24 November, 2024
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Sette organizzazioni ambientaliste e pacifiste terranno domani una conferenza stampa sulla vicenda dei progetti di ampliamento della RWM Italia spa, alle 11.15, in via San Giacomo 117, a Cagliari.

«Com’è noto il business di RWM Italia spa, la fabbrica delle bombe di Domusnovas-Iglesias, è in fase di rapida espansione: crescono gli ordinativi, i fatturati e le esportazioni verso le petro-monarchie del medio oriente, Arabia Saudita in testa, che ne utilizza le bombe per mietere strage in Yemen – si legge in una nota -. Per far fronte alla crescente richiesta di ordigni letali, RWM nel 2017, ha avviato un imponente piano di investimenti, 40 milioni di euro, per il potenziamento dei suoi impianti:si prevede il raddoppio delle linee perché il volume degli ordigni prodotti possa triplicare. Il piano procede rapido, senza ostacoli e nessuno scrupolo, infischiandosene dell’articolata normativa a tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente, che viene sistematicamente aggirata ed ignorata, con la colpevole acquiescenza delle amministrazioni competenti.»

«L’ultima autorizzazione edilizia, concessa dal comune di Iglesias, nel novembre scorso, per la realizzazione dei nuovi reparti R200 ed R210 che dovrebbero ospitare la linea produttiva per esplosivo di tipo PBX, è stata rilasciata nonostante una serie di elementi di illegittimità rispetto alle norme urbanistiche, ambientali e a tutela della popolazione dal rischio di incidenti – aggiunge la nota -. Per la palese illegittimità di questa sciagurata decisione, sette diverse organizzazioni, sostenute da innumerevoli altre, hanno presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), per l’annullamento dell’autorizzazione rilasciata dal comune di Iglesias. Il contenuto del ricorso e le palesi ragioni di illegittimità del provvedimento, verranno illustrate dagli avvocati Andrea e Paolo Pubusa.»

«La riunione, alla quale parteciperanno tutte le organizzazioni che sostengono il ricorso – conclude la nota -, sarà anche un’occasione per informare sull’ultima scellerata decisione della Giunta regionale di non assoggettare a Valutazione di impatto ambientale il Nuovo Campo Prove 140 dove verranno testati i nuovi ordigni bellici.»

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Partiranno la prossima settimana, nel Sarrabus, i lavori per asportare i materiali alluvionali che intasano il rio Uri. «Un’operazione molto attesa dai comuni limitrofi, che hanno rappresentato alla Prefettura la necessità di liberare l’alveo del fiume dai detriti che ostruiscono il deflusso dell’acqua», dice l’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini. Con un’ordinanza emessa lo scorso 28 dicembre, la Protezione Civile ha incaricato l’assessorato di procedere alla rimozione dei materiali litoidi e vegetali in modo da prevenire situazioni di pericolo e ripristinare la funzionalità dei corsi d’acqua. Saranno asportati solo gli elementi più grossolani: questo consentirà alla materia più fine di scorrere correttamente verso la foce del fiume. «Intanto – prosegue Edoardo Balzarini – procedono speditamente i lavori di rifacimento degli argini del rio Uri che attraversano l’abitato di San Vito, invaso dalle acque tracimate a seguito delle rotte arginali: consegnati lo scorso 19 ottobre con procedura di somma urgenza e finanziati con risorse regionali, sono in avanzato stato di esecuzione, con oltre il 50% delle opere già completato.»

 

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A partire da oggi, 24 gennaio 2019, a Cagliari, è stato riattivato l’autovelox posizionato al km 5.850 dell’Asse Mediano di scorrimento, nella semicarreggiata che dal centro cittadino porta in direzione della strada statale 131 dir (direzione Aeroporto). L’apparecchio era stato danneggiato in maniera irreparabile dall’attentato incendiario avvenuto due anni fa, nella notte tra il 17 e il 18 novembre 2017.

Prima di procedere al ripristino del dispositivo e alla sua riattivazione – precisano al Comando della Polizia Municipale – lo strumento è stato sottoposto a tutte le verifiche di funzionalità e taratura previste per le apparecchiature impiegate dell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità, risultando perfettamente conforme alle disposizioni di riferimento.

Nel tratto di strada interessato, il limite di velocità imposto dalla normativa vigente sulla base della classificazione di legge della stessa strada, è di 70 km/h, così come indicato dalla specifica segnaletica. Per la sicurezza e salute pubblica, è raccomandata quindi la massima prudenza, con il rispetto dei limiti di velocità e delle norme del Codice della Strada.

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«Era necessaria questa riforma? La risposta è sì. Era necessaria, urgente, non più rimandabile. E noi, a differenza di chi ci ha preceduto, abbiamo avuto il coraggio di farla, di prenderci la responsabilità.»

Lo ha detto oggi il presidente della Regione Francesco Pigliaru intervenendo a “Camineras de Salud”, la giornata organizzata dall’Ats nella sala del Seminario Arcivescovile di Cagliari per fare il punto sulla riforma sanitaria sarda. La relazione del presidente Francesco Pigliaru, a chiusura degli approfondimenti tecnici della mattinata, ha ripercorso motivazioni e passaggi.

«La situazione che abbiamo trovato nel 2014 era insostenibile, con buona parte dei conti fuori controllo. Si trattava di agire subito, di intervenire con un lavoro non ragionieristico ma di sopravvivenza virtuosa – ha spiegato il presidente della Regione – perché prima o poi conti non sostenibili si traducono in crisi di liquidità, difficoltà a pagare stipendi e fornitori, con la conseguente cessazione dei servizi per i nostri cittadini. E da crisi di questo tipo nascono i commissariamenti da parte dello Stato, quindi imposizioni molto dure che avrebbero leso la nostra autonomia e sancito l’incapacità di mettere ordine a casa nostra, il rischio di una imposizione stringente del DM70 nella definizione della rete ospedaliera e così via. Il fatto che ognuna delle 8 Asl si considerasse un universo separato impediva il controllo, il confronto, la valutazione necessari per garantire uno standard uniforme di prestazioni, e la non omogeneità sui beni e sui servizi negava la possibilità di pari accesso a tutti alla qualità sanitaria. Un quadro, questo, in cui una insufficiente distinzione tra il ruolo della politica e quello della gestione rendeva difficile risalire alle singole responsabilità all’interno del sistema. Chi dice che prima della riforma le cose andavano bene sa di non dire la verità. Il problema c’era e andava affrontato – ha aggiunto Francesco Pigliaru -, e noi abbiamo messo tutto il nostro impegno nell’accettare e portare avanti la scommessa di una riforma tanto articolata e complessa quanto imprescindibile. Sul controllo dei costi è partito da subito un lavoro enorme, svolto in piena autonomia e con tutto l’orgoglio dell’autonomia. Portare i conti ad una situazione di sostenibilità non con tagli ma con risparmi sugli sprechi era centrale, e riuscirci ha significato certezza di coperture per le spese correnti e investimenti sui servizi e personale. In questo quadro la Asl unica nasce da un’idea molto precisa, pensata per guadagnare efficienza accentrando funzioni caratterizzate da forti economie di scala e per funzionare come un pannello di controllo di un sistema sanitario reso chiaro, trasparente, confrontabile, conosciuto nei costi e negli esiti in ogni dettaglio, perché solo generando questi dati e rendendoli conosciuti si combatte davvero l’inefficienza. E ancora sa di non dire la verità chi accusa la riforma di aver chiuso ospedali – ha rimarcato ancora il presidente della Regione -. Non abbiamo chiuso nessun ospedale, ma al contrario lavorato per dare ad ognuno di essi ruoli specifici, funzioni mirate, guidati da una regia unica in grado di disegnare e gestire una rete che in Sardegna, territorio ampio per un numero di abitanti ridotto, è quanto mai essenziale. L’accentramento era un passaggio obbligato per costruire poi un decentramento virtuoso basato su regole chiare, conosciute, credibili. E la separazione della politica dalla gestione garantisce oggi maggiore trasparenza e meritocrazia. In questo quadro la politica ha il compito di definire linee di indirizzo e obiettivi, e ha il compito di scegliere a un direttore di alto profilo professionale, cosa che con tutta evidenza in questo caso è stata fatta. Poi spetta ai DG scegliersi formare la squadra che ritiene più adatta per raggiungere quei risultati sulla base dei quali verrà valutato. Si tratta come si vede di uno schema di governance semplice, diffuso in tutto il mondo, che attribuisce responsabilità in modo chiaro e che garantisce trasparenza e meritocrazia. Noi abbiamo fatto quanto era necessario, con chiarezza, determinazione, impegno – ha concluso il presidente Pigliaru -, tracciato un cammino che comincia a dare risultati importanti.»

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È “Ciao cuore” di Riccardo Sinigallia il miglior disco del 2018 per i 120 giornalisti che hanno votato per il “Top 2018”, il referendum sui migliori album italiani del 2018 promosso dal “Forum del giornalismo musicale” (che si svolge da tre anni al Mei di Faenza) e dall’Agimp (la neonata Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) con il coordinamento di Enrico Deregibus.

Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo” ha prevalso invece nella categoria riservata alle opere prime.

Mentre il mondo musicale attende il Festival di Sanremo, il Forum ha voluto per il secondo anno cercare le migliori produzioni che la musica italiana ha pubblicato nell’anno da poco trascorso. Fra i molti giurati ci sono giornalisti di ogni provenienza ed età, da quelli delle grandi testate cartacee alle webzine, dalle tv alle radio. Un così ampio e rappresentativo ventaglio di votanti ha permesso di avere un quadro attendibile delle preferenze del giornalismo e della critica musicale italiana più attenta.

Nella categoria per il disco assoluto, Sinigallia ha ottenuto 36 voti, superando con distacco gli altri finalisti, scelti nel primo turno di voto: Motta con “Vivere o morire” (che ha ottenuto 25 voti), gli Zen Circus con “Il fuoco in una stanza” (23), Cosmo con “Cosmotronic” (20), Salmo con “Playlist” (14).

Fra le opere prime, dopo Anastasi, che con 34 preferenze ha prevalso nettamente sugli altri finalisti, si sono classificati i Maneskin con “Il ballo della vita” (27 voti), i Dunk con il disco omonimo (24), Paola Rossato con “Facile” (14) e Generic Animal con il disco omonimo (13). Il Mei ha deciso di assegnare a Paola Rossato, come prima donna classificata nei dischi d’esordio, un premio speciale.

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125 tra seminari e workshop, oltre 100 stand espositivi di istituzioni, imprese e agenzie formative, momenti di approfondimento, in particolare sull’innovazione di e sport, e 9.600 colloqui con i rappresentanti delle aziende e gli operatori dei Centri per l’impiego. È ai blocchi di partenza, nello spazio fieristico di Cagliari, il Sardinian Job Day. Alla sua quinta edizione, la due giorni per orientare chi è in cerca di occupazione, promossa dalla Regione e organizzata dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro, si terrà giovedì 24 e venerdì 25 gennaio.

Il campione di Moto GP, Loris Capirossi, lo skipper di Luna Rossa, Max Sirena, il Cagliari Calcio e la Dinamo Sassari, l’imprenditrice Daniela Ducato, lo chef Luigi Pomata, il docente della Georgetown University, Jeff Reid, sono alcuni tra i relatori protagonisti dei talk, in scaletta nelle due giornate.

Sono 58.800 le candidature pervenute (tenute conto che il singolo può candidarsi per più posizioni lavorative), vagliate, nella fase di preselezione, dagli operatori dei Centri per l’Impiego. Sono quasi 300 le aziende registrate che hanno inserito 1.090 annunci per 5.370 posizioni lavorative, distribuite in tutti i settori di attività.

Ricca l’offerta di seminari e workshop e variegata la platea dei destinatari: da chi necessita degli strumenti di base e competenze trasversali per la ricerca di un’occupazione, a chi vuole migliorare la propria “occupabilità”, fino agli studenti delle scuole superiori e delle Università, per una panoramica delle professioni emergenti nel mercato. In alcuni seminari i rappresentanti di aziende presentano un prodotto, un progetto, o aspetti innovativi legati al lavoro e alle professioni; altri sono a cura degli operatori dei Centri per l’impiego, per fornire strumenti e metodi pratici per la ricerca attiva di lavoro. Per lavorare all’estero sono in programma incontri tenuti da esperti EURES, che daranno informazioni e consigli a chi è interessato a fare un’esperienza professionale in Europa. I nuovi servizi turistici, le opportunità offerte dal Por FSE nella Green e Blue economy e nei Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, come affrontare un colloquio di lavoro, e ancora, le applicazioni dei droni in vari settori lavorativi, le figure professionali nel mercato dei videogames, della sicurezza informatica e intelligenza artificiale, sono alcuni tra gli spunti tematici affrontati nelle iniziative di orientamento.

Vivace il programma di iniziative previsto nell’area interamente dedicata all’innovazione digitale. Da una parte, gli interessati possono partecipare ad un percorso guidato tra gli stand del padiglione, per conoscere un contesto lavorativo in costante mutamento ed avere i primi strumenti per iniziare ad orientare le proprie scelte professionali in maniera autonoma. Dall’altra, è in programma “FastHack”, una maratona di cervelli, lunga sei ore, per trovare una soluzione brillante al problema posto, in vari ambiti, da aziende che lavorano sul territorio sardo. Ciascuna competizione coinvolge al massimo 20 partecipanti. In palio, per i vincitori, la possibilità di sostenere un colloquio finalizzato allo svolgimento di un periodo di tirocinio retribuito per continuare a sviluppare il progetto proposto.

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La conferma anche per il 2019 dei cartelloni dei grandi eventi finanziati con la legge 7/1955, l’aumento del 20% del contributo, la possibilità di chiedere l’anticipazione prima dell’evento, la proroga al 15 febbraio per la presentazione della rendicontazione delle manifestazioni già finanziate nel 2018. Sono alcuni dei punti salienti della delibera approvata martedì 22 gennaio dalla Giunta regionale.

La delibera prevede infatti che, per il 2019, siano confermate le manifestazioni inserite nel cartellone unico dei maggiori eventi della tradizione regionale e dei grandi eventi culturali e sportivi e i cartelloni tematici (spettacolo e cultura; manifestazioni folkloristiche e tradizionali; turismo enogastronomico; artigianato artistico e tradizionale; turismo religioso; sport; turismo congressuale): per questi viene riconfermato anche per il 2019 l’importo del contributo riconosciuto in sede di ammissibilità per l’annualità precedente, con una maggiorazione del 20% (ad eccezione degli eventi sportivi). Confermato anche il cartellone degli eventi con valenza di “animazione territoriale nei centri con popolazione non superiore ai 5.000 abitanti”.

Il testo approvato dall’esecutivo, nell’ottica della semplificazione e chiarificazione delle procedure amministrative, individua anche i criteri e requisiti di ammissibilità e valutazione, le modalità di pagamento del contributo, una parte del quale potrà essere anticipato, le procedure di rendicontazione. Inoltre, rilevate le complessità legate alla presentazione della rendicontazione delle manifestazioni finanziate nel corso dell’anno 2018, la delibera proroga al 15 febbraio 2019 il termine ultimo per la presentazione della documentazione.

Infine, novità per le manifestazioni sull’artigianato artistico e tradizionale della Sardegna: quelle che rientrano nella programmazione regionale dovranno garantire la valorizzazione e la visibilità dei prodotti artigianali a marchio ISOLA o inclusi nella vetrina digitale dell’artigianato artistico SardegnaArtigianato.

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Le agevolazioni tariffarie per tutti gli studenti che usufruiscono del trasporto pubblico locale in Sardegna sono una realtà. Nella seduta odierna la Giunta, su proposta dell’assessore Carlo Careddu, ha varato l’atto di indirizzo, i criteri e le modalità di attuazione della misura economica contenuta nella Legge di Bilancio con un finanziamento annuo di 10,5 milioni di euro dal 2019 al 2021.

«È un provvedimento molto atteso e importante perché racchiude diversi obiettivi strategici di legislatura come la sensibilizzazione all’utilizzo del trasporto collettivo al posto di quello privato, la realizzazione di politiche di promozione che favoriscono un innalzamento della domanda del trasporto pubblico, un miglioramento della qualità della vita dei cittadini in termini economici, ambientali ed energetici e, in questo caso, anche la lotta alla dispersione scolastica», dice l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu.    

Gli studenti di ogni ordine e grado con Isee familiare non superiore a 25.500 euro, al momento dell’acquisto dell’abbonamento personale mensile, integrato o annuale per tutti i servizi di trasporto pubblico locale su gomma, ferro e via mare, pagheranno solo il 20% del costo totale e quindi usufruiranno di un abbattimento del prezzo del titolo dell’80%. La medesima agevolazione sarà riconosciuta anche, a prescindere dal reddito, a partire dal terzo figlio studente appartenete a un nucleo familiare con almeno tre figli studenti. Tutti gli altri aventi diritto con reddito superiore al valore corrispondente Isee di 25.500 euro pagheranno il 40% del costo totale dell’abbonamento e quindi usufruiranno di una riduzione pari al 60%.  

L’agevolazione sarà applicata alle spese per gli abbonamenti utilizzati o utilizzabili nel 2019 nei seguenti modi: per quanto riguarda gli abbonamenti acquistati nel 2018 e sino a febbraio 2019 sarà effettuato un rimborso definito con successive direttive assessoriali per la spesa riferita all’utilizzo nelle mensilità gennaio-agosto 2019; per gli abbonamenti acquistati a partire da marzo 2019 e sino ad agosto 2019 si pagherà esclusivamente e direttamente in cassa dai vettori la quota scontata dell’80% o del 60% a seconda del reddito Isee.     

Di seguito qualche esempio di riduzione del costo degli abbonamenti:

– Abbonamento mensile urbano CA/SS: 21 €. (Con il contributo RAS 80%: → 4,2 € – Con il contributo RAS 60%: → 8,4 €)

– Abbonamento annuale urbano CA/SS: 175 €. (Con il contributo RAS 80%: → 35 € – Con il contributo RAS 60%: →70 €)

– Abbonamento mensile extraurbano gomma (fino a 20 km – il più diffuso): 37 €. (Con il contributo RAS 80%: → 7,4 € – Con il contributo RAS 60%: →14,5 €)

– Abbonamento annuale extraurbano gomma 20 km (fino a 20 km – il più diffuso): 356 €. (Con il contributo RAS 80%: → 71,2 € – Con il contributo RAS 60%: →142,4 €)

– Abbonamento mensile extraurbano ferroviario Trenitalia (fino a 40 km-il più diffuso): 51 €. (Con il contributo RAS 80%: → 10,2 € – Con il contributo RAS 60%: →16 €)

– Abbonamento annuale extraurbano ferroviario Trenitalia (fino a 40 km-il più diffuso): 478 €. (Con il contributo RAS 80%: → 95,6 € – Con il contributo RAS 60%: →191,2 €)

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Con l’inizio dell’anno prendono il via i lavori sui due prestigiosi premi del festival “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” per brani legati ai temi dei diritti umani: sono i Premi Amnesty International Italia nelle sezioni emergenti e big.

Tutto culminerà dal 18 al 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) nella nuova edizione del festival musicale nato nel 1998 in occasione del 50° Anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Per quanto riguarda gli emergenti, è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it il bando di concorso per questa nuova edizione, a cui possono partecipare tutti gli artisti che abbiano un brano che parli di diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale.

La scadenza del bando è fissata per il 6 maggio, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno una ulteriore possibilità. Fra tutti loro infatti il pubblico potrà votare online il brano migliore, conferendo il Premio Web Social e facendo accedere direttamente l’artista vincitore alle semifinali della fase live.

Altra ulteriore occasione sarà il Premio Under 35, riservato a tutti gli artisti iscritti regolarmente al concorso di età non superiore ai 35 anni. Anche in questo caso sarà possibile ascoltarli e votarli dal web ed il vincitore accederà direttamente alle semifinali.

L’Associazione Voci per la Libertà sceglierà poi tra tutti gli iscritti altre sei proposte, che parteciperanno assieme al Premio Web Social e al Premio Under 35 al concorso dal vivo a Rosolina Mare. Vitto e alloggio nelle serate di esibizione degli 8 gruppi semifinalisti saranno a carico dell’Organizzazione.

Qui una giuria composta da importanti addetti ai lavori e giornalisti assegnerà il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti.

Il vincitore avrà diritto a molti bonus, come la produzione di un videoclip e, insieme agli altri finalisti, all’inserimento in un cd assieme ai big distribuito attraverso Amnesty International. Ma nel 2018 per alcuni dei finalisti ci sono state anche decine di concerti e di laboratori musicali, un tour di 8 date realizzato grazie al NUOVO IMAIE e una comunicazione costante delle varie iniziative.

Altro appuntamento di grande rilievo è quello con il Premio Amnesty International Italia per i Big. Dal 2003, infatti, Amnesty International Italia e Voci per la libertà premiano una canzone (uscita nell’anno precedente) di un nome affermato della musica italiana sui diritti umani.

Una prima selezione è partita proprio in questi giorni. Alla mail info@vociperlaliberta.it tutti possono segnalare entro il 15 febbraio 2019 brani che abbiano queste tre caratteristiche:

1) pubblicati tra il 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018,

2) composti/interpretati da un artista italiano noto,

3) su un tema legato alla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Tutte le proposte saranno prese in considerazione da uno staff composto da esponenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà, che ne selezionerà 10. Le nomination verranno quindi sottoposte ad una giuria di importanti addetti ai lavori (giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, docenti universitari, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà), che eleggerà tra le candidate il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, 2019. Il vincitore sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty.

Inizia così il fitto percorso di Voci per la libertà nel 2019, dopo le grandissime soddisfazioni del 2018: un’edizione indimenticabile per la qualità e la quantità dei partecipanti, seguita dalla vittoria della Targa Tenco come miglior album a progetto per il cd del 2017. E poi, a fine anno, l’uscita del cd del 2018 e di un libro speciale in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (la “DUDU”), il 10 dicembre.

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Ad un mese esatto dalle elezioni, l’ufficio stampa del Consiglio regionale ha diffuso oggi il bilancio della XV legislatura.

Sono 185 le leggi approvate dal Consiglio regionale della Sardegna nel corso delle 345 sedute della XV legislatura del Parlamento sardo. Nel 2018 l’Assemblea  ha approvato 50 leggi (quatto a gennaio del 2019). Sommate alle 27 leggi approvate nel 2017, alle 38 approvate nel 2016, alle 36 approvate nel 2015 e alle 30 approvate nei primi sei mesi di attività della XV legislatura (marzo – dicembre 2014) si arriva ad un totale di 185 norme approvate, di cui due leggi statutarie: legge statutaria 28 maggio 2014 “Ineleggibilità ed incompatibilità con la carica di consigliere regionale: interpretazione autentica dell’articolo 22, comma 2, della legge regionale statutaria n. 1 del 2013” e Legge Statutaria 21 novembre 2017 “Modifiche alla legge statutaria n. 1 del 2013 in materia di rappresentanza di genere”.

Tra i provvedimenti  approvati nei cinque anni si segnalano in particolare la riforma sanitaria con l’istituzione dell’Azienda per la tutela della salute (ATS) e disposizioni di adeguamento dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale (legge regionale 27 luglio 2016, n. 17); il riordino della Rete ospedaliera (ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna – DOC n.16/XV, approvato il 25 ottobre del 2017); il riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna (DL 176/A, legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2); la disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro (PL 315/A, legge regionale 11 maggio 2016, n. 9); il reddito di inclusione sociale (legge regionale 2 agosto 2016, n. 18); la riforma di Area (norme in materia di edilizia sociale e riforma dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa, legge regionale 23 settembre 2016, n. 22); norme in materia di inquadramento del personale dell’Agenzia FoReSTAS (legge regionale 19 novembre 2018, n. 43); l’istituzione dell’Agenzia delle entrate (istituzione dell’Agenzia sarda delle entrate, legge regionale 28 ottobre 2016, n. 25); norme per il superamento del precariato (legge regionale 22 dicembre 2016, n. 37); la legge sulla lingua sarda (disciplina della politica linguistica regionale  legge regionale 3 luglio 2018, n. 22); la legge di semplificazione 2018 (DL 542/A legge regionale 19 dicembre 2018, N.50 non ancora pubblicata sul BURAS); disposizioni in materia di disturbo del gioco d’azzardo (legge regionale 8 gennaio 2019, n.1); Disposizione per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della Fibromialgia, legge regionale 16 gennaio 2019, n. 2.

Nella XV legislatura sono stati 35 i progetti e i disegni di legge approvati ai sensi dell’articolo 102 del regolamento consiliare.

Intensa anche l’attività  delle sei Commissioni consiliari permanenti che dal 16 aprile del 2014 al 16 gennaio del 2019 si sono riunite per un totale di 1195 sedute; la più produttiva è stata la terza commissione (Programmazione, bilancio e politiche europee) con 47 proposte e disegni di legge approvati, a fronte di 48 esaminati ma non esitati; seguono la quinta (Attività produttive) e la quarta (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità) con entrambe 29 proposte e disegni di legge approvati, a fronte di 78 per la quinta e 40 della quarta esaminati; la prima commissione (Autonomia e ordinamento regionale) ha invece approvato 24 Dl/Pl a fronte di 41 esaminati e la sesta (Salute e politiche sociali) 21 approvati e 37 esaminati; infine, la seconda commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale) con 9 proposte e disegni di legge approvati e 14 esaminate.

La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari – La Conferenza dei capigruppo si è riunita per 223 volte, intervenendo il più delle volte per risolvere le numerose vertenze in atto: tavoli di confronto con organizzazioni sindacali, confederali e autonome, organizzazioni agricole, associazioni, lavoratori e cittadini. Il lavoro di ascolto e confronto serrato con le parti sociali e sindacali ha portato all’approvazione di leggi di proposta consiliare, come ad esempio la legge regionale n. 19 del 3 agosto 2017 e la n. 20 del 14 settembre 2017 a sostegno del comparto ovicaprino o quella sul personale dell’agenzia Forestas.

Nel corso della XV legislatura l’Ufficio di Presidenza si è riunito 71 volte.

Il Consiglio “aperto” – Nei cinque anni della XV legislatura il Consiglio regionale si è caratterizzato per una forte azione di apertura e proiezione all’esterno. Sono state allestite all’interno degli spazi del Palazzo di via Roma le mostre “Biografia di un progetto artistico, Nivola al Palazzo del Consiglio regionale della Sardegna”; “Stato di Grazia. Artisti e opere intorno a Grazia Deledda”, “Sironi 1933 – I figurini per Lucrezia” e la mostra allestita in occasione delle celebrazioni per i settant’anni dello Statuto sardo, l’installazione permanente “70 anni di Autonomia. Sardegna 1948-2018). L’archivio fotografico del Consiglio regionale della Sardegna” e l’esposizione temporanea “Cronache dell’Autonomia. Sardegna 1943-1953”. Con l’intento di aprire le porte del Palazzo e coinvolgere le comunità dei centri dell’isola, la Presidenza del Consiglio regionale ha organizzato le celebrazioni della ricorrenza del 25 aprile a Nuoro, Carbonia, Bono e Ozieri, coinvolgendo gli studenti degli Istituti superiori sardi anche attraverso la partecipazione di partigiani e partigiane che hanno portato la loro personale testimonianza durante la lotta all’occupazione nazi-fascista nel corso della Seconda guerra mondiale.

Non sono mancati gli eventi promossi in occasione delle celebrazioni per Sa die de Sa Sardigna e le manifestazioni in Aula per celebrare le eccellenze sportive della Sardegna. L’Aula ha anche ospitato la presentazione dei quattro nuovi volumi pubblicati della Collana “Acta Curiarum Regni Sardiniae”, ora disponibile online sul sito del Consiglio regionale. Dopo diverse iniziative nell’isola, gli Atti dei Parlamenti sardi sono stati presentati a Roma alla Biblioteca del Senato (10 luglio 2017) e a Valencia, in Spagna, in occasione delle celebrazioni per i 600 anni dalla fondazione de La Generalitat valenciana (25 ottobre 2018).

Il Consiglio regionale ha aperto nel corso della XV legislatura le porte del Palazzo anche in occasione della manifestazione “Monumenti Aperti” consentendo ai cittadini di visitare i luoghi principali in cui si svolge l’attività istituzionale. 

La Consulta corso – sarda – La XV legislatura è stata caratterizzata  anche dalla nascita  della Consulta corso-sarda, istituita il 28 aprile 2016 nel corso delle celebrazioni de Sa die de Sa Sardigna. L’organismo interistituzionale delle assemblee di Corsica e Sardegna ha consentito nelle sedute convocate ad Ajaccio, Cagliari, Santa Teresa e Bonifacio di approvare atti, documenti ed iniziative per raggiungere obiettivi comuni e salvaguardare e valorizzare le identità dei sardi e dei corsi; fra tutti segnaliamo la deliberazione per il riconoscimento della condizione di insularità, in attuazione dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.