26 November, 2024
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Il valore e il significato del cibo nei nostri piatti, e in particolare in quelli dei nostri giovani, assume ogni giorno che passa più forza e significati. Per indagare al meglio queste tematiche, la programmazione di “Skillellé. Pronti per il mondo” (progetto firmato dall’associazione Malik sui temi del contemporaneo e selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile), si arricchisce venerdì 29 novembre della presenza di una delle figure più attive nel campo dell’alimentazione, quella di Stefania Ruggeri, specialista particolarmente sensibile all’alimentazione degli adolescenti, docente del corso di Scienze della nutrizione umana nella facoltà di Medicina dell’Università Tor Vergata di Roma e autrice di “Mamma che fame! Adolescenti: dall’acne al peso, i consigli pratici (e le ricette) della nutrizionista” (Editore Sonzogno, 2018).

L’appuntamento, inserito all’interno della vivace azione Skill4life, prevede due incontri, distribuiti nell’arco della medesima giornata, programmati per favorire l’incontro dell’esperta sia con gli adolescenti, sia con le persone adulte che a vario titolo sono in stretta relazione coi ragazzi. Figli e genitori, dunque, due voci distinte, talvolta incapaci di reciproco ascolto, invitate a riconoscere proprio a partire dall’incontro a tavola la necessità di generare momenti e spazi di dialogo e di conoscenza.

Volto noto di numerose trasmissioni televisive (“Tutta salute”, “Mi manda Raitre”, “La vita in diretta”, “Selfie”) e molto attiva presso il CREA, Centro di ricerca alimenti e nutrizione, Stefania Ruggeri presenterà venerdì 29 novembre (ore 11.30) il suo nuovo libro edito da Sonzogno “Mamma che fame! Adolescenti: dall’acne al peso, i consigli pratici (e le ricette) della nutrizionista” agli studenti e studentesse del Liceo Eleonora d’Arborea e del Liceo Euclide di Cagliari. Nel pomeriggio di venerdì (ore 18.30), negli spazi della Biblioteca Montevecchio, tra i principali presidi del progetto Skillellé, Ruggeri sarà invece la protagonista dell’incontro dal titolo “L’alimentazione dei nostri figli, consigli e ricette per tutti” aperto alla partecipazione di un pubblico adulto e alle famiglie. L’incontro sarà coordinato da Luigi Minerba, professore associato al dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Clinica e Molecolare dell’Università degli Studi di Cagliari.

A partire dalla propria esperienza personale, di madre di due figlie adolescenti, Stefania Ruggeri esplora con l’agilità delle sue capacità comunicative e con il rigore della ricerca di cui da anni è promotrice, il mondo insidioso dell’alimentazione dei più giovani. Se è vero che la relazione col cibo è specchio spesso impietoso della relazione che ciascun individuo instaura col proprio corpo, questo tema diventa di massima delicatezza se riferito a una delle fasi della vita per sua natura più esposta all’accettazione di sé e alle dinamiche di emulazione e omologazione rispetto all’immaginario estetico imperante. I dubbi e le criticità di questi tempi moderni sono innumerevoli, ed è significativa la mancanza di informazione e di conoscenza, sia dell’adolescente che pratica le diete alimentari, sia del genitore che assiste il più delle volte impotente al loro attuarsi. Il cibo e l’atto del nutrirsi, se concepito non solo come pura necessità biologica ma soprattutto come dimensione di relazione tra sé e il proprio sistema affettivo di riferimento, può diventare lo spazio dell’incontro e dei legami.

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L’elevata crescita dei settori più innovativi (i cosiddetti S3 della strategia regionale di specializzazione intelligente) attenua ma ancora non riesce a modificare sensibilmente il quadro, piuttosto debole, dell’economia regionale della Sardegna.

Come emerge dalla fotografia scattata dal 3° Report su economia, imprese e territori, realizzato nell’ambito del progetto Sisprint, i comparti a maggior grado di innovazione sono cresciuti del 22,8% fra il 2014 e il 2018, diversi punti percentuali in più, quindi, dell’intera economia (+14,3%). Decisiva in proposito è stato il rapido incremento degli addetti dell’areaturismo-beni culturali ed ambientali, il comparto di gran lunga più importante come peso occupazionale nella S3 sarda.

Proprio quest’area beneficia della crescente specializzazione dell’economia regionale nei servizi turistici ed in quelli culturali, artistici, creativi, ricreativi e sportivi, una vocazione già  tradizionalmente molto forte sul territorio ed in continua espansione. Cresce in misura superiore alla media regionale anche l’area della biomedicina, spinta soprattutto dai servizi di assistenza sociale domiciliare. Buona è la crescita delle reti intelligenti di energia, grazie ad un potenziamento delle attività forestali, mentre l’Ict, che alimenta un importante polo innovativo della regione, aumenta la sua occupazione poco meno del dato medio regionale.

Un ulteriore indicatore della capacità innovativa della regione è rappresentato dal Regional Innovation Scoreboard. Nella classifica utilizzata dall’Unione europea, la Sardegna si trova ad occupare la 163esima posizione, a ridosso quindi delle trenta regioni meno performanti del Vecchio Continente, così come peraltro avviene a quasi tutte le regioni del Mezzogiorno.

La regione, sotto questo profilo, mostra di poter contare su alcuni punti di forza (quali, ad esempio, la propensione alle pubblicazioni scientifiche, la spesa pubblica per ricerca e sviluppo e l’incidenza delle vendite di prodotti innovativi per l’azienda o per il mercato di riferimento), ai quali, tuttavia, si affiancano elementi di debolezza sostanziale, come, ad esempio, la modesta propensione delle piccole e medie imprese innovative a stipulare accordi di collaborazione con altre imprese o la capacità di generare brevetti e marchi.

Una serie di fattori di ritardo specifici alla regione contribuiscono infine a collocare la Sardegna al 237esimo posto (su 268) secondo il Regional Competitiveness Index, che misura la capacità di un territorio di offrire un ambiente attraente e sostenibile per le imprese e i residenti. Tra i punti di forza dell’isola in questo ambito il buono stato di salute della popolazione, migliorato nell’ultimo triennio. Le altre misurazioni sono invece negative anche se si riscontra qualche lieve miglioramento in tema di infrastrutture e di istruzione di base.

Tutti questi elementi si riflettono poi sulla tenuta e benessere sociale della Sardegna, 230esima a livello europeo su 281 regioni censite. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale incide il basso tasso di occupazione giovanile, per il quale la Sardegna finisce al 253° posto a livello europeo (su 281).

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Il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari organizza giovedì 28 novembre un seminario per la presentazione dei risultati intermedi del progetto “INNOQUINOA – Valorizzazione e messa a punto della coltivazione della Quinoa per la creazione di prodotti tradizionali da forno innovativi con e senza glutine”. Il progetto collaborativo è promosso e finanziato da Sardegna Ricerche e vede coinvolte al momento 17 imprese agricole e agroalimentari del territorio.

L’incontro si svolgerà nella sede dell’Azienda didattica sperimentale del Dipartimento, a Ottava (SS), con inizio alle 10.00.

Il progetto è nato dall’esigenza delle aziende agrarie isolane di trovare colture alternative che consentano di diversificare l’offerta rispetto a quella tradizionale garantendo una miglior remunerazione. La Quinoa (Chenopodium quinoa), uno “pseudo cereale” di alto contenuto proteico e privo di glutine, è stata identificata come la più adatta per questo compito, anche perché può essere coltivata utilizzando lo stesso parco macchine usato per i cereali tradizionali. L’obiettivo del progetto è pertanto la messa a punto delle tecniche di processo dell’intera catena produttiva della Quinoa al fine di ottenere prodotti da forno innovativi.

All’incontro di giovedì, aperto al pubblico, saranno presenti il responsabile scientifico del progetto, Costantino Fadda, gli esperti che collaborano alle attività, i referenti di Sardegna Ricerche e i rappresentanti delle diciassette imprese – agricole, di trasformazione, ristorazione e commercio – già coinvolte nel cluster, alcune della quali porteranno una testimonianza sulla loro partecipazione al progetto. Al termine dei lavori è prevista una degustazione di alcuni prodotti tradizionali rivisti con l’impiego della quinoa.

InnoQuinoa è uno dei 35 progetti cluster promossi da Sardegna Ricerche e finanziati grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Come per tutti i progetti cluster, anche per in questo caso vale il principio della “porta aperta”: tutte le imprese interessate a partecipare possono chiedere di entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.

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Quali sono le prospettive future dell’educazione dei bambini? Come i genitori e gli educatori devono muoversi tra la tutela dei diritti e le opportunità di sviluppo dei piccini basate sul gioco e sugli aspetti ludici? Una serie di questioni che verranno dibattute sabato 30 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.30, in via Manzoni, sede dell’Asilo Nido Comunale “I Colori dell’Arcobaleno”.

«Si tratta di un convegno che conferma la volontà del personale dell’Asilo Nido Comunale di offrire ai partecipanti nuovi spunti di riflessione e di approfondimento in merito a un tema delicato quale l’educazione dei nostri bambini, settore in cui la struttura comunale si conferma un punto d’eccellenza formato da personale altamente qualificato e costantemente aggiornato sull’evoluzione delle normative di settore e sulle best practices invalse a livello regionale e nazionale», ha affermato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera.

L’evento è stato organizzato dall’Asilo Nido “I Colori dell’Arcobaleno”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e con il patrocinio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Sardegna, rappresentato dall’avvocato Grazia Maria De Matteis, che interverrà al dibattito insieme all’assessore ai Servizi sociali Loredana La Barbera e a un qualificato parterre di addetti ai lavori.

Nel programma dell’iniziativa spicca, alle ore 12.30, il reading “Lasciateci Giocare”, a cura dell’attore Emilio Puggioni, un omaggio alla figura del grande maestro Gianfranco Zavalloni. Si segnala, inoltre, la mostra “Lasciateci Giocare”, a cura del personale del Nido Comunale di Carbonia, ammirabile nella sala espositiva di via Manzoni.

 

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«L’assessore della Sanità Mario Nieddu, intervenuto oggi su richiesta della minoranza in Commissione Sanità, ci ha confermato quello che immaginavamo: riguardo alla vicenda AIAS, e alla situazione dei suoi assistiti e dei suoi lavoratori, nell’ultimo mese e mezzo niente si è mosso. Ancora oggi non esiste un’ipotesi di soluzione alternativa degna di essere affrontata in Commissione o in Aula del Consiglio (o quantomeno degna di essere conosciuta dai Consiglieri regionali). Allo stesso modo non esiste una possibilità concreta di superamento nel breve periodo della convenzione, data l’impossibilità per la Regione di sostituire dall’oggi al domani l’erogatore.»

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali di minoranza Gianfranco Ganau, Francesco Agus, Manca Desirè Alma e Daniele Cocco

Ad oggi l’unico impegno che l’assessorato ha assolto, atto necessario ma non sufficiente, è la garanzia del pagamento degli stipendi, il cui rispetto valuteremo attentamente nei prossimi giorni – aggiungono Gianfranco Ganau, Francesco Agus, Manca Desirè Alma e Daniele Cocco -. L’avvio non incoraggiante è ulteriormente aggravato dal fatto che l’AIAS si sia sottratta al proseguimento dei lavori del tavolo tecnico e abbia riiniziato a trincerarsi dietro la bufala conclamata dei 40 milioni di euro di crediti presunti, una favola a cui nessuno è disposto a credere ancora.»

«La relazione della Commissione d’inchiesta approvata all’unanimità dal Consiglio regionale pare essere stata accantonata e il futuro di questa vicenda sembra essere stato consegnato nelle mani dei tribunali e degli esiti delle ispezioni ministeriali. Se così fosse sarebbe una grande sconfitta per la politica. Chiediamo quindi che il presidente della Regione e l’Assessore competente presentino in tempi brevi una soluzione coerente con quanto approvato dal Consiglio e informino puntualmente la commissione Sanità dei prossimi sviluppi – concludono Gianfranco Ganau, Francesco Agus, Manca Desirè Alma e Daniele Cocco -, speriamo su iniziativa dell’esecutivo  e non costretti da una richiesta formale della minoranza come è avvenuto nella seduta odierna.»

 

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«Abbiamo individuato un perimetro di lavoro che inizia dalla rimodulazione dei fondi del Patto per la Sardegna per accelerare la spesa con lo spostamento di risorse verso progetti pronti a essere realizzati. È emersa poi una visione di ampio respiro che, partendo dalle Zone economiche speciali, arrivi ad alcuni interventi strategici per lo sviluppo della nostra Isola.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, al termine dell’incontro con il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, che si è tenuto questa mattina a Villa Devoto.

«Abbiamo avviato un’importante interlocuzione sulla continuità territoriale – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – che non può essere affrontata solo sotto l’aspetto dei trasporti. Oltre alla necessità di dare un aiuto sociale ai sardi, che devono poter uscire ed entrare dall’Isola, c’è un tema di interesse nazionale e comunitario legato al fatto che questo lembo di terra sia connesso al resto d’Europa. Una coesione territoriale vera e una possibilità di avere pari condizioni di accesso al sistema economico si hanno soltanto nel momento in cui esistono infrastrutture immateriali, le linee aeree e quelle marittime, che collegano tutti i cittadini d’Europa all’Isola a prezzi identici a quelli della terraferma, anche perché – ha spiegato il presidente della Regione – c’è un diritto alla mobilità e un diritto all’accessibilità, che incide in maniera profonda sulla possibilità di programmare la destagionalizzazione turistica e l’interesse a investimenti nel nostro settore industriale e produttivo. Si tratta, in ultima analisi, di un problema di riequilibrio di tutti gli svantaggi permanenti che derivano dalla condizione di insularità.»

«Abbiamo discusso anche di approvvigionamento energetico – ha sottolineato il presidente Christian Solinas – che riguarda uno dei presupposti fondamentali per alimentare le politiche di sviluppo. Così come la Zona economica speciale, che deve essere sostanziata di alcune azioni importanti per attrarre grandi investimenti in grado di generare un aumento significativo del Prodotto interno lordo. La Zes è ormai giunta alla conclusione del suo percorso, manca solo il parere del ministero dell’Economia e delle Finanze.»

«Sono stati poi programmati – ha evidenziato il presidente della Regione – una serie di interventi strategici che vanno dalla bonifica e dalla rigenerazione urbana di La Maddalena fino a una ridefinizione complessiva di alcuni ‘progetti bandiera’ ai quali questa amministrazione tiene particolarmente. Come, ad esempio, un grande piano di valorizzazione dei beni archeologici, della civiltà nuragica, che consentirà il recupero degli immobili, e di tutto quello che serve anche a livello infrastrutturale per raggiungere questi presìdi, e di dare formazione e lavoro ai tanti disoccupati che si trovano nelle zone costiere e soprattutto nelle zone interne dell’Isola. Un intervento – ha concluso Christian Solinas – che creerà occupazione e opportunità di sviluppo in tutta la Sardegna dando ai nostri giovani la libertà di scegliere di restare nella propria terra.»

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Un nuovo appuntamento della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione 2019 si svolgerà sabato 30 novembre, alle 18.30, al Fuaié del Teatro Massimo di Cagliari, in viale Trento 9, con la presentazione di “Ogni luogo ha la sua voce”: l’antologia dei racconti apparsi su “Il risveglio della Sardegna”, nella rubrica “Isole Minori”, tra il novembre del 2018 e l’ottobre del 2019, edita da Palabanda Edizioni.

Giovanni Maria Bellu, nella prefazione del volume, scrive: «Raccontare uno per uno tutti i paesi della Sardegna è un’impresa molto ambiziosa, ma non impossibile. E il solo fatto di poterla concepire è l’inizio di un racconto che deve ancora essere scritto. Il racconto di una parte del mondo, la Sardegna, che utilizza la sua complessità per appropriarsi delle regole che governano le relazioni tra gli uomini. E che, risalendo dal particolare al generale, costruisce gli anticorpi contro la cupa retorica di chi vorrebbe fare del Mediterraneo il reticolato di un lager».

L’antologia, curata da Bachisio Bachis, presenta racconti di Emilia Agnesa, Francesco Bachis, Rita Basile e Myriam Mereu, Antonio Boggio, Ilario Carta, Ignazio Caruso, Giacomo Casti, Cristiana Casu, Ester Cois, Renzo Cugis, Valeria Deplano, Dario Dessì, Giovanni Dessole, Gianmichele Lisai, Roberta Mele, Francesca Mulas, Nicola Muscas, Giacomo Pisano, Emanuele Pittoni, Vanessa Podda, Veronica Secci, Francesca Serra, Barbara Sessini, Mauro Tetti, Silvia Valdes e Gianni Zanata.

Durante la presentazione alcuni racconti verranno letti dagli stessi autori. “Ogni luogo ha la sua voce” è pubblicato nell’ambito della quarta edizione della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione, “le vie della gentilezza” sezione BookStar.

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L’assessorato dei Servizi sociali del comune di Masainas nei mesi scorsi ha approvato e messo in atto il progetto sperimentale “Do you speak english” in collaborazione con la cooperativa Millepiedi nell’ambito del servizio “Ci siamo – informa e orienta”.
Il progetto, aperto ai residenti dai 13 anni in su, prevedeva incontri laboratoriali di conversazione di lingua inglese e ha visto la partecipazione di una decina di cittadini e cittadine.
Oggi 26 novembre, 7 di questi partecipanti volano nel Regno Unito con l’insegnante di madre lingua e una operatrice del Comune, per approfondire le conoscenze acquisite.
«Siamo molto soddisfatti del buon esito di questo esperimento – commenta l’assessore Ilaria Portas – e speriamo di ripetere presto il corso anche con gli operatori turistici e commerciali residenti nel nostro Comune perché la conoscenza della lingua è un elemento importante anche per l’apertura di nuovi sbocchi turistici oltre che per l’acquisizione di nuove competenze personali e professionali.»

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In una fase cruciale del negoziato sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell’Unione Europea, un evento – primo in Italia di un ciclo di incontri organizzato dall’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea – per valorizzare il punto di vista di una Regione come l’Emilia-Romagna e per promuovere un confronto tra rappresentanti delle categorie economiche e sociali, istituzioni locali, mondo della ricerca e parlamentari europei su politiche strategiche per lo sviluppo e la coesione dell’Europa e dell’Emilia-Romagna.

L’incontro si terrà venerdì 29 novembre a Bologna (Sala XX maggio 2012-Terza Torre, viale della Fiera 12) dalle ore 15.00 alle ore 18,30.

Dopo i saluti della presidente dell’Assemblea legislativa, Simonetta Saliera, e dell’assessore al Bilancio del Comune di Bologna, Davide Conte, parleranno il capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano, Massimo Gaudina, il responsabile dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, Carlo Corazza, il direttore Generale aggiunto della DG Bilancio della Commissione Europea, Silvano Presa e l’assessore regionale del coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi.

Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, invierà un video messaggio.

A seguire interverranno Francesco Ubertini, rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Andrea Gnassi, presidente ANCI Emilia-Romagna, Gian Domenico Tomei, presidente UPI Emilia-Romagna, Pietro Ferrari, presidente Confindustria Emilia-Romagna, Luigi Giove, in rappresentanza di CGIL-Cisl-UIL, Cristiano Fini, coordinatore Tavolo Imprenditoria, Paolo De Castro, parlamentare europeo, Commissione BUDG e AGRI, Elisabetta Gualmini, parlamentare europeo, Commissione BUDG e EMPL, Sabrina Pignedoli, parlamentare europeo, Commissione CONT e JURI.

Alle 18.00 le conclusioni di Vincenzo Amendola, ministro per gli Affari Europei e Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.

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L’Ecomuseo Miniere Rosas, nell’ambito del progetto Culture-Lab – Rosas Villaggio Globale, organizza per domenica 1 dicembre, nell’ambito dell’evento La miniera del gusto…espone”, l’evento che mette in mostra la cultura mineraria e le produzioni artigianali ed enogastronomiche locali, un corso gratuito per aspiranti assaggiatori di olio. Particolare attenzione sarà riservata all’olio novello prodotto dagli olivicoltori di Narcao e del territorio.
A guidare i corsisti alla degustazione dei vari tipi di olio sarà un esperto d’eccezione: Giovanni Bandino, assaggiatore d’olio d’oliva e capo panel, professionista nel controllo qualità sensoriale dell’olio d’oliva.
Il corso, parte integrante del progetto Rosas Villaggio Globale nell’ambito del Por Sardegna FErs 2014-2020, bando Culture Lab 2018 “Sostegno finanziario alle imprese del settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti culturali innovativi”, e finanziato con un contributo da parte della Direzione generale dell’assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Sport e Spettacolo della Regione Autonoma della Sardegna, è aperto a quanti vorranno andare alla scoperta un alimento fondamentale nella dieta e nella cucina mediterranea.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni è consigliabile telefonare al numero 0781-1855139 oppure al numero 329.2773342 (messaggistica WhatsApp) oppure recarsi presso la reception della Miniera di Rosas, località. Rosas, Narcao (SU).
Giovanni Bandino, laureato in Scienze Agrarie, è assaggiatore di olio di oliva e capo panel. Ha pubblicato numerosi lavori divulgativi, collaborando per diverse testate, tra cui la “Rivista italiana delle sostanze grasse”. Coautore di alcuni volumi, dei quali ha anche curato il coordinamento scientifico, tra cui si segnalano la “Collana di olivicoltura sarda” (1991), “Olio da olive: percorso qualità” (2000), “Manuale di olivicoltura” (2001) e “Le varietà di olivo della Sardegna” (2002). E’ stato direttore di Agris Sardegna, l’agenzia regionale per la ricerca in agricoltura.