30 September, 2024
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Venerdì 29 novembre entra nel vivo il V Festival organistico internazionale promosso dal Conservatorio di Cagliari, sotto la direzione artistica del maestro Angelo Castaldo. Dopo il concerto inaugurale di maggio, tenuto dal celebre organista olandese Ben van Oosten, da questa settimana il festival (questa edizione è dedicata all’ organo in Italia nel Novecento) propone una lunga serie di appuntamenti. Il primo è alle 19,30 nella Cattedrale: saranno protagonisti i docenti e gli allievi d’organo del Conservatorio “L. Canepa” di Sassari che eseguiranno musiche dal grande repertorio organistico europeo (da J.S. Bach a Fl Mendelsshon sino a L.V. Beethoven) quello che ha influenzato i compositori e i costruttori d’organi italiani del Novecento.
Domenica 1 dicembre si prosegue, alle 20, nella Chiesa del Carmine, con una piacevole digressione in territori “vicini”: quelli delle musiche popolari, della musica da film che hanno cambiato il paesaggio sonoro italiano a partire dal dopoguerra e che rivivranno nelle improvvisazioni di Salvatore Spano, cagliaritano, organista di solida formazione accademica con una brillante carriera nel jazz.
Gli allievi della classe di organo di Cagliari (Benedetta Porcedda, Sara Pirroni, Fabrizia Lobina, Domenico Lavena, Matteo Nurcis, Efisio Aresu) e lo stesso Angelo Castaldo saranno protagonisti dei concerti del 6 e del 13 dicembre, in programma alle 19,30, ancora nella Cattedrale. Il primo concerto, presentato dal docente Roberto Milleddu, tratterà dell’affermazione del concertismo organistico in Sardegna a partire dal 1920. Il secondo sarà un concerto antologico con pagine rare di autori come di A. Bambini, B. Bettinelli, L. Migliavacca, A. Cece, O. Ravanello, P.A. Yon, F. Mannino con la collaborazione della clarinettista Giusy Silanos e del trombettista lituano Gytis Vaitiekunas, allievi del Conservatorio di Cagliari, nelle classi dei maestri Enrico Silvestri e Massimo Spiga.
Il festival propone, dunque, una programmazione completa, che tiene fede al prestigio di una rassegna sempre più nota a livello internazionale, ma allo stesso tempo dalla natura eminentemente “didattica”, con quel suo essere pensata come strumento votato alla crescita dei giovani organisti grazie al confronto con concertisti affermati o con colleghi provenienti da altre realtà.

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Giunge alla quindicesima edizione Passaggi d’Autore: intrecci mediterranei, il festival del cortometraggio organizzato a Sant’Antioco dal Circolo del Cinema “Immagini”: da martedì 3 a domenica 8 dicembre, tiene banco nella cittadina sulcitana l’appuntamento con il cinema in forma breve prodotto nell’area del Mare Nostrum, quest’anno testimoniato da film provenienti da diciassette Paesi, con un focus in particolare sul Portogallo.

Nutrito e assortito, come da tradizione, il programma del festival che si rinnova senza interruzioni dal 2005 e che si avvale della direzione artistica del regista bosniaco Ado Hasanović e di Dolores Calabrò, del Circolo del Cinema “Immagini”. Sono oltre sessanta i film (in lingua originale, con sottotitoli in italiano e in inglese) che si potranno vedere nell’Aula consiliare del comune di Sant’Antioco nelle sei giornate di Passaggi d’Autore. Film che spaziano tra i generi – dalla fiction al documentario, dalle web series al cinema d’animazione fino a quello sperimentale – selezionati tra quelli che hanno ricevuto premi e riconoscimenti o partecipato a importanti festival nazionali e internazionali, come il Sarajevo Film Festival (SFF) e il francese Clermont-Ferrand Film Festival, che rinnovano la loro collaborazione con la rassegna sarda attraverso una selezione dei cortometraggi presentati nelle rispettive edizioni di quest’anno e la partecipazione di alcuni dei registi ospiti: Foued Mansour, Sajra Subašić e Stefan Djordjevic.

Ma il fulcro di Passaggi d’Autore è la sezione “Intrecci mediterranei”, che nell’arco di quattro serate (martedì 3, mercoledì 4, sabato 7 e domenica 8 dicembre) proporrà ventisei cortometraggi, con la presenza di alcuni dei registi che presenteranno le loro opere e dialogheranno con il pubblico: Erenik Beqiri, Sirio Sechi, Younes Ben Slimane, Andrea Murgia, Elena Bouryka, Randa Maroufi, Riccardo Cara, Eitan Pitigliani e Azedine Kasri.

Il festival dedica in questa edizione numero quindici un focus al Portogallo con un intero pomeriggio di proiezioni, giovedì 5, che vedrà la partecipazione, anche in questo caso, di alcuni dei registi dei nove cortometraggi in programma: Diogo Costa Amarante, Regina Pessoa e Mónica Santos. Poi, in serata, musica con il violoncellista Davide Zaccaria, la cantante lusitana Maria Anadon ed il chitarrista André Dias. Gli stessi musicisti faranno anche parte integrante del Mediterranean Ensemble, formazione internazionale costituita ad hoc, con la direzione artistica di Emanuele Contis, al centro dei riflettori la sera di domenica 8 per la festa di chiusura.

Passaggi d’Autore riserva un’attenzione particolare anche a uno dei fenomeni innovativi degli ultimi anni: le webseries, storie a episodi appositamente concepite per la rete, che costituiscono la rivoluzione digitale delle tanto amate serie tv. Ma c’è spazio pure per i video musicali, il cinema d’animazione e varie attività laboratoriali rivolte ai giovani, studenti (ma non solo), dalla scuola primaria all’università, su temi e esperienze come la critica radiofonica, la traduzione dei dialoghi e la sottotitolazione dei film, la fotografia, l’animazione in stop motion con la tecnica della puppet animation.

Aggiunge prestigio al festival la partecipazione di un regista del calibro di Daniele Luchetti, che sabato 7 si racconterà al pubblico, partendo dalla visione del suo primo film, “Domani accadrà”, del 1988.


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«Sono due i bandi messi in campo per permettere alle piccole e medie imprese della Sardegna di dotarsi di strumenti che favoriscono la competitività nei mercati internazionali.»
Lo ha sottolineato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle principali azioni dei bandi, finalizzati a creare nuove opportunità di lavoro attraverso servizi che favoriscono la competitività internazionale: uno destinato alle attività di lavorazione dei derivati del latte, l’altro rivolto a tutte le altre attività imprenditoriali.

«Export e internazionalizzazione rappresentano le chiavi del successo per la crescita e lo sviluppo delle imprese, ma si tratta di processi complessi e rischiosi, soprattutto per una piccola azienda», ha aggiunto Anita Pili.

Le azioni attraverso le quali la Regione supporta le aziende sono contenute nel ‘Catalogo dei servizi per le imprese della Sardegna’, pubblicato dall’assessorato dell’Industria e permettono di realizzare alcuni servizi strategici, come ad esempio «l’affiancamento di un temporary export manager, la redazione del piano di marketing, la ricerca di mercato, l’organizzazione di fiere ed eventi di presentazione prodotto, la progettazione e realizzazione di educational tour, la certificazione di prodotto, i servizi di promozione e comunicazione, le campagne promozionali e pubblicitarie, la realizzazione del packaging».

La dotazione finanziaria complessiva è di un milione di euro, suddivisi in quota equa per imprese artigiane, commerciali e produttive e imprese lattiero casearie, secondo i programmi finanziati o co-finanziati con fondi europei, nazionali e regionali, «ma nel corso dei prossimi mesi – ha assicurato l’assessore Anita Pili – saranno incrementate le risorse».

La pubblicazione del bando avverrà nei prossimi giorni come fase comunicativa e informativa, per permettere alle aziende di prendere visione dei termini e delle modalità di partecipazione, e dal 15 gennaio 2020 potranno concorrere fino al 31 dicembre 2023 o ad esaurimento fondi che verranno rifinanziati. Il piano proposto dall’azienda deve, inoltre, avere un valore compreso tra 15 mila e 150mila euro.

«Sono convinta che una micro, piccola o media impresa per crescere e diventare competitiva debba cogliere le sfide che il mercato commerciale e produttivo internazionale offre, anche all’interno dell’attuale scenario economico globalizzato, per aumentare il proprio fatturato ampliando il mercato geografico di riferimento. Il futuro delle imprese sarde, così come quelle nazionali, passa per i mercati esteri: una via obbligata per chiunque voglia far crescere il proprio business», ha concluso l’assessore Anita Pili.

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«Sulla grave situazione dei trapianti in Sardegna la maggioranza regionale di sta prendendo una responsabilità di non poco conto. Il grave rischio a cui si sta sottoponendo la platea dei pazienti in attesa di organi è un fatto grave e non più trascurabile dalla politica regionale. Non vorremmo che la causa di questo lassismo sia l’intenzione di portare al collasso il sistema dei trapianti in Sardegna.»

Lo denuncia, in una nota, Francesco Agus, componente del gruppo dei Porgressisti nella commissione Sanità del Consiglio regionale.

«Perché sarebbe difficile spiegare diversamente la superficialità con la quale si stanno conducendo delicate partite sulla pelle dei pazienti sardi – aggiunge Francesco Agus -. E’ inconcepibile farsi trovare, oggi, impreparati anche rispetto a problemi annunciati per tempo dall’opposizione. L’avevamo  già segnalato oltre 2 mesi fa, sollecitando un confronto urgente in Consiglio regionale con l’assessore alla Sanità sulle criticità sorte negli ultimi mesi nel sistema regionale dei trapianti, a partire dalla  diminuzione anomala delle donazioni di organi. Da oltre 1 mese la discussione della mozione è all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio, ma viene sistematicamente ignorata e rinviata più volte a causa delle assenze reiterate dell’assessore della Sanità. Non abbiamo avuto ancora oggi nessuna risposta sulla volontà della maggioranza di affrontare l’argomento.»

«Do un consiglio, che è anche una richiesta, urgente, per evitare di giungere a un punto di non ritorno sulla  questione trapianti. La Commissione Sanità prenda in mano il problema, si ascoltino quanto prima i soggetti che tutti i giorni sono chiamati ad affrontare, senza più certezze, battaglie gravose che determinano la sopravvivenza dei pazienti: il responsabile del centro trapianti, i primari, gli operatori, i sindacati e le associazioni dei trapiantati. Batta un colpo anche l’assessore Mario Nieddu – conclude Francesco Agus -, e ci dica come intende ripristinare un adeguato funzionamento del centro regionale trapianti.»

 

 

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E’ stato approvato oggi il bilancio UE 2020: sostegno per ambiente, lavoro e giovani.

Oltre 500 milioni di euro sono stati aggiunti all’azione a favore del clima.

Sostegno ai giovani: potenziare Erasmus e lotta contro la disoccupazione giovanile.

Si tratta dell’ultimo bilancio annuale dell’attuale quadro finanziario 2014-2020.

Per il bilancio UE del prossimo anno, i deputati hanno chiesto un maggior sostegno per tutela del clima, ricerca, investimenti nelle infrastrutture e giovani.

Il Parlamento ha ottenuto complessivamente 850 milioni di euro in più, rispetto al progetto di bilancio presentato dalla Commissione, per le sue priorità.

Oltre mezzo miliardo di euro in più è destinato alle spese legate alla tutela del clima.

Più 302 milioni di euro per progetti di ricerca.

Più 133 milioni di euro per gli investimenti nelle infrastrutture di rete (Meccanismo per collegare l’Europa, CEF).

Più 50 milioni di euro per il programma Erasmus+ e più 28,3 milioni di euro per l’iniziativa per l’occupazione giovanile (e ulteriori 50 milioni di euro da aggiungere nel 2020 se necessario).

Il Parlamento ha ottenuto complessivamente 850 milioni di euro in più, rispetto al progetto di bilancio presentato dalla Commissione, per le sue priorità.

Gli stanziamenti di impegno complessivi per il 2020 ammontano a 168,7 miliardi di euro (aumento dell’1,5% rispetto al 2019); gli stanziamenti di pagamento ammontano a 153,6 miliardi di euro (+3,4% rispetto al 2019).

Il Consiglio ha approvato formalmente l’accordo raggiunto con il Parlamento il 25 novembre. Il Parlamento ha approvato il bilancio con 543 voti favorevoli, 136 contrari e 23 astensioni. La legge è stata poi firmata dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

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I brutti anatroccoli, liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, di e con Silvano Antonelli della compagnia Stilema è dedicato a bambini dai 3 ai 10 anni e fa parte del cartellone della rassegna Teatro Ragazzi. Organizzata dall’Associazione Enti locali per le attività Culturali e di Spettacolo, ha l’obiettivo di promuovere e divulgare la cultura teatrale presso le giovani generazioni. Lo spettacolo andrà in scena domani, a Pula, al Teatro Maria Carta, alle ore 10.30.

Il senso della narrazione è quello di costruire pezzo per pezzo, ogni attimo di ogni giornata, l’identità personale del bambino o della bambina spettatore. Soprattutto i più piccoli oggi sono bombardati, senza difese, da stereotipi sociali, di bellezza, perfezione, efficienza, e da quelli che vengono eletti come modelli di riferimento.

La sensazione che si può provare è quella di non essere “uniformati”, di essere troppo lontani, e quindi diversi, da questi modelli. E vi è subito l’effetto d’urto di sentirsi inferiori, in difetto o di mancare in qualcosa. Ed è proprio da questi punti che si deve iniziare a lavorare per ripartire e per costruire: dalle differenze di cui ciascuno è portatore e che lo rendono un individuo unico. Tutto questo viene narrato tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni. Così lo spettacolo cerca di emozionare con l’idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta.

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Dai racconti di Tonino Oppes sulle leggende della tradizione alle più divertenti attività per bambini, per poi toccare temi di forte curiosità che spaziano dall’esoterismo all’esorcismo e concludere con l’ufologia. Un ricco calendario di attività è in programma nelle biblioteche di Torralba e Bonnanaro con l’arrivo del periodo natalizio, grazie al lavoro pianificato dalla cooperativa Artemisia in collaborazione con le Amministrazioni comunali dei due centri del Meilogu.

Si inizia il 2 dicembre a Bonnanaro, alle 17.00 con “Invito alle storie: laboratorio di letture animate e narrazioni fantastiche” per i bambini della scuola primaria, svolto in collaborazione con l’associazione culturale “Incoro” di Guspini. In concomitanza sarà allestita una mostra che resterà in biblioteca sino al 16 dicembre, data del secondo incontro con i bambini.

Si prosegue poi il 4 dicembre alle 17.30, nei locali del vecchio municipio di Bonnanaro, con la presentazione dei libri di Tonino Oppes “Leggende sarde al chiaro di luna” e “La voce del Leccio”. Interverranno per l’occasione il sindaco Antonio Marras, il presidente Anci Sardegna, Emiliano Deiana, e il presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu, Silvanu Arru.

Il 9 dicembre, alle 17.00, le attività si spostano nella biblioteca di Torralba per il laboratorio “Decoriamo il nostro albero di natale” dedicato ai bambini della scuola Primaria, nel quale l’insegnante Claudia Chelo guiderà i giovani artisti nel realizzare simpatici decori artigianali natalizi. Lo stesso laboratorio sarà replicato il 12 dicembre, alle 17.00, nella biblioteca di Bonnanaro.

Per i bambini delle classi 3ª, 4ª e 5ª della scuola primaria, il 10 dicembre, alle 17.00, Bonnanaro accoglierà l’evento “Invito alle storie: Non chiamatemi Pescecane”, il libro ed i burattini di Fabio Pisu, ancora in collaborazione con “Incoro” di Guspini.

Sempre a Bonnanaro, l’11 dicembre alle 17.45 nei locali del centro sociale, si terrà la conferenza educativa “Le 7 P, gli ostacoli alla relazione educativa e di insegnamento” a cura di Lorenzo Braina, iniziativa rivolta a genitori, operatori sociali e culturali, insegnanti ed educatori. Si affronteranno le grandi modalità relazionali che possono ostacolare la costruzione di un legame educativo e di insegnamento.

Il 13 dicembre alle 18.30, nei locali del centro sociale di Torralba, don Gianni Sini, esorcista della Diocesi di Tempio-Ampurias, presenterà il suo nuovo libro “Io e Satana, un esorcista risponde alle nostre domande” dialogherà con l’autore Stefano Bugini.

Il giorno 18 dicembre i bambini e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di entrambi i comuni saranno accolti dal Teatro Ferroviario di Sassari per assistere alla rappresentazione “Peter Pan” della compagnia La Botte ed il Cilindro, in collaborazione con l’istituto comprensivo di Thiesi.

In chiusura, il 20 dicembre a Torralba, si parla di ufologia: alle 18.30, nei locali del centro sociale, lo scrittore Pierluigi Ribichesu presenta il suo libro “Trattato X”, nel quale indaga le possibilità di altre forme di vita nell’universo. Sarà un confronto a due voci con l’ufologo Antonio Bassu.

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Una passeggiata nel tempo, oltre che nei sapori, sarà ciò che attende i visitatori il primo dicembre a Suelli per Saboris Antigus. Ben 5mila anni di storia e Cultura passando da San Giorgio al sito di Pranu Siara e nuraghe Piscu. Visite guidate, la Santa Messa officiata in Cattedrale, laboratori artigiani e cinque palchi per cinque artisti sardi. Degustazione delle zuppe di leguminose locali.

«Nelle suggestive stradine del centro storico – ha raccontato il sindaco Massimiliano Garau – si potranno gustare i piatti della cucina suellese, gioire dei profumi dell’inverno, ammirare le antiche usanze e i costumi, udire le musiche e respirare la magia del Natale di un autentico borgo in festa. I monumenti, le opere d’arte, le chiese e l’antico santuario di San Giorgio Vescovo di Suelli, vi racconteranno con fierezza di un luogo eletto a simbolo di fede.»

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A Iglesias, dal 28 al 30 novembre 2019, ritorna il Festival Scienza, l’evento satellite del Cagliari Scienza Festival appena conclusosi nel capoluogo sardo.
“Scienza è cultura” è il filo conduttore che legherà tra loro un ampio ventaglio di eventi dedicati al pubblico generico e agli studenti delle scuole, in un intreccio in cui la scienza sarà per tre giorni l’occhio attraverso cui esplorare l’universo culturale dell’uomo, attraverso un percorso che toccherà le corde del cinema, della letteratura, della scultura, della fotografia.
Dal significato profondo dell’infinito, nella matematica e nella filosofia di cui parlerà Giorgio Chinnici, alle sorprendenti opere di Josè Angelino, che accompagneranno il visitatore in un’esperienza sonora, visiva e sensoriale. Sensoriale è anche il percorso proposto da Celestino Fontaneto, la cui tavolozza pittorica elaborata per i non vedenti fonda le sue radici sulla chimica degli alimenti e sui colori in essi presenti. Estremamente affascinante anche l’incontro ravvicinato con la Luna, da sempre musa ispiratrice nonché protagonista del cinema di ieri e di oggi, di cui parlerà Paolo Piccardo, chimico dell’Università di Genova. Un grande omaggio alla chimica sarà dato dal vice presidente nazionale della Società Chimica Italiana Giorgio Cevasco, che in occasione dei 150 anni della Tavola periodica degli elementi mostrerà, attraverso le parole di Primo Levi, come «non è detto che il mestiere di cucire insieme lunghe molecole presumibilmente utili al prossimo, non insegni nulla sul modo di cucire insieme parole ed idee». Idee e scienza, fantasia e ingegno si fondono nella personalità di Leonardo da Vinci, protagonista della mostra didattica e dei percorsi laboratoriali curati da Massimo Lumini. E non mancheranno, come di consueto, i percorsi dedicati ai “raw materials”.
Conferenze, laboratori, aperitivi e mostre interattive animeranno la cittadina iglesiente in una tre-giorni tutta dedicata a dimostrare che “scienza è cultura”.

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Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha annunciato oggi a Strasburgo il vincitore del 13° Premio Lux per il cinema: “Dio è donna e si chiama Petrunya”, di Teona Mitevska.

Non sempre è facile affrontare le complessità del nostro lavoro quotidiano senza cadere nei tecnicismi delle nostre attività parlamentari. Dobbiamo comunicare anche le emozioni, dobbiamo utilizzare nuovi linguaggi. E il Premio Lux è uno strumento straordinario per accompagnarci in questo terreno. Trattare di immigrazione, di diritto alla salute, di femminismo o di etica politica attraverso i film che il Premio Lux promuove, è un’opportunità che dobbiamo cogliere. Affrontare l’emergenza climatica, il nostro passato coloniale, o discutere del nostro modello di società tramite il cinema, è una sfida stimolante, da incoraggiare. Siamo l’unico Parlamento al mondo che conferisce un premio per il cinema. Cerchiamo di esserne orgogliosi.”

Ha poi aggiunto: «Voglio ripeterlo ancora una volta: del Premio Lux, il premio di questo nostro Parlamento, dei registi e autori che abbiamo avuto l’onore di conoscere, dobbiamo essere particolarmente fieri ed orgogliosi. Lunga vita alla libertà d’espressione, lunga vita al cinema europeo, lunga vita al Premio Lux».

“Dio è donna e si chiama Petrunya”, di Teona Mitevska, è una co-produzione di Nord Macedonia, Belgio, Slovenia, Croazia e Francia. Racconta la storia di una giovane donna disoccupata che vince la gara per recuperare la croce santa, una cerimonia ortodossa del giorno dell’Epifania. Improvvisamente, Petrunya ha accesso a una tradizione religiosa solitamente riservata agli uomini.

Il film è visto come un contributo significativo alla lotta femminista contro le società conservatrici.

Gli altri due film finalisti del Premio Lux di quest’anno sono: il documentario “Un mistero all’ONU” del regista danese Mads Brügger (Danimarca/Norvegia/Svezia/Belgio) e “Il Regno” di Rodrigo Sorogoyen, coprodotto in Spagna e Francia.

Dopo la cerimonia di premiazione, alle 15.30, è prevista una conferenza stampa alla quale parteciperanno la vicepresidente del Parlamento europeo, Klara Dobrev (S&D, HU), la Presidente della commissione parlamentare cultura e istruzione, Sabine Verheyen (PPE, DE) e i registi dei tre film finalisti.