23 November, 2024
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Il Parlamento europeo ha approvato le proposte per migliorare la procedura di approvazione dei pesticidi nell’UE e renderla più trasparente e responsabile.

I deputati europei propongono di rendere pubblici gli studi utilizzati nella procedura di autorizzazione di un pesticida, compresi tutti i dati e le informazioni a sostegno delle domande di autorizzazione. È una delle proposte contenute nella relazione finale, approvata con 526 a favore, 66 contrari e 72 astensioni, della commissione speciale sulla procedura di autorizzazione dei pesticidi da parte dell’Unione, che ha esaminato la questione per un anno.

Nel corso della procedura di autorizzazione, i richiedenti dovrebbero essere tenuti a registrare tutti gli studi regolamentari eseguiti in un registro pubblico e consentire un “periodo per le osservazioni”, che permetta di tener conto di tutte le informazioni pertinenti prima di prendere una decisione.

I deputati europei ritengono che la valutazione successiva alla messa in vendita del pesticida dovrebbe essere rafforzata e che la Commissione europea dovrebbe svolgere uno studio epidemiologico sull’impatto reale dei prodotti fitosanitari sulla salute umana. Propongono inoltre di avviare un riesame sistematico di tutti gli studi disponibili sulla cancerogenicità del glifosato e fissare livelli massimi di residui per i suoli e le acque superficiali.

Il Parlamento chiede poi alla Commissione di proporre nuove misure per proteggere i gruppi vulnerabili e vietare l’applicazione di pesticidi sulle lunghe distanze in prossimità di scuole, strutture per l’infanzia, campi da gioco, ospedali e case di cura.

La possibilità per i richiedenti di scegliere uno Stato membro relatore (RMS) per l’iter di approvazione di una sostanza pesticida presso l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) è stata criticata perché considerata una pratica poco trasparente e potenzialmente in conflitto di interessi. Pertanto, i deputati chiedono che sia la Commissione ad assegnare la valutazione delle domande di rinnovo a uno Stato membro diverso da quello responsabile delle precedenti valutazioni.

I deputati sottolineano infine la necessità di garantire la responsabilità politica dell’adozione degli atti di esecuzione nell’ambito della cosiddetta “procedura di comitatologia”. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero quindi fornire resoconti dettagliati e rendere pubblici i loro voti.

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«Ma sul metano in Sardegna Christian Solinas che posizione ha? Perché fino ad oggi il candidato del centrodestra ha sempre detto no alla realizzazione della dorsale, esattamente come il Movimento 5 Stelle che ritiene l’opera inutile e costosa. Ma a sentire le dichiarazioni di oggi del leader della Lega Matteo Salvini, temiamo che Solinas abbia dovuto chinare il capo e cambiare idea, appiattendosi sulle posizione del Pd e del centrodestra berlusconiano, gli unici veri sostenitori insieme alle lobby della realizzazione della dorsale.»
Lo afferma il candidato alla presidenza della Regione Sardegna per il Movimento 5 Stelle, Francesco Desogus.

«Sul metano in Sardegna la posizione del Movimento 5 Stelle è invece da tempo chiara e inequivocabile: noi lo vogliamo nella misura in cui servirà realmente ai sardi e alle nostre imprese – aggiunge Francesco Desogus -. Perché per far arrivare il metano in Sardegna non occorre, infatti, costruire la dorsale, ma bastano alcuni depositi costieri.»

«Sul carbone poi, prendiamo atto che Salvini è stato male informato – aggiunge Francesco Desogus -. L’Enel, infatti, ha già assicurato che al momento della chiusura delle centrali un’uguale quantità di energia verrà garantita proprio da impianti alimentati a metano. Il Movimento 5 Stelle non è contro il metano ma contro le speculazioni e le opere inutili che fanno solo gli interessi delle solite lobby, sostenute dai partiti tradizionali.»

Per Francesco Desogus «a questo punto, sulla dorsale si tratta di capire se i sardi voteranno le idee del candidato del centrodestra Solinas o quelle di Salvini. Solinas su questo tema batta un colpo».

 

 

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Per la prima volta, l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio porta gli artigiani sardi in una grande fiera specializzata all’estero. Alla 70ª edizione della Fiera internazionale dell’artigianato IHM ‘Internationale Handwerks Messe’, che si terrà a Monaco di Baviera dal 13 al 17 marzo, la Regione avrà uno stand nel quale, oltre alle attività promozionali, ci sarà posto per 18 imprese artigiane sarde.

«Partecipiamo per la prima volta alla fiera di Monaco come Regione Sardegna – dice l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – e questa iniziativa rientra nell’ambito di un percorso di condivisione di intenti avviato in questi mesi con gli artigiani presenti nella vetrina dell’artigianato artistico della Regione. È importante agevolare la partecipazione delle imprese sarde alle più importanti kermesse internazionali, azioni che rafforzano la strategia che abbiamo perseguito in questi anni, favorire l’accesso delle nostre produzioni sul mercato globale. La Germania è anche il nostro principale mercato turistico: l’arte dei nostri maestri e la grande qualità delle loro lavorazioni diventano così ambasciatori di una terra capace di coniugare e innovare un’eredità culturale millenaria con un gusto contemporaneo che la domanda richiede.»

Organizzata da GHM, Ente Organizzatore delle Fiere Internazionali dell’Artigianato di Monaco di Baviera, l’IHM si terrà nel Centro Fieristico della città bavarese. L’edizione 2018 ha registrato la partecipazione di oltre 1.000 espositori – su uno spazio espositivo di 74.000 mq – e di 125.000 visitatori. La fiera è incentrata sui settori dell’artigianato, arredamento, ristrutturazione ed edilizia, illuminazione, giardinaggio e tutto ciò che concerne il Sistema “casa”, ripartito in otto padiglioni, e rappresenta un’opportunità di incontro e business per le piccole e medie imprese partecipanti.

L’Assessorato sarà presente alla IHM con uno stand collettivo all’interno del Padiglione C4, quello dedicato ai territori nazionali e internazionali, al cui interno, oltre allo spazio dedicato alle attività promozionali, saranno disponibili 18 postazioni da 12 mq ciascuna per piccole o medie imprese artigiane operanti in Sardegna, attive nella trasformazione e commercializzazione di artigianato artistico e tradizionale sardo. I settori di interesse sono soprattutto gioielleria (in tutte le possibili accezioni) e la manifattura artistica di vetro, legno, ceramica, pelle, metallo e tessuti (escluso abbigliamento). A parità di requisiti, le imprese presenti nella vetrina online dell’Assessorato, www.SardegnArtigianato.com avranno la priorità.

Il bando e la modulistica sono disponibili al seguente indirizzo: https://goo.gl/8jjNEP. Le imprese interessate a partecipare hanno tempo fino alle ore 12.00 del 23 gennaio 2019 per presentare la documentazione richiesta, attraverso posta certificata all’indirizzo tur.promozione@pec.regione.sardegna.it , con raccomandata a/r, o direttamente negli Uffici della Direzione Generale, 5° piano dell’Assessorato Regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, in viale Trieste 105 – 09123 Cagliari.

 

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In Consiglio regionale è ripreso l’esame della proposta di legge per l’istituzione della provincia della Gallura. La seduta stamane è stata aperta dal presidente Gianfranco Ganau. Prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere del Pd Franco Sabatini, riferendosi all’ordine del giorno, ha chiesto la sospensione della seduta, «per poter proseguire – ha spiegato – utili interlocuzioni fra i gruppi che potrebbero portare alla condivisione di alcuni emendamenti di sintesi».

Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere di Forza Italia Antonello Peru ha rilanciato la complessa vertenza dei lavoratori licenziati della Secur di Sassari, osservando che «le stesse sollecitazioni del presidente Gianfranco Ganau non sono state ascoltate dalla commissione Lavori del Consiglio e dal presidente Piero Comandini, lasciando da soli quei ragazzi che da oltre un mese protestano in piazza d’Italia a Sassari». «In queste settimane – ha ricordato Antonello Peru – hanno ricevuto la solidarietà di molti esponenti politici e forse di tutti visto che li ha incontrati anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, ma questo non è bastato a smuovere la commissione Lavoro, inadempiente dopo 5 sedute fatte a luglio e settembre». Provo tanta amarezza e tanta tristezza per il trattamento riservato a questi ragazzi, ha concluso il consigliere, «e mi rivolgo ancora una volta al presidente Gianfranco Ganau ed al presidente Francesco Pigliaru perché quello dei lavoratori Secur è un problema di tutta la politica che, pur essendosi resa conto di aver commesso una ingiustizia, non sa o non riesce a rimediare».

Ancora sull’ordine dei lavori, il capogruppo dei Riformatori sardi Attilio Dedoni ha auspicato «una sana riflessione del Consiglio prima che i populisti occupino questi scranni forse per colpa di una classe dirigente che ha rinviato senza motivo provvedimenti importanti come la legge contro la fibromialgia e quella sull’istituzione della fondazione Sardegna beni culturali, nuove soggetto di governo in un settore che occupa 800 unità». «Queste iniziative sono state affossate in modo irresponsabile – ha protestato Attilio Dedoni – accreditando l’immagine negativa di un Consiglio che non fa quello che è necessario fare mettendoci la faccia».

Con un intervento dedicato in parte allo stesso argomento ha poi preso la parola il consigliere del Pds Augusto Cherchi, che ha ricordato la presenza fuori dall’Aula «di decine e decine di pazienti che protestano contro un fatto ingiusto, la mancata approvazione della proposta di legge contro la fibromialgia votata in commissione all’unanimità ma con l’iter ancora incompleto perché la commissione sanità non si riunisce da un mese, mentre basterebbero pochi minuti». «Condizionerò la mia presenza in Aula all’approvazione di questa legge – ha concluso Cherchi – e chiedo a questo scopo l’immediata convocazione della conferenza dei capigruppo».

Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi invece, rivolto al presidente Pigliaru, ha annunciato «la decisione di molti cittadini di Oliena di rinunciare al voto alle regionali ed alle europee in segno di protesta contro il mancato ripristino del ponte di Oloè, dopo l’alluvione di 4 anni fa». «Su questa vicenda – ha lamentato Luigi Crisponi – la Giunta regionale si è distratta nonostante le pressanti richieste di molti esponenti politici e di tutta la comunità, abbandonando nel disagio e nell’isolamento migliaia di cittadini lavoratori e studenti: una autentica vergogna».

Il consigliere di Art. 1 – Sdp Luca Pizzuto, come componente della commissione Sanità, ha manifestato la disponibilità a favorire l’approvazione della legge contro la fibromialgia.

Il capogruppo del Pd Pietro Pietro Cocco, sottolineando che l’impegno comune dei gruppi ad approvare la legge contro la fibromialgia, ha sollecitato la convocazione della conferenza dei capigruppo in modo da discutere la legge direttamente in Aula in base all’art. 102 del regolamento.

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Gianfranco Ganau ha sospeso la seduta come da richiesta del consigliere Franco abatini, convocando nello stesso tempo la commissione Sanità per l’esame della proposta di legge contro la fibromialgia.

Dopo la sospensione l’on. Franco Sabatini (Pd) ha comunicato che «non sono stai presentati emendamenti di sintesi». E così l’on. Francesco Agus (Campo progressista), che ha detto: «Ogni tentativo esperito non sembra essere andato a buon fine, probabilmente ha inciso in maniera non secondaria il fatto che questo sia l’ultimo giorno di legislatura, Non si può legiferare bene in questa situazione».

Per l’on. Giuseppe Fasolino (FI), «il percorso legislativo è arrivato in aula con una mediazione e chiediamo che il lavoro fatto finora ci venga riconosciuto. Il nord est della Sardegna è arrivato a questo punto e non capisco per quale motivo non ci sia concesso tutto questo. Perché non si può scrivere la verità e fare una cosa giusta per il nostro territorio? Perché si vuole lasciare tutto al prossimo consiglio regionale? Io sfido i colleghi a togliere anche nord est da quell’emendamento, sono disponibile a ogni modifica ma siate davvero coerenti».

Della stessa opinione l’on. Giuseppe Meloni (Pd): “Il mio timbro di relatore non è valido per una porcata quale sarebbe una legge emendata con lo scopo di farla deragliare. Il problema sembra essere proprio il riconoscimento del nord est da parte vostra, per assimilare il nostro territorio ad altri che non si sono pronunciati. Chi ha stabilito che questa è l’ultima seduta del consiglio regionale? Siamo pagati, lavoriamo a oltranza fino alla fine. Io non scapperò da quest’Aula».

Poi l’on. Luca Pizzuto (Leu) «l’appello di Giuseppe Fasolino va recepito perché è una mediazione di buon senso che non può essere buttata via. Chiedo pertanto un’altra sospensione».

Anche l’on. Pierfranco Zanchetta (Upc) ha chiesto certezze all’Aula: «Le prove muscolari non servono a nessuno e non ci portato da nessuna parte ma c’è una proposta di mediazione che ancora non è stata valutata con attenzione: la sospensione dei lavori è necessaria altrimenti si va in aula e succede quel che succede».

Per Daniele Cocco (Leu) è stato «assunto un impegno e non possiamo buttarlo all’aria», mentre l’on. Giovanni Satta (Psdaz) ha chiesto: «Dove eravate voi consiglieri che perorate la causa di Sassari città metropolitana quando il nord est chiedeva questa legge? Dovete gettare la maschera e dire che siete contrari alla provincia della Gallura. Punto».

Alessandra Zedda, capogruppo di Forza Italia, ha confermato il sostegno alle richieste del Nord Est: «Noi siamo coerenti e abbiamo preso un impegno con i sindaci del nord est. Oggi vogliamo votare la proposta e siamo disponibili a una sintesi ma senza rinnegare la provincia della Gallura e senza soluzioni strambe. Avete trasferito la Ats a Sassari perché non aveva la città metropolitana come Cagliari: io ho memoria».

Per Attilio Dedoni (Riformatori), «è intollerabile tutto questo, non possiamo far leggi se siamo intimiditi da certe posizioni».

L’on. Giorgio Oppi (Udc) si è rivolto al presidente Gianfranco Ganau e ha detto: «Manca la volontà politica di risolvere il problema. Decidiamo cosa vogliamo fare: chi ha il coraggio chieda il numero legale e così vediamo chi sta tornando indietro e chi sta alle posizioni prese».

L’emendamento 59 è stato messo in votazione e respinto.

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi messo in discussione l’emendamento n. 65 Pinna e più). Il consigliere Franco Sabatini (Pd) ha avanzato un’ulteriore richiesta di interruzione dei lavori «per cercare di arrivare a un emendamento di sintesi». Il presidente della commissione Bilancio ha ribadito la sua posizione: «Questo provvedimento non dà le stesse opportunità ai territori della Sardegna – ha detto Franco Sabatini – ricordo al consigliere Giovanni Satta che non siamo stati inerti. C’era una proposta di legge che prevedeva l’istituzioni di tutte le altre province. Non riesco a capire perché non sia stato presa in considerazione. Non si dica dove eravate, eravamo qui. Non si riesce a capire perché debba essere privilegiato un solo territorio e danneggiati gli altri territori della Sardegna. Questo è inammissibile. C’erano tutte le condizioni per trovare un accordo e non lo si è fatto».

Giuseppe Fasolino (Forza Italia) ha invece difeso il provvedimento in esame: «Non stiamo avvantaggiando nessuno. Si è fatto un percorso chiaro e questo è oggi all’attenzione del Consiglio. Ringrazio il centrodestra perché rimane in aula a differenza del partito di maggioranza che dovrebbe guidarla. Il Pd fa il cecchino».

E’ poi intervenuto il consigliere Luca Pizzuto (Art. 1 – Mdp) per chiedere una sospensione dei lavori.

Giuseppe Meloni (Pd) ha espresso rammarico per l’andamento della discussione: «Quando succedono queste cose si entra in campagna elettorale e diventa tutto più difficile – ha detto Giuseppe Meloni – voglio ricordare, perché si sappia fuori da quest’aula, la prima commissione non ha fatto nessun blitz. L’altra proposta di legge è datata 3 ottobre 2018, un settimana prima dell’approvazione della legge per l’istituzione della provincia Gallura che si discuteva da un anno».

Per Pietro Cocco (Pd) la riforma in discussione «è delicatissima e non si può fare nell’ultimo giorno di legislatura. Le province sono state cancellate dai cittadini, solo i cittadini possono decidere di restituire loro vita – ha detto il capogruppo del Pd – i cittadini devono essere chiamati a pronunciarsi, sono contrario a blitz di fine legislatura. E’ politicamente sbagliato».

Il presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus, si è detto indisponibile ad avvallare soluzioni pasticciate: «Tutti i territori meritano rispetto. Se questa possibilità di avere sviluppo dipende dall’avere un ente di riferimento questo deve essere approfondito. La Commissione ha iniziato i lavori con la provincia Gallura sulla spinta di tutte le forze politiche. Le altre non erano istanze di serie B. per la Gallura, però,  c’era una spinta di tutta la società – ha sottolineato Francesco Agus – sono contrario a a decisioni lontane dalla gente e dal sentire comune. Ha fatto bene il collega Cocco a a ricordare che le province sono state sconfessate pubblicamente. Quel sistema creato dal Consiglio non aveva un consenso popolare e per questo è stato scardinato dalla sua interezza. Non voglio essere complice di qualcosa di simile»

Luigi Lotto (Pd) ha detto di condividere le considerazioni del presidente Francesco Agus. «Una materia come questa – ha aggiunto Luigi Lotto – non può essere discussa alla fine della legislatura. Il presidente della Quinta commissione ha sottolineato che è necessario trovare una condivisione: “non ho alcun pregiudizio nei confronti della provincia della Gallura – ha concluso Luigi Lotto – credo però che chiudere oggi con un’approvazione a maggioranza sia un errore. Troviamo una sintesi ,  sono disponibile ma non facciamo pasticci».

Per Roberto Deriu (Pd) legiferare senza un’adeguata istruttoria non va bene. La Prima commissione ha valutato mature le condizioni per varare una provincia del Nord est. Ma è necessario non distaccarci dal percorso costituzionale, in caso contrario si producono “mostri”. Quindi, è indispensabile il referendum per far pronunciare le popolazioni interessate. Roberto Deriu ha annunciato che non parteciperà a percorsi sbagliati.

Emilio Usula (Misto) ha sottolineato di essere favorevole al massimo decentramento politico e amministrativo e di credere nelle province elettive come strumento di democrazia reale. Questa proposta di legge però  è parziale e confusa. E’ sbagliato l’approccio, il momento, il metodo. Non parteciperà al voto.

L’emendamento 65 è stato bocciato.

Franco Sabatini  ha posto una pregiudiziale: «I Consigli della regioni ordinarie esercitano la loro funzione, per legge, fino al 46 esimo gg prima delle elezioni. In base a  diverse sentenze questa norma si applica anche alle regioni a Statuto speciale. E’ anomalo che procediamo su una legge che certamente non è né obbligatoria né urgente. Questo Consiglio non può legiferare».

Luca Pizzuto (Art. 1 – Sinistra per la democrazia e il progresso) ha chiesto di sospendere i lavori e tentare un percorso unitario.

Per Marco Tedde (Forza Italia Sardegna) è ormai  evidente a tutti che ci siano frange importanti del centrosinistra che vogliono bloccare la provincia del Nord Est e della città metropolitana di Sassari. E’ arrivato il momento di scegliere. Marco Tedde ha definito la pregiudiziale posta da Franco Sabatini uno “sberleffo giuridico” le sentenze non ci interessano, noi siamo legislatori.   

Giuseppe Fasolino (Forza Italia Sardegna) è convinto che la proposta di legge sarà approvata ed ha chiesto di andare ad oltranza, senza interruzione fino all’approvazione della legge.

Il presidente Gianfranco Ganau ha convocato la Conferenza dei capigruppo.

Al rientro il Presidente ha sospeso la seduta. I lavori sono ripresi alle 16.00. Primo punto all’ordine del giorno il testo sulla fibromialgia, approvato oggi in commissione Sanità.

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Un affiatatissimo duo al centro dei riflettori del terzo appuntamento di JazzAlguer, la rassegna in corso ad Alghero per la direzione artistica di Paolo Fresu: Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia sono i protagonisti del concerto in programma sabato 26 gennaio, alle 21.00, al Teatro Civico.

Quello del clarinettista/sassofonista lombardo (di Nembro, classe 1944) e il fisarmonicista piemontese (nato ad Alessandria nel 1931) è un sodalizio artistico ultraventennale, capace di produrre sintesi sempre felicissime tra musica colta e popolare, sprigionando momenti di autentica passione nel ridisegnare in chiave jazz la tradizione folklorica. L’affiatamento tra i due emerge particolarmente proprio nelle esibizioni live, dove il potere comunicativo della loro musica, fluida, geniale, a momenti profondamente sentimentale, in altri gioiosamente ironica, suscita nel pubblico un forte impatto emotivo. «Coscia e Trovesi sanno contaminare senza che, salva restando la possibilità di riconoscere la citazione, ne venga a soffrire l’unità del pezzo», ha scritto Umberto Eco, grande amico del fisarmonicista alessandrino: “l’esecuzione può essere apprezzata ad un livello ‘alto’, cogliendo i rinvii intertestuali, e a livello ‘basso’, come musica tout court, senza essere disturbati dal rimando erudito e malizioso (…) Ecco dunque un modo di rendere popolare la musica colta e colta la musica popolare”.

Dopo i grandi successi sotto l’etichetta ECM di “In cerca di cibo” (pubblicato nel 2000), “Round about Weill” (2005) e “Frère Jaques – Round about Offenbach” (2011), Gianluigi Trovesi e Gianni Coscia proporranno ad Alghero “La misteriosa musica della Regina Loana”, un nuovo progetto dedicato agli evergreen del secolo scorso, che diventerà prossimamente una nuova avventura discografica, ma senza dimenticare gli splendidi temi raccolti in questi ultimi decenni dal fortunato duo.

 

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Un esemplare di ‘Euprotto sardo’, la rarissima salamandra meglio conosciuta come ‘Tritone sardo’, è stato recuperato e liberato dal personale della Stazione del Corpo forestale di Tempio Pausania. L’anfibio è considerato ad altissimo rischio di estinzione in quanto uno dei vertebrati più rari e minacciati d’Europa.

Domenica scorsa, grazie alla segnalazione del proprietario di una falegnameria nella zona artigianale di Aggius, nei pressi del Rio Mannu in località Santu Bastianu, gli agenti hanno infatti recuperato l’animale tra le cataste di legname. Si tratta di un giovane esemplare di Euproctus platycephalus, lungo circa quattro centimetri e apparentemente in buone condizioni. Massima la cura per l’animale ad alto rischio di estinzione, che ha viaggiato in un contenitore dotato di ghiaia per riprodurre il più possibile le condizioni naturali. Espletate le procedure previste dalla normativa in materia di conservazione della specie, l’anfibio è stato liberato in un sito idoneo lungo il corso del Rio Turrali, in una località poco distante dalla zona artigianale.

L’Euprotto Sardo, detto anche Tritone Sardo, è un anfibio urodelo (appunto una piccola salamandra), endemico della Sardegna, molto raro e localizzato. Oltre ad essere protetto dalla normativa regionale e nazionale sulla caccia, dalla Convenzione di Berna ed inserito nella Direttiva Europea sugli habitat naturali, rientra nella cosiddetta “lista rossa” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN, International Union for Conservation of Nature) fondata oltre 60 anni fa con la missione di «influenzare, incoraggiare ed assistere le società in tutto il mondo a conservare l’integrità e diversità della natura e di assicurare che ogni utilizzo delle risorse naturali sia equo ed ecologicamente sostenibile». Un inserimento in lista che include perciò l’anfibio nel massimo grado di protezione di specie animali esistente al mondo.

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Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, ha partecipato stamane in Prefettura, a Cagliari, ai lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Numerosi i temi trattati. Sull’immigrazione, il leader della Lega ha detto che i dati in Sardegna sono assolutamente confortanti, considerato che nel 2018 gli sbarchi si sono dimezzati, così come pure le presenze di immigrati nelle strutture di accoglienza. Matteo Salvini ha detto inoltre che i fondi per rendere le spiagge sicure sono arrivati ai comuni di Villasimius e Muravera e al comune di Cagliari (all’incontro era presente anche il sindaco Massimo Zedda, candidato governatore per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali del 24 febbraio) sono stati già destinati fondi per la sicurezza urbana e, per la videosorveglianza, sono state finanziate iniziative nei comuni di Domus de Maria e Villamar e sono in arrivo altri 90 milioni di euro.

Il ministro dell’Interno si è soffermato anche sul caso del rimpatrio e dell’incarcerazione nell’Isola di Cesare Battisti, rinchiuso nel carcere di Massama, ad Oristano, sottolineando che il governo italiano spera in una collaborazione attiva e leale da parte degli altri governi, affinché dopo alcuni decenni restituiscano alle carceri italiane i delinquenti che devono scontare condanne definitive.

La giornata di Matteo Salvini in Sardegna, è proseguita prima con una visita al mercato di Quartu, poi con un incontro pubblico in piazza Eleonora d’Arborea a Oristano, ancora in corso, nel quale sta parlando dei principali temi al centro della campagna elettorale, energia, lavoro, trasporti, immigrazione, sicurezza… e si concluderà in serata ad Alghero.

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Domani, giovedì 17 gennaio, alle ore 10.45, nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto a Cagliari, il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori della Sanità e dell’Agricoltura, Luigi Arru e Pier Luigi Caria, ed i vertici dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, illustreranno alla stampa gli ultimi importanti risultati raggiunti in questi mesi nell’ambito del contrasto alla PSA. Si farà anche il punto sull’incontro tenuto oggi a Bruxelles tra i rappresentanti dell’Unità di Progetto e del ministero della Salute e quelli della Sanità animale della Commissione europea. 

La conferenza stampa dell’assessore Filippo Spanu, inizialmente prevista domani nella sala riunioni dell’assessorato degli Affari Generali con inizio alle 10.30 sui progetti finalizzati all’inclusione dei richiedenti asilo, alla luce delle novità scaturite dal nuovo Piano dell’Accoglienza, è rinviata ai prossimi giorni.

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Dal 20 gennaio 2019 saranno aperte le iscrizioni per partecipare ai percorsi formativi gratuiti organizzati dall’agenzia IFRAS SpA, dal titolo: “Percorsi di promozione di siti ed eventi per il territorio di Carbonia”.

«I corsi consentono agli iscritti di poter ampliare il proprio bagaglio di conoscenze, competenze ed esperienze in un settore come quello turistico-culturale, che può rappresentare un volano per lo sviluppo economico del nostro territorio», ha detto il dindaco Paola Massidda.
Il progetto, finanziato dal programma POR Sardegna FSE 2014-2020 “Misure integrate tra sviluppo locale, partecipativo e occupazione negli ambiti della Green & Blue Economy – Linea 3C”, è rivolto a disoccupati e occupati residenti in Sardegna ed è finalizzato a fornire a tutti i partecipanti specifiche competenze nel campo della valorizzazione e promozione dei siti e dei beni culturali.
Il titolo rilasciato certificherà le competenze acquisite dai partecipanti nelle seguenti aree di attività: valorizzazione e tutela dei beni culturali nei musei e nei siti culturali; analisi del territorio di riferimento.

La scadenza dei termini per la presentazione delle domande di iscrizione è fissata per il 24 febbraio 2019. Sede di svolgimento del corso sarà l’Istituto di Istruzione Superiore Giovanni Maria Angioj.

La partecipazione ai “Percorsi di promozione di siti ed eventi per il territorio di Carbonia” è gratuita. Per iscriversi occorre scaricare e compilare il modulo presente sul sito: www.ifras-formazione.com, inviandolo tramite posta elettronica all’indirizzo: info@ifras-formazione.com o per posta ordinaria o consegna a mano a: Ifras SpA, via delle Miniere 2, 09067 Elmas (CA).

Per informazioni è possibile chiamare i seguenti numeri di telefono: 070.2425312/313/314 – 380.7922107.

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Questa mattina, nella sala conferenze ‘Helmar Schenk’ del Parco di Molentargius, l’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu ha illustrato le finalità del nuovo istituto che coinvolgerà quanti si occupano del paesaggio storico, in tutte le sue forme.

«La Scuola – ha sottolineato l’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu – si inserisce all’interno dell’Osservatorio delle trasformazioni territoriali e della qualità paesaggistica. Si tratta di un’iniziativa importante perché punta sulla salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio, privilegiando la formazione e la capacità amministrativa di quanti, a vario titolo, hanno competenza e ruolo su queste tematiche anche nella società civile. Si deve arrivare a parlare un linguaggio comune, coinvolgendo in pieno i territori e diffondendo la cultura della partecipazione. Attraverso la Scuola, tra l’altro, sarà possibile dare piena operatività all’Osservatorio con attività di sensibilizzazione, conferenze, pubblicazioni e specifici programmi di informazione e formazione. Le attività della Scuola saranno orientate a coinvolgere testimoni ed esperti anche internazionali, come coloro che sono intervenuti ai lavori di oggi.»

Il Comitato di coordinamento della Scuola, organo di indirizzo delle attività, è composto dai rappresentanti della Regione, dei Comuni (attraverso l’ANCI Sardegna), delle Università di Cagliari e Sassari, della Rete delle professioni tecniche, degli Ordini professionali e del ministero dell’Istruzione e della Ricerca attraverso l’Ufficio scolastico regionale.

Nelle prossime settimane saranno programmati numerosi incontri in tutta la Sardegna per verificare i reali fabbisogni e avviare la attività formative nei singoli territori.

La Scuola del paesaggio sarà un luogo di incontro itinerante in tutta la Sardegna. Sono previste azioni permanenti di educazione e sensibilizzazione sulle tematiche della difesa e della valorizzazione dell’ambiente con l’intento di diffondere la cultura della tutela e della protezione. Il target sarà multivello: dagli ordini professionali di ingegneri e architetti agli studenti ai cittadini. In fase di avvio, 8 seminari con trasferimento di competenze tecniche e pratiche.

Nel corso dell’incontro di oggi, a cui è intervenuto anche il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, si è discusso di buone pratiche e di modelli positivamente realizzati: Ugo Morelli, docente di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione e di Psicologia della creatività e dell’innovazione, ha portato l’esempio della Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio del Trentino, mentre Victor Tenez, docente del Politecnico della Catalogna, si è soffermato sull’esperienza del suo ateneo che ha creato il Master di Alta formazione in materia di Architettura del paesaggio.