19 July, 2024
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Il 31 gennaio 2019 scadono i termini per la presentazione degli elaborati per le tre sezioni “Giornalismo”, “Università” e “Scuola” del primo Premio intitolato a “Gianni Massa” dedicato ai temi della parità di genere e della comunicazione, indetto dal Corecom (Comitato per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna) presieduto da Mario Cabasino, in collaborazione con l’associazione Giulia giornaliste Sardegna, coordinata da Susi Ronchi. A marzo si terrà la cerimonia ufficiale di premiazione. Ai migliori elaborati di ciascuna categoria verrà assegnato un premio in denaro (per la sezione scuola il Premio del valore di € 3.000 è erogato sotto forma di buoni acquisto materiali o servizi aventi natura educativo formativa).

La prima sezione “Giornalismo”, è dedicata alla memoria di Piera Mossa, pluripremiata programmista e regista Rai, scomparsa nel 2002. All’interno di questa sezione sono banditi tre premi nell’ambito delle categorie: Giornalismo radio televisivo, che include la realizzazione di servizi o approfondimenti per la parte relativa alle radio e tv, articoli; Giornalismo carta stampata e web, che include articoli, inchieste o interviste. I lavori di queste prime due categorie dovranno essere realizzati da giornalisti pubblicisti o professionisti iscritti all’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

Per la terza categoria Giornalismo per immagini che prevede la partecipazione attraverso fotografie e videoreportage, possono invece partecipare fotoreporter, operatori di ripresa e videomaker nati o residenti in Sardegna.

Tutti i servizi delle tre categorie della sezione Giornalismo dovranno essere stati pubblicati o trasmessi nel periodo gennaio 2017 – gennaio 2019. Il valore attribuito del premio per ciascuna delle tre categorie è di € 2.000.

La seconda sezione “Università” è realizzata in collaborazione con i Corsi di Scienze della Comunicazione delle Università di Cagliari e Sassari. Verranno premiate per ciascun ateneo le due migliori tesi di laurea relative ai temi del rapporto tra comunicazione e parità di genere discusse o depositate presso la segreteria di ciascun corso di laurea nel periodo gennaio 2016 – gennaio 2019 (verranno valutate anche le tesi depositate in segreteria dell’Università entro il 31 gennaio 2019 e discusse entro il primo semestre dello stesso anno). Le tesi possono essere relative sia a lauree dei corsi di studio triennali che magistrali. Nel caso in cui non dovessero pervenire un numero congruo di candidature provenienti dai corsi di laurea in Scienze della Comunicazione di Cagliari e Sassari, il Comitato si riserva di valutare anche eventuali candidature relative a Tesi provenienti da altri corsi di laurea purché conformi all’oggetto del bando. Il valore del premio attribuito per ciascuna delle tesi premiate è di € 2.000.

Infine la terza sezione dedicata alla “Scuola secondaria di secondo grado” che nell’ambito della collaborazione fra Corecom e Giulia giornaliste Sardegna propone un percorso articolato con il coinvolgimento di alcune classi degli Istituti Secondari Superiori di Cagliari. I gruppi classe partecipanti allo spettacolo che hanno avviato un percorso di approfondimento con il supporto attivo di Giulia giornaliste Sardegna a seguito della visione dello spettacolo “La conosci Giulia?” su discriminazioni e disparità di genere dovranno presentare entro il 31 gennaio 2019 un elaborato sugli stessi temi, in riferimento agli spunti ricevuti dalla pièce teatrale. Ai candidati di questa sezione è riconosciuta la massima libertà nella scelta della tipologia dell’elaborato da produrre quali, a titolo esemplificativo, le seguenti forme espressive: materiali didattici interdisciplinari e multimediali da pubblicare su web e fruibili gratuitamente; opuscoli, fumetti, spot pubblicitari; oggetti; magliette, dipinti, manifesti, elaborazioni grafiche, sculture, mostre fotografiche; testi e ipertesti realizzati dagli studenti (studi, ricerche, manuali di buone pratiche, giornalini di classe, newsletter, ecc.) riguardanti i temi in oggetto del concorso; elaborati multimediali e cortometraggi (durata massima 5 minuti) riprodotti in formato digitale su DVD o CD. Per l’edizione 2018-2019 il valore del premio attribuito al miglior gruppo classe è di € 3.000, sotto forma di buoni acquisto materiali o servizi aventi natura educativo formativa.

Lo spettacolo “La conosci Giulia?” curato da Giulia giornaliste Sardegna e prodotto da Lucido Sottile con la regia di Tiziana Troja accende i riflettori su discriminazioni di genere e stereotipi sessisti. Dopo la prima del 6 ottobre 2018 al Teatro Massimo di Cagliari, è stato replicato sempre nel capoluogo sardo il 26 novembre e ha debuttato al Teatro Verdi di Sassari il 12 gennaio 2019. Tutte e tre le date hanno registrato il sold out. 

I candidati di tutte e le tre sezioni “Giornalismo”, “Università” e “Scuola” potranno presentare il proprio lavoro entro il 31 gennaio 2019 via email all’indirizzo corecom@consregsardegna.it, allegando un file in formato testo, immagine o audio e seconda della tipologia di lavoro che si intende presentare, accompagnato da una breve descrizione dei contenuti e della motivazione (cartella massimo 30 righe con 60 battute). Per le sezioni “Giornalismo” e “Università” si dovrà allegare anche una copia fronte-retro del documento di identità.

Ulteriori info e quesiti si potranno richiedere sempre allo stesso indirizzo di posta elettronica del Corecom: corecom@consregsardegna.it .

I premi per tutte e tre le sezioni saranno attribuiti a marzo 2019 nel corso di una cerimonia ufficiale da una giuria composta dai presidenti del Corecom e dell’Ordine dei Giornalisti, o loro delegati, dalla Coordinatrice di Giulia giornaliste Sardegna, e dai rappresentanti delle Università di Cagliari e Sassari.

Qui il link al testo integrale del bando e alla delibera della giuria sul sito istituzionale del Corecom dove si possono reperire tutte le informazioni per partecipare al concorso: www.consregsardegna.it/corecom .

«Tra la parità e i media esiste un vincolo inscindibile. Perché l’informazione, la buona informazione ha il ruolo di destare l’interesse dei cittadini verso temi sensibili, come discriminazioni, stereotipi, omofobia, pregiudizi – spiega Susi Ronchi, coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna -. L’informazione promuove la conoscenza e la consapevolezza nell’opinione pubblica. Lo spettacolo “La conosci Giulia?” e il premio su parità e media promossi dal Corecom e Giulia giornaliste si prospettano come una grande occasione di riflessione critica.»

 «Gianni Massa era un maestro, un giornalista di razza, un uomo con un grande cuore e una grande sensibilità nei confronti dei più deboli – ricorda Mario Cabasino, presidente del Corecom Sardegna – Anche per questo il Corecom ha voluto dedicargli questo premio.»

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Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco in seduta ordinaria per martedì 29 gennaio, alle 19.00, per la trattazione dei seguenti punti inseriti all’ordine del giorno:

 Imposta Unica Comunale (IUC), approvazione delle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) anno 2019;

 Approvazione del documento unico di programmazione 2019-2021 e del bilancio di previsione finanziario 2019-2021 (art. 151 del decreto legislativo  n° 267/200 e art. 10, decreto legislativo n° 118/2011)

 Moratoria pesca del riccio di mare – Approvazione ordine del giorno

 Interrogazione presentata dal gruppo Genti Noa su: “Opere di urbanizzazione Loc. S’Arriaxiu”;

 Interrogazione presentata dal gruppo Sant’Antioco Attiva su: “Viabilità nel territorio comunale in prossimità del Faro”;

 Mozione presentata dal gruppo Genti Noa su: “Novero degli studenti aventi diritto alle borse di studio.

In caso di mancato esaurimento dei punti all’ordine del giorno, entro le 22.00, la seduta sarà aggiornata alle 19.00 di martedì 5/02/2019.

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La Regione sottoscriverà una convenzione per migliorare le dotazioni tecniche e informatiche del Comando regionale della Guardia di Finanza che, attraverso le sue componenti operative, è impegnato in importanti attività investigative finalizzate al contrasto di illeciti a carattere economico-finanziario.

Lo ha deciso la Giunta nei giorni scorsi, su proposta dell’assessore degli Affari generali Filippo Spanu.

L’intervento è previsto nell’ambito del progetto “Giustizia Digitale” sulla base della programmazione Por Fesr 2014-2020.

«Con uno stanziamento di 109mila euro verrà realizzato un laboratorio informatico digitale con l’intento di rafforzare l’intero dispositivo delle indagini della Guardia di Finanza. Intendiamo incrementare, in un’ottica di leale collaborazione – sottolinea l’assessore Filippo Spanu -, la diffusione di prodotti e servizi ad alta valenza tecnologica. L’utilizzo delle tecnologie digitali e informatiche migliora i controlli e le verifiche investigative contro i reati di natura economica e finanziaria.»

La Regione, con il progetto Giustizia Digitale affidato alla Direzione generale dell’assessorato degli Affari generali, sta attuando un programma di interventi a favore della semplificazione amministrativa e della modernizzazione dell’apparato giudiziario in Sardegna, con la realizzazione di specifici progetti di innovazione in raccordo con il ministero della Giustizia. Il processo di informatizzazione vuole offrire servizi migliori ai cittadini. Le nuove tecnologie sono infatti in grado di determinare una notevole riduzione dei tempi delle procedure e delle indagini. La Regione non si sostituisce allo Stato, ma agisce in via sussidiaria tenendo conto dell’obiettivo del miglioramento della qualità dell’organizzazione giudiziaria con positive ricadute sociali ed economiche. Lo scorso mese di settembre è stato inaugurato il nuovo laboratorio informatico a disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica e della Direzione Distrettuale Antimafia.

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Sono quasi 18 i milioni di euro che il Governo, con la legge 30 dicembre 2018 n. 145, ha messo a disposizione di 361 comuni della Sardegna, con meno di 20mila abitanti, per investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e del patrimonio comunale.

«Poter avere tra 100 e 40mila euro per investimenti in opere pubbliche di manutenzione – commenta Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – è un’importante opportunità per la maggior parte dei Sindaci della nostra regione anche per animare l’economia edile artigiana del loro territorioLa legge 145 è, infatti, tra le novità che consideriamo positive della legge di Bilancio e da oggi avviamo una massiccia azione di sensibilizzazione da un lato verso i primi cittadini, che contatteremo, e verso i nostri associati edili, per descrivere l’occasione. E’ indubbio – conclude Giacomo Meloni – anche alla luce della modifica del Codice degli Appalti (comma 912 della L. 145 del 2018) che prevede l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto dai 40.000 ai 150.000 euro, che la ripartizione tra i Comuni di queste prime risorse destinate agli investimenti potrebbe avere un impatto positivo sulla partecipazione delle micro e piccole imprese agli appalti relativi alle piccole opere pubbliche.»

In Sardegna 15 comuni, riceveranno 100mila euro ciascuno per un totale di 1milione e mezzo di euro; 58 riceveranno 70mila euro per un totale di 4milioni; a 78 comuni arriveranno 50mila euro per un totale di quasi 4 milioni; 210 riceveranno 40mila euro per un monte investimenti di 8milioni e 400mila euro.

La legge di Bilancio per il 2019 (legge 30 dicembre 2018, n. 145) contiene, infatti, ai commi 107 e ss., alcune misure che assegnano ai Comuni, nel limite di 400 milioni di euro per tutta l’Italia, contributi per investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. La legge di bilancio contiene anche modalità e tempistiche per rendere la norma operativa. Nel far seguito al dettato della norma, il 14 gennaio 2019 è stato pubblicato in G.U. il Comunicato relativo alla pubblicazione sul sito del D.A.I.T. (Direzione centrale della finanza locale) del decreto del Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno.

I contributi destinati ai Comuni fino a 20.000 abitanti, pari complessivamente a 394.490.000 euro, sono erogati – in base alla comunicazione che il ministero dell’Interno è tenuta a fare entro il 15 gennaio a ogni singolo Comune relativamente all’importo a esso spettante – ai beneficiari, in ragione del 50% previa verifica dell’avvenuto inizio dell’esecuzione dei lavori e del restante 50% dopo la trasmissione del certificato di collaudo al ministero dell’Interno.

L’esecuzione dei lavori deve iniziare entro la data del 15 maggio 2019 e, in caso di mancato rispetto del termine dell’inizio dell’esecuzione dei lavori o in caso di utilizzo parziale dei contributi, le risorse assegnate vengono revocate, in tutto o in parte, entro il 15 giugno 2019 da parte del ministero dell’Interno e redistribuite agli altri Comuni, che dovranno avviare i lavori entro il successivo 15 ottobre.

Per accedere alle risorse i Comuni devono proporre investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già indicati nei piani triennali e i contributi sono diversificati in base al numero degli abitanti: 40.000 euro per i Comuni fino a 2.000 abitanti, 50.000 euro ai Comuni con una popolazione compresa tra 2.001 e 5.000 abitanti, 70.000 euro ai Comuni con una popolazione compresa tra 5.001 e 10.000 abitanti, 100.000 euro ai Comuni con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti.

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La storia di Zaira Coen, una professoressa di scienze del Liceo Azuni di Sassari originaria di Mantova, uccisa ad Auscwitz o nel viaggio per raggiungere il campo di concentramento, al centro della commemorazione della Giornata della Memoria organizzata dal Comune di Budoni. In scena  la voce narrante di Daniele Monachella che con l’accompagnamento musicale di Giovanni Sanna Passino alla tromba propone l’adattamento teatrale del testo di Sotera Fornaro “Sembri dipingere di rosso le parole…”. L’appuntamento è per le 16,30 del 27 gennaio, nell’anfiteatro Andrea Parodi di Budoni.

«I ricordi – scrive l’autrice del testo – sono di due specie: i nostri ricordi, dipinti nella mente e nel cuore, che il tempo scolorisce o confonde; e i ricordi altrui, che ci sono solo raccontati, e di racconto in racconto diventano altri ricordi, si allontanano dai ricordi iniziali e a poco a poco si perdono; alla fine non sono più nemmeno ricordi. Qualche volta, i ricordi si aiutano di cose e di oggetti, una foto, una lettera, una pietra col nome e la data; altre volte i ricordi sono solo nomi a piè pagina di storie più grandi e importanti, un corpo minore rispetto a un testo maiuscolo, ed anche così a poco a poco scompaiono o sono dimenticati.»

La vita, la morte ed il ricordo di Zaira Coen rappresentano quanto di più concreto e intenso per mantenere viva la memoria, per non dimenticare.

«Una vita normale di una ragazza mantovana venuta in Sardegna per amore, laureata a Bologna in Scienze ed arrivata a insegnare in un austero e famoso Liceo dell’isola, dove oggi le è intitolato il Laboratorio. Aveva sposato un medico conosciuto in città, e la sua vita d’isola sarebbe finita nell’isola. Ma in agguato c’era non solo il dolore normale della vita, che la lasciò sola; ma anche il dolore della storia degli uomini, storia di forza e violenze imposte e subite. Quando quella storia assunse la forma di una legge che non voleva più al loro posto i cittadini italiani di razza ebraica Zaira Coen pensò a sua sorella, a lei ed alla sua famiglia: e decise di lasciare l’isola dove era stata felice, e di raggiungerla. Fu così che unì il suo destino a lei, perché furono arrestate e deportate. Nello stesso vagone, le due donne, si immagina che  trovarono altre tre sorelle, anch’esse dell’isola ma che lontane dall’isola erano state catturate: ed insieme, senza possibilità di scegliere, intrapresero il viaggio verso il luogo freddo dove non era possibile chiedere ‘perché’. Questi ricordi – in parte basati su altri ricordi, in parte solo sull’immaginazione – raccontano di quest’incontro sul vagone piombato tra sorelle accomunate dal ricordo del mare di Sardegna, in quel viaggio infinito ed insieme finito verso Auschwitz. Alla base della nostra invenzione, ci sono le biografie delle sorelle Ida e Vittorina Mariani (nata a Porto Torres nel 1904, deportata a Bergen Belsen) e di Ione e Zaira Coen.»

Daniele Monachella e MAB Teatro hanno scelto un testo originale, di grande impatto emotivo che arriva per la prima volta in scena a Budoni grazie all’iniziativa dell’amministrazione Comunale e al contributo della Fondazione di Sardegna Progetto TheatrOn Officina mental-dinamica.  

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Uno spazio integrato aperto all’esterno, flessibile e polifunzionale. E, soprattutto, un luogo del sapere che si candida ad essere un punto di riferimento dell’istruzione e della formazione dei bambini nel Barigadu. A Neoneli vedrà la luce un’altra creatura di Iscol@, asse 1 (scuole del Nuovo Millennio). Dalla riqualificazione dell’edificio che ospita la scuola elementare e da quella di una casa storica, partirà un moderno polo scolastico proiettato nel territorio, in linea con le mutate esigenze di alunni e insegnanti.

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha presentato l’intervento insieme al sindaco di Neoneli Salvatore Cau, ai primi cittadini degli altri comuni del territorio, al dirigente scolastico Luca Tedde con alunni e insegnanti, e al progettista Sebastiano Gaias. I bambini, attraverso i loro disegni, secondo lo spirito di Iscol@, hanno offerto un prezioso contributo allo sviluppo dell’idea progettuale.

«Ancora una volta Iscol@ dimostra di avere un grande valore su molti fronti – ha detto il presidente Pigliaru nel corso della presentazione . Ancora una volta siamo davanti a un progetto ispirato direttamente dai bambini, ascoltando le loro richieste, osservando i loro disegni, cercando di trasformare in realtà il loro sogno di una scuola bella, moderna, accogliente. E ancora una volta ci siamo arrivati con il coinvolgimento di insegnanti, famiglie, amministratori che sempre più lavorano insieme, capaci di pensarsi come un territorio, superando le divisioni di campanile per condividere una prospettiva di crescita comune. Questo non significa dimenticare le specificità di ognuno, ma anzi, al contrario, valorizzarle. Lo dimostra la particolarità di questo progetto, che disegna una scuola diffusa, con più laboratori che aule, ospitati in un’antica casa che sarà restaurata secondo i desideri dei giovanissimi e che sarà destinata proprio a questo. Uno spazio bellissimo – ha concluso Francesco Pigliaru – che insieme alle altre sedi educative e didattiche distribuite nel paese diventerà un luogo di conoscenza da frequentare volentieri e di cui sentirsi orgogliosi.»

I Comuni del Barigadu, interessati alla scuola innovativa, hanno individuato Neoneli come polo di riferimento dei servizi della Primaria, per la sua centralità e per le caratteristiche delle strutture già esistenti. Inoltre la ridotta distanza tra i centri che supera di poco gli otto chilometri, favorisce lo svolgimento anche negli altri paesi di attività extra didattiche. I Comuni coinvolti sono Ardauli, Nughedu Santa Vittoria, Bidonì, Ula Tirso e appunto Neoneli, che sarà la sede della scuola primaria diffusa. La Regione mette a disposizione un finanziamento di un milione e 500mila euro a cui si aggiungono i 400mila euro stanziati dal comune di Neoneli. I lavori avranno inizio entro il prossimo mese di giugno per concludersi nell’arco di due anni.

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A disposizione ci sono oltre 3,7 milioni di euro, in parte arrivano dalla Rete metropolitana e in parte dall’avanzo di amministrazione del bilancio 2018-2019, sui quali il comune di Stintino potrà fare affidamento per la realizzazione di una serie di lavori pubblici. Somme che l’Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Diana potrà utilizzare per dare un nuovo volto ad alcune aree del territorio, per una valorizzazione dell’aspetto naturalistico e uno sviluppo della rete di infrastrutture.

«Si tratta di otto progetti già in fase di gara – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Antonella Mariani – i cui bandi di gara si chiuderanno a febbraio, mentre a marzo è prevista l’apertura delle buste. Progetti importanti per i quali aspettavamo i finanziamenti già da tempo.»

Nel frattempo, quest’anno, grazie allo sblocco dei fondi, il Comune ha proceduto con le gare attraverso la disponibilità dell’avanzo di amministrazione. «Dobbiamo ringraziare gli uffici comunali – prosegue Antonella Mariani – in particolare l’ufficio tecnico 1 e la Ragioneria che hanno lavorato alacremente per portare a casa questo importante risultato».

«Attraverso questi progetti – aggiunge il sindaco di Stintino Antonio Diana – andremo a valorizzare ulteriormente l’aspetto naturalistico del nostro territorio, capitale di inestimabile valore. Inoltre, potremo sviluppare ancora di più la rete infrastrutturale in un’ottica anche di sistema con il resto della rete metropolitana. Abbiamo, inoltre, in fase di studio anche il prolungamento della rete idrica per servire aree ancora carenti di risorse idriche.»

Tra i progetti messi in campo ecco la rotatoria per le località di Ezzi Mannu e Unia che eliminerà il pericoloso incrocio a raso presente sulla strada provinciale, ad alta densità di traffico soprattutto nel periodo estivo. Per questi lavori sono stati previsti 480mila euro.

Si aggiungono i lavori da 560mila euro per le passerelle nell’area umida dell’area Sic Pilo-Casaraccio.

Quindi ancora 770mila euro per la rete ciclabile panoramica dalle Tonnare alla tre crocette, sulla strada panoramica in direzione del paese, dove sarà realizzata l’illuminazione, un nuovo fondo con un colore differente e un cordolo protettivo. A questa si aggiunge ancora la pista ciclabile dalle Saline a Pazzona. Qui vengono previsti circa 220mila euro che consentiranno di realizzare il percorso in mezzo e nel rispetto della natura.

Nell’area delle Saline, poi, si prevede la realizzazione di una rete idrica antincendio a servizio del parcheggio. Il costo previsto per le opere è di circa 380mila euro.

Il Comune non dimentica una zona a valenza storica del paese, quella di Capo Falcone, dove sorge l’omonima torre aragonese. L’intervento, per il quale sono previsti circa 300mila euro, prevede il restauro del basso fabbricato antistante la torre, l’eliminazione delle superfetazioni e la sistemazione del percorso di accesso e dell’area circostante, nell’ottica di strutturare un nodo territoriale dedicato alla diffusione della conoscenza del “Santuario dei Cetacei”.

A parte, poi, non compresi nei finanziamenti della Rete metropolitana, il Comune ha previsto 1 milione di euro per la realizzazione di lavori di completamento del campo di calcio Rocca Ruja, dove viene prevista una tribuna. Quindi 40mila euro per la realizzazione di 32 loculi al cimitero.

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Iglesias.

Domani, mercoledì 23/01/2019, a Iglesias, sono previsti lavori di collegamento della nuova rete idrica nella via Grimaldi con la rete esistente in corso Colombo.

Per consentire l’esecuzione degli interventi, è necessario interrompere l’erogazione idrica in tutto il distretto di Serra Perdosa, dalle ore 8,00 alle ore 16,00, salvo imprevisti.

Il servizio verrà ripristinato anticipatamente, nel caso in cui gli interventi venissero completati in tempi minori rispetto a quelli previsti.

Oltre al disservizio conseguente all’interruzione dell’erogazione, potrebbero verificarsi inconvenienti temporanei di torbidità dell’acqua in fase di ripristino del servizio.

In tale eventualità, sarà cura di Abbanoa procedere ad operazioni di spurgo della rete.

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L’assessore degli Affari generali con delega ai flussi migratori, Filippo Spanu, ha tenuto oggi una conferenza stampa in cui ha fatto il punto, insieme alla responsabile del Servizio Prevenzione dell’ATS ASSL di Cagliari Silvana Tilocca, su tutte le iniziative in corso nell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

«Siamo impegnati su più fronti per dare corso ai principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalle norme del diritto internazionale – ha detto Filippo Spanu – per garantire accoglienza a tutti coloro che ne hanno diritto e, contemporaneamente, opportunità di crescita per le nostre comunità.»

Sulla salute dei migranti la Regione, con l’ATS, ha attuato un progetto FAMI finanziato dal ministero dell’Interno che ha coinvolto 1.262 tra richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. In particolare medici e operatori sanitari hanno seguito 155 persone in condizione di vulnerabilità post-traumatica o con grave disagio psico-sanitario. 51 minori stranieri anche non accompagnati sono stati presi in carico nell’ambito psico-socio-sanitario. Nel corso del progetto sono stati formati 84 operatori su vulnerabilità post-traumatica e grave disagio psicosanitario. Nell’ambito della salute il ministero dell’Interno ha positivamente valutato il progetto e ha per questo deciso di finanziarie ulteriori attività per il triennio 2019-2021.

«Abbiano rilevato – ha detto Silvana Tilocca – che il disagio complessivo della persona si sia tradotto in molti casi in problematiche di ordine psichiatrico e di natura fisica. Il progetto ha evidenziato l’importanza di proseguire il sostegno nei tempi successivi allo sbarco ai fini della prevenzione di patologie di natura psicologica o psichiatrica.»

«Stiamo lavorando insieme alle altre Regioni – ha chiarito Filippo Spanu – al ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto Sicurezza. E’ in via di completamento la fase di acquisizione degli elementi tecnici e giuridici a sostegno delle nostre argomentazioni contro un provvedimento che riteniamo iniquo e in grado sia di disintegrare un sistema di accoglienza faticosamente costruito in questi ultimi anni insieme ai Comuni, sia di creare insicurezza ed allarme sociale nelle nostre comunità.»

L’assessore Filippo Spanu si è soffermato sul Global Compact for migration, voluto dall’ONU al fine di concordare una risposta globale e unitaria alle questioni legate al fenomeno migratorio: la Regione nei giorni scorsi ha inviato una lettera al capo dello Stato Sergio Mattarella a seguito dell’iniziativa della Sardegna di promuovere, con altre 6 regioni, comuni, università e associazioni, un appello rivolto a Governo e Parlamento affinché l’Italia sottoscriva il documento. «Pur nel rispetto dell’autonomia parlamentare e del suo ruolo di super partes – si legge nella lettera – chiediamo il suo autorevole sostegno perché la nostra posizione possa essere appoggiata nell’ambito del dibattito a livello nazionale affinché l’Italia possa partecipare in maniera attiva e propositiva alla discussione globale, la cui vasta complessità non può esaurirsi in meri slogan politici o nell’avallo di posizioni affatto risolutive dei problemi, se non quando addirittura contrarie a principi umanitari».

Anche alla luce dei dati drammatici forniti nei giorni scorsi dal ministro degli Interni algerino Noureddine Bedoui, la Regione continua a manifestare preoccupazione per la rotta tra Algeria e Sardegna che ha provocato nel 2018 tante vittime (circa 200 tra morti e dispersi secondo quanto dichiarato dall’esponente del governo di Algeri). «A fronte dei tanti impegni assunti dal ministero dell’Interno e delle nostre richieste di intervento il flusso resta costante. La Regione, dal canto suo, ha messo a punto un progetto – ha spiegato l’assessore – per contrastare lo sbarco nell’isola di migranti in arrivo dal paese nordafricano».

Per ricordare le vittime lungo questa rotta, il prossimo 26 gennaio è stata organizzata una commemorazione al largo di Sant’Antioco, davanti all’Isola del Toro. Saranno presenti l’assessore Filippo Spanu, il sindaco Ignazio Locci, il direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai, Houssa Seduci, giornalista France24 e Dzair news Don Marco Lai ed Arianna Obinu, scrittrice ed autrice del libro “Harraga. Migranti irregolari dall’Algeria. Il sogno europeo passa dalla Sardegna”, e  i rappresentanti della comunità algerina in Sardegna.

Sul Centro di Permanenza per i rimpatri (Cpr) a Macomer Filippo Spanu ha dichiarato che «è tutto fermo, non abbiamo informazioni che ci inducono a ritenere che il Cpr possa essere aperto entro l’estate perché importanti procedure amministrative non sono state ancora completate».

Attualmente sono 2.552 le persone ospiti delle strutture di accoglienza della Sardegna. Sono 2328 i rifugiati ospiti dei 97 Cas, 224 sono inseriti nei 16 Sprar. 222 i minori stranieri non accompagnati presenti nell’isola. La Regione, per favorire il processo di inclusione, con il Piano per l’accoglienza recentemente approvato dalla Giunta ha messo in campo diversi progetti: dalle attività di volontariato in ambiti di pubblica utilità alle iniziative sportive all’agricoltura sociale per valorizzare le competenze dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale nel settore agricolo e pastorale, con particolare riferimento ai Centri di accoglienza ubicati nelle aree rurali. 

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Con una percentuale che sfiora il 75%, il comune di Carbonia ha confermato anche nel 2018 di essere uno dei centri della Sardegna più virtuosi nella raccolta differenziata dei rifiuti, se raffrontato ai Comuni isolani aventi simili dimensioni demografiche, ma anche rispetto alla media della provincia del Sud Sardegna (70,7% di raccolta differenziata nel 2017). 

Un trend di crescita positivo particolarmente brillante dal 2016 al 2018, con un incremento percentuale di circa 10 punti, segnatamente dal 64,19% al 74,30%. Nel 2017 la produzione annuale pro capite di secco indifferenziato si è attestata su 123,3 kg (dato ARPAS) e i dati del 2018 indicano un leggero calo a 111,2 kg.

«Le ragioni di questa crescita sono ascrivibili principalmente a tre interventi operati dalla nostra Amministrazione comunale: il conferimento a recupero delle terre di spazzamento, prima smaltite in discarica; il trattamento a recupero degli ingombranti presso la piattaforma di Sa Terredda; una semplificazione nella produzione dei rifiuti dei cimiteri a due principali tipologie, il verde e il secco indifferenziato – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai -. Nel corso del 2019 altre azioni verranno avviate dall’assessorato dell’Ambiente per ridurre le quantità di secco e raggiungere l’80% di raccolta differenziata. Tra queste si segnala, in particolare, l’avvio del sistema di raccolta dei rifiuti tessili con appositi contenitori stradali.»

«La graduale e costante crescita della percentuale di differenziata conferma la meritorietà delle azioni messe in atto dall’Amministrazione comunale unitamente all’ottima capacità di applicazione e al notevole impegno profuso dai nostri concittadini, sempre più sensibili verso i temi legati all’ambiente e all’igiene urbana. I risultati sono incoraggianti e ci fanno ben sperare per il futuro – ha detto il sindaco Paola Massidda -. Superare l’80% di raccolta differenziata significherà ottenere una riduzione del 50% sulla tariffa di smaltimento del secco indifferenziato presso il Tecnocasic e ulteriori risparmi grazie alla riduzione del 50% del tributo (ecotassa). Queste minori spese potranno avere, in primo luogo, importanti ripercussioni su un miglioramento della qualità del servizio e, successivamente, sulla riduzione della tariffa.»