuso i lavori comunicando l’imminente apertura dei due ambulatori specialistici di urologia e chirurgia e dell’ambulatorio infermieristico, con l’obiettivo di ridare spessore della Casa della Salute di Giba che dovrà diventare il fulcro della sanità territoriale integrata, per una risposta completa e appropriata al cittadino.

I diversi interventi, dei cittadini presenti in sala, hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di garantire anche un punto unico di accesso (PUA), capace di ricomporre il processo del cittadino, e di assicurare  le promesse di sviluppo e apertura dei nuovi servizi già fatte dal 2014.

Il Direttore di Area ha, infine, affermato che le Case della Salute non sono tutte uguali, ma si basano su un modello flessibile, capace di adattarsi alle caratteristiche delle diverse realtà territoriali.

Antonello Cuccuru

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Un incontro scientifico incentrato sui tumori della laringe quindi una messa, officiata dall’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba, per celebrare il protettore dei malati di gola e degli otorinolaringoiatri. Così, il 4 febbraio l’unità operativa di Otorinolaringoiatria, diretta da Francesco Bussu, onorerà San Biagio vescovo e martire, e patrono appunto degli specialisti otorinolaringoiatri.

Il primo appuntamento è per le ore 14,30, nell’aula A del centro didattico del Palazzo Clemente, in viale San Pietro. A intervenire sarà Gaetano Paludetti, professore e direttore dell’istituto clinica Otorino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. A lui il compito di illustrare, attraverso la sua relazione, l’esperienza ventennale del Policlinico Gemelli nella chirurgia oncologica della laringe.

Alle 16,30, nella cappella al piano terra del Clemente, alla presenza di alcuni degenti del reparto di Otorinolaringoiatria, l’arcivescovo di Sassari celebrerà la messa in onore del santo patrono.

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I carabinieri della stazione di Monserrato hanno denunciato in stato di libertà per il reato di danneggiamento M.G., 28enne del posto con precedenti di polizia. I militari hanno raccolto nei confronti del giovane, grazie anche alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, inequivocabili elementi di reità quale materiale esecutore dei numerosi danneggiamenti effettuati, il 15 gennaio scorso, ad almeno una decina di autovetture parcheggiate nelle vie Germanico e Dorgali.

La denuncia arriva a riscontro delle numerose attività poste in essere dai carabinieri della Compagnia di Quartu per garantire il rispetto della legalità a Monserrato e negli altri comuni della giurisdizione.

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E’ stato inaugurato questa mattina, a Nuraxi Figus, nella miniera di Monte Sinni, l’impianto sperimentale per la produzione dell’alga Spirulina.

La “scoperta dell’acqua calda” proietta la Sardegna in un mercato internazionale di eccellenza e altissima qualità nella produzione dell’alga Spirulina, il supercibo del futuro che promette a chi lo utilizza non solo più energia ma anche benefici per la salute e nel campo dei cosmetici. La scoperta è che, invece di buttarla via come è stato (necessariamente) fatto per anni, può essere utilizzata nel processo di produzione dell’alga Spirulina per ottenere un prodotto finale dalle qualità uniche e straordinarie. Il progetto, avviato e concluso nella prima fase sperimentale, è stato realizzato in collaborazione tra Università di Cagliari e Carbosulcis e finanziato dalla Regione attraverso l’assessorato della Programmazione con 140mila euro. Oggi l’inaugurazione ufficiale dell’impianto sperimentale con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, l’amministratore Unico della Carbosulcis Antonio Martini, il responsabile scientifico del Progetto Cristiano Galbiati, il prorettore per l’Innovazione dell’Università di Cagliari Maria Chiara Di Guardo.

Il fotobioreattore in vetro con scambiatore termico integrato, così si chiama tecnicamente l’alloggiamento dove cresce l’alga Spirulina, ha già dimostrato con successo la funzionalità primaria per la quale era stato concepito, cioè la possibilità di utilizzare il calore dell’acqua della miniera per permettere un ciclo di produzione 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno per la produzione di alghe azzurre in impianti  all’aperto, senza la copertura di serre. Proprio il freddo intenso delle prime settimane di gennaio ha permesso di sottoporre l’impianto ad uno stress test molto importante e significativo che è stato superato brillantemente tanto che l’impianto è stato brevettato. Grazie all’utilizzo dell’acqua calda e al successo del fotobioreattore, Carbosulcis sarà presto in grado di garantire un valore aggiunto importante a imprenditori che volessero cimentarsi con la riqualificazione dei suoi “brown fields” (siti inquinati all’interno dei quali è possibile fare attività di rigenerazione che portino maggiori benefici che le semplici bonifiche) per un ciclo di produzioni che “più verde di così non si può”.

Le attività di sperimentazione sono affiancate da un’analisi di mercato per verificare le potenzialità economiche dei prodotti derivati dalla Spirulina con lo scopo di creare opportunità di sviluppo per il territorio e nuovi posti di lavoro.

Il progetto prevede anche una nuova fase operativa progettuale denominata “Spirulina 2.0”, che ha come obiettivo quello di sperimentare un sistema di produzione più efficace dell’alga, in grado di garantire un’estensione temporale, maggiori quantitativi della produzione e un percorso di imprenditorialità, anche in collaborazione con diversi dipartimenti dell’Università. Per questa seconda fase la Regione prevede un ulteriore stanziamento di risorse, in modo da garantire la prosecuzione delle attività.

L’Amministratore unico della Carbosulcis, Antonio Martini, ha spiegato quelle che sono le prospettive in termini occupazionali.

«Se fino a qualche anno fa l’organico della Carbosulcis contava 430 dipendenti – ha detto Antonio Martini – oggi i dipendenti sono 160 e a breve, con l’attuazione della quota 100, questo numero scenderà ancora a 130, con 15 ingegneri, 2 geologi e 80 tra operai e impiegati tecnici diplomati. La prospettiva, tra questo e gli altri progetti in cantiere, è di occupare subito 20-25 persone, numero che potrà crescere fino a 30-40. Non sono sicuramente grandi numeri, ma ciò che importante e l’indotto che si potrà creare.»

«Il nostro obiettivo – ha rimarcato Maria Chiara Di Guardo – è creare una filiera, aiutare i giovani a creare nuove imprese. A tal fine abbiamo attivati corsi di laurea specifici. Puntiamo a creare un ecosistema, con sinergie tra il progetto Aria e il progetto Spirulina.»

       

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Sarà un Carnevale festeggiato nel pieno rispetto della tradizione, con carri allegorici, maschere “a tema” e dolci tipici per tutti. Ma non mancherà quell’ulteriore tocco di divertimento, grazie ai concorsi (con tanto di premi in palio) per i costumi in maschera.

Ecco gli ingredienti principali della grande festa di Carnevale in programma a Calasetta domenica 24 febbraio. L’evento, organizzato dalla Pro loco cittadina in collaborazione con il Comune e la Cantina Sociale, ha pensato a una serie di iniziative che prenderanno il via alle tre del pomeriggio.

«Si partirà dal piazzale della Cantina, luogo di incontro delle maschere e punto di partenza della consueta sfilata – spiega Tiziana Schiaffino, componente del direttivo della Pro loco calasettana – una volta raggiunti i carri al porto, si proseguirà fino a piazza Belly.»

Proprio nella piazza principale di Calasetta si terrà la grande festa con il concorso: quest’anno, infatti, la Pro loco ha organizzato tre competizioni per altrettante categorie: i bambini, le bambine (fino agli 11 anni) e i gruppi. E per questi ultimi ha indicato (in via del tutto facoltativa) il tema “horror”, lasciando dunque sostanzialmente libera la scelta del costume.

«Una giuria di qualità si esprimerà sui costumi in maschera – precisa Tiziana Schiaffino – i bimbi e le bimbe concorreranno come maschere singole, e poi ci saranno i gruppi». E non mancheranno i premi in palio: «Per le due categorie di bambini, un buono spesa di 25 euro in un’attività commerciale di Calasetta – per i gruppi un buono da 250 euro».

A conclusione delle premiazioni, spazio alle leccornie: la Pro loco distribuirà le tipiche zippole a tutti.

 

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Il presidente Daniela Marras ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta straordinaria ai sensi dell’art. 39 del D. Lgvo 18.08.2000 n. 267 e ai sensi dell’art. 38 del regolamento del Consiglio comunale, presso la sala consiliare del Centro polifunzionale in Piazza Roma, per le ore 18,00 di giovedì 7/02/2019 con il seguente ordine del giorno:

Comunicazioni del presidente del Consiglio comunale;

Interrogazioni, Interpellanze, Mozioni;

Approvazione del regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici ai sensi dell’art. 12, comma 1, legge 7 agosto 1990, n. 241 e del patrocinio comunale in favore di soggetti o Enti operanti nei settori Cultura, Spettacolo e Turismo;

Approvazione del regolamento per utilizzo area per sgambamento cani;

Modifica del regolamento accesso civico e generalizzato. Approvazione.

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A seguito delle nuove procedure di conferimento e controllo della raccolta differenziata, il 5/02/2019 il comune di Iglesias inizierà la distribuzione dei kit dei nuovi mastelli con microchip, buste e calendario 2019.

Una volta terminata la distribuzione non sarà più possibile utilizzare i vecchi mastelli per il conferimento dei rifiuti.

La consegna è suddivisa per frazione e quartiere.

Partiamo con le frazioni, queste sono le prime date:

Frazione di San Benedetto – Presso locali ex circoscrizione

  • Incontro divulgativo con la popolazione il 5/02/2019 alle ore 17.30
  • distribuzione buste e mastelli nei giorni dal 6 al 7/02/2019, dalle ore 10.00 alle ore 16.00

Frazioni Tanì, Corongiu e Barega – Presso sagrato della Chiesa di Corongiu

  • Incontro divulgativo e distribuzione buste e mastelli.

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Un’infermiera professionale 50enne di Nuxis s’è infortunata mentre faceva la spesa assieme al marito al supermercato Lidl di via Dalmazia, a Carbonia. La donna è scivolata sullo yogurt presente sul pavimento, rovinando malamente a terra e riportando traumi per una prognosi di tre settimane, salvo complicazioni.

La donna, per essere assistita e risarcita, si è affidata a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini.

Lo spiacevole episodio si è verificato sabato 19 gennaio 2019, poco dopo le 14.30. La donna è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai, dove i medici le hanno riscontrato la distrazione dei muscoli ischio-crurali lato sinistro, per una prognosi di tre settimane nelle quali la paziente dovrà osservare riposo assoluto, con divieto di “carico” dalla parte sinistra.

«Per una volta, quanto meno, l’atteggiamento della struttura di vendita è stato trasparente e onesto – scrive in una nota il dottor Nicola De Rossi, rappresentante dello Studio 3A -. Alla richiesta da parte di Studio 3A, per conto della propria assistita, di aprire il sinistro e di fornire le coperture assicurative, la Lidl ha confermato i fatti riferiti dalla donna e la loro dinamica rilasciando la seguente dichiarazione: “La cliente mentre si recava in cassa numero 4 è scivolata. Lo scivolamento è avvenuto per la presenza di yogurt sul pavimento”.»