29 September, 2024
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Sumi Jo, voce soprano coreana tra le più apprezzate ed acclamate al mondo, sarà una delle protagoniste del concerto “Boghes and Bisus”, in programma a Sassari il prossimo 12 dicembre, alle ore 20,30, al Teatro Civico. Si tratta di una vera e propria esclusiva per la Sardegna, un evento unico, un concerto natalizio per voce, coro, pianoforte e launeddas. Sul palco oltre a Sumi Jo il tenore Muro Secci, la pianista Cristiana Mastrantonio, Andrea Pisu alle launeddas, il Coro Gioacchino Rossini di Sassari diretto da Clara Antoniciello e, per le voci bianche, da Claudia Dolce e, infine, la voce recitante di Daniele Monachella. Un meraviglioso incontro tra artisti della nostra terra ed una cantante che unisce la straordinaria precisione al calore della sua voce e a un’eccezionale musicalità.

Sumi Jo viene accolta costantemente con riconoscimenti, sia dal pubblico che dalla stampa, per le sue esibizioni nei più importanti teatri lirici e sale da concerto di tutto il mondo. Ha collaborato con i più grandi cantanti del mondo esibendosi al Metropolitan Opera di New York, alla Carnegie Hall, all’Opera di Stato di Vienna, al Palais Royal di Parigi, a Roma in Vaticano. Collabora con registi cinematografici internazionali, eseguendo brani della colonna sonora del film “La nona porta”, diretto da Roman Polanski e ha partecipato al film “Youth – La giovinezza”, diretto dal premio Oscar Paolo Sorrentino, interpretando il ruolo di sé stessa.

Lo spettacolo di Sassari avrà anche un risvolto sociale, parte dell’incasso sarà infatti devoluto al reparto di pediatria dell’Ospedale di Alghero.

“Boghes and Bisus” è una produzione di Mab Teatro col contributo della Fondazione di Sardegna Bando Arte –“Arte, Attività e Beni Culturali” Musica Classica, Lirica e Prosa 2018 Progetto ThéatrOn Officina mental-dinamica, col Patrocinio del comune di Sassari.

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Sabato 30 novembre centinaia di amministratori locali, tutti i coordinamenti provinciali e cittadini, tutti gli iscritti e i simpatizzanti del partito, si ritroveranno alla Fiera di Cagliari (sala Tola Sulis) a partire dalle 10.00, per il congresso regionale, occasione per rilanciare le battaglie portate avanti in questi anni in favore dello sviluppo economico della Sardegna.

Nel corso del congresso verrà nominato il coordinatore regionale. Ma l’appuntamento sarà anche l’occasione per parlare delle necessità dei territori e annunciare le iniziative che vedranno la luce nel 2020.

«Oggi più che mai abbiamo il dovere di portare esperienza, spirito propositivo, idee e strategie di sviluppo in una Sardegna che ancora fatica a uscire dal tunnel della crisi», spiega il presidente dei Riformatori sardi, Roberto Frongia.

«I Riformatori sardi sono pronti a continuare l’azione incisiva che ha caratterizzato il partito in tutti questi anni, con battaglie portate avanti nell’interesse dei sardi e della Sardegna. Oggi stiamo combattendo per portare a casa la madre di tutte le battaglie, quella per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione e siamo pronti ad andare fino in fondo.»

Secondo il coordinatore regionale Aldo Salaris «i Riformatori sardi oggi sono il simbolo di un partito giovane, presente, in forza, capace di valorizzare i singoli e pronto a farsi portavoce dei bisogni delle comunità. Siamo (e lo saremo ancora di più nei prossimi anni) protagonisti del futuro della Sardegna, pronti a indirizzare le scelte e sostenere la crescita della nostra Isola con politiche di sviluppo serie e lungimiranti»”.

Sulla stessa linea il commento dei consiglieri regionali dei Riformatori sardi Michele Cossa, Alfonso Marras, Giovanni Antonio Satta: «È compito della politica essere punto di riferimento dei territori agendo con spirito di servizio nell’interesse dello sviluppo socio-economico della Sardegna. Ci aspettano sfide importanti e come partito siamo pronti ad affrontarle, puntando su una classe dirigente che sta crescendo e prendendo forma sulla base di principi e ideali sani e improntati alla crescita della nostra Isola».

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Straordinaria partecipazione, commozione ed applausi. Ma soprattutto, la voglia di rievocare insieme, attraverso le testimonianze dei tanti protagonisti, i tratti salienti di una piccola grande storia iniziata quasi in solitudine a Sassari all’indomani della caduta del Muro di Berlino, per porre al centro del mondo i territori periferici e marginali, i piccoli paesi, le piccole comunità dell’isola e le parlate minoritarie che dinanzi ai potenti strumenti della globalizzazione rischiavano di soccombere.

La ricorrenza dei trent’anni di vita dell’Istituto Camillo Bellieni è stata celebrata sabato all’Hotel Grazia Deledda in una sala convegni gremita di pubblico, nella cornice dei rollup storici delle manifestazioni più importanti realizzate in questi anni.

Dal palchetto appositamente allestito, il giornalista Salvatore Taras ha introdotto e moderato la serata raccogliendo le testimonianze di numerosi rappresentanti del territorio. Sono intervenuti tanti sindaci e amministratori in carica o ex, tra i quali Piero Molotzu di Bono, Giancarlo Carta di Putifigari, Tiziano Lasia di Martis, Carlo Sotgiu di Ploaghe, Franco Spada di Cargeghe e Sabrina Sassu di Cossoine. Presenti in sala anche i primi cittadini Mariano Soro di Pozzomaggiore ed Alessandro Mura di Padria.

Impossibilitato a presenziare, l’ex sindaco di Sassari Fausto Fadda, che negli anni della fondazione dell’Is.Be ricopriva la carica di assessore regionale, ha inviato un messaggio di affettuoso augurio. Gli interventi sono stati intervallati da proiezioni video di iniziative svolte nei diversi territori, e dalle recitazioni poetiche di Antonello Iodo Unida, Clara Farina, Roberto Demontis e Pietro Peigottu. Molto apprezzate anche le melodie di intermezzo del coro “Su Cuncordu de Cheremule”.

L’ex assessore regionale della Cultura, Sergio Milia, ha ricordato il rapporto di collaborazione con il Camillo Bellieni definendolo «una “squadra che ottiene risultati”, non solo attraverso convegni ed eventi, ma anche grazie al coinvolgimento di esperti, studiosi, sportellisti per far sì che il sardo sia una lingua viva e riesca a penetrare a tutti i livelli».

A rievocare gli anni di intense battaglie per la lingua sarda in RAI è stata un’altra ex assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, che ha rimarcato l’importanza di non trascurare i più recenti strumenti di comunicazione. E quindi l’ex senatore Silvio Lai, il quale ha suggerito di pensare già all’origine ai contenuti multimediali in sardo, affinché possano ottenere fruizione persino su media alternativi alla tv.

Per il comune di Sassari, che ha attivato da poco un nuovo sportello linguistico, sono intervenuti il capogruppo di maggioranza Manuel Alivesi ed il presidente del Consiglio comunale, Maurilio Murru.

Sul tema della lingua sarda in Rai è poi tornato Antonio Moro, giornalista e presidente del PSd’Az: «Se tra cinque anni non ci sarà, la colpa sarà tutta di Roma – ha affermato Antonio Moro -. È giunto il momento di chiedere anche altri finanziamenti per un canale Rai interamente in sardo, e pretendere che i giornalisti assunti nell’isola siano sardoparlanti».

Quirico Sanna, attuale assessore regionale all’Urbanistica e agli Enti Locali, ha parlato interamente il lingua sarda: «Pro a mie su Bellieni est comente una falange macedone chi defendet sa cultura e s’identidade sarda. Esempru pro sos sardo a èssere totu unidos».

Molto atteso l’intervento di Maria Doloretta Lai, presidente Is.Be, che nel presentare le principali professionalità che collaborano con l’istituto (operatori linguistici, archivisti, giuristi e filosofi), lo ha definito come «una seconda casa e una famiglia che negli anni è diventata sempre più numerosa».

Con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall’emozione, il direttore scientifico Michele Pinna ha ricordato come tutto iniziò nel 1989, a partire da un’intuizione di Nino Pirretta: «Volevamo mettere su un’istituzione che creasse la cultura del sardismo. In quella prima fase c’erano grandi nomi come Massimo Pittau, Nicola Tanda, Ignazio Delogu, Gigi Nieddu ed Enzo Espa. Ma occorreva cercare di avvicinare i giovani creando interesse ed entusiasmo. I giovani vanno gratificati e incoraggiati. Se non siamo capaci di generare futuro non saremo mai maestri. Io ho dato tanto, ma ho anche ricevuto tanto».

Del compianto Enzo Espa è stato presentato il libro postumo “La risata dei muri vecchi”, ultima pubblicazione dell’Is.Be, a cura di Michele Pinna ed Anna Laura Espa. Un volume che rappresenta il coronamento di un premio alla carriera ricevuto dallo studioso in occasione dell’evento “Si moves sa limba-Sa limba ti movet” 2018.

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“Manlio Brigaglia”, l’inedito filmato di Peter Marcias, in chiusura della mostra del libro “Qui c’è aria di Cultura”, a Tempio Pausania, è stato come un tuffo al cuore. È stato come incontrare per un’ultima volta ancora questo personaggio di straordinaria cultura che per la sua capacità comunicativa era riuscito a farsi apprezzare ed amare da intere generazioni.

E lo stesso Peter Marcias, classe 1977, in apertura della serata alla Casa del fanciullo, ha raccontato al pubblico le curiosità e i retroscena del suo rapporto con questo grande intellettuale, prima, durante e dopo la realizzazione del docufilm “Uno sguardo alla terra”,  alla riscoperta del capolavoro di Fiorenzo Serra di cui Manlio Brigaglia era stato il protagonista nella stesura dei testi. La video-testimonianza, estrapolata da un elaborato di almeno tre ore, rappresenta una delle ultime interviste, forse l’ultima rilasciata dal “professore” prima della scomparsa, ed è ricavata dal contenuto extra del documentario distribuito da Istituto Luce Cinecittà, ancora in fase di produzione.

Dopo tre giornate intense tra presentazioni, eventi, concerti e spettacoli con al centro l’editoria e le produzioni librarie dell’isola, la manifestazione organizzata dall’AES di concerto con l’amministrazione comunale tempiese e la collaborazione della libreria Bardamù, si è conclusa con il reading letterario a cura del Circolo Culturale Aristeo, dedicato a un’altra icona della cultura sarda, Enrico Costa, e al suo romanzo “Il muto di Gallura”, che più di tutti è ispirato al nord-est dell’isola. Il sipario sull’intera manifestazione è calato sulle ruvide narrazioni dell’attore Daniele Monachella, dalle quali sono scaturite le suggestioni della tremenda faida che dal 1850 al 1856 aveva sconvolto il territorio di Aggius.

Spigliato e brillante, un entusiasta Matteo Porru è stato invece il grande protagonista degli incontri con gli autori allo Spazio Faber, dove nel rispondere alle domande del giornalista Salvatore Taras ha raccontato la sua esperienza di fresco vincitore, a Venezia, del prestigioso Premio Campiello Junior. «È stato come diventare ciò che avevo sempre sognato di essere -ha dichiarato il giovane scrittore cagliaritano –. Ai giovani autori consiglierei tanta pazienza, non correre mai, anche se nel mio caso sembrerebbe un paradosso. È stata sicuramente una cosa che ti cambia la vita. Senza alcuna presunzione, cambia il modo di sentirti autore».

Tra storia e letteratura il romanzo “Eva Canta” di Maria Tiziana Putzolu, edito da Aipsa e presentato dall’autrice assieme ad Anna Maria Baldussi, è stato occasione per rievocare un momento difficile e controverso della storia italiana, quello coloniale. Tratto dalla storia vera di una famiglia di imprenditori ferraresi, il narrato si snoda su più spazi temporali, permettendo al lettore di calarsi in contesti che spaziano dall’avvento fascista sino alla fuga verso una Tripoli in cantiere. E quindi nel dopoguerra, in una Sardegna impoverita e proiettata verso le speranze del piano di rinascita.

Di assoluta originalità il volume “Carrasegare Design” realizzato da Mara Damiani per Arkadia Editore. Dopo aver riscoperto in Sardegna tanti spunti di ispirazione per il suo lavoro, rapita da Nivola e affascinata dalle opere di Tavolara, l’autrice ha fatto tesoro della lunga esperienza nel mondo della grafica e del design (che gli ha permesso di lavorare per la Disney), traducendo la sua folgorazione per i carnevali e le maschere della tradizione in un linguaggio costituito da elementi grafici essenziali ma dal forte impatto emozionale.

Dalla mostra del libro non poteva essere trascurato Fabrizio De Andrè, personaggio amato come pochi altri dai cittadini di Tempio Pausania. Alla libreria Bardamù, dopo l’inaugurazione della mostra artistica “Il mondo illustrato di Simone Sanna”, Giuseppe Pulina ha presentato il libro “Fratello senza peccato”, edito da Paolo Sorba, in compagnia dell’autrice Brunella Lottero e del protagonista Filippo Mariotti.

Una presentazione resa ancora più accattivante dalle interpretazioni canore dell’artista Daniela Pes. È la storia di un’amicizia divenuta fraterna tra il fattore dell’Agnata ed il padrone di casa, in cui sono rivelati i momenti della vita quotidiana nella tenuta, il rapporto con l’isola e con la Liguria, quello con i media, il dramma e i retroscena del sequestro fino agli aspetti più semplici della vita e le fragilità che forse sono state anche il motore ispirativo delle sue più indimenticabili canzoni.

Nel tracciare un primo bilancio dell’evento, la presidente AES Simonetta Castia ha evidenziato la mostra del libro di Tempio Pausania abbia centrato l’obiettivo di creare un dialogo tra la comunità gallurese e il mondo dell’editoria libraria sarda, suscitando interesse e curiosità: «Nondimeno ha permesso di fare emergere le criticità del settore – come evidenziato nel dibattito tra editori e librai – nella consapevolezza che sia opportuno presentare delle modifiche per una vera attualizzazione della legge regionale sull’editoria».

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Sabato 30 novembre, alle ore 20.45, Michela Sale Musio e Tiziana Troja, meglio note come “Le Lucide” della compagnia “LucidoSottile”, saranno protagoniste dell’irriverente commedia “La Conosci Giulia?”, al Teatro Centrale di Carbonia.

L’evento, organizzato dal CEDAC (Centro Diffusione Attività Culturali) con il patrocinio del Comune di Carbonia, si inserisce nell’ambito del programma di attività 2018-2019 del Corecom (Organismo della Regione Sardegna per le comunicazioni), volto a promuovere, in collaborazione con GIULIA Sardegna – associazione avente come coordinatrice la giornalista Susi Ronchi – la parità di genere e a contrastare la cultura delle divisioni, delle disuguaglianze, che si traduce sempre più spesso in forme di violenza. Tematiche più che mai attuali soprattutto alla luce della partecipata celebrazione del 25 novembre quale “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

«Siamo sicuri che lo spettacolo di sabato sarà gradito dai nostri concittadini sia per la qualità degli attori e delle attrici impegnate che per la capacità di affrontare un tema annoso come la discriminazione delle donne sul lavoro e la loro difficoltà ad essere sufficientemente rappresentate ai vertici delle principali testate di informazione regionali e nazionali. Posti ancora molto spesso appannaggio degli uomini», ha detto il sindaco Paola Massidda.

La pièce, attraverso i ritmi vivaci e incalzanti della commedia, vedrà sulla scena quindici artisti che alterneranno simpatiche gag a momenti drammatici, per offrire spunti di riflessione e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità fra i generi. Nello spazio scenico si potrà apprezzare la simulazione di una redazione giornalistica diretta eccezionalmente da una donna, che si prepara a realizzare uno scoop contro le discriminazioni di genere.

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Domani, giovedì 28 novembre, il IX Festival pianistico del Conservatorio propone un concerto in ricordo della pianista Angela Pintor Artizzu e del violoncellista Salvatore Pintor. Protagonisti della serata saranno il violoncellista Francesco Vignanelli e il pianista Michele Spiga, impegnati nella prima Sonata per Violoncello e Pianoforte op. 28 di Johannes Brahms, e la pianista Maria Lucia Costa, interprete di musiche di Mozart, Martin e De Falla.
Angela Artizzu (1931-2016) ha studiato al Conservatorio di Cagliari con Marta De Conciliis e Ludovico Lessona, diplomandosi giovanissima col M° Rosati.
Salvatore Pintor (1927-2015) ha compiuto anche lui gli studi al Conservatorio di Cagliari, sotto la guida di Giuseppe Selmi e Willy La Volpe, perfezionandosi successivamente con Gaspar Cassandò all’Accademia Chigiana di Siena.
Accanto all’attività didattica hanno svolto in duo un’intensa attività concertistica riscuotendo ovunque lusinghieri successi.
L’ingresso è libero e gratuito.
Ideato dal pianista e docente di Pianoforte al G.P. Da Palestrina, Stefano Figliola, il Festival pianistico del Conservatorio quest’anno è dedicato all’ottantennale dell’istituto musicale e propone seminari, incontri e concerti in omaggio alle figure che hanno contribuito a costruirne la storia.

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Sardegna Ricerche sta organizzando per il 5 dicembre 2019 un evento di presentazione delle attività e dei risultati di 4 Progetti Cluster sullo “sviluppo nuovi prodotti food” finanziati nell’ambito del POR FESR Sardegna 2014-2020 e che hanno visto una stretta collaborazione tra enti di Ricerca e imprese agroalimentari del territorio.

I settori di sperimentazione e innovazione hanno riguardato in particolare la produzione di ostriche, spumanti e formaggi. Durante l’evento finale  dal titolo “L’importanza della collaborazione tra ricerca e impresa: l’Innovazione nel settore delle ostriche, degli spumanti e dei formaggi” verranno presentati in sessioni parallele  i risultati ottenuti dai progetti cluster legati al settore dell’acquacoltura, vitivinicolo e al settore caseario.

L’evento di svolgerà a Cagliari, presso Sa Manifattura, in viale Regina Margherita 33, a partire dalle ore 9.30.

Al termine della Presentazione dei Progetti si terrà una tavola rotonda che ha l’obiettivo di avviare un confronto tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella programmazione di strumenti regionali a supporto delle imprese nel favorire l’incontro tra ricerca, trasferimento tecnologico e tessuto imprenditoriale.

I lavori verranno chiusi dall’assessore dell’Agricoltura e Riforma Agropastorale, Gabriella Murgia.

E’ poi prevista una degustazione dei prodotti sperimentati nei progetti.

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Il compostaggio rappresenta una delle tecnologie principali per il recupero delle biomasse derivanti dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani e dai residui lignocellulosici di potatura delle aree verdi.

Per affrontare questi temi e conoscere tutte le potenzialità del compost, venerdì 29 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso la Sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu si svolgerà un incontro pubblico denominato “Compost di qualità e agricoltura”, che prevede una serie di interventi a cura di operatori e tecnici del settore.

L’iniziativa è organizzata dalla società Verde Vita S.r.l. e dal comune di Carbonia, con l’ausilio di Coldiretti Cagliari, Campagna Amica Cagliari, Consorzio Italiano Compostatori, Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Cagliari. L’obiettivo dell’evento è quello di promuovere la conoscenza del compost di qualità e il suo utilizzo in agricoltura.

L’impiego del compost come ammendante e fertilizzante rientra nell’ambito di una agricoltura sostenibile che prevede la valorizzazione di risorse residuali ed il contemporaneo miglioramento della fertilità dei suoli, in particolare del loro contenuto di sostanza organica. La conoscenza dei benefici e delle tecniche di uso del compost di qualità risulta fondamentale per gli operatori agricoli che sono i principali fruitori di questo prodotto.

A questo proposito si ricorda che dallo scorso mese di gennaio, presso l’impianto di compostaggio cittadino di Sa Terredda, viene commercializzato un ammendante compostato misto, meglio noto come “compost”. Il prodotto è ottenuto dalla lavorazione della frazione dei rifiuti umida e del verde – sfalci e potature – che vengono conferiti dai cittadini di 23 Comuni del Sulcis Iglesiente nell’impianto di Sa Terredda, gestito dalla società Verde Vita S.r.l.

«Il compost prodotto all’interno dell’impianto di Sa Terredda è un fertilizzante naturale di alta qualità, capace di accrescere le caratteristiche e la produttività del terreno. Un prodotto utilizzabile in ambito florovivaistico, per orti, cereali, colture arboree e coltivazioni ortofrutticole, in particolare biologiche», ha detto il sindaco Paola Massidda.

L’ammendante prodotto nell’impianto di compostaggio di Carbonia rispetta in toto le prescrizioni del decreto legislativo n. 75 del 29 Aprile 2010, che prevede un riordino e una revisione della disciplina in materia di fertilizzanti.

«Il compost è un esempio virtuoso di economia circolare, dove da un materiale di scarto si ottiene una nuova risorsa. Il compost di qualità garantisce un importante apporto di sostanza organica, al pari del letame, contribuisce al contenimento delle emissioni di CO2, ad un generale arricchimento di elementi nutritivi e altri microelementi con effetti positivi sul suolo e sulle colture – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente del comune di Carbonia, Gian Luca Lai -. Inoltre, l’utilizzo di questo prodotto risulta economicamente più conveniente rispetto ad un fertilizzante di sintesi.»

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«E’ inaccettabile l’inarrestabile, e nemmeno tanto lenta, agonia dell’A.O. Brotzu, sempre più svuotata nelle sue eccellenze, nel più totale e strumentale silenzio.»

Carla Cuccu, segretaria della commissione sanità interviene, ancora una volta, sulle gravi problematiche degli Ospedali San Michele ed Oncologico di Cagliari, centri di riferimento per tutto il territorio sardo ed eccellenze nazionali, con una nuova interrogazione rivolta al Governatore Solinas ed all’assessore Mario Nieddu.

«Non è più tollerabile che la carenza di personale sanitario sia causa di mancate prestazioni sanitarie salva vita – denuncia Carla Cuccu -. I malati oncologici, sono quell’emergenze (quotidiane e calendarizzate per protocolli) a cui non possono sospendersi gli interventi terapeutici per il sopraggiungere di nuova emergenza. Non si può essere testimoni silenti di scelte preferenziali nel gestire una patologia rispetto ad un’altra, parimenti grave.»

Carla Cuccu affonda il coltello nella piaga e ritiene improcrastinabile approvare il Progetto Trapianti 2019, scaduto dal 30 aprile 2019, per uscire dalla paralisi dell’attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti. Chiede quale sia la situazione delle lista d’attesa dei pazienti oncologici di tutta l’azienda Brotzu e ritiene necessario costituire un’equipe medica in campo oncologico per la gestione delle emergenze/urgenze sopraggiunte per non dover più rinviare gli interventi “ordinari” calendarizzati, come accaduto il 24 novembre scorso, quando sono stati rinviati tre interventi su pazienti affetti da tumore per poter eseguire un prelievo e trapianto di reni.