Viene pubblicato oggi il bando da 4 milioni di euro dedicato esclusivamente alle piccole e medie imprese, sia nuove che già esistenti, dei 25 Comuni dell’area vasta di Ottana.
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Viene pubblicato oggi, esattamente nei tempi annunciati, il bando da 4 milioni di euro dedicato esclusivamente alle piccole e medie imprese, sia nuove che già esistenti, dei 25 Comuni dell’area vasta di Ottana (http://www.sardegnaprogrammazione.it/). Il click day è fissato per il 15 marzo ma, per snellire tutta la fase preliminare e procedurale, le domande con la relativa documentazione potranno essere caricate a partire dal 16 febbraio. Il bando è una delle tre misure del piano straordinario per Ottana da 16,4 milioni messo in campo dalla Regione per aiutare la rinascita di uno dei territori della Sardegna che più ha subito le conseguenze della crisi economica a causa soprattutto della deindustrializzazione degli ultimi anni.
Organizzato con la formula a sportello, al bando potranno partecipare le nuove imprese e le imprese già esistenti, per aumentare la propria competitività, con un investimento minimo di 15mila e massimo di 500mila euro. I 25 Comuni interessati al bando, individuati dalla Unità per Ottana (la task force interassessoriale guidata dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci) e dal gruppo di lavoro territoriale coordinato dalla Provincia di Nuoro sono: Austis, Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollollai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Sedilo, Silanus, Sindia, Teti, Tiana.
«Non è facile ripartire dopo una crisi così pesante, e lo è ancora meno per una zona, come quella di Ottana, particolarmente colpita. Ma siamo fortemente convinti che ripartire sia possibile puntando su uno sviluppo diverso, sostenibile, capace di portare nuova occupazione e di dare ai giovani una seria opportunità per restare nella loro terra a costruire il futuro – dice l’assessore della Programmazione Paci -. Chi ha un’impresa o vuole aprirla ha ormai ben chiaro che la scelta giusta è puntare sulle caratteristiche del territorio – dall’agroalimentare al turismo fino all’artigianato, alla cultura e all’ambiente – per valorizzarle, migliorarle e renderle l’attrattore principale su cui articolare le politiche di sviluppo. Questi sono gli obiettivi del bando, condivisi in tutto il percorso fino agli ultimi dettagli, sempre coinvolgendo pienamente il territorio. Sono sicuro che la risposta delle imprese sarà quella che ci aspettiamo.»
Il caricamento delle domande con la relativa documentazione, come anticipato, potrà essere dunque fatto a partire dal 16 febbraio, mentre il click day è fissato per il 15 marzo. La procedura sarà valutativa a sportello, secondo l’ordine di presentazione delle domande, articolata in tre fasi: verifica di ricevibilità e di ammissibilità, valutazione tecnico economica del piano effettuata secondo i criteri previsti dal bando e valutazione di coerenza programmatica. Si tratta di un bando territorializzato, riservato cioè alle sole imprese di uno specifico territorio: quello dei bandi territorializzati è stato un risultato molto importante centrato in questa legislatura (più volte in passato era stato inutilmente tentato di raggiungerlo), perché permette di concentrare risorse e strategie di sviluppo su imprese di zone che ne hanno particolarmente bisogno.
Tutti quelli ammessi dal Por Fesr. Quindi: Tutta l’attività manifatturiera. Costruzioni. Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione. Servizi di informazione e comunicazione. Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese. Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento. Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento. Inoltre sono interessati, con le limitazioni fissate dal quadro normativo europeo degli aiuti alle imprese, i seguenti altri settori: Estrazione di minerali da cave e miniere. Trasporto e magazzinaggio. Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata. Altre attività di servizi e Sanità ed assistenza sociale per le attività non esercitate in regime di convenzione.
Hanno diritto al finanziamento i progetti relativi a Piani per la creazione e lo sviluppo d’impresa, finalizzati all’espansione della produzione, al riposizionamento competitivo o all’adattamento al mercato attraverso l’introduzione di soluzioni innovative sotto il profilo organizzativo, produttivo o commerciale. Il piano è costituito da investimenti produttivi e può comprendere spese per formazione e consulenza. I proponenti devono garantire la copertura del piano per almeno il 25% con mezzi propri o finanziamenti di terzi. La pubblicazione del bando è stata preceduta da una articolata azione di animazione territoriale, finanziata con 110mila euro attraverso un accordo con la Camera di Commercio di Nuoro, durata un mese in 8 tappe con la partecipazione di imprenditori, amministratori, associazioni di categoria, banche e liberi cittadini. L’animazione aveva un doppio obiettivo: informare le imprese del territorio e i potenziali investitori di tutte le opportunità e gli strumenti a loro disposizione e, allo stesso tempo, raccogliere le loro indicazioni per individuare i settori migliori su cui indirizzare il bando, che proprio grazie alle informazioni raccolte è stato perfettamente calibrato sulle esigenze e le caratteristiche del territorio.
Nei prossimi giorni la Camera di Commercio di Nuoro partirà con una nuova fase di assistenza ai potenziali beneficiari del bando attraverso l’attivazione di sportelli informativi.