19 July, 2024
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«La continuità territoriale è una conquista ma, soprattutto, un diritto dei cittadini sardi: questo non può essere messo in discussione da vettori come Ryanair che continuano a non rispettare i diritti dei lavoratori e i contratti di lavoro facendo dumping sui loro lavoratori e quelli degli aeroporti.»
E’ il commento del segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca alla notizia del ricorso della compagnia Ryanair contro i bandi per l’assegnazione delle rotte in continuità territoriale. 

«È impensabile mettere in discussione l’insularità della Sardegna – evidenzia William Zonca -. Ricordiamo a Ryanair che ha usufruito di contributi pubblici per diversi anni da parte sia delle gestioni aeroportuali che dai territori. Come Uiltrasporti riteniamo pericoloso sia per i lavoratori che per l’economia del territorio continuare nell’incertezza e soprattutto nel caso di una sospensione del bando che non preveda la garanzia di una ulteriore proroga della continuità aerea con le attuali regole.»

Quanto al disimpegno di AirItaly dalle rotte sarde, secondo la Uiltrasporti, la compagnia deve fare tutto il possibile per essere presente sulle rotte da e per lo scalo di Olbia in modo da garantire l’occupazione e creare quello sviluppo che ha sempre sostenuto nelle sue dichiarazioni. 

«E’ giunto il momento che Airitaly dimostri le sue reali intenzioni facendo investimenti e credendo nel mercato dell’isola, se lo ritiene opportuno anche attraverso un ricorso legale – conclude William Zonca -. Questo vuol dire che la vendita dei biglietti può essere iniziata da Alitalia e se i giudici daranno ragione alla compagnia Air Italy, anch’essa dovrà garantire il trasporto dei passeggeri. Per questo chiediamo alla Regione di accelerare l’iter della vendita dei biglietti per scongiurare gravi ricadute sulla stagione turistica e riflessi nell’economia del territorio.»

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Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu hanno scritto ai parlamentari sardi per sollecitare il loro impegno nell’iter parlamentare della legge per il riconoscimento dell’insularità.

Scrivono i rappresentanti del Comitato:

«Mentre noi ci accontentiamo degli annunci il Veneto, la Lombardia e l’Emilia proseguono con determinazione nella loro strada col rischio che la loro richiesta di autonomia, ancora una volta, possa crearci ulteriori danni per le prevedibili diminuite risorse a disposizione della Sardegna.

Il Vostro ruolo di rappresentanza impone di guidarci nella più importante tra le sfide per il nostro futuro. A Voi parlamentari sardi, chiediamo dunque di rompere gli indugi e pressare pesantemente il Senato perché inizi immediatamente l’esame della legge.»

E’ questo il senso della lettera aperta, che si conclude con la mano tesa dell’intero Comitato, che però ricorda come il popolo sardo, «questa volta andrà sino in fondo, senza fare sconti a nessuno!»

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Dopo la conferenza stampa di presentazione del progetto Viaggi della Memoria, svoltasi ieri, oggi e domani gli ultimi due giorni di formazione.

E’ il modo con cui ARCI Sardegna da otto anni investe sui giovani e propone la memoria come chiave di lettura del presente.

Dal 31 gennaio al 6 febbraio i giovani sardi saranno a Cracovia per visitare i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau, la Fabbrica di Schindler, il Ghetto Ebraico.

Dal 2012 l’associazione ARCI Sardegna promuove I Viaggi della Memoria, un progetto educativo che parte dalla memoria storica dell’Olocausto per approdare a dei percorsi di cittadinanza attiva.

In otto edizioni, circa 600 ragazze e ragazzi sardi, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, grazie al contributo delle Pubbliche Amministrazioni della Sardegna, hanno partecipato al progetto che prevede un corso di formazione storica, il viaggio nella città di Cracovia con la visita al Ghetto Ebraico, la Fabbrica di Oskar Schindler, il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e, infine, il percorso di restituzione presso i propri comuni di appartenenza.

Il progetto gode del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati e dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e del sostegno e/o patrocinio della Provincia Autonoma di Bolzano, della Provincia Autonoma di Trento, della Provincia di Trieste e di oltre cinquanta comuni italiani.

In Sardegna da 8 anni, grazie al partenariato tra l’ARCI sarda e l’associazione Deina di Torino, questa opportunità viene offerta anche ai giovani dell’Isola. L’associazione sarda cura tutto il percorso educativo prima della partenza e dopo il rientro, avvalendosi di educatori esperti che sono i punti di riferimento costanti per le ragazze e i ragazzi sardi.

Nell’Isola il progetto de “I Viaggi della Memoria – Promemoria Auschwitz” gode del patrocinio e del sostegno della Presidenza del Consiglio regionale, dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, e il contributo della Fondazione di Sardegna.

27 Comuni quest’anno hanno scelto di sostenere l’iniziativa: Ardauli, Bauladu, Bidonì, Bonarcado, Busachi, Calasetta, Capoterra, Carloforte, Cuglieri, Gavoi, Iglesias, Masainas, Milis, Narcao, Neoneli, Nuxis, Portoscuso, Sant’Antioco, Santu Lussurgiu, Sassari, Scano di Montiferro, Seneghe, Sennori, Silius, Ula Tirso, Villamassargia, Zeddiani.

«Un progetto rivolto direttamente ai giovani – sottolinea il presidente regionale dell’ARCI, Marino Canzoneri – che sin dall’inizio abbiamo scelto di sostenere. Sono convinto che si tratti di un utilissimo investimento in civiltà, grazie al percorso educativo e formativo che io stesso ho avuto modo di seguire. È un’esperienza unica, intensa e coinvolgente che tutti dovrebbero avere la possibilità di vivere. I giovani che partecipano ai viaggi diventano i nuovi testimoni dell’Olocausto e preziosi custodi della memoria, importante antidoto contro l’atomizzazione sociale e l’imbarbarimento dello spazio pubblico.»

Pensato per accompagnare le giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione della complessità del mondo che le circonda a partire dal passato e dalle sue narrazioni, il progetto propone un percorso strutturato in grado di alimentare una relazione continua tra storia, memoria e cittadinanza.

«Oggi il nostro pensiero deve andare a tutti coloro che hanno pagato con la vita la propria identità, la propria appartenenza a una comunità – sottolinea il segretario regionale dell’ARCI, Franco Uda -. Dobbiamo ricordare con rispetto i morti e il coraggio dei sopravvissuti, ma abbiamo anche la responsabilità di promuovere in ogni modo la conoscenza di un dramma che ha colpito migliaia di persone, perché non si ripeta mai più. Per questo abbiamo il dovere di contrastare ogni forma di violenza e odio e diffondere la cultura del rispetto della diversità, perché a ogni popolo siano garantiti quei diritti che possano favorire una convivenza pacifica tra le persone. Si tratta di un progetto che dalla Memoria mira a formare una generazione di giovani cittadini che abbiano interiorizzato la lezione della Storia e sappiano spenderla consapevolmente nelle pratiche della democrazia partecipata. Non possiamo prescindere dalla più grande tragedia del ‘900 se vogliamo far nascere una cittadinanza europea che guardi al futuro con le solide radici della memoria condivisa del Vecchio Continente.»

In questi otto anni hanno sono stati coinvolti oltre 50 Comuni della Sardegna e hanno collaborato più di 30 istituti scolastici. L’edizione del 2019 vedrà partire, dal 31 gennaio al 6 febbraio, 81 giovani (52 ragazze e 29 ragazzi), studenti delle scuole medie superiori e dell’Università sarde.

I giovani partecipanti sono stati formati da uno staff di 12 tutor di età compresa tra i 22 e i 30 anni che hanno preso parte al progetto nelle scorse edizioni dopo aver partecipato a tre giornate di formazione a Trento a cura dell’associazione Deina e ad un seminario formativo di ulteriori due giorni in Sardegna, a cura dell’ARCI. Sette di loro accompagneranno i giovani durante il viaggio.

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Christian Oliva. Fonte www.cagliaricalcio.com

Definite negli ultimi giorni due operazioni di mercato che anno riportato nell’Isola il 23enne centrocampista Alessandro Deiola, reduce da un prestito al Parma, e l’acquisizione del cartellino di un secondo centrocampista, il 22enne uruguayano Christian Oliva, proveniente dal Nacional di Montevideo, in prestito con obbligo di riscatto, che ha firmato un contratto che lo lega al Club rossoblù sino al 2023, con opzione in favore della società per il prolungamento fino al 30 giugno 2024, il Cagliari si rituffa nel campionato che questo pomeriggio, alle 15.00, lo vedrà in campo al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, contro il Sassuolo di Roberto De Zerbi (dirige Massimiliano Irrati di Pistoia, assistenti di linea Damiano Di Iorio di Vico e Valerio Vecchi di Lamezia Terme, quarto uomo Francesco Guccini di Albano Laziale, addetti al VAR Michael Fabbri di Ravenna e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia. All’andata finì 2 a 2, al termine di un match spettacolare, con il Cagliari due volte in vantaggio con Leonardo Pavoletti, autore di una splendida doppietta, raggiunto la seconda volta per il definitivo 2 a 2 al 99′, da un calcio di rigore trasformato da Kevin-Prince Boateng, trasferitosi in settimana al Barcellona.A Reggio Emilia Rolando Maran deve fare a meno di ben cinque giocatori, rimasti a casa: Lucas Castro, Marco Andreolli, Ragnar Klavan, Alberto Cerri e Marco Sau. Rientra Luca Ceppitelli. Nelle fila del Sassuolo, oltre a Kevin-Prince Boateng, oggi non ci sarà il 22enne centrocampista Stefano Sensi, obiettivo di mercato del Milan, il giovane più talentuoso a disposizione di Roberto De Zerbi.

Il Sassuolo, reduce da un brillante pari al Giuseppe Mezza di Milano con l’Inter, è una delle quadre che gioca il più bel calcio della serie A, il Cagliari per questo lo rispetta ma non lo teme, e come ha già saputo fare quest’anno contro l’ancora più competitiva Atalanta, espugnando lo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo con un  goal di Nicolò Barella, e all’Artemio Franchi di Firenze, imponendo l’1 a 1 alla Fiorentina, con un goal di Leonardo Pavoletti, cercherà di imporre anche al Sassuolo il suo gioco, per tornare a casa con un risultato positivo.

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Emergenza ascensori all’ospedale Santa Barbara di Iglesias. La denuncia arriva da una donna di Piscinas, Serenella Carta, che si è recata al Santa Barbara per sottoporre ad una visita specialistica l’anziana madre: «L’unico ascensore funzionante si è guastato e tantissimi pazienti che non potevano fare le scale non hanno potuto fare le visite specialistiche compresa mia madre di 88 anni, quelli in sedie a rotelle e tanti altri».

«Complimenti per l’organizzazione della ASL al servizio dei cittadini – aggiunge Serenella Carta -. Il problema è che ci sono 4 ascensori, 2 guasti da anni, uno mi hanno detto da circa un mese. L’ospedale ha cinque o sei piani, sono tutti ambulatori per pazienti esterni, non è ammissibile che si possa contare e garantire il servizio su un unico ascensore con una mole di pazienti non indifferente. E’ veramente vergognoso.»

«Quando siamo rientrate a casa – conclude amaramente Serenella Carta – abbiamo visto il servizio di Videolina del direttore generale ATS Fulvio Moirano che fa un bilancio positivo dell’azienda unica…sì, sì, un grande risultato. Come distrugge la sanità sarda.»

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Dopo l’impresa compiuta nella sfida casalinga con la capolista Basket Olbia, l’Automek Calasetta s’è fermata sul campo della Sef Torres, formazione di timore potenziale, nella penultima giornata del girone unico di qualificazione della serie C Silver di basket maschile. 110 a 99 il punteggio finale a favore della squadra sassarese. Sabato pomeriggio, alle 18.00, la squadra di Simone Frisolone chiude il girone di ritorno affrontando in casa il Genneruxi, fanalino di coda della classifica con 6 punti.

In serie D, la Sulcispes la scorsa settimana ha fatto bottino pieno sul campo della Pallacanestro Nuoro, con il largo punteggio di 77 a 65 (primo tempo 34 a 32 per gli isolani), confermando di essere in crescita, ora al quarto posto con 22 punti, a due lunghezze dalla coppia formata da Basket Coral Alghero e Dinamo Basket 2000 e a quattro dalla capolista Oratorio Elmas. Sabato sera, alle 19.00, per la terza giornata del girone di ritorno, la squadra di Paolo Massidda ospita il C.M.B. Porto Torres (all’andata si imposero i turritani per 81 a 76).

La Scuola Basket Miners Carbonia la scorsa settimana ha commesso un passo falso inatteso nel match casalingo con la Scuola Basket Cagliari, impostasi sul campo di via Deffenu con un solo punto di scarto, 67 a 66. La squadra di Marco Dessì, ottava in classifica con 16 punti, frutto di 8 vittorie e 7 sconfitte, sabato alle 18.30 ospita la Pallacanestro Nuoro nella terza partita casalinga consecutiva. All’andata la Scuola Basket si impose con autorità, con il punteggio di 65 a 55.

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Sabato 26 gennaio nella sala conferenze del Lù Hotel, a Carbonia, verrà inaugurato l’anno infermieristico 2019.

L’evento scientifico, di una attualità ineludibile, si prefigge di narrare e dialogare della morte, riconducendola alla normalità di un tempo, quando il fine vita era accolto come un fatto naturale da preparare e realizzare con disciplina e consapevolezza.

Senza la presunzione di rispondere per gli altri, verrà affrontato il tema dell’appartenenza del corpo e della sua “gestione” quando di esso ci si vorrebbe liberare, soprattutto se chi potrebbe astrattamente disporne non ne abbia più la capacità.

Tra storia, etica e legge, ambito familiare e, soprattutto, professionale, nelle fasi finali della vita, sullo sfondo restano gli assistiti, gli “assistibili”, il personale sanitario, i congiunti: tutti hanno atteso troppo a lungo risposte e soluzioni da parte del legislatore, spesso per proteggersi da responsabilità e gravi conseguenze in un quadro venato sempre e, comunque, da incertezze e dubbi, per l’assistenza infermieristica quale scienza che permette all’Esserci di aprirsi al futuro ed evolvere.

Creare con l’altro e per l’altro “uno spazio umano, o meglio umanizzato, parte della creazione propriamente umana”.

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Giovedì 24 gennaio, nel Centro Culturale di via Isonzo, a Iglesias, è stato presentato, alla presenza dei genitori degli studenti, dei docenti e dei dirigenti scolastici, il nuovo servizio di gestione delle mense scolastiche, che entrerà in funzione a partire dal prossimo 1° febbraio.

Una piccola rivoluzione per gli utenti, che potranno operare in maniera autonoma e digitalizzata, attraverso un software che permette loro di gestire i principali aspetti del servizio, con offerte personalizzabili in base alle diverse esigenze e con pagamenti effettuabili tramite bollettini MAV, uno strumento semplice e sicuro che successivamente potrà essere accompagnato anche da altre modalità di pagamento.

«La scelta di utilizzare un software gestionale per il servizio mensa – ha spiegato l’assessore della Pubblica istruzione Alessandro Lorefice – è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, per permettere un miglioramento globale del servizio, e per venire incontro alle problematiche e alle criticità espresse nel corso degli anni dalle famiglie e dall’Ufficio Pubblica Istruzione.»

Per garantire la piena fruizione da parte degli utenti e per facilitare l’utilizzo del software gestionale, il servizio è accessibile sul web all’indirizzo internet http://www.comune.iglesias.ca.it , alla sezione “Servizi”, nel “Portale genitori: servizio mensa”, tramite l’apposita applicazione scaricabile sui dispositivi mobili (smartphone e tablet), oppure attraverso linea telefonica fissa, al numero verde indicato nella lettera di presentazione e accreditamento consegnata ai genitori.

Sul sito istituzionale del comune di Iglesias è anche disponibile una pratica guida scaricabile dagli utenti, nella quale sono contenute le istruzioni per l’utilizzo del software gestionale e le domande più comuni relative al servizio.

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Molto combattuta la prima finale delle tre previste per il Concorso Nazionale per giovani talenti del Jazz italiano “Chicco Bettinardi”, arrivato alla sua sedicesima edizione. La giuria ha decretato, non senza difficoltà visto il livello altissimo dei cinque finalisti, di premiare i giovanissimi Jordan Corda, vibrafonista 24enne proveniente da Serrenti, vicino a Cagliari ma che vive attualmente a Milano ed il fiorentino Giulio Ottanelli di anni 23 al sax contralto. Il premio del pubblico se l’è aggiudicato al fotofinish sempre Jordan Corda, che ha vinto questo riconoscimento per una sola preferenza in più, dopo un serrato testa a testa con Ottanelli. Ancora non è dato sapere chi tra i due musicisti è arrivato primo e chi secondo: la graduatoria finale sarà resa nota solo nel corso della serata conclusiva del Piacenza Jazz Fest 2019 che si terrà domenica 7 aprile, alle 18.00, presso lo Spazio Rotative a Piacenza. In palio per il primo classificato un premio di 1.300,00 euro più un ingaggio nel cartellone del Piacenza Jazz Fest 2020, al secondo un premio di 750,00 euro.

La prima delle finali per questa edizione 2019 del concorso, ha visto confrontarsi i cinque Solisti selezionati sulla base del materiale audio inviato al momento dell’iscrizione. Le finali dedicate alle altre sezioni del concorso si terranno nelle prossime settimane: quella dedicata ai Gruppi sabato 26 gennaio, mentre la categoria dei Cantanti sarà protagonista di quello successivo del 2 febbraio, entrambe alle 21.30. La sede delle esibizioni è il Milestone di via Emilia Parmense 27 a Piacenza, sede storica del Piacenza Jazz Club, l’associazione culturale che organizza il concorso legato al Piacenza Jazz Fest con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.

I nomi dei due primi classificati Corda e Ottanelli sono stati annunciati sabato scorso dal presidente del Piacenza Jazz Club Gianni Azzali al termine della finale del concorso che ha visto cinque concorrenti in lizza valutati da una giuria di esperti del settore, presieduta dal maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore ed arrangiatore.

Tutti i concorrenti si sono potuti avvalere per la loro esibizione dell’accompagnamento di una sezione ritmica eccezionale, formata da Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. I tre erano anche tra i membri della giuria presieduta dal maestro Parmigiani e composta inoltre da Giancarlo Spezia critico musicale della rivista “Musica Jazz”, Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà” e Giuseppe “Jody” Borea, esperto in musica afroamericana.

L’organizzazione si è complimentata con tutti i finalisti per l’alto livello di preparazione dimostrato.

L’appuntamento è per domani, sabato 26 gennaio, alle ore 21.30 per la finale della sezione Gruppi.

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L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha firmato oggi il progetto“Viaggio nella terra dei Giganti” per l’Unione di Comuni Costa del Sinis ed il comune di Oristano, che possono contare su 23 milioni di euro per realizzare lo sviluppo del territorio, il diciassettesimo chiuso, alla presenza di amministratori locali, imprenditori, sindacati e cittadini. Un progetto ambizioso che, insieme ai 24 milioni valorizzati all’interno di altre politiche già finanziate e ai 250mila euro stanziati col protocollo firmato con la Conferenza episcopale sarda per la valorizzazione degli edifici di culto, muove complessivamente 47 milioni per 6 Comuni, i 5 dell’Unione (Baratili San Pietro, Cabras, Narbolia, Riola Sardi, San Vero Melis) più Oristano per un totale di 48.600 abitanti. Dei 23 milioni, 4 e mezzo sono riservati ai bandi per le imprese del territorio, di cui 2 destinati all’ILab di Oristano, un centro di competenza specializzato nel settore “agroindustriale, food design, cibo&salute e tradizioni in ambito agroindustriale”, per favorire una rete che punti sul “fattore cibo” sotto i diversi aspetti: produttivo, commerciale e distributivo, coinvolgendo l’intero contesto regionale. 3 milioni sono invece destinati alla valorizzazione delle zone umide. Obiettivo principale del progetto, articolato in 6 azioni e oltre 40 interventi, è quello di favorire uno sviluppo sostenibile economico, occupazionale e sociale del territorio del Sinis e dell’Oristanese, attraverso la valorizzazione degli attrattori culturali di livello internazionale in chiave turistica, il potenziamento delle imprese e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini con particolare attenzione a giovani e anziani. 

Diciassette progetti chiusi (con oltre 300 milioni già stanziati per 25 Unioni, 197 Comuni, 720mila Sardi), altri 3 da firmare entro febbraio, e poi ancora 6 avviati. Totale: 26 progetti, 37 Unioni coinvolte, 295 Comuni, ovvero il 100% di quelli ammissibili. Oltre 100 milioni sono inoltre stati destinati ad altri interventi i territoriali: i tre ITI per Cagliari, Sassari e Olbia, le Snai Alta Marmilla e Gennargentu Mandrolisai, il Sulcis ed il Piano per il Nuorese che coinvolgono altri Comuni ed abitanti dell’Isola. Una volta firmati ed approvati dalla Giunta, i progetti vanno realizzati in 36 mesi. 

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