18 July, 2024
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La Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) è un insieme di cooperative che gestiscono decine di supermercati e ipermercati. Fondata nel 1955 è diventata nel tempo il primo gruppo nazionale nel settore della grande distribuzione. Nel 1965 nasce Coop Italia la quale, per conto delle cooperative, elabora politiche e strategie di marketing e comunicazione unitarie. L’obiettivo sociale di Coop Italia è il consumatore, che la cooperativa tutela sotto ogni punto di vista attraverso i prodotti in vendita e con l’alta qualità degli stessi. Coop è presente in Italia con decine di punti vendita per i quali è sempre alla ricerca di personale, le figure maggiormente richieste riguardano addetti alle vendite, … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_coop_dic_2018.html .

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Sono stati ricevuti oggi, nella sede della presidenza della Regione, a Villa Devoto, a Cagliari, i vincitori del secondo bando del progetto Terra ai giovani dove la Regione ha concesso in affitto agevolato per 15 anni, eventualmente rinnovabili una sola volta, 15 lotti di terre incolte o inutilizzate da affidare agli imprenditori agricoli under 40 anni della Sardegna. I primi 11 assegnatari, gli altri 4 saranno convocati appena si chiuderanno alcuni ricorsi, hanno firmato i contratti di affitto alla presenza del presidente Francesco Pigliaru, degli assessori dell’Agricoltura e degli Enti locali, Pier Luigi Caria e Cristiano Erriu, e dei direttori generali dell’Assessorato dell’Agricoltura e dell’Agenzia Laore Sardegna, Sebastiano Piredda e Maria Ibba.

«Oggi fissiamo un nuovo importante tassello di un progetto di cui andiamo particolarmente orgogliosi – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Sono altri 1300 ettari di terre che da troppo tempo la Regione teneva come proprietà ferma, improduttiva. Oggi questi lotti vengono assegnati a persone che lavoreranno per metterli a reddito e parliamo soprattutto di giovani, per i quali principalmente è nata l’idea. Hanno risposto in tanti e il livello di istruzione è mediamente alto – ha sottolineato il presidente della Regione -. Questo significa che se noi ci mettiamo la terra e l’opportunità di occupazione, loro ci mettono competenze ed entusiasmo, ingredienti necessari per far crescere la nostra agricoltura con tecniche moderne, di precisione, cosa di cui abbiamo estremamente bisogno. In una prospettiva di sviluppo tecnologico i giovani sono i migliori protagonisti e alleati – ha concluso Francesco Pigliaru – e sono certo che con la loro capacità e il loro impegno sapranno creare in fretta buone pratiche da seguire.»

«Mentre in altre realtà d’Italia si promuovono, attraverso vendite all’asta, le assegnazioni delle terre pubbliche provenienti da sequestri e confische fatte su imprenditori agricoli che hanno avuto problemi finanziari, la Regione Sardegna taglia il secondo traguardo nella concessione in affitto di proprietà abbandonate che attraverso i giovani riprenderanno a produrre e a creare ricchezza – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. Visti gli ottimi risultati ed il crescente interesse da parte dei giovani sardi, Il progetto promosso da questa Giunta andrà avanti, poiché sono ancora numerose le proprietà regionali che meritato un recupero e una giusta valorizzazione.»

«L’iniziativa di oggi – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – si inserisce in un quadro strategico più generale avviato all’inizio della legislatura, che riguarda la gestione ottimale del patrimonio della Regione. Il caso più noto è certamente quello dell’azienda di Surigheddu e Mamuntanas, oltre a quello dei beni ceduti all’SBS. Ritengo che la formula di ‘Terra ai giovani’ sia azzeccata, in quanto si coinvolgono tanti giovani qualificati e professionalizzati che portano avanti progetti interessanti e talvolta innovativi nei settori più disparati. È una scommessa che si sta rivelando vincente e che consente di valorizzare l’enorme patrimonio immobiliare regionale il quale, sino a pochi anni fa, era in stato di abbandono. Un percorso virtuoso che riguarda anche i fari e i numerosi edifici della nostra Amministrazione concessi ai Comuni a prezzo simbolico.»

I territori interessati dal progetto, che in questa seconda edizione ha messo a disposizione poco più di 647 ettari, si trovano ad Alghero, Arborea, Arbus, Gonnosfanadiga, Luras, Marrubiu, Palmas Arborea, San Basilio, San Vito, Serramanna, Siliqua e Villasor. Fra le proprietà anche due ex siti militari a Siliqua e Villasor ripresi in carico dalla Regione dopo la dismissione. Per questo secondo bando erano pervenute negli uffici dell’Agenzia Laore Sardegna (incaricata di indire il procedimento di evidenza pubblica per l’assegnazione delle terre e di gestire i relativi contratti) 240 richieste, il doppio rispetto alla prima edizione del 2016 quando le domande furono 128, mentre il totale delle superfici messe a disposizione dei giovani sardi raggiunge un totale di circa 1.300 ettari. Dopo una prima istruttoria sono state ammesse in graduatoria 220 domande con i relativi piani di valorizzazione aziendale dedicati ai singoli lotti.

Il 17% dei partecipanti è composto da imprese di primo insediamento in agricoltura, mentre l’83% riguarda aziende già avviate. Gli indirizzi produttivi proposti dai candidati hanno puntato maggiormente sul settore foraggero-zootecnico con 117 domande. Altri 27 progetti di valorizzazione hanno mirato su orticoltura, frutticoltura e misto ortofrutticolo, 17 su cereali e leguminose da granella, 15 sull’olivicoltura, 14 su coltivazioni erbacee e arboree e 49 domande su altri segmenti della produzione agricola. I titoli di studio dei partecipanti si possono racchiudere all’interno di tre macro-categorie così rappresentate: 88 giovani con attestati di formazione professionale, 83 con la laurea e 69 con il diploma di scuola media superiore.

Le tipologie delle terre, dai seminativi in irriguo a quelli in asciutto passando per i classici pascoli fino a quelli più poveri dei cespugliati, permettono usi più prettamente agricoli da un lato oppure rivolti alla zootecnia dall’altro. Sul piano delle estensioni i lotti variano dai circa 6 ettari di San Basilio agli oltre 208 di Gonnosfanadiga.

I progetti beneficiari.

Il primo lotto (terreni Laore di Casa Sea in agro di Alghero), di 12,96 ettari, è stato aggiudicato alla Società agricola Domo Bianca. Costituita nel 2017 è leader nella produzione di ortive sia estive che invernali. L’azienda propone un PVA (Prodotto vendibile agricolo) basato sull’ampliamento delle produzioni tipiche e l’introduzione di colture esotiche.

Il lotto 2 (terreni di Laore di Pala Pirastu in agro di Alghero), della superficie di 10,82 ettari è stato aggiudicato alla Società Agricola Nure di Daniele Monti. L’impresa, costituita nel 2010, ha un indirizzo produttivo basato sulla coltivazione di piante arboree da frutto: vite per uva da vino, olivo e fruttiferi misti. La Società intende reimpiantare circa 5 ettari di vigneto, impiantare un nuovo oliveto, leguminose, erbe aromatiche e grano duro.

Il lotto 3 (terreni Laore di Sa Segada in agro di Alghero), di 14,8 ettari, è stato aggiudicato alla Società Agricola Chea De Oro. L’ordinamento produttivo dell’impresa, costituita nel 2017, è di tipo ortofrutticolo, viticolo, cerealicolo e foraggero. Il PVA presentato prevede l’impianto di oliveti, agrumeti e la coltivazione di orticole.

Il lotto 4 (terreni Laore di Centro 2 Sassu in agro di Arborea), dell’estensione di 10,54 ettari, è stato aggiudicato all’azienda P.A. Gianfrancesco Fulghesu. La società, costituita nel 2017, propone la gestione selvicolturale dell’impianto arboreo a eucalipti, l’allevamento di api e l’attivazione di un agricampeggio.

Il lotto 5 (terreni Laore di Masongiu Alta – Masongiu – Sant’Anna lato S.S. 131 e lato cimitero, ubicati in agro di Marrubiu), di 67,33 ettari, è stato aggiudicato alla Società Semplice Agricola Terrai. L’ordinamento produttivo dell’azienda, costituita nel 2018, è di tipo zootecnico-forestale. Il PVA presentato prevede la gestione del ceduo e della fustaia per la produzione e vendita della biomassa legnosa e l’apicoltura.

Sul lotto 6 (terreni Laore di Serralonga in agro di Palmas Arborea), della superficie di 134,76 ettari, la stipula del contratto è sospesa in attesa della definizione di un ricorso attualmente in atto.

Il lotto 7 (terreni Laore di Monte Narba in agro di San Vito), di 36,77 ettari, è stato aggiudicato al coltivatore diretto Fabio Gioi. L’indirizzo produttivo dell’azienda, operante dal 1998, è foraggero-zootecnico su terreni in affitto e in comodato, in parte ad uso civico. Il PVA prevede il potenziamento dell’allevamento caprino con produzione di latte certificato biologico, da vendere direttamente al consumatore tramite distributori automatici.

Sul lotto 8 (terreni Laore di Pimpisu a Serramanna), di circa 17 ettari, la stipula del contratto è sospesa in attesa della definizione di un ricorso attualmente in corso.

Il lotto 9 (terreni di Riu Sitzedda in agro di Arbus e di proprietà del demanio regionale Monte dei Pascoli), di 23,75 ettari, è stato aggiudicato a Paola Ruda, agronoma e imprenditrice agricola professionale (IAP) dal 2014. L’azienda pratica l’allevamento di asini allo stato brado, la produzione di latte d’asina per uso alimentare e per la produzione di prodotti cosmetici. Il PVA prevede la messa in produzione della sughereta.

Il lotto 10 (terreni di Lu Canniscioni in agro di Luras e di proprietà del demanio regionale Monte dei Pascoli), di 30,06 ettari, è stato aggiudicato all’Azienda agricola Tamada S.S., costituita nel 2017. L’indirizzo produttivo aziendale è rappresentato dall’allevamento dei bovini da carne, dall’olivicoltura e dalla viticoltura. Il PVA prevede l’ammodernamento della stalla da ingrasso, la coltivazione di leguminose e la destinazione di una parte del lotto a pascolo turnato e/o controllato.

Il lotto 11 (terreni di S’Olioni – Sibiri in agro di Gonnosfanadiga e di proprietà della Regione Sardegna), dell’estensione di 208,14 ettari, è stato aggiudicato alla Società Semplice Agricola Sogus. L’azienda, costituita nel 2018, ha la propria attività principale dedicata all’allevamento ovicaprino. Il PVA prevede di incrementare il numero dei caprini e di diversificare con l’allevamento di suini e produzioni forestali.

Il lotto 12 (terreni di Planu Sanguni in agro di San Basilio e di proprietà della Regione Sardegna), di 6,16 ettari, è stato aggiudicato a Daniela Carta, coltivatrice diretta dal 2017. L’attività dell’azienda si basa sull’allevamento ovicaprino, la coltivazione di foraggere e la gestione di un oliveto. Il PVA prevede l’avvio di una fattoria didattica e l’allestimento di un laboratorio per la trasformazione del latte a scopo didattico.

Il lotto 13 (terreni di San Giovanni a Siliqua, ex area militare e oggi di proprietà delle Regione Sardegna), di 21,70 ettari, è stato aggiudicato al coltivatore diretto Mauro Nonne che dal 2002 si occupa dell’allevamento di ovini di razza sarda. Il PVA prevede di destinare il lotto a pascolo naturale e al reinnesto degli olivastri.

Sui lotti 14 e 15 (terreni Sant’Omini, in agro di Villasor, in passato utilizzati come aree militari ed oggi di proprietà della Regione Sardegna), di 26,76 ettari e di 25,85 ettari, la stipula del contratto è sospesa in attesa della definizione di un ricorso attualmente in atto.

Elenco aggiudicatari 2° Bando Terra ai giovani

N. Lotto

Aggiudicatario

Sede

Giovane imprenditore

Nome cognome

Età

Ruolo

1

Società Agricola Domo Bianca di Meloni Mario e Figlio

Alghero

Meloni Giovanni Battista

30

Legale rappresentante

2

Nure di Daniele Monti & C. s.a.s

Alghero

Monti Daniele

33

Legale rappresentante

3

Società Agricola Che de Oro s.s.

Alghero

Meloni Daniela

33

Legale rappresentante

4

Fulghesu Gianfrancesco

Cagliari

Fulghesu Gianfrancesco

39

Titolare

5

Società Semplice Agricola Terrai

Gadoni

Vacca Antonio

33

Legale rappresentante

6

Aggiudicazione sospesa per Ricorso al TAR

7

Gioi Fabio

Desulo

Gioi Fabio

38

Titolare

8

Aggiudicazione sospesa per Ricorso Gerarchico 

9

Su Mobendettu di Ruda Paola

Fluminimaggiore

Ruda Paola

37

Titolare

10

Azienda Agricola Tamada s.s.

Orgosolo

Tandeddu Serafina

32

Legale rappresentante

11

Società Semplice Agricola Sogus

Gonnosfanadiga

Sogus Diego

23

Legale rappresentante

12

Lotto escluso dalla procedura

13

Carta Daniela

Escalaplano

Carta Daniela

39

Titolare

14

Nonne Mauro

SILIQUA

Nonne Mauro

38

Titolare

15

Aggiudicazione sospesa per Ricorso Gerarchico

16

Aggiudicazione sospesa per Ricorso Gerarchico

 

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Justin Carter. Fonte www.dinamobasket.com .

Dopo Tyrus McGee, sostituto dell’infortunato Scott Bamforth, la Dinamo Banco di Sardegna ha ingaggiato anche la guardia-ala piccola Justin Carter, al posto di Terran Petteway.

Americano, nato a Gaithersburg (Maryland), il 21 aprile 1987, è una guardia-ala piccola (193 centimetri per 91 chilogrammi), dalle ottime doti atletiche dalle buone capacità difensive. Swingman di grande fisicità ed esperienza, porta con sé un lungo curriculum europeo che vanta due stagioni in Eurolega, con il Galatasaray nella stagione 2014-2015, e nel 2015-2016 con il Pinar Karsiyaka, squadra quest’ultima con cla quale, nella competizione continentale, ha firmato una media di 14.1 punti, 5.5 rimbalzi e 1.8 assist. Per la prima volta in Italia, lo scorso anno con la maglia dell’Astana ha vinto il titolo nazionale e la Coppa di Kazakistan.

Il roster della Dinamo Banco di Sardegna di Vincenzo Esposito è ora nuovamente al completo, per affrontare il girone di ritorno del campionato, le Final Eight di Coppa Italia e la seconda fase della Fiba Europe Cup.

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Mercoledì 16 gennaio, alle ore 19.00, a Barbusi, presso la piazzetta antistante la Chiesa, si svolgerà il 1° Falò di Sant’Antonio Abate. Un evento organizzato dal Comitato di Sant’Antonio, in collaborazione con la Parrocchia Beata Vergine delle Grazie e con il patrocinio del Comune di Carbonia.

«Si tratta di un’antica tradizione popolare che rappresenta un momento di unione e condivisione per l’intera comunità di Barbusi. L’obiettivo è ricordare Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici, in cui onore verrà acceso un grande fuoco, alla presenza di musica, balli e folklore», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Come ha precisato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, «nella mitologia sarda, Sant’Antonio Abate rubò il fuoco ai demoni con un bastone di ferula, dopo essere entrato nell’inferno per recuperare il suo maialino. L’evento di domani rappresenta un’occasione per ricordare le antiche tradizioni della cultura sarda, che affondano le radici nel mondo protosardo, di cui si daranno ampie spiegazioni prima dell’accensione del fuoco».

La benedizione del falò si terrà alle ore 19.00, accompagnata dall’intrattenimento del gruppo Folk Is Messaius Sant’Isidoro di Barbusi.

Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza dell’evento, nella giornata di domani, mercoledì 16 gennaio, dalle ore 18.30 alle ore 23.30, è prevista la chiusura del traffico veicolare in via Santa Maria delle Grazie, nel tratto compreso tra via San Simone e il piazzale situato di fronte alla Chiesa.

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Il 16, 17 e 18 gennaio 2019 primo step a Monteleone Rocca Doria (SS) per la classe di Media Design di IED Cagliari con il workshop di studio del territorio e di incontro degli abitanti del borgo storico, affiancati dai docenti IED Emanuele Tarducci (Interaction Designer) e Monica Scanu (direttrice IED Cagliari)

Se li si confronta entrambi contemporaneamente su Google Maps si ha la sensazione che si tratti dello stesso piccolo paese. Suggestive e antiche casette di pietra che si stringono sulle strette vie, oggi quasi deserte. Ma se si leggono i nomi delle stradine interne principali ci si accorge subito delle differenze, come quelle della lingua e della collocazione geografica: via Sant’Antonio da una parte, in Sardegna, e Calle Mayor dall’altra, in Spagna. Tra chiese medioevali e panorami mozzafiato, il silenzio della natura e il blu del cielo raccontano all’unisono la bellezza di due luoghi splendidi, diversi e lontani tra loro, ma così vicini e soprattutto con un problema in comune: quello dello spopolamento.

Monteleone Rocca Doria, a circa 40 km da Alghero e da Sassari, a rischio di totale abbandono entro pochi anni, e Nevia, nella provincia di Segovia, al centro della Spagna: due piccoli centri che da tempo cercano un modo per trattenere gli abitanti ed evitare che il pesante fenomeno dell’emigrazione verso i comuni più abitati e altri paesi porti al definitivo abbandono delle case da parte dei pochi residenti rimasti – sono 86 – anziani per lo più. Lo IED di Cagliari e lo IED di Madrid hanno avviato insieme un progetto italo-spagnolo con una serie di iniziative finalizzate a contrastare il fenomeno dello spopolamento e alla creazione di nuove attività sia a Nevia che a Monteleone. Una sfida che le due sedi dell’Istituto Europeo di Design, eccellenza nel mondo nel settore del design dei servizi, della sostenibilità, del turismo, del web e delle nuove tecnologie con undici sedi tra Italia, Spagna e Brasile, hanno lanciato per dare un contributo ad una spinta all’innovazione e generare opportunità di sviluppo nei rispettivi territori attraverso la valorizzazione e il rilancio di questi due piccoli centri.

Il 16, 17 e 18 gennaio 2019, quattordici studenti del corso di Media Design IED Cagliari (12 del secondo anno e 2 del terzo) andranno in trasferta a Monteleone Rocca Doria (SS) per il primo workshop di studio del territorio e per incontrare gli abitanti del borgo storico, affiancati dalla direttrice IED Cagliari Monica Scanu, e dall’Architetto, Interaction Designer e docente IED Emanuele Tarducci.

Un progetto europeo che partirà dallo storytelling in cui gli studenti IED Madrid e Cagliari che partecipano ai workshop nei due paesi scelti, lavorano con gli abitanti dei Comuni interessati per scoprire l’essenza e le potenzialità dei due borghi, e per individuare progetti di sviluppo e nuove attività legate al mondo della creatività. Il fine dei workshop è la realizzazione di concept progettuali che verranno presentati ad aprile del 2019 a Madrid, nell’ambito del primo Congreso Internacional de Alcades e Innovaciòn che vedrà la partecipazione dell’Italia, della Spagna e del Portogallo, e nell’ambito del quale si valuterà la possibilità di ulteriori gemellaggi con piccoli borghi delle nazioni coinvolte. 

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Al via le procedure per l’inserimento lavorativo di 36 figure professionali nell’ambito di 5 cantieri comunali, tre dei quali rientranti nel progetto LavoRas, e due relativi al programma di Forestazione. L’Aspal, infatti, ha pubblicato due avvisi pubblici di selezione per l’assunzione di personale a tempo determinato da impiegare nei cantieri di nuova attivazione. Per quanto attiene i progetti LavoRas (della durata di 8 mesi per 20 ore settimanali), il comune di Sant’Antioco va alla ricerca di 5 impiegati amministrativi; 1 geometra; 4 operai generici; e 8 operai qualificati in diverse mansioni. In riferimento ai cantieri di Forestazione (della durata di 24 settimane per 25 ore settimanali), occorrono: 16 operai comuni; 1 operaio qualificato; 1 tecnico di cantiere.      

Per entrambi gli Avvisi pubblici, i cittadini in possesso dei requisiti (si consiglia di leggere attentamente i bandi presenti nel sito www.comune.santantioco.ca.it) possono presentare la domanda a partire dal 16 gennaio e fino al 31 gennaio 2019, secondo le seguenti modalità: consegna a mano, dalle 8.30 alle 12.00, dal lunedì al venerdì e dalle 15.00 alle 17.00 il lunedì ed il martedì, presso la sede dell’Aspal del Centro per l’Impiego di Carbonia in via Dalmazia snc; a mezzo posta PEC all’indirizzo: agenzialavoro@pec.regione.sardegna.it. Per tutti i requisiti e le modalità si rimanda all’Avviso pubblico presente nel sito www.comune.santantioco.ca.it. Si fa presente che occorre essere in possesso dell’ISEE in corso di validità. 

Per ogni chiarimento e per supporto in fase di compilazione della domanda di partecipazione alla selezione pubblica, si consiglia di rivolgersi all’Aspal, Centro per l’Impiego di Carbonia, in via Dalmazia snc.

 

 

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A Sant’Antioco ritorna l’appuntamento mensile con il “Chip day”: ogni primo martedì del mese, in via Rinascita 21/b, a partire dalle 10.00, sarà possibile effettuare in maniera totalmente gratuita la procedura di inserimento del microchip nei cani di proprietà. L’attività riprende grazie a un accordo raggiunto tra l’Amministrazione Comunale di Sant’Antioco, il S.I.A.P.Z. della ASSL di Carbonia e l’Argez Onlus, Volontari animalisti. Si inizia martedì 5 febbraio: i veterinari della ASSL saranno presenti nella sede di Sant’Antioco, in via Rinascita, a disposizione di coloro che, volendosi adeguare alla normativa vigente, intendono inserire il microchip nel proprio cane. L’innesto sottopelle del microchip e la relativa registrazione all’anagrafe canina, infatti, rappresentano un sistema identificativo obbligatorio per legge, da effettuare in tutti i cani di affezione a prescindere da razza, taglia e sesso. Per procedere con l’iscrizione all’anagrafe canina basterà recarsi nella sede Argez di via Rinascita, con il proprio cane (che deve avere compiuto i due mesi di età), la carta di identità in corso di validità e la tessera sanitaria. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’associazione al numero: 329.0992122.

Il chip sotto pelle permette l’immediata identificazione del cane e del proprietario, in caso di smarrimento, che verrà contattato dal personale preposto in ottemperanza delle norme relative alla privacy. Il microchip, inoltre, rappresenta un ulteriore elemento di contrasto al fenomeno del randagismo.

 

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Sono Cosmo con “Cosmotronic”, Motta con “Vivere o morire”, Salmo con “Playlist”, Riccardo Sinigallia con “Ciao cuore”, Zen Circus con “Il fuoco in una stanza” i finalisti (in ordine alfabetico) del “Top 2018”, il referendum sui migliori album italiani del 2018 promosso dal “Forum del giornalismo musicale” (che si svolge da tre anni al Mei di Faenza) e dall’Agimp (la neonata Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) con il coordinamento di Enrico Deregibus.

Lo scorso anno a prevalere erano stati, a pari merito, Brunori Sas con “A casa tutto bene” e Caparezza con “Prisoner 709”.

Quest’anno è stata anche introdotta anche la categoria delle opere prime, che vede in finale (in ordine alfabetico) Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”, i Dunk con l’album omonimo, Generic Animal con l’album omonimo, i Maneskin con “Il ballo della vita”, Paola Rossato con “Facile”.

Sono stati quasi 100 i giornalisti e critici musicali coinvolti nel voto (rappresentanti di testate di vario tipo, dai quotidiani alle webzine, sino alle radio). Con altri che si aggiungeranno, sceglieranno ora nelle rose dei finalisti i vincitori nelle due categorie.

Fra gli album più votati ci sono stati anche, nelle posizioni immediatamente successive ai primi cinque: i Baustelle con “L’amore e la violenza – Vol. 2”, Calcutta con “Evergreen”, i Calibro 35 con “Decade”, Carlotta con “Murmure”, i Nu Guinea con “Nuova Napoli”, i Subsonica con “8”.

Nei dischi d’esordio dopo i finalisti si sono classificati Francesco Anselmo con “Il gioco della sorte”, Gigante con “Himalaya”, Mèsa con l’album omonimo, Viito con “Troppoforte”, Wrongonyou con “Rebirth”.

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Mercoledì 16 gennaio, alle 18.00, nella nuova sede dell’Areus di Nuoro , in via Oggiano n° 25, l’assessore della Sanità Luigi Arru e il direttore generale dell’Areus Giorgio Lenzotti parteciperanno alla presentazione del libro “In volo con gli Echo Lima – Il nuovo elisoccorso della Sardegna”, monografia di Luca Granella che ripercorre la storia e lo sviluppo dell’Elisoccorso in Sardegna attraverso la fotografia. Con l’autore interverranno il colonnello Bruno Mariano, comandante dell’aeroporto militare di Alghero-Fertilia, Mauro e Ivo Airaudi, comandanti di Airgreen, Marco Di Giugno, direttore Enac per la Sardegna, e Carlo Taccori, presidente CNSAS Sardegna – Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.

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Dalle ore 8.00 di domenica 20 gennaio alle ore 20.00 di lunedì 21 gennaio 2019, dovranno essere presentate le liste, per ciascuna circoscrizione elettorale, alla cancelleria del Tribunale presso l’Ufficio centrale circoscrizionale, ai sensi dell’art. 15, comma 1, della legge regionale 6 marzo 1979, n. 7, per le elezioni del Presidente della Regione Sardegna e del XVI Consiglio Regionale della Sardegna, in programma domenica 24 febbraio 2019.

Al fine di consentire l’assolvimento degli adempimenti previsti in occasione della presentazione delle liste dei candidati, l’Ufficio Elettorale del comune di Carbonia, sito in via XVIII Dicembre, osserverà orari di apertura straordinari:

• Giovedì 17 gennaio, apertura anche nelle ore pomeridiane, dalle ore 15.30 alle ore 19.00;

• Venerdì 18 gennaio, apertura anche nelle ore pomeridiane, dalle ore 15.30 alle ore 19.00;

• Sabato 19 gennaio, la mattina dalle ore 9.00 alle ore 13.00; il pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 19.00;

• Domenica 20 gennaio, orario continuato dalle 8.00 alle 20.00;

• Lunedì 21 gennaio, orario continuato dalle 8.00 alle 20.00.