Modesto Melis e Lucia Matta, 737 giorni dopo, di nuovo insieme.
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Modesto Melis e Lucia Matta, 737 giorni dopo, di nuovo insieme. Questa mattina alle 5.00, a distanza di due anni ed una settimana, all’età di 83 anni, Lucia ha raggiunto il suo amato Modesto, morto il 9 gennaio 2017, all’età di quasi 97 anni. Ne piangono la scomparsa i tre figli, Bruno, Teresa e Renato, i 4 nipoti, parenti e amici.
Modesto Melis e Lucia Matta hanno trascorso una vita serena, a “luci spente”, come capita alla stragrande maggioranza delle persone, tra gli affetti familiari. Le “luci” si sono accese qualche anno fa, quando Modesto ha superato il freno che si portava dietro da decenni, ed ha voluto raccontare la sua drammatica esperienza di vita da deportato nei campi di concentramento di Mauthausen e Gusen, dai quali è tornato “miracolosamente” vivo alla fine del conflitto e nei quali è voluto ritornare il 12 settembre 2014, per cercare di capire, a distanza di 69 anni, come sia stato possibile sopravvivere a quell’inferno. Esperienza che Giuseppe Mura ha ricostruito nel libro “L’animo degli offesi”, che ho avuto l’onore di pubblicare, e che è diventato per alcuni anni lo strumento che ha consentito a Modesto Melis di incontrare migliaia di persone, soprattutto giovani, ai quali ha raccontato le sue incredibili esperienze di vita, per non dimenticarle ed evitare che l’essere umano possa ripeterle in futuro. Per Modesto Melis e, indirettamente, anche per la sua amata Lucia, sono stati anni intensi, carichi di emozioni, frutto di un dramma vissuto ma, allo stesso tempo, anche fonte di gioia, attraverso città e paesi della Sardegna, Carbonia, Cagliari, Nuoro, Iglesias, Carloforte, Portoscuso, Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Capoterra e tanti altri ancora; gli incontri al Museo della Liberazione a Roma, al Liceo Artistico di Roma, a Cerveteri; e, soprattutto, il viaggio di ritorno in Austria, con base a Linz (dove abbiamo dormito nella stessa camera d’albergo) e destinazioni Mauthausen e Gusen, con il figlio Bruno e la nuora Antonietta, l’autore del libro Giuseppe e la moglie Ombretta, concluso con una visita al centro di Vienna, dove, alla bella età di 94 anni e mezzo, ha percorso chilometri e chilometri a piedi, concedendosi solo qualche breve sosta, per un leggero dolore alle gambe e ai piedi…
Un’altra grandissima emozione, l’11 aprile 2015, Modesto Melis l’ha vissuta il giorno del suo 95° compleanno, che ha voluto festeggiare rivivendo l’esperienza del lancio con il paracadute da 4.500 metri di altezza, nel centro di volo di Serdiana. Una volta toccata terra, l’abbraccio ed il bacio alla moglie Lucia, ai figli e ai nipoti.
Alle 17.30 del 9 gennaio 2017, il “fisico d’acciaio” di Modesto Melis che in gioventù riuscì a superare prove incredibili che per tanti anni non ha potuto neppure raccontare perché nessuno gli credeva, ha ceduto, ed il suo cuore ha cessato di battere, lasciando un grande vuoto ma anche una straordinaria esperienza di vita e testimonianza della storia del XX secolo.
Alle 5.00 di questa mattina, a distanza di due anni ed una settimana, nello stesso freddo mese di gennaio entrato nella storia personale di Modesto Melis e dell’umanità in generale, con il 27, giorno della Liberazione, ha cessato di battere anche il cuore della sua amata Lucia che lo ha raggiunto e non lo lascerà più.
La cerimonia funebre si svolgerà giovedì 17 gennaio, alle 15.30, nella chiesa di Gesù Divino Operaio, a Carbonia.
Ciao Lucia, ciao Modesto
Giampaolo Cirronis